Marzo 2004

Teramo: Pitbull denutrito e inferocito, tenuto nel sottoscala
Con l’accusa di aver incrudelito un pitbull che, pare detenesse, pur non essendone proprietario, un teramano, T.L., è stato condannato dal giudice unico del Tribunale di Teramo, Pasquale Giovannucci, a 600 euro di ammenda. L’uomo era stato chiamato a rispondere di maltrattamento di animali. L’accusa nei suoi confronti era scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata, per altri motivi, da rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel corso di questa, all’interno di uno sgabuzzino, ricavato nel sottoscala dell’abitazione, venne rinvenuto il cane. L’animale, tenuto legato ad una catena, appariva chiaramente denutrito e reso, pertanto, inavvicinabile, inferocito ed indomabile. L’imputato aveva fatto presente che il pitbull non era suo e che lo teneva semplicemente in custodia, dopo aver ricevuto assicurazioni dal proprietario, un suo conoscente, per altro indicato assai vagamente, che presto per il cane si sarebbe presto trovata una sistemazione più consona. Ma, in fase di giudizio, oggetto della causa era appunto lo stato in cui era stato ridotto l’animale, indipendentemente da chi ne fosse legittimo proprietario. Da qui la condanna pecuniaria comminata dal giudice nella stessa misura richiesta dal rappresentante della pubblica accusa, il Pm Monica Speca.
 
Vicenza: Gatto ucciso dall'acido
Terribile fine di un gatto adottato da una famiglia di via Cavour, in quartiere Tigli-Matteotti a Rosà, lasciato libero per un’ora di svago. L’episodio si è verificato domenica scorsa e presenta alcuni aspetti inquietanti: il micio, tornato a casa a stento, consumato dalla sostanza chimica, molto probabilmente acido solforico; e il proprietario che l’aveva soccorso costretto a ricorrere alle cure dell’ospedale di Bassano per ustioni alle mani.
Il gatto randagio era stata adottato da una famiglia che vive in un’abbinata della nuova zona residenziale a sud di via De Gasperi. Era stato strappato ai pericoli della strada, macilento e sofferente. In breve si era rimesso e, domenica scorsa, i proprietari avevano deciso di concedergli un’ora di libertà.
L’animale è tornato a casa in condizioni di grave sofferenza, coperto da una schiuma bianca. Bianche anche le impronte lasciate sul pavimento dell’abitazione. Il proprietario si allarma e chiede l’intervento di un veterinario. In breve tempo le condizioni dell’animale peggiorano. La morte è concomitante con lo scioglimento prima del pelo, poi del resto del corpo.
 
Pagani (SA): Scoperto un allevamento di pitbull
Scoperta una casa degli orrori dove trasformavano docili cani in animali da combattimento per la scommesse clandestine. Brillante operazione dei carabinieri della stazione di Pagani che hanno sequestrato un rudere situato sulla Variante. In quella che fu una caserma delle forze dell'ordine sono stati trovati 3 pitbull e un rottwailer in cattive condizioni di salute. Sul corpo c'erano ancora numerose ferite, segni evidenti di feroci combattimenti clandestini. Nella struttura abbandonata che è raggiungibile da un cortile di via Pagano. Celle erano state realizzate su diversi livelli della struttura. I cani venivano incatenati, lasciati al buio, in spazi angusti e senza finestre. In questo modo diventavano aggressivi, intrattabili e pronti a sostenere i combattimenti all'ultimo sangue che dovevano fruttare diverse migliaia di euro. Tra i cumuli di rifiuti sparsi un po' dovunque, sono state rinvenute grosse chiazze di sangue ed anche ossa di animali. Un teschio ed una mandibola, forse appartenuti a qualche vittima dei barbari combattimenti, sono saltati fuori solamente nel tardo pomeriggio di ieri, quando i carabinieri, agli ordini del comandante Espedito Matarese, hanno effettuato un ulteriore sopralluogo.
 
