Gennaio 2004 |
Portogruaro (VE): Un gattino morto durante l'esplosione di un petardo
Botti di San Silvestro, muore un gattino. È avvenuto la sera del 31 verso le 20: un gruppo di ragazzi aveva già iniziato a fare festa, facendo esplodere piccoli petardi, quando un micio troppo curioso ed evidentemente affamato, pensando forse che all'interno del piccolo involucro vi fosse del cibo, si è avvicinato troppo ed è stato investito dallo scoppio che ne ha causato la morte.
Fano (PS): Trovato morto in un campo con i cani che lo vegliavano
Una passeggiata in campagna con i suoi due cani, un malore improvviso e la tragedia. I familiari hanno aspettato inutilmente che rientrasse, poi si sono allarmati e hanno chiamato i carabinieri. Quando alla fine è stato trovato era morto e i due cani, accanto, lo vegliavano mugolando.
Roma: Due cani abbandonati in una Micra: liberati da vigili del fuoco e carabinieri
Due cagnolini, un barboncino e un meticcio di piccola taglia, sono stati liberati dai carabinieri. Erano in una «Nissan Micra», parcheggiata in via della Stamperia, con i finestrini chiusi. I militari si sono accorti della sofferenza dei cani, a cui mancava l’aria, e con l’aiuto dei vigili del fuoco li hanno fatti uscire.
Orvieto (TR): Cucciolo salvato in extremis
Un po' di amore e compassione nemmeno la notte dell'ultimo dell'anno. E per fortuna che un ragazzo del "popolo del jazz", che in quella serata ha affollato Orvieto, ha avuto il sentimento per occuparsi di quel cucciolo di meticcio destinato a una morte atroce: gelato, assiderato e forse anche affogato in una vasca piena di acqua, ai lati della strada che sale da Orvieto Scalo verso Orvieto Centro. E ieri, il cucciolo ha anche trovato chi si occuperà di lui e gli vorrà bene. Una famiglia che lo ha notato nel negozio dove era stato consegnato ha deciso di adottarlo, di portarselo a casa senza nemmeno pensarci un attimo.
Dello (BS): Amici a quattro zampe oltre la morte
Il meticcio nero, espressione dolcissima, taglia piccola e con le zampe da vagabondo, sta là, appena voltato l’angolo e imboccata via X Giornate, una strada della periferia di Dello. È intirizzito dal freddo, trema dalla coda all’estremità delle appuntite orecchie che tiene basse, in posizione dimessa. «È in questa posa dalla mattina ma, credo, vedendo la rigidità del corpo del suo amico morto - dice Giovanni Argenterio che abita a pochi metri da dove è stato investito il cagnolino rosso - stia lì dalla notte scorsa, da quando cioè è accaduto il triste fatto».
Laives (BZ): Due cani scomparsi
Due splendidi esemplari di cani segugi, di razza Bavarese grande, sono scomparsi sabato 27 dicembre, verso mezzogiorno, dalla zona di Montelargo. Nonostante continue e meticolose ricerche, ostacolate anche dalla neve che nel frattempo è caduta nella zona, i due cani - hanno entrambi il pelo rossiccio ed il muso scuro - non sono stati ancora trovati. Purtroppo si teme il peggio visto che si tratta di una zona che presenta diverse scarpate con spuntoni di roccia. Come s'è detto la scomparsa risale a sabato 27 dicembre.
Bologna: Incendio doloso distrugge il gattile comunale.
Quaranta gatti morti carbonizzati, 25 gravemente ustionati. E’ il bilancio dell’incendio doloso che ha distrutto il gattile comunale di Ozzano Emilia, in provincia di Bologna. Dopo aver tagliato la rete di recinzione, ignoti hanno cosparso di benzina la struttura, appiccando l’incendio. Per aiutare gli animali sopravvissuti è scattata una gara di solidarietà: cittadini hanno portato coperte, piccole tende da campeggio, cibo, cucce. I carabinieri cercano gli autori del gesto.
