Settembre 2005

Teglio (SO): Cane intrappolato in buca da 4 giorni
In Valtellina si cerca di salvare una cagnolina, da 4 giorni intrappolata in un buca di 7, forse 11 metri di profondità. Per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco hanno tentato di tirarla fuori; si sono arresi quando è calato il buio, promettendo al proprietario, disperato, di ricominciare oggi. La disavventura del cane, un Foxterrier femmina di 7 anni, è cominciata 4 giorni fa, quando è sfuggita al suo padrone, un turista in vacanza insieme alla moglie. Probabilmente è stato inseguendo qualche animaletto che il cane è finito nella trappola. Il padrone l’ha cercata invano per tre giorni, e solo ieri, durante un nuovo giro di ricerche ha sentito l’uggiolio disperato del Foxterrier.
 
Pontedera (PI): Oridinanza disequestro per due cani maltrattati
LA SASSA. Un’ordinanza di sequestro di due cani meticci di pastore maremmano, uno dei quali era già morto quando l’autorità giudiziaria è intervenuta, è stata disposta dalla magistratura. Già tre mesi fa, dunque, era stato denunciato che i cani, lasciati nel recinto vicino alle antenne, venivano nutriti soltanto ogni 20-30 giorni, «tanto che erano costretti a cibarsi spesso di crocchette funghite e pane secco ammuffito e si abbeveravano di acqua putrida, dove spesso galleggiavano ratti morti.
 
Pontedera (PI): Caldo e catena uccidono un meticcio
È stato denunciato per maltrattamento di animali il proprietario del cane morto strangolato mentre cercava di fuggire dal terrazzo dove era stato legato, sotto il sole. È il 28 luglio 2005. I carabinieri di Volterra hanno invitato in caserma un uomo S.O., che abita in via Traversa a Saline. Sull’animale, un meticcio di circa due anni, è stata effettuata l’autopsia. Il cane potrebbe essere morto per le conseguenze del caldo oltre che per la catena che lo teneva stretto al collo. Intanto l’associazione animalista Dav si vuole costituire parte civile per vendicare le sevizie subite dal cane, a Saline di Volterra. «L’incivile episodio ci fa vergognare di essere umani - scrive l’associazione -. Ci colpisce ancora una diffusa incuria nei confronti dei casi denunciati dai cittadini alle autorità. Aspettiamo una seria indagine dall’autorità amministrativa».
 
Cecina (LI): Gravi maltrattamenti in Toscana
«Qui si parla tanto di rispetto, ma siamo ancora molto lontani da quel grado di civiltà cui dovremmo aspirare!» «Ha investito il mio gatto, cieco da un occhio, che dormiva davanti al cancello di casa; è arrivata a tutta velocità per entrare nella sua villa, gli è passata sopra con la macchina rompendogli le gambe e il bacino. E non è neppure scesa per prestargli soccorso, o avvertire».
Due frammenti di lettere (inviate alla redazione de Il Tirreno) particolarmente “infuocate”, lettere di denuncia contro le manifestazioni di violenza verso gli animali. A testimoniarli sono due cittadini, rispettivamente F.B. di Cecina (che ha chiesto di mantenere l’anonimato) e Piera Gattini Pachetti di Montescudaio. Entrambi presenti agli atti di violenza.
 
Empoli (FI): Col veleno strage di cani e gatti.
133 cani e 57 gatti. E poi 4 volpi, 22 piccioni, 2 cavalli... Sono solo alcuni dei numeri degli animali avvelenati in Toscana negli ultimi mesi, raccolti dalla Polizia Provinciale. Il fenomeno dei bocconi avvelenati è un problema serio e le segnalazioni sono in aumento, in seguito all’obbligo di denuncia veterinaria entrato in vigore con la legge Regione Toscana n. 39/01 “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate”. Nei comuni del Circondario Empolese-Valdelsa si sono registrate quasi quaranta segnalazioni di avvelenamenti e il fenomeno è in aumento.
 
Ponteginori (PI): Strage al veleno.
Ancora cani avvelenati in Val di Cecina, e anche questa volta c’è l’impressione del dolo. È il 31 marzo 2005. Dopo Ponteginori, un nuovo episodio a Sasso Pisano. Ed è il terzo anno di fila che un animale viene ucciso con il veleno in paese. Tutte le volte nel solito periodo: tra fine febbraio e fine marzo. Un mistero nel mistero. Rex e Roky, due bellissimi esemplari di 2 e 6 anni, non hanno avuto miglior sorte degli altri, la stricnina li ha stroncati inesorabilmente.
Uno è stato ritrovato morto in giardino, l’altro ancora non è stato ritrovato e si sono perse le speranze che ritorni, anche perché non si allontanava mai. Qualcuno legherebbe la cosa con il periodo dei bocconi avvelenati per gli animali nocivi che si farebbe alla fine della stagione di caccia, ma trattandosi di località nell’urbano è più credibile che sia la volontà di qualche imbecille; chissà mai per quale ragione.
 
Monterotondo (RM): Entra un gattino in casa lo uccide. Gettato dal 1' piano contro il muro.
Un gattino entrato dalla porta socchiusa ha scatenato la furia omicida di un impiegato ministeriale di Monterotondo, in provincia di Roma. L'uomo lo ha inseguito per tutto l'appartamento e lo ha scaraventato dalla finestra della cucina del primo piano contro il parapetto di un cantiere edile. Il micio ha cominciato a miagolare e rantolare e dopo poco è morto. L'impiegato si è giustificato dicendo di averlo "solo buttato fuori casa".
 
Teglio (SO): Dopo 6 giorni nella buca Pasqualine è salva.
Salva. E libera di tornare a correre allegramente per i boschi di Caprinale. La storia di Pasqualina, fox terrier di sette anni intrappolata da sabato nella tana di un tasso nel comune di Teglio, in Valtellina, si è finalmente conclusa con un lieto fine. Poco dopo la mezzanotte tra giovedì e venerdì, infatti, i volontari del soccorso alpino sono riusciti a riportarla in superficie e a riconsegnarla all'affetto del suo padrone. Che da giorni, aggrappato ad un albero nei pressi della buca, non ha fatto altro che seguire le operazioni di salvataggio in silenzio, lo sguardo triste, il volto segnato dalla preoccupazione.
 
Casale sul Sile (TV): Spargono veleno per cani
L'associazione Una (uomo-natura-animali) di Treviso ha diffuso ieri la notizia che in via Bonisiolo a Casale sul Sile è stata segnalata la presenza di bocconi avvelenati all'interno di giardini privati. Un pericolo non solo per gli animali.
Secondo l'Uma, 'l'intenzione era certamente quella di uccidere i cani di proprietà , ma l'atto non ha sortito esiti dato che non è stato segnalato alcun decesso'. Si torna ad andare con la memoria ad un episodio avvenuto nel gennaio scorso, quando un cane venne avvelenato.
 
Gallipoli (LE): Randagi spariti nel nulla
Emergenza randagi al rovescio. In questo scorcio d'estate, non è tanto la presenza di animali randagi a preoccupare cittadini ed ospiti, come per altro successo fino a pochi giorni or sono, ma la loro rarefazione sul territorio comunale; e questo perché, unitamente ai randagi, sono scomparsi alcuni cani di quartiere, come dire quelli adottati da persone che, non potendoli tenere in casa per i più disparati motivi, si prendono, però, cura di loro. «Quando interviene sul territorio l'accalappiacani della Asl - spiega una delle volontarie - è accompagnato da chi conosce la situazione e sa quali cani, malati o aggressivi, devono essere catturati. Le "sparizioni" di questi giorni lasciano supporre interventi non autorizzati e con chissà quale scopo.
 
