Giugno 2007 |
Ancona: Lascia quattro cani sotto il sole, dentro il camper
Lascia quattro cani, sotto il sole, dentro un camper. Una passante li nota e chiama il Coordinamento delle Associazioni Animaliste della Regione Marche che fa intervenire i vigili urbani e le guardie zoofile. E’ accaduto ieri pomeriggio, in via Thaon de Revel, nei pressi del ristorante Passetto. Gli animali, in parte meticci e in parte di razza, boccheggiavano dal finestrino anteriore, della cabina di guida, lasciato aperto per far passare un po’ d’aria. I musetti smarriti sono stati notati da una donna che prima ha cercato di verificare se all’interno ci fossero delle persone poi, non vedendo nessuno, ha chiamato la vice presidente del Caarm, Anna Maiorani, per denunciare il fatto. Secondo altre segnalazioni il camper era parcheggiato lì addirittura dai primi giorni di maggio.
Terracina (LT): Sparano ai gatti randagi
E' degli ultimi giorni il ritrovamento della carcassa di un cane di media taglia ritrovato ai margini della strada che conduce a Campo Soriano, zona periferica e montana della Città.
"La segnalazione - dichiara l'Assessore all'Ambiente Mariano De Gregorio (nella foto) - è arrivata direttamente ai nostri uffici dalla responsabile dell'Associazione "Amici del Cane" della sezione di Terracina. L'animale, per i dovuti accertamenti, è stato condotto presso l'ambulatorio del canile municipale dove ad una prima osservazione presentava ferite causate da arma da fuoco. Per comprendere meglio quello che era effettivamente successo e per tentare di rintracciare eventualmente chi avrebbe potuto sparargli, è intervenuta per ulteriori controlli tecnico - scientifici la Stazione Zoologica Ambientale Provinciale di Latina, che attraverso un proprio medico veterinario eseguiva l'esame necroscopico
Vo' Euganeo (PD): Uccisi cinque cani, altri due non han più fatto ritorno a casa: si cerca chi ha messo bocconi avvelenati al Passo del Vento
L'azione di un pazzo? Di uno squilibrato? La bravata di qualche ragazzo? Restano ancora avvolto nel mistero il responsabile dei cinque avvelenamenti che hanno stroncato altrettanti cani in via Rovarolla. Negli ultimi giorni sono infatti cinque gli animali morti a causa di un forte avvelenamento mentre altri due sono ormai dati per dispersi. E ad accomunare tutti questi casi c'è un inquietante particolare. Tutti i cinque cani prima di esalare il loro ultimo respiro hanno tentato di fare ritorno a casa. In tutti i casi i proprietari delle povere bestiole hanno raccontato di aver visto far ritorno a casa i propri cani in preda a fortissimi tremolii, vomito, bave alla bocca. Su tutta la vicenda resta una unica certezza: quei cinque cani (e forse anche i due che devono ancora fare ritorno a casa) sono stati avvelenati.
Pescarolo (CR): Gatto ferito a fucilate
Ferito a fucilate, un gatto è stato salvato in extremis dal veterinario. E’ successo nei giorni scorsi a Pescarolo e sul caso, adesso, indagano i carabinieri della stazione di Vescovato. A loro, presentando il referto stilato dal professionista che attestava la presenza di diversi pallini calibro dodici nella pancia e sulla schiena del felino, si è rivolta la padrona dell’animale, che sta meglio ed è fuori pericolo. Nessun dubbio che chi ha sparato, con crudeltà, imbracciasse un fucile da caccia. Probabile lo abbia fatto dall’alto verso il basso.
Terracina (LT): Cane ucciso a fucilate
Cane fucilato. E' l'ennesimo caso. La carcassa di un cane di media taglia è stata ritrovata ai margini della strada, che conduce a Campo Soriano. Ne dà notizia l'assessore all'Ambiente Mariano De Gregorio, il quale denuncia una situazione d'inciviltà. A seguito di una segnalazione, è stata trovata una carcassa, che, ad una prima osservazione, presentava delle ferite da arma da fuoco.
