Legislatura: XIII Ramo: Senato
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Numero atto: 4/04715
Data presentazione: 12-03-1997 Seduta di presentazione: 149
Testo dell' atto
Presentatore
Cognome Nome Gruppo
PERUZZOTTI Luigi Carlo Maria LEGA NORD PER PADANIA IND. (LEGA N-p PI)
Cofirmatari
Cognome Nome Gruppo
WILDE Massimo LEGA NORD PER PADANIA IND. (LEGA N-p PI)
LAURO Salvatore FORZA ITALIA (F-ITA)
PAGANO Maria DEM.SIN. - L'ULIVO (DS-ULIVO)
MONTELEONE Antonino ALL.NAZIONALE (AN)
BERNASCONI Anna Maria DEM.SIN. - L'ULIVO (DS-ULIVO)
DE CORATO Riccardo ALL.NAZIONALE (AN)
CARCARINO Antonio RIF.COM.-PROGR. (RC-PROGR.)
BESSO CORDERO Livio MISTO (MISTO)
DE SANTIS Carmine CENTR.CRIST.DEM (CCD)
GUBERT Renzo CDU (CDU)
ERROI Bruno PPI (PPI)
MORO Francesco LEGA NORD PER PADANIA IND. (LEGA N-p PI)
SARTO Giorgio VERDI-ULIVO (V.-ULIVO)
Stato Iter
Iter concluso
Destinatari
Data
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO 12-03-1997
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 12-03-1997
MINISTERO DELL'INTERNO 12-03-1997
MINISTERO CON L'INCARICO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
12-03-1997
MINISTERO DELL'AMBIENTE 12-03-1997
MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI 12-03-1997
MINISTERO DELLA SANITA' 12-03-1997
MINISTERO SENZA PORTAFOGLIO (PER LA FUNZIONE PUBBLICA) 12-03-1997
Interlocutorie
da PRES. CONSIGLIO a GIUSTIZIA il 24/03/97 tramite lettera
Argomento
Classificazione con termini TESEO
ANIMALI
DEPOSITO E CUSTODIA
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
SEQUESTRO GIUDIZIARIO
Indicizzazione : geopolitica e sigle
VARESE (VARESE+ LOMBARDIA+)
Fasi Iter
Data
RISPOSTA DEL GOVERNO 22-08-1997
ITER CONCLUSO 18-09-1997
RISPOSTA PUBBLICATA NEL FASCICOLO N.047)
PUBBLICATA IN ALLEGATO AI RESOCONTI DELLA SEDUTA
Partecipanti
Cognome Nome Gruppo Rappr. Governo Data
RISPOSTA GOVERNO FLICK Giovanni Maria GIUSTIZIA (MIN.) 22-08-1997
Testo dell'Atto
- Al Presidente del Consiglio dei ministri, ai Ministri di
grazia e giustizia, dell'interno e per il coordinamento
della protezione civile, dell'ambiente, delle risorse
agricole, alimentari e forestali e della sanità e al
Ministro senza portafoglio per la funzione pubblica e gli
affari regionali. - Premesso:
che la procura della Repubblica di Busto Arsizio in
data 8 marzo 1997 ha reso esecutivo il sequestro preventivo
e l'affidamento in custodia giudiziale di circa 70 cani, 4
leoni, 2 volpi, 9 cinghiali custoditi dal professor Carlo
Segala di Varese;
che il professor Segala è indagato per aver accolto
gli animali sopra menzionati in un'area residenziale
adiacente alla propria abitazione e priva dei regolari
impianti igienici, il che ha determinato il manifestarsi di
ecto ed endoparassitosi degli ospiti;
che il professor Segala aveva richiesto la
collaborazione dei veterinari dell'ENPA di Varese che da
tempo si prodigano sia per somministrare farmaci e cure
necessarie alla salute degli animali custoditi sia per
apportare migliorie all'interno della struttura che ospita
gli animali;
che gli indizi di colpevolezza del professor Segala
si basano esclusivamente su alcune prove fotografiche e
registrazioni di videocassette fornite dal SAM e dall'AIDA,
associazioni alle quali sono stati affidati in custodia
giudiziale gli animali sequestrati;
che il professor Segala riferisce di aver ricevuto la
visita di ignoti che lo avrebbero minacciato e
immobilizzato al fine di introdursi nella struttura che
ospitava gli animali e ottenere la documentazione fornita
alle associazioni sopra menzionate, sulla cui attendibilità
si dovrebbe indagare;
che in base all'esposto presentato alla procura della
Repubblica di Busto Arsizio dall'ENPA di Legnano le
procedure relative al sequestro in parola sarebbero state
condotte con molta superficialità per i seguenti motivi:
a) in primo luogo, non si capisce chiaramente se il
decreto di sequestro preventivo per le presunte cattive
condizioni di salute degli animali sia stato emanato sulla
base di un rapporto rilasciato dall'ufficio di igiene e dal
servizio veterinario oppure sulle "discutibili" prove
documentali fornite dal SAM e dall'AIDA;
b) in seconda istanza, gli animali custoditi dal
professor Segala vengono considerati di sua proprietà; se
ciò fosse vero, il professor Segala avrebbe dovuto
adempiere all'obbligo di iscrivere i cani all'anagrafe