Roma: Forestale sequestra undici canili lager
Il Corpo forestale dello stato sta attuando in questo momento controlli a tappeto in 11 siti deputati ad ospiatare cani, dislocati in tre regioni d'Italia: Umbria, Marche e Lazio. Sotto osservazione in particolare lo 'stato di salute' di cani e canili, questi ultimi spesso in situazioni igieniche e strutturali deplorevoli.
Sessanta uomini sono impegnati a setacciare abitazioni private, canili, negozi di animali e ambulatori veterinari. Nello specifico, l'intervento della Forestale si sta concentrando su 3 regioni: Umbria, in 5 siti in provincia di Terni, Marche (1) e Lazio (3 a Rieti e 1 a Viterbo). Tutte le strutture, gestite da un'unica societa', vengono perquisite dagli agenti forestali con l'ausilio degli Istituti zooprofilattici locali, mentre sono gia' tre le persone indagate.
La situazione appare particolarmente grave a Rieti: circa 450 i cani ospitati, perlopiu' in condizioni pessime, mentre nel piazzale adiacente alla struttura gli uomini del Corpo forestale hanno scoperto un vero e proprio cimitero abusivo. Qui, infatti, sono state rinvenute numerosissime carcasse di animali, sulle quali verranno fatte delle analisi volte ad appurare la vera causa di morte delle bestie.
 
Camerata Nuova (RM): Volpe e due grifoni avvelenati nel parco
Avvelenati due grifoni ed una giovane volpe nel Parco dei Simbruini. Sono le vittime della guerra tra gli allevatori ed i predatori che decimano il bestiame. Uno dei due grandi volatili, appartenente alle specie protette è stato trovato agonizzante dalla Forestale a Camposecco, nel comune di Camerata. Ed è bastata una rapida perlustrazione nella zona per scoprire le carcasse di un altro esemplare di grifone con un'apertura alare di 3 metri ed una volpe.
Gli animali erano vicino i resti di un cavallo che, secondo i primi rilievi dei veterinari, era stato sbranato da cani randagi inselvatichiti. Il "caso" è finito direttamente alla Procura di Tivoli: l'ipotesi degli investigatori è che qualcuno abbia cosparso di veleno da topi la carcassa del cavallo per "fermare" l'assalto alle mandrie che pascolano nella zona, dove, nell’ultima settimana, sono stati sbranati una decina di vitelli.
 
Rimini: Pompiere salva una gattina
Pallina, una gattina siamese, sarebbe senz’altro affogata nelle acque fangose della Fossa Pedrera Grande se un vigile del fuoco, incurante del pericolo non si fosse calato e l’avesse tratta in salvo proprio quando ormai anche i padrone dell’animale avevano perso le speranze. I fatti risalgono a mercoledì 31 agosto e sono stati resi noti soltanto ieri dall’Associazione vegetariana italiana che ha deciso di ringraziare pubblicamente i vigili del fuoco di Rimini. Ora è tornata insieme alla famiglia che ringrazia sentitamente l’autore del salvataggio di Pallina.
 
Siracusa: Vigili del fuoco. Cagnette nel cunicolo 12 ore per salvarle.
Quarantadue ore incastrate fra le rocce ma, fortunatamente, tratte in salvo dai vigili del fuoco. E' l'incredibile disavventura di due cagnette di nome Lilli e Gilda che sono balzate agli onori della cronaca per questa vicenda tanto drammatica quanto colorita. E' avvenuto in contrada San Cusumano, fra i territori di Augusta e Siracusa, dove probabilmente a causa della presenza di rocce caratterizzate da piccole insenature fra l'una e l'altra, queste due cagnette sono scivolate.
 
Citta di Castello (PG): Cane legato e abbandonato in un campo: salvato da un passante
Legato ad un albero in aperta campagna senza cibo e acqua, lasciato praticamente morire di stenti. Da piu' di tre giorni un cane di piccola taglia, "meticcio", era stato abbandonato da qualcuno che voleva disfarsene in maniera a dir poco crudele. Quel cane, se non fossero intervenuti gli operatori del servizio veterinario della Asl numero uno e i Vigili Urbani, sarebbe morto per mancanza di acqua e cibo. Il provvidenziale intervento di un passante che da qualche giorno aveva sentito i lamenti dell'animale provenire dalla fitta boscaglia nei pressi di Montone, ha consentito a veterinari e vigili urbani di compiere il "miracolo". Ora quell'animale, ancora impaurtito, denutrito e terrorizzato dalla crudelta' umana, e' stato temporaneamente affidato ad un privato
 
Venzone (UD): Due colpi alla testa....
Due colpi di pistola, calibro 7,65, alla testa: per non farle soffrire. Le due caprette sono morte, ma a soffrire adesso sono anche due amici di Venzone: uno per i postumi della ferita al piede, l'altro per le grane giudiziarie che stanno per arrivargli addosso. Il proprietario di un ovile si era fatto prestare ieri mattina l'arma per procedere alla soppressione degli animali in maniera rapida e aveva chiesto ad un suo amico, C.G. di Venzone, di tenere fermi gli animali. Uno dei proiettili ha perforato il cranio dell'animale e uscendo ha colpito al piede l'aiutante.
 
Ceriale (SV): Maltratta i cani denunciato
Le guardie zoofile dell'Enpa hanno denunciato alla Procura B. R., 50 anni, di Ceriale per maltrattamento di animali. Durante un sopralluogo attorno alla sua abitazione hanno scoperto cinque cani da caccia, di cui tre tenuti in piccolissimi recinti e due legati a catena corta sotto il sole, tutti senza riparo e cibo e con poca acqua.
 
Valbondione (BG): Uccide camoscio, denunciato
Grazie alle segnalazioni dia ltri cacciatori, un bracconiere è stato bloccato a Valbondione, in alta Valle Seriana, dagli agenti della Polizia, che nello zaino e nel borsone trasportati dall'uomo hanno trovato e sequetrato una carabina smontata, un silenziatore, i proiettili e le parti macellate di un camoscio maschio di tre anni e mezzo, avvolte in sacchi di cellophane. L'uomo, un cinquantenne residente nella zona, è stato denunciato con le accuse di caccia in periodo di divieto, abbattimento di specie non cacciabile, uso di mezzi da caccia vietati e alterazione di arma comune da sparo. Le carni dell'animale sono state trasferite presso il Comprensorio alpino Valle Seriana in attesa della vendita all'asta. La pelle è stata invece ritrovata nella zona dell'abbattimento, in un cunicolo che porta alla diga Enel del lago Barbellino.
 