Sarno (SA): Ritorsione contro un pastore, gli ammazzano cani e pecore
Due pastori maremmani, un meticcio e due pecore, tutti strangolati con cinghie da persiane ben strette intorno al collo e poi abbandonati in cima a una delle alture che cingono la città. Questa la scoperta fatta ieri dal proprietario degli animali, un pastore che vive e lavora proprio a ridosso dell'altura. Nonostante le basse temperature, il processo di decomposizione delle carcasse era già giunto a uno stadio avanzato. Diverse le ipotesi che sono state fatte. Potrebbe essersi trattato di un atto di ritorsione contro il proprietario del gregge, già in passato preso di mira. In tal caso l'esecuzione sarebbe una banale espressione della quotidiana insofferenza verso quegli animali che, lasciati liberi di pascolare, avrebbero arrecato in passato dei danni agli oliveti presenti in zona.
 
Albaredo (VR): Di che cosa sono morti Laika e Zulu?
Sono trascorse due settimane dalla morte dei due cani Laika e Zulu, ma la signora Annalisa Brena non si dà pace. Ha assistito i suoi due cani in quelle ore di sofferenza quando, con occhi supplichevoli, sembravano chiedere alla padrona: perché ci succede tutto questo? Il motivo della morte di quella femmina di dobermann e del bell’esemplare di pastore belga sta tutto in una parola, pronunciata dal veterinario dopo la constatazione del decesso: avvelenamento. È una parola che coloro che possiedono cani conoscono bene e faticano a contrastare. Annalisa ha deciso di muoversi e ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Ronco e alle guardie provinciali. Purtroppo non ha nessuna prova in mano, non è riuscita a recuperare neppure un pezzo di quei bocconi avvelenati che con ogni probabilità hanno provocato la morte dei suoi due cani. «Il veterinario non ha praticato un’autopsia, ma era comunque molto sicuro delle sue valutazioni - racconta la signora - Si tratta di un veleno usato in agricoltura che agisce sui centri nervosi paralizzandoli. Le povere bestiole che lo ingeriscono muoiono tra dolori atroci».
 
Pagani (SA): Rubato uno dei pitbull liberati dai carabinieri
Rubato uno dei tre pitbull liberati nel rudere trasformato in un vero e proprio centro di addestramento al combattimento. E' stata sporta ieri mattina una nuova denuncia per furto dagli operatori del rifugio per cani di Pagani. Uno degli animali che insieme al Rottwailer erano stati trasferiti nel canile, è stato rubato con la complicità delle tenebre. Le indagini avviate dai carabinieri della locale stazione, agli ordini del comandante Espedito Matarese, dovranno cercare di dare un nome ai balordi che hanno agito.
 
Cremona: Morti tre gatti, avvelenati?
Tre gatti morti e un altro micio in fin di vita. Quattro casi avvolti dal solito, terribile sospetto: avvelenamento. Il padrone dei mici, il settantenne Pino Fanfoni, ne è convinto. «Stavano tutti bene, e all’improvviso non li ho più visti. Due sono andati a morire vicino a casa, uno non è proprio tornato, e invece l’ultima, quella più piccola, è tenuta in vita con le punture. Creda a me, qualcuno li ha avvelenati». Uno degli animali trovati morti è una gattina che ha partorito qualche giorno fa. Vicino al suo corpo, adagiato nel fienile, Fanfoni ha trovato anche quelli dei suoi micini appena nati, uccisi dalla fame e dal freddo.
 
Castioni Marchese (PR): Strage di cani è morta anche una poiana
Ancora bocconi al veleno nell'immediata periferia della città. Nella frazione di Castione Marchesi tre cani sono stati avvelenati; a fare le spese di questi incivili gesti di crudeltà anche una poiana, che è morta dopo avere mangiato una polpetta alla stricnina. Ma bocconcini intrisi di antigelo e pesticidi sono stati disseminati anche a Parola, Chiusa, Rimale, San Michele Campagna e nei quartieri periferici della città. Alcuni cani che hanno mangiato le polpette al veleno purtroppo, nonostante il tempestivo intervento dei proprietari che si sono rivolti ai veterinari, non ce l'hanno fatta e sono morti fra atroci sofferenze.
 
Formigara CR): Lascia morire il cane di fame. Padrone denunciato
Un giovane di 27 anni è stato denunciato alla  procura della Repubblica per maltrattamenti dopo che la  polizia provinciale di Cremona ha ritrovato il suo cane  morto di fame e sete. L'animale, un rottweiler, era stato  abbandonato in una zona prospiciente il fiume Adda, nel  territorio comunale di Formigara (Cremona). Attorno al  collo aveva una catena ed era legato con una corda a una  pianta.
 
