Maggio 2004 |
Mezzane (VR): SoS, qui ci avvelenano i cani
«Allarme: c’è chi, stupidamente e molto pericolosamente, prova un gusto sadico ad uccidere i cani con bocconi avvelenati: un misto di carne, pesticidi, diserbanti e stricnina». La denuncia, precisa e circostanziata, viene da due cittadini di Mezzane che, nel giro di pochi giorni, hanno visto morire atrocemente sei propri animali. Ma questi cittadini sono anche convinti di non essere i soli ad aver vissuto tale triste esperienza e proprio per questo hanno deciso di non tenerla più solo per sé.
«Ho assistito», denuncia con profondo dolore Mauro Casarola, che a Mezzane lavora come postino, «all’agonia di uno dei miei due cani, morti per avvelenamento. È stata un’esperienza atroce, che non auguro a nessuno. Si muoveva traballando perché stava perdendo il senso dell’equilibrio. Poi la sua muscolatura ha cominciato ad irrigidirsi e ha preso a rantolare in preda agli spasmi provocati dal soffocamento. Dalla bocca gli usciva bava mista a sangue, un sangue denso come miele. Per concludere le sue atroci sofferenze che nessuno, sano di mente, può sopportare di vedere, l’ho finito con una fucilata»
Castellammare (NA): La violenza quotidiana
Ancora una strage di cani nel parco di Quisisana, proprio come capitò lo scorso ottobre.
«Li ho sentiti abbaiare, guaire - afferma Rosaria Boccaccini, responsabile territoriale dell'Adda (L’Associazione per la difesa dei diritti degli animali) - poi, improvvisamente, il silenzio. Il tutto è avvenuto in un'area verde completamente abbandonata: una scena raccapricciante, una decina di cani stavano morendo». Erano accuditi e curati da volontari, abituali frequentatori del parco di Quisisana; ma ieri mattina la macabra scoperta. Lola, cagnolina di piccola taglia, giaceva a terra priva di vita insieme a Nerina, incrocio di chiwaua. Altri cani sono stati invece trovati lungo il percorso. L'Adda ha subito allertato il servizio veterinario dell'Asl 5 che è immediatamente intervenuto. I cani, sono stati prelevati e mandati all'Istituto zooprofilattico di Portici per individuare il veleno usato per ucciderli.
Ponte di Piave (TV): Crudeltà su una gattina. Amputata una zampa
Una nuova forma di tortura degli animali è stata scoperta dalla Lav a Ponte di Piave. Vittima una povera gattina, un incrocio di persiano con il pelo lungo. La gattina, raccontano i responsabili della Lav, si era inspiegabilmente allontanata da casa per cinque giorni, poi era tornata, con un piccolo problema. La gatta, infatti, zoppicava. I padroni, pensando a qualche urto, hanno aspettato qualche giorno per vedere se smetteva di zoppicare ma, invece di migliorare, la situazione peggiorava ed hanno quindi deciso di portarla dal veterinario. Secondo il racconto della Lav il dott. Buosi, Medico Veterinario responsabile del settore maltrattamenti dell'Ordine, nel visitarla si è accorto che due zampette, una davanti e una dietro, erano state bloccate da due elastici molto grossi e avviluppati in modo da bloccare completamente la circolazione. Gli elastici, ben nascosti dal pelo, hanno ridotto le due zampine uno strazio tale che una delle due, nonostante tutti i tentativi per recuperarla, è stata amputata ieri mattina perché in cancrena. Inoltre, a causa del dolore, la micia ha abortito ieri i piccoli che aveva in grembo.
Camapagnano (RM): Strada di Montelupoli. Uccisi 5 cani. Trovato in un secchio cibo al veleno
Cani avvelenati cani nelle ville di Campagnano. Quello che nell'immaginario collettivo è considerato il miglior amico dell' uomo è nuovamente e tragicamente finito nel mirino di coloro che se la prendono con chi non ha armi per difendersi. Nella strada di Montelupoli, infatti, sono stati avvelenati cinque animali, mentre molti altri sono stati salvati grazie alla tempestività delle cure prodigate e probabilmente alla bassa dose di cibo ingerito.
