Febbraio 2005

Olbia: Cavallo muore nella stalla in fiamme
Ha lottato disperatamente per cercare di uscire dalla stalla avvolta dalle fiamme, ma Joker, un esemplare di anglo arabo sardo, non ha avuto scampo. È morto dentro il box della associazione Acis, tra atroci sofferenze, vittima di un gesto intimidatorio che ha provocato anche la crudele fine di un povero cane di razza collie.
 
Milano: Poldo, il cucciolo abbandonato in auto al gelo
Infreddolito e impaurito Così, domenica notte, un cucciolo di due mesi è stato ritrovato in un'auto abbandonata a Niguarda. Un passante lo ha notato per caso attraverso i vetri completamente brinati per il freddo e ha chiamato soccorsi.
 
Savona: Otto cuccioli nel cassonetto salvati da due cagnette
L'altra sera, una pattuglia di vigili urbani in servizio di ronda ha notato due cani meticci abbaiare e grattare intorno a un cassonetto della spazzatura in piazzale Moroni. Si sono fermati a controllare e scoprendo che qualcuno aveva cacciato i otto cuccioli dentro il cassonetto. I due cani, in realtà due cagne, chissà come e chissà dopo quante ricerche avevano trovato i piccoli. E cercavano disperatamente di ricongiungersi con loro.
 
San Secondo (PR): La strage non si ferma
A San Secondo si è rischiata una vera e propria strage di cani, tutti di razza. Uno è morto ed altri sette sono stati male: quattro di loro sono particolarmente gravi. Questo è, in ordine cronologico, l'ultimo dei drammatici effetti provocati dai soliti bocconi « killer » che, soprattutto nel centro della Bassa, già da diverse settimane sono stati disseminati nelle campagne e lungo i corsi d'acqua.
 
Cadidavid (VR): Ferito un cagnolino a colpi di fucile
Pomeriggio di fuoco a Cadidavid, in via Canova Toro. Tutto per colpa di una lite tra vicini. Con un ferito molto particolare: un povero e incolpevole cagnolino. Per questo episodio, in base alla nuova legge sui maltrattamenti agli animali è stato denunciato C.B., uno dei protagonisti della lite. Inoltre, gli agenti della Volante arrivata sul posto hanno sequestrato le armi che C.B. deteneva legalmente.
 
Ponte (BV): Avvelenato il cane mascotte del calcio
L'ingestione di cibo avvelenato, sarebbe la causa della morte del cane meticcio Tequila, la mascotte della squadra di calcio ”Club Ponte '98”, che è in attività nel girone D del campionato regionale di seconda categoria; essa è espressione del gruppo organizzato di tifosi pontesi dello Sporting Benevento. Tequila è stato tempestivamente sottoposto ad una visita veterinaria, da cui è emersa la diagnosi di «crisi convulsive, con emissione di una cospicua quantità di saliva»: si tratta di una sintomatologia correlata all'intossicazione alimentare. Purtroppo, la immediata somministrazione di antidoti non ha consentito di salvare la vita del cane, che sarebbe deceduto immediatamente dopo aver vomitato una sostanza verdastra.
 
Macomer (NU): Cani avvelenati, torturati uccisi
Per divertimento passano la notte ad avvelenare cani. Non hanno ancora un volto e un'identità ma i loro comportamenti stanno provocando sdegno e orrore. Sono i nuovi vandali, quelli che non hanno remore a impartire dolorose agonie e atroci sofferenze a cuccioloni domestici, più infastiditi da guaiti e latrati notturni che da affettuose corrispondenze. Così, indosso i panni del giustiziere, si armano di polpette imbottite di lumachicida e somministrano morti lente ai "molesti" tesserini a quattro zampe. La denuncia, l'ennesima degli ultimi mesi, arriva da un veterinario che da anni opera a Macomer, titolare di un ambulatorio medico e vigile sentinella degli atti di insensibilità e ferocia di cui sono vittime gli animali domestici.
 
Pistoia: Cucciolo maltrattato il tribunale ordina l'affido
Un cucciolo di pastore tedesco di appena cinque mesi è stato affidato dal giudice ad una famiglia dopo che, per giorni e giorni, era stato lasciato senza cibo dai padroni. Ad accudirlo erano i vicini che hanno segnalato il caso all'Enpa e ai vigili urbani. Proprio i vigili, dopo aver avuto l'autorizzazione della Procura della Repubblica, hanno provveduto al sequestro dell' animale che per un certo periodo è rimasto al canile municipale. Ieri dopo la convalida del sequestro da parte del gip, il cucciolo è stato dato in affidamento ad una famiglia.
 
Sassari: Trenta cani rinchiusi in un lager sbranano i cuccioli per la fame
Un odore pestilenziale, che si sente da metri di distanza. Tre ruderi cintati con una rete metallica e, all'interno, rinchiusi da una vita, almeno trenta cani. Sporchi, malati di rogna e denutriti. Il proprietario di questo lager per animali, che occupa un terreno in via Piandanna, a ridosso del cantiere del giardino ortobotanico, una decina di giorni fa si è ammalato ed è stato ricoverato in ospedale. E per quelle povere bestie, nonostante alcuni cittadini provvedessero a dar loro da mangiare, la situazione è precipitata.
Due cuccioli sono stati sbranati, probabilmente dal capobranco, un altro è morto assiderato.

Parma: Cani avvelenati emergenza
Bocconi avvelenati. L'ultimo caso si è registrato ieri mattina a Ugozzolo. La vittima è un affettuoso meticcio di taglia medio- piccola. Si chiama Giulio, e ieri notte era ancora in prognosi riservata nell'ambulatorio della veterinaria Paola Faccini. « Gli altri miei due cani - racconta Salvatore Pizzuti, 52 anni, artigiano - mi guardavano abbaiando con insistenza come per dirmi di seguirli. Cosí ho fatto. Dietro una siepe vicina ai campi c'era il mio cagnolino, agonizzante a causa di una polpetta o altro cibo letale.
 