San Piero (FO): Veleno nella pineta
Bocconi avvelenati nel bosco di Paganico. Una trappola mortale per gli animali e per i cani in particolare. Una crudele esca che ha causato diverse morti (come segnalato dal Corriere nei giorni scorsi) e sulla quale ora stanno investigando gli uomini della Forestale, che hanno ritrovato delle “trappole” nell’area verde di Paganico.
 
Palazzolo (BS): Il veleno per i gattiminaccia i bambini
Abbandonati da padroni che se ne sono serviti come giocattoli, gatti e cani randagi diventano non di rado oggetto di crudeltà e sevizie. Ma a Palazzolo la mano ignota che con esche impregnate di un potentissima sostanza tossica sta fa facendo strage di felini è diventata un pericolo per la salute pubblica. Il veleno usato può intossicare l’uomo e da alcuni giorni è caccia al killer dei gatti. Nelle mani delle forze dell’ordine un indizio prezioso: la sostanza, pare si tratti di un derivato della stricnina, con cui vengono confezionati i bocconi mortali non è facilmente reperibile. O meglio può essere acquistata liberamente in Svizzera ma la detenzione in Italia è permessa soltanto a farmacisti, veterinari e medici.
 
Campochiesa (SV): Versano diserbante nell'impianto irriguo, cane muore avvelenato
Albenga Veleno ai cani, diserbante nell'impianto di irrigazione. Così l'altra notte alcuni ignoti hanno colpito un'azienda agricola di Campochiesa. A farne le spese è stato un pastore tedesco di sette anni, che gli sforzi dei veterinari non sono riusciti a salvare. Per lui è stato letale quel boccone contenente forse topicida o forse lo stesso veleno utilizzato per inquinare l'acqua contenuta nella cisterna di decantazione dell'impianto irriguo. Lo spinone che divideva il recinto con lo sfortunato amico è invece ancora sotto le cure dei veterinari.
 
Trescali (PR): Continua la strage dei cani: dieci morti in tre mesi
Dieci cani uccisi negli ultimi tre mesi: il triste fenomeno dei bocconi avvelenati si estende anche al comune di Trecasali. Quasi tutte le famiglie, nella zona compresa tra via Fienilbruciato a Ronco Campo Canneto e via 4 Novembre a San Quirico, una manciata di case al confine con un'oasi di ripopolamento, sono state toccate dalla morte di un animale.  Vittime dei micidiali bocconi sono stati cani grandi e piccoli: un lupo, un barboncino, alcuni meticci. «Nel giro di pochissimi giorni hanno avvelenato tutti i nostri cagnolini - racconta una delle abitanti della zona -: erano tre, uno non lo abbiamo più ritrovato e due li abbiamo trovati morti con la bava alla bocca e gli occhi sbarrati, una scena terribile. Erano così piccoli che, anche se ci fossimo accorti che stavano male, non so se avremmo potuto salvarli».
 
Cabras (OR): La strage del serial killer degli animali
Un anno fa era toccato a Romeo, il cagnetto meticcio mascotte di un intero quartiere, ucciso dopo essere sopravvissuto a sei avvelenamenti. Ora sono ben tre i cani ammazzati nel giro di qualche ora da una sorta di serial killer di animali. Teatro della mattanza è via Toscana, nella zona sud del paese. Ne parlano alcuni giovani che chiedono di restare nell’anonimato, ma che un’idea di chi possa essere il giustiziere degli animali ce l’hanno.
 
Tolentino (MC): Strage di cani: misterioso killer ne avvelena tre
Strage di cani per avvelenamento. Ben tre, l'altro pomeriggio, ne sono stati trovati morti nell'aia di una casa colonica situata in contrada San Giuseppe. Tutti appartenevano al medesimo proprietario. Adesso si teme per la sorte degli altri tre, che il padrone ha chiuso in un recinti per evitare di ritrovarseli privi di vita.
E’ stato lo stesso proprietario a trovare i suoi animali esanimi davanti casa, l'uno a pochi metri di distanza dagli altri. Amareggiato, l’uomo si è recato negli uffici della Polizia municipale per denunciare il fatto. E' seguito il sopralluogo dei vigili urbani e quindi a denuncia contro ignoti inviata all'Autorità giudiziaria.
 