Nella via sono stati rinvenuti in un secchio un guanto e la presumibile micidiale miscela di cibo. Quanto ritrovato è ora al vaglio dell'Istituto di Zooprofilassi, che sta analizzando il materiale per capire che tipo di tossico è stato usato.
Varano Marchesi (PR):
Ancora bocconi Killer. Un altro cane morto per avvelenamento
I bocconi avvelenati hanno fatto un'altra vittima. È accaduto a Varano Marchesi, alla periferia del paese. A farne le spese è stato Pluto, un alano tedesco di quattro anni di proprietà della famiglia di Pier Luigi Bonzani. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando un pomeriggio la figlia di Pier Luigi, Francesca, ha deciso di andare a fare una passeggiata con «Pluto» verso Ca' Colombara e strada Castelli. Nel rientrare a casa dalla passeggiata Francesca si è accorta che l'animale stranamente stava perdendo il passo. Qualche metro ancora e poi ha iniziato a barcollare. Arrivato davanti a casa è caduto a terra in preda a convulsioni. A casa Bonzani hanno subito capito che il loro Pluto era stato avvelenato. Hanno cercato un veterinario, una veloce corsa in macchina contro il tempo e dopo dieci minuti era già in ambulatorio. Il veterinario ha subito compreso che il cane era stato avvelenato da un boccone contenente un miscuglio di sostanze altamente tossiche. Nonostante iniezioni e fleboclisi, poche ore dopo il cane è morto.
Colognola (VR): Strage di cani. Altri tre uccisi
Dopo le numerose denunce fatte nelle zone limitrofe, la piaga dei cani avvelenati da bocconi alla stricnina e pesticidi si estende anche in paese dove, nella frazione di San Vittore, in una settimana ne sono morti tre. Non si dà pace Pietro Albertini, proprietario da sei anni di Bimba, una cagnolina meticcia, di fronte al certificato medico rilasciato dal veterinario Emiliano Dal Monte che attesta il decesso «per avvelenamento da sostanze neurotossiche assunte sottoforma di esca durante una passeggiata nei campi». La stessa causa che nell’arco di sette giorni nella frazione ha portato alla morte di altri due cani, accomunati anche dal fatto di aver passeggiato con i rispettivi proprietari per i medesimi campi lungo la strada di campagna che da via Molini porta a Costeggiola di Soave.
Porto Empedocle (AG): Ignobile strage a Porto Empedocle
E' guerra totale ai cani randagi. A combatterla non è però qualcuno in supporto di Assuntina Dani Rametta, ma i soliti ignoti che armati di veleno hanno ammazzato cinque bestiole che da mesi bazzicano nelle vie del paese. Una guerra senza quartiere che giorno dopo giorno sta mietendo vittime innocenti il cui destino era quello di finire all'interno del canile provvisorio gestito dalla volontaria all'interno dell'area ex Montedison. Prima che Dani Rametta riuscisse a farli accalappiare ci hanno pensato i vendicatori solitari infastiditi forse per l'incessante abbaiare notturno.
Cabrasas (OR): Mattanza di cani e gatti in città
Una mattanza di cani e gatti. A Cabras i casi di animali uccisi per avvelenamento non si contano più. E adesso ci si chiede chi c’è dietro, ma anche cosa fare per soccorrere un fedele amico a quattro zampe, soprattutto se inizia a star male in piena notte. Interrogativo inquietante, visto che allo stato attuale non esiste un servizio che garantisca, in caso di emergenza notturna, la salvezza dell’amico fidato. Le vie pubbliche, ovvero quelle dell’Asl, non offrono soluzioni al problema. Il servizio sanitario lavora soprattutto sulla prevenzione.
