Egregi signori
Nell'articolo sotto riportato si leggono accuse di ogni genere a carico dei cinghiali. Ogni campo delle possibilità è stato analizzato: l'incolumità dei cittadini, i danni all'agricoltura, il dissesto idrogeologico e, dulcis in fundo, la decrepita nauseante retorica delle malattie.
Cinghiali come nuova peste. Ma allora perchè li importano, perchè li vendono ai ristoratori, perchè li mangiano?
Perchè è questo che i cacciatori fanno. I cinghiali autoctoni sono estinti ma, furbescamente, in barba alla legge 157, in barba all'INFS (o con il suo silenzio assenso.. !), i cinghiali vengono importati dall'est Europa per l'unico motivo di cacciarli, cioè di ucciderli.
Come potrebbe vivere un cacciatore (che è uno privo di sfaccettature) senza ammazzare una creatura?  E poi la caccia al cinghiale è la più primitiva, la più cruenta e brutale, dove si vede il sangue scorrere,  caccia nella quale restano vittime anche moltissimi cani, trattati come schiavi, per ferite profonde, sventramenti e morte.
Questa categoria spudorata e ipocrita non teme neppure di essere smentita dagli amministratori che non si oppongono a nessuna delle loro richieste (perchè pavidi, ignoranti, opportunisti?).
Non soltanto. Viene promossa una falsa informazione con il più spregevole dei mezzi: il ricatto.
Il castello di carte potrebbe essere abbattuto con un soffio dal rigore e dalla legalità di chi rappresenta tutti i cittadini.
Ma non si fa. Dopo la caccia regolamentare, servono infinite stagioni di  caccia in deroga e occorrono giustificazioni.
Ci chiediamo: che posto occupano nella considerazione dell'amministrazione i cittadini non cacciatori?
Evidentemente nella Provincia di Parma nessuno. Nonostante questi cittadini siano la stragrande maggioranza, esprimano con civiltà le proprie convinzioni, ma forse proprio per questo, la loro voce resta inascoltata.
Viva quindi l'illegalità, la prepotenza e l'affarismo!
Abbasso la legge, la civiltà, la cultura della vita!
 
...............GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info

firme dei sostenitori del messaggio:
 

p.s. articolo di cronaca in allegato:   


 
GAZZETTA DI PARMA
3/3/2005
 
L' « assalto » dei cinghiali
 
provincia di Parma

Emergenza cinghiali anche nelle campagne salsesi. Questi animali, che normalmente vivono in montagna, hanno da tempo esteso il loro habitat alla collina e alla pianura. E la presenza di un elevato numero di cinghiali anche sul territorio della città termale, oltre a minacciare la sicurezza e l'incolumità dei cittadini nel caso di incidenti stradali, è di serio danno all'agricoltura e influisce sul dissesto idrogeologico. Inoltre anche sotto il profilo igienico- sanitario i cinghiali possono essere potenziale fonte di patologie infettive come la malattia vescicolare del suino, l'afta e la peste suina. Per fronteggiare il problema il sindaco Giuseppe Franchi ha stabilito, con un'apposita ordinanza, che sul territorio comunale venga attuato un intervento straordinario per limitarne la presenza secondo le modalità previste dalle normative vigenti in materia faunistico- venatoria e dall'ultimo calendario venatorio provinciale, con l'utilizzo di squadre organizzate per la caccia al cinghiale autorizzate dalla Provincia di Parma. « L'unica soluzione per limitare i disagi - ha spiegato l'assessore alle Politiche ambientali e all'agricoltura Giuseppe Gorreri - è la programmazione degli abbattimenti. è un problema che ho messo all'attenzione del sindaco e l'ordinanza, che prevede interventi straordinari per il prelievo del cinghiale per tre domeniche consecutive, è stata adottata in concerto con i sindaci dei Comuni di Pellegrino Parmense e di Bore. Abbiamo chiesto il coinvolgimento anche di aziende faunistico- venatorie come la Pastoria, Tabiano Castello e il Parco dello Stirone, in modo da operare tutti insieme nelle stesse giornate. è importante perchè altrimenti si rischia che gli animali si rifugino nelle aree non soggette alle battute » . Gorreri ha ricordato che la prima battuta, con il coordinamento operativo ed organizzativo dell'Atc Pr 7, si è svolta domenica scorsa mentre altre avranno luogo domenica 6 e domenica 13 marzo. « Saranno osserva te le linee del Piano Faunistico Venatorio provinciale per i cinghiali - ha aggiunto l'assessore - e l'obiettivo della programmazione è l'eradicazione della specie dalle aree non vocate, dato che il comprensorio di montagna è l'unico idoneo allo sviluppo dei cinghiali. Proprio per le problematiche accennate, è quindi urgente provvedere a riportare in limiti di accettabilità il numero dei cinghiali, intensificando gli abbattimenti fino al raggiungimento dei livelli di popolazione definiti dal Piano Faunistico Venatorio, nell'ottica della tutela e valorizzazione del territorio comunale e delle sue risorse » .

 
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