Dicembre 2002 |
Cordenons (Pn): Cane bruciato, caccia ai responsabili
Hanno agito con tranquillità quelle persone che nei giorni scorsi, come abbiamo riferito, avevano abbandonato la carcassa di un cane in località Campagnutta a Cordenons, dove avevano anche cercato di bruciare l’animale. Operazione, quest’ultima, che non è andata a buon fine in quanto il terreno era fradicio di pioggia.
Imperia: Le «doppiette» abbattono raro esemplare di rapace
E' ´ bastato un colpo di fucile di una doppietta per abbattere un raro esemplare di Albanella reale, protetta dalla legge così come tutti i rapaci. La povera bestia raggiunta dai pallini sparati senza alcune ragione se non per il gusto di uccidere, è stata recuperata a Diano Castello.
Serramanna (Ca ): cinque cani uccisi a sprangate
Sgozzati come maiali, massacrati con una spranga di ferro. Li ha trovati così, Isidoro Santus, ieri mattina verso le undici, i suoi cinque cani: due magnifici pastori tedeschi, due segugi e un meticcio, uccisi l’altra notte all’interno del suo podere alla periferia di Serramanna, nella zona di Costera e Sirbanu.
Padova: cani avvelenati e moria di pesci in laguna
Cani morti avvelenati e moria di pesci a causa delle tracimazioni dalla discarica di ceneri di pirite in via Bastiette. Una questione, quella della bonifica della discarica, che sale alla ribalta prepotentemente, dopo le abbondanti piogge che hanno investito la zona.
Cuneo: c'è un killer di cani e gatti
´è preoccupazione nel paese della Valle Po, dopo che diversi animali domestici (cani e gatti) hanno fatto una brutta fine. Antonella Gedda, che abita in via Kennedy, ha raccontato: «L´altro giorno ho trovato uno dei miei gatti morto, improvvisamente. Sono andata da un veterinario per risalire alle cause della sua morte: è stato sicuramente avvelenato. Un mese fa, un altro gatto è misteriosamente sparito. Ad un mio vicino, qualche settimana fa, hanno invece ammazzato due cani Yorkshire». La signora Gedda ha riferito anche che «l´altro giorno uno dei quattro gatti è arrivato a casa insanguinato: qualcuno gli aveva sparato con il fucile flobert». Indignata, la donna si è rivolta anche alle associazioni di protezione degli animali e ai carabinieri. «I militari hanno avviato già delle indagini, il killer degli animali è perciò avvisato - ha concluso -. Chi si comporta in modo simile si dovrebbe vergognare.-
Fossalta di Piave (Ve): abbandona il cane legato al cimitero
S'è consumato un atto di crudeltà nei confronti di un animale durante lo scorso fine settimana. Nel tardo pomeriggio di sabato un cane di taglia medio grande è stato abbandonato nei pressi del cimitero di Fossalta. La spietatezza del gesto è stata non solo quella di abbandonarlo ma anche di legarlo a un palo.
WASHINGTON: Ground Zero, la strage dei cani. Malati gli "eroi a quattro zampe"
Non hanno chiesto aumenti di stipendio e neppure medaglie, anche se qualcuna sul muso gli è arrivata comunque, ma non avevano chiesto neppure di morire, i cani dell'11 settembre che a centinaia accompagnarono gli uomini tra le rovine delle Torri Gemelle, eppure questo è il premio che stanno ricevendo. Stanno morendo di brutte malattie fatali provocate dai fumi tossici che dal braciere di Ground Zero emanavano, amianto, piombo, mercurio, cloro, e che i pastori tedeschi e i rottweiler, i labrador e i doberman, i golden retriever e tutti i loro cugini di indifferente ma entusiatico pedigree aspiravano per ore ingordamente, perché erano cani.
Taranto: Strage di randagi con bistecche avvelenate
In provincia di Taranto c'è qualcuno che ha dichiarato una sua originale guerra al randagismo. Nel giro di una settimana ne hanno fatto le spese ventisei cani. Morti avvelenati. Dopo il ritrovamento in un quartiere di Massafra, otto chilometri dal capoluogo ionico, il 26 novembre, di 26 animali sterminati ad opera di ignoti , l'ultimo episodio nella tarda serata di sabato. A Manduria, in pieno centro, nella villa comunale del paese, alcuni ragazzi hanno ritrovato tre cani privi di vita e altre bestie agonizzanti.
Jesi ( An ): Abbandonato e ucciso Colpevole di miagolare
Ucciso a calci e pugni solo perché miagolava. E' la fine toccata ad un bellissimo esemplare di gatto persiano la cui unica colpa è stata quella di capitare nella famiglia sbagliata. Una storia che ha dell'incredibile e che ancora una volta vede come vittima un animale indifeso e innocente. Colpevole, purtroppo, sempre la crudeltà umana che ormai sembra non fermarsi più davanti a niente.
Reggio: Polpette avvelenate anche vicino al centro
Polpette farcite di veleno per uccidere animali i cani, il cui abbaiare da qualcuno è considerato troppo «molesto». Sono ancora tanti i casi di avvelenamento di animali, e non solo in campagna. Anche in città c'è chi segnala casi di animali ammazzati con questo metodo subdolo, e pericoloso non solo per gli animali.
L'ultimo caso è quello segnalato dalla famiglia Campanini, residente nella zona tra via Dalmazia e viale Timavo. Il piccolo Penny, il cane dei Campanini, un Akita Inu di soli 11 mesi, ora sta lottando contro la morte tra incredibili sofferenze, a causa di una polpetta avvelenata.
Corinaldo (An ): Morte atroce per due gatti uccisi da bocconi avvelenati
Ancora un episodio di avvelenamento di animali. L'altroieri, in una villetta di campagna a Corinaldo, due bei gatti sono stati uccisi da bocconi avvelenati, morendo dopo un'atroce agonia.
Rovigo: mattanza di lepri
A fine novembre si è assistito ad una mattanza gratuita di lepri nelle zone arginali del Po tra Castelnovo Bariano (località Bariano) e Bergantino (Chiavecchino). I carabinieri sono dovuti intervenire, su precisa segnalazione, vicino a Calto. La piena del Po, infatti, ha fatto spostare numerose lepri, ospitate vicino alle rive, oltre l'argine, in terreni più asciutti ed agricoli. Tali movimenti sono stati la loro morte. Alcuni cacciatori, lo scorso fine settimana, hanno setacciato metodicamente i terreni vicini agli argini, stanato gli animali che, braccati, sono stati tutti uccisi, fuori da ogni regola, anche non rispettando le distanze di sicurezza da strade e case.