Colle Valdelsa (SI): Cacciatore deunciato dall'Enpa per maltrattamenti
Un cacciatore è stato denunciato per maltrattamento di animali dalle Guardie Zoofile dell’Enpa. L’uomo stava partecipando a una gara di caccia presso il quagliodromo in località Boscosa, a Colle Valdelsa. Le Guardie Zoofile, nel corso del controllo, hanno trovato due cani di razza “Bracco italiano” chiusi in una gabbia di legno troppo piccola per le dimensioni degli animali; i due cani non potevano muoversi né restare in posizione eretta contrariamente a quanto prevede la legge sul trasporto degli animali.
Oristano: Continua la strage: avvelenati altri quattro animali
L’avevano avvelenato due volte ma si era salvato grazie alle cure immediate. Alla terza non ce l’ha fatta. Parliamo di Ciccio, cane di otto anni Cirneco dell’Etna, una razza non comune, bello, affettuoso. La scorsa settimana ha fatto la solita escursione serale e gli hanno dato qualcosa che gli è stata fatale. L’ultima di una serie di morti infinite. Continua a Cabras la mattanza di cani e gatti, in periferia o in centro non fa differenza. Difficile dire se è opera di uno sconosciuto e spietato serial-killer oppure del classico conoscente della porta accanto, sicuramente di un intollerante di cani che abbaiano e di gatti che lasciano il segnale del loro passaggio in ogni angolo
Volano (TN): Bocconi avvelanti a Volano Era molto arrabbiato - e non solo con chi maneggia con tanta disinvoltura i veleni, gli antiparassitari e gli anticrittogamici agricoli, ma anche, e soprattutto, con chi (ente pubblico) non regola tale uso con apposite ordinanze - il cittadino che ieri mattina ha telefonato in redazione per denunciare quanto accaduto al proprio cane, avvelenato da un boccone inghiottito in pieno centro del paese. Non è la prima volta che questo succede, visto che l´husky in questione aveva già rischiato di morire sei mesi fa e anche quella volta, come l´altra sera, è stato salvato dal pronto intervento e dalla professionalità del veterinario, dottor Pizzini.
Medesano (PR): Continua la strage di cani
La strage dei bocconi avvelenati nel territorio medesanese non si ferma. L'ultimo cane avvelenato è Taddeo, un meticcio maschio di due anni e mezzo, morto nei giorni scorsi sulle alture della frazione della Val Recchio. Il grave fatto è accaduto in località Case Faggi sulle colline verso il confine con il comune di Pellegrino e di Salsomaggiore. Erano le 13 quando Taddeo, legato con un guinzaglio, riusciva a liberarsi e a scappare dal cortile di casa. Il suo padrone, Pietro Ugolotti Serventi, appena si è accorto che il cane si era liberato, è corso subito nella direzione dov'era scappato e ha iniziato a chiamarlo. Sono passati pochi minuti e Taddeo è riapparso barcollante e con la bava alla bocca. Ugolotti Serventi ha subito capito che il cane era stato avvelenato. Ha preso la sua autovettura, ha caricato sui sedili posteriori Taddeo ed è poi partito alla volta di Salsomaggiore, che dista quattordici chilometri. L'obiettivo era di portarlo dal veterinario di fiducia per cercare di salvarlo. La corsa è stata però inutile: dopo pochi chilometri il cane è morto.
Oristano: Scuderie blindate contro i furti di cavalli
Cavalli nel mirino, rubati dalle scuderie oristanesi. Per i cavalieri è certo che gli animali siano stati trasformati in carne da macelleria. «Ho cercato di rintracciare il camioncino che qualcuno ha visto andare via dalla mia scuderia, ma non sono mai riuscito a recuperare un solo indizio -racconta uno dei cavalieri derubati- Ho cercato dovunque, da una parte all’altra della Sardegna, perché al mio cavallo ero molto legato».
I box sono stati visitati quasi tutti, da una periferia all’altra. Purosangue inglesi o anglo-arabi, stalloni, fattrici e persino puledri. Caricati in tutta fretta e trasferiti direttamente in mattatoio.
