Febbraio 2004

Città di Castello (PG): Due cani uccisi dai boccono avvelenati
Bocconi avvelenati in pieno centro storico a Città di Castello: due cani muoiono fra stenti e dolori atroci.
Dopo mesi di silenzio torna così l’incubo della stricnina e del veleno fra i proprietari dei cani. Ma questa volta gli animali pare siano da compagnia e da guardia, non da tartufo o da caccia come era accaduto più volte nel recente passato.
Ieri pomeriggio una telefonata al comando dei vigili urbani di Città di Castello ha annunciato la morte dei due animali, avvenuta sembra nei pressi delle piscine comunali e degli impianti sportivi, a poca distanza dal centro storico.
 
Mogoro (OR): Quel collare è una tortura
Un pezzo di fil di ferro stretto intorno al collo. Un’atroce tortura su un povero cagnolino. È l’ennesima storia di violenza nei confronti degli animali. Stavolta teatro di tanta sevizia è Mogoro. Il piccolo cane spesso lo si può trovare nella strada che separa le poste dagli uffici del comune. Al mattino si aggira in quel rione. Ha quel pezzo di fil di ferro che gli sta martoriando il collo. La carne sta addirittura crescendo sopra questo collare di tortura. Il cane si dimena, sente il ferro in gola come un supplizio quotidiano. Una sofferenza atroce ma non riesce a liberarsi ed ha anche serie difficoltà nei movimenti.
 
San Marino: Due cani uccisi a pallettoni e poi nascosti nel bosco
Rischiano l’arresto, con l’aggravante della intenzionalità. Se l’uccisione di due cani meticci di grossa taglia, a Faetano lo scorso fine settimana, fosse davvero avvenuta in base ai precisi sospetti del proprietario dei cani, sospetti che ha puntualmente riferito alla Gendarmeria per l’avvio delle indagini, i responsabili rischierebbero grosso.“Considerata l’arma utilizzata – spiega l’Associazione protezione animali che ha denunciato pubblicamente il fatto – un fucile a pallettoni da cinghiale, si potrebbe pensare che il colpevole sia un cacciatore di quelli che praticano questo tipo di “sport”, peraltro la zona in questione è ad alta concentrazione venatoria, oppure a qualche altro esaltato che scarica le proprie frustrazioni su animali inermi.
 
Civitavecchia: Cucciolo di setter abbandonato salvato dai carabinieri.....
Da almeno tre giorni aveva lasciato il
suo cucciolo di setter, di due mesi, chiuso in un appartamento a Civitavecchia senza luce, aria e cibo, legato con una corda
lunga appena un metro. La proprietaria del cucciolo, una donna di 22 anni, è stata denunciata dai carabinieri della stazione
cittadina per maltrattamento di animali.
 
Viterbo: Storie di cani abbandonati o maltrattati
Tre storie diverse, eppure molto simili tra loro che hanno come comun denominatore i cani, i migliori amici dell’uomo. O meglio quelli che dovrebbero essere i nostri migliori amici, ma che spesso vengono trattati alla stregua di giocattoli, carini all’inizio, ma da poter accantonare quando non piacciono più. Come il cucciolo di setter, di appena due mesi, salvato ieri dai carabinieri della stazione di Civitavecchia. Il piccolo animale è stato trovato dai militari, chiamati da alcuni vicini di casa che da tre giorni sentivano i suoi lamenti, in un appartamento al buio, senza cibo e acqua e persino legato ad una corda lunga solo un metro. Il setter è stato soccorso, portato dal veterinario ed affidato al canile municipale, mentre per la sua proprietaria, una ragazza di 22 anni è scattata la denuncia. Sempre ieri la polizia ha invece trovato sulla Braccianese Claudia un pastore tedesco di tre anni. Stessa storiaccia, l’animale era stato abbandonato legato ad un palo da un padrone al quale magari non serviva più. Il cane è stato dapprima portato al commissariato dove per qualche ora ha fatto da mascotte agli agenti e poi accompagnato al canile in attesa di qualcuno che voglia “davvero” prendersi cura di lui. Intanto al canile altri due piccoli cani carcano una casa: sono due cuccioli di pastore maremano.
 