Vicenza: Cani avvelenati è allarme
Bocconi avvelenati sparsi nei boschi, nei prati e perfino nei giardini privati. Nell’ultima settimana sono morti tre cani per aver ingerito esche letali. A lanciare l’allarme sono i veterinari della città. «L’altro giorno abbiamo ricevuto la prima segnalazione - spiegano all’ambulatorio Contri e De Zen -. Un pastore tedesco era in preda alle convulsioni, tipico sintomo d’avvelenamento.-
 
Treviso: Impiccato il gatto Pirata
Pirata era un gatto soriano di 11 anni che da 7 anni, dopo essere stato sottratto alla morte con una delicata operazione che lo aveva visto perdere un occhio, veniva amorevolmente accudito dalla sua padrona Lina Randelli Gagliazzo, residente al civico n.4 di Quinto di Treviso.
Martedi' scorso verso sera la signora Lina lo ha trovato nei pressi della sua abitazione ormai morente, verificando la presenza di un profondo solco attorno al corpo all'altezza del bacino, causato molto presumibilmente da un cappio realizzato con una corda di acciaio come quelle usate per i freni delle biciclette e lo sfondamento del cranio.
 
Cagliari: Un'altra strage di gattini
Un killer dei gatti che si serve di cani feroci per attuare i massacri in diverse parti della città. La preoccupazione si sta estendendo e in tanti sono preoccupati per le stragi di felini che da qualche tempo si stanno verificando a Cagliari. Stesse modalità, identica violenza e uguale brutalità.

Palermo: Cani avvelenati tra Baida e Borgo Nuovo
Cani avvelenati tra Borgo Nuovo e Baida. A segnalarlo al "telefono dei lettori" del Giornale di Sicilia è stata Anna Pirolo, che abita in quella zona. "Venerdì mattina - racconta la donna - nella piazza di Baida, proprio sotto la statua di san Francesco, abbiamo trovato due cani morti, probabilmente avvelenati. Erano randagi, ma adottati dalla gente". E venerdì mattina gli animali morti sono stati portati via da una squadra dell'Amia.
 
Vicofertile (PR): Bocconi avvelenati anche a Vicofertile
Dai tre ai 18 mesi di carcere rischia chi ha messo il boccone avvelenato a Ugozzolo. Perchè se Giulio non dovesse farcela, sarebbero guai per il responsabile della sua morte. Giulio, un affettuoso meticcio, è stato trovato l'altro ieri agonizzante dal suo padrone, che fortunatamente lo ha subito portato dal veterinario. E ieri, il piccolo amico a quattro zampe, stava meglio ma ancora non era fuori pericolo.-
 
San Marino: Cagnolina bastonata e uccisa
Cani e gatti crivellati di colpi uccisi o ridotti in fin di vita. Sono storie che si leggono quotidianamente sui giornali ma che non riguardano qualche lontano comune d’Italia.Uccisioni e maltrattamenti di animali, infatti, sono episodi ricorrenti anche a San Marino. La denuncia, circostanziata, è dell’Apas che dice “basta a queste barbarie”.Per capire quanto il fenomeno sia reale anche in Repubblica, l’associazione animalista riporta i due casi più recenti e davvero incredibili per violenza e crudeltà.
 
Medesano (PR): Uccisi anche gatti e una mucca
La strage di cani e gatti uccisi dai bocconi avvelenati è tristemente lunga, in tutta la provincia. Simbolo di una crudeltà e una barbarie che si fa fatica a credere possibile in una società evoluta come la nostra. E Medesano, in questo senso non fa eccezione, purtroppo. Per rendersene conto basta ricordare solamente gli episodi avvenuti negli ultimi due anni, senza spingersi troppo in là con la memoria: Nel febbraio del 2003, a Miano, muore Winni, un bastardino di tre anni. In giugno dello stesso anno a morire avvelenati a Case Baratta, alle spalle di Medesano in direzione di Cella di Noceto, sono invece Birba e Lea, due cani da caccia. In settembre il veleno si porta via in strada Ghiaie nel capoluogo Lea e Regina, due cani da caccia. E nelle aziende limitrofe della bassa del Taro ne muoiono almeno un'altra decina. Sempre nelle Ghiaie, alla famiglia di Primo Tanzi nel giro di un anno sono deceduti addirittura sette cani da guardia e alcuni gatti, l'ultimo dei quali nel gennaio scorso. Nel maggio del 2004, a Varano Marchesi, è « Pluto » a morire dopo una passeggiata verso Ca' Colombara e Ca' Castelli, mentre alcuni gatti e ricci vengono ritrovati morti all'ingresso del paese. Alla fine di agosto, di nuovo nelle Ghiaie, sono i cani « Banana » , « Jepò » e alcuni gatti a lasciarci la vita. Dieci giorni fa, infine, in strada Rettori, nella pianura del Taro, muore avvelenato Toby, un cane da guardia. Nella lunga lista c'è anche una mucca morta per un sospetto avvelenamento dovuto a un boccone mescolato al fieno.
 
Noto (SR): A Calabernardo una strage di animali
Gli "assassini" di cani e gatti randagi sono tornati. Hanno solo preferito cambiare zona, spostandosi da San Corrado di fuori, dove due anni fa furono trovati decine di cani e gatti ammazzati, in contrada Calabernardo. Esclusivo l'obiettivo: continuare la strage di animali.
 
Ragura: "Biasimevole gioco", gatti dati alle fiamme
Prima i cani, ora i gatti. I migliori amici dell'uomo sono entrati nel mirino di vandali e di uomini senza cuore. Dopo i casi dei cani avvelenati in pieno centro, ecco ora salire alla ribalta cittadina un altro fenomeno, quello dei gatti bruciati. Già, l'ultima «moda» è proprio quella di «innaffiare» con della benzina i gatti randagi e poi tentare di dare loro fuoco. Operazione che purtroppo riesce spesso. Gli esempi non mancano. Succede da qualche giorno in contrada Gaspanella, alla periferia della città. Qui vandali e gente senza cuore e dignità se la prende con i poveri gatti randagi. La tecnica è molto semplice. Seguono un gatto, gli fanno la posta. E quando questo meno se lo aspetta prima lo «bagnano» con della benzina, poi gli danno fuoco. Alcuni felini se la sono cavata solo con qualche bruciatura al pelo e un paio di ustioni di primo grado. Altri invece non ce l'hanno fatta: sono morti bruciati. Operazione barbara quella di appiccare il fuoco per puro «divertimento» ai gatti randagi.
 