Firenze: Ritrovati due cuccioli e la madre, in passato utilizzata per i duelli poggibonsi
Figaro e Balù li hanno ritrovati legati ad un palo, in una piazzola della superstrada Siena-Grosseto. C'era anche la mamma, Nina. Ma Katia, la padrona di questi «american bulldog» rubati a Poggibonsi, non si dà per vinta e vuole indietro anche gli altri cinque cuccioli: «Li rivoglio tutti. O almeno voglio sapere se stanno bene». Katia è attaccata al telefono da mercoledì scorso, da quando, alle 8.15 di mattina, le hanno rubato Nina e tutta la cucciolata: «Sette, uno più bello dell'altro: i vicini hanno visto un signore alto, moro, distinto, portarli via dentro una cesta». Un furto sicuramente su commissione, l'uomo conosceva gli orari di Katia, aveva provato anche ad entrare nelle simpatie di Nina, dandogli da mangiare. Katia si è preoccupata anche perchè Nina, prima che lei l'adottasse, era passata dai combattimenti tra cani, dalle scommesse clandestine: la sua pelle è piena di cicatrici. Da qui, la paura che i cuccioli e Nina fossero stati rubati per lo stesso scopo. Imperia: Rinchiuso per ore nel baule: salvato dai carabinieri
E´stato salvato in extremis dai carabinieri del Nucleo radiomobile, il cucciolo di cocker rinchiuso per ore nel baule di una Seat con targa russa, posteggiata sul lungomare delle Nazioni a Sanremo. A sentire i disperati mugolii della povera bestia è stata una passante che ha avvertito i Vigili urbani i quali però, per tutta una serie di ragioni, non hanno aperto l´auto. A questo punto è stato chiesto l´intervento del Nucleo Radiomobile. I carabinieri, senza esitazione, hanno così liberato il cagnolino che non dava quasi più segni di vita. Nella foto del nostro fotoreporter Manrico Gatti il momento del salvataggio.
Alatri (Frosinone): Muore la padrona, cane guaisce per venti giorni
Venti giorni fa e' morta la sua padrona e da allora non si da' pace. Doc, un bellissimo pastore tedesco che ha poco piu' di un anno, da quel giorno non fa altro che piangere. La nuova storia di fedelta' degli amici a quattro zampe arriva da Alatri (Frosinone), dove i latrati del pastore tedesco solo e disperato hanno pero' provocato la reazione di alcuni vicini, che si dicono intenzionati a rivolgersi all'autorita' giudiziaria per garantire la quiete davanti alle loro case.
Sassari: Cani, ancora sparizioni misteriose. Sospetti su combattimenti a Sorso
Continuano le misteriose sparizioni di cani nel Sassarese. Antonella Rubattu, che teneva alcuni cani nella campagna che possiede nella zona di Crabulazzi, ha dovuto constatare la sparizione di due di loro e la violenza inflitta a un terzo, un maremmano cui è stata rotta la colonna vertebrale e per questo è stato abbattuto. Indagando sulla triste fine degli animali, ha scoperto che a suoi vicini di casa sono scomparsi dei cani. Si ripropone quindi il mistero. «Argo era un pastore tedesco meticcio - dicono i padroni - e a nulla sono valse le affannose ricerche effettuate per diversi giorni nelle campagne. Nello stesso periodo è sparito anche un altro meticcio che stazionava stabilmente nei pressi della nostra abitazione cui davamo da mangiare noi e un'altra famiglia e che stavamo per adottare. Scomparsi nel nulla o vittime di persone senza scrupoli? La situazione è allarmante anche perché siamo venuti a conoscenza di diversi episodi che non sono stati nemmeno denunciati dagli interessati. Abbiamo sentito parlare di lotte tra cani organizzate nell'agro di Sorso e per le quali occorrono animali da sacrificare. Rivolgiamo alle autorità competenti e al corpo dei barracelli un appello per un miglior controllo del territorio»
Ovada ( Al ): Inquietante episodio: cane torturato e ucciso
I carabinieri stanno indagando per individuare gli autori di un gesto che ha dell´inverosimile e che è stato compiuto ai danni di un cane spinone. L´animale è stato trovato privo di vita nella zona boschiva verso Rossiglione. Era legato alle quattro zampe e disteso come un panno ad asciugare, fissato da una parte a un albero e dall´altra ad un palo. I primi accertamenti sono stati effettuati dal veterinario dell´Enpa. Il medico, accorso sul posto, ha accertato le lesioni e ha stabilito che l´animale sarebbe stato ucciso a bastonate e poi appeso in quel modo. I carabinieri, per il momento, non hanno ancora individuato il proprietario. I militari non escludono però che lo spinone appartenesse a un agricoltore che vive in una cascina della zona, dove sono stati trovati altri due animali legati alla catena e tenuti in condizioni così precarie da essere stati messi sotto sequestro e poi dati in affidamento all´Enpa di Ovada.
Camigliatello S. (Cs ): Morte sospetta di due randagi
La comunità silana s'interroga preoccupata sui nuovi casi di morte sospetta di alcuni cani. Sulla triste vicenda è scesa immediatamente in campo Alessandra Foti, presidente dell'Associazione per la difesa del randagio. «Lo scorso 20 novembre – esordisce polemico Foti – sono stati rinvenuti i cadaveri di due randagi in via della Repubblica a Camigliatello. Ancora una volta i corpi dei due cani, un pastore maremmano di grande taglia e un meticcio, sono apparsi integri, privi di apparenti segni di impatto violento, investimento automobilistico, colpi di fucile o altro. Qual è la causa della loro morte? Due cani che fino al giorno prima gironzolavano scodinzolando per la località turistica; due cani che, malgrado la loro mole, non erano per nulla pericolosi. Soprattutto Tommaso, il pastore maremmano, era ammirato per la sua regalità. Giocavano quotidianamente con i passanti ed erano amorevolmente assistiti dai volontari. Non è la prima volta che registriamo morti sospette sui cani randagi. Era già successo per alcuni cuccioli di cani e gatti, trovati morti negli scorsi mesi di luglio e di settembre». «L'Associazione che presiedo – afferma Alessandra Foti – s'interroga fra rabbia ed incredulità sulla brutalità di simili azioni. La nostra battaglia a favore dei randagi proseguirà più decisa di prima. Vogliamo sapere se la causa dei decessi sia attribuibile ad avvelenamento.
Caldaro ( Bz): Sparviero morto per un trauma violento
Il veterinario Ugo Brigadoi, che ha stilato il referto anatomo-patologico sullo sparviero morto nei giorni scorsi nei pressi del lago, non dà ragione nè ai protezionisti nè ai cacciatori. «Ho rilevato un trauma violento, le cui cause non possono essere stabilite con certezza». Ciò significa, in poche parole, che nessuna delle due parti coinvolte in questa vicenda - limitatamente allo sparviero - può essere certa della versione fornita. «Ho esaminato lo sparviero - commenta Ugo Brigadoi, medico-veterinario di Ganda - ed ho riscontrato il collo rotto, una ferita alla cute e la colonna vertebrale rotta. Sicuramente si è trattato di un trauma violento, le cui cause non si possono stabilire con certezza. Pertanto non sono in grado di fornire una diagnosi certa. I protezionisti sostengono che il rapace sia stato abbattauto ed i cacciatori che si può escludere l'abbattimento. In realtà le strade possibili sono più di due. A posteriori si possono, dunque, solo azzardare delle ipotesi. Non voglio accusare nessuno, ma in questo caso specifico non è possibile dispensare alcuna certezza». Certo, dispiace dover constatare che entrambe le parti coinvolte nella vicenda le abbiano attribuito due diverse ricostruzioni dei fatti. «La Lipu mi ha chiesto se lo morte dello sparviero fosse compatibile con un abbattimento: pur non avendo trovato proiettili nel corpo del rapace io non posso escludere in assoluto questa ipotesi; d'altro canto è altrettanto sostenibile la tesi dell'incidente. Io, in ogni caso, nel dare un giudizio ho sempre usato il condizionale. L'unica certezza è il trauma violento riscontrato allo sparviero: il resto è fantasia».