Bassano (VC): Barbare sevizie a una cagnetta che perde un occhio
È stata seviziata a lungo, tenendola ferma e procurandole numerose bruciature, con sigarette o forse con altri strumenti di tortura. Per le violenze ricevute ha perfino perso un occhio. Vittima dell'indecente episodio di umana crudeltà una bella cagnetta setter bianca e nera di due anni, alla quale un seviziatore (o più probabilmente almeno due balordi), durante una notte, ha procurato una serie serissima di ferite.
 
Vittorio Veneto (TV): Caccia al serial killer dei cani
Il cane è il miglior amico dell'uomo, ma non viceversa. Ne danno ulteriore prova i due cani che, a quanto pare, da mano umana sono stati avvelenati domenica. A segnalare il primo episodio un cartello, affisso alla base e a metà della iniziale scalinata monumentale di Sant'Augusta. «Attenzione" - recita - tenere i cani al guinzaglio!! Bocconi avvelenati!! Anche per colpa di qualche idiota incivile. Zona Sant'Augusta-Vinera». (Vinera, da cui la via omonima, è la zona delle pendici del colle di Sant'Augusta che declinano verso Sant'Andrea). È evidentemente l'avvertimento di chi ha patito in prima persona, o meglio tramite il cane. Due dei sei abitanti di via Vinera da noi interrogati ricordavano di aver incrociato domenica pomeriggio verso il tratto terminale della strada, un cane rossiccio, portato in braccio dal suo padrone, sofferente e con la bava: aveva inghiottito verosimilmente un boccone avvelenato.
 
Forlì: Cani salvati in tempo da bocconi avvelenati
Nuovo episodio di gratuita violenza sugli animali.Ancora una volta le micidiali polpette alla stricnica vengono usate per colpire i cani. Qualche notte fa i tre cani di proprietà della famiglia Evangelisti, abitante in via Luigi Silvagni 41 a Forlì, sono stati avvelenati tramite il solito metodo delle “polpette” che in questo caso sono state lanciate oltre la recinzione dell’abitazione dove le tre bestiole vivono nel giardino.Fortunatamente i proprietari, insospettiti da strani guaiti che giungevano dal giardino, se ne sono subito accorti e sono riusciti a salvare la vita ai tre animali grazie ad un rapido intervento che in parte è riuscito a fermare i cani prima che mangiassero altri bocconi: un meticcio di 5 anni, e due Breton, uno di sei mesi e l’altro di 12 anni.
 
Robbiate (LC): Travolge un cane e fugge. Si cerca il responsabile
Un automobilista pirata venerdì 6 febbraio ha travolto un cane e poi è fuggito. L`episodio si è verificato a Robbiate, in via Colleoni, all`altezza del civico 32, poco dopo le 13. Probabilmente chi ha travolto l`animale, una cane di piccola taglia, non l`ha fatto di proposito, ma invece che fermarsi e raccontare l`accaduto ai proprietari ha preferito scappare. I padroni del simpatico amico a quattro zampe, che si chiamava Ivi, hanno intenzione di sporgere denuncia ai carabinieri. Prima di rivolgersi alle forze dell`ordine attendono però notizie del responsabile del gesto per chiarire l`accaduto. Il responsabile dell`investimento o chi ha assistito alla scena è dunque pregato di contattare il numero di cellulare 340.7369385.
 
Pesaro: Killer di gatti seminano polpette avvelenate
Il folle che sparge polpette a base di topicida nella circoscrizione di Muraglia-Montegranaro, infliggendo sofferenze atroci ai malcapitati animali che le mangiano, ha colpito ancora. Domenica scorsa è infatti morta una gattina di neppure un anno della colonia della Casa del popolo: trovata venerdì agonizzante è stata subito portata dal veterinario, ma per lei, dopo due giorni di inutili cure, non c’è stato nulla da fare se non la pietosa iniezione per sopprimerla.
A renderlo noto il coordinamento provinciale delle associazioni animaliste (presieduto da Anna Guerra, consigliere provinciale e comunale dell’Udc) assieme ad Animalia, l’associazione che raggruppa gattari e gattofili di Pesaro, che un paio di settimane fa avevano segnalato un analogo caso: una piccola micia della colonia di via Ferraris – l’unica che si faceva avvicinare e prendere - trovata in un lago di sangue (fortuna non dai bambini del vicino asilo) e poi morta dal veterinario. «Abbiamo tentato di salvarla ma non si è potuto fare altro che sopprimerla», dice Animalia. Una pena terribile anche per la gattara della zona.
 