Atripalda (AV): Abbandona otto cuccioli Denunciato dai vigili
Cerca di abbandonare nove cani appena nati, di disfarsi delle bestioline, ma alla fine viene denunciata a piede libero dalla polizia municipale. E' quanto accaduto l'altra sera ad Atripalda, dove una donna di Avellino, nei pressi dell'Asl Av2 di via Tiratore, ha cercato di abbandonare un cane con otto cuccioli. Ma una pattuglia degli agenti di polizia municipale, con i vigili Giuseppe Iannaccone ed Angela Luongo, impegnati in una serie di controlli sul territorio cittadino ed in quel momento in transito proprio nella zona di via Tiratore, ha notato la scena con la signora che si allontanava a bordo dell’autovettura. Hanno cercato di fermarla prima che partisse. Ne è nato subito un breve inseguimento. Dopo alcuni chilometri i due agenti di polizia municipale riuscivano, tuttavia, a fermare l'autovettura della signora per l'identificazione del conducente. Per la signora, residente ad Avellino, è scattata una denuncia a piede libero per abbandono di animali, deve rispondere dell’articolo 727 del codice penale che prevede per questo reato multe salatissime e l'arresto fino ad un massimo di un anno.
 
Serradifalco (CL): Tre bambini recuperano tre cuccioli dal cassonetto
L'episodio, ha visto protagonisti tre ragazzini. Questi ultimi stavano giocando tranquillamente all'interno di una palazzina di Via Papa Giovanni XXIII quando, ad un certo punto, la loro attenzione è stata richiamata da uno strano lamento che proveniva da un vicino contenitore di rifiuti. Quando i tre bambini hanno aperto il cassonetto, hanno scoperto che al suo interno c'erano tre cuccioli che, evidentemente, qualcuno aveva abbandonato.
 
Guanzate (CO): Spariscono gatti, forse sono stati avvelenati.
Si sono verificate alcune misteriose sparizioni di gatti negli ultimi mesi a Guanzate, (Como). I proprietari sospettano che qualche malintenzionato, stia deliberatamente cercando di sbarazzarsi degli animali e che gli animali scomparsi, in realtà, siano stati avvelenati. L’ipotesi ha fondamento in altri casi di avvelenamento di felini avvenuti in questi ultimi due mesi.
 
Treviso: Furti di cani
Quindici cani rubati in città nell'ultimo mese. A denunciarlo è Stefania Righetto, presidentessa dell'Associazione veneta per la protezione degli animali e dell'ambiente. Dalle case dei trevigiani sono scomparsi cani di ogni tipo, di razza e bastardini. Cani belli e di compagnia, che qualcuno, magari in pieno giorno, ha prelevato dai giardini senza lasciare traccia. "Questi episodi si sono registrati tanto in centro quanto in periferia - spiega la Righetto, da venticinque anni alla guida dell'associazione animalista -, da Città giardino a viale Bixio a S. Maria del Sile". Chi siano i responsabili non è facile dirlo. In ogni caso, la Righetto ha segnalato l'accaduto alle forze dell'ordine, Questura e Carabinieri, in modo che tengano gli occhi aperti. E ipotizza un commercio delle specie più belle e preziose.
 
Viterbo: Furto nella notte rubati nove cani da caccia
Sono stati portati via nella notte. Nove cani da caccia, tutti iscritti e di notevole valore. Setter inglesi, segugi istriani, segugi italiani: ad un unico proprietario sono stati portati via, creando un danno sia materiale sia affettivo.
Si pensa che dietro il furto ci sia un giro di richiesta particolari di questi cani, anche fuori regione. Proprio in un momento di apertura della caccia degli esemplari pregiati possono fare ancora più gola. Il proprietario sta pensando anche a una ricompensa soprattutto per fermare questo traffico di animali. 
 
Osteria Nuova (RI): Teo, il cane amico di tutti tradito da una polpetta.
Torna l’incubo dei bocconi avvelenati.È stato infatti rinvenuto nelle campagne di Osteria Nuova, il corpo senza vita di Teo, un cane di circa quattro anni, che ormai da tempo si era stabilito nella zona, ed al quale tutti erano affezionati. Da un esame superficiale, dei resti, tutti i sintomi riscontrati, fanno pensare ad un avvelenamento, in attesa del responso ufficiale della ASL veterinaria di Rieti, che farà eseguire l’autopsia.
 
Ventimiglia (IM): Poliziotti salvano cane abbandonato in auto
Poliziotti di nuovo costretti ad intervenire per salvare un cane, abbandonato in auto con i finestrini chiusi dal proprietario. E' accaduto l'altro pomeriggio a Ventimiglia. L'auto, di proprietà di un parigino, era parcheggiata in via Roma, in divieto di sosta, con i finestrini completamente chiusi. Gli agenti si sono accorti che il pastore tedesco respirava in modo affannoso e dava segni di malessere. I poliziotti non hanno quindi esitato a rompere il vetro e a soccorrere l'animale, ormai allo stremo delle forze. Sul posto, per le prime cure, è arrivato anche il veterinario di turno. Il proprietario del cane e della macchina è stato denunciato per maltrattamenti di animali.
 
La Spezia: Abbandonato un gatto con cartello al collo: adottatemi
Un grosso gatto, ormai anziano, e' stato abbandonato legato ad un cassonetto della spazzatura. Al collo, aveva un cartello con su scritto: ''per dieci anni sono vissuto nel salotto di casa, ma ora per me in questa casa non c'e' piu' posto, vi prego adottatemi''. Il gattone e' stato raccolto, portato ad uno studio veterinario, visitato. E' partita la ricerca di una famiglia adottiva. Antonietta Zarrelli, dirigente dell'ufficio tutela animali del Comune della Spezia, venuta a conoscenza dell'episodio, ha espresso indignazione: ''Si verificano fatti gravi. Abbiamo ritrovato cani percossi e morenti nei cassonetti, c'e' stato chi ha scaraventato una scatola con una famiglia di gatti dalla macchina, lasciando in una coperta una scatoletta di cibo. Ora siamo arrivati al gatto col cartello. Ricordo che la legge punisce fatti di questo tipo.
 
Lazise (VR): Cane ferito resta in strada per ore
Lo hanno trovato ferito e agonizzante sul ciglio della strada. È un piccolo bastardino, maschio, bianco con delle macchie nere, tipo setter inglese, di circa quattro anni.
Lo hanno trovato ferito gravemente, probabilmente morso da un cane di stazza più grande, due coniugi di Peschiera, Annalisa Zardini e Alfonso Esposito sulla strada che da località Confine conduce a Pacengo, verso località Fontana Fredda. I due automobilisti arilicensi hanno notato una copertina di colore chiaro ricamata in azzurro. Si sono subito fermati pensando a un neonato abbandonato.
Hanno invece rinvenuto poco distante dalla coperta un cane sanguinante, con la pancia squarciata. I due coniugi si sono presi cura del cane e lo hanno immediatamente portato alla clinica veterinaria del dottor Stefano Fertonani in località Saline di Lazise. Il veterinario ha subito constatato lo stato gravissimo dell’animale.

 
Olbia (SS): Sei cagnolini gettati nel cassonetto. Si salvano solo due cuccioli
Soltanto due cuccioli appena nati, si sono salvati. Gli altri tre non ce l’hanno fatta. Sono morti soffocati in una busta di plastica nera all’interno della quale c’era anche un meticcio adulto, che probabilmente era stato ucciso in precedenza. L’ennesimo e intollerabile gesto di crudeltà nei confronti degli animali è stato scoperto ieri pomeriggio, nella zona industriale.
Un dipendente della falegnameria Giovanni Deiana (a un centinaio di metri dal commissariato), si è avvicinato a un cassonetto per gettare dei rifiuti. Ha sentito dei lamenti provenire dall’interno e ha subito avvisato il 115.
La squadra dei vigili del fuoco non ha perso tempo e ha recuperato la busta, sul fondo di un contenitore carico di immondizia: dentro c’erano cinque cuccioli e un cane adulto (un setter incrociato di colore bianco arancio). Ma solo due cagnolini respiravano ancora. Il cane adulto, invece, era sicuramente già morto, perché altrimenti avrebbe cercato di liberarsi.
 