Sulmona: costretti a sopprimere una giovane lupa catturata da una trappola
Una splendida lupa di un anno ha dovuto essere soppressa per le ferite riportate per essere caduta in una micidiale trappola a lacci. E' accaduto ieri a Castel Di Ieri in località "Bolea". L'allarme che un lupo era rimasto intrappolato è arrivato al 1515 della Forestale di Secinaro ieri mattina; immediatamente si sono recati sul posto gli uomini del Comando della locale Stazione della Forestale, il responsabile del servizio veterinario della Asl di Avezzano e Sulmona, Dott. Pierluigi Imperiale, allievi della Scuola Forestale di Gagliano Aterno, Agenti forestale di Raiano e il nucleo Antincendio, sempre della Forestale di Popoli. Un tale spiegamento di uomini era chiaramente stato impegnato per cercare di catturare il bracconiere, o i bracconieri che avevano messo in essere la micidiale trappola proprio della zona più esterna del Parco Regionale Sirente Velino. Arrivati sul posto gli uomini della Forestale si sono resi conto che la povera lupa presentava ferite profondissime nella parte posteriore del corpo, ferite che si era prodotta cercando di liberarsi dai lacci. La forza immane, dovuta alla giovanissima età dell'animale, un anno o poco meno, ha prodotto ferite devastanti, tanto che il Veterinario, ott. Pierluigi Imperiale, non ha potuto far altro che porre fine alle atroci sofferenze dell'animale sopprimendola con una iniezione letale.
Mantova: Dopo Aronne altre denunce
Aronne è stato il primo. E la vicenda del cagnolino di Marcaria ha dato la stura ad una serie di denunce di maltrattamenti di animali. Solo pochi giorni dopo a Torre di Goito, tre cagnolini, la madre e due cuccioli, sono stati trovati morti, massacrati a fucilate, sul fondo di una cava di ghiaia. Un terzo cucciolo era riuscito a salvarsi, scappando e raggiungendo l'abitazione del padrone. Ancora nel dicembre dell'anno scorso, Zazà, un cane bastardino di due anni, è stato ucciso con un colpo di forcone nella campagna di Moglia. A trovarlo, dopo giorni e giorni di ricerche, è stata la nipote dodicenne della proprietaria. Nel gennaio di quest'anno, due cavalli da sella, Sharon e Tex, di proprietà di due persone di Castel d'Ario, sono stati picchiati a sangue e colpiti con frecce da balestra da qualcuno che ha forzato il loro recinto a Bonferraro, nel Veronese. Sharon, colpita in mezzo agli occhi da una freccia, ha reagito ai suoi aguzzini e si è salvata, ma Tex non ce l'ha fatta. In ottobre infine un uomo si è presentato al Rifugio del cane di Bosco Virgiliano con un giovane esemplare di setter irlandese, raccontando di averlo trovato per strada. Ma le guardie eco-zoofile hanno scoperto che in realtà il cane era suo, e che voleva abbandonarlo perché si era dinostrato poco adatto alla caccia: al primo sparo era fuggito spaventato. Per questo hanno denunciato il cacciatore di sessantadue anni residente a Castel d'Ario per maltrattamento, abbandono di animale e falso.
Feltre (Bl): Veleno ai gatti in via Verdi
Un mese fa, nel giardino della sua abitazione in via Verdi, ha trovato morto uno dei suoi gatti. E l'altro giorno, quando ha rinvenuto senza vita un altro dei mici di casa, nonostante l'animale fosse giovane e sanissimo, è corsa dai carabinieri e dal servizio veterinario dell'Usl. Perché il sospetto di Francesca Viganò, la proprietaria dei due gatti, è che gli animali siano stati uccisi da una qualche sostanza velenosa, messa apposta oppure lasciata sconsideratamente in giro nella zona al confine tra Feltre e Pedavena.
Sabbioneta (Mn): Cane ucciso, il responsabile questa volta rischia la galera
Non la passerà liscia chi ha ucciso il cane Antenore, stecchito con due colpi di fucile a pallettoni dietro la casa del suo padrone, a Breda Cisoni. E non è una minaccia: semplicemente lo dice il codice penale, nero su bianco, all'articolo 638.
Perché questo meticcio di quattro anni, un padrone ce l'aveva a tutti gli effetti: Tullio Martelli, che per la morte del suo amico a quattro zampe ha sporto una regolare denuncia ai carabinieri
Breda Cisoni (Mantova): Antenore, meticcio ucciso con due colpi di fucile
Un anno dopo Aronne, il bastardino ustionato a morte da un agricoltore di Casatico, un altro cane ucciso nel Mantovano suscita un'ondata di reazioni indignate. Antenore, un meticcio di media taglia (pesava sui 25 chili), quattro anni, è stato abbattuto a colpi di fucile da caccia dietro l'abitazione del suo padrone.
Morrovalle (Mc): Uccisi setter e sugugi
Preoccupano i continui attentati ai cani da caccia. Nella scorsa settimana, altri due animali sono rimasti uccisi dalle polpette avvelenate abbandonate nella zona di San Savino, nei luoghi in cui in genere si ritrovano gli amanti della caccia. Prima di questi ultimi due, un paio di mesi fa sono stati avvelenati altri otto cani. In quei casi, i proprietari dei segugi, dei setter e dei pointer hanno portato le povere bestiole all'istituto zooprofilattico, per accertare la causa della morte. Otto denunce sono già state presentate in Procura, e ora sono all'esame del sostituto procuratore Antonella Redaelli. Sembra comunque che dietro questi avvelenamenti non ci siano animalisti contrari all'arte venatoria, bensì altri cacciatori, forse per conflitti legati alle zone attribuite per la pratica dello sport. Conflitti nei quali, comunque, a rimetterci sono solo gli innocenti cani.
Camerano (An): Piccioni in centro, il Comune fa piazza pulita
Vita dura, durissima, per i piccioni di Camerano. Con un recente provvedimento il sindaco Carlo Pesco ha ordinato la cattura e la eliminazione mediante allontanamento di circa 500 piccioni presenti nel centro storico e nelle vicinanze degli edifici comunali di via San Francesco e di piazza Roma. Non è la prima volta che i colombi di città vengono «ingabbiati» ed eliminati.
Cursolo Orasso (No): Brecconieri uccidono due cerve
Hanno finto di partecipare ad una battuta al cinghiale. In realtà appena i cani dei cacciatori a valle hanno fatto uscire allo scoperto due cerve con i loro piccoli i bracconieri appostati nella radura più in alto hanno sparato. Quella di domenica è l´ennesima azione di bracconaggio nel Vco scoperta dalla polizia provinciale. Una delle due cerve era stata nascosta nella magiatoia di una baita. Poco distante è stato trovato anche il fucile utilizzato, non denunciato. Gli agenti hanno visto i tre fuggire ma la trappola ormai era scattata. Sono stati fermati dopo un concitato inseguimento. «Uno dei tre - racconta l´assessore alla caccia Angelo Guenza - è stato bloccato dai nostri uomini ma ha opposto resistenza al controllo ed è stato denunciato anche per questo reato, oltre che per la violazione alle leggi venatorie e la detenzione di armi. Stessa sorte è toccata agli altri due cacciatori di frodo. Hanno utilizzato armi e munizioni destinate alla caccia al cinghiale, avevano apparati radio senza concessioni che servivano per favorire la caccia illecita e segnalare gli spostamenti degli animali nel bosco. La caccia ai cervi è chiusa dal 3 novembre». Gravissimo il danno faunistico. Sono state uccise due cerve ed un piccolo è stato ferito.