Iglesias (CA): Bocconi avvelenati uccidono gatti
Sono stati avvelenati con dei bocconcini che all’apparenza potevano apparire prelibati. Dieci gatti randagi, che avevano trovato rifugio nel piazzale di un condominio di via Milano, sono stati sterminati qualche giorno fa. I felini, da anni erano accuditi da alcuni abitanti del condominio e da altri vicini che, ogni giorno, portavano loro da mangiare e da bere. Evidentemente qualcuno non gradiva la situazione.
 
Aqui Terme (AL): Cani avvelenati nel parco
La situazione è particolarmente allarmante. Le autorità stanno cercando di correre ai rimeti e di sorvegliare, giorn o e notte, tiutti i parchi della città. Bocconi alla stricnina sarebbero infattri stati sparsi in diverse zone ed è quasi certo che sarebbero la causa di una serie di avvelenamenti messi a segno ai danni di alcuni cani.
Tre sono gli animali salvati, in extremis, dai veterinari della città. Si tratta di cani che, stando ai primi accertamenti, hanno manifestato le caratteristiche reazioni allo stato grave di avvelenamento.
 
Ivrea (TO): Altri cuccioli abbandonati. Una vera vergogna
E' passata meno di una settimana dal ritrovamento di tre cuccioli in un bidone della spazzatura a porta Aosta e già si segnala un nuovo episodio. Tre cagnolini sono stati ritrovati lungo la Pedemontana, accanto ad una pecora morta.
 
Savona: Scommesse clandestine su cani
Alcune radure sulle colline immediatamente alle spalle di Savona e Spotorno trasformate nelle ore notturne in vere e proprie arene per i combattimenti tra cani. Con tanto di pubblico pronto a scommettere anche migliaia di euro puntando sulla vincita di uno dei contendenti. Un giro clandestino del quale, da alcune settimane, si stanno interessando sia l'autorità giudiziaria, il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Maria Paolucci ha infatti aperto un fascicolo contro ignoti, sia la polizia municipale di Savona e Spotorno, i cui agenti stanno conducendo una serie di indagini e accertamenti.
 
Bova: (RC): Animali e sevizie, allarme lanciato nell'area grecanica
Risale solo a qualche giorno fa l'agghiacciante notizia di un povero cane evirato da alcuni teppisti a Gerace, un gesto inqualificabile e sconcertante.
Ma a rattristare ancora di più, se mai ve ne fosse bisogno, è la consapevolezza che quest'ultimo episodio non è affatto un caso isolato, si tratta piuttosto di un piccolo tassello che va ad aggiungersi ad un puzzle dalle proporzioni davvero preoccupanti.
Violenze gratuite, barbarie e bieche manifestazioni dell'animo umano che spesso pongono inquietanti interrogativi, lasciando sgomenta la gente civile.
Purtroppo anche nell'Area Grecanica ormai da diverso tempo la situazione si presenta piuttosto allarmante, con violenze ai danni di animali indifesi che si susseguono a ritmo incessante: avvelenamenti, torture e sevizie di ogni genere, la maggior parte delle volte dirette a cani e gatti.
 
San Pietro di Morubio (VR): Ciuga uccisa dai ladri
Era resistita all’abbandono di un padrone senza cuore, aveva affrontato freddo, pioggia e neve per almeno un mese, difendendo strenuamente due cuccioli bisognosi di cure, sulla riva di un fosso. Ma non è riuscita a sfuggire alla spietata ferocia di un ladro che, per farla tacere mentre si portava via attrezzi e materiali da lavoro dall’azienda dei padroni adottivi, l’ha colpita con un bastone al collo, spezzandoglielo.
 
Lugagnano (PC): Cagnolino ucciso a colpi di carabina
Dove non arrivano i bocconi avvelenati arrivano i colpi di carabina? E' quanto si chiedono, a Lugagnano, gli abitanti di via Ferraretta dopo la morte di un cagnolino di pochi mesi avvenuta in un piccolo vigneto che si trova “dietro casa” a fianco del giardinetto condominiale. Il piccolo animale è stato ucciso da un preciso colpo di carabina ad aria compressa.
 