Finale Ligure (SV): Animali in gabbia denunciato a Finale
Durante un normale controllo sul territorio, i rispettivi Nuclei di Vigilanza del Wwf di Savona unitamente al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Calice ligure e della Polizia Provinciale di Savona, hanno scoperto in Comune di Finale ligure (SV), in frazione Olle, in un terreno vicino ad abitazione privata, la presenza di numerosi volatili detenuti in gabbie e voliere. Gli agenti viste le condizioni igieniche e le strutture incompatibili con la loro natura, hanno proceduto al sequestro di numerosi esemplari di fauna selvatica (circa 60 di cui merli, tordi, fringuelli, verdoni), tra cui spiccano alcuni rapaci. Sequestrate inoltre specie incluse negli elenchi Cites tra cui una dozzina di tartarughe terrestri. Il proprietario è stato denunciato all'autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti sul rispetto della documentazione Cites (Convenzione di Washington per la tutela di animali particolarmente rari ed in via di estinzione).
Sassari: Due cani ucci a colpi d'arma da fuoco
I poliziotti di Sassari, a seguito della segnalazione di un privato cittadino, hanno trovato nelle campagne di San Quirico, due cani uccisi a colpi d'arma da fuoco. Gli animali, uno di razza dalmata ed un meticcio, erano all'ingresso del cancello di un podere, crivellati di colpi in più parti del corpo. I cani sono stati affidati ad una ditta specializzata che si occupa del trasporto degli animali e messi sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria che coordinerà le successive indagini per risalire all'autore del vergognoso atto.
Sorrento (NA): Diversi esemplari trovati morti erano rimasti impigliati nelle reti
Una capinera, un passero, un rampichino, un beccafico (uccelli di specie protette) e un merlo sono stati trovati morti ed impigliati nelle reti, altri uccelli ancora vivi sono stati liberati dalle maglie delle trappole allestite in costiera, tra Sorrento e Piano di Sorrento. Quattro persone denunciate per i reati di uccellagione, cattura e detenzione di avifauna protetta e per maltrattamento di animali. Tre grandi siti di uccellagione sequestrati in costiera, in tutto circa 332 metri quadrati di reti verticali formavano un vero e proprio scudo per i migratori. Trentatré tortore; 29 quaglie; 24 tordi bottaccio; 3 frosoni; 2 rampichini; 1 merlo; 1 passero solitario, 1 cardellino; 3 verzellini; 1 zigolo; 1 lucherino e 1 averla piccola sono stati ritrovati a seguito delle perquisizioni domiciliari, sequestrati ed immediatamente liberati. «Uno scenario devastante per gli agenti del nucleo investigativo della polizia provinciale
Cassano d'Adda (MI): Cigno ucciso a bastonate
[...]L'altra mattina la scoperta peggiore, quella che ha mandato tutti su tutte le furie. Sulla spiaggetta accanto ai canneti, è stata ritrovata senza vita una femmina di cigno che insieme al compagno popolava da tempo le rive. Qualcuno le ha fracassato la testa a bastonate. Non solo: - Aveva avuto da poco dei piccoli - racconta una signora - tre. Non ci sono più, li hanno portati via, o li hanno ammazzati.
Adria (RO): Aumentano le scomparse di cani e gatti
È scattato l'allarme rosso in città per i proprietari di cani e gatti. Sono molti, infatti, nelle ultime settimane i felini, adulti, prevalentemente femmine ed esemplari ben pasciuti, ma, soprattutto, i canini scomparsi nel nulla.Sono aumentati anche, in maniera esponenziale, in tutti gli angoli della città, le cosiddette "taglie": segnalazioni con tanto di foto, descrizione del cucciolo e lauta ricompensa. La situazione, che si protrae da circa un mese, è decisamente superiore alla media abituale.
Albenga (SV): Ancora gatti abbandonati
Una cucciolata di cinque gattini di poche settimane, abbandonati in una discarica a Bastia, denutriti, disidratati e malati, sono stati soccorsi dai Volontari dell’Enpa albenganese, E’ una vera e propria recrudescenza di abbandoni e maltrattamenti di gatti ad Albenga: negli stessi giorni i Volontari hanno raccolto due gatti feriti, uno poco distante dal canile comunale di Enesi e l’altro in via Guevara; ed una gatta adulta, anch’essa malata, a Cisano sul Neva, comune inadempiente nella cura delle colonie feline.
Morfasso (PC): Cani uccisi da esche al veleno
Muoiono avvelenati alcuni cani e subito in paese scatta l'allarme per le esche letali. C'è grande preoccupazione a Teruzzi, frazione di Morfasso, dopo le segnalazioni arrivate da alcuni proprietari.