Avola (SR): Ladro cerca di impiccare il cane del derubato
Cane e ladro si sono scrutati a vicenda per una decina di minuti, ed hanno atteso, pazientemente l'uomo, e, nervosamente, l'animale, il momento in cui entrare in azione. A spuntarla è stato l'uomo che, con astuzia, aveva fatto intendere di volere abbandonare la propria postazione e di voler ritornare dall'altra parte della rete di recinzione. Il cane, stanco per il troppo abbaiare, aveva girato la testa e quel suo movimento di resa era risultato quasi fatale perchè il ladro, con un repentino volo, gli era balzato sopra e gli aveva stretto il collo con la sua stessa catena. Il cane ha reagito, ha tentato con disperazione di liberarsi dal doppio cappio e con le zampe di graffiare il giovane ladro, ma tutto è stato vano. Quasi soffocato l'animale si è quasi consegnato docile docile all'intruso. Che, però, non ha avuto alcuna pietà per il cane, che, tutto sommato, aveva abbaiato e aveva tentato di addentarlo, perchè dal suo padrone era stato addestrato a comportarsi così con gli sconosciuti.
Ma nel cuore di Sebastiano Casto non c'era spazio per i sentimenti. E, per prevenire che il cane potesse riprendersi e tentare di nuovo di addentarlo per impedirgli di mettere a segno il colpo ladresco che aveva in animo di compiere nella casa presa d'assalto, gli stretto attorno al collo altri centimetri di catena, poi lo ha sollevato di peso e, dopo averlo appeso al ramo d'un albero, l'ha lasciato penzolare. Gli voleva dare la morte per impiccagione, ma il suo criminale progetto è stato sventato dal tempestivo intervento degli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Avola che, oltre a liberare il cane, hanno ammanettato il ladro per furto con scasso e maltrattamenti a danno dell'animale.
Palermo: Dobberman per allattare rischia la morte
Ha aspettato per quattro mesi il ritorno del suo padroncino che l'aveva abbandonata ai piedi di un albero nel bosco della Ficuzza, nel palermitano. Affetta dalla leishmaniosi e sola, 'Gina', una doberman originale, e' stata salvata da una veterinaria che si e' accorta della cagnetta infreddolita e abbandonata. Nel frattempo, Gina, che ha tre anni, ha avuto dieci cuccioli, che oggi stanno bene di salute, malgrado la malattia della madre.
Quinzano (BS): Cagnetta operata ora attende il padrone
Un musetto affilato si alza sotto la luce rossa e calda della lampada della clinica veterinaria e due occhi acuti fissano con aria interrogativa. Quattro quarti di sangue meticcio in un corpicino ricoperto da un mantello raso a chiazze bianche e nere, con qualche pois sparso qua e là. Una Ninì o una Lilli, certamente, più che una Sissi von Spitzwald. L’hanno trovata venerdi scorso due amici degli animali: era in preda a spasmi e contrazioni, riparata nella rientranza di una vetrina di via Roma, a Quinzano. Le sue condizioni erano disperate: il ventre gonfio, la pupilla completamente dilatata ed il respiro ormai ridotto ad un rantolo. Con cautela l’hanno avvolta in una coperta e portata dalla veterinaria: la radiografia ha mostrato un bel ricciolo metallico, sì, proprio quello della gabbietta delle bottiglie di spumante, conficcato nell’intestino. Probabilmente il regalo di un pasto natalizio fatto di avanzi misti! In meno di un’ora la cagnetta era già sotto i ferri. Ce l’ ha fatta, e ora si sta riprendendo sotto le cure affettuose dei veterinari e dei suoi due amici, che più volte al giorno la fanno camminare un po’ (la Ninì è molto educata, e non vuole fare i suoi bisogni in infermeria!).
Tor Sapienza (RM): Armato contro i cani
NON sopportava più i latrati dei cani del vicino e così un pregiudicato di 56 anni ha impugnato la sua 38 special e ha scavalcato la recinzione del giardino per ucciderli. A fermarlo sono stati gli agenti del commissariato Prenestino che lo hanno arrestato per aver aggredito il vicino di casa e perché nella sua abitazione hanno trovato 30 chilogrammi di hascisc, già confezionati. L'uomo era entrato armato nel giardinetto confinante la sua abitazione, in via Armenti, a Tor Sapienza. Obiettivo dell'incursione erano i cani del vicino, che, come ha poi raccontato il pregiudicato alla polizia, lo disturbavano di giorno e di notte.
