Gennaio 2003

Rieti: Animali uccisi, pugno duro della forestale contro i cacciatori
Lupi presi al laccio e lasciati morire di stenti, lama uccisi a fucilate per lanciare messaggi - neanche troppo in codice - ai proprietari: hanno davvero poco dei boschi delle fiabe i boschi del Reatino, e nel canovaccio pure poco fiabesco dei verbali della Forestale e dei referti dei veterinari, buoni e cattivi compaiono ormai a parti invertite. Come leggere diversamente i due episodi capitati a poche ore di distanza l'uno dall'altro, quello del giovane lupo ritrovato morto a Pescorocchiano intrappolato dal laccio di un cacciatore e la scarica di pallettoni contro Felipe, il lama-mascotte del parco dei Piani dell'Abatino di Antonio De Marco?
 
Rieti: Giallo sull'uccisione dei cani di razza
 Due cani scomparsi nel nulla, uno ucciso e l’altro ferito a colpi d’arma da fuoco. E’ giallo sulle montagne della Riserva faunistico-venatoria "Nova Sabina", tra i territori di Casperia e Roccantica. Negli ultimi mesi si sono verificati alcuni inquietanti episodi, strani fatti che, se inizialmente potevano far pensare a semplici incidenti, oggi possono essere ricondotti a una precisa strategia.
 
Tortoreto (Te): Avvelenati due cani da guardia in un’abitazione di Tortoreto
Il Servizio veterinario della Asl di Teramo è al lavoro per un sospetto caso di avvelenamento di due cani da guardia verificatosi in una casa alla periferia di Tortoreto. Attualmente, dopo un esame sicuramente accurato della carcassa delle due povere bestie, tutto lascerebbe pensare che si tratta di un caso di avvelenamento, ma, considerata la delicatezza della materia, ora si è deciso di agire in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che dovrà procedere ad esaminare i resti degli animali, come una specie di accurata ed approfondita autopsia.
 
Lecco: Il triste capodanno dei cani in fuga terrorizzati dai botti
Impauriti, terrorizzati, impazziti. Sono gli effetti micidiali dei botti di Capodanno sui cani: nonostante gli appelli a non far scoppiare petardi, fuochi artificiali e botti in presenza di animali domestici si è assistito ad una vera e propria fuga generale.
 
Calendasco (Pc): Spunta dal po la carcassa di un alano in località Masero, nello stesso posto in cui erano stati rinvenuti tre vitelli sventrati
Un'altra carcassa di animale è affiorata dalle acque del Po in comune di Calendasco, in località Masero, dove pochi giorni fa erano stati recuperati alcuni vitelli sventrati. Stavolta ad arenarsi sui grandi sassi della riva, è stata la sagoma scura di un cane di grossa taglia, forse di una razza utilizzata per i combattimenti. A trovare il cane è stata la guardia venatoria provinciale Luigi Tornari durante una perlustrazione della zona il pomeriggio del 31 dicembre. «Erano da poco passate le cinque quando, nello stesso punto in cui sono stati trovati i vitelli morti, mi sono imbattuto nella carcassa di un cane.
 
San Polo (RE): Allevamento clandestino di pitt bull
Le guardie forestali hanno scoperto un allevamento clandestino di cani pit bull: proprio quella razza di cani da difesa che spesso per questa attitudine viene usata
per i combattimenti clandestini. Il fatto è avvenuto tempo fa, ma solo ieri se ne è avuto notizia. Massimo riserbo sul proprietario dei cani. Si sa solo che è di San Polo, il paese matildico diventato famoso per un'altra razza di cani: i beagle allevati dall'azienda Morini.
 
Rovereto(Tn): Abbandoni
Boom di abbandoni di animali. E' la ragione principale del collasso del canile di Rovereto che si verifica il 1 di maggio giorno in cui il presidente dell'Eppaa lancia il grido d'allarme. Nel canile ci sono 50 animali che i proprietari hanno abbandonato dopo aver acquistato.
 
Chieti: Cani nuotano in mare per ore
Due pastori tedeschi che, allo stremo delle forze, nuotavano disperatamente da ore ad un miglio e mezzo dalla costa al largo di Vasto, sono stati salvati dall'equipaggio di una motovedetta dei carabinieri. I cani sono stati avvistati dai carabinieri in servizio di perlustrazione in mare, issati su un gommone e tratti in salvo. Trasportati a riva, sono stati rifocillati e medicati. I due pastori tedeschi probabilmente sono stati scaricati in mare dall'equipaggio di un mercantile in transito.
 
Oderzo(Tv): Bocconi avvelenati in via Frassenè
Bocconi avvelenati seminano il panico in via Frassenè di Piavon. Già quattro i cani sono morti dopo una passeggiata lungo la strada che si immerge nella campagna. Gabriele Tonon, proprietario di uno degli animali avvelenati, si è rivolto ieri ai carabinieri di Oderzo. Il suo cane da slitta è morto nel giro di una mezz'ora dopo aver inghiottito uno dei bocconi. «Al di là dell'affetto che nutro per i miei animali - spiega Tonon - quello che mi preoccupa è il pericolo che possono correrere altri». Il veleno dei bocconi sarebbe simile a un prodotto usato in agricoltura.
 
Elice (Pg): Salvati dai guaiti dei cani
E' stato l'abbaiare disperato dei loro cani a salvarli. Nella stanza accanto alla camera da letto l'incendio, partito da alcune candele lasciate accese, aveva già cominciato la sua opera di distruzione, divorando lentamente arredi e suppellettili. Mentre i due coniugi dormivano, un fumo nero e denso aveva invaso la casa, ricoprendo mobili e pareti, mentre il fuoco avanzava inesorabile. Alle 6 di ieri mattina, mentre il rogo diventava sempre più minaccioso, i due coniugi sono stati svegliati dai guaiti dei due cocker che vivono con loro nell'abitazione di via Aterno. Hanno aperto la porta della loro camera, ancora risparmiata dalle fiamme e si sono ritrovati d'improvviso dentro la bocca dell'incendio.
Il rogo, che ha provocato danni per circa 20 mila euro, si è scatenato in uno dei due capannoni della «Rac Fluid», un'azienda di Elice che produce raccordi oleodinamici, dando lavoro a quindici dipendenti. Qui il proprietario della ditta, Guido Guiducci, 61 anni, nato in provincia di Bologna, ma residente da molti anni a Elice, abita con la moglie, nell'appartamento ricavato al secondo piano del fabbricato industriale che sorge in contrada S.Agnello.
 
Rieti: Preso a fucilate dai cacciatori
... più di trecento animali. Ed è in quell’oasi di pace e di riconciliazione con la natura che sabato scorso mani feroci hanno premuto il grilletto per stroncare la vita di Felipe, un maschio di lama di sei anni, simpatico a chiunque era venuto a visitare quei luoghi protetti dalle colline boscose di Poggio San Lorenzo. Ma la sete di sangue non è si ancora placata. «Ieri - racconta il dottor Antonio De Marco, che tutti nella zona conoscono per il suo grandissimo amore verso gli animali, sostenuto da una robusta cultura scientifica - i cacciatori sono tornati a sparare vicino al fosso che costeggia il confine del parco e di nuovo hanno lanciato pietre contro i nostri animali. Purtroppo non è la prima volta che siamo costretti a subire perdite di questo tipo: negli ultimi anni sono stati abbattuti due mufloni, un altro lama, alcuni daini. Tutti caduti sotto i colpi dei cacciatori.
 
Gossolengo(Pc): Trappole micidiali in Trebbia: ucciso un cane in un boschetto, trovati vari cappi: pericolo non solo per gli animali
Imprigionato in una trappola, è morto soffocato dopo una lunga e lenta agonia, che potrebbe essersi protratta per diverse decine di minuti. E' l'orribile fine occorsa ad un cane meticcio di taglia media, dal mantello marrone rossiccio, ritrovato poco lontano dal greto del Trebbia, in località Cà Matta di Gossolengo. L'animale è finito nei laccioli seminati dai bracconieri per catturare lepri. La scoperta è stata fatta da un guardia venatoria volontaria Arcicaccia del paese, Franco Rossi, che stava perlustrando la zona, come fa periodicamente. Nel boschetto la guardia ha anche reperito più di altre 10 trappole con lacci.
 
Sassari: cani scomparsi nel nulla
Le scrivo per denunciare un fatto increscioso che mi ha personalmente riguardata. Posseggo una campagna in agro di Sassari, località Crabulazzi, nella quale viveva sino a venti giorni fa un pastore tedesco meticcio, ora misteriosamente scomparso. Un fatto simile è accaduto qualche giorno dopo: un altro meticcio che faceva la guardia ad una campagna poco distante dalla mia è ugualmente scomparso. A nulla sono valse le affannose ricerche effettuate per diversi giorni nelle campagne limitrofe e dei due amati cani non si è ritrovata alcuna traccia. Scomparsi nel nulla oppure vittime di persone senza scrupoli? Dove vanno a finire questi poveri animali? Rivolgo alle autorità competenti e al capo dei barraccelli un appello per un migliore controllo del territorio e una maggiore sensibilità per il problema onde evitare analoghi dolorosi episodi di violenza verso gli animali.
 