Siracusa: Cane fulminato da un boccone avvelenato
Il loro cane è morto durante una scampagnata in montagna. Un Golden Retriever di 30 Kg, deceduto nel giro di un'ora per avere ingerito un boccone di carne trovato in un piatto di plastica. Il povero animale ha mostrato i primi segni di malessere già dopo un quarto d'ora. I proprietari si sono immediatamente messi alla ricerca di un veterinario e dopo alcune telefonate sono riusciti a rintracciare il dottore Gianluca Barbato di Pachino. L'animale è morto durante il tragitto, però, prima di emettere l'ultimo respiro ha espulso un boccone di ciò che aveva ingerito. Il veterinario lo ha analizzato appurando che «si è trattato di organi fosforati utilizzati in campo agricolo» ha dichiarato.
Molassana (GE): Trasloca e lascia il cane nel vecchio appartamento
Aveva traslocato con armi, bagagli e l'intera famiglia. Aveva portato via tutti i mobili, le suppellettili, la televisione e lo stereo. Aveva anche staccato le lampadine per trasferirle nella nuova abitazione. Aveva preso tutto, tranne il suo cane. Aveva deciso che il grosso pastore tedesco che per anni era stato al suo fianco non dovesse seguire la famiglia nella nuova casa. I loro destini si sono divisi nell'appartamento di via Mogadiscio: il cane è rimasto a Molassana, randagio nella casa in cui era stato cresciuto; i padroni nella loro nuova abitazione, a Bavari. Dove il capofamiglia, Mauro, 55 anni, è stato raggiunto da una denuncia per maltrattamenti di animali.
Rovereto (TN): Tre cani avvelnati attorno al Pasubio
Federico Baroni, consigliere comunale a Rovereto nelle filie di Rovereto Democratica, ha vissuto sulla propria pelle l´orrore dei bocconi avvelenati. «Ero a malga Buse, nel gruppo del Pasubio, con il mio cane, un meticcio di tre anni. L´ho visto morire in pochi minuti, sicuramente per un boccone avvelenato» racconta il consigliere. Non solo, una coppia di turisti padovani ha visto il proprio Setter, una femmina di un anno e mezzo, fare la stessa fine, promettendosi di non tornare più in Trentino. E un terzo cane, un Husky, era morto il giorno prima per lo stesso motivo. Massima attenzione, quindi, per quanti si incamminano (a due e quattro zampe) sui sentieri del Pasubio.
Udine: Ammazzagatti per proteggere i cardellini
Una strage di gatti sospetta, una trentina. Il ritrovamento di felini morti ripetuto nel corso di circa due anni in un'area circoscritta di Premariacco, ha messo in allarme gli abitanti della zona e in particolare una donna che, davanti al terzo gatto di sua proprietà trovato agonizzante, probabilmente a causa di un boccone avvelenato, ha chiesto ai carabinieri di svolgere indagini sospettando che il «killer» potesse essere un vicino di casa. Un blitz condotto dall'Arma di Cividale e dalla forestale è sfociato nella denuncia di un anziano di Premariacco di 73 anni, per maltrattamenti di animali e detenzione di trappole per la cattura di uccelli e fauna.
Porto Viro (RO): Ucciso un levriero russo con un veleno sconosciuto
Un levriero russo ucciso per avvelenamento. La cattiveria gratuita contro gli animali non conosce limiti. Maria Teresa Bovolenta che si occupa da tanti anni di cinofilia, è involontaria vittima indiretta del fatto che ora rende noto solo dopo aver avuto la certezza della sua accusa.
Realmonte (AG): Cibo al veleno: strage di randagi
Cani e gatti uccisi con polpette al veleno. La barbarie non ha confini e dilaga anche nel piccolo centro dell'agrigentino, fino a poco tempo fa immune da simili «sconcezze».
Solo nelle ultime settimane però sono almeno dieci i randagi assassinati con scientifica crudeltà da gente pronta a farsi giustizia da sola, chissà per quale reato subito. Qualcuno che infastidito dalla massiccia presenza di animali senza padrone in giro per le strade del paese è andato in cucina per preparare «gustose» pietanze da somministrare alla sfortunata bestiola di turno, con il solo intento di eliminarla senza spargimenti di sangue. La polpetta in questione, utilizzata in diverse occasioni e la cui composizione è stata accertata dagli specialisti della locale guardia medica è stata realizzata con abbondante uso di ottima carne e pelle di pollo, «condita» con sostanze velenose non meglio identificate.