Domodossola (VB): Cagnetta guida gli agenti e salva i suoi cuccioli
Una storia incredibile. Tanto incredibile da non sembrare vera. È la storia di una mamma cagna disperata. Che pur di salvare i suoi cuccioli fa qualcosa di straordinario. Riesce a convincere i carabinieri a seguirla fino al cassonetto dove qualcuno ha gettato i suoi piccoli. Quattro cuccioli meticci catapultati come rifiuti dentro una scatola di metallo. E come spazzatura sarebbero stati portati via, tramortiti dal freddo e dalla fame. Ma il cuore di mamma fa fare cose incredibili. Fa superare la paura. La paura degli agenti che invece di scacciarla via, cercano di capire il suo lamento, il suo modo singolare di attirare la loro attenzione. Lei sa bene che la vita dei piccoli dipende dal suo impegno e dalla sua determinazione. E con grande coraggio ci riesce. Riesce a intenerire uomini abituati a tutt'altro. i militari dell'Arma incuriositi da questa cagnetta che si trascina dietro un sacchetto di plastica con cui era stato avvolto uno dei cuccioli della sua nidiata, morto e poi abbandonato, la seguono. I carabinieri le vanno dietro senza pensarci troppo, cercando di non spaventarla. Lei non ci pensa due volte. Li guida fino al cassonetto.
 
Alcarno (TR): Venti cani avvelenati in contrada Furchi
Non c'è più traccia di cani in contrada «Furchi» la zona che si trova a ridosso della piazza San Francesco.
L'ultima vittima dei bocconcini avvelenati è stata un meticcio che era stato «adottato» dai condomini di un edificio. Il povero animale, dopo avere ingoiato una polpettina, è morto alla presenza di numerosi bambini inorriditi, che hanno assistito alla sua straziante agonia. Non c'è stato nulla da fare per il povero animale, nonostante le premure dei residenti che hanno fatto intervenire vigili del fuoco e il veterinario comunale. Il fenomeno dei bocconcini avvelenati disseminati lungo le strade è ormai un vero e proprio allarme.
 
Recoaro Terme (VI): Ancora cani e gatti avvelenati
Ancora bocconi avvelenati. Dopo Valdagno, tocca a Recoaro Terme. In due settimane sono state trovate le carcasse di 20 gatti, un cane, due scoiattoli e tre 3 merli. A lanciare l’allarme è la famiglia Stecca, protagonista dei ritrovamenti. Conferma che non si tratta di casi isolati arriva da Marco Berto, veterinario in servizio anche nella località termale. Il problema non coinvolge solo i padroni di animali, ma l’intera popolazione.
 
Roncone (TN): Strage di cani nel trentino
Dieci cani morti in seguito ad avvelenamento, uno sopravissuto ed un altro che rischia di non farcela.
Questo è il bilancio di una serie di crudeli episodi che, nel primo mese e mezzo di questo 2005, ha avuto come vittime alcuni cani di Roncone, soprattutto appartenenti a persone che abitano nella parte alta del paese. L´ultimo, in ordine di tempo, è stato intossicato tre giorni fa da un boccone contenente veleno per topi e gettato all´interno del giardino nel quale si trovava.
 
Genova: Gatti in gabbia denunciato allevatore
Li chiama tutti per nome i suoi trentaquattro gatti, anche se la loro cuccia è una catasta di gabbie chiusa in una stanza di tre metri per tre. Un allevatore di Aggio, sulle alture della Valbisagno, è stato denunciato per maltrattamento di animali dalla polizia municipale e dalle guardie zoofile dell'Associazione amici degli animali abbandonati. È il titolare di una pensione per gatti che fino a due anni fa dava ricovero ai mici delle famiglie genovesi in vacanza. Una struttura dichiarata idonea dall'ufficio veterinario della Asl, che adesso si limita a crescere e rivendere nuovi cuccioli di gatti di razza.
Ieri mattina i vigili del reparto Ambiente e le guardie zoofile hanno ispezionato e perquisito l'abitazione del titolare, un sessantenne che gestisce l'allevamento insieme alla moglie, su mandato del sostituto procuratore Anna Capena, titolare dell'indagine. E hanno trovato trentaquattro gatti e sei cani. Mentre per questi ultimi c'era spazio e, a quanto pare anche cibo, a sufficienza, lo stesso, secondo i vigili dell'ambiente, non si può dire per i primi.
 
Milano: Entra in chiesa per pregare quando esce il cane non c'è più
Sono bastati pochi minuti per gettare una donna nella inconsolabile disperazione di aver perso il proprio cane. Domenica mattina Rita D., ha portato a spasso "Briciolo" uno yorkshire che indossa un elegante cappottino blu. Dopo il solito giro delle aiuole la signora decide di entrare in chiesa. E' circa l'una e siamo in piazza Wagner: il cane non può entrare nel luogo sacro, ma non si può neppure lasciarlo libero per la strada. La donna decide di legarlo al palo del sagrato consapevole di assentarsi per pochi minuti. Quando ritorna scopre che il cane non c'è più, è sparito con il suo cappottino e il guinzaglio.
 