Castelvetrano (TP): Gettano un cagnolino nel cassonetto.
Trovato tra la spazzatura, salvato dagli agenti e poi adottato da un ispettore castelvetranese in servizio alla Polstrada di Palermo. E' stato un «colpo di fulmine», che ha chiuso felicemente una storia che avrebbe potuto avere ben altro epilogo, quello tra un poliziotto e un bastardino di 4 giorni. Era stata una telefonata al Commissariato ad allertare gli agenti circa la presenza di «qualcuno» nel cassonetto dell'immondizia di via Bonsignore. Così gli agenti si sono recati sul posto e hanno trovato il cagnolino era avvolto in una coperta. Poi l'ispettore della Polstrada che vedendo il bastardino ha deciso di offrirgli una casa.
 
Milano: Morto il padrone, cane si lascia morire di fame.
Anche gli animali muoiono di dolore. E' accaduto a Vigevano dove un bulldog inglese chiamato Ugo ha dimostrato di non poter vivere senza il padrone cui era affezionato. Una decina di giorni fa Carlos Vercesi di 20 anni, di Vigevano, è morto in un incidente nei pressi di Pavia. Dal giorno dopo il cane ha disperatamente cercato il giovane, poi si è accucciato accanto al feretro e non si è più mosso fino al funerale. La bestiola ha rifiutato il cibo fino a morire.
 
Dal Messaggero: Via Calisse: cani uccisi con polpette avvelenate
Polpette avvelenate. Questo il sistema usato da qualcuno in via Calisse per “liberarsi” di cani che forse abbaiano un po’ troppo. Un sistema odioso e pericolosissimo, visto il “killer” in questione non esita a gettare bocconi di carne ripieni di stricnina in giardini dove giocano abitualmente dei bambini. A denunciare gli attentati, che nella centralissima strada hanno già provocato la morte di due cani (il 13 dicembre del 2004 e il 10 settembre scorso) tra atroci sofferenze sono i residenti proprietari degli animali uccisi. In una lettera al Messaggero , gli interessati, oltre che dirsi addolorati per la scomparsa delle loro bestiole, sono giustamente allarmati per quello che potrebbe accadare ai loro figli e a tutti i bimbi della zona.
 
Dal Messaggero: Cane abbandonato al cassonetto
Ha abbandonato il cagnolino ferito al cassonetto dell’immondizia e adesso rischia il carcere se la procura aprirà un’inchiesta sul caso. La storia di Spino è venuta fuori ieri all’assessorato per la tutela degli animali. Il proprietario è stato individuato da chi ha soccorso il cane e che, per legge, potrà adesso tenerlo avendone cura. «Spino ha bisogno di due interventi chirurgici al femore e al bacino - ha raccontato l’assessore De Blasio sostenuto dagli animalisti - ma la cosa per il proprietario non può e non deve finire qui».
 
Portopalo (SR): Randagio trovato morto. Quasi sicuramente avvelenato
Tornano purtroppo i casi di di avvelenamento di cani. Un randagio infatti è morto ieri mattina, probabilmente avvelenato. A denunciare questo fatto increscioso sono Giovanni e Lella Petralito, titolari di un esercizio commerciale e strenui difensori degli animali, che sottolineano l'inciviltà di un gesto non altrimenti qualificabile. "Il cane, che era stato preso in cura da un veterinario, in seguito ad un'iniziativa del Comune - afferma Lella - già nella serata di mercoledì presentava i sintomi dell'avvelenamento: lingua in fuori, tremori e nervosismo atipico. Abbiamo capito subito che stesse succedendo qualcosa di grave. E purtroppo abbiamo avuto conferma delle nostre supposizioni. E' morto in un crescendo di sofferenza e dolore. Mi chiedo come possano esservi persone che non esitano a dare la morte in questo modo atroce ed incivile".
Non è la prima volta, purtroppo, che questo avviene nel centro abitato portopalese. Di recente la stessa situazione si è registrata al porto. In quella occasione a segnalare l'uccisione di un randagio era stato il proprietario di un ristorante. Anche in quella circostanza si sarebbe trattato della solita polpetta avvelenata.
 
Sciacca (AG): Impiccano due gattini per "svago"
Gatti uccisi e appesi alle porte di un campo di calcetto. Non è un'intimidazione, ma un gesto macabro che si inserisce nell'atteggiamento vandalistico che purtroppo molti giovani continuano ad avere a Sciacca, una città dove da diverso tempo si verificano ogni notte episodi spiacevoli e di difficile interpretazione, dalle «normali» scritte con vernice spray sui muri, alla distruzione di giardini pubblici, fino alla violenza gratuita nei confronti di poveri ed indifesi animali.
L'episodio è stato scoperto ieri mattina in via Anna Frank, nel popoloso quartiere Perriera. Nelle vicinanze degli uffici Enel c'è un campetto di calcio in terra battuta, utilizzato dai ragazzi del quartiere. Il personale dell'azienda elettrica si è accorto che sulle porte del campo di calcio c'era appeso qualcosa. Quando si sono avvicinati, hanno visto che si trattava di gatti, uccisi da qualche altra parte e poi trascinati in quell'area, come dimostrano i segni di sangue lasciati sulla terra. Le carcasse dei poveri animali sono state rimosse dagli operai della ditta che effettua la raccolta dei rifiuti e si occupa poi dello smaltimento.
 
Santo Stefano Magra (LS): Rubano e sgozzano un manzo
Hanno rubato un manzo dalla stalla, lo hanno legato e trascinato in un campo, in aperta campagna, e, dopo averlo sgozzato, si sono presi i pezzi più pregiati di carne lasciando sul terreno la testa, le gambe e le frattaglie.
Il barbaro episodio non è accaduto in una prateria del west e neppure in un zona di frontiera o di emarginazione sociale, dove la fame può avere il sopravvento su ogni più ragionevole senso morale, ma alcune notti fa nel territorio di confine dei comuni di Santo Stefano Magra e di Vezzano Ligure.

 
Predappio (FC): Cani prigionieri del collare elettrico
Scariche elettriche ai cani per addestrarli. Un forlivese di 69 anni è finito nei guai. Il Corpo Forestale dello Stato ha scoperto un cacciatore che nelle campagne di Predappio addestrava i suoi 3 cani con collari elettrici che sono stati immediatamente sequestrati. Ora rischia l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da mille a 10mila euro.E’ stato durante un servizio di mattina nella zona di Porcentico di Predappio, che una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato ha controllato un cacciatore che stava tornando a riprendere il suo fuori strada, dopo avere addestrato i sui cani da caccia, 2 segugi ed uno spinone.Gli agenti forestali si sono accorti immediatamente che i 3 cani indossavano collari elettrici azionati con un telecomando che il cacciatore teneva nella tasca del giubbotto e che tranquillamente mostrava spontaneamente agli agenti. Il collare era munito di un dispositivo elettrico che tramite un impulso del telecomando, trasmette una scarica elettrica direttamente a contatto con la gola dell’animale. L’impulso è più o meno forte a seconda del pulsante selezionato sul telecomando. Attualmente l’uso del collare elettrico è vietato dall’ordinanza del Ministro della Salute del 5 luglio 2005 e pertanto i tre collari e il telecomando sono stati immediatamente sequestrati dall’ufficiale di polizia giudiziaria del Cfs che comandava la pattuglia ed il cacciatore 69enne, che risiede a Forlì, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per l’articolo 727, comma 2 del codice penale (maltrattamento di animali).
 