Lino e Paola Obertelli, padre e figlia, rientrati in Italia da pochi anni dopo aver abitato a lungo in Francia, nell'ultima settimana hanno visto morire i loro due segugi "Bobby" e "Lilla". Il primo aveva due anni, l'altro cinque. Con ogni probabilità avevano ingerito bocconi avvelenati lasciati vicino a casa. Un altro segugio era morto nello stesso modo alla fine di febbraio. «Quando mi sono accorto che le due bestiole stavano molto male - ha dichiarato Obertelli - le ho subito caricate in auto per portarle dal veterinario. Erano in preda di atroci convulsioni e avevano la bava alla bocca. Purtroppo la femmina è morta durante il viaggio, mentre l'altro l'ha seguita poco dopo nell'ambulatorio». «Il veterinario ha subito diagnosticato la morte per avvelenamento. I cani avrebbero ingerito un boccone di carne, probabilmente macinata, intrisa di un potente diserbante e di qualche altro veleno.
Parodi (AL): Cane cieco caduto in un pozzo salvato dagli uomini del Cai
Un meticcio cieco caduto in un pozzo sul monte Parodi è stato salvato ieri pomeriggio dagli uomini del Soccorso Alpino. L'animale è precipitato per alcuni metri all'interno di un pozzo che si trovava a bordo strada sul monte Parodi e alcuni ragazzi che si trovavano in zona per una passeggiata hanno sentito i lamenti dell'animale intrappolato alcuni metri sotto il livello della strada.
Con un cellulare la cosa è stata segnalata al Soccorso Alpino della Spezia e nel giro di pochi minuti in zona è arrivata una squadra di speleologi del Cai dotati dell'attrezzatura necessaria per calarsi all'interno della profonda buca. Raggiunto il fondo del pozzo gli uomini hanno conquistato la fiducia dell'animale e poi l'hanno imbragato e portato in superficie dove un veterinario che era accorso a dare una mano ha accertato le sue buone condizioni di salute.
Albenga (SV): Gattini abbandonati in discarica
Le guardie zoofile dell'Enpa hanno avviato indagini per identificare i responsabili dell'abbandono in una discarica di Bastia, frazione di Albenga, di una cucciolata di cinque gattini di poche settimane. Gli animali, denutriti, disidratati e malati, sono stati soccorsi dall'Enpa e affidati alle cure di un veterinario.
'In questo periodo - dicono all'Enpa - stiamo assistendo ad una vera e propria recrudescenza di abbandoni e maltrattamenti di gatti. Sempre ad Albenga i volontari hanno raccolto due gatti feriti, uno poco distante dal canile comunale di Enesi e l'altro in via Guevara.
Fabriano (AN): Soccorsa e curata una lupa avvelenata
Si aggirava ansimando e con il ventre gonfio nelle vicinanze di un campo coltivato non distante dal centro abitato, quando è stata soccorsa dagli operatori e volontari della sezione fabrianese dell’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali. E’ davvero un bell’esemplare la lupa recuperata ieri mattina, intorno alle 10, nei pressi della frazione sassoferratese di Felcioni, non lontana dal capoluogo, dalla guardia zoofila Pietro Cesarini e dal volontario Emanuele Melacotte, entrambi della sezione dell’Enpa Fratello lupo di Fabriano. Seguendo una segnalazione del Corpo forestale dello Stato, i due operatori dell’Enpa si sono recati sul posto, riuscendo a rintracciare l’animale, soccorrerlo e poi affidarlo al veterinario Carlo Pasquini per le cure.
La lupa, che ha circa quattro anni, presentava sintomi di avvelenamento, probabilmente causato dall’aver bevuto l’acqua di scolo dei terreni agricoli concimati di recente. Grazie all’intervento dell’Enpa fabrianese, la bestiola in seguito potrà tornare a scorrazzare fra le nostre montagne.
Provincia di Caserta: Due tigri sequestrate in un circo
Maltrattate e detenute senza permesso. Due tigri sono state sequestrate in un circo a Sessa Aurunca, nel Casertano, dagli uomini del Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Gli animali, appartenenti alla specie pantera tigris, presentavano segni di maltrattamento e sono stati affidati ad uno zoo locale.
Ostia (RM): Non aveva più la forza di abbaiare
Non aveva più neanche la forza per abbaiare. Lasciato privo d’acqua nell’abitacolo arroventato di una Citoren, è stato soccorso e salvato in extremis. Merito di una pattuglia di vigili urbani che, pur nel caos-parcheggi di domenica, ha notato e sottratto il cagnolino ad una sicura morte. La sera, quando i padroni, una coppia di polacchi, hanno trovato l’avviso di comparire nella caserma “Calcioli”, gli agenti della polizia municipale hanno provveduto alla loro identificazione e denuncia per maltrattamento di animali.
