Egregi signori
Anche questa è Sardegna.
Una regione dove la morte viene regalata con la massima disinvoltura. Sia a un cavallino della Giara, sia a cani e gatti randagi.
Terra di violenza, terra al confine fra la civiltà e la barbarie.
Terra di frontiera a cui le istituzioni si arrendono. Nonostante le leggi!
Ma proprio a causa delle leggi che ci sono e non si rispettano che la Sardegna può essere chiamata così.
Le leggi esistono, perchè non vengono rispettate? A chi il dovere di farle rispettare?
Invitiamo i sardi di buona volontà ad attivarsi con le proprie amministrazioni e a non lasciare che la Sardegna resti un'isola.
 
.......................GRUPPO BAIRO Onlus
 

firme dei sostenitori del messaggio:
 

L'UNIONE SARDA
14/11/2004
Gallura

 

Tempio Pausania  (Sassari)
Continua la strage dei cani
 
Stanno morendo uno dopo l'altro i cani randagi della zona industriale, accuditi dall'associazione di volontari Amici di Gighen. Ieri è stato ritrovato un altro animale strangolato da un laccio, in uno dei piazzali più grandi. I volontari hanno fotografato il povero randagio e informato i carabinieri dell'episodio. Nelle ultime settimane nelle strade vicine agli stabilimenti sono stati lanciati dei bocconi imbottiti con un micidiale veleno per topi. Gli animali già morti sono sei, altri vengono curati dai veterinari ma le loro condizioni stanno progressivamente peggiorando. Questa volta è cambiato il sistema di eliminazione dei cani, si è passati dal veleno ad un laccio che provoca, tra l'altro, terribili sofferenze alla bestia che ci finisce dentro. Nella zona industriale, in effetti, circolano, soprattutto di notte, molti randagi che potrebbero avere anche provocato danni ad altri animali nella campagna intorno. Ma non si tratta di bestie pericolose o aggressive. E comunque il problema non può essere risolto certo con sistemi che fanno soffrire i cani e lasciano le cose come stanno. Cinque cani uccisi nelle ultime settimane non impediscono l'arrivo nella zona industriale di altre bestie. (a. b.)

 
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