Molise: Cucciolo abbandonato tra i rifiuti
Spino probabilmente non si fiderà più degli uomini. È un meticcio nero, simile ad uno spinone, che a pochi mesi ha già gli occhi tristi perché qualcuno, forse il padrone, lo ha abbandonato moribondo ai piedi di un cassonetto dell’immondizia, avvolto in un sacco per rifiuti, con una brutta frattura alla zampa sinistra posteriore. Quando domenica scorsa, durante un giro in bici, Antonella Agostini lo ha notato all’incrocio tra via Arno e la Strada Parco, sotto il sole cocente del mattino, agonizzante e senza neanche la forza di guaire, ha telefonato immediatamente alla guardia zoofila dell’Enpa, Carmelita Bellini, che essendo fuori città, le ha suggerito di chiamare il Servizio veterinario della Ausl. Il cucciolo è stato ricoverato al canile sanitario e nel pomeriggio, una volta accertato che era fuori pericolo, è stato consegnato all’Enpa,
 
Lucera (FG): Salvati 7 cuccioli
I cuccioli stanno tutti bene. Si tratta di 6 femmine e 1 maschio e sono stati affidati all'Enpa.
Sette cuccioli gettati in un cassonetto dei rifiuti sono stati salvati dalle guardie ecologiche volontarie di Lucera.
Durante un consueto giro di perlustrazione del territorio, nella zona denominata “Lucera 2”, le guardie ecologiche hanno udito dei lamenti provenire da un cassonetto. I volontari hanno immediatamente capito che si trattava di qualche animale gettato nella spazzatura, ma sono rimasti molto sorpresi nell’aprire il sacco da cui giungevano i deboli lamenti.
Si trattava, infatti, di sette bellissimi cuccioli, sei femmine e un maschio, di pastore tedesco. Le guardie ecologiche hanno subito raccolto i cuccioli e li hanno portati al loro Comando stazione per rifocillarli. Poi, li hanno consegnati alla sezione Enpa di Lucera che ha competenza in materia sul territorio comunale.
 
Occhiobello (RO): Litiga con il fratello e gli investe il cane
«Sorrideva» mentre, a bordo del suo tre ruote "Ape", inseguiva ed investiva il cane, un boxer, del fratello, come ripicca per un litigio. Così si legge nella denuncia depositata alla caserma dei carabinieri di Occhiobello dal figlio del proprietario della bestiola, che ha denunciato lo zio per avere ferito il cane, un maschio di 7 anni.
 
Roncade (TV): Polpette avvelenate fanno strage di cani
Polpette avvelenate fanno strage di cani a Roncade. A lanciare l’allarme sono due associazioni animaliste, l’Enpa e l’Una Treviso, che hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini colpiti negli affetti più cari, il proprio animale domestico, che per molti anziani è la sola compagnia rimasta. Sarebbero ben cinque i casi di avvelenamento, di cui quattro mortali, emersi negli ultimi tempi e avvenuti principalmente in via Zanella, di cui due denunciati ai carabinieri.
 
Porto Reanati (MC): Avvelenati tre cani
Cani avvelenati. Sono tre gli animali morti negli ultimi giorni in un quartiere di Porto Recanati. Al primo caso non si è dato molto peso ma quando anche il secondo cane è deceduto nella zona di Castelnuovo, al confine col centro storico del paese della riviera, sono scattate le denunce. Il terzo caso, poi, ha confermato ciò che sta avvenendo. Sparsi per il quartiere sono stati trovati dei bocconcini di carne avvelenata, probabilmente destinata ai felini. Della stessa opinione i carabinieri che, per ora, non hanno scoperto il colpevole. L'indignazione dei residenti per un atto così atroce è apparsa anche sulla finestra ( foto ) di un'abitazione di via Bixio, all'angolo con via Pastrengo.
 
Brindisi: Cane freddato a bruciapelo
Gli hanno sparato a bruciapelo. Con un fucile ad aria compressa. Il cane di grossa taglia si è accasciato sulla strada. Non è morto subito. Emetteva deboli guati. Che non avrebbe avuto per molto se ne è reso conto subito un passante che, intenerito dalla sofferenza della bestia ha cercato di soccorrerlo. Ha anche avvisato gli agenti della Sezione Volanti che si sono precipitati sul posto e lo hanno aiutato a trasportarlo in un posto meno pericoloso della strada della Torretta, nel quartiere Paradiso, dove le auto sfrecciano a gran velocità, nonostante il centro abitato.
 
Provincia di Roma: Strage di cani
Sarebbero una quarantina i cani avvelenati nell'ultimo anno nella zona di Formello e Campagnano di Roma. La denuncia viene dal circolo di Legambiente "Terra Etrusca" di Campagnano. Legambiente ha sporto anche una formale denuncia alla Procura della Repubblica di Tivoli dopo gli ennesimi episodi di avvelenamento registrati negli ultimi giorni. Le zone dove sono avvenuti gli avvelenamenti sono quelli intorno alla strada di Monelupoli nei pressi della Valle del Sorbo e quello della località La Porcineta, zone tra Campagnno e Formello all'interno del Parco di Veio. Gli animali avvelenati sono tutti di proprietà: cani che vengono portati a spasso dai padroni nelle zone dove trovano la morte, probabilmente in seguito all'ingestione di bocconi avvelenati. I volontari, giorni fa hanno anche trovato un secchio contenente carne in via di decomposizione e guanti di gomma usa e getta. Probabilmente lasciato lì inavvertitamente dagli avvelenatori. «Una strage inammissibile - si legge nella denuncia di Legambiente - che oltre a colpire gli animali domestici, ha sicuramente arrecato gravi danni alla fauna e rappresenta una gravissima minaccia per i numerosi abitanti della zona, soprattutto i bambini più piccoli che inavvertitamente possono venire a contatto con i bocconi letali».
 
Lanuvio (RM): Cani randagi torturati
Nella "migliore" delle ipotesi sono morti subito. Altre volte hanno subìto atroci sofferenze, vere e proprie torture. Ma dopo il ritrovamento di una cagnetta in gravissime condizioni, mercoledì pomeriggio, a Lanuvio è scattata la caccia agli aguzzini dei cani randagi e diverse famiglie hanno sporto denuncia contro ignoti per maltrattamenti. Da tempo alcuni degli otto cani che vivono liberi in centro storico, adottati e curati da alcuni volontari, venivano trovati assai malconci. «Vedevamo che avevano delle strane ferite - racconta Elvira, una donna che si prende cura di loro - ma pensavamo che avessero litigato tra loro. Invece, circa una settimana fa, quattro di loro sono spariti. Ne abbiamo trovato uno morto, nelle campagne alla periferia di Lanuvio, impiccato con del fil di ferro mentre due sono tornati dopo giorni. Erano feriti e con un cappio al collo che quasi non li lasciava respirare, ma erano riusciti a liberarsi». I volontari hanno sporto denuncia. E il giorno dopo Lilla, uno dei randagi, è stata trovata morente. E’ stata soccorsa e portata in una clinica veterinaria, a Lariano.
 