canina, secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 30
del 1987, con provvedimento sia da parte del comune sia da
parte della USL;
c) in terza istanza, le autorità competenti
avrebbero dovuto eseguire le operazioni di censimento e di
tatuaggio dei cani prima del loro sequestro, invece di
limitarsi ad allegare una distinta delle "cose" sequestrate
che quantificava gli animali sequestrati senza specificarne
il sesso; peraltro non si capisce come possa essere stata
ignorata la legge regionale n. 30 del 1987 e sia stato
permesso all'USL n. 2 di Gallarate di identificare i cani
unicamente a mezzo fotografia; difatti alcuni tipi di cani,
come il setter bianco e arancione, o di colore nero o
fulvo, non possono essere riconosciuti e distinti
attraverso le fotografie;
d) in ultima istanza, il servizio veterinario della
USL n. 2 di Gallarate avrebbe proceduto alla
somministrazione degli anestetici tramite il soccorso di
medici veterinari svizzeri che collaborano con il SAM e
l'AIDA, usando prodotti svizzeri che non sono registrati e
quindi consentiti in Italia;
considerato:
che il professor Carlo Segala da oltre trenta anni
custodisce cani randagi e animali feroci affidatigli da
diversi tribunali nazionali, sopperendo così alle continue
carenze delle amministrazioni comunali e delle autorità
sanitarie;
che, secondo quanto dichiarato da alcuni veterinari,
i leoni godevano ottima salute e non presentavano segni di
malnutrizione nè di maltrattamento;
che l'associazione AIDA, scelta come custode
giudiziale, risulterebbe dedita all'esportazione dei cani
randagi all'estero, in particolare in Germania e in
Svizzera, come segnalato dall'esposto presentato dall'ENPA
di Legnano;
che due parlamentari, lo scrivente Luigi Peruzzotti e
l'onorevole Giovanna Bianchi Clerici, chiamati sul posto
dai volontari dell'ENPA, hanno potuto constatare di persona
i modi "bruschi" con i quali gli animali sono stati
catturati e messi in gabbia (uno dei leoni, dopo essere
stato narcotizzato, è stato compresso a viva forza in una
gabbia di dimensioni idonee solo per un cane di taglia
medio-grossa),
gli interroganti chiedono di sapere:
se non si ritenga opportuno intervenire per accertare:
se quanto segnalato risponda a verità;
se l'esecuzione del sequestro preventivo degli
animali sia stata condotta nel rispetto delle leggi vigenti;
se, una volta ripristinate le condizioni ottimali per
la detenzione e la custodia degli animali, non si ritenga
opportuno affidare di nuovo gli animali al professor Carlo
Segala, sotto la supervisione dell'ENPA di Varese;
se risultino indagini di polizia giudiziaria nei
confronti delle associazioni demandate alla custodia degli
animali sequestrati;
se risultino indagini in merito all'episodio di cui è
stato vittima il professor Carlo Segala.
(4-04715)
Risposta del Governo
In merito al contenuto dell'interrogazione in oggetto il
Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio ha comunicato
quanto segue:
il sequestro è stato chiesto e disposto
non solo per maltrattamenti di animali, ma anche per disturbo al
riposo del vicinato e per emissione di odori eccedenti la
normale tollerabilità;
si è fondato non solo sulle prove cinematografiche, ma
anche su segnalazioni dei Carabinieri di Somma Lombardo, dei
Vigili di Golasecca, di alcuni vicini e su attività ispettiva
USSL;
non risultano "aggressioni" nei confronti di Segala, che
comunque non le ha denunciate;
non risultano modi "bruschi" dell'esecuzione del
sequestro, che potrebbero però in parte essere giustificati
dalla verosimile difficoltà di vincolare animali feroci e un
notevole numero di cani in condizioni di promiscuità;
non è noto quali sarebbero i "Tribunali Nazionali" che
avrebbero affidato i leoni al Segala, nè quest'ultimo lo ha mai
precisato, magari esibendo copia di provvedimenti giudiziari.
I cani, seppur in un secondo momento, sono
stati tatuati su disposizione di quell'Ufficio.
La custodia giudiziaria, perchè più conveniente per
l'Erario, è stata da tempo affidata all'ENPA di Varese e non è
più SAM (in via di scioglimento) e AIDA.
Avuto riguardo ai chiarimenti forniti dall'autorità
giudiziaria sui quesiti dell'interrogante, non si ravvisano
elementi per ulteriori iniziative di questo Ministero.
Il Ministro di grazia e giustizia
FLICK
(22 agosto 1997)
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