Pontassieve (FI): Rubato 23 cani oltre 60mila euro
Ventitre cani di razza, del valore totale di oltre 60 mila euro, sono stati trafugati da un canile nel comune di Pontassieve, a pochi chilometri da Firenze. Si tratta di setter inglesi e di un segugio italiano. Il fatto si è verificato nella frazione di Montebello. Gli animali erano custoditi in cinque box, privi, a quanto pare, di lucchetti di recinzione.
Mugnano del Cardinale (AV): Ross il setter rubato per la seconda volta
Povero Ross, cane campione nato sotto una cattiva stella. Il bellissimo esemplare di setter inglese, qualche anno fa protagonista delle cronache nazionali, è stato nuovamente strappato all'affetto del suo padrone, Alessandro Tedeschi, esperto cinofilo ed amante dell'universo venatorio. Nel 2004 se ne occuparono i media nazionali dopo essere stato ritrovato ad un anno e mezzo dal rapimento. Portato via da Mugnano e ritrovato in una cascina di Lonato, nel bresciano. Per il setter campione però non c'è pace. Nella notte tra l'11 ed il 12 giugno, infatti, ignoti hanno "rapito" dalle loro cucce Ross, la sua compagna (un altro setter inglese) ed il loro cucciolo di nove mesi. Un furto peraltro di grande valore, considerato che il solo Ross vale, sul mercato venatorio, ben ventimila euro.
Roma: Salsicce avvelenate strage di cani a Roma
Tre cani morti e due in condizioni gravi. E' accaduto questa mattina a Roma dopo che gli animali hanno leccato pezzi di salsicce velenose lasciati da una mano criminale all'interno del parco di Monte Mario, nei pressi dell'istituto Don Orione.
Gli animali morti sono un pastore tedesco, una cagnetta meticcia e un Breton da caccia. Due i meticci intubati. Secondo i veterinari dello Zoo-Ospedale Forlanini, dove i proprietari dei cani stanno portando i loro animali, le esche contenevano o stricnina o veleni erbicidi. L'effetto sugli animali che hanno ingerito le esche sono stati infatti immediati e devastanti: «I cani - spiegano i veterinari che stanno affrontando l'emergenza - sono morti nel giro di pochi minuti, tra convulsioni, vomito, irrigidimento ed emorragia dalla bocca». Un effetto che non sarebbe stato prodotto se le esche contenevano veleno per topi.
Roma: Cane dimenticato in auto salvato dai carabinieri
I padroni vanno al mare e si portano dietro il fedele amico a quattro zampe. Probabilmente l’avevano già fatto altre volte, ma ieri il povero cane, nonostante una ciotola d’acqua non ce la faceva più a resistere alla temperatura che all’interno della vettura, parcheggiata in via Alessandro Montagna, ad Ostia ponente, superava oramai i 40 gradi. Il cane, un volpino, ha iniziato a guaire e a boccheggiare. Delle sue sofferenze si è accorto un passante che ha richiamato l’attenzione di un’auto dei carabinieri. I due militari si sono subito resi conto che le condizioni del cane erano a rischio, e che l’animale rischiava di morire soffocato. Dopo aver atteso qualche minuto il ritorno dei proprietari dell’auto, hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per aprire la portiera. Il cane è saltato fuori dall’abitacolo infuocato ed è stramazzato a terra sfinito. L’animale, in attesa di rintracciare i padroni, è stato condotto al Comando di compagnia dove è stato rifocillato, rinfrescato e calmato.
Verona: Gatta trafitta da una freccia
Centrata dalla freccia sparata con una balestra. Una gattina di quattro chili dopo essere stata colpita ha trovato la forza di arrivare fino a casa, al Porto, dove i suoi proprietari sono rimasti choccati nel vederla rientrare in condizioni tanto gravi. La micia domestica è stata quindi portata in un centro veterinario, dove è stata sottoposta all’intervento per l’estrazione del dardo.
«Per fortuna la freccia non ha trapassato organi vitali», dice il dottor Carlo Favalezza, «ma la gatta ha sofferto molto. Davanti a scene simili viene da chiedersi cosa passi nella testa della gente. La freccia era entrata di lato ed uscita vicino al collo. Io stesso quando l’ho vista sono rimasto sconvolto. Adesso si sta riprendendo», conclude il veterinario che sta seguendo la micia con i colleghi di studio.