Cosenza: Spariti due randagi
Stavano curando due cani randagi che sostavano prevalentemente davanti alla scuola media statale di Spezzano Piccolo. Cercando di fare capire agli studenti l'importanza del rapporto uomo-animale-ambiente. Quei cani però d'un colpo sono spariti. E a farli sparire, portandoli e abbandonandoli nelle montagna della Sila, sarebbero state alcune persone incaricate dal sindaco di Spezzano Piccolo.
Belluno: In aumento gli animali investiti
Continua a crescere il numero degli animali selvatici uccisi dalle auto sulle strade del Bellunese. E la Provincia medita ora di incentivare la sperimentazione di dissuasori coinvolgendo tutti gli enti che hanno competenza sulle strade. E' quanto emerso nel corso di una riunione che si è tenuta qualche giorno fa in Provincia e che è servita a fare il punto sul problema. All'incontro hanno preso parte l'assessore alla caccia De Col, il responsabile del settore vigilanza della Provincia Sommavilla e funzionari di Veneto Strade (Roldo) e del servizio viabilità della Provincia (Peverelli). Il settore vigilanza è stato incaricato di approfondire la conoscenza del fenomeno e coordinare la stesura di una carta delle zone a rischio.
Chiusi dell'Averna (Ar): Ancora cani avvelenati
Non siamo agli estremi del terrorismo che mette in ansia il mondo intero, ma siamo al terrorismo psicologico che viene diffuso da chi si diverte (o lo fa per odio contro qualcuno) a terrorizzare cacciatori, raccoglitori di tartufi o possessori di qualche bestiola.
Dopo circa due anni di tregua, sembra ricominciare la follia che porta alla uccisione di cani per avvelenamento. È successo infatti nei giorni scorsi, nei pressi della pineta sul Poggio di Casale, poco distante dal capoluogo di Chiusi Verna: qui una splendida e brava cagna, setter inglese bianco-arancio, di proprietà di Aldo Tanci, residente a Bibbiena, che si trovava in battuta di caccia alla beccaccia, è stata vista accasciarsi e sputare bava con conati di vomito, proprio i sintomi di avvelenamento. Inutile la corsa presso il veterinario che ha praticato tutte le cure del caso, ma consapevole che sarebbe servito a poco; la bestiola si è spenta poco più tardi di un'ora da quando ha ingerito un boccone avvelenato.
Campello (Pg ): Cuccioli di pointer legati ad un albero e abbandonati In un solo mese trenta cani da caccia senza padrone
Alla Lega nazionale per la difesa del cane hanno perso il conto. «In poco più di un mese», racconta la responsabile della sezione spoletina, Anna Lisa Armeni, «sono stati abbandonati oltre trenta cani da caccia. Qualcuno siamo riusciti ad ospitarne nella nostra struttura, ma la maggior parte ingrossa inevitabilmente la schiera dei randagi. Magari per finire ammazzato da qualche boccone avvelenato». L'ultimo caso di una lunga serie di abbandoni è stato scoperto lungo le sponde del Marroggia tra Azzano e Campello sul Clitunno: quattro cuccioli di pointer, fradici di pioggia e affamati, erano stati legati ad una catena di un paio di metri, che impediva loro qualsiasi movimento.
Taormina: Padrona incinta abbandona il suo cane
Cane «trovatello» perchè la sua padrona è... incinta.
È questa la singolare storia di uno splendido esemplare di «Terranova», che è stato ritrovato nella zona a mare di Villagonia, dai rappresentanti della «Lega nazionale per la difesa del cane». La vicenda è stata raccontata da Eleonora Stroscio (nella foto con il cane), che in attesa di un padroncino a cui affidare lo splendido esemplare, sta curando amorevolmente il «cagnolone». «"Jenny - così si chiama il simpatico quadrupede, dice la Stroscio - è stato ritrovato con un biglietto al collo: "Aspetto un bambino" aveva scritto l'anonima padrona e quindi non posso più occuparmi di questo cane"». Come dire che «chiodo scaccia chiodo».
Lecce: recuperati due cavalli abbandonati in un furgone
Due cavalli di razza sono stati trovati la scorsa notte in un furgone abbandonato sulla via per Arnesano. A consentire al misteriosa scoperta, è stata la telefonata anonima fatta giungere al numero di emergenza 113, da un individuo che ha indicato l'esatta posizione del mezzo e la presenza degli animali al suo interno. Giunti sul posto, gli agenti della Sezione «Volanti» hanno effettivamente trovato i due cavalli, che ad un esame effettuato da un esperto, sono risultati di razza. Furgone e cavalli sono stati trainati sino ad un maneggio della zona, dove si trovano in custodia giudiziaria. Nel frattempo i poliziotti sono al lavoro per risalire alla provenienza di animali e furgone, che verosimilmente dovrebbero essere stati rubati.
L'Aquila: Cinghiale trovato in un condominio. La Asl lo fa uccidere
Si è intrufolato in piena notte nel cortile di un condominio, in via Di Vincenzo, alla ricerca di cibo. Ad "avvistarlo" è stato un passante, che ha dato l'allarme. Contro il cinghiale, una femmina di 80 chili, si è aperta una vera e propria battuta di caccia: sul posto polizia e tecnici della Asl. La fuga rocambolesca è terminata con l'uccisione dell'animale, colpito da un inquilino-cacciatore.
Mendrisiotto: Un sospetto commercio di animali
Cani e gatti prelevati dai rifugi italiani e trasportati in Svizzera, Germania e Austria, dei quali si perdono le tracce. Probabilmente sono destinati ai laboratori farmaceutici e cosmetici. Difficile però dimostrarlo o bloccare il fenomeno. «Sappiamo che c'è un'esportazione massiccia di animali» dichiara Sara D'Angelo, presidente dell'associazione italiana “Vita da cani”, che opera in difesa dei diritti degli animali e si batte contro l'abbandono, il randagismo, la vivisezione, l'importazione, l'esportazione e il traffico di animali. Apparentemente, gli animali vanno in adozione a privati o vengono portati nei rifugi, ma poi se ne perdono le tracce. Non c'è modo di verificare quale sia la loro destinazione finale: «Non viene mai documentato dove vanno a finire, non ci sono carte d'affido». Vengono prelevati in grande numero nei canili (per i quali è comodo liberarsi di un randagio che costa) e portati oltre frontiera; «Alla domanda “Dov'è quel cane?”, la risposta è sempre “Non riguarda nessuno, è al sicuro in una famiglia”». Alla dogana di Chiasso-Brogeda l'associazione ha fatto eseguire dei fermi, «ma non si è risolto nulla». In effetti non ci sono prove di questo triste fenomeno, la diversità delle leggi e la legge sulla privacy contribuiscono a renderlo incontrollabile. Inoltre esiste la libera circolazione, ma D'Angelo non vuole «che i cani vadano oltre frontiera se non ci sono garanzie».In dogana non sono state registrate irregolarità: «Non lo definirei come traffico, ma come transito normale di animali - afferma Fiorenzo Rossinelli, comandante delle Guardie di Confine - gli animali, trasportati su furgoncini, sono stati annunciati e sdoganati; non c'è stato niente di illegale». Nel 2002 ci sono stati una quindicina di casi di passaggio di cani e gatti: «In parte si è trattato di famiglie che si trasferivano, mentre in una decina di casi si trattava di associazioni animaliste». O presunte tali, dato che probabilmente usano la scusa di fare adottare gli animali all'estero per passare tranquillamente la dogana e per poi venderli come cavie.