Cervia (RA): Cane abbandonato in una fossa di campagna
Buttato nel fosso come un rottame, scaricato dai padroni forse perché era diventato di troppo, lasciato alla mercé delle intemperie senza possibilità di bere e mangiare. In poche parole era destinato a morte sicura, il cagnolino meticcio trovato allo stremo delle forze da Verdiana Cesaretti (foto Arnaldo e Valerio) nella campagna di Savio. Lei fa la collaboratrice del canile comunale, e si occupa appunto del recupero di cani e gatti abbandonati, oppure di rapaci feriti. Quello che si è presentato davanti ai suoi occhi l’altro giorno però, è stato uno spettacolo davvero triste, mai provato in tanti anni di attività. “Un cane in quelle condizioni - afferma indignata - è difficile trovarlo; abitualmente dovrebbe pesare otto chili, ora non supera i tre. Ha 13 o 14 anni, ed assomiglia ad un barboncino, ma è letteralmente irriconoscibile. L’ho scoperto in un fossato, dopo molte ricerche, avvisata dal proprietario del terreno che ne sentiva i lamenti; piangeva infatti, rannicchiato in un angolo, ed era impossibilitato a risalire; le sponde infatti sono troppo alte per poterlo fare. E’ stato almeno una settimana, senza mangiare e bere.
 
Catania: Martora uccisa e appesa a un albero nei boschi
Guardie venatorie in azione nei boschi del territorio di Vizzini per preservare da vandali e bracconieri specie animali protette ed a rischio estinzione. E' il caso della martora, animale che appartiene alla famiglia dei mustilidi (la stessa di donnole ed ermellini), preso di mira per la sua pelliccia morbida e pregiata, ed importante per l'equilibrio dell'ecosistema, in quanto si nutre tra l'altro di rettili e ratti. Le guardie del nucleo di Vigilanza venatoria della provincia di Catania, coordinate da Salvo Di Liberto, insieme con i volontari di Arcicaccia, Enalcaccia e Cpas, in seguito a delle segnalazioni hanno rinvenuto una martora che era stata uccisa e appesa ad un ramo con una corda a testa in giù.
 
Sarzana (LS): Cani e gatti uccisi lungo il Magra
Scheletri di animali, carcasse di cani e gatti sono stati rinvenuti alla periferia di Sarzana sull'alveo del fiume. C'è il sospetto che gli animali possano essere stati uccisi per togliere loro il pelo, che illegalmente è inviato in alcuni paesi dell'est per la realizzazione di morbidi colli di pelliccia, che poi sono di nuovo immessi sul mercato locale.
 
Vittorio Veneto (TV): Otto gatti uccisi in un giorno
Strage di gatti a Costa: otto in ventiquattr'ore all'inizio di questa settimana. Le vittime sono innocui animali molto domestici che qualche sadico ha deciso di eliminare con dei bocconi avvelenati, a parte uno ucciso in modo violento, forse a bastonate. La denuncia arriva dalle famiglie residenti nelle vie Marsala e Zener, laterali a via Costa Rive, strada che da via Dalmazia sale vero il territorio di Fregona. «Gesti che definire ignobili -afferma Antonia Costantini - è il minimo. Un fenomeno criminale che purtroppo si ripete da diverso tempo.
 
Mendola (FO): Maltrattato altro dobberman
Un altro cane maltrattato, ridotto in fin di vita dal padrone. Un dobermann è stato sequestrato e tolto al suo proprietario. Il Corpo Guardie Zoofile e dell’Ambiente di Forlì, hanno effettuato il sequestro probatorio del cane femmina di circa due anni che versava in fin di vita all’interno di un fatiscente box in cui era tenuta. Il Pubblico ministero Fabio Di Vizio ha convalidato subito il sequestro a seguito della notizia di reato trasmessa dai volontari del corpo a carico del proprietario dell’animale, R.M. di Meldola di 22 anni, e le indagini dovranno appurare se lo stato di estrema denutrizione del cane (al momento del sequestro pesava 14 chili contro i circa 30 che rappresentano il peso medio di un cane del genere) sono da imputarsi alla negligenza del proprietario. Sembra infatti che solo le saltuarie attenzioni di alcune persone che abitano vicino al box dove il cane è stato lasciato per più di un anno, impietosite dalle condizioni di abbandono dell’animale, abbiano impedito la sua prematura morte.
 
