Legislatura: XI Ramo: Camera
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Numero atto: 4/01442
Data presentazione: 25-05-1992 Seduta di presentazione: 5
Testo dell' atto
Presentatore
Cognome Nome Gruppo
RAPAGNA' Pio FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
Cofirmatari
Cognome Nome Gruppo
VITO Elio FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
TARADASH Marco FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
BONINO Emma FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
CICCIOMESSERE Roberto FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
PANNELLA Marco FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR)
Stato Iter
Iter concluso
Destinatari
Data
MINISTERO DELLA SANITA' 25-05-1992
MINISTERO DELL'INTERNO 25-05-1992
Argomento
Classificazione con termini TESEO
AUTOTRENI E RIMORCHI
CANI
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
SEQUESTRO GIUDIZIARIO
UNITA' SANITARIE LOCALI
VIVISEZIONE
Indicizzazione : geopolitica e sigle
GERMANIA
PESCARA (PESCARA+ ABRUZZI+)
Fasi Iter
Data
RISPOSTA DEL GOVERNO 10-04-1993
ITER CONCLUSO 29-04-1993
RISPOSTA PUBBL. NELL'ALL. B SEDUTA 0174)
PUBBLICATA IN ALLEGATO AI RESOCONTI DELLA SEDUTA
Partecipanti
Cognome Nome Gruppo Rappr. Governo Data
RISPOSTA GOVERNO AZZOLINI Luciano SANITA' 10-04-1993
Testo dell'Atto
Ai Ministri della sanità e dell'interno. - Per sapere -
premesso che:
sabato 16 maggio 1992 dalla questura di Pescara è stato
posto momentaneamente sotto sequestro e rilasciato dopo il
pagamento di una multa, un furgone di targa tedesca contenente 20
cani narcotizzati che si presume fossero destinati alla
vivisezione e/o sperimentazione su animali;
solo 19 su 20 cani erano muniti di documentazione
attestante, sia lo stato di buona salute che le avvenute
vaccinazioni ai fini dell'espatrio, che sarebbe stata rilasciata
dal dottor Paolo Della Villa in qualità di consulente privato dei
signori proprietari dei cani;
i cani non risulta fossero tatuati e sarebbero di proprietà
di solo quattro cittadini;
lo stesso dottor Della Villa, in qualità di funzionario
veterinario della USL di Pescara avrebbe autorizzato l'espatrio
dei cani;
il veterinario interpellato dal locale Comitato per la
difesa dei diritti degli animali ha dichiarato che il trasporto
dei cani avveniva in modo non adeguato e il furgone non sarebbe
risultato regolamentare -:
1) se, qualora i fatti sopradenunciati corrispondano a
verità, non ritengano che essi costituiscano una grave
irregolarità rispetto alla normativa nazionale vigente in
materia;
2) in base a quali criteri il dottor Della Villa avrebbe
ritenuto regolamentare il trasporto di animali vivi narcotizzati
e rinchiusi in gabbie non idonee;
3) se le certificazioni sullo stato di salute dei cani
siano firmate dallo stesso veterinario della USL che ha
rilasciato l'autorizzazione all'espatrio;
4) se e quante volte dalle USL, sul territorio nazionale,
sarebbero state autorizzate simili spedizioni di cani, negli
ultimi anni, dirette in Germania o nei paesi limitrofi.
(4-01442)
Risposta del Governo
Da quanto risulta, il servizio veterinario della unità
sanitaria locale rilascia, a qualsiasi cittadino che voglia
passare la frontiera con animali al seguito, il certificato
prescritto dal regolamento di polizia veterinaria, redatto dal
responsabile del servizio, dopo la visita clinica ed il
segnalamento dell'animale.
La vaccinazione prevista può essere eseguita anche da un
medico veterinario libero professionista, che provvede, quindi, a
rilasciare il relativo certificato.
Espletati tali adempimenti, il servizio veterinario non è
tenuto né ad ulteriori verifiche, né, tantomeno, ad assumere
informazioni sul paese di destinazione e sul fine dell'espatrio.
Il rilascio della cosiddetta "autorizzazione all'espatrio",
infatti, è subordinato esclusivamente all'accertamento dello
stato di buona salute degli animali. Stante l'assenza di una
normativa che regoli il trasporto degli animali posseduti per
motivi di affezione, le uniche regole da seguire sono quelle
dettate dal buon senso per la salvaguardia ed il benessere degli
animali stessi.
Ciò premesso, dagli accertamenti disposti risulta che
l'espatrio dei 19 cani in Germania era stato deciso dai
proprietari degli stessi, i quali, trovatisi nell'impossibilità
di continuare a mantenerli ed essendo in contatto con enti
protezionistici esteri, erano riusciti ad ottenere che fossero
trasferiti, a scopo di adozione ed a carico dell'associazione
zoofila straniera presso un canile funzionante a tale scopo.
Pertanto un esponente del gruppo aveva provveduto a
sottoporre i cani a visita veterinaria e si era occupato della
pratica relativa all'espatrio presso il servizio veterinario
della unità sanitaria locale di Pescara.
Tale pratica venne istruita dal dottor Paolo Dalla Villa il
quale, nella sua qualità di medico veterinario libero
professionista, aveva già provveduto a praticare ai cani le
vaccinazioni di rito e aveva pertanto rilasciato i relativi
certificati; come funzionario della unità sanitaria locale,
invece, curò la pratica dell'espatrio certificando, altresì, lo
stato di salute degli animali, con l'assenso del responsabile del
servizio veterinario, dottor Carlo Ruggeri.
Successivamente, al momento del trasferimento, alcuni
esponenti della LAV - Lega antivivisezione - e di associazioni
ambientaliste, ritennero opportuno verificare la legalità della
predetta procedura, chiedendo l'intervento della questura.
Quest'ultima, convocato telefonicamente il dottor Paolo Dalla
Villa, richiese un giudizio tecnico sull'idoneità del mezzo di
trasporto utilizzato.
Il dottor Dalla Villa, giudicando sufficiente lo spazio a
disposizione e concordando sulla somministrazione di sedativi
(che viene effettuata per prassi consolidata al fine di ridurre
lo stress del viaggio), rilevò solo una carente ventilazione
dell'automezzo.
L'autorità di polizia ritenne comunque opportuno bloccare la
partenza del camion, sanzionare i trasportatori ed affidare,
temporaneamente, gli animali in custodia ad un esponente della
LAV.
Per quanto riguarda casi analoghi, in base a quanto
comunicato dall'unità sanitaria locale di Pescara risulta che nel
1989 è stata autorizzata una spedizione di 6 cani, diretti ad
un'associazione animalista con sede in Svizzera.
Il Sottosegretario di Stato per
la sanità: Azzolini.
|