Mercato san Severino (SA): Allarme per le caramelle topicide
Un misterioso killer di animali si aggira per le strade di Mercato San Severino. Sparge esche topicide. In attesa che gli animali, meglio se cani randagi, abbocchino. Per morire. L’ultimo ritrovamento dell’ «arma» adoperata dallo sconosciuto killer antiambientalista ha dell’inquietante per il posto in cui avvenuto: il parcheggio delle scuole elementari di via Rimembranza. Un luogo a rischio per gli abituali frequentatori, i bambini che frequentano l’istituto, i quali potrebbero patire conseguenze anche solo trovandosi occasionalmente a manipolare quelle esche letali per gli animali. Esche, che del resto, hanno un aspetto ingannevole perchè hanno dimensioni «simili alle caramelle e un colore vermiglio-rossastro».
Poggio Mirteto (RI): Sempre più cani maltrattati e scheletrici
E’ uno scheletro quello che traballando avanza verso il fotografo: chissà se questo povero cane riuscirà a salvarsi nonostate il cibo e l’acqua che finalmente qualcuno di buon cuore gli avvicina. Elisabetta Gregori, 28 anni, di Micigliano, lancia l’allarme sui maltrattamenti che cani di ogni razza e taglia continuano a subire «soprattutto nella zona di Poggio Mirteto. Ora i sindaci non possono più fare finta di non vedere. Da una parte - scrive la ragazza nota per le sue battaglie in difesa degli animali - le amministrazioni comunale devono dotarsi di strutture adatte ad ospitare i randagi, dall’altra le forze dell’ordine devono punire chi, fra agricoltori, cacciatori e semplici cittadini, abbandona i cani, magari dopo averli maltrattati con inaudita crudeltà. E infine bisogna lavorare anche a scuola per migliorare la sensibilità dei ragazzi».
Genova: Pittbull ferito a Creto, indagano i carabinieri
Un cane pitbull, che un gruppetto di cacciatori ha trovato ai Piani di Creto con alcune ferite alla schiena, è stato affidato prima ai carabinieri e poi ai militi della pubblica assistenza veterinaria della "Croce Bianca" che lo hanno trasportato al canile municipale. Il movimentato episodio è avvenuto verso le 14 dell'altro pomeriggio, quando alcuni cacciatori che rientravano da una battuta di caccia ai cinghiali, hanno trovato un pitbull su una stradina sterrata dei Piani di Creto. Il cane aveva vistose ferite alla schiena e i cacciatori hanno avvertito i carabinieri, che a loro volta hanno telefonato alla "Croce Bianca". Sul posto è accorsa una ambulanza con i militi della pubblica assistenza veterinaria che hanno trasportato il pitbull al canile.
Agrigento: Vigili del fuoco salvano un cane che rischiava di annegare
I vigili del fuoco del comando provinciale hanno salvato ieri mattina un cane da sicuro annegamento. La bestiola randagia è scivolata nel fiume che scorre in contrada Borsellino (al momento ingrossato per via delle piogge dell'ultimo mese), rischiando di affogare. A segnalare la presenza dell'animale in difficoltà è stato un automobilista di passaggio il quale ha immediatamente telefonato al 115. Sul luogo da dove era giunta le segnalazione sono tempestivamente giunti i pompieri che in pochi minuti hanno dato vita a una lodevole operazione di salvataggio. Utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione i vigili hanno recuperato il cane ormai sul punto di essere sopraffatto dall'acqua. Dopo averlo rifocillato lo hanno lasciato libero di correre dagli altri randagi che bazzicano nella zona.
Guspini (CA): Allarme bomba ma erano solo due cuccioli
Allarme bomba in Comune. È scattato ieri mattina all'apertura del municipio. Davanti al portone d'ingresso c'era una grande scatola di cartone. Nessun biglietto o scritta che potesse far intuire di che cosa si trattasse. È stato chiesto l'intervento dei carabinieri e con grande stupore si è scoperto che quella grossa scatola nulla aveva a che fare con la strategia del terrore: era stata utilizzata per lasciarvi abbandonati due cuccioli di cane. Sono stati i vigili urbani Carlo Atzori e Carlo Sanna, verso le 7,30, a notare sul lato destro del portone la grossa scatola. Il classico scatolone rosso per panettoni di una conosciuta marca nazionale.