Alessandria: Vigili del fuoco salvano cagnolina nel cassonetto
Una cagnolina ferita e chiusa in un sacchetto è stata trovata in un cassonetto dell´immondizia, a Spinetta Marengo, in via Prati, dal geometra Roberto Nieddu dei vigili del fuoco. Racconta: «Sono andato a gettare l´immondizia e ho visto qualcosa che si muoveva. Era un cane». E´ intervenuta una squadra dei vigili del fuoco che ha portato la cagnolina in caserma. Qui è stata rifocillata con un piatto di arrosto e acqua. Poi è stata affidata alle cure dei volontari dell´Ata. Prima di essere gettata nel cassonetto è stata bastonata, non ha più il senso dell´equilibrio e rischia di perdere un occhio. La notte di Capodanno, invece, un cane di almeno 15 anni è stato legato ad un palo del viale del cimitero dove ha trascorso tutta la notte. E´ stato trovato dai volontari della Lega del cane semiassiderato. Altri due cani abbandonati e finiti sotto una macchina sono stati accolti a Cascina Rosa: uno è morto.

Sestri Levante(Ge): la storia di Fido, cane a tre zampe in fuga per la libertà
La triste storia di Fido, cane meticcio dal manto nero impaurito, affamato e privo di un padrone su cui contare. E per giunta senza la possibilità di utilizzare le quattro zampe perché una l'ha perduta in chissà quale disavventura. Vita da cani, in ogni senso. E' proprio il caso di dire. La storia di Fido, sprofondato in un dirupo e imprigionato per due giorni a fondo valle senza acqua, né cibo. Se non qualche radice da masticare per la sopravvivenza. Fino al giorno in cui alcuni abitanti di Santa Vittoria di Libiola, mossi dal sentimento per quell'uluato prolungato che proveniva dai boschi, hanno deciso di chiamare i soccorsi e quindi una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Chiavari e un veterinario dell'Asl 4, intervenuto per prestare le cure più urgenti al cane. Ma quando i soccorritori si sono affacciati sul dirupo e hanno cercato di calarsi per recuperare la povera bestiola, Fido è riuscito a fuggire. Mosso dalla paura è riuscito a compiere quel salto ripetutamente tentato nei giorni precedenti e a dileguarsi nella macchia.
 
Levico terme (Tn): Cagnolini seviziati e imbrattati di vernice
Due cagnolini seviziati e cosparsi di vernice rossa. A Levico c'è forse un maniaco o semplicemente un cretino che si scaglia contro i cagnolini. Due sono le vittime a Levico. La peggio è toccata a Tom, a Selva: preso al laccio è riuscito a liberarsi lacerandosi però la zampa posteriore sinistra e a tornare dai suoi padroni che hanno presentato un esposto denuncia ai carabinieri.
Un atto vigliacco, compiuto da chi evidentemente non ama gli animali e non sa sopportare i piccoli disagi che qualche cane in libertà può procurare.

 
Cittadella (Pd): Cagnetta cieca travolta da un'auto, ora cerca padrone
Abbandonata il giorno di Santo Stefano e travolta da un'auto che le ha spezzato una zampetta. Così malconcia è stata trovata da una passante. La cagnolina meticcia è cieca dalla nascita. La donna ha portato subito l'animale dal veterinario che ha provveduto a curarle l'arto ferito, ed ha successivamente avvisato del fatto i responsabili di zona dell'Ente nazionale protezione animali. Ora la cagnetta, alla quale è stato dato il nome di Stefy, cerca un padrone e si affida al buon cuore di quanti vorranno prendersi cura di lei.
 
Solferino (Mn): Incendio in casa, la gatta dà l'allarme
Era stata salvata da morte sicura in un cassonetto della spazzatura quando aveva pochi mesi. Ora è riuscita a ricambiare il favore. Protagonista dell'incredibile vicenda Fuffi, una gattina trovatella di appena tre anni. L'animale ha svegliato i padroni mentre la cucina, vicina alla loro camera da letto, stava andando a fuoco, evitando così che fossero soffocati dal denso fumo che ormai aveva invaso i locali.
 
COLBORDOLO (Pesaro): Danno fuoco al capanno che ospitava gatti randagi
Dopo le follie di Capodanno, con i botti evidentemente ci si prende gusto. Forse qualcuno con un accendino e un po' di paglia voleva fare la festa ad una colonia di gatti. E' accaduto nella parte bassa del paese di Colbordolo, dove già qualche mese fa erano stati segnalati episodi di intolleranza verso gli animali.
 
Mariano Comense (Como): Trenta cani randagi in 15 giorni
Sessanta cani randagi recuperati dall’Asl negli ultimi quindici giorni: una trentina quelli provenienti dal Canturino o dal Marianese. Numeri da record negativo quelli registrati in questi giorni dal servizio veterinario dell’Asl di Como. A finire sotto accusa sono sì i botti di Capodanno, ma spesso anche l’incuria dei padroni, fino ad arrivare alla criminale abitudine di disfarsi degli animali. In questa ultima categoria rientrano sei cuccioli di meticcio lupoide trovati denutriti e infreddoliti nei boschi tra Canturino e Marianese.
 
TORRICELLA PELIGNA (Chieti): Sorpreso dai carabinieri mentre cerca di avvelenare un pastore tedesco
Potrebbe avere finalmente un volto il misterioso personaggio che da anni sta terrorizzando Torricella e paesi vicini, avvelenando cani, soprattutto randagi. I carabinieri hanno denunciato con l'accusa di maltrattamenti di animali, V.T., 72enne del paese.
 
QUINGENTOLE (MN): Killer di cani e gatti a Quingentole
Una morte atroce, tra mille sofferenze, inferta con dosi massicce di veleno nascosto in prelibati bocconi. Così sono stati uccisi senza pietà nel giro di due settimane tre cani di tre diverse famiglie di Quingentole. Il serial killer dei cani ha agito nel periodo natalizio: la prima voltà a metà dicembre, poi l'antivigilia di Natale e ancora il 29.
 
LEVICO TERME (Trento): Cani imbrattati di vernice mobilitato un investigatore
Un altro cane è stato ritrovato imbrattato di vernice nella giornata di ieri. E' il terzo nel giro di pochi giorni e uno dei proprietari, temendo una possibile recrudescenza dell'anonimo torturatore, si è rivolto ad un agenzia di investigazione trentina per risalire all'identità del colpevole. A rendere la vicenda più intricata e misteriosa c'è una quarta segnalazione. Oltre ai tre cani imbrattati, infatti, ce n'è un altro che sarebbe sparito da alcuni giorni.
 
SANTA MARIA CODIFIUME (Ferrara): Ha fatto morire il suo cane
Se una persona non ha tempo e voglia di accudire un cane, perchè lo adotta? La fine che rischia infatti il miglior amico dell'uomo (come più comunemente viene definito il cane) è l'abbandono lungo le strade o le campagne, la mal nutrizione che in entrambi i casi - se non viene salvato dai volontari dei canili - portano alla morte.
Ed è quel che è successo a Luna, una meticcia di una decina di mesi ritrovata morta in uno scantinato di un'abitazione a Codifiume. Un esito che ha fatto scattare da parte dei carabinieri della locale stazione, una denuncia per maltrattamenti di animale nei confronti di una donna di 41 anni residente nella stessa frazione argentana. L'epilogo di questa triste storia, si è avuto ieri quando i militari dell'Arma sono stati chiamati dali volontari dell'Ente protezione animali in relazione al fatto che alcune persone non sentivano più l'animale.
 
Spilimpergo (Pordenone): animali avvelenati
Cinque cani, un gatto e altre tre animali - non identificati - sono stati avvelenati e uccisi nella campagna di Barbeano di Spilimbergo. Sugli strani episodi stanno indagando i carabinieri di Spilimbergo e Pordenone, coordinati dal maresciallo Ginoretti, e le guardie ittico venatorie ...
 
QUINGENTOLE. (Mn): Cani avvelenati, segnalazioni in aumento
La brutta notizia è che le segnalazioni di cani e gatti che vengono avvelenati sono aumentate. La buona è la spiegazione: non vengono uccisi, molto probabilmente, più animali, ma semplicemente sono aumentate le denunce. Sono sempre di più infatti le persone che si rivolgono all'Anpana per segnalare le morti sospette dei loro animali. Persone che non vogliono tacere, che chiedono di trovare un colpevole per quelle morti. I sintomi sono sempre gli stessi: emorragie, vomito, a volte spasmi muscolari dolorosissimi, fino ad arrivare alla paralisi respiratoria. Avvelenamento, senza nessun dubbio.
 
QUINGENTOLE (Mn): Denuncia pronta anche per la bastardina uccisa
La miscela di veleni che ha ucciso Vice ha agito sugli organi interni. Quella che ha ucciso la bastardina Mila, morta tra le braccia della padrona dopo una tremenda agonia, ha agito sul sistema nervoso paralizzando l'apparato cardiaco e respiratorio. Il serial killer dei cani in 2 settimane ha fatto 3 vittime. Ma anche i proprietari di Mila hanno pronta la denuncia ai Cc.
 