Castellammare di Stabia (NA): Spariti 50  cani randagi
Spariscono i randagi nel Comune di Castellammare e scatta la denuncia ai carabinieri. Da due mesi continuano a sparire cani e gatti. Strano fenomeno accompagnato da diverse denunce, presentate all’associazione Adda, di cittadini che hanno assistito all’uccisione di animali. All’Asl5 e al Comune il problema però non risulta, perché i corpi degli animali non sono mai stati trovati. Intanto in strada i randagi - almeno cinquanta cani - sono scomparsi. Nelle cucce di cani di quartiere e gatti «padronali», animali cioè sterilizzati e muniti di chip di riconoscimento dell’Asl, si trovano spesso tracce di veleno. «Le ultime denunce raccolte - dice Rosaria Boccaccini, presidente dell’Adda - riguardano 15 cani uccisi a colpi di pistola sui boschi di Quisisana, 10 cani annegati e altri avvelenati. Abbiamo punti di controllo, attraverso i chip, nelle cinque circoscrizioni della città. In questi punti abbiamo notato la diminuzione degli animali e trovato tracce di veleno, analizzate all’Asl5». Alle denunce dei cittadini sono seguiti dunque dei controlli dell’Adda. Squadre di due persone, in giro per la città, a raccogliere testimonianze e fare l’appello dei randagi sterilizzati. A conti fatti sono 50 i cani spariti, 27 i gatti. «Molte persone - continua la Boccaccini - ci hanno segnalato il passaggio di camion bianchi, per la raccolta dei randagi. A volte lasciano da mangiare e poi tornano dopo qualche ora. Queste persone però non lavorano per istituzioni o associazioni. Nessuno ha previsto la raccolta dei randagi, il nostro timore è che vengano spediti all’estero per la vivisezione». Interrogativi posti al comando dei carabinieri di Castellammare, dove è stata presentata la denuncia.
 
Savignano (FC): Raid in casa per rapire tre cani
«Quei tre cani per me e mio marito sono una compagnia insostituibile. Aiutatemi a ritrovarli». E’ molto amareggiata Adriana Salsi, alla quale sono stati rapiti i cani da compagnia che teneva nella sua casa di campagna a Savignano in via Felloniche. Lì vive con il marito Ezio Casadei e i due figli. Con loro tre cani di razza ‘Carlino’, taglia piccola e del valore di 1.000-2.000 euro ciascuno. Secondo la denuncia che Adriana Salsi ha presentato ai carabinieri, ignoti si sono avvicinati di giorno alla casa, hanno forzato un grosso lucchetto del garage, sono entrati e hanno rapito i tre cani. La scoperta è stata fatta dalla signora al rietro dopo una giornata di lavoro. I tre cani hanno quattro, due e un anno, il pelo di colore chiaro. E l’ultima nata è affetta da nanismo. E questo a detta della signora è un fatto rarissimo in questa razza.
 
Milano: Casa a fuoco: 43 gatti morti carbonizzati
Quarantatrè gatti sono morti ieri pomeriggio in seguito ad un incendio divampato all'interno di una villetta di via Massimiano 21, che ospitava circa 100 mici. Una parte dei felini è morta di asfissia per il fumo mentre altri sono bruciati vivi. Davvero una fine orribile. Secondo i pompieri, l'incendio si è sprigionato a causa di uno dei numerosi lumini accesi all'interno dell'abitazione. La proprietaria della casa è una donna, una professoressa di 67 anni. Secondo i vigili del fuoco, comunque, la villetta era da tempo completamente disabitata. Solo quando sono entrati nell'abitazione, i pompieri hanno scoperto " l'olocausto" di gatti: 4 di questi erano completamente carbonizzati, il resto morti intossicati dal fumo. Purtroppo molti degli animali non hanno nemmeno avuto la benchè minima possibilità di sfuggire alle fiamme, perchè erano stati stranamente rinchiusi all'interno di alcune gabbiette metalliche. A dare l'allarme sono stati, intorno alle 16 e 45, i dipendenti di un'officina situata nelle vicinanze dell'abitazione, insospettiti dal fumo e dall'odore che si sollevavano dalla villetta. Il personale dell'Asl è intervenuto per occuparsi del trasferimento dei sopravvissuti in una struttura adeguata e per valutare se esistono gli estremi per una denuncia per maltrattamento di animali.
 
San Cesario (LE): Cucciolata abbandonata in centro
Al comando di Polizia municipale di San Cesario i vigili urbani sono in evidente difficoltà. La «colpa» è di quei sette cuccioli di "lupacchiotti", trovati per caso nelle prime ore di ieri mattina, in una via centralissima del paese. Guaivano e si dimenavano come disperati, chiusi in una grossa scatola di cartone, lasciata da qualcuno che voleva disfarsene, sul marcapiede di via Caponic, la strada che dalla centralissima via Garibaldi conduce a Lequile. «Si tratta di meticci incrociati, spiritosi, molto simpatici e ben tenuti - fa sapere il comandante della Polizia municipale, Fernando Natale - li abbiamo raccolti, sfamati e sottratti a un destino incerto. Li abbiamo portati nel canile, ma sono troppo piccoli e potrebbero subire dei traumia».
 
Provincia di Roma: Due cani abbandonati legati alla catena
È la storia di due esemplari di pastore abruzzese dal candido pelo bianco che vivono segregati in un appezzamento di terreno a Largo Nuova California a Tor San Lorenzo. Lo stato di abbandono dei due cani è stato segnalato al sindaco del Comune di Ardea. Nel frattempo solo i residenti che abitano nella zona, in qualche occasione, quando per diversi settimane il proprietario non si fa vedere, provvedono a dare da mangiare ai due animali.
 
Cinisello Balsamo (MI): Famiglia di tartarughe gettata nella spazzatura
Chiuse in una busta e gettate tra i rifiuti. Cinque tartarughe d'acqua sono state salvate dalla polizia di Stato, che le ha trovate l'altra sera in via XXV Aprile, di fronte al municipio, abbandonate tra i sacchi neri dell'immondizia.
Gli agenti, di pattuglia nella zona, sono stati chiamati da un anziano che aveva notato dei movimenti nella spazzatura.
Le bestiole, infatti, due adulte e tre neonate, cercavano di liberarsi dalla plastica. Portate al comando dei vigili, per allertare le associazioni animaliste, hanno subito trovato una sistemazione: un vigile ha deciso di adottare l'intera famigliola.
 
Imperia: Killer di gatti a Borgo Parasio
Caccia al killer dei... gatti. «Qui nessuna cucciolata riesce a sopravvivere - denuncia una turista con alloggio nel cuore del centro storico - appena i gattini escono dalla tana vengono ammazzati da auto e moto, se non addirittura a bastonate».
Non solo i felini, comunque, stanno vivendo nel terrore. Ad aver paura, non solo fisicamente, di questi ignoti killer, sono una decina di abitanti del rione portorino, gente che da tempo si è presa carico del sostentamento dei poveri gatti randagi sopravvissuti agli ultimi raid.
 