Ventimiglia (Im): Lega del cane denuncia - troppi cuccioli abbandonati-
Troppi animali uccisi o abbandonati». E' l'allarme del presidente della Lega per la difesa del cane, Danilo Roda: «Sia a Ventimiglia, sia nei paesi vicini, sembra che più persone siano state prese dal desiderio di uccidere, di far soffrire cuccioli e non. Siamo di fronte ad una insensibilità incomprensibile. La settimana scorsa nei bidoni della spazzatura sul piazzale della stazione ferroviaria sono stati trovati sei magnifici cuccioli. L'altro giorno, nel bidone della spazzatura di via Roma, all'altezza del numero 2, altri sei cuccioli erano chiusi in uno scatolone: soltanto la sensibilità degli addetti alla nettezza urbana, che hanno sentito i lamenti, li ha salvati». E ancora, ad Apricale, altri 5 cuccioli, trovati vicini al bidone della spazzatura. In precedenza erano stati avvelenati alcuni gatti a Vallecrosia, qualche mese fa la stessa cosa in via Nervia.
Ceparana (La Sp): Bocconi al veleno: strage di gatti
Strage di gatti vicino al campo sportivo di Ceparana. La popolosa colonia felina, sotto osservazione da tempo da parte degli uffici tutela dei diritti animali comunali, é finita negli ultimi giorni nel mirino di qualche personaggio senza scrupoli. Sono già quattro le bestiole morte di avvelenamento negli ultimi giorni, e altre sono ancora sotto osservazione da parte dei vetrinari dell'asl spezzina.
Caslano (Luganese): Gatto seviziato e gettato sull'uscio di casa.
Macabra scoperta per i proprietari di un gatto che si sono visti recapitare davanti alla porta di casa, a Caslano, il cadavere del loro micio orrendamente mutilato. Il povero animale è stato squarciato ventralmente con un'arma da taglio, privato di tutti gli organi interni tranne il cuore, e gli sono stati amputati la coda e un orecchio. Nel rapporto del veterinario si legge che il «macabro fatto è imputabile a persone squilibrate che in futuro potranno rivelarsi pericolose». La SPA di Bellinzona ha inoltrato denuncia contro ignoti e chiede che venga aperta un'inchiesta riguardante la scomparsa di una decina di gatti neri nel Luganese.
Città di Castello (Pg ): Spariti quindici gatti
Una «colonia» di 15 gatti è praticamente sparita nel nulla. I felini, tutti randagi, erano affidati alle cure dei volontari dell'Enpa che da alcune settimane hanno completamente perso le loro tracce. Vivevano senza alcun padrone nel quartiere della Mattonata e da tempo la sezione tifernate dell'Enpa si preoccupava di portare, quotidianamente, del cibo. Fino a una decina di giorni fa quando la volontaria nel suo giro giornaliero, dei felini non ne ha incontrato nemmeno uno. Ma attorno alla vicenda, che ha dell'incredibile (visto che nessuno può essere interessato a rubare 15 gatti tutti insieme) sta sorgendo un specie di leggenda urbana. Nei giorni scorsi infatti, proprio nel periodo di sparizione, Città di Castello aveva ospitato una sorta di «esposizione ambulante» di serpenti. E qualche testimone avrebbe visto aggirarsi nel quartiere un ignoto che cercava gatti.
Lesignano (Pr): Ucciso un cane. Due si salvano
Un cane è morto e altri due sono stati salvati appena in tempo dopo aver ingerito bocconi avvelenati e nella stessa giornata anche la loro padrona si è sentita male. E' accaduto lunedì in via Monchio a Mulazzano. In una casa abbastanza isolata dalle altre e completamente circondata da una recinzione abitano da alcuni mesi una famiglia di tre persone ed i loro cinque cani, quattro meticci ed un boxer. Da lunedì scorso gli animali sono rimasti quattro. Uno dei meticci non è sopravvissuto all'avvelenamento provocato da alcuni bocconi trovati all'interno della recinzione. Erano le prime ore del pomeriggio quando la padrona di casa, R. M., 42 anni, ha scoperto nel cortile di casa gli animali, due meticci ed un boxer, doloranti e con la bava che usciva dalla bocca. Subito la donna ha avvisato il veterinario ma per uno dei meticci, una femmina, non c'è stato nulla da fare.
Fano (Ps) : Quattro cani in fuga lungo il canale
Quattro spinoni sono stati prelevati dal servizio veterinario Asl in via Papiria, nella zona del ponticello Snam. Le volontarie di “Animal Liberation" e “Melampo" ipotizzano maltrattamenti e oggi dovrebbero iniziare le pratiche legali. Nel frattempo è già stato chiesto l’intervento dell’ufficio comunale, perché svolga alcuni accertamenti. I box in cui erano rinchiusi i cani sono stati controllati da due guardie della Forestale, l’altro ieri mattina. Hanno trovato fango dappertutto, reti smagliate, tettoie che coprivano ben poco, qualche asse inchiodato a mo’ di cuccia e una quantità di barattoli arrugginiti, abbandonati lungo la riva del canale Albani. I box non sono visibili dalla strada: è stata la fuga dei cani ad attirare l’attenzione di alcuni automobilisti. Un paio, se non tre, sono stati notati venerdì mattina intorno alle 8.30. Camminavano spaesati lungo la scarpata. Una bestiola è stata vista barcollare e perdere il controllo delle gambe posteriori. Sono tre maschi e una femmina, la madre. Cani resistenti, di corporatura robusta (intorno ai 35 chili) ma in cattive condizioni secondo le volontarie delle associazioni animaliste.
Pietraperzia. (En) Pit bull con tre zampe abbandonato in centro
Ieri sera in piazza Vittorio Emanuele il maresciallo Angelo Modica ed il vicecomandante dei vigili urbani Gino Stringi hanno soccorso un pitbull con tre zampe. Il cane era ferito gravemente in varie parti del corpo e si è capito subito che era stato utilizzato per un combattimento. Evidentemente è stato abbandonato perché ormai inservibile ai malativosi. Le forze dell'ordine sono state interessate al caso da alcuni giovani che hanno visto il cane abbandonato che emetteva latrati di dolore.
Orvieto: Sei cavalli rubati
Li hanno scelti con cura, da intenditori, non quelli dal valore commerciale più alto, ma quelli che avessero una loro precisa funzione all'interno del maneggio, e se li sono portati via. Insieme all'autotreno sul quale li hanno caricati e trasportati.
Sei cavalli " da concorso", come li definisce il proprietario, sono stati rubati durante la notte tra venerdì e sabato scorsi dall'interno del maneggio situato presso lo stadio De Martino, a Orvieto Scalo. I ladri hanno fatto tutto con calma, con cura e con professionalità. Nel maneggio erano custoditi ventiquattro cavalli ma l'attenzione dei ladri si è appuntata sugli unici sei tosati, con coperta, quelli che a loro, forse erano stati ordinati, quelli che avrebbero dovuto assolvere a una funzione precisa. Hanno rotto la prima scuderia, sono entrati approfittando della zona isolata e del fatto che nessuno poteva sentire il rumore e avvertire le forze dell'ordine, hanno scelto gli animali che a loro servivano, li hanno caricati sul mezzo che hanno trovato a disposizione poco distante e se ne sono andati.
Domus De Maria (Ca):Uccisi dalle polpette al veleno
Li sentivano abbaiare, guaire. Forse erano sulle tracce di un cinghiale. Poi, improvvisamente, il silenzio. Quasi irreale. Sospetto. I cani, quei preziosissimi cani da caccia grossa, esperti e bravissimi, infaticabili nel seguire le tracce del selvatico tra la fitta vegetazione e la macchia mediterranea, stavano morendo. Uccisi dalle polpette al veleno, i micidiali bocconi preparati con il grasso di capra e chissà quale altra diavoleria.