LOVERE (Bergamo): Lager dei cani scoperto in un cascinale
Vivevano al buio. In una cantina, in una stalla, in una porcilaia. Quasi sepolti vivi in veri e propri loculi chiusi con grate in ferro. I più fortunati (solo un paio) legati a una robusta catena sotto un porticato. Sul terreno intorno avanzi di cibo putrefatto. Nessun posto asciutto dove stendersi. Diciassette cani adulti e tre cuccioli: denutriti, scheletrici, malati. Due pastori bergamaschi addirittura con i denti limati. Un lager per animali. 
 
Ferrara: Due cani investiti in via Pomposa
Sono stati investiti mentre attraversavano via Pomposa, quasi all'altezza dello svincolo per Denore. Un'auto li ha falciati, lasciandoli sull'asfalto agonizzanti. I due cani, incapaci di rialzarsi, sono stati evitati per un soffio dalle altre vetture in corsa. Ma qualcuno, ieri pomeriggio attorno alle 16.30, alla fine ha deciso di allertare la centrale operativa dei carabinieri. Una pattuglia è intervenuta per segnalare l'investimento alla guardia medica veterinaria e tentare il salvataggio.

Sassari: Brucia appartamento. Brucia un cane tra le fiamme 
Un ennesimo, inspiegabile attentato incendiario ha tenuto occupati ieri dalle 18 alle 20 vigili del fuoco e carabinieri. Inspiegabile per l'obiettivo, non per le modalità con cui è stato eseguito e per l'origine: l'incendio è infatti doloso, come hanno stabilito i vigili. Non ci sono feriti; è però morto per intossicazione uno dei due cani, meticci, ospitati nell'appartamento.
 
Carrega Ligure (Al ): Bocconi avvelenati disseminati nei boschi
La caccia aperta agli avvelenatori di cavi. Bocconi intrisi di sostanze micidiali, rischiano di uccidere i cani dei tartufai che di notte si aggirano nei boschi. La "campagna" per la ricerca della pregiata "trifula"durerà sino al 15 marzo e i cani sono indubbiamente a rischio visto che tra gli alberi si annida il micidiale veleno lasciato da mani misteriose deice a uccidere i poveri animali. La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi da due cercatori, Marco Cairo e Remo Marchesotti che hanno visto i loro fedelissimi amici a quattro zampe, Nike, Bilo, Diana e Mara rischiare di morire per un "boccone".Il fatto è avvenuto nei boschi di Cartasegna (frazione di Carrega Ligure) in alta Val Borbera.

Marlia (Lucca): Altro cane travolto in strada
Un altro cane pare sia stato travolto e ucciso da un'automobilista la scorsa notte in via S.Donnino. Il corpo dell'animale, è stato rinvenuto ieri mattina da alcuni abitanti della frazione che hanno avvisato l'ufficio ecologia del Comune, competente a emettere l'ordinanza di rimozione della carcassa.
 
Oderzo (Tv): Esche e boccono al veleno fanno strage di animali
Bocconi avvelenati fanno strage di cani e gatti nella zona al confine fra Piavon e Chiarano, chiamata Cento Campi. L'esperienza è capitata a diversi proprietari di cani della zona. Il primo giorno dell'anno è morto uno dei cani huski (in foto) di Gabriele Tonon. Si tratta di cani pregiatissimi, che guidati dal loro padrone hanno affrontato varie volte i ghiacci artici per partecipare a gare internazionali. Ma non è del valore venale dell'animale, che vuole parlare Gariele Tonon, quanto del pericolo esistente.
 
Fano (Ps ): Allarme a Rosciano: cani uccisi con veleno per lumache
Due cani sono morti, un terzo è in fin di vita, dopo aver ingerito veleno per lumache. La polverina, in genere usata per proteggere gli ortaggi, è stata gettata all'interno della recinzione durante la notte. Gli animali sono stati condannati a sofferenze atroci: prima i sintomi dell'asfissia e poi l'emorragia terminale.  Con ogni probabilità chi ha gettato il prodotto sa che - stranezza del caso - i cani sono attirati in modo irresistibile da questa pericolosissima "esca". Ne sono addirittura ghiotti. Le tre bestiole sono state trovate esanimi nel giardino della casa, nella zona dietro la vecchia chiesa di Rosciano, durante la mattinata dell'altro ieri. L'avvelenamento dovrebbe risalire a poche ore prima.
 
Milano: Sorpresa, nella spazzatura c’è l’agnellino
L’hanno battezzato Felix, un nome di buon auspicio, perché abbia una vita felice, appunto. Felix è un agnellino di poco meno di un mese. Lo hanno trovato la notte scorsa in Corso Porta Nuova, pieno centro città, vicino a quello che una volta era il Residence Maria Clotilde, di fronte all’Ospedale Fatebenefratelli. Nell’immondizia. Un musetto bianco spuntava da uno scatolone avvolto in una carta natalizia. Verso le tre del mattino, un ragazzo italo-americano sui 30 anni che passava di lì ha notato qualcosa di strano accanto ai bidoni della pattumiera. Niente suoni, Felix non piangeva. Ma forse il suo istinto gli suggeriva di guardare meglio in quello strano dono natalizio abbandonato tra i rifiuti.
 
AVEZZANO. (AQ): Paco abbaia troppo . Punito con la catena
Paco abbaia troppo, fa trascorrere notti insonni ad alcuni cittadini e così si ritrova nel guinzaglio dell'accalappiacani, che si porta via il peloso amico a quattro zampe e lo rinchiude nel box di un canile. Ma Paco è anche "l'angelo custode" dei bimbi del quartiere, che ben presto mettono da parte le lacrime e danno vita a un'autentica sollevazione popolare.
 
Oristano : Abbandona due cuccioli sulla Carlo Felice
La fretta di liberarsi quanto prima della presenza 'ingombrante' dei due cuccioli, scaricandoli dal portabagagli della macchina, gli ha impedito di accorgersi che un automobilista aveva seguito tutta la scena e informato tempestivamente con il cellulare, dopo essersi fermato a soccorrere i cagnolini, la sala operativa della questura.
 
CITTA’ DI CASTELLO (Perugia): Scomparsi trenta gatti. L'Enpa: Li hanno sterminati.-
Una "colonia" di circa trenta gatti scomparsa nel nulla. Gli animali con ogni probabilità sono stati avvelenati e qualcuno li ha fatti sparire. E’ avvenuto fra i ruderi della ex Fattoria Autonoma Tabacchi nel centralissimo rione Mattonata. «Qualcuno ha notato dei gatti morti ed il giorno dopo le carcasse degli animali non c'erano più - ha detto Mario Casacci, delegato Enpa - senza dubbio chi li ha avvelenati ha pensato poi di farli sparire e coprire una vergognosa crudeltà». «Quegli animali - spiega Casacci - non davano fastidio a nessuno e venivano rifocillati da tante persone che li avevano praticamente adottati direttamente dove vivevano. Il 2003 si apre male all'insegna degli avvelenamenti e dei maltrattamenti gratuiti: cani e gatti sono sempre nel mirino di chi odia gli animali».
 
Lavello (Potenza): La tecnica è sempre la stessa: dannopolpette avvelenate
Sette cani ammazzati a Lavello in pochi giorni. Tutti nello stesso quartiere: il Bacile. Non solo randagi, ma anche animali appartenenti a famiglie. La tecnica è sempre la stessa. La più subdola per i quattrozampe, perennemente affamati: la morte infatti, prende le sembianze di una polpetta avvelenata, lasciata appositamente sul terreno da qualche balordo. Ed i cani abboccano al trabocchetto e muoiono dopo una lunga agonia. Uccidere gli animali è un gesto deprecabile, causato evidentemente, oltre che dalla cattiveria di chi lo compie, dalla presenza di cani randagi nei quartieri.

MALPENSA (Varese) : traffico di cardellini, migliaia sequestrati
Migliaia di cardellini e di uccelli di altre specie arrivati agli aeroporti di Linate e Malpensa dai paesi dell’Est europeo e dalla Cina sequestrati e trasferiti nel centro Wwf in provincia di Grosseto, un veterinario della Asl di Varese indagato, con decine di altre persone, per contrabbando di animali. Il traffico è stato scoperto dopo molti mesi di indagini dagli uomini del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia che hanno lavorato con i colleghi della Lombardia e del Veneto.
 
Savona: Gatto bruciato sul greto del Letimbro
Un brutale atto di crudeltà è stato portato a termine alcune notti fa sul greto del torrente Letimbro, all´altezza circa di via Acqui, nel quartiere di Villapiana. Lo ha reso noto ieri la sezione provinciale di Savona dell´Ente nazionale per la protezione animali. Ora ile guardie zoofile volontarie stanno raccogliendo informazioni tra gli abitanti della zona, alcuni dei quali avevano udito miagolii lancinanti proveniente dal punto in cui sono stati poi trovati i resti carbonizzati del povero felino.
 