Otranto (LE): Strage di cani. Uccisi tre randagi
Tre cani di quartiere ammazzati. Questo il triste bilancio redatto dall'Enpa di Otranto nella settimana appena trascorsa. In dieci giorni tre randagi sono stati soccorsi dai volontari dell'Ente nazionale protezione animali, ma a nulla sono serviti gli affanni dei soccorritori. Il caso più clamoroso, denunciato sui manifesti in tutta la città è quello di Orso, lo «storico» cane di quartiere colpito gravemente alla testa con un utensile da taglio e morto nella notte del 25 febbraio scorso. Altri due suoi «colleghi» hanno fatto, purtroppo, la stessa fine: uno avvelenato con un potente insetticida, l'altro investito da un'auto e lasciato morire in una centralissima strada.
 
Castiglione (TE): Ucciso a bastonate un cucciolo di quattordici mesi
Animali uccisi a bastonate per puro divertimento. Un divertimento che fa rabbrividire, ma che, probabilmente, piace molto a qualcuno che vive a Castiglione Messar Raimondo, dove, l’altro giorno, si è verificato l’ultimo gesto di inciviltà contro un animale indifeso. Ad essere brutalmente uccisa una cagnetta di 14 mesi, Cica, che, prima di lasciarsi morire, è tornata a casa dal suo padrone per dargli l’ultimo saluto. La cagnetta, a giorni, doveva essere castrata dal veterinario. Forse perchè in calore, Cica si è allontanata, ma qualcuno, per non essere distrurbato, l’ha massacrata a colpi di bastone.
 
Castel di Lama (AP): Allarme per le esche avvelenate uccisi diversi cani
Cani e gatti, cuccioli compresi, da un anno a questa parte muoiono per avvelenamento a Castel di Lama. Lo denuncia il circolo ascolano di Legambiente che sospetta che dietro a queste morti degli animali si nasconda la presenza di esche e bocconi avvelenati. L'associazione riferisce di due cani randagi che solitamente giravano nella zona di via Roma, nutriti dalla gente del posto, e che sarebbero stati avvelenati due settimane fa. Ma la cosa ancora più sconcertante è che la stessa sorte sarebbe toccata due mesi fa a due gatti ed un cane mentre si trovavano addirittura all'interno dei giardini dei proprietari.
 
Oristano: Strage di gatti: in quindici giorni ne hanno ammazzati trenta
Vivono un inquietante momento i residenti di via Goito, Azuni, Lamarmora e dei vicoli del centro storico, che possiedono dei gatti. A sentire le lamentele dei diretti interessati sarebbero almeno una trentina i felini domestici ritrovati morti, il tutto in poco più di tre settimane. In comune per tutti solo il fatto di essere stati ammazzati con lo stesso sistema: botte o avvelenamento. La reazione non si è fatta attendere e subito è maturata l’intenzione di predisporre una denuncia contro ignoti da presentare alle forze dell’ordine. Insomma un mostro dei gatti che si aggira nei vicoletti del centro storico cittadino sfogando la sua ira sui poveri animali indifesi, approfittando del fatto che essendo animali domestici abituati a farsi carezzare si lasciano avvicinare senza diffidenza. Difficile da credere, ma di diversa opinione sono gli affezionati padroni dei gatti, colpiti più volte dai traumatici ritrovamenti dei corpi negli angoli delle strade vicine. In alcuni casi gli animali sono stati trovati moribondi, e a nulla sono valse le cure del veterinario che ha solo potuto constatare la causa della morte.
 
San Piero in Bagno (FC): Ancora veleno nei boschi
“Polpette” ovunque. A San Piero la zona è sempre quella. La pineta che si trova al bivio che conduce per un verso alla chiesa di Paganico e per l’altro al podere ‘La Casa’. Mucchi di visceri e grasso rancido cosparsi di polveri gialle, con ogni probabilità sostanze chimiche diserbanti. E nei paraggi tre cinghiali, una volpe e altri animaletti del bosco stecchiti. Due escursionisti sampierani, domenica scorsa, di questa ‘polenta’ ne hanno riempito due borsine di nylon e l’hanno portata in paese ad analizzare.
 