Provincia di Venezia: Impallinato e salvato, storia di Marte il gatto.
Marte è salvo. Ed è tutto merito di un ragazzo di nome Mirko che lavora alla piscina del Terraglio che un giorno della settimana scorsa si è accorto di quel gatto, al quale è stato dato il nome del "dio della guerra", che rantolava per strada, strisciando sull'asfalto. Di primo acchito ha pensato che fosse una povera bestiola giunta al termine della sua esistenza, un felino randagio che si barcamenava per la strada in attesa dell'Ora Suprema. Poi avvicinandosi a quel micione, Mirko si è reso conto che il gatto non era al termine della sua esistenza, ma qualche idiota aveva deciso di impallinarlo ben bene, scaricandogli addosso oltre un centinaio di pallini. «L'ho trovato quasi in mezzo alla strada - racconta Mirko - e ho pensato di fare qualcosa per salvarlo». A quel punto, con pazienza e con amore, Mirko in qualche modo è riuscito a portare la bestiola da un veterinario che lo ha preso sotto la propria cura cercando in qualche modo di salvarlo.
 
Frosinone: Sei cuccioli barbaramente avvelenati
Lo sguardo sospettoso, il musetto rivolto verso il basso e nessuna voglia di giocare, nonostante abbia solo un paio di mesi e a quell’età, si sa, i cuccioli sono veri e propri vulcani di energia. Ha ripreso a mangiare solo da un paio di giorni, perché prima forse non si fidava (e come non capirlo) di ciò che gli veniva dato da mangiare. Dopotutto è l’unico cucciolo scampato al barbaro avvelenamento di sei cagnolini, avvenuto quattro giorni fa all’interno di un condominio di Corso Lazio. E l’animale è ancora debole per le medicine e gli antibiotici che sta prendendo per disintossicarsi dal veleno messo, da persone senza scrupolo, nel cibo lasciato come esca.
 
Agrigento: Strage di cani
I cani muoiono uccisi dal veleno al Villaggio Mosè. Polpette letali, bocconcini di carne apparentemente appetitosi condannano i randagi ad una straziante agonia. Succede in via Mattia Pascal, nella zona esterna del centro commerciale collegata alla strada statale che conduce a Palma di Montechiaro. Vittime degli avvelenatori anche alcuni cani domestici.
 
Frosinone: Altri due cuccioli avvelenati
Altri due cuccioli avvelenati, in questo caso con del lumachicida. I due cani, ancora in vita ma agonizzanti, sono stati ritrovati in corso Lazio, nella parte bassa del capoluogo. A dare l’allarme alcuni cittadini che avevano sentito i lamenti dei cuccioli. Inutili i soccorsi (a lato mentre vengono praticate le cure del caso): per i due randagi, infatti, non c’è stato niente da fare.
 
Legnago (VR): Il killer dei gatti è in cerca di vittime
 Il killer dei gatti è tornato in azione nelle campagne della Bassa rispolverando una tecnica di cui non sentiva parlare in giro da tempo: micidiali bocconi alla stricnina. Con questo sistema, nel giro un paio di mesi, ha tentato di avvelenare per ben cinque volte tre gatti meticci appartenenti ad una famiglia residente in via Pila, all’altezza del bivio che separa il capoluogo da Vigo e Vangadizza. Fortuna ha voluto che, nonostante i tentativi riavvicinati, le bestiole se la siano cavata senza gravi conseguenze, sia per un impiego contenuto del potente veleno che per le tempestive cure dei proprietari.
 
Viterbo: Si è lasciato morire il pitbull aggressivo
E' morto il pitbull mordace salito agli onori della cronaca agli inizi di gennaio. Ma non è stato soppresso dalla Asl, come avrebbe voluto il proprietario preoccupato dall'aggressività del cane: è stato trovato morto nel box della pensione Fontana dove, dopo il sequestro e i dieci giorni di osservazione, era stato ricoverato proprio su ordine dell'azienda sanitaria. 
A un primo esame i veterinari hanno rilevato delle escoriazioni alle zampe che hanno fatto pensare a un caso di autolesionismo, ma per essere più sicuri delle cause del decesso bisogna aspettare le analisi dell'istituto zooprofilattico che però non ha ancora fornito le risultanze degli accertamenti.
 
Carsoli (QA): Lupa di due anni uccisa con una corda di acciaio.
Una lupa di circa due anni è stata trovata morta nei boschi di Rocca di Botte, una frazione di Carsoli. L'animale è stato ucciso da un laccio preparato da bracconieri.
 
Castelfranco (RI): Cani uccisi nella notte.
Spari nella notte. Un fucile vigliacco e decine di cani colpiti, dentro e fuori il canile. A Castelfranco, dove sono ospitati circa 700 cani, è successo anche questo. A testimoniarlo sono i volontari che prestano la loro opera nella struttura privata al confine con il comune di Cantalice. L'ultima ”esecuzione” risale ad una quindicina di giorni fa: ad accorgersene sono stati gli operai addetti alla pulizia dei box, che hanno nuovamente ritrovato i cani uccisi: evidenti le ferite causate da armi da fuoco, per lo più doppiette e carabine.
 
Borgoricco (PD): Spara a un cane, che sopravvive, lo denunciano e si pente.
Il cane è vivo e sta bene. È questo l'unica cosa certa di una vicenda che da circa una settimana coinvolge due famiglie di Borgoricco, entrambe residenti in via dei Carraresi.
Il fatto risale a martedì della scorsa settimana quando B.D., 70 anni, esausto dal continuo andirivieni di cani randagi nel cortile della sua abitazione, ha preso il fucile di caccia, regolarmente denunciato, e ha sparato per mettere in fuga l'animale. «Lo ammetto, ho sbagliato a sparare, ma io ho tirato un solo colpo in aria, per spaventare quel cane che da giorni si aggirava nella zona e che ha provocato danni alla rete del giardino per centinaia di euro» dichiara pentito l'uomo.
 