Potenza Picena (Mc): Misteriosa razzia di cani
Sta creando preoccupazione la scomparsa di almeno una ventina di cani da altrettante abitazioni del territorio potentino. Una vera razzia consumatasi nel giro di pochi giorni, concentrata in particolare nelle campagne vicine al capoluogo. Alcuni casi sono stati denunciati a vigili urbani e carabinieri, che hanno “rastrellato” la zona. I novelli emuli di Crudelia Demon, la megera della “Carica dei 101” di disneyana memoria, non hanno neppure risparmiato il cagnolino del parroco del Santuario di S. Girio. Dal modus operandi, fulmineo e mirato a cani di taglia media, due sembrano le ipotesi più accreditate: la prima che siano finiti nelle mani di addestratori senza scrupoli per essere utilizzati come cavie per cani da combattimento. L'altra, non meno raccapricciante, è di utilizzare la loro pelliccia per colli e polsini di capi di abbigliamento
 
Casamiccola (Ischia) Uccidono un pastore tedesco con la cocaina
Il proprietario di un bel esemplare di pastore tedesco, lo ha ritrovato morto con due siringhe di quelle che usano i tossici per la loro dose, conficcate nella pancia. Si presume che il cane sia morto per una dose eccessiva di sostanza stupefacente. Il fatto è accaduto in una stradina di Casamiccola terme, in via Roma, nella zona alta della cittadina termale. Perché compiere un gesto così infamante?
 
VILLETTA BARREA (L'Aquila). Cervo ucciso e decapitato dai bracconieri
Un altro esemplare di cervo adulto è stato trovato decapitato dagli agenti della Forestale di Villetta Barrea, in località Piana della Malvizza, in pieno Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra Scanno e Villetta Barrea.
Gli agenti della Forestale hanno accertato che il cervo è stato ucciso con un colpo di pistola e successivamente decapitato.
 
Ferrara: Dedicata a Luna morta di fame
«Questa lettera è dedicata a Luna, cagnolina meticcia di 10 mesi. Ad un certo punto i proprietari si sono stancati, troppo impegnativa, quindi hanno pensato di farla morire lentamente di fame, chiusa in uno scantinato. Tutto questo è avvenuto a Santa Maria Codifiume e senz'altro qualche abitante ne sarà stato al corrente, di sicuro quelli che sentendo i lamenti hanno chiamato i carabinieri, purtroppo in ritardo: Luna era già morta.
 
Riccò del Golfo (Sp): Strage di gatti e polli "fucilati"
Strage di gatti e polli a Riccò del Golfo. Negli ultimi due giorni i corpi di una decina di animali sono stati trovati impallinati e abbandonati in località Pian di Barca. La mattanza di felini e polli, proprietà e passatempo di un anziano ottantenne, Piero C., è vicenda sulla quale ora indagano i carabineri ai quali alcuni abitanti si sono rivolti denunciando il fatto. «Dalle nostre case abbiamo sentito l'eco degli spari ma quando siamo arrivati alla stalla di Piero non abbiamo trovato nessuno», racconta un vicino dell'anziano. E' assurdo, annotano i paesani, che l'arma sia un fucile da caccia, come si deduce dai tipici bossoli trovati a terra. «Quello non è un vero cacciatore ma uno stupido che è bene sia individuato», sentenziano.
Piero C. accudisce una ventina di gatti: tutti randagi, tolti dalla strada. Molti abitanti di Pian di Barca salgono alla sua stalla per lasciare roba da mangiare.
 
URBINO (PS): Storia triste di 7 cuccioli che non ce l'hanno fatta
Sempre più incoscienti abbandonano i loro cani. Questo avviene soprattutto nei periodi di festa per avere la possibilità di andare in vacanza. Ciò che ci colpisce di più, però, è quando ad essere abbandonati sono dei piccoli cuccioli indifesi.
Michela, 24 anni, commessa, ci ha raccontato una di queste storie: «Una settimana prima di Natale mio padre, andando per funghi, ha trovato dei cuccioli di pastore maremmano infondo ad una scarpata nei pressi di Montefelcino. Erano in un sacchetto di plastica, sette teneri batuffolini bianchi di pochi giorni, totalmente infreddoliti. Intenerito li ha portati a casa dove tutti noi a turno ce ne siamo presi cura. Gli abbiamo dato del latte con un biberon, li abbiamo avvolti in calde coperte ed abbiamo continuato a tenerli così fino al gioro dopo, quando sono stati da noi consegnati alle cure dei veterinari dell'ASL di Urbino».
Purtroppo nessuno di questi teneri cuccioli ce l'ha fatta a sopravvivere.
 
Sassari: La triste fine di Gildo e Dolly, avvelenati con una polpetta
Avvelenati barbaramente con una polpetta. È la triste fine di due cani che il quartiere di Carbonazzi aveva adottato, che tenevano compagnia alla gente ed erano diventati parte integrante della vita del rione. Ma a qualcuno a cui non piacevano con inaudita crudeltà si è liberato della loro presenza, provocando sconcerto e rabbia tra quelle persone che avevano imparato ad amarli e ora temono che altri amici a quattro zampe facciano la stessa fine.
 
Mantova: Cani al freddo e senza acqua Denunciato un artigiano edile
L'acqua della ciotola ghiacciata, il suolo del recinto disseminato di feci, la cuccia senza una coperta. E dei proprietari dei cani, due esemplari di razza Pit bull, nessuna traccia. Questo il motivo che ha portato alla denuncia per maltrattamento di animali nei confronti di un 41enne artigiano edile che abita nella zona del Trincerone.

Gradisca (Ts): A Gradisca gatti uccisi con il veleno per lumache
Tre giovani gatti, appartenenti ad una famiglia di Gradisca, sono stati uccisi da bocconi di carne mnacinata intrisi di metaldeide, potente veleno usato di solito per la disinfestazione dalle lumache. È accaduto nei giorni scorsi in via Fleming, a Gradisca d’Isonzo, e i proprietari dei gatti hanno sporto denuncia ai carabinieri della Compagnia gradscana. Quattro i gatti di razza meticcia, che avevano mangiati i boccini ma solo una micia di sei anni, Lilly, è riuscita a sopravvivere grazie al pronto intervento del veterinario dottor Giovanni Tel. Gli altri tre - Sory, Tatone e Ciccio, tutti vaccinati e sterilizzati - tra atroci sofferenze e indicibili tormenti sono morti soffocati per paralisi del diaframma, come recita il certificato stilato dal veterinario
 
San Benedetto dei Marsi (Marsica) San Benedetto Avvelenati tre cani randagi
Tre cani, probabilmente randagi, sono stati avvelenati in paese vicino alla villa comunale con polpette iniettate di antiparassitari.
Ad accorgersi dell'accaduto sono state alcune persone che abitano nella zona. La tecnica usata dagli sconosciuti per avvelenare i cani è sempre la stessa e gli antiparassitari sono preferiti rispetto alla stricnica che è in genere difficile reperire sul mercato.
Non è il primo episodio del genere registrato nel territorio.

Schio ( Vc ): Cane massacrato con una bastonata. Proprietario a processo
Fatica a camminare. Si trascina a malapena con le gambe anteriori. Gran brutta sorte per un dalmata, colpito con una violenta bastonata e ora quasi paraplegico l'11 gennaio del 2001. Se ne è discusso ieri davanti al gup Cecilia Carreri che si è riservata di decidere sull'eventuale responsabilità di Renato De Crescenzo, 39 anni, residente a Schio. A parere dell'accusa, sarebbe stato proprio lui a colpire con una violenta bastonata il cane che era custodito nel giardino di una casa disabitata. La famiglia dell'indagato vive in vie della Potara 22 e, secondo gli investigatori, De Crescenzo si recava solo due volte alla settimana a portare il cibo alla povera bestia. In base alla denuncia, formulata dall'Ente nazionale per la protezione animali, l'indagato lo lasciava anche senza acqua per diverse giorni. Il capo d'imputazione parla di maltrattamenti di animali.
 
Torino:Salvati 4 cani abbandonati
Quattro cani in completo stato di abbandono sono stati salvati dalle guardie dell´Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Torino che, in seguito alla segnalazione di un cittadino, hanno effettuato un blitz a Castelrosso di Chivasso, nella Cascina Neirole di proprietà di Giuseppina Capra, 55 anni, pensionata, che non vive più. Qui, in un recinto, hanno trovato i quattro cani nel più completo abbandono, senza alcuna possibilità di nutrirsi e bere. Di Giuseppina Capra nessuna traccia. Quindi per entrare nel recinto e recuperare i cani che si trovavano ormai in condizioni molto precarie, le guardie dell´Enpa, coadiuvate dagli agenti della Polizia Municipale, hanno dovuto richiedere anche l´intervento dei Vigili del fuoco che con le cesoie hanno reciso il lucchetto del cancello. Quindi i quattro cani sono stati prelevati e temporaneamente affidati al canile di Chivasso che provvederà a curarli e rimetterli in sesto.