Casaleone (VR): Bruciati vivi 7mila pulcini
Un incendio sviluppatosi l’altra notte in un allevamento di via Cavalle ha ucciso 7mila pulcini di faraone. Le fiamme sono divampate tra le quattro e le cinque di ieri, intrappolando e uccidendo migliaia di animali. L'incendio potrebbe essere dovuto al malfunzionamento di una delle numerose lampade a gas posizionate all'interno dell'allevamento avicolo, strumenti usati abitualmente per riscaldare le piccole faraone. Il letto di paglia, disteso su tutta la pavimentazione, avrebbe poi preso facilmente fuoco favorendo rapidamente la propagazione delle fiamme.
Perugia: Birra al cane denunciato rumeno
Fa caldo, il cane è irrequieto e il padrone pensa bene di dargli da bere la birra. Protagonista dell'episodio un rumeno di 52 anni, che chiedeva l'elemosina all'esterno di un supermercato da Perugia. Ad accorgersi dei maltrattamenti una commessa che ha chiamato subito il 113. l'uomo è stato denunciato. Ora il cucciolo, di tre mesi, è stato affidato al canile dell'Asl.Il mendicante stava per versare la birra, comprata poco prima nello stesso supermercato, in una ciotola. E' stata la commessa, con alcuni clienti, ad intervenire. Prima dell'arrivo della volante, la stessa dipendente del negozio ha gettato via la ciotola con la birra, per evitare che il piccolo meticcio si dissetasse con la bevanda alcolica.
Albisola (SV): Contadino uccide cane del vicino a bastonate
PINKY aveva tre anni, un musetto carino, un temperamento da cane grosso nonostante i pochi centimetri di pelle e ossa. Era la gioia dei suoi padroni, una famiglia di Albisola. Era, al passato, perché domenica scorsa è stato barbaramente ucciso a bastonate in un pollaio di Luceto. In quel pollaio c'era andato per inseguire e uccidere alcune odiate galline. La sua condanna a morte è stata eseguita dal proprietario di quel pollaio che dice di averlo scambiato per una volpe. Adesso, da questa triste vicenda, nascerà una guerra giudiziaria. La drammatica vicenda è avvenuta domenica scorsa nella campagna di Luceto. I padroni di Pinky erano andati a trovare un amico e stavano raccogliendo albicocche in un giardino quando il cane si è allontanato. A un certo punto Pinky si dev'essere ricordato che la sua razza, il Pincher, nel secolo scorso era utilizzata anche per la caccia e così si è avventato su alcune galline. In pochi secondi ne ha azzannate e uccise tre o forse quattro. Il loro padrone, un albisolese con la passione anche per la caccia, vedendo la scena è intervenuto e con un grosso bastone ha attaccato il povero cane colpendolo ripetutamente sulla testa e sul corpo. Una sequenza violentissima che l'uomo ha giustificato dicendo di aver scambiato il cane per una volpe. Pinky ha resistito ben poco: è morto poco dopo ricoperto di sangue.
Massa Carrara: Scariche elettriche ai cani, sequestro canile
Sequestrato un canile in provincia di Massa Carrara in cui i cani venivano addestrati con scariche elettriche. Il titolare del canile di Lunigiana e' stato denunciato per maltrattamenti agli animali, minacce e resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di munizionamento. I cani sarebbero stati costretti a vivere in gabbie sporche, tenuti male e il titolare avrebbe utilizzato collari a scariche elettriche per addestrarli o tenerli buoni.
Maderno (BS): Cane ucciso a badilate
Un ingegnere di Toscolano Maderno è stato denunciato dai vigili urbani per avere ammazzato il suo cagnolino a badilate. E’ successo venerdì sera, in una abitazione nella zona del monte.
Alcune persone hanno assistito alla scena. L’uomo, infuriato con il suo meticcio, lo stava inseguendo, intenzionato a farlo tacere per sempre. Lo colpiva ripetutamente, senza alcuna pietà. Un episodio raccapricciante. [...] L’ingegnere, abbastanza giovane di età, ha addotto a giustificazione del suo gesto il fatto che il cane, che gli faceva compagnia da otto anni, era diventato cattivo e non rispondeva più agli ordini. Così ha deciso di chiudere i rapporti in maniera brutale.