Perugia: Gatti straziati dalle tagliole.
Due gatti straziati da altrettanto tagliole. Due episodi allucinanti che si sono verificati nella zona tra Santa Maria degli Angeli e Bastia Umbra. Il primo caso si è verificato il 31 gennaio, il secondo ieri mattina. Ogni volta i gatti sono riusciti a trascinarsi verso casa e a farsi trovare dai rispettivi proprietari che immediatamente li hanno portati dal veterinario. Purtroppo solo il primo ce l’ha fatta: è stato operato d’urgenza ed è sopravvissuto, nonostante lo spessore dei tagli. Per il secondo le ferite erano troppo profonde, in pratica la povera bestiola aveva la parte posteriore del corpo troncata di netto e non è sopravvissuto. Due episodi di crudeltà inaudita.
 
Nuoro: Il massacro continua e ora partono le denuncie
Il massacro dei cani dell’Anfiteatro continua. Ieri altri due animali trovati morti nella zona, pare a causa delle numerose trappole a laccio sistemate da sconosciuti nelle settimane passate. “Sconosciuti” ancora per poco, perché sembra che il barbaro responsabile delle trappole fatte con cavetti d’acciaio che stanno torturando i cani randagi che vivono nella collina del Nuraghe, di fronte all’Anfiteatro, sia il pastore che ha l’ovile nella zona, preoccupato per la sorte del proprio gregge.
 
San Piero in Bagno (FC): Le stragi al veleno
Il migliore amico dell’uomo spesso viene trattato come fosse il peggiore. Chi si avventura con il proprio cane nella zona di Raggio-Paganico in queste belle giornate di febbraio, rischia di tornare a casa senza l’animale. Un signore, nei giorni scorsi, è andato a fare una passeggiata in quella zona e come ha visto il suo cagnolino mangiare qualcosa, che era stato posto sul ciglio della strada, è ritornato di corsa a casa, gli ha propinato del sale, gli ha fatto vomitare il boccone e con farmaci adeguati lo ha salvato.
 
Roma: Alla spiaggetta dei pescatori c'è un'oca uccisa e impiccata.
«E' stata una cattiveria gratuita». E' amareggiato Eugenio Raso, un pescatore che lungo il lago di Castel Gandolfo cura una piccola spiaggia denominata "La spiaggetta del pescatore", per aver trovato una delle oche che vivono nella zona uccisa ed appesa con una catena ad un albero. «Ho raccolto l'estate scorsa - spiega Raso - una trentina di esemplari di oche bianche mute, abbandonate appena nate, che vivono libere qui in spiaggia senza dare fastidio a nessuno. Non c'era motivo di ucciderne una ed in questo modo». Non è la prima volta che la spiaggetta, dedicata da Raso al Papa, dove i pescatori si rifugiano in estate ma anche in inverno per trascorrere qualche ora in tranquillità, è oggetto di atti vandalici. Sedie e tavoli rotti, ombrelloni divelti e vetri di bottiglie disseminati ovunque sono state alcune delle "sorprese" ricevute nel tempo da Raso, che cura con amore la spiaggia e gli animali che la frequentano.
 
Tricase (LE): Carne al veleno per undici cani
Squadroni della morte in azione contro inermi animali. A fare le spese del raid notturno sono stati undici cani, avvelenati col veleno per le lumache. La denuncia parte dal Gruppo cinofilo tricasino, per voce del presidente Carlo Valente, e del Gruppo attivo del Wwf, con il portavoce Gianluca Errico: le due associazioni hanno inoltrato formale denuncia ai carabinieri della stazione di Tricase.
«Uno degli undici cani, avvelenati nella notte tra martedì e ieri, un bel pastore tedesco di proprietà di Maurizio Coppola, è morto. E la circostanza ci rende molto tristi - esordisce il presidente dei cinofili tricasini Carlo Valente - Ci sono poi altri dieci meticci in cura presso tre veterinari.
 
Capoterra (CA): Felini coperti di colla e infilzati con aghi

Gatti torturati e uccisi, ricoperti di colla e infilzati con aghi lungo tutto il corpo. Sottoposti a maltrattamenti e torture indicibili.

