Legislatura: XII Ramo: Senato
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Numero atto: 4/06319
Data presentazione: 11-10-1995 Seduta di presentazione: 232
Testo dell' atto
Presentatore
Cognome Nome Gruppo
BRUGNETTINI Massimo LEGA NORD (L-NORD)
Stato Iter
Iter in corso
Destinatari
Data
MINISTERO DELLA SANITA' 11-10-1995
Argomento
Classificazione con termini TESEO
ANIMALI RANDAGI
CANI
CAVIE
ESPORTAZIONI
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
VIVISEZIONE
Testo dell'Atto
- Al Ministro della sanità. - Premesso:
che dal 1991, data di entrata in vigore della legge
sulla non soppressione e sull'esperimentazione e
vivisezione degli animali, in Italia è iniziato un vasto
traffico di cani che pare vengano esportati in Germania,
Austria, Svizzera ed altri paesi nei quali vigono norme
meno restrittive che in Italia sulla esperimentazione,
vivisezione e soppressione degli animali stessi;
che moltissime segnalazioni sono pervenute e sono
state pubblicate dalla stampa nazionale e locale di varie
regioni italiane su affidamenti di cani randagi da parte di
canili comunali e intercomunali a privati o associazioni
protezionistiche straniere e su blocchi alla frontiera di
traffici di cani "meticci" indirizzati a paesi esteri;
che le schede di affido, per legge, debbono riportare
in modo chiaro gli elementi identificativi dell'animale che
viene ceduto (razza, mantello, sesso, età approssimativa,
tatuaggio); infatti l'affidatario deve fornire l'esatto
recapito dove l'animale sarà mantenuto, che deve essere
riportato sulla scheda assieme agli altri dati (nome,
cognome, residenza, telefono, eccetera); copia delle schede
deve essere conservata presso il canile a disposizione per
eventuali controlli unitamente alla fotocopia del documento
di identità dell'affidatario;
che dai controlli delle schede risulta che numerosi
randagi sono stati inviati in Germania presso le presunte
associazioni suddette,
si chiede di sapere:
se si intenda fare chiarezza sulla sorte dei randagi
"esportati";
se si intenda fare chiarezza sulle finalità delle
presunte associazioni protezionistiche straniere.
(4-06319)
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