Bressanone: La stalla degli orrori
Una pecora morta di freddo. Un'altra lasciata morire di fame. Tutte le altre (centoventi, cui vanno aggiunte una ventina di capre) costrette a vivere in condizioni spaventose. Questa la scena che si sono trovati di fronte i carabinieri quando, su indicazione del veterinario responsabile dell'Asl, si sono recati in una stalla della Val di Vizze. Tutti gli animali sono stati sequestrati e consegnati ad altri allevatori, una donna è stata denunciata. Cibo insufficiente, acqua congelata; impressionante la testimonianza di Robert Tauber, il veterinario che si ha scoperto la «stalla degli orrori»: «Non si sono curati nemmeno di separare le pecore gravide dal resto del gregge, così molti agnellini appena nati sono stati calpestati e uccisi».
Una stalla degli orrori. Agnellini calpestati dal gregge e uccisi subito dopo la nascita, ovini morti di fame e di freddo, pecore non tosate da oltre un anno, acqua congelata, foraggiamento irregolare, enormi mucchi di letame ovunque. E' questa la situazione che i carabinieri hanno trovato in una stalla della Val di Vizze e che li ha spinti a sequestrare nei giorni scorsi 120 pecore, una ventina di capre e la stessa stalla. Una storia drammatica e per molti aspetti incredibile. Davanti alla legge la prima responsabile dell'accaduto è una donna, legittima proprietaria del bestiame e infatti colpita da denuncia per maltrattamento di animali.
Menaggio (Co): Un cane e un gatto sono finiti dal veterianrio. Animali avvelenati
E’ ricomparso il misterioso avvelenatore di animali domestici nella zona di Sonenga: un gatto e un cane, ieri, sono stati portati dai rispettivi proprietari nello studio veterinario del dottor Claudio Cerati per una terapia d’urgenza ed è stato di nuovo lanciato l’allarme. In primavera, era già stata registrata una morìa per avvelenamenti e il timore è che il fenomeno si ripeta, provocando alle bestiole sofferenze atroci. Qualcuna, presa in tempo, s’è salvata, qualcun’ altra non ce l’ha fatta.
Rovagnate ( Co ): Hanno ucciso una volpe: era un’amica discreta
Hanno ucciso una volpe: era un’amica discreta Sabato 7 dicembre, fra i comuni di Rovagnate e Perego, esattamente fra le località di Carotte e Roncaria, è stata uccisa una volpe da parte di ignoti cacciatori. Forse qualcuno dirà che era una volpe pericolosa, che minacciava con la sua presenza le comunità delle galline in loco. Ma non è così, perché nel raggio di un chilometro di galline non ce ne sono. Era sostanzialmente una presenza molto discreta, la si notava appena quando, dopo una nevicata, lasciava le sue impronte sulla neve. Una silenziosa amica che molti abitanti non sapevano neppure di avere. Ora, purtroppo, grazie a certe persone che fanno uno sport che ammazza, che probabilmente staranno vantandosi al bar con gli amici per quella grande e pericolosa preda ammazzata, neanche buona da mangiare, si è spezzato quell’equilibrio che si viveva in quella piccola zona, che faticosamente si cerca di tenere anche pulita da tutte quelle immondizie che vengono volontariamente dimenticate da chi capisce cosa significa vivere a stretto contatto con la natura. Lillianes (Ao): Avvelenano i cani a una pensionata
Cani avvelenati, galline scomparse e ora anche un capretto morto. E' la tragica situazione in cui si trova a vivere una tranquilla signora di Lillianes, presa di mira da ignoti. Gli abitanti del paese la definiscono una «discreta e gentile vedova di 78 anni». «Dopo una vita trascorsa nella banlieue parigina è ritornata al suo paese d'origine - raccontano - lasciando in Francia i due figli con le rispettive famiglie». Certa di poter vivere in simbiosi con la natura, che ama molto, trascorre le sue giornate tra l'abitazione, nella frazione Fey, e la cascina, poco distante, in zona Guièr, dove ospita e cura galline, conigli, capre e capretti. L'affetto le è garantito dai cani e dai gatti, suoi compagni inseparabili. Tre anni fa ha inizio una forma di persecuzione incomprensibile a chi la conosce: sette cani muoiono avvelenati e spariscono circa trenta galline. Ma è in quest'ultimo periodo che si verifica l'episodio più grave: tre tentativi di avvelenamento per i suoi quattro cani. E' stata ritrovata una lattina con resti di crocchette per animali che potrebbero essere la causa dell'avvelenamento.
Giardini (Me): Strage di cani: scatta l'inchiesta
I militari della stazione dei carabinieri hanno convocato, per sentirli come persone informate sui fatti, i diversi testimoni che nel pomeriggio del 28 novembre scorso, in via Ischia, nel popoloso quartiere Calcarone, hanno assistito al massacro di quattro cuccioli di cane, barbaramente uccisi con una sassaiola, da un uomo residente nella zona.
La Procura peloritana, quindi, avrebbe aperto un'inchiesta sulla vicenda, ampiamente riportata dalla stampa e dalle reti televisive Rai e Mediaset. Di un'intera cucciolata di appena venti giorni di vita si salvò solo una bestiolina, adottata da una famiglia del luogo. A nulla, inoltre, valsero i tentativi di alcuni abitanti di via Ischia che portarono uno dei quattro cuccioli, moribondo, presso lo studio veterinario di Giulio Dotto; nonostante le immediate cure, il cagnolino morì per gravi lesioni interne.
Pegognaga (Mn): rubati una ventina di maialini
Venti i maialini spariti, nel giro di un mese, dall'allevamento Caramasche di Pegognaga. Il loro valore è di oltre mille euro. Ma non è tanto questo a preoccupare i carabinieri locali che si stanno occupando delle indagini, quanto il ripetersi di questi furti. E' di questi giorni, infatti, la notizia che i militari di San Benedetto Po hanno sorpreso tre persone a macellare suini risultati rubati, proprio in un allevamento di Pegognaga.
Carona (Luganese): Trovato a Carona cane ucciso da una fucilata
Una macabra scoperta frutto di un gesto riprovevole è stata fatta a Carona. Un cane San Bernardo è stato ucciso con una fucilata o un colpo di pistola e gettato poi in un luogo discosto sul terreno del Comune.
Ronchi (Go ):Cane segregato liberato dai vigili. Padrone denunciato
Gli venivano assicurati regolarmente cibo e acqua, ma da almeno due settimane viveva rinchiuso tra le quattro mura di un bar ormai chiuso. Senza la possibilità di uscire, senza potersi sgranchire le zampe e correre all'aria aperta. Protagonista uno splendido esemplare di boxer che, nei giorni scorsi, è stato liberato dalla Polizia municipale di Ronchi dei Legionari.
Sinalunga (Si ): Salvati quattro cagnolini nel cassonetto
Il Natale, recita il proverbio, rende più buoni. Ma questo detto, evidentemente, non vale per tutti. Se è vero che qualcuno ha avuto il cuore di gettare nel cassonetto dei rifiuti quattro cagnolini appena nati. Di più. L'autore del gesto, che ha lasciato senza parole molti sinalunghesi, si è anche preso la briga di rinchiuderli in un sacchetto sigillato per essere sicuro che morissero.
