Egregi signori

Soltanto chi acceca mente, cuore e coscienza può accettare la tradizione cruenta della corsa dei buoi a Chieuti come, d'altra parte, tutte le tradizioni assimilabili a feste sadiche che sfruttano e maltrattano gli animali.
Tradizione non è di per sè bontà e giustizia perchè altrimenti sarebbero buoni e giusti anche il razzismo, lo schiavismo, il maschilismo, ecc. tanto quanto ora nella vostra città si ritiene buono e giusto lo specismo.
Concetto che relega gli animali nell'universo delle cose, ignorando la loro capacità di sentire e soffrire e che abbassa coloro che partecipano alla festa al livello di aguzzni.
Il mattino del 22 aprile i buoi vengono  lavati e addobbati e, dopo che il sindaco ha estratto l’ordine di partenza, carri e carrieri si dirigono verso la chiesa per ricevere la benedizione.  Si benedice un comportamento crudele, che vedrà gli animali oggetto di  sfruttamento e sofferenza.
La corsa rappresenta infatti un forte stress fisico e psicologico per i buoi che sono  animali naturalmente docili, lenti e non adatti all'agonismo. Vengono invece costretti a correre al galoppo per 4,5 km trascinando un pesante carro in mezzo ad una folla urlante, pungolati con lunghi bastoni da uomini che corrono al loro fianco a cavallo.
La manifestazione dimostra crudeltà nei confronti dei buoi, i quali vengono impiegati per un utilizzo contrario alle loro caratteristiche etologiche e si pone in contrasto alla legge italiana in materia di maltrattamento verso gli animali.
Continuare a svolgere la "Cavalcata dei buoi" significherebbe non solo non rispettare i diritti animali, ma anche dare prova di inciviltà e arretratezza culturale.
Processioni e benedizioni da una parte, pungoli e caciocavallo dall'altra rappresentano l'esemplare commistione tra sacro e profano che non ci aspetteremmo nè dalla Chiesa nè dalla società civile.
Invitiamo l'amministrazione e tutti i cittadini responsabili e sensibili a volere la sostituzione della "Cavalcata dei buoi" con una processione in cui i carri vengono portati da uomini, così da stabilire chi sono veramente quelli più forti del paese, degni di portare durante la processione del 23 il simulacro di S. Giorgio.

Ci attendiamo una riflessione e un cambiamento.

...............GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info

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