Spoleto (PG): Sette volpini appena nati gettati nel cassonetto
Erano sette: quattro femmine e tre maschi. Sette cuccioli di razza volpino gettati come rifiuti dentro un cassonetto della spazzatura. A trovarli, proprio di fronte allo stabilimento della Minerva a Santo Chiodo, sono stati alcuni operai che stavano effettuando alcuni lavori lungo la sede stradale. Uno di loro ha udito distintamente i guaiti provenire dal contenitore della spazzatura e lo ha aperto trovando le povere bestiole chiuse dentro un sacco di plastica. Soffrivano perchè non riuscivano a respirare bene e i loro occhi si sono illuminati quando hanno notato la presenza degli operai. Insomma, era la salvezza per quelle povere bestioline.
 
Siracusa: Cane investito sulla maremoti cerca i suoi padroni
Un bell'esemplare di pastore tedesco, ribattezzato "Argo", cerca il padrone dopo una singolare disavventura e diventa il simbolo dell'opportunità di utilizzare i microchip sottocutanei. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando il cane è stato investito nei pressi di case Damma, sulla Maremonti, da un automobilista che, a detta di alcuni testimoni, si è fermato solo per controllare i danni alla propria vettura.
I testimoni, che si trovavano poco più indietro, sempre in auto, si sono quindi fermati per soccorre il cane. Il caso ha voluto, per fortuna della povera bestiola, che un veterinario, Pietro Romano, passasse da lì. Il cane, che lottava tra la vita e la morte, presentava un trauma toracico e facciale con serie complicazioni respiratorie.

 
Ancona: Si è ucciso dopo la morte del suo cane.
S'è ucciso con la stessa pistola, regolarmente denunciata, con la quale pochi giorni prima era stato costretto ad abbattere il suo cane malato. E' stato forse questo gesto disperato nei confronti dell'animale che tanto amava a gettare nel più totale sconforto il novantenne anconetano Gino Sgalla, residente in via Scrima, che martedì scorso, attorno alle 17, si è sparato un colpo di pistola in bocca all'ospedale geriatrico Inrca dopo una visita cardiologica.
 
Frosinone: Trovato un altro cagnolno morto, era in una busta in un cassonetto.
Ancora un ignobile caso di maltrattamento di animali a Frosinone. È stato intorno alle 19 di venerdì che due signore, che lavorano nella zona di Piazza Paleario, hanno sentito dei lamenti provenire dalla strada. Si sono avvicinate e si sono rese conto che i lamenti provenivano da una busta della spazzatura, appoggiata su una scala di cemento all’angolo della piazza, contenente il corpo di un cagnolino di piccola taglia, che poco dopo è morto.
 
Provincia di Padova: Sparare a cani e gatti è diventato un orribile sport: denunciate 4 persone.
Quattro persone sono state denunciate a piede libero per aver ucciso o ferito gravemente altrettanti animali colpevoli solo di aver miagolato o abbaiato infastidendo i vicini di casa. L'operazione, eseguita dai carabinieri della compagnia di Cittadella, è stata effettuata nei comuni di Campo San Martino, Borgoricco e Campodarsego, dove si erano verificati episodi di maltrattamenti a cani e gatti.
Il 9 febbraio era stato segnalato il ferimento di un cane randagio con un fucile da caccia; i militari hanno controllato tutti i possessori di porto di fucile della zona individuando il responsabile, B.D., 70 anni, di Borgoricco. Si è così proceduto al sequestro dell'arma ed alla denuncia. Stesso copione il 15 febbraio a Campodarsego: stavolta a fare le spese della cattiveria dell'uomo è stato un micio, impallinato da D.G., settantenne. Anche per lui denuncia e sequestro. Ancora un settantenne, questa volta di Campo San Martino, si è reso responsabile del medesimo reato nei confronti di un doberman. Si tratta di Z.R, residente nell'abitazione confinante a quella del proprietario dell'animale ferito. L'episodio più triste si è verificato ieri, quando un gattino è stato ucciso da P.F., quarantenne di Campo San Martino. Anche per lui l'accusa è di maltrattamento degli animali ed uso improprio del fucile, con spari in luogo pubblico. I carabinieri di Cittadella stanno effettuando ulteriori accertamenti. Chi usa impropriamente il fucile da caccia, verrà severamente punito, oltre che denunciato ai sensi della nuova legge sul maltrattamento degli animali.
 
Trento: Avvelenati due cani in giardino
Due bellissimi esemplari di setter inglese, Ciro e Fire di cinque e tre anni, sono stati uccisi a Mattarello da un boccone avvelenato buttato nel giardino di casa. Il proprietario, Guido Micheli, che vive in una villetta in strada ai Palazzi a Mattarello, ieri mattina ha trovato i due cani agonizzanti, ma l´intervento del veterinario non è servito a salvare gli animali che sono morti, uno dopo l´altro, nel giro di una ventina di minuti.
 
Sestri Levante (GE): Investì un gattino e lo finì con un calcio. Denunciato
Investe con la macchina un gatto che rimane ferito, ma non muore sul colpo. Mentre una ragazza scende dall'automobile del fidanzato per soccorrere l'animale, l'investitore - anche lui sceso dall'auto - finisce con un calcio il gattino che si stava sollevando sulle zampe davanti.
Di fronte alle proteste della giovane, che gli domanda il perché di un comportamento così brutale e gratuito, l'uomo le si avventa contro, aggredendola e picchiandola. Il fidanzato della giovane, che nel frattempo aveva parcheggiato il veicolo, si mette in mezzo per difendere la sua donna. E anche lui viene picchiato. La coppia ne esce con 17 giorni di prognosi all'ospedale e denuncia subito il fatto alla polizia che, immediatamente, identifica l'investitore. I. B., di Sestri, e la sua ragazza (difesi dall'avvocato Domenico Scrivo), sono in causa per le lesioni personali subite da G. B., sempre di Sestri, di fronte al giudice di pace. La denuncia per maltrattamento di animali, invece, è stata discussa ieri mattina in tribunale a Chiavari, di fronte al giudice Elisabetta Cusato che aveva già emesso un decreto penale di 800 euro nei confronti del sestrese per l'uccisione del gattino.
 