San Fermo della Battaglia (CO): E' caccia al killer dei gatti...
Ancora un episodio di crudeltà contro gli animali. È avvenuto lo scorso fine settimana in via Carnini, in località Camerano, di fronte al cimitero, proprio dove un anno fa una gatta venne legata con un filo di ferro al cancello di villa Canepa; in precedenza un gattino di pochi mesi venne murato vivo davanti alla chiesa di Santa Maria, mentre un terzo gatto venne impallinato in via Somaini. L'ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi quando lo straziante miagolio di vari gatti ha incuriosito una donna, che si è affacciata al balcone e ha notato, nel cortile di fronte, un uomo che stava sbattendo violentemente contro il muro una gatta adulta, bianca e nera, sino ad ucciderla.
Coriano (RM): Taglia le orecchie ai cani
Per eliminare le zecche dalle orecchie dei suoi due cani non ha pensato a nulla di meglio che amputarle con le forbici. Per questa ragione un anziano di Cerasolo (Coriano) è stato denunciato dai responsabili del Canile di Riccione alla Procura della Repubblica di Rimini per maltrattamento di animali.I due cani, un maschio di maremmano di 6 mesi e mezzo e un incrocio collie-maremmano di 5, sono stati sequestrati e ora sono custoditi nel canile di Coriano in attesa di un padrone nuovo, possibilmente più premuroso.
San Marino: Lesmaniosi, i cani saranno abbattuti
I 12 cani colpiti da lesmaniosi, ospiti del rifugio gestito dall’Apas, saranno abbattuti.Una decisione dolorosa, ma inevitabile, come spiega il dirigente del servizio veterinario Maurizio Berardi: “La malattia non è curabile, i mezzi di prevenzione a nostra disposizione purtroppo sono molto limitati. Non possiamo permettere che persista un focolaio attivo all’interno del canile. Non c’è nessun’altra alternativa”.
Salluri (CA): Strage di gatti in via Trexenta
Sette gattini sono morti nel condominio dello Iacp in via Trexenta 12 a Sanluri. Uccisi domenica dal potente veleno mischiato con il cibo lasciato nelle ciotole in giardino. «Non è la prima volta che capita», denuncia Milena Manca, un’inquilina del condominio. Uno dei gatti avvelenati era suo. «Li abbiamo trovati agonizzanti nel giardino e nel garage ma ormai non c’era nulla da fare. Una vera strage.
Bologna: Abbandona cani, poi picchia i vigili
Prima ha abbandonato i suoi due cani in macchina sotto il sole, poi una volta arrivata la polizia municipale, ha insultato e malmenato i vigili, mandandone uno all'ospedale. L'autore dell'aggressione, avvenuta a S.Giorgio di Piano, nel Bolognese, è un 33enne con precedenti penali. L'uomo è stato arrestato con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nei suoi confronti è scattata anche una denuncia per maltrattamento di animali.
San Marino: Soppressi i 12 cani malati
L’accorato tam tam mediatico, cui ieri si è aggiunta anche la richiesta ufficiale di una dozzina di consiglieri che hanno scritto al segretario alla Sanità e al Congresso di Stato, non è bastato a salvare la vita dei 12 cani colpiti da leishmaniosi.Gli animali sono infatti stati soppressi ieri mattina al rifugio gestito dall’Apas, prima dell’orario di apertura, così come qualche giorno fa aveva annunciato il dirigente del servizio veterinario Maurizio Berardi, che aveva parlato di decisione “dolorosa, ma inevitabile”.