ARGEGNO (Como) Uccide i cani e li getta nel dirupo. Caccia al serial killer
«Agghiacciante. È una scena agghiacciante: almeno dieci cani, di varie razze, sono stati catturati, uccisi altrove, chiusi in un sacco e gettati in questo burrone, in prossimità della località Sant’Anna. Il sacco, di plastica, nero, nel lancio s’è rotto e i resti affiorano. Ci sono razze diverse, c’è un barboncino, un husky, un cane lupo, un setter irlandese. E poi, ci sono ossa sparpagliate intorno. Forse la storia andava avanti da tempo». Massimo Bianchi , infermiere all’ospedale Sant’Anna di Como e responsabile dell’Associazione animalista ed ambientalista di Cerano Intelvi, ha ancora il fiatone in gola, orrore e pietà negli occhi.
 
Rimini: Cane ferito e abbandonato in strada: non c'è il canile e nessuno ha un posto
Cane malato abbandonato al suo tragico destino, perché l'Unione Valconca non ha un canile.
A Morciano, ieri mattina è stato trovato in via Stadio, una cane randagio, malato e ferito. Sul posto sono intervenuti i vigili dell'Unione e le volontarie animaliste del paese, ma per la povera bestia non c'è il posto nè nelle strutture private, nè in quella del comune limitrofo e soprattutto non ci sono i soldi per la costruzione di un canile nella Valconca. «Il cane è stato lasciato moribondo vicino al campo sportivo, la mia paura che venga soppresso» spiega in lacrime una delle volontarie.
 
SANTA MARIA CAPUA VETERE Strage di cani: 4 avvelenati
Sei cuccioli invano tentavano di nutrirsi ai capezzoli della mamma. La circondavano, affettuosi ed amorevoli quasi ad implorarle un po’ di latte per scaldarsi e proteggersi dal freddo pungente. Ed invece era lì, immobile, uccisa da una mano armata di cibo avvelenato
 
Ragusa: Tre cani morti avvelenati in contrada Gatto Corvino
Sono morti avvelenati dopo avere consumato del cibo che forse qualcuno aveva destinato ai randagi della zona.

NOVELLARA (Reggio Emilia) Maltrattava il cane: giovane denunciato
La polizia municipale di Novellara e Bagnolo ha denunciato alla Procura della Repubblica un giovane novellarese per maltrattamenti al proprio cane. Dopo un esposto di alcuni cittadini, l'Enpa aveva segnalato il caso alla polizia; l'altro giorno un agente ha sorpreso il giovane mentre in piazza Mazzini prendeva a calci e pugni il suo cane; da qui la denuncia. Negli ultimi tempi gli agenti sono più attenti nel controllare il fenomeno delle deiezioni dei cani sotto i portici che i padroni non puliscono, come sarebbe loro dovere. Risulta però difficile cogliere i responsabili sul fatto: ciò è davvero risolvibile solo facendo appello al senso civico dei proprietari dei cani a passeggio. (v.a.)

Sassari: il mio cane investito e buttato via.
Maltrattare un animale non significa soltanto torturarlo o ucciderlo. Anche andare a tutta velocità in una strada da percorre ben sotto i 50 chilometri orari significa accettare il rischio di fare del male, anche se "solo" ad un cane. Come quello travolto e ucciso da un'auto in via dell'Alloro (zona San Francesco). Tra le ore 11 e le 13, non certo di notte. Il padrone ha scritto una lettera sdegnata: «Dopo averlo investito - dice - l'autore ha dimostrato ulteriore crudeltà pensando bene di accostarlo al ciglio della strada, con la speranza che nessuno avesse visto il "coraggioso" gesto, e lasciandolo morire. Tanto era solo un cane! È triste constatare che in una zona cosiddetta residenziale abitino benestanti che si nascondono dietro il perbenismo di facciata ma il cui spessore reale emerge nel momento in cui non sono capace nemmeno di soccorrere un animale».

Ragusa:Strage di cani in contrada Gatto Corvino
Tre cani che vivevano in villette di contrada Gatto Corvino hanno perso la vita per aver ingerito del cibo avvelenato. I tre animali domestici (un pastore maremmano, un rottweiler ed un meticcio), sono morti fra atroci dolori, pochi minuti dopo che i loro padroni li avevano lasciati liberi per l'uscita quotidiana. Alcuni testimoni oculari hanno visto i cani morenti, riversi accanto a delle ciotole con il cibo avvelenato, poste da ignoti vicino ai cassonetti della spazzatura. Quattro gatti sono stati ritrovati deceduti non lontano dal luogo in cui era stato posto il cibo avvelenato e gli stessi testimoni hanno avvistato anche una gazza che, dopo aver annusato e inserito il becco nel pasto, ha perso la vita in pochi secondi. «Il veleno doveva essere micidiale - racconta uno dei testimoni - perchè abbiamo visto con i nostri occhi, nel momento in cui abbiamo trovato i cani morenti che sbavavano e che abbiamo cercato inultimente di soccorrer, che il volatile si era avvicinato alla pentola dove c'era quel maledetto cibo; ha cercato di spiccare il volo e invece è caduto sul terreno, morto stecchito».

Manopello (Pe ): Strage di randagi con cibo avvelenato
Strage di randagi con cibo avvelenato a Manoppello. Nel giorno in cui la Camera vota la legge che punisce duramente chi maltratta gli animali, in Abruzzo, si fa la cronaca di uno sterminio. La notizia comincia a circolare sabato 11 gennaio, quando vengono trovati morti quattro gatti. I vigili urbani pensano al gesto di un malintenzionato ma non riescono a trovare alcuna prova.

PESCARA - Spara ai cani i cacciatori lo denunciano.
Questa piccola storia dimostra come i cacciatori, qualche volta, sappiano amare gli animali. L’altro ieri mattina tre amici, tutti pescaresi, se ne sono andati per le campagne di Nocciano a cercare uccelli migratori. Hanno invece trovato un pensionato che con il fucile si divertiva ad azzoppare il suo cane. L’ha prima colpito sulle zampe posteriori e, poi, non contento, l’ha pure preso a sassate.

Sulmona: cani maltrattati e seviziati
Decine e decine di cani uccisi, maltrattati, bastonati, orribilmente sfregiati. Mani criminali mietono vittime tra gli amici a quattro zampe lungo le strade della città e nelle campagne limitrofe. A prendersene cura l'associazione "Code felici", presieduta da Gabriella Tunno, che ha presentato una denuncia e lancia un appello alle istituzioni affinché la aiutino nella cura di circa 80 cani. A Chicca sono stati incollati gli occhi con il bostik, Igor è stato fatto sbranare da un pitbull, Terry e la sua cucciola sono state sotterrate vive e a Nicla è stato cavato un occhio. Altri cani sono stati impiccati, altri ancora, trovati agonizzanti per le strade, sono stati fatti morire nei modi più atroci.


Colledimezzo: (CHieti) Cani uccisi Taglia della Lav
Un'iniziativa per smascherare i responsabili della morte di numerosi cani randagi, avvelenati negli ultimi mesi a Colledimezzo. La Lega antivivisezione lancia una taglia che sarà pagata a chiunque fornisca informazioni utili per risalire agli autori di questi gravissimi episodi.
Oggi sui muri del paese saranno affissi manifesti con un titolo che è un vero monito: «Chi sa parli». La Lav ha scelto di intraprendere questa strada alla luce delle analisi eseguite in laboratorio sui resti degli animali morti. Esami che hanno stabilito che i cani erano stati uccisi con pesticidi mischiati al cibo. «Più prove saranno raccolte», afferma l'avvocato Dario Rapino, legale della Lav, «prima i responsabili saranno denunciati».
 

Serra Riccò - Genova Il lager dei cani di razza
Un allevamento lager di alani è stato scoperto ieri pomeriggio in un casolare di Serrà Riccò. Ventinove cani, denutriti, in condizioni igienico sanitarie terrificanti, sono stati trovati grazie alla denuncia di alcuni abitanti della zona raccolta da un avvocato, Patrizia Franco, e trasmessa al sostituto procuratore Massimo Terrile.
La gravità dei fatti esposti ha fatto scattare attorno alle 17 un blitz nella casa di campagna dei carabinieri di Pontedecimo, delle guardie zoofile e del veterinario della Asl. Lo spettacolo di fronte al quale si sono trovati è stato orribile in ciascuno degli ambienti nel quale i cani erano costretti a vivere: uno sgabuzzino, una cantina, un altro fondo e una baracca al quale si accede con un passaggio sotterraneo. Nella casa, nello spazio di una settantina di metri quadrati, 23 alani e altri sei cani di altre razze sempre di grossa taglia. Animali alti 80 centrimetri al garrese che normalmente arrivano a pesare una settantina di chili. Quelli trovati ieri e visitati dal veterinario non arrivano ai quaranta chilogrammi.

Pastena - Frosinone: Cani e gatti avvelenati, i carabinieri indagano
Un bel gatto soriano dagli occhi che variavano di colore dal grigio all'azzurro intenso è morto misteriosamente nei giorni scorsi e come lui altri gatti sia di proprietà che randagi. Almeno una ventina nel giro di un mese. Tutto questo accade nel centro storico di Pastena, 1840 anime. Nelle campagne,invece, gli abitanti hanno segnalato una moria di cani. Le strane morti hanno allarmato l'avvocato Giancarlo Corsetti che insieme ad altri cittadini ha denunciato gli episodi ai vigili urbani e alla caserma dei carabinieri di Pico competente per il comune di Pastena.