Cavarzene (VE): Una querela per l'avvelenamento di sette cani
Una querela per l'avvelenamento e la morte di sette cani è stata presentata ai Carabinieri di Cavarzere dalla proprietaria, sostenuta dalla Lac (Lega abolizione caccia). Secondo la Lac, della morte dei sette animali, uccisi con esche avvelenate nell'arco di un anno, sarebbero responsabili i cacciatori della zona.
 
Ugozzolo (PR): Bocconi avvelenati, altro caso
Dopo Giulio, è toccata a Fausto. Un cane meticcio anche quest'ultimo, ma di taglia pi ù grossa rispetto a quello che era stato avvelenato agli inizi di febbraio. Anche la zona è la stessa, un particolare che rende quest'ultimo caso, oltre che drammatico, ancora pi ù inquietante: l'area tappezzata dai campi di Ugozzolo, tra strada traversante Ravadese e strada Ugozzolo. Fausto - un bel cagnone di 9 anni, incrocio tra un pastore tedesco e un belga - l'hanno strappato a una morte orribile per il rotto della cuffia, ma è tuttora in pericolo, la prognosi riservata.
 
Ugozzolo (PR): Il cane è morto
Un'altra vittima della stupidità. E' morto anche Fausto, il cagnone meticcio di nove anni che era stato avvelenato l'altro ieri. « Colpevole » , come Giulio, l'altro cane ucciso agli inizi di febbraio, di aver ingerito un boccone avvelenato nei campi di Ugozzolo, tra strada traversante Ravadese e strada Ugozzolo. Sembrava fosse leggermente migliorato nel pomeriggio di ieri, come spesso accade in questi casi, ma nella notte se ne è andato. Una morte fatta di ore di agonia, con vomito e tremori.
 
Polcoro (MT): Guerra al veleno tra tartufai
La notizia è agghiacciante. Tra venerdì e sabato scorsi, 17 cani, 8 nel primo giorno e 9 nel secondo, addestrati ad individuare i tartufi, sono rimasti vittime nella pineta di Pisticci e nel Bosco Pantano di Policoro di polpette di carne, avvelenate con anticrittogamici. La strage è stata evitata per il ricorso tempestivo dei proprietari dei cani al veterinario Filippo Miraglia, nel suo ambulatorio di Policoro. È la guerra al veleno che per il secondo anno consecutivo viene ingaggiata tra i tartufari (raccoglitori di tartufi) per far fuori i cani dei possibili concorrenti che sono alla ricerca del prezioso tubero nella pineta jonica lucana, denominato «bianchetto della pineta».
 
Reggio Emila: Bocconi avvelenati denunciato un pensionato.
Il boccone avvelenato era nascosto in piccole uova di gallina francesina: un tasso, trovato morto nei paraggi, ne aveva già fatto le conseguenze, ma stavolta anche l'avvelenatore non resterà impunito. Gli agenti della Polizia Provinciale di Reggio Emilia lo hanno infatti sorpreso con cinque uova in mano, mentre era intento a disseminarle in prossimità di un corso d'acqua a Gombio di Castelnovo Monti. Per F.P., 67enne pensionato cacciatore di Casina, è dunque scattata la denuncia alla Procura della Repubblica per i reati di caccia con mezzi non consentiti, in periodo di divieto ed in zona di ripopolamento, nonché di getto pericoloso di cose.
 
Parma: Bocconi avvelenati, allarme in città
L'allarme « bocconi avvelenati » arriva anche in città. Almeno cinque sono le segnalazioni pervenute al Comune su altrettanti ritrovamenti di sostanze velenose in aree verdi di Parma e della periferia. I casi riguardano il parco di via Argonne, il parco Martini, le aree verdi di Vicofertile e Baganzola e la zona di Ugozzolo dove nello scorso fine settimana è stato ucciso, proprio con un boccone avvelenato, un cane meticcio di nove anni. I casi pi ù inquietanti e pericolosi, anche se per ora etichettati come « sospetti » perchè la conferma definitiva non è ancora arrivata, sono sicuramente quelli dei parchi cittadini, visto che nelle altre zone dove sono stati trovati i « bocconi » si pratica il ripopolamento a fini venatori.
 
Belluno: Storie di animali maltrattati
Il primo è accaduto l'altro ieri, attorno alle 19.30, in piazza dei Martiri. Proprio nel bel mezzo della città qualcuno era stato visto maltrattare un cane. Evidentemente quel comportamento nei confronti dell'animale dev'essere stato tale da suscitare la riprovazione e indignazione di quanti hanno assistito al poco edificante spettacolo. Si è quindi ritenuto opportuno, data la situazione, richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Più tardi i poliziotti erano chiamati ad intervenire nuovamente in piazza dei Martiri per un caso del genere. Erano circa le 20.50 quando veniva segnalato un nuovo maltrattamento. Nuovamente ad essere preso di mira era un cane. Stavolta lo "schieramento" in aiuto alla povera bestia, data la situazione venuta a determinarsi, è stato assai più ampio. Arrivavano infatti in piazza i vigili del fuoco ed il veterinario dell'Ulss n.1. Il cane veniva quindi prelevato e si provvedeva al suo trasferimento al canile municipale.
 
Tizzano (PR): Tre cani morti avvelenati, polpette anche in montagna
Il boccone avvelenato torna a fare notizia anche a Tizzano e dintorni. Il fatto risale a qualche giorno fa, ma solo ora è venuto a galla. Tre cani hanno perso la vita a causa di bocconi avvelenati, e con loro è morto anche qualche gatto. Il primo caso segnalato è quello di un cane di proprietà della famiglia di Pietro Del Sante. La famiglia in questione abita a Tizzano, lungo la strada che conduce a Gubinaria. La casa è isolata, limitata da un recinto ed è immersa nel verde del bosco che la circonda. Qui trovano ospitalità, oltre ad altri cani, anche altre specie di animali. La signora Betta è una dichiarata sostenitrice della Lega antivivisezione e della Protezione animali, e a Tizzano non ha mai nascosto queste sue simpatie, anche in pubblico. Anche per questi motivi colpisce che un cane appartenente alla sua casa sia stato ucciso da un boccone avvelenato e suscita, oltre che indignazione, anche preoccupazione per un atteggiamento cosí dannoso e pericoloso, tendente a colpire non solo gli animali liberi che sono presenti sul territorio, ma anche gli animali cosiddetti di compagnia, principalmente cani e gatti domestici, bestiole che le famiglie allevano e curano per averle e tenerle vicine, e che spesso danno un calore diverso anche alla vita di chi li accudisce.
 