Vicenza: Cornacchia in croce Macabro segnale per l’associazione Lav
E' stata trovata una cornacchia appesa con tre grossi chiodi ad una croce e montata con cura sopra il cartello.
L’animale probabilmente è stato appeso vivo alla croce, perché non sono stati riscontrati segni di ferite o sangue, il piumaggio è indenne da tutto questo, salvo una rottura all’articolazione mediana della zampa sinistra di vecchia data; se i fatti portano a questa valutazione la cornacchia è morta sulla croce. È un fatto assurdo, di una crudeltà inaudita; dimostra quanto crudele può essere l’animo umano.
Perugia: Un gioco al massacro
Una strage. Una vera e propria strage. Sette cani ieri mattina sono stati avvelenati durante una battuta di caccia al cinghiale. Il fatto si è verificato a Galera, località che si trova nei pressi di San Giovanni del Pantano. Secondo le testimonianze e i primi accertamenti fatti da un medico veterinario di Umbertide, si tratterebbe di avvelanamente da cianuro e stricnina. Il «killer» o i «killer» di turno avrebbero preparato qualche decina di bocconi che i sette cani avrebbero ingerito. Ma il medico veterinario ha salvato altri due cani che avevano semplicemente annusato i bocconi e avrebbero quindi potuto subire lo stesso destino degli altri sette.
San Rocco: Sparita una colonia di gatti
Sono scomparsi. Uno dopo l'altro. Senza lasciare tracce. All'inizio quelli dell'Associazione Piccoli amici hanno pensato che avessero cambiato zona. Succede. Poi qualche giorno fa la terrificante scoperta: hanno rinvenuto un gatto con una zampetta dilaniata da una fucilata. Così non hanno potuto far altro che ipotizzare che pure gli altri gatti non erano scomparsi, bensì uccisi da qualche cacciatore.
Una strage, insomma, perpetrata ai danni di poveri animali indifesi. Il fatto è accaduto al confine tra San Rocco e il comune di Stroncone.
Pattada(SS): Portati via settanta agnelli
Brutta sorpresa ieri mattina per Arturo Curciu, proprietario di un'azienda in località Crabiles. Durante la notte, i soliti ignoti hanno visitato il suo ovile e hanno portato via un gregge di 70 agnelli.
Immaginabile il danno economico subìto: settanta capi pronti per la macellazione e rubati proprio a due giorni dalla festività di Natale. Nell'azienda di Curciu a Crabiles sono intervenuti i carabinieri di Ozieri per verificare eventuali tracce lasciate dagli abigeatari, nella speranza di trovare in tempi brevi la refurtiva.
Teramo: adotta pitt-bull che l'ha aggredito
Una storia natalizia a lieto fine per un pitbull abbandonato. L'inizio è abbastanza inquietante: domenica scorsa a Castelnuovo un cane è entrato in una casa e ringhiando ha praticamente immobilizzato il proprietario. L'uomo, impaurito, ha chiamato la polizia veterinaria e i vigili del fuoco.
Immediato l'intervento del gruppo cinofilo della Asl, coordinato da Nicola Ieraci, che ha provveduto a catturare il cane. Ma a questo punto c'è la sorpresa: l'uomo praticamente aggredito dal pitbull - che peraltro era ferito e portava i segni di vecchi combattimenti - si è informato sulla sorte del randagio. Saputo che sarebbe stato inviato al canile sanitario di Tossicia e che dopo la sua sorte sarebbe stata incerta (probabilmente sarebbe stato condannato a una brutta fine), ha deciso di adottarlo, ospitandolo insieme a un pastore belga di sua proprietà.
Rocchetta (Im): picchia il cane a sangue
Doppia querela per un cacciatore di Camporosso, che ha picchiato a sangue un cane di razza boxer perchè ringhiava contro il suo animale, un cane da caccia. I fatti sono avvenuti, alcuni giorni fà, a Rocchetta Nervina. A citare in giudizio il cacciatore sono stati il proprietario del boxer, Renato Rondelli, residente a Rocchetta, e il presidente della Lega del cane, Danilo Roda, che si è costituito parte civile. Secondo quanto riportato nel testo della denuncia, il cacciatore avrebbe malmenato l'animale con la canna del fucile, lasciandolo esanime sul terreno e senza prestare soccorso. In seguito alla colluttazione, il boxer ha riportato diversi traumi ed ecchimosi.
Pesaro: Quattro cuccioli di pit bull abbandonati nella notte di Natale
Hanno occhietti piccoli, gonfi di tristezza. Sono quattro cuccioli di pit bull che un uomo con il cuore di pietra ha abbandonato nella notte di Natale davanti al canile di Francesca Binda a Santa Veneranda. Infreddoliti, tremanti e affamati, così li ha trovati ieri di prima mattina la signora Binda dentro il recinto del suo canile. «Erano intirizziti e impauriti — ha detto la donna che da 18 anni assiste e cura i cani che tanti, troppi, abbandonano senza scrupoli —, ma colui che li ha lanciati dentro il recinto ha lasciato delle tracce e le forze dell'ordine potrebbero rintracciarlo tra breve».
Avezzano (Aq ): Cucciolata gettata in un cassonetto
Una mano crudele li aveva chiusi in un sacco e gettati in un cassonetto per i rifiuti: così sei cuccioli hanno rischiato una morte atroce. Ma questa brutta avventura ha avuto un lieto fine, proprio alla vigilia di Natale. Due agenti del commissariato di polizia hanno liberato e salvato i cagnolini, tutti venuti al mondo da pochissimi giorni, e li hanno portati nel canile di Trasacco, dove aspettano di essere coccolati da nuovi padroni.
Nizza: un'intera cucciolata gettata nel cassonetto
Una cucciolata di nove cagnolini è stata gettata in un cassonetto avvolta in una borsa di nylon e nonostante i tentativi di salvarli dei volontari dell'Anita (che si occupa di animali), i cuccioli sono morti tutti nel volgere di due giorni. Un gesto disumano compiuto da ignoti due giorni prima di Natale: un passante ha udito guaiti provenire da un cassonetto in via Oratorio e ha avvertito i vigili urbani. Sei cagnolini erano già morti soffocati e per gli altri tre è iniziata una battaglia contro il tempo nello studio veterinario di Valter Barberis a Canelli. Purtroppo i cuccioli non ce l'hanno fatta. Il barbaro episodio ha fatto da contrappunto ad un Natale che si era iniziato bene per il canile Cogeca, aperto da pochi giorni in strada per Incisa: ospita una trentina di randagi e due cani sono già stati adottati da famiglie nicesi.
Mantova: Va in ferie e abbandona i cani nel recinto
Parte per due settimane di ferie e lascia i due cani all'aperto, nel recinto dietro il locale. Per questo il 34enne titolare di una pizzeria di Mantova è stato denunciato dalle guardie ecozoofile dell'Anpana per maltrattamento di animali. I cani erano in buona salute ma costretti in un recinto maleodorante, ricoperto di escrementi, con una ciotola piena di acqua putrida e una sola cuccia, a malapena in grado di ospitare un cane. Il titolare della pizzeria, appassionato di caccia, rischia una multa di 5mila euro
Civitanova (Mc ): Una poiana e una nutria ammazzate a colpi di fucile
Ci risiamo coi cacciatori fuorilegge e senz'anima (una minoranza, per fortuna, ma dannosissima), pronti a sparare su tutto. L'altroieri mattina un fotografo appassionato di natura e animali s'è imbattuto prima in una nutria morta, impallinata alla foce del Chienti, e poi in una poiana abbattuta lungo il corso del Castellaro. Entrambe le “prede” erano ancora calde, segno che le “doppiette” avevano sparato da poco. Entrambe le “esecuzioni”, che seguono di un mese e mezzo l'abbattimento di un airone, sono state documentate dall'apparecchio fotografico.