C’è un killer di gatti che si aggira nella costa di Capoterra, che secondo la denuncia presentata dall’associazione animalista Una (Uomo Natura Animali) agirebbe per l'istinto di sfoltire la popolazione felina in un territorio dove il randagismo è una piaga diffusa. Parte un esposto al sindaco, che parla di «episodi di violenza e scene agghiaccianti, catture e violenze effettuate da diversi cittadini». L’associazione ha raccolto le testimonianze di diversi abitanti di Frutti d’Oro, la lottizzazione dove i maltrattamenti degli animali sarebbero la regola. Il segretario
 
Trento: Uccide il suo cane con un'accetta.
Ha ucciso il suo cane in modo brutale, crudele. Lo ha colpito più volte con l´accetta e poi, quando dei passanti e dei vicini si sono messi a urlare e hanno chiamato i carabinieri, lo ha infilato in un sacco agonizzante. Dopo quasi un´ora l´animale era ancora lì che guaiva ed è stato ucciso dal veterinario. E´ accaduto ieri pomeriggio al civico 37/1 di via Collina.
 
Gatteo (FC): Cani e gatti avvelenati. Strage in centro al paese
Una strage di animali domestici in pieno centro. Una serie di morti dovute a dei bocconi avvelenati che hanno procurato una terribile fine a dodici gatti e a un cane, un esemplare di dalmata. Una situazione che è stata denunciata da alcune famiglie ai carabinieri di Savignano e alla polizia municipale di Gatteo, e che ha messo in allarme, in particolare, i residenti di via Petrarca. Gli animali sono morti nei giorni scorsi. Una situazione già di per se allarmante, ma che ultimamente ha assunto dei contorni ancor più preoccupanti: un gatto è stato ritrovato morto a qualche passo dal giardino della scuola materna.
 
Siracusa: Altri animali abbandonati
Non si ferma il fenomeno dell'abbandono degli animali che alimenta il randagismo. Gli animali vengono abbandonati sempre più per le strade causando anche incidenti e disordini tra le persone e soprattutto tra i bambini che percorrono le nostre vie.
Il rischio di trovare animali morti per le strade è ormai diventato frequente, anche nelle zone vicini al nostro centro storico. Lo spettacolo che si presenta agli occhi dei più piccoli, ma anche delle persone adulte non è sicuramente dei migliori. Spesso, infatti, girando a piedi, vicino ai marciapiedi si trovano animali morti che, investiti da auto in transito.
 
Cesenatico (RM): Bocconi avvelenati ancora strage di cani
Strage di cani e nuove denunce di animali avvelenati. Ora c’è paura tra i proprietari degli animali domestici. Sono gli ultimi due casi di una serie che, in queste ultime settimane, è andata sempre più ad allungarsi. In meno di tre mesi sono una decina le povere bestiole trovate morte. Le ultime due, un collie e un cane lupo sono morte con ogni probabilità dopo essere state avvelenate.
 
Secondigliano (NA): Bruciate due auto, per le fiamme muore un cavallo
L'incendio nella notte in via Censi a Secondigliano, quartiere della periferia settentrionale di Napoli. Due auto sono state distrutte dalle fiamme e un cavallo che dormiva in un box contiguo è stato ucciso dalle fiamme.La polizia indaga sulla pista del racket o della vendetta personale
 
Salerno: Cane abbandonato muore perchè non viene soccorso
Ieri sera c’era ancora la speranza di salvare una femmina di San Bernardo abbandonata sul ciglio della strada, della solita strada, quella alle spalle dell’ex consorzio agrario, ormai ritrovo di animali da buttare. C’era, ieri sera, la speranza di salvarla insieme ai suoi cuccioli, visto che i volontari intervenuti in suo soccorso, coprendola con un piumone, erano convinti fosse incinta. In realtà, nel ventre della cagna non c’erano cuccioli ma un’enorme massa tumorale che l’ha uccisa in nottata.
 
Agrigento: Un cane impiccato per l'assessore
Quando sabato mattina si è recato nella sua abitazione di campagna alla periferia di Canicattì, non poteva mai immaginare di trovare la carogna di un cane appeso alla finestra di casa mentre la testa dell'animale era stata lasciata poco distante su di una sedia sulla terrazza.
 