Vallepara (CH): Veleno per topi fa strage di cani al rifugio Vallepara
Una decina di cani di piccola e anche grande taglia ospiti del ”Rifugio Bonincontro” in località Vallepara sono morti avvelenati. Il caso è stato segnalato dal consigliere comunale Franco Di Pasquale che da anni segue con passione e impegno il problema dell’accoglienza e della sterilizzazione dei cani randagi. Ma sull’episodio scoppia anche una polemica, con dure accuse all’Azienda sanitaria retta dal manager dottor Luigi Conga. Di Pasquale accusa infatti come autori della strage gli stessi addetti della Asl.
 
Punta Marina Terme (RA): Trovata scimmietta abbandonata
Affamata, denutrita, disidratata: così, allo stremo delle forze, un cittadino ha trovato a Punta Marina un cucciolo di sei mesi di bertuccia (nome scientifico Macaca Sylvanus). Nella sfortunata vicenda, tutta da chiarire, la scimmietta ha avuto la fortuna di trovare sulla sua strada una persona sensibile che, dopo averla rifocillata, l’ha messa nelle mani giuste, consegnandola alle guardie zoofile dell’Enpa.Ora il piccolo primate è affidato al centro di recupero della fauna selvatica di Brento, nel bolognese, specializzato anche nell’accoglienza di queste specie.
 
Sanluri (CA): Veleno nelle polpette: venti gatti uccisi in periferia
Decine di gatti avvelenati. Piccole vittime indifese che, affamate, assaggiano quei bocconcini al veleno. Finiscono accecati, tremanti e agonizzanti prima di morire fra atroci dolori. Anche a Sanluri lo sterminio di gatti si verifica con frequenza, soprattutto nelle zone di periferia dove il fenomeno del randagismo è più diffuso. Ma anche i felini che hanno un proprietario finiscono vittime di chi vuole disfarsi di loro in modo così brutale.
 
Nogara (VR): C'è un "serial killer" dei cani
Tre i cani barbaramente uccisi in pochi giorni in via Motta. E, subito, tra gli abitanti si stanno diffondendo paure e sospetti per questi gesti di violenza gratuiti. L’ultimo fedele amico dell’uomo a soccombere sotto un numero di bastonate così violente da spaccargli la testa, è stato il piccolo Billy, un meticcio bianco di dieci mesi, trovato agonizzante dai proprietari davanti il cancello di casa. E' stato massacrato di botte: respirava a fatica ed era tutto pieno di sangue.
Un veterinario ha prestato le prime cure al piccolo Billy, ma le sue condizioni erano talmente gravi che dopo poche ore il suo cuore ha cessato di battere. Il referto medico conferma che il cane è stato colpito con un oggetto contundente o con calci che gli hanno lacerato la mandibola e la gola. Della morte di Billy, e di altri due cani anch’essi uccisi pochi giorni prima, se ne stanno occupando i carabinieri della locale stazione che hanno avviato un’indagine, dopo una denuncia contro anonimi.
 
Telve di Sopra (TN): Fucilate contro il gatto sul balcone.
«Non pensavo di essere venuta a vivere in un posto dove c´è qualcuno che si diverte a sparare tra le case e a tentare di uccidere animali domestici. Lo avessi saputo prima, sarei andata ad abitare altrove».
È ancora sconvolta Laura Rivas, che recentemente si è trasferita a Telve di Sopra. Da pochi minuti è uscita dalla caserma dei carabinieri di Borgo Valsugana, dove si è recata per denunciare un fatto davvero molto grave. Il barbaro ferimento, cioè, del suo adorato gatto: «Povera bestia, ha una quarantina di pallini di piombo conficcati nel muso. Uno gli ha trapassato la cornea dell´occhio destro. Rischia la parziale cecità», racconta con il fiatone grosso. La rabbia è tanta.
 