Montechiarugolo (PR): Bocconi altri casi
Continua nel Parmense la strage di animali a causa degli ormai tristemente noti bocconi avvelenati. Anche il comune di Montechiarugolo non è rimasto esente da questa vera e propria piaga. Nelle settimane scorse Pedro, un boxer di appena un anno e mezzo, è morto per avvelenamento. Il fatto era successo a Basilicanova, in via Foscolo. L'altro giorno sono stati resi noti i risultati tossicologici effettuati sull'animale, che hanno confermato ufficialmente l'ipotesi dell'avvelenamento. Lo scorso 23 gennaio Luciana Caggiati ha trovato il proprio cane senza vita sotto un pino nel giardino. La donna non ha saputo spiegarsi come sia potuto accadere. La padrona ha assicurato che quel giorno il suo cane non era mai uscito dal recinto dell'abitazione: proprio per questo pare strano pensare che ad ucciderlo sia stata una polpetta abbandonata nei prati.
 
Gonars (UD): Deuncia per maltrattamenti di tre cani
Tre cani abbandonati a se stessi, senza cure e senza nessuno che badasse alla loro igiene. Questa l'amara scoperta fatta alcuni giorni fa dal cervignanese Fabio Di Marco. L'uomo si era recato all'ecopiazzola di Gonars per depositare alcuni rifiuti ingombranti e, richiamato dal latrato degli animali, si è avvicinato alla tettoia sotto la quale erano stati sistemati.
 
Pian del Lago (CL): Due cani feriti gettati nei rifiuti
Fino a poco tempo i cani fa li abbandonavano in scatoli addossati nei contenitori. Adesso li infilano direttamente nei contenitori della spazzatura, come a dire che lì dentro nessuno andrà mai a frugare. Gesti di crudeltà, come quello di ieri mattino quando ai vigili urbani è stata segnalata la presenza di due randagi dentro un contenitore nei paraggi di contrada Pian del Lago. Erano due cani di pochi mesi di vita, che presentavano ferite in tutto il corpo. Qualcuno, nel tentativo di disfarsene, li ha infilati nel contenitore, destinandoli a morte sicura. Un automobilista di passaggio fermatosi per gettare il sacchetto dell'immondizia ha udito i lamenti ed ha fatto intervenire la polizia municipale, salvandoli da una triste fine. I due cagnolini, successivamente, sono stati visitati e curati da un veterinario della ditta che ha in gestione il servizio di accalappiamento dei randagi, poi sono stati trasferiti al canile municipale.
 
Orotelli (NU): Quattro cuccioli gettati nel cassonetto
Quattro cagnetti ritrovati dentro un cassonetto ad Orotelli. Li ha salvati un passante che ha sentito piangere i piccoli abbandonati. Ora i quattro cuccioletti (nella foto di Massimo Locci) sono ospiti della stazione locale dei carabinieri dove ieri mattina sono stati visti da un veterinario che ne ha verificato le condizioni di salute.
 
Roma: Fa scendere i suoi cani dall'auto e li uccide a colpi di pistola
La scena era straziante. Due cani, morti, al suolo, altri due seduti accanto, a vegliarli. A trovarli così, gli agenti della polizia chiamati dai testimoni di quanto accaduto poco prima: intorno alle 8, un uomo a bordo di una Fiat Punto si è avvicinato ai bordi di un piccolo parco nella zona di San Basilio, a Roma. Dall'auto ha fatto scendere due cani, ha estratto una pistola e li ha ammazzati. Poi, è fuggito. Quando gli agenti del commissariato San Basilio sono arrivati sul posto, hanno trovato un pastore maremmano e un pastore tedesco morti, e altri due cani, un husky e un golden retriver, seduti accanto a quelli, come se li stessero vegliando
 
Roma: Vendetta al parco uccide due cani
Li ha giustiziati, come in un film di guerra. Perchè per lui, loro erano nemici. Un colpo in testa, forse due, con un fucile da caccia, in un prato alla periferia di Roma. Poi è risalito in auto ed è scappato. Così, ieri, un uomo ha ammazzato due cani; un pastore maremmano, di quelli grandi e bianchi che sembrano aggressivi ma con i padroni sono dolcissimi e un pastore tedesco meticcio femmina.
 
Sondalo (SO): Chi avvelena i gatti?
Micia - il nome non spicca certo per fantasia -, una bella gatta soriana di sei anni, era diventata la mascotte dei negozianti di via Vanoni a Sondalo. Tutte le mattine attendeva che i negozi alzassero la serranda per presentarsi - sempre puntuale - all'appuntamento con i suoi tanti padroni. Un padrone vero forse non l'aveva, ma certamente non poteva essere considerata un randagio qualunque ed i bottegai l'avevano subito adottata. «Tutte le mattine si presentava sulla porta al nostro arrivo, per poi andarsene a sera quando anche per noi era giunta l'ora di tornare a casa - afferma una negoziante della zona -. Tutti le davano da mangiare. Facendo una colletta c'eravamo preoccupati di farla sterilizzare». Nei giorni scorsi però, Micia è giunta in via Vanoni e subito qualcuno si è accorto che qualcosa non andava: «Il miagolio era continuo, e invano tentava di vomitare - afferma una negoziante -. Preoccupati abbiamo chiamato il veterinario che ha provveduto a farle un'iniezione. Le condizioni di Micia non sono migliorate e dopo una straziante agonia di due giorni è morta. Il veterinario non si è sbilanciato sulle cause che hanno costretto l'animale ad una fine così travagliata e sofferente, ma noi crediamo sia stata avvelenata».
 