Pescara: Pittbull e rottweiler lasciati senza cibo
Non mangiano da due settimane e sono diventati più feroci che mai. 
Sono due cani, un pitbull ed un rottweiler, da dodici giorni lasciati senza acqua e senza cibo. Una storia di ordinario degrado che ha come teatro un piccolo appezzamento di terreno in via Lago di Capestrano, nel cuore di Rancitelli. La donna che accudiva i due animali è stata ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico e nessuno si occupa delle due bestie. 
Un piccolo recinto, costruito con materiale di risulta, è la loro casa. Come cancello una vecchia rete da letto bloccata con un lucchetto. I due esemplari di cani feroci sono diventati, a detta dei residenti della zona, ancora più pericolosi a causa della carenza di cibo. «Temiamo che da un momento all'altro possano sfondare la recinzione e azzannare qualcuno» dicono gli abitanti di via Lago di Capestrano che ieri mattina si sono recati in comune per richiedere l'intervento dell'assessore alla tutela 
degli animali Edoardo De Blasio.
 
Milano: Maiali sgozzati vivi nel macello abusivo di via Adda
Non bastava l'abusivismo più sfrenato, l'assenza totale di regole di ogni ordine, le aggressioni continue al vicinato. Adesso i nomadi di via Adda si sono messi a sgozzare maiali vivi. Lo fanno all'aperto. A due passi dalla strada e sotto gli occhi del vicinato. Come se fossero a Marakesch, prendono gli animali e li macellano. Lo dicono i residenti e le foto lo dimostrano. Nessuna pietà per loro. Le scrofe entrano vive nella palazzina occupata di via Adda, portate al guinzaglio come fossero fedeli cagnolini da tenere in salotto sul tappeto. Ma non ne escono vive. Inoltre, prima di finire in pentola devono subire anche la lenta agonia del massacro: vengono braccate dai rom. Poi sgozzate. Infine, quando non respirano più vengono fatte a pezzi.
 
Bozzolo di Brugnato (SP): Morti tre cani e un gatto nel bungalow in fiamme
Tre cani e un gatto sono morti ieri pomeriggio nell'incendio di un bungalow a Bozzolo di Brugnato. L'incendio è divampato poco dopo le 16 e 30 molto probabilmente per il surriscaldamento di una stufetta elettrica che si trovava all'interno della cucina.
Il proprietario dell'immobile era all'esterno ma dentro, chiusi a chiave c'erano cinque cani e un gatto. Quando i vigili del fuoco di Brugnato, ancora prima di spegnere totalmente l'incendio, sono riusciti a entrare con gli autorespiratori nel bungalow, tutti e sei gli animali erano a terra privi di sensi. Gli animali sono stati portati all'esterno e il veterinario intervenuto sul posto è riuscito a rianimare due cani. Per altri tre e per l'unico gatto di casa non c'è stato nulla da fare.
 
Serramanna (CA): Strage di gatti in centro: veleni, vetri e ora le tagliole
Nina, una gattina persiana di un anno, vivrà senza una zampa. Per altri, meno fortunati, non c’è stato scampo: sono morti fra atroci sofferenze. È strage di gatti a Serramanna. Polpette avvelenate, bocconcini al vetro e ora le tagliole: per eliminare i piccoli felini non c’è limite alla crudeltà. Almeno due dozzine di animali uccisi nelle ultime settimane. La maggior parte con il metodo classico dei bocconcini a base di ratticida o frammenti di vetro, gli ultimi con le micidiali trappole degne dei bracconieri di professione. «La tagliola è solo l’ultima delle strategie usate per eliminare i gatti», dice Rosanna Spano, serramannese, presidente dell’associazione Il randagino, impegnata nella difesa degli animali e nell’assistenza a gatti e cani abbandonati. È stata proprio lei ha segnalare e denunciare quella che definisce «una crudele, e inutile, barbarie».
 