Carpi (MO): Accoltella e uccide un cane
Un uomo di 45 anni e' stato denunciato a piede libero dai Carabinieri di Carpi per aver accoltellato a morte un cane, razza boxer, in pieno centro cittadino.Il fatto e' avvenuto intorno alle 22.20 di ieri notte, nel centro storico di Carpi. L'uomo, residente a Carpi, si era avvicinato al proprietario del boxer, al momento regolarmente legato al guinzaglio, accusando il suo boxer di aver morso una settimana prima il suo cane. Ne e' nata una discussione, velocemente degenerata fino al punto che l'uomo ha estratto un coltello da cucina ed ha accoltellato ripetutamente l'animale fino ad ucciderlo.
Il padrone della vittima, un quarantenne anch'egli di Carpi, ha immediatamente chiamato i Carabinieri che intervenuti sul posto hanno raccolto le testimonianze delle persone che avevano assistito all'accaduto riuscendo cosi' ad identificare il colpevole e denunciarlo cosi' all'Autorita' giudiziaria.
Montesilvano (PE): 7 cani rinchiusi in un sottoscala
Dopo giorni di controlli da parte del Corpo Forestale di Montesilvano questa mattina alle ore 8.00 la Polizia Municipale, il Servizio Veterinario Ausl ed una guardia zoofila sono intervenuti presso l’abitazione di due persone di Montesilvano nella zona Colle Vento.
«Giunti sul posto», raccontano dall’ente nazionale protezione animali, sezione di Pescara, «abbiamo svegliato i due conviventi e abbiamo constatato che questi detenevano un cane, incrocio Rottweiler di nome Kira e un cagnolino di taglia piccola bianco, di nome Tomi, entrambi legati a catena molto corta, sotto il sole tra lo sporco, gli escrementi, i detriti e senza acqua; in un sottoscala al buio vi erano invece segregati, sempre nello sporco e senza acqua, cinque cani di taglia piccola Rocky, Dinamite, Furbetto,Zampa Bianca e Stella».
Verona: Cane tenuto con il muso legato
Un cucciolo di cocker Spaniel inglese legato a un metro di guinzaglio alla ringhiera del balcone con il muso intrappolato nel nastro adesivo, probabilmente perchè non abbaiasse.
E quel cucciolotto di quattro mesi è stato notato da una vicina di casa che subito non voleva credere ai suoi occhi. Il primo pensiero, quando ha visto il muso con del nastro bianco attorno è stato che il cane fosse ferito e avesse delle bende. La ragazza ha così iniziato a tenere d’occhio quel balcone in viale della Repubblica. Vedendo che la situazione non cambiava ha preso una macchina fotografica, ha ravvicinato l’immagine e visto il povero cane bendato con il nastro adesivo. Ha scattato le foto e le ha consegnate all’avvocato della Lega antivivisezione Emanuela Pasetto che ha presentato denuncia del proprietario per maltrattamento d’animali ai carabinieri. Il cucciolo è stato sequestrato e affidato alla Asl.
Verona: Due denunciati da polizia stradale per cani in cassone attrezzi
Un uomo, 44 anni, di Isola Vicentina (Vicenza), e un suo coetaneo di Cosenza sono stati denunciati a piede libero dalla Polstrada di Verona Sud con l'accusa di maltrattamento di animali.
I due sono stati sorpresi da una pattuglia mentre nell'area di servizio di Povegliano Sud (Verona), sulla A22 in direzione di Modena, stavano stipando in un cassone per attrezzi di un Tir cinque cani di media taglia, segugi italiani. Gli animali, secondo quanto avrebbero dichiarato gli stessi protagonisti, avrebbero dovuto essere trasferiti a Cosenza.
Provincia di Bari: Brucia canile abusivo: morti 50 cani
Una cinquantina di cani sono morti e un uomo è rimasto intossicato per l'incendio che si è sviluppato nell'area circostante due villette nella località costiera barese di Torre a Mare. Ci sono volute ore per spegnere le fiamme. Nel giardino delle due abitazioni erano custoditi circa 300 animali. I cani superstiti, con le tracce del fuoco e del fumo cui sono scampati, sono stati affidati ai servizi veterinari.
