Sent: Tuesday, October 28, 2003 8:50 PM
Subject: Superficialità

 

Egregi Signori

Apprendiamo dall'articolo apparso sul Giorno  del 26 u.s., e che alleghiamo, della superficiale ordinanza che il sindaco di Longone al Segrino ha deciso di emanare nei confronti dei cani.
Le amministrazioni sono sempre solerti nell'emettere ordinanze punitive: palette, museruole, guinzagli, proibizioni varie (manca che si imponga di tenere i cani chiusi in casa poi tutto ciò che poteva punirli è stato pensato e anche attuato) e del tutto latitanti per quei regolamenti di tutela, di accoglienza, di rispetto dei cittadini con animali, di persecuzioni dei reati di abbandono, di maltrattamento ecc. Ci si scaglia contro gli escrementi di un animale e si fa finta di niente delle cartacce che vengono lasciate sui marciapiedi, degli sputi, delle siringhe e quant'altro attribuito all'umano.
E' molto facile credere di neutralizzare le colpe dell'uomo scaricandole addosso a un animale, strumento nelle sue mani, perchè debole, perchè impotente.
Per punire un pit bull che ha aggredito si puniscono tutti i pit bull, per poi punire tutti i cani e con essi i possessori di cani nonostante siano tanti e sappiano giudicare.
E'  l'atteggiamento del debole che non riesce a fronteggiare la verità e la raggira colpendo colui e coloro che, sa bene, non hanno alcuna possibilità di replica.
Vi invitiamo a non dimenticare che gli animali ci appartengono per essere rispettati, per averne cura, per esercitare il nostro senso di responsabilità e di compassione, in una parola: le nostre migliori caratteristiche umane.
Questo è progresso e vera civiltà!
 
.....................GRUPPO BAIRO Onlus
Firme dei sostenitori del messaggio:
 
 
p.s.: articolo in allegato

 
IL GIORNO - 26 OTTOBRE 2003 - LAGHI
 
Museruola ai chihuahua


LONGONE AL SEGRINO (CO) — Il sindaco Fausto Monetti, probabilmente scosso e preoccupato dalla valanga di notizie su persone assalite da cani inferociti, in particolare pit bull, ha pensato bene di emettere un'ordinanza. Il provvedimento è teso a colpire soprattutto i cani randagi di cui, in paese, non si dovrà vedere più nemmeno l'ombra. Ma l'ordinanza di Monetti sembra accanirsi indistintamente su tutta la specie canina. Già molti decenni fa per i cani la vita non era facile a Longone al Segrino. Perfino un grande personaggio, un insigne scrittore come Carlo Emilio Gadda che a Longone aveva la casa di campagna, se la prendeva con le bestiole accusate di gironzolare per le strade spaventando la gente e orinando di qua e di là. Ma in fondo l'«Ingegnere» detestava molto di più la gente che gli stava intorno. Invece il primo cittadino va proprio sul pesante. Dice, nella sua ordinanza, che «i cani sono un pericolo per l'incolumità pubblica e causa di inconvenienti igienico sanitari, di danneggiamenti ai parchi e ai giardini». I proprietari quindi non devono abbandonarli un minuto: museruola, guinzagli corti. Anche se accompagnati, al guinzaglio e con la museruola però non possono entrare nei giardini pubblici e nel parco comunale: ciò per non compromettere l'incolumità dei bambini e per evitare inconvenienti igienici. L'ordinanza però è generica. Non fa distinzione alcuna tra le razze. Vale per un pit bull (che viene considerata come una delle più feroci), o per un mastino napoletano, come vale per un piccolo chihuahua o un tranquillo cane di compagnia. I proprietari che non rispettano l'ordinanza e si avventurano nel parco pubblico in compagnia del loro cane, oppure non provvedono a dotarsi di paletta e contenitore quando portano il "quattrozampe" a passeggio, corrono il rischio di vedersi rifilare una multa di 75 euro. C.V.

 

 

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