Sassari: Un colpo di piccone per ogni macchia
L'hanno legato con un cavetto d'acciaio. Lo hanno colpito con un piccone, una picconata per ogni macchia nera. Infine, quando era agonizzante, lo hanno appiccato a un albero. E lì, nella riviera di Sorso, vicino a un centro commerciale, l'hanno trovato alcuni ragazzi. Era un dalmata ed era quasi irriconoscibile. Fatto a pezzi, pare, perché aveva morsicato una bimba. Ci sarebbero testimoni. Più che un maltrattamento, un'esecuzione. Ferocissima, proprio nel momento in cui la Camera ha approvato, a larghissima maggioranza, una legge severissima, che prevede anche l'arresto, per chi uccide gli animali, o li sfrutta. Ora, il testo, per l'approvazione definitiva, dovrà passare al vaglio del Senato. Il fatto è della notte tra giovedì e venerdì. Il dalmata è stato trovato ieri pomeriggio appiccato a un albero, nella riviera di Sorso, vicino a un centro commerciale. L'hanno scoperto alcuni ragazzi, che stavano giocando in quell'area verde. «Il cane è stato martoriato, è stato un autentico massacro» diceva una donna. Che, insieme a un gruppo di animalisti, ha chiamato un veterinario e i carabinieri di Sorso.
I fatti dovrebbero essere questi. A massacrare l'animale, dopo le sevizie, sarebbero state più persone: impossibile che fosse solo una. Il dalmata, che non ha padrone e che girava liberamente nei pressi, sarebbe stato giustiziato, secondo alcuni, perché avrebbe morsicato un bambino, dopo aver scavalcato una recinzione alta metri. Un modo per fargliela pagare, un pretesto, magari. L'animale sarebbe stato immobilizzato con un cavetto d'acciaio. Sarebbe stato trascinato per metri legato a un'automobile. Poi, con barbarie, quando era agonizzante, è stato colpito con un piccone. Una picconata per ogni macchia nera. Una ferocia inaudita. Infine, come colpo di grazia, è stato appiccato a un albero, utilizzando sempre il cavetto d'acciaio
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CASTEL S. GIORGIO (Salerno). Aveva uccelli ''illegali'' Ex dirigente PT nei guai Nascondeva in casa circa sessanta uccelli di specie protetta e quasi estinta: nei guai un ex direttore delle poste. Il blitz è stato messo a segno l'altra mattina dagli agenti zoofili dell'Ente Nazionale Protezione Animali di Salerno, coordinati dal responsabile Renato Alvino. Con la collaborazione dei carabinieri della locale stazione, agli ordini del maresciallo Antonino Gangemi, hanno fatto irruzione nell'abitazione di Alfonso Alfano. In una stanza sono stati rinvenuti esemplari di diverse specie: rigogolo, capinera, frosone, verdone, verzellino, cardellino, pettirosso, fringuello, ghiandaia, gazza e merlo. Alcuni di questi vivevano in gabbie molto strette e in condizioni precarie. Gli animali erano detenuti illegalmente presso l'abitazione del signor Alfano che è stato denunciato a piede libero ai sensi della legge 157del 92. A causa delle cattive condizioni del piumaggio delle ali, gli uccelli non hanno potuto spiccare il volo verso la tanto attesa libertà. Per questo motivo, si attendono le decisioni della Procura della Repubblica del tribunale di Nocera Inferiore per il trasferimento dei volatili in un centro specializzato che possa realmente effettuare il recupero funzionale al volo. In queste ore, inoltre, è emerso un altro inquietante sospetto. Sembra che questi animali servissero per effettuare esperimenti medici di parassitologia non autorizzati, disposti in collaborazione con un professore della facoltà di medicina veterinaria dell'università di Napoli.

Cesena (Fo). E' gravemente ammalato e il padrone lo abbandona
È stata abbandonata perché ammalata di tumore. Si tratta una cagnolina di razza pincher di circa 6 anni, trovata ieri mattina mentre a fatica si trascinava per via dei Cosmonauti, a Pinarella. Recuperata dai delegati dell'Ente protezione animali (Enpa), la piccola cagnolina, di due chili di peso circa, è stata operata ieri mattina dal veterinario. Rimasta in osservazione per tutta la giornata, la cagnolina è ora ospitata al canile municipale. L'Enpa lancia un appello per individuare chi ha abbandonato l'animale: «Mi auguro — dice Verdiana Cesaretti, uno dei delegati dell'Enpa — che qualcuno la riconosca e si metta in contatto con noi». Chi avesse informazioni, può telefonare al 3382441680.

CABRAS (Oristano). Hanno cercato di decapitare un cane
Si pensa più a un incidente, ma forse c'è di mezzo, ancora una volta, la mano di qualche imbecille. Una 'lupetta' è stata trovata alla periferia della frazione di Solanas. Era allo stremo delle forze, in un bagno di sangue, quando è stata notata da una persona che l'ha soccorsa. Il piccolo animale aveva uno squarcio lungo oltre 25 centimetri all'altezza del collo. Quasi decapitata sicuramente da una lama.
L'uomo, che risiede a Solanas, ha raccolto la cagnetta, un esemplare di pastore tedesco, e si è recato a Oristano alla ricerca di un veterinario. Dopo vari disperati tentativi l'uomo, grazie alla segnalazione dei vigili urbani, ha portato l'animale nell'ambulatorio di Paolo Briguglio. Dopo una lunghissima operazione la cagnetta è stata salvata e ora viene accudita dall'uomo che l'ha strappata a una morte orrenda.

Bizzuno (Ravenna): Altri tre cani morti avvelenati
Torna la paura tra i proprietari dei cani residenti a Bizzuno. Nel giro di poche ore tre animali sono morti presumibilmente per avvelenamento. A fare le spese di un gesto assurdo sono stati due cuccioli di sette mesi, un pastore tedesco ed uno belga, trovati senza vita dai rispettivi proprietari, nelle loro cucce, e un pastore redesco di 4 anni. Tra l'altro gli animali appartengono a famiglie già al centro un anno fa di un simile episodio. Anche in quell'occasione tre animali erano stati avvelenati nella zona che comprende le vie Sentiero Bizzuno e Biancospino. I sospetti, oggi come allora, ricadono su una persona della zona che avrebbe più volte evidenziato la sua avversione verso i cani e il loro abbaiare.


SAN BENEDETTO (Abruzzo)  Polpette killer a due cani
Continua in paese la strage di cani. Questa volta ad essere stati uccisi con il veleno sono stati due animali di razza: un pastore abruzzese e un bassotto, che appena usciti dal recinto ove venivano custoditi hanno ingoiato polpette avvelenate.
Il proprietario del pastore abruzzese si è immediatamente accorto che il cane presentava sintomi di avvelenamento, lo ha portato da un veterinario ma non c'è stato nulla da fare: il cane è morto subito dopo.

Palermo: Scoperta la casa degli orrori
La “casa degli orrori” si trovava in città, tra le case di via Perpignano (nei rioni di “Margifaraci” e di “Altarello”). Una “casa degli orrori” ad uso e consumo di una banda di aguzzini che utilizzava decine di cani per le scommesse. Cani da combattimento in piena regola, protagonisti di incontri con tanto di giocatori e di scommettitori. Il “lager” è stato scoperto in via Perpignano dai carabinieri della stazione 'Altarello Baida” su segnalazione della Lav-Lega antivivisezione. All'interno di una casa i militari hanno trovato un pitbull con le orecchie tagliate e diverse ferite sparse sul corpo. Nelle stesse condizioni è stato trovato un tenerissimo yorkshire.

Santa Lucia di Piave (Tv): Padrone arrestato cane muore di fame.
Facile dire, di un rottweiler, che è morto come un cane. Ma c'è da sperare che non siano tanti gli animali che spirano com'è crepato quello che abitava in una villetta in centro a Santa Lucia di Piave: solo per giorni e giorni, rinchiuso nel buio di uno scantinato, senza cibo né acqua. Inferocita dalla fame e furiosa per l'abbandono, la bestia ha distrutto e lordato il garage divenuto la sua prigione, fino a schiattare d'inedia.

Rovereto (Tn): Due cani avvelenati col topicida
Il referto del veterinario parla chiaro: Kenna, lo splendido esemplare di pastore tedesco di proprietà del gestore di Malga Cimana, è stata avvelenata col topicida. L´animale si è salvato grazie alla tempestività dei soccorsi, mentre Sony, il suo piccolo compagno, è stato ritrovato morto a poca distanza dalla malga. Sarà l´autopsia a stabilire la causa del decesso, ma è molto probabile che anche la morte del bourder collie, scomparso domenica scorsa, sia stata provocata dal veleno.


Armeno (No): Bocconi con stricnina per avvelenare cani in cima al Mottarone
Sconcertante episodio nei boschi del Mottarone, in località Alpe Farfossa: dieci cani sono stati avvelenati, probabilmente con bocconi pieni di stricnina. Due dei dieci cani sono già morti e altri sono in condizioni gravissime.

