Egregi signori
diciamo alla Sicilia quello che abbiamo detto alla Calabria: vergognatevi!! Si vergognino gli amministratori che pretendono il rispetto delle leggi da parte dei cittadini e ignorano furbescamente, spudoratamente quelle che loro stessi hanno il dovere di rispettare.
Parliamo delle leggi a tutela degli animali d'affezione che la Sicilia e i suoi comuni ignora lasciando proliferare una moltitudine di cani randagi, affamati, malati, feriti, maltrattati, ogni giorno alla ricerca di che sopravvivere, dove ripararsi, da chi fuggire che poi terrorizzano le stesse persone.
Se la società siciliana tutta, conoscesse la legge e la applicasse, questo non succederebbe. I cani sarebbero protetti, amati come sarebbe naturale amare il miglior amico dell'uomo.
Ma i cani in Sicilia diventano "lupi", bestie feroci. Un cane non potrà mai essere feroce: feroce è la sua fame, la sua solitudine, la sua sofferenza. Invitiamo i siciliani di coscienza, quelli a cui la solidarietà verso i deboli non fa difetto, quelli hanno il senso della giustizia a imporsi, a pretendere che le amministrazioni comunali costruiscano canili, promuovano adozioni, sterilizzino, e facciano quello che la legge da oltre 13 anni pretende da loro.
Soltanto così i cittadini che pensano che il cane sia una belva potranno dormire sonni tranquilli.
La civiltà di un popolo si dimostra da come tratta gli animali che debbono essere amati e rispettati. Non dimenticatelo!
.......................GRUPPO BAIRO Onlus
firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo in allegato LA SICILIA – 27 DICEMBRE 2004 Un branco di cani randagi intimorisce 66 famiglie Monreale (PA) «Da oltre 30 giorni le 66 famiglie residenti nei nuovi alloggi popolari di via Venero - Capo Piano Santa Rosalia vivono in una condizione di totale terrore a causa di un branco di oltre 12 cani randagi di cui 2 pitbull di notevoli dimensioni che hanno materialmente preso in ostaggio tutti i residenti». Lo dice il capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale Ninni Giannetto che ha chiesto l'intervento dei carabinieri. La gente esce di casa armata di bastoni e scope per assicurarsi l'incolumità.
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Notizia di cronaca del Giornale di Sicilia