Perugia: Gettano sei cuccioli nell'immondizia
Il fenomeno dell’abbandono ha punte preoccupanti in Umbria e sembra non arrestarsi. La popolazione dei cani nelle regione è ragguardevole: sono 253.100 complessivamente, di cui solo 38mila regolarmente denunciati. E in un anno sono stati circa 1300 i cani abbattuti per un qualche motivo (non solo randagismo e abbandono, per intendersi). Cifre che fanno riflettere. Quanto successo a Terni, con i sei cuccioli gettati via nell’immondizia, ripropone seriamente. Il fenomeno degli abbandoni è più frequente in alcuni periodi dell’anno, come ad esempio in estate quando si parte per le vacanze e il proprio cane diventa uno degli ”impicci” da cui liberarsi. Ma anche in altri periodi succedono fenomeni che non hanno le stesse dimensioni ma non per questo non sono altrettanto allarmanti. Le motivazioni? Gli esperti sostengono che la maggior parte di questi abbandoni dipendono dal fatto che chi sceglie di prendere un cane vive l’entusiasmo iniziale, ma non ha piena coscienza della responsabilità che comporta. Insomma un cane resta con il suo padrone in media almeno 10 anni e bisogna rifletterci bene all’inizio. Anche i fatti di cronaca e gli allarmi degli ultimi tempi hanno contribuito ad una disaffezione verso alcune razze, magari ritenute pericolsoe. Ma saranno maturi i tempi per comprendere che un cane non è una cosa, ma una vita?
 
Aprilia (LT): Cani, gatti e un cavallo maltrattati in un allevamento.
Blitz delle guardie provinciali ieri ad Aprilia dove sono stati messi i sigilli a un allevamento di animali domestici privo di autorizzazione e in condizioni igieniche e di vivibilità molto precarie. L'allevamento, se così si può dire, si trovava in via Petri a Campo di Carne in una zona urbanizzata. Gli animali erano tenuti nelle pertinenze di un'abitazione il cui proprietario è stato denunciato per maltrattamenti e violazione delle norme ambientali. L'operazione è stata diretta dal colonnello Attilio Novelli ed è nata dalla denuncia di alcune associazioni per la protezione degli animali. Nell'allevamento sono stati trovati 46 cani di tutte le razze legati a catena molto corta e tenuti alle intemperie. Ha sorpreso le guardie il ritrovamento di molti gatti di razza (angora, persiani e siamesi) chiusi in gabbie molto piccole. Un cavallo era in un recinto strettissimo con le zampe affondate in quaranta centimetri di sterco. Inoltre sono stati ritrovati polli, conigli e capre. Il magistrato deciderà a chi affidare gli animali.
 
Fiano Romano (RM): Strage di gatti: 25 vittime dipolpette avvelenate
Carneficina di gatti a Fiano Romano, in pieno centro storico, nella notte tra giovedì e venerdì. Il bilancio della strage di felini, ad opera di anonimi e con polpette intrise di un potente lumachicida, è di circa venticinque bestiole morte. A fare il macabro ritrovamento è stata Rossella D. abitante da anni nel paese e da tempo impegnata, insieme ad altri residenti, nel ricovero e nella protezione di piccoli animali randagi.
«Mi sono resa conto - racconta ancora inorridita - di qualcosa nella mattina presto, perché un cucciolo di gatto si è rifugiato in casa mia rantolando. Sono uscita correndo di casa e ho trovato uno spettacolo terribile». I corpi delle povere bestie erano disseminati un po' dovunque. «Insieme ad una vicina - aggiunge - ne abbiamo contati almeno una ventina. Ma sicuramente ce ne saranno altri andati a morire in posti nascosti».
Un precedente risale all'estate di due anni fa: i gatti sterminati allora furono una trentina. Per quest’ultimo episodio è stata depositata una denuncia contro anonimi.
 
Palazzolo Acreide (SI): Spara ai cani molesti. La sorella chiede aiuto ai carabinieri
Adirato a causa dei cani lasciati incustoditi dalla sorella, vicina di un fondo di contrada «Poi», che a suo dire gli avevano danneggiato, giocando e rincorrendosi, delle coltivazioni, C. L. di 54 anni ha imbracciato un fucile, regolarmente detenuto. Prima ha esploso alcuni colpi in aria per spaventare i cani. Non avendo sortito l'effetto sperato ha puntato l'arma contro uno dei due animali freddandolo.
C. L. è stato denunziato a piede libero dai carabinieri di Palazzolo per avere ucciso un animale altrui e per minaccia aggravata in persona della sorella, nonchè vicina di fondo. Fucile e cartucce sono stati sequestrati.
 