VILLETTA BARREA (L'Aquila). 51enne denunciato per incendio e la morte di due cani
Avrebbe appiccato il fuoco a un residenza estiva di una famiglia che vive in Piemonte, causando anche la morte di due cani di sua proprietà. B.A., 51 anni di Barrea, è stato denunciato dai carabinieri di Villetta Barrea per incendio doloso, danneggiamento, furto e maltrattamento d'animali. L'episodio si è verificato la scorsa notte. Dopo aver sfondato una parete divisoria tra la propria abitazione e quella adiacente, B.A. è entrato nell'appartamento e ha appiccato il fuoco a un armadio della camera da letto. Nelle fiamme divampate nella stanza sono rimasti imprigionati anche i suoi due cani.

Roma: Rostri d'acciaio e becchi affilati nella palestra dei galli gladiatori
Lottano col becco e con gli speroni, muniti di terribili artigli d'acciaio. Si battono fino alla fine e non chiedono mai pietà, non conoscono gesti di sottomissione per interrompere la lotta: sanno solo uccidere e morire. Chiusi nelle loro gabbie, tentano di scagliarsi uno contro l'altro e si avventano contro i carabinieri venuti a "liberarli". Sono sessantaquattro galli da combattimento, splendidi animali allevati apposta per l'arena e destinati a esibirsi in tremendi scontri all'ultimo sangue, davanti a un pubblico di esperti e scommettitori. L'ultimo business di quella "zoomafia" che, tra corse clandestine di cavalli e match clandestini di cani da presa, totalizza un incasso stratosferico: due miliardi e mezzo di euro all'anno secondo i dati della Lav. I pitbull e i bastardi costretti a combattere sono ben 15 mila. E ancora, in un crescendo di crudeltà: cavalli che si azzoppano gareggiando sull'asfalto, cardellini accecati perché cantino meglio, cani e gatti massacrati per la pelliccia


Cesena Fo) : una gattina ferita con l'acido
Non è stata travolta da un'auto, ma bruciata da un acido. Mentre passa alla Camera la legge che inasprisce le pene per chi maltratta gli animali, proprio a Cesena la denuncia di un caso di inciviltà e di violenza gratuita: una gattina ferita su tutto il corpo da un acido che qualcuno, per scherzo o per odio, le ha lanciato mentre giocava nel giardino. A trovarla dolorante i padroni, una famiglia di San Mauro in Valle, che hanno subito pensato ad una frattura agli arti dovuta ad incidente stradale, poiché non c'erano segni visibili di ferite.

NARNI (Terni): Strage di cani, polpette-killer per sette
Strage di cani ieri mattina a Fabbrucciano. Sette esemplari adulti di San Bernardo e meticci sono stati uccisi da polpette killer che qualcuno ha lanciato loro di notte. Oltre ai sette morti, altri due cani sono rimasti intossicati e sono ora ricoverati in clinica veterinaria. Soltanto quattro sono riusciti a salvarsi dalla mattanza perché avevano passato la notte in casa della padrona, Luciana Cavani, che s'è accorta dell'accaduto appena uscita di casa. Intorno alle 8.30 la donna s'è trovata di fronte uno spettacolo raccapricciante. Riversi in terra intorno all'abitazione ben 9 dei suoi 15 cani. Tre erano ancora in vita.

Caprolace (Latina): uccisi a fucilate due fenicotteri rosa
Incredibile, due fenicotteri rosa sono stati uccisi da bracconieri all'interno del perimetro del parco nazionale del Circeo. Si tratta di due volatili appartenenti alla specie Phoenicopterus ruber una specie che gli ornitologi considerano a rischio d'estinzione e che da alcuni anni è solita svernare sulle sponde del lago di Caprolace, a ridosso della duna costiera. 

TELLARO (La Spezia) Avvelenati in un boccone
A Tellaro c'è qualcuno che uccide i gatti, attenzione.
A nulla vale che questi inoffensivi animali siano nutriti e accuditi da chi con amore e dedizione li sfama e dopo provvede a lasciare tutto in ordine e pulito. A nulla vale che questi animali siano docili e amici dei bambini.
La mano assassina semina bocconi con il veleno che mietono vittime innocenti fra i randagi e anche fra i gatti con padrone. 

GARBAGNA. (Pv): Una colonia di gatti sterminata dal veleno
Strage di gatti nel paese del centro della Valle Grue: una colonia di circa 15 felini è stata completamente sterminata da bocconi avvelenati che qualcuno ha disseminato nei giorni scorsi in paese. Non è la prima volta che si verificano uccisioni di animali con questo sistema: nei mesi scorsi, infatti, stessa sorte è toccata a diversi cani. «Si trattava di gatti randagi - ha detto Emilio Colla - che io e mia moglie curavamo amorosamente fornendo loro del cibo. Due volte al giorno gli animali che vivevano sparpagliati in varie zone del paese si riunivano in un posto preciso».

LECCO: Cane perde zampa per un investimento
Sempre più frequenti le operazioni di recupero di cani che ogni giorno la Lega Nazionale per la difesa del Cane di Lecco insieme al Wwf compiono nel territorio provinciale.
La storia di questa settimana è a Osnago, dove gli abitanti segnalano al canile che un cagnolino di piccola taglia da qualche giorno si aggira per le vie del paese. Della cattura si occupa Sandro Lavelli, che trova l'animale privo di una zampa anteriore, probabilmente a causa di un investimento (gli incidenti sulla strada sono la causa principale infatti delle amputazioni subite dai nostri amici animali).

Brindisi: Cani bastonati, lasciati mezzi morti per terra.
Cani bastonati, lasciati mezzi morti per terra. È quanto accade da tempo al rione Sant'Elia. L'ultimo episodio è stato registrato l'altro giorno. Un gruppo di giovinastri se l'è presa con un cagnetto. L'hanno bastonato sotto gli occhi indifferenti della gente. Solo quando il cagnetto è esanime i giovinastri si sono allontanati. Per fortuna una signora che aveva seguito la scena ha preso il cane e se l'è portato a casa dove l'ha curato rimettendolo in sesto.

Rovigo: Abbattuti e impalati Strage di cormorani
La macabra scoperta è stata effettuata ieri da un appassionato ornitologo, Menotti Passerella, durante una perlustrazione effettuata per osservare alcuni uccelli migratori presenti nella zona ha rilevato decine di cormorani impalati in diverse aree della valle. Una scena degna di un film dell'orrore dove in questo caso le vittime anziché uomini sono uccelli migratori per di più protetti dalla legge e non cacciabili

Gorizia: la triste storia di Diana, lupacchiotta maltrattata e costretta a bere birra
Mi chiamo Diana e sono un pastore tedesco di tre anni.
Ho una storia travagliata alle spalle, se per storia si possono definire tre anni di vita.
Ho un padrone, che mi ha trascurato in modo tale da indurre la magistratura, dopo varie denunce, a disporre il mio sequestro.
Al momento di tale provvedimento ero in condizioni spaventose, non riuscivo quasi più a camminare, avevo delle lesioni purulenti su tutto il corpo, ero notevolmente disidrata, sottopeso e anche dipendente dall’alcool.
Sono arrivata all’Aipa in una mattina di novembre e qui ho trovato subito una famiglia che, con tanto amore, dedizione, visite veterinarie e adeguati farmaci mi hanno trasformata in due mesi e mezzo da un rudere a una cagnetta degna della mia età.
Ora lo stesso giudice che aveva disposto il sequestro ha deciso di riaffidarmi al mio padrone.
Oggi è venuto a prendermi, sono stata contenta di rivederlo perché gli affetti non si pagano, ma allo stesso tempo sono ripiombata nell’incubo di prima.

MONTEBELLUNA (Treviso): strage di gatti. Scatta la denuncia
Strage di gatti in via Martinella, la zona di Montebelluna compresa tra Busta e S. Andrea. All'ex consigliere comunale Generoso Torresan ne sono morti cinque, uno a un suo vicino e anche il cane ha rischiato di fare la stessa fine.
La causa? Bocconi avvelenati che qualcuno ha seminato nel giardino di casa.
«Ne ho recuperato uno e sono andato dai carabinieri a fare denuncia - spiega Generoso Torresan - Lo porterò all'Usl in modo che sia accertato il tipo di veleno con cui è stato confezionato il micidiale boccone».

TOCCO DA CASAURIA (Pescara). Tocco, bocconi avvelenati per i randagi
Cani avvelenati nel territorio toccolano. Giorni fa è stato trovato un randagio agonizzante e, nelle vicinanze, bocconi con dosi elevate di sostanze tossiche. Il sindaco Gianfranco Pinti, a nome dell'amministrazione comunale, è intervenuto con un manifesto pubblico, sia per condannare «qualsiasi azione violenta e ingiustificata nei confronti degli animali», sia per avvertire che «la diffusione incontrollata di sostante velenose può essere causa di pericolo per l'intera cittadinanza e soprattutto per i bambini».

