Gentili signori
I traffici di cani e gatti abbandonati (o sottratti) dall'Italia e rivenduti in Germania, Svizzera ed Austria non sono frutto della fantasia di alcuni animalisti, bensì un'allarme lanciato dal Ministero della Sanità con la circolare n. 33 del 1993, e la circolare n. 5 del maggio 2001 che stabilisce come il benessere animale riguarda sia le condizioni di vita nelle strutture che li ospitano che le attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo che viene necessariamente a mancare in caso di esportazione all'estero. Gli animali viaggiano solitamente stipati e con certificazione sanitaria contraffatta o mancante.
La legge 189/2004 contro il maltrattamento degli animali è stata varata da poco. Ne sollecitiamo con forza l'applicazione come con forza sollecitiamo la conversione delle due circolari sopra citate in ordinanza o decreto.
Il Parlamento non diminuisce il suo ruolo di legislatore ne riceve discredito nell'occuparsi di leggi che riguardano gli animali, di conseguenza, consideriamo tali leggi parimenti degne rispetto alle altre.
Chiediamo quindi che si imponga agli organi di vigilanza e controllo, alle frontiere e in ogni altra sede, di verificare attentamente i veicoli che trasportano animali in quantità massiccia o/e in modo continuativo, che le ASL e i Comuni rendano pubblici i registri di affido in modo che la gestione degli animali venga resa trasparente, così come anche il denaro pubblico impiegato.
Chiediamo alle istituzioni competenti di intervenire affinchè traffici come quello sotto riportato, che è soltanto l'ultimo in ordine cronologico di cui si parla, vengano smascherati e i responsabili puniti.
In uno Stato civile chi perde il proprio animale deve avere la possibilità di poterlo ritrovare.
In uno Stato di diritto non dubitiamo che chi ha a cuore il diritto, sappia (ma speriamo che anche voglia) fare il suo dovere.
Grazie.
.......................GRUPPO BAIRO Onlus
firme dei sostenitori del messaggio: p.s. articolo di cronaca in allegato
BRESCIAOGGI
Venerdì 19 Novembre 2004
Sirmione (BS) Misterioso sequestro Un «carico» di cani diretto in Germania Quindici cani stipati su un furgone e un’auto e, stando al trasportatore, destinati alla Germania per essere ceduti a un canile della zona. Spiegazione poco credibile, dietro la quale spunta lo spettro della vivisezione. Il «carico», partito dal Bresciano, è stato bloccato a Sirmione dai carabinieri del Nas. IL CASO. Indagine top secret in alcune strutture della provincia. L’Asl: «Nessun dubbio sulla legittimità delle convenzioni» Canili al setaccio, 15 meticci sequestrati Due furgoni fermati a Sirmione: andavano in Germania. Erano diretti in un laboratorio? Erano stipati in un Traffic Renault e in un’auto furgonata, sistemati uno a fianco all’altro, senza le giuste condizioni per un viaggio lungo. I quindici cani intercettati e sequestrati a Sirmione nei giorni scorsi erano diretti in Germania. Il furgone e la vettura sono stati bloccati dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Brescia. A insospettire i carabinieri pare che sia stata la fuga dell’auto staffetta che precedeva il furgone: una mossa che ha fatto scattare il controllo. I carabinieri hanno dato l’alt al furgone, il conducente si è fermato subito. Nel vano erano stipati 13 meticci con età compresa fra i 3 e i 5 anni, nell’auto c’erano altri due esemplari. È stato lo stesso conducente del furgone a spiegare ai carabinieri che il carico era diretto in Germania. Quale fosse il destino dei quindici cani è un mistero. I cani potevano essere portati in Germania per essere ceduti dietro compenso a un canile della zona (pare poco credibile trattandosi di cane privi di valore commerciale), oppure potevano essere utilizzati nei laboratori per la ricerca farmacologica o cosmetica. Ma per ora si tratta solo di supposizioni, perchè l’indagine, coordinata dalla Procura di Brescia, è ancora in corso e gli sviluppi sono assolutamente top secret. |