Agrigento: Ferito e abbandonato salvato un cagnolino
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda di "Giusippuzzu", il cagnolino che dopo essere stato investito è rimasto per due giorni sul ciglio della 189. A fornire la prova che la linea di demarcazione, che distingue un essere umano da un qualunque appartenente al mondo animale, è a volte così sottile da essere facilmente travalicata, è stato un ignoto automobilista che transitando su quella strada, in prossimità dello svincolo per Fontanelle, ha investito il cane senza preoccuparsi di controllare cosa fosse successo all'animale. A trovarlo è stato Franco Indelicato, il quale si è accorto del corpo che giaceva adagiato nella cunetta lungo la strada, e si è precipitato a portargli acqua, cibo e una coperta. "Sorprendente l'atteggiamento del cane, - dice Mario Licata, uno dei soccorritori - nei riguardi dell'essere umano, lo stesso che ne aveva decretato la morte: è rimasto fiducioso anche dopo essere rimasto per due giorni abbandonato al margine della carreggiata".
 
Termoli: Cuccioli gettati in un cassonetto
Quattro cuccioli di cane appena nati Sono stati gettati in un cassonetto nei pressi di un centro commerciale di via Corsica. Evidentemente ci si voleva disfare degli animali gettandoli tra i rifiuti. Un brutto gesto che, fortunatamente, non è passato inosservato. Alcuni pedoni all'uscita del punto vendita hanno udito i lamenti dei cagnolini e dopo aver cercato nei dintorni sono riusciti a capire dove si trovassero i cuccioli. Aperto il cassonetto si sono trovati davanti ai bellissimi cani appena nati. Immediato l'avviso ai Vigili del Fuoco di Termoli giunti sul posto in pochi minuti.
 
Parma: Un altro cane avvelenato
Per sapere se Molly ce la farà si dovranno aspettare ancora almeno 24 ore. Ma per gli abitanti di via Pizzetti e della zona intorno a via Picasso è già allarme rosso. « Non portate fuori nel parco i vostri cani » , recita un cartello esposto davanti al civico 10. Sottintendendo se non li volete esporre alla crudeltà e alla stupida ferocia di qualcuno che, con ogni probabilità, ha sparso anche qui polpette avvelenate. Come quella che Molly ha incontrato sulla sua strada.
 
Flash
 
Il Resto del Carlino:
I vicini litigano e poi sparano al gatto...
Modena: Bocconi al veleno morti tre cani
'Avvelenati due caprioli'
Sette gatti adulti abbandonati dentro scatoloni sigillati (Ravenna)
Ancona: Ucciso un cane col veleno, un altro si è salvato
Proprietario di cani denunciato per maltrattamenti  
Trovati sei cani abbandonati (Macerata)
Polpette al veleno antilumaca usate per uccidere i cani (Macerata)
Reggio Emilia: Bocconi avvelenati, Il reato non cada in prescrizione
 
 
Il Tirreno:
Pecora sgozzata in un ovile
Bocconi avvelenati in aumento in valdelsa 
Una persecuzione contro i gatti nei giardinetti di via terreni
Capanno va in fiamme muoiono cani e galline
Dopo la lite uccide il cane dell'ex nuora -  litiga con la nuora e le investe il cane
Era un lupo l'animale ucciso da un'auto 
Tre gatti feriti con colpi d'arma da fuoco
 
La Nazione:
Animali avvelenati: una strage
Pettirossi nelle tagliole
Gatto ucciso da un colpo di carabina
Randagi, qualcuno vorrebbe abbatterli
Animali maltrattati nel canile L'Enpa: Titolare condannato 
La denuncia Cani e gatti avvelenati nella zona di Cavriglia  
Avvelenati un cane e un gatto
Prendono a calci il loro cagnolino (La Spezia)
 
Il Centro:
Un giovane lupo ucciso a fucilate nel parco
Celano:Strage di cani e gatti, ad ucciderli i bocconi avveleanti
 
Il Piccolo di Trieste:
Lascia per una notte tre cani chiusi nell'auto: denunciato
 
Libertà:
«Gattini morti, sbagliato accusare i cacciatori»
Alseno, il giallo dei cani scomparsi
 
Il Mattino di Padova
Il cane gli invade il giardino e lui gli spara con il fucile
Gatto e dobermann impallinati a marsango e campo s. Martino
 
La Nuova Sardegna
I cani abbandonati muoiono per l'incuria e la barbarie
killer dei cani allarme a Bandinu
 
La Gazzetta di Mantova
Annegati due cani nel ghiaccio
Avvelenati quindici gatti 
 
La Stampa
Bocconi avvelenati ai cani Scatta l'allarme a Piobesi
Tre cani uccisi da fame e topi 
Gatti bruciati a Pietra Ligure
 
La Nuova Ferrara
Lascia il pittbull legato in auto: padrone denunciato
 
Corriere Veneto
Taglia di mille euro contro i killer degli animali
« Avvelenati sette cani » Cacciatori sotto accusa
 
Gazzetta di Mantova
Cani uccisi dall'insetticida: hanno mangiato bocconi tossici
Lasciano fido all'hotel del cane ma ci resta per anni: 4 denunciati
 
Gazzetta di Reggio
Spargeva esche avvelenate, denunciato 
Colpì un cane con il forcone
 
La Repubblica
Sparisce il cane davanti alla chiesa
 
Il Giorno
Trovato un micio seviziato: amputate la coda e una zampa
 
La Nuova Venezia
Le avvelenano sette cani, lei denuncia e chiede i danni
 
Tribuna di Treviso
Bocconi avvelenati, altra strage di cani
 
Alto Adige
I gatti in casa o ve li ammazziamo
 
Corriere delle Alpi
Picchiano un cagnolino denunciati
 
La Provincia Pavese
Uova al veleno: uccise due volpi torna la paura
 
 
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