Fiesso d'Artico (VE): Gattini affogati sotto il ponte
Alcune carcasse di gatti appena nati, sono state rinvenute dagli uomini della Polizia Municipale dell'Unione, legate a un pilastro del canale Serraglio in via Baldana a Fiesso. La macabra scoperta è avvenuta nella mattina di ieri. Le povere bestiole erano state legate, e lasciate morire annegate, a uno dei pilastri che sostengono il piccolo ponte che attraversa il Serraglio, a pochi passi dal cimitero comunale.
 
Campo di Carne (LT): La villetta degli orrori
Sequestrati presso una villetta a Campo di Carne, in provincia di Latina, 46 cani, 19 cani, un cavallo e numerosi animali da cortile.
I cani, tenuti tutti a catena di lunghezza massima di 2 metri, legati attorno all'abitazione, avevano come cucce bidoni arrugginiti capovolti e i più "fortunati" un secchio d'acqua melmosa per dissetarsi.
Alcuni, a causa della catena talmente corta, non avevano la possibilità nemmeno di sdraiarsi.
I gatti invece, privi di acqua e cibo, erano rinchiusi in minuscole gabbie coperte a malapena da sacchi di plastica. Attorno vari animali da cortile, alcuni liberi, altri, come piccioni e quaglie, rinchiusi ancora in piccole gabbie.
Un cavallo si reggeva stentatamente in piedi all'interno di un recinto piccolissimo, tanto colmo di fango da coprire quasi del tutto le sue zampe.
Tutti gli animali non mangiavano probabilmente da almeno tre giorni.
Il proprietario della villetta, assente al momento del sequestro, sembra che raccogliesse i cani dalla strada "per salvarli da morte sicura" - così ha detto un amico del proprietario, giunto sul posto poco dopo - "alcuni addirittura li ha comprati.".
 
Taormina (ME): Cagnolino abbandonato in auto
Un cucciolo di 5 mesi è rimasto «prigioniero» in una Mercedes per almeno due giorni e due notti. Su segnalazione di alcuni passanti, domenica, i Vigili urbani sono intervenuti per liberare un bastardino di cane lupo che era stato «dimenticato» dal proprietario in macchina. Invece di portarlo con sé, infatti, il proprietario ha deciso di lasciarlo per qualche tempo in quell'improvvisato canile. Il cane, però, mostrava chiari segni di difficoltà. Da un finestrino della vettura si è risusciti ad aprire l'autovettura parcheggiata in via Luigi Pirandello e finalmente a liberare la povero bestiola.
 
Milano: Cavalli muoiono carbonizzati. In fiamme il furgone su cui viaggiavano
Due cavalli da corsa sono morti carbonizzati sull’autostrada del Sole. I due purosangue erano a bordo di un furgone che li stava trasportando a Milano, dove avrebbero dovuto partecipare ad una gara, ma il camion su cui viaggiavano si è incendiato durante il percorso. Nonostante il rapido intervento dei pompieri, avvertiti dall'autista del mezzo, per i due animali non c’è stato niente da fare. La tragedia ha provocato numerosi disagi al traffico.  
L'incendio, secondo i primi accertamenti compiuti dalla polizia stradale, si è sviluppato probabilmente per un'avaria all'impianto frenante del furgone, completamente distrutto dal fuoco.
L'autista, un uomo di 65 anni, di Roma, quando si è accorto che dalla zona posteriore del furgone proveniva del fumo ha subito bloccato il mezzo, dando l'allarme. Sul posto sono giunti la polizia stradale e i vigili del fuoco il cui intervento non è servito a salvare la vita ai due cavalli.
 
Manfredonia (FG): Randagi seviziati e uccisi
La sezione locale dell'Enpa, ente nazionale protezione animali, sporge denuncia contro ignoti per diverse e gravi sevizie nonchè per i decessi per avvelenamento, impiccagione e mutilazione inflitte ai danni di alcuni cani randagi. I gravi fatti di violenza inaudita sono avvenuti in varie zone della cittá, dalla zona ex-Enichem al porto industriale, dai vari moli portuali alla zona di Siponto, dalla nuova zona artigianale D/32 allo Scalo dei Saraceni.
L'ultimo violento episodio risalente a qualche giorno fa - riferisce la locale sezione dell'Enpa - si é verificato sul molo peschereccio di levante dove un cane randagio di razza pseudo «Dobermann» é stato impiccato previe varie sevizie
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