PRATOLA PELIGNA (Aquila). Venti cani spariti in un mese
È allarme in paese per la misteriosa sparizione di cani, una ventina in poco più di un mese. Spunta l'ombra dei combattimenti clandestini mentre alcuni proprietari si stanno organizzando per vigilare sui propri cani.
Due pit-bull, due yorkshire, due shih-tzu, un cucciolo di pastore tedesco, uno di dobermann e poi ancora pastori abruzzesi, terranova: hanno tutti il pedigree i cani di cui negli ultimi tempi non si hanno più tracce, tutti cuccioli o esemplari di piccola taglia. Siccome nessuno ha fatto ritorno a casa e gli appelli dei proprietari non hanno avuto esito, il sospetto di tutti è che siano stati rubati.
E qui si profila un'ipotesi inquietante: quella dei combattimenti clandestini. Alcune sparizioni risalgono a domenica 19 gennaio, durante la benedizione degli animali in piazza per la festa di Sant'Antonio Abate
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ORVIETO (Terni) Brucia gatto in piazza
Gesto di inaudita violenza ai danni di un povero gatto in pieno centro storico, di fronte a numerosi passanti. Protagonista dell'episodio un quarantenne con un cappello nero che, intorno alle 10 di domenica scorsa in via Gualtieri ha gettato del liquido contro un gatto, a cui poi ha dato fuoco gettandogli contro un fiammifero. La povera bestia si è incendiata ed è rimasta agonizzante per mezz'ora, mentre l'uomo se la dava a gambe. Due persone hanno chiamato i veterinari dell'Asl, che non sono però riusciti a salvare il gatto che aveva tentato di salvarsi infilandosi tra le impalcature di un palazzo. La mattina seguente, nella stessa piazza, è stato trovato un altro gatto in fin di vita, con il muso fratturato e un occhio fuori dall'orbita.

CHIOGGIA (Venezia). Polpette avvelenate ai gatti
Ancora atti di crudeltà contro gli animali nel giardino dell'Istituto Itis Righi di Borgo San Giovanni. Questa volta, a farne le spese, sono stati dei gatti: è della settimana scorsa infatti l'ultimo macabro ritrovamento di un gatto avvelenato. La povera bestiola ha mangiato polpette avvelenate, gettate nel giardino da qualche persona priva di scrupoli. L'animale è stato soccorso da chi si trovava all'interno della scuola e, visto che dalla bocca usciva schiuma blu, è stato immediatamente portato dal veterinario che non ha potuto far altro che sopprimere l'animale viste le sofferenze spaventose e il progressivo consumarsi degli organi interni

TREZZO SULL'ADDA (Milano): Un giallo la strage di anatroccoli
Sarà l'autopsia, come in ogni «giallo» che si rispetti, a chiarire le cause della moria di anatre e di anatroccoli che si è verificata sulle rive del fiume Adda a Trezzo, nella zona dei ristoranti. Un fattaccio, accaduto circa due settimane fa e su cui stanno indagando guardie ecologiche , vigili, Comune e Arpa.

Siracusa: cani maltrattati e denutriti
Toni perentori nell'appello che Rossella Bassoni, responsabile provinciale della Lega antivivisezione lombarda, lancia alle forze dell'ordine, richiamando anche al senso di civiltà i padroni dei cani. Rossella Bassoni denuncia le gravi condizioni in cui vengono tenuti i cani all'interno di ville disabitate della zona balneare oltre che di contrada Fontana Morilla Critazzo, meglio conosciuta come Tivoli.
«Effettuando una sorta di giro di perlustrazione - dice - ho avuto modo di constatare che i cani stanno perennemente legati, potendo assaporare qualche ora di libertà saltuariamente, quando il padrone si ricorda di portar loro da mangiare. Una situazione incresciosa i cui segni tangibili sono le piaghe al collo dei cani, provocate dall'uso protratto della catena. Secondo quanto stabilisce la legge i cani non potrebbero stare con la catena per oltre quattro ore al giorno. Inoltre i cani custoditi all'interno delle ville spesso patiscono la fame, vista l'impressionante magrezza. Nelle vie «Isola delle Molucche» e «Isola della Sonda» all'Arenella i casi di cani denutriti sono numerosissimi».

Modena: cane picchiato. E' ignobile
Colui che ha tentato di avvelenare il cane Aidi, mascotte della Ferrari, non può essere che una persona senza cuore e senza scrupoli.
Siamo le ragazze dipendenti della ditta di cui sono titolari i proprietari di Clara e Aidi, gli animali che rischiano la vita, per colpa di un uomo senza rispetto e senza un briciolo di umanità. Noi vediamo ogni giorno questi cani. Siamo amiche di Aidi e di Clara, che hanno solo voglia di coccole e di giocare e che non abbaiano, se non per timore dei ladri.
Credevamo che questa persona, che purtroppo si è fatta viva da mesi e che ha usato mezzi incivili come telefonate anomine e minacce, si fosse messa calma. I vigili urbani di Modena hanno effettuato vari controlli. I cani, noi lo vediamo ogni giorno, vengono trattati bene. Anzi i proprietari sono i primi a preoccuparsi che non creino molestie ai vicini. La gente di via Guicciardini e i clienti che vengono in laboratorio sono affezionati ad Aidi e Clara.

Massa: Cane picchiato e gettato in un fosso. Una donna si tuffa per salvarlo.
Lo credono morto per quattro giorni fino a quando scoprono che Giampo, un cane meticcio di 16 anni, è stato salvato da una volontaria quarantenne della Lega nazionale per la difesa del cane. Giampo era stremato nel fosso Brugiano, pieno di morsi ed ematomi, quando è stato tratto in salvo da Loredana Scali. La storia è di quelle nel segno dell'amore che fanno onore al genere umano.

MASSA FISCAGLIA (Ferrara). Un cane avvelenato col cianuro.
Proprio mentre sono state inasprite le conseguenze penali per chi maltratta gli animali, da Massa Fiscaglia arriva l'ultima storia di ordinaria violenza nei confronti di cani e gatti.
In un appezzamento di terreno nei pressi di via Galvani, un proprietario ha rinvenuto il proprio cane morto. L'animale aveva mangiato da poco una polpetta avvelenata. La conferma della barbara uccisione è venuta poche ore più tardi, quando il proprietario dell'animale ha avuto fra le mani il referto: polpette avvelenate da cianuro. Il proprietario sta valutando se sporgere denuncia contro ignoti, ma nel frattempo la preoccupazione dei residenti di via Galvani sta crescendo, anche perchè un gatto, nelle ultime ore, ha fatto la stessa fine del cane.
 

ALBINEA (Reggio Emilia: Cane avvelenato vegliato dalla compagna

Una cucciola di Schnauzer veglia il suo amico Doberman, morente per aver ingerito un boccone avvelenato. E' la triste storia di Morgana ed Ego, due cani molto legati, quasi inseparabili.
I due animali si erano allontanati dal giardino dei loro padroni, Italo e Mary Bertolini, dove vivevano insieme ad altri cinque cani. Mercoledì pomeriggio un signore, che transitava lungo la carraia in via Chiesa, ha notato un cane steso a terra, e un altro animale sopra di lui, come a proteggerlo, che non lasciava avvicinare nessuno. L'uomo ha avvertito la responsabile del canile di Albinea, Marilena Calestani. Con l'amica e volontaria Cecilia Marchesini, sono andati sul posto. «E' stata una scena straziante - racconta Marilena Calestani -. Ego era a terra, morto, mentre Morgana aveva il musetto appoggiato su di lui. Guaiva in segno di dolore e non riuscivamo proprio a staccarla da lui.

FORTE (Viareggio) Troppe sparizioni sospette di gatti: diventano pellicce?
Qualcuno fa sparire i gatti randagi a Forte dei Marmi? Alcuni abitanti si stanno facendo questa domanda da qualche giorno, da quando hanno notato la scomparsa di non pochi loro piccoli amici, ai quali portavano da mangiare. «Il fatto — spiegano — è che questi inquietanti episodi non si sono verificati solo in una zona e ai danni di alcuni gatti, (femmine e ben curate), ma in aree diverse e gli animali spariti senza lasciare traccia sono numerosi». La cosa ha disturbato queste persone, che dopo gli allarmi lanciati sui giornali e attraverso la televisione poche settimane fa sull'aberrante costume di utilizzare la pelliccia di animali domestici per ornare giacche e cappotti e la carne per gustose pietanze in posti di discutibile

SPILIMBERGO (Pordenone). Cani avvelenati con il pesticida
Sono emersi aspetti inquietanti sulla morìa di cani da caccia, trovati morti nelle aree dei comuni di Sequals e di Spilimbergo, nell’autunno 2002.
L’evento allora aveva turbato non poco l’opinione pubblica nelle due comunità interessate, generando risonanza e timori anche nel comprensorio della città del mosaico e nella pedemontana, sopratutto tra i cacciatori. «I cani – si chiedeva la gente – muoiono a causa di bocconi avvelenati, posti come esca nelle campagne?». Si pensava che ci fosse in circolazione uno squilibrato chs si “divertiva” a posizionare esche avvelenate per uccidere i cani. Magari perché ce l’aveva con i cacciatori, o forse solo per fare del male “gratuito” a qualcuno.
 

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