Roma: Una cagnetta di pochissimi mesi stava per morire..... Una cagnetta di pochi mesi stava per morire di caldo dentro l'abitacolo di una macchina. La proprietaria era in ritardo, i finestrini chiusi e il sole che batteva a picco. È accaduto ieri mattina all’ospedale ”San Giovanni”. A risolvere la questione c’ha pensato una agente del posto di polizia dell’ospedale. Lei, insieme alle guardie giurate, si è resa conto che se non fossero intervenuti la bestiola, accasciata sul sedile posteriore sarebbe morta. Prima di spaccare il finestrino, però, è stato steso un telo bagnato sulla cappotta della ”Clio”. I soccorritori hanno cercato di fare penetrare acqua dalle guarnizioni dell’auto. Ma questi accorgimenti non hanno dato alcun risultato: la cagnetta non dava quasi più segni di vita. A questo punto la poliziotta, che è in forze al commissariato ”Celio”, diretto da Tiziana Lorenzo, ha preso un oggetto contundente e ha spaccato un finestrino, liberando l’animale.
Verona: Cani nel cassonetto del tir, salvati
Cinque cani da caccia chiusi in una gabbia da un metro per 70 centimetri, profonda 50. Cinque segugi italiani destinati a non meglio specificati acquirenti di Cosenza. Animali in quelle condizioni si sarebbero fatti 800 chilometri.
A liberarli è stata la polizia stradale di Verona Sud l’altra sera. Durante un controllo nelle aree di sosta, la pattuglia ha notato due persone che vista la polizia hanno tentato di nascondere quello che stava contenuto nel porta pallettes del cassone del camion. Gli agenti si sono avvicinati e hanno visto le povere bestie schiacciate l’una contro l’altra, impossibilitate a restare sulle zampe, mezze tramortite per il gas di scarico che avevano inalato da Vicenza fino a Povegliano Sud. I cani inoltre emanavano un forte odore acre a causa della restrizione e della mancanza di aria all’interno del cassone.
Treviso: Cane muore di malattia e il padrone si impicca con il guinzaglio
Non serve alcuna la lettera, non serve alcuna spiegazione. La firma in calce alla sua disperazione è rappresentata da quel guinzaglio scelto come strumento di morte e come ultimo saluto all’amato bulldog che, un mese fa, l’aveva preceduto nel viaggio verso l’aldilà. Alberto (nome di fantasia), 50 anni, non poteva vivere senza il suo amico di tante giornate trascorse senza un’apprezzabile compagnia umana. L’aveva confidato a un suo conoscente: «Senza il mio cane mi sento perso». E così nello scorso weekend, rischiarato dal primo solleone capace di svuotare ancora di più il centro di Conegliano, Alberto l’ha fatta finita. A quel guinzaglio non poteva più legare l’amico di tante passeggiate, e così se l’è stretto attorno al collo, l’ha legato a un gancio del soffitto e s’è lasciato cadere.
Cineto Romano (RM): Puledra in trappola nel filo spinato salvata dai vigili
La sua preoccupazione è stata per parecchie ore quella di non poter allattare il puledrino. Ma quando è stata liberata dai vigili del fuoco di Subiaco dal filo spinato dove era rimasta impigliata dalla notte scorsa, la puledra si è subito avvicinata al puledrino, impaziente di prendere il latte. È avvenuto ieri mattina, quando un contadino ha visto vicino all'acquedotto di Cineto l'animale in difficoltà e ha chiamato i vigili del fuoco, ora al lavoro per rintracciare il proprietario dei due animali.
Caiolo (SO): E' stato ucciso e abbandonato sullo scivolo dell'oratorio. Micio vittima di una banda di scellerati
Ucciso con un colpo in testa e poi volutamente lasciato sullo scivolo dell'area giochi all'interno dell'oratorio di Caiolo. A trovare morto un bellissimo gatto di razza siamese è stato don Renato Longhi, il parroco del paese che ieri mattina, uscito dalla sua abitazione, si è trovato di fronte all'ennesimo atto di violenza su animali. In un primo momento, proprio per come era stato lasciato l'animale, sembrava dormisse o si fosse accucciato per trovare riparo. Avvicinatosi don Longhi ha invece dovuto suo malgrado constatare che per il micio non c'era più niente da fare, vittima di una bravata ? se tale la si può definire ? messa a segno da un gruppo di giovani al momento ignoti. Quando il fatto sia accaduto è difficile stabilirlo. Con ogni probabilità nella tarda serata di martedì. Non solo la banda di incivili ha provato gusto nel mettere fine alla vita dell'animale commettendo un atto grave, ma si è intrufolata nell'area giochi per lasciarlo volutamente sullo scivolo.