Force (AP): Scariche elettriche ai suoi due cani: cacciatore nei guai
Un cacciatore di 53 anni di Force, A.F. è stato denunciato dagli agenti del Corpo forestale per maltrattamento agli animali. L'uomo utilizzava i suoi cani per la caccia alla lepre nella zona di Force mettendogli al collo dei collari elettrici e chiodati. Una vera tortura per i poveri animali. L'operazione condotta dagli uomini della Stazione di Comunanza è stata coordinata dal comandante provinciale Benedetto Ricci. Dopo un intenso lavoro investigativo (infiltrazione telematiche su forum di addestramento cani) la Forestale ha effettuato un blitz in una zona nota ai cacciatori per la presenza di fauna stanziale sorprendendo il proprietario dei due cani che ha dichiarato di utilizzare il collare elettrico solo ai fini di richiamo dell'animale. Gli agenti hanno sorpreso il cacciatore con il telecomando in mano nell'intento di inviare scosse elettriche ai cani per far emettere guaiti di dolore così da snidare la selvaggina. Sequestrati collari e animali.
 
Gorizia: Un gattino usato come pallone
Domenica 17 settembre, in servizio di reperibilità come veterinario dipendente dell’Ass n. 5 Bassa Friulana, sono stato contattato da un signore abitante nel comune di San Giorgio di Nogaro per visitare un gattino da lui trovato nella zona di piazza del Grano.
Il gattino, età 3 mesi, emetteva miagolii lancinanti. E alla visita clinica sono state riscontrate una lesione della colonna vertebrale, la rottura del femore sinistro e inoltre un’ernia sottocutanea addominale, che alla palpazione evidenziva la presenza di anse intestinali. Inoltre era semiparalizzato. Una situazione gravissima dovuta a possibili traumi. Infatti il signore mi riferì che questo gattino era stato raccolto nella piazza perché dei ragazzini stavano giocando a palla con un oggetto che a prima vista sembrava uno straccio, ma che poi si è rivelato per quello che era. Sono rimasto allibito! Pur essendo abituato a situazioni di maltrattamento, non pensavo che gli uomini raggiungessero forme di crudeltà e di disprezzo della vita così marcate. E allora ripeto chi sono le vere bestie? Gli uomini o gli animali?
Dr. Michele Plozzer
medico veterinario
 
Triora (IM): Bocconi alla limatura di ferro
Dopo i bocconi alla stricnina, quelli farciti alla limatura di ferro. Un'altra micidiale arma dei bracconieri per liberarsi dei lupi e delle volpi, "concorrenti" nella caccia alla selvaggina - lepri e cinghiali - che vive nei boschi a cavallo tra il Ponente ligure, in particolare la Valle Argentina, e il Piemonte.
Quella delle trappole con la limatura di ferro è l'ultima scoperta dei pastori che esercitano la loro attività nella zona a cavallo tra Collardente e sotto il passo del Tanarello. Non ne sono rimasti molti, la loro è un'attività dura. Però resistono, combattendo contro mille avversità. E i bracconieri. Il problema è che le trappole, infatti, non uccidono solo lupi e volpi, ma anche i cani. Con la stricnina, o altre miscele di pesticidi, ne erano stati uccisi almeno otto negli ultimi dodici mesi, e non tutti di pastori. Anche una escursionista si era vista ammazzare dal veleno il suo golden retriever. Dalla sua denuncia, questa estate, era partita l'inchiesta: il boccone avvelenato (composto di lardo) era stato esaminato dall'istituto di zooprofilassi di Imperia, che aveva appunto confermato la presenza del micidiale composto. E la scorsa settimana è toccata la cane di un allevatore. Lo ha visto mangiare qualcosa, poi sentirsi male sul ciglio di una scarpata. Quindi cadere nel burrone sottostante. Sarà una coincidenza, ma dopo pochi giorni il pastore ha trovato un boccone-trappola. Lo ha preso e portato allo stesso istituto imperiese che aveva trovato le tracce di stricnina questa estate. Stavolta nella trappola, un collo di un pollo, era stata messa la limatura di ferro: una volta ingerita, provoca delle emorragia interne che uccidono dolorosamente in poche ore.
 
Rovereto (TN): Cane lupo gettato da un auto che poi fugge
L’auto, una Punto blu, ha accostato. Probabilmente senza accorgersi del gruppo di persone che tra i filari stava scaricando le casse di plastica che avrebbe poi usato per la vendemmia. Si è aperto uno sportello e l’auto è ripartita sgommando. Seguita a rotta di collo da un giovane cane lupo. Che ha impiegato 200 metri a capire che stavolta non si trattava di un gioco. E a rassegnarsi: su quattro ruote il padrone correva troppo, anche per lui.
«Il cane è rimasto lì, tentennante. Per un po’ trotterellando nella direzione nella quale era sparita l’auto, poi tornando indietro e annusando intorno. Alla fine si è infilato sotto le viti. Puntando in direzione delle uniche persone che c’erano in giro: noi.» Testimone dell’accaduto, l’assessore ai lavori pubblici di Avio Marino Salvetti.
 
Provincia di Lecco: Ai Resinelli troppa fatica. Un cane muore sul sentiero
Hanno preteso troppo dalla resistenza del loro cane. Ieri mattina, l'hanno fatto correre a lungo, su e giù per i sentieri e i canaloni del Pian dei Resinelli. E alla fine, il povero animale, un pastore tedesco di grossa taglia, è stramazzato a terra, senza più rialzarsi. Per recuperare il cadavere dello sfortunato cane è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. I pompieri si sono dovuti arrampicare in un ripido canalone vicino al sentiero del Geron e, con qualche sforzo, sono riusciti a raggiungere l'animale. Il pastore tedesco, ormai senza vita, è stato comunque riconsegnato ai legittimi proprietari, una comitiva di Lecco. Non è la prima volta che succedono incidenti del genere: le associazioni animaliste, in più occasioni, avevano chiesto ai padroni una maggiore attenzione.
 
Augusta (SR): Agenti di una volante soccorrono un cane
Una volante della Polizia del Commissariato di Augusta ieri pomeriggio ha salvato un cane che era rimasto ferito dopo l'urto con un'auto in corsa. Il gesto dei due giovani agenti della volante di turno non si è limitato a trarre in salvo l'animale già vistosamente zoppicante, rimuovendolo dalla carreggiata, ma è risultato determinante per fare sottoporre la bestiola alle necessarie cure. I poliziotti, infatti, hanno allertato il servizio di pronto soccorso veterinario che si trova a Priolo e si sono anche preoccupati di avvisare le associazioni animaliste che si trovano in zona. Il gesto degli operatori della Polizia è stato molto apprezzato da moltissimi automobilisti che. trovandosi a transitare sabato pomeriggio lungo la 193, si sono fermati per chiedere loro se potevano essere di aiuto.
Nonostante ad Augusta vi siano molti cani randagi, il cui problema non è stato risolto da anni visto che da tempo si aspetta la sterilizzazione degli esemplari femmina, non è mai venuta meno la sensibilità dei cittadini contro l'odiosa pratica dei maltrattamenti sugli animali. Già l'episodio di sabato scorso ha suscitato commenti di sdegno tra gli astanti anche perché l'auto che ha urtano il cane che gli stava attraversando la strada non si è nemmeno fermata a soccorrerlo. Il cane salvato dagli agenti di Polizia è stato affidato alla cure dell'Associzione cinofila megarese.
 