Bologna: Un killer fa strage di cani e gatti
Jano, la piccola frazione collinare di Sasso Marconi, agisce da tempo un 'killer' di cani e gatti, che periodicamente semina polpette alla stricnina. Gli animali, ignari, le ingoiano e poi muoiono dopo atroci sofferenze. Dal '99 al 2001 a Jano sono stati avvelenati 9 cani e 8 gatti, cui si sono aggiunti recentemente Borodin, un bastardino simile a un setter, di Laura Concato, e Lucky, un altro bastardino, di Clorinda Palmieri. Il primo, dopo aver ingerito una polpetta avvelenata, è deceduto, mentre Lucky, grazie a una tempestiva lavanda gastrica, si è salvato.
Padova: Cagnolina uccisa dal vicino di casa
La triste vicenda di Kelly, una cagnolina di razza Breton, in qualche modo sfata il detto che a Natale tutti diventiamo più buoni. Perchè se tutti almeno per qualche giorno mettessimo in pratica i buoni propositi, Kelly non sarebbe stata "giustiziata" nel giorno di S. Stefano, proprio dietro a casa, mentre, libera come sempre, stava correndo sui campi di Fratte, una frazione di S. Giustina in Colle, paese dell'Alta Padovana. Verso le due di pomeriggio il cane stava scorazzando sui prati, quando un vicino di casa che giocava sempre con lei, L.Z. di 15 anni, preoccupato dall'assenza prolungata, la va a cercare. Sta vagando anche lui sui campi, quando sente uno sparo! Sul momento non ci fa molto caso, ma dopo qualche istante vede un vicino di casa, C. M. che con la doppietta in spalla sta trascinando qualcosa di esamine. Il ragazzo non vuole credere che sia Kelly.
Venaria (To): Cacciatore di frodo uccide un capriolo alla Mandria
Caccia di frodo all´interno del parco regionale della Mandria. L´hanno scoperta le guardie del settore Tutela Flora e Fauna della Provincia di Torino, che hanno denunciato alla magistratura un giovane albanese sorpreso nell´area protetta con il corpo di un capriolo sgozzato. Alla vista degli agenti, l´extracomunitario ha abbandonato la sua «preda» ed è fuggito in una cascina vicina, ma poco dopo è stato identificato e denunciato per violazione della legge 57 del `92, che impedisce la caccia all´interno delle aree protette e l´uso di trappole nella cattura degli animali. L´albanese - che risiede a La Cassa e lavora presso un´azienda agricola - aveva infatti disposto sei trappole con lacci metallici nei pressi della cascina Santa Ida, nella fascia pre-parco della Mandria. Rischia una condanna a 6 mesi di reclusione e un´ammenda fino a 1.500 euro.
Vicenza: Salvati quattro cuccioli a Carrè
Chiusi dentro una borsetta di nylon legata con un filo di ferro. Così hanno trascorso la notte di Natale, e anche i giorni successivi, cinque cuccioli appena nati, tre femmine e due maschi, trovati a Carrè in località Ca’ Vecia. La segnalazione arriva dalla delegazione dell’Enpa di Thiene, da sempre in prima linea per la salvaguardia dei diritti degli animali. Fortunatamente la cucciolata è stata scoperta in tempo, prima che potesse essere troppo tardi per la sopravvivenza dei piccoli. I lamenti dei cagnolini hanno infatti destato la curiosità e mosso la sensibilità del personale di una vicina trattoria che ha prestato le prime cure, in attesa dell’arrivo dei volontari dell'Enpa.
Rieti: Ucciso il lama amico dei bambini
Ucciso da una scarica di pallini, sparati nella notte forse dallo stesso cacciatore che poche ore prima era stato ripetutamente invitato ad andare a sparare altrove: Felipe, un lama di sette anni bizzarro e socievole, è morto così nella casa-giardino di Antonio De Marco, lo zoologo insediato ai Piani dell'Abatino di Poggio San Lorenzo da ormai 15 anni.
Ferrara: Quelle bestie affondano nel fango
Tonina Fabbri dell'Ente protezione animali di Comacchio, in compagnia di un'altra volontaria e della guardia zoofila dell'Enpa, hanno potuto testimonianre lo stato di degrado in cui sono costretti a viveretrentacinque animali: mucche, vitellini, asini e cavalli rinchiusi in un recinto a Volania, in via Poderale Pallotta, confinante con la superstrada da cui le bestie sono visibilissime.
«Affondano nel fango e nei liquami — spieg a la volontaria — fino alla pancia e non hanno una stalla dove ripararsi d'inverno». E il foraggio con cui vengono nutriti viene gettato all'interno del recinto e non in apposite mangiatoie cosicché finisce per diventare tutt'uno con il letame. Questo nei mesi freddi, ma anche con l'arrivo della bella stagione, quelle trentacinque bestie non godono di miglior trattamento esposte come sono al sole e alla pioggia.
Luganese: Altro gatto avvelenato
La Società protezione animali di Bellinzona segnala il fatto che durante il 2002 sono stati avvelenati quattro gatti. E la scorsa settimana ad Odogno è stata la volta di un esemplare di lupo canadese bianco che non era uscito dal proprio giardino recintato. «Il veleno è dunque stato espressamente gettato oltre la rete con lo scopo di uccidere», denuncia la Spa bellinzonese. Il gatto, trasportato d'urgenza alla clinica di Paradiso, è comunque stato salvato, anche se ci vorrà del tempo prima che possa riprendersi. La Spa di Bellinzona annuncia l'intenzione di inoltrare nei prossimi giorni al ministero pubblico una denuncia penale per violazione della legge federale sulla protezione degli animali. La Spa esprime disappunto per tanta crudeltà: «Una persona sta macchiando azioni. Chiediamo alla popolazione di collaborare per trovare il colpevole».
Foggia: Il capodanno del cane Terzo scampato ai botti
Trascorrerà l'ultimo dell'anno nel canile municipale in compagnia di tanti altri piccoli amici, ma questa volta sarà al riparo dal tradizionale martirio dei botti di Capodanno che due anni fa gli fecero rischiare la vita. «Terzo», il nome gli fu imposto la notte di Capodanno del 2001, è il cane meticcio che riuscì a scampare ad una tortura di alcuni teppisti che cercarono di ucciderlo facendogli scoppiare addosso numerosi petardi. Il cane si rifugiò nel pronto soccorso del Policlinico di Foggia dove fu medicato ed affidato alla cura dell' Ente nazionale per la protezione animali. Ora, a distanza di due anni, Terzo è quasi un simbolo per tanti esseri umani che nella notte dell'ultimo dell'anno si divertono facendo esplodere grossi petardi oppure sparando colpi di pistola e fucilate.
Sesto Fiorentino (Fi): Canino trovato legato a un palo
E' stato trovato per Santo Stefano, il giorno dopo Natale, da un cacciatore nella zona di viale Ariosto, poco lontano dal centro di Sesto Fiorentino, legato con una corda ad un palo.
Stiamo parlando di un piccolo cane, un meticcio di volpino, maschio, di circa due anni, pelo un po' lungo bianco a chiazze marroni e nere. |