Alzate Brianza (CO): Quarantenne veglia in casa per giorni il suo rottweiler morto
Ha vegliato a lungo il suo rottweiler, morto da diversi giorni. La donna, una quarantenne residente ad Alzate Brianza, non voleva separarsi dall'adorato animale. Sono stati i vigili del fuoco, ieri pomeriggio alle 16,30, a entrare nell'appartamento. I pompieri hanno dovuto utilizzare i respiratori a causa del forte odore proveniente dalla casa della donna, dove il cane morto giaceva da tempo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia locale e gli uomini del 118. La quarantenne è stata poi accompagnata al pronto soccorso per una visita.
Pergola (PS): Cane e gatto presi a fucilate
L'associazione di amanti degli animali Pluto e Silvestro lancia l'allarme per alcuni casi di crudeltà verso cani e gatti. E' desolante doverlo raccontare - scrive l'associazione - perché così facendo si apre una porta che nessuno vuole aprire, perché dietro questa porta c'è una stanza colma di sofferenza, di soprusi, di ingiustizia, di indifferenza, di dolori e di atrocità che nessuno vuole vedere e di cui nessuno vuole parlare; perché si tratta dei nostri amici a quattro zampe, dei nostri compagni di vita, dei nostri cani e dei nostri gatti. Così, dopo i bocconi avvelenati e mortali per cani e gatti, a Pergola si è arrivati a far fuoco su di loro. Incredibile pensare che nel 2007, in un mondo ormai così evoluto, avanzato tecnologicamente si possa pensare di far del male per puro divertimento, perché creano fastidio o per ferire profondamente chi ama gli animali. Ed ecco il racconto: un pomeriggio un uomo prende un fucile, un banale fucile ad aria compressa, esce di casa, vede il piccolo cane legato alla catena che aspetta il ritorno del suo padrone, prende la mira e gli spara…..e volete sapere come la vita a volte si beffa di noi? Il cane non muore, ha il proiettile conficcato nel cuore e non è possibile operarlo. A questo punto cosa devo fare, devo andare avanti con il racconto o mi devo fermare? Perché tutto sembra già esagerato, ma è reale, è vero, è accaduto a Pergola, nella nostra città, tra i nostri cittadini, con i nostri cani pochi giorni fa. Ma la beffa raddoppia. Ed ecco che la gattina nera, amica dello sfortunato cane, viene sparata da un fucile da caccia….pochi giorni dopo. Non muore ma perde un occhio.
Castelvetro (PC): Micio seviziato e ucciso
Torturato. Barbaramente brutalizzato. Blacky, un micino nero di un anno, è spirato martedì all’alba, tra atroci dolori, dopo essere stato impalato e seviziato. Una fine orrenda. I veterinari hanno tentato disperatamente — ma inutilmente — di strapparlo alla morte. I padroni, Giuliana Mangiarotti e Ivan Bolzoni (che abitano in una palazzina di Castelvetro, in via Balera), ieri pomeriggio hanno sporto denuncia contro ignoti presso la stazione dei carabinieri di Monticelli.
Riano (RM): Lillo stava insegnando a Zaira come controllare il branco di mucche e pecore
Lillo stava insegnando a Zaira come controllare il branco di mucche e pecore. Perciò era legato a lei con un lungo collare. Zaira, un anno, piccola e nera, non troppo carina ma intelligentissima e affettuosa, sarebbe diventata presto un cane da “ricognizione” nell’azienda del suo padrone che produce latte per la Centrale, alla periferia di Riano. C’erano le mucche da controllare, i confini della proprietà da capire, abbaiare agli sconosciuti e se restava tempo giocare con Lillo.
Ora Zaira è stata trovata dai suoi padroni, dopo due giorni di ricerche, ridotta in poltiglia. E’ stato Lillo che li ha condotti al cadavere della sua amica. I due animali infatti si erano allontanati, legati insieme per un giro nell’area dove “lavoravano”. Ma qualcosa durante la passeggiata è andata storta e Zaira è rimasta impigliata col collare a una rete di recinzione. Questo l’ha resa vulnerabile alla bestialità di un pensionato di passaggio (che è stato già individuato da un operaio che andava a lavorare), che senza alcun motivo l’ha riempita di botte fino a fracassarle la testa, l’ha incaprettata a trascinata con l’auto a corpo morto per qualche chilometro. Lasciandola poi come uno straccio nella polvere. Senza nessun motivo. Portandosi via come trofeo il suo collare.
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