Egregi signori
I piccioni sono stati portati in città proprio per il decoro, l'abbellimento.
A Venezia, per esempio, sono considerati parte integrante di Piazza San Marco e quindi intoccabili, patrimonio dell'umanità.
Ma,  come tutti i comportamenti superficiali dell'uomo,  l'operazione è sfuggita di mano perchè i piccioni hanno una vita propria e leggi biologiche da seguire così che si sono moltiplicati e subiscono la colpa che non hanno.
E' molto facile: non hanno fucili, nè veleni da contrapporre nè giornali che difendano il loro diritto alla vita.
Oltre al decoro stradale esiste un decoro morale, il decoro che impone di considerare le proprie responsabilità e, soprattutto la propria coscienza.
Se per decoro stradale intendete che la popolazione dei colombi di città deve essere mantenuta entro certi limiti senza usare metodi violenti (uccisione) ma metodi incruenti per farlo: siamo d'accordo e vi suggeriamo il metodo adottato in molte città italiane (uso di nicarbazina), per esempio, a Firenze.
La letteratura scientifica ha appurato ormai da molti anni l'inutilità dell'uccisione dei colombi: tanti vengono uccisi, altrettanti rioccuperanno i posti lasciati vuoti o per minore mortalità naturale o per maggiore natalità o per immigrazione.
Gli esempi di Basilea e di Barcellona parlano. Dopo anni di soppressioni niente cambiò. Le uccisioni non dettero il risultato voluto.
L'incremento della popolazione di colombi avviene sulla base della legge scientifica della capacità portante.
Noi cittadini vorremmo che le istituzioni fossero più evolute sia dal punto di vista etico che scientifico, pretendiamo amministrazioni informate, acculturate.
Di conseguenza, confidando nella vostra riflessione, vi invitiamo a consultare il sito del comune di Firenze.
 
...............GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info

firme dei sostenitori del messaggio: 
 

 
p.s. articolo in allegato
 
 
 
IL SECOLO XIX WEB
15/01/2005
 
IL PROBLEMA 
 
Più igiene in città ma resta la piaga piccioni

Rapallo (GE)

L'ordinanza sindacale, appena emessa dall'amministrazione comunale rapallese, che abroga le precedenti disposizioni che regolavano la materia mira a garantire alla collettività, per quanto possibile, la riduzione dei problemi di igiene e di decoro e migliorare l'immagine della città, ma anche a tutelare gli animali e ad assicurare un trattamento conforme alla vigente legislazione nazionale e regionale. I rapallesi chiedono però la soluzione di un altro problema, ancor più grave, quello dei piccioni. Interi quartieri sono ormai invasi in modo sempre più massiccio dai volatili che, sempre più urbanizzati ed invadenti, formano ormai delle vere e proprie colonie anche grazie a coloro che offrono loro da mangiare favorendone un massiccio aumento esponenziale senza pensare ai problemi di igiene e decoro che comportano.

 
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