Aqui Terme (AL): Gravi rischi per i cani. Trovai in centro città bocconi avvelenati
Scatta di nuovo l'allarme per la sicurezza del migliore amico dell'uomo. Nell'Acquese è stato di allerta per evitare che il "killer dei cani" possa tornare, come già avvenuto in passato e nella vicina Ovada, ad agire. Accertamenti hanno portato alla luce, disseminati in diversi angoli di Acqui Terme, bocconi avvelenati. Le indagini sono scattate dopo la denuncia verbale fatta da alcuni proprietari di cani. Si tratta in prevalenza di polpette di carne imbottite, almeno sembrerebbe di stricnina. Uno dei ritrovamenti è stato fatto nei pressi del cimitero cittadino. A distanza di qualche mese quindi, continua la preoccupazione di chi è proprietario di un cane o di altro animale visto che il rischio che possa venire avvelenato è evidente.
Latisana (UD): Addio Maggie piccola cocker avvelenata dalle esche contro topi
Questa è la storia di Maggie, una cockerina morta senza un perché. L'ha ammazzata del veleno per topi, è vero, ma non c'è nessun motivo per cui, sopra un marciapiede, in pieno centro, debba esserci del veleno per topi. Oggi le sue padroncine la piangono come si piange un animale caro, con disperata discrezione, ma anche con la voglia bruciante di raccontare.
Ravenna: Fuoco contro i gatti
Cinque incendi in meno di un mese, l’ultimo l’altra notte, con il fuoco appiccato sul telo di nylon che copre il container adibito a colonia felina in via Dorese. Un incendio fortunatamente limitato, che non ha prodotto conseguenze gravi, ma solo la consapevolezza che qualcuno non gradisce i gatti ospitati nel rifugio di lamiera “parcheggiato” in fondo a via Dradi.
Ruvo (BA): Tiro al bersaglio contro un cane, cinquanta colpi di fucile: è salvo
Oltre 50 colpi di fucile sono stati sparati contro un cane meticcio in una pineta nei pressi della contrada Calentano: ignoti, dopo aver immobilizzato la povera bestia, hanno iniziato un vero e proprio tiro al bersaglio con cinica premeditazione.
A scoprire il cane agonizzante è stato un gruppo di giovani che lo hanno portato in città presso la lega amici del cane dove il tempestivo intervento e le amorevoli cure della signora Maria Castagna l'hanno salvato dalla morte. Nessun colpo per fortuna aveva leso organi vitali.
Subiaco (Roma): Avvelanti di notte i gatti del sindaco
Avvelenati i gatti del sindaco di Subiaco. Mani ignote e vigliacche hanno cosparso di veleno il rifugio notturno dei quattro gattini, provocando la morte fra atroci dolori di due animali e l'intossicazione di un terzo, che ora viene curato dal veterinario. Il quarto non ha mangiato i bocconi avvelenati e si è salvato. «A determinare il decesso è stato veleno per lumache che attacca immediatamente il sistema nervoso» dichiara il primo cittadino, Francesco Lando.
Parma: Getta il gatto in tangenziale....
«Sembrava uno straccio sporco buttato via, un pezzo di stoffa lanciato lontano. Poi quando ho visto che si muoveva ho inchiodato l'auto. E mi sono trovato in mano quel gattino». Un batuffolo morbido e colorato che ora corre e incespica come tutti cuccioli, ma che aveva invece un destino segnato. Buttato fuori da quella Ford blu lanciata verso Vicofertile, appunto, come uno straccio vecchio o una palla di cartaccia che non serve più.
Imperia: Caccia ai killer dei gatti
Caccia aperta al serial killer dei gatti. C'è un certo timore, ma anche la ferma volontà di identificare e denunciare il misterioso autore degli avvelenamenti che stanno sterminando, da qualche giorno, i gatti selvatici delle case popolari di via Airenti, poco prima dell'abitato di Caramagna. Gli abitanti della zona sono spaventati.
Capua (CS): Cani morti fuori l'ufficio tecnico
Ieri mattina è stato trovato per la terza volta un cane morto depositato dalla sera precedente davanti all'ingresso dell'ufficio tecnico in via Conte della Bagliva. E' la terza volta che capita. Il cadavere della bestiola è stato messo in una busta di supermercato e portato fino alla soglia dell'ingresso dell'Ufficio tecnico dove è stato depositato e ieri mattina alle dieci era ancora lì nella sua busta. |