Vicenza: Cani e gatti avvelenati
Una decina di animali, tra cani e gatti, è stata avvelenata nell’ultimo mese a Romano tra le vie Roma e De Gasperi, in prossimità del centro sportivo e del campo di calcio: a lanciare l’allarme è il nucleo delle guardie zoofile della nostra città. Alcuni degli animali sono morti. I gravi episodi sono stati provocati da incoscienti che hanno sparso del veleno nella zona.
I cani e i gatti venivano assaliti da forti convulsioni circa mezz’ora dopo essere rientrati, assieme al loro padrone, dalla consueta passeggiata. Alcuni sono stati salvati grazie all’intervento del veterinario, per altri invece non c'è stato nulla da fare.
È incredibile che nel 2004 accadano ancora episodi di tale crudeltà e pericolosità: le sostanze lanciate per avvelenare gli animali infatti sono pericolose anche per i bambini e gli adulti.
In questi anni il fenomeno sta assumendo proporzioni estremamente preoccupanti su tutto il territorio nazionale. Migliaia di animali domestici hanno perso la vita per aver ingerito bocconi avvelenati. Una stima dei danni subiti dagli animali selvatici è invece difficile da stilare.
Tutte queste bestiole, sia domestiche, sia randage, sia selvatiche, sono vittime degli inconscienti che illegalmente disseminano sul territorio sostanze velenose. Questi sconsiderati ritengono evidentemente cani e gatti animali nocivi per l'agricoltura, gli allevamenti e le attività venatorie: rovinerebbero orti e giardini.
Sugli episodi stanno indagando i carabinieri di Romano.

 
Brescia: Caccia a chi avvelena il micio
S’è fatto tardi, e del micio di casa non c’è ombra. Nessun miagolio, nessun appostamento sotto la solita finestra eletta dal «reuccio del salotto» a ingresso preferito. Apprensione. «Sarà impegnato in una liason amorosa». «Avrà a che fare con un bottino di caccia da leccarsi i baffi». Passa un giorno; passan due giorni: invano. Un proprietario di animali lo sa bene. Sa cosa vuol dire aspettare per ore che il fedele beniamino faccia ritorno tra le mura domestiche. Ricerche estenuanti per il quartiere, il passaparola disseminato tra i conoscenti. Niente. Poi, una passeggiata casuale: lui è là, accovacciato sul bordo del marciapiede, malconcio e semi-incosciente. Intontito da esser sul punto di volar via per un colpo di vento». Non è la prima volta che Giuliana, residente alla Badia, corre dal veterinario. I sintomi son sempre gli stessi; la diagnosi pure: avvelenamento. Dovuto all’ingestione di esche di pollo imbottite di sostanze letali. «Il terzo di cui il mio micio è vittima nell’arco di un mese - si sfoga la signora -. Un grande spavento e di nuovo l’ennesimo, considerevole esborso di soldi. L’importante comunque è che l’abbia trovato in tempo e salvato». Ma quanto è accaduto a Giuliana - conferma Ludovica Ferrari, dello Sportello comunale tutela e diritti animali - non è un episodio isolato. E men che meno lo è da queste parti, concordano le due gattofile. Dove, a quanto pare, i maltrattamenti si ripetono con allarmante frequenza.
 
Cremona: Prende una nutria a uncinate. Denunciato per maltrattamento
Per sopprimere una nutria, catturata e in gabbia, si scatena sull’animale con un uncino. Colpi che feriscono e fanno agonizzare il roditore. Un agente della Polizia provinciale, uno degli uomini guidati dal comandante Mauro Barborini, vede tutto e lo denuncia. Una denuncia pesante, già giunta sui tavoli della Procura della Repubblica, per maltrattamento di animali. Ha dell’incredibile la vicenda — accaduta pochi giorni fa in un centro della provincia ma venuta alla luce soltanto nelle scorse ore — che vede protagonista un anziano. L’uomo è stato subito cancellato dall’elenco delle persone abilitate alla soppressione delle nutrie. Ha frequentato i corsi di formazione, ha avuto in dotazione gabbia e piastra di cloroformio per uccidere l’animale senza farlo soffrire. Invece non ha trovato di meglio che brandire un uncino. Per porre fine all’agonia dell’animale l’agente intervenuto non ha indugiato a sparargli. La vicenda ripropone con forza il tema delle norme che regolano la soppressione delle nutrie. Non tutto va liscio, ha fatto sapere ieri il dirigente della Provincia Andrea Azzoni. «Tra le persone abilitate c’è chi non riferisce le soppressioni o non le rendiconta con le schede, che forniscono dati importanti. Poi, come dimostra l’episodio dell’altro giorno, c’è chi infierisce sugli animali».
 
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