Lanuvio (RM): Torvato un altro randagio torturato
Ancora maltrattamenti crudeli, a Lanuvio, ai danni di cani randagi. Le famiglie della cittadina che si occupano di loro hanno infatti trovato, nella tarda serata di domenica, un altro cane ferito gravemente da una stretta legatura in fil di ferro ad una zampa. «Codino è ritornato dopo moltissimi giorni - spiega una delle donne che curano volontariamente i randagi - è il fratello di Lilla, la cagnetta trovata incaprettata con il filo spinato. Pensavamo che lo avessero ucciso. E' venuto da noi terrorizzato, con una zampa stretta con il fil di ferro, gonfia. Sembrava penzolante. Non abbiamo capito se fosse fratturata o se si stesse staccando. Assieme ad altri ragazzi abbiamo cercato di prenderlo per togliergli quella morsa dall'arto e curarlo, ma è fuggito via. Abbiamo passato quasi tutta la notte a cercarlo, ma non si è lasciato trovare. Abbiamo paura che sia andato a morire da qualche parte».
 
Montalto (VT): Bocconi avvelanti trovati in campagna
Bocconi avvelenati, pronti per l’uso, sono stati rinvenuti dalla Vigilanza Ambientale del Comune di Montalto, in località «Quattro Poderi». Che si tratti di veleno, anche se solo le analisi di laboratorio saranno in grado di accertarlo, pare non ci siano dubbi. «Li abbiamo trovati durante il normale servizio di controllo del territorio — ha dichiarato la guardia ambientale Mauro Vetrallini — erano fatti con delle fette di mortadella legate con dei filacci e collocati nell’erba. Le fette erano arrotolate, e al loro interno c’erano altre sostante di colore scuro a forma di biglia. Crediamo si tratti di bocconi avvelenati, forse per cani randagi o per cani da caccia. Li abbiamo prelevati e li abbiamo portati ad un laboratorio analisi, che ci dirà cosa effettivamente contenevano questa specie di involtini. Il fatto che fossero addirittura legati fa capire l’intenzione di chi li ha collocati in quel posto». Quella dei bocconi avvelenati, a Montalto, è una storia che si ripete da sempre. Di recente è stato trovato un cane che prima è stato avvelenato, e poi finito a bastonate.
 
Pescara: Dopo averlo preso a calci, credendolo morto, lo ha gettato in una discarica
E' stato individuate e denunciato dai carabinieri di Montesilvano il responsabile del grave maltrattamento di un cane, che alcuni giorni fa era stato trovato agonizzante in una busta dell'immondizia all'interno di un cassonetto della spazzatura.
Si tratta di un trentunenne incensurato di Montesilvano, che ha ammesso di aver malmenato il proprio cane prendendolo a calci fino a ridurlo in fin di vita, perche' aveva trovato i bisogni dell'animale in casa dopo essere rientrato in stato di ubriachezza. Credendo di averlo ucciso, l'uomo aveva poi infilato l'animale in una busta e lo aveva gettato in un cassonetto, dove la mattina seguente era stato trovato in stato di collasso cardiocircolatorio da un passante.
 
Grandola ed Uniti (CO): I miei cani infilzato con il forcone.
Tornano alla ribalta i cuccioli di Velzo che nel luglio scorso sembravano destinati al canile. Due di loro sono stati presi a colpi di forcone e, stando alla diagnosi del veterinario che li ha curati, sono ancora in pericolo di vita. In frazione Velzo sembra esserci ormai un clima di astio fra i proprietari, Alberto Kormos e Lucia Romano, e i residenti. A farne le spese, i cani. «Siamo riusciti a piazzare quattro cuccioli, e cinque sono ancora con noi - afferma Kormos -. Qualche giorno fa un residente ha lamentato il ferimento di una pecora a opera di uno dei miei cani; mi sono detto pronto a risarcire il danno, ma al rientro a casa ho trovato uno dei piccoli sanguinante e con diversi buchi sulla schiena; la mattina del giorno seguente è ritornata anche la madre, anch'essa piena di buchi. I proprietari sono in procinto di sporgere denuncia contro ignoti, che se identificati saranno punibili penalmente.
 
Flash
 
Il Tirreno
Rex e Roky, avvelenati senza pietà
Cane legato, senza acqua e cibo
Due gattini gettati vivi dentro un cassonetto
Troppi gattini spariscono in via san carlo
Trovati 4 gattini in un cassonetto
Conigli arsi vivi nell'incendio di gabbioni
Sparano a un cane senza motivo
Nove cuccioli nell'immondizia
 
Il Resto del Carlino
Cani e volpi avvelenati e minacce a chi parla
I miei tre cani ammazzati dai lacci dei bracconieri
Salvata una gattina moribonda trovata in un fosso
A Gemmano le salsicce 'killer': morti cani e gatti
Rogo, morti cane e 4 gatti
 
La Nazione
Polpette killer Animali uccisi
Assalto alla villa, avvelenato il cane
Viareggio Cuccioli asfissiati
Cani avvelenati col cibo
SIENA - Cani uccisi da polpette avvelenate. Negli ultimi tempi le morti degli animali sono stat...
Ritrovata una cagnolina (Livorno)
Cani di razza rubati, ricerche anche nel Senese
Bocconi avvelenati Una taglia sui killer
Allarme bocconi avvelenati Indagini della Polizia municipale
 
Il Centro
Cani uccisi col veleno a Ortucchio e Pescina
Cane gettato nei rifiuti individuato il colpevole
Botte al cane
Rubato cico, il merlo indiano amico di tutti i bambini
 
La Nuova Ferrara
Nuova strage di cigni e anatre
Avvelenato un micio scattano le denunce
Micio avvelenato a bondeno indagini dopo la denuncia
Cane ucciso dai cacciatori
 
L'Unione Sarda
Picchiato e sgozzato un cucciolo di terrier
L'ombra macabra dei riti satanici al cimitero dei cani
Cinquecento animali, 50 box
 
La Tribuna di Treviso
Altri bocconi avvelenati nei giardini i residenti organizzano la vigilanza
Rocky, il cane ucciso per noia una barbarie che deve finire
Due pecore uccise con un colpo alla tempia per vendetta
 
Il Giorno
Da quattro giorni gira in taxi Ho perso il mio cagnolino
Abbandoni senza sosta I gatti sono i più colpiti
 
Il Mattino di Padova
Bruciati 20 pappagalli
Sventrato a fucilate il micio di casa
 
Il Piccolo di Trieste
Il corpo di un cane trovato nelle mucille con una catena al collo
Pola, bocconi alla stricnina contro i cani
 
La Nuova Sardegna
Sei cagnolini gettati nel cassonetto: salvi solo due cuccioli
 
La Nuova Venezia
I punk-a-bestia non hanno rispetto per i loro cani
 
Gazzetta di Modena
Avvelenate due gattine, torna l'allarme
 
L'Eco di Bergamo
Incidente con un camion, cavallo muore per lo choc
 
La Stampa
 
Alto Adige
Muore nel dirupo, il cane lo veglia una notte
 
La Provincia Pavese
Abbandona 4 cuccioli, denunciato
 
pagina iniziale [email protected] segue info