Roccavignate (SV): Bocconi avvelenati al pastore tedesco di due fratelli disabili
Due cani avvelenati nel giro di pochi giorni, nello stesso paese; uno è morto, l'altro, in fin di vita, è l'amico inseparabile di due fratelli disabili. Altri casi sono stati segnalati a Cengio. La causa è sempre la stessa: bocconi adulterati. A Roccavignale li ha ritrovati sul ciglio della strada. I proprietari delle povere vittime si sono rivolti ai carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. Del caso si stanno interessando anche le associazioni animaliste locali. Ad aver suscitato rabbia non solo tra i proprietari, ma anche tra i residenti, è il caso di Soraya, pastore tedesco femmina, una sorta di cane-guida oltre che di affettuosa compagna per due ragazzi trentenni di Pianissolo, località di Roccavignale, disabili, costretti a muoversi con l'ausilio di due carrozzine elettriche. Soraya non li lascia mai soli, li accompagna sempre durante le loro uscite. Sono inseparabili. Adesso l'animale sta lottando tra la vita e la morte, dopo aver mangiato un boccone avvelenato, trovato nei giorni scorsi sul ciglio della strada, proprio a Pianissolo.
Avio (TN): Fatali a "Orso" i botti di capodanno
Orso era un bel cane, aveva un carattere dolcissimo e non avrebbe mai infierito sull'uomo. Purtroppo e' capitato invece l'esatto contrario nella notte di capodanno e proprio in conseguenza della stupidità di qualche ragazzo si è dovuto per forza maggiore prendere la triste decisione di farlo sopprimere. Verso la mezzanotte il manipolo di ragazzi, si è portato nel campo sportivo per salutare l'anno nuovo con micidiali petardi. Fatti scoppiare anche in direzione della cantina, forse non pensando che dentro il recinto c'era il cane. Chi ha seguito la scena può testimoniare quanto sia stato assordante il frastuono, ma se il rumore si è rivelato particolarmente fastidioso per le persone, possiamo immaginare quale terrore abbiano vissuto i cani. Evidentemente il dolcissimo Orso avrà cercato un riparo più tranquillo girando all'impazzata per il cortile della cantina. Ma in quelle condizioni ed in preda al panico è finito per infilarsi in buco profondo qualche metro. Tanto è bastato per procurargli lesioni gravissime, tant'è che quando è stato ritrovato non è rimasto altro che sopprimerlo.
Cittadella (PD): Vitellini trovati senza vita in campagna
Due vitellini di pochi giorni sono stati rinvenuti senza vita ieri mattina alle 11 in un campo di via Lazzaretto. I due poveri animali, di colore bianco e nero e del peso di circa 60/70 chilogrammi, sono stati avvistati da un contadino residente nelle vicinanze del luogo del ritrovamento. Via Lazzaretto si snoda da Borgo Vicenza fino al comune di Fontaniva, inoltrandosi tra vasti terreni agricoli. L'uomo ha chiamato i Carabinieri che hanno chiesto l'intervento del servizio veterinario dell'Ulss 15. Il dottor Anselmo Ferronato si è pertanto recato subito sul posto ed ha ispezionato le carcasse degli animali, che erano privi della targhetta auricolare di identificazione. Sono in corso accertamenti per stabilire le cause dei decessi e per tentare di risalire al loro proprietario.
Cagliari: Col veleno una strage di cani
Non ha fine la strage di cani da caccia nei monti di Santadi. Altri quattro segugi sono stati avvelenati tra i boschi di leccio durante una battuta di caccia al cinghiale. Questa volta a morire a causa di alcuni polpette avvelenate disseminate tra gli arbusti del bosco sono stati i cani di due compagnie di caccia di Santadi e Piscinas. I primi a cadere vittime del veleno sono stati, due settimane fa, due splendidi esemplari di segugio di una dei tanti gruppi di caccia di Santadi. Domenica scorsa, invece, è stata la volta di due cani della compagnia di Piscinas. Se a questi ultimi si aggiungono gli otto segugi dei cacciatori di Masainas il numero sale a dodici. Una vera e propria strage.
Volano (TN): Bocconi al biotopo di Taino
Bocconi avvelenati abbandonati da ignoti. E' successo a Volano nei pressi del biotopo di Taio. Ad accorgersi del pericolo sono stati dei passanti, che trovando tre cani agonizzanti caduti nella trappola hanno lanciato l'allarme. Gli animali, ora fuori pericolo, sono stati subito soccorsi e portati dal veterinario. L'ipotesi è che qualcuno, probabilmente stufo dell'aumento della popolazione di roditori, abbia cercato di farsi giustizia da solo, non rendendosi conto delle conseguenze che ne potevano derivare. Il consiglo per tutti gli abitanti della zona, è di aumentare il livello d'attenzione, e magari, per evitare i rischi, tenere al guinzaglio il proprio cane se ci trova vicino alla zona "contaminata".
In caso di ritrovamenti indesiderati di esche avvelenate, avvisare la guardia forestale.
Avellino: Concime killer uccide bovini. Si indaga
Giallo a Campagna: 24 bovini, tutti in età adulta, in parte utilizzati per la produzione di latte e per il resto destinati alla macellazione, sono stati trovati stecchiti ieri mattina in un grosso allevamento alle porte del comune della Piana. Gli animali, alcuni dei quali ancora agonizzanti al momento del ritrovamento, per un valore superiore ai 70mila euro, con ogni probabilità sono stati avvelenati.
Napoli: Cane chiuso in auto la polizia lo libera
Quando si dice il miglior amico dell’uomo. Affamato, tremante e infreddolito. Così è stato ritrovato ieri dagli agenti di Polizia, un maltese color champagne. Quasi per tre giorni era rimasto imprigionato in una Polo blu all’altezza del civico 45 di via Jannelli. Avvisati dai condomini dello stabile, i poliziotti hanno atteso tutto il pomeriggio fino all’arrivo del padrone del cane nonchè proprietario della vettura, tal M.G. abitante proprio in via Jannelli. Colpevole di un gesto orribile, l’uomo che non ha esitato di parcheggiare nella sua vecchia auto il proprio cagnolino sarà denunciato da alcuni condomini per i maltrattamenti causati all’animale: «Invano abbiamo cercato di rintracciare il suo padrone - hanno raccontato i vicini -. Evidentemente questi aveva pensato bene di allontanarsi per il fine settimana lasciando che il proprio cane soffrisse immobile per 50 ore sul sedile anteriore. Le grida e i guaiti emessi dalla povera bestia erano così strazianti che non siamo riusciti a prendere sonno».
Caselle di Roncoferraro (MN): Cagnolino evirato mentre si accoppia
Uno sconosciuto ha usato una forbice che gli ha prodotto lesioni gravissime. Ad accorgersi dell'accaduto sono stati i padroni, di Caselle di Roncoferraro, nel Mantovano. Hanno visto rientrare il cane sanguinante: hanno chiamato il veterinario che, solo dopo l'aggravarsi di Billy nella notte, si è reso conto della mutilazione. Il meticcio è stato operato: l'intervento è andato bene ma la convalescenza sarà lunga. I carabinieri indagano contro ignoti.
Lugo (RA): Gettano il cane nel fosso ma non passano inosservati
Gettano nel fosso un sacco con un cane, ma il gesto non passa inosservato. Le Guardie zoofile dell’Enpa sono state informate da una cittadina, che sabato scorso lungo la via Cogollo due persone hanno gettato nel “Fosso Vecchio” un sacco. La signora ha pensato subito che ci potesse essere dentro un animale ed ha avvisato le Guardie zoofile dell’Enpa che hanno avviato accertamenti. La donna ha fornito dati sufficienti per far partire le indagini. Il cane era un meticcio maschio, tipo bracco, tatuato all’orecchio, cosa che permette facilmente di risalire al proprietario. Gli agenti delle guardie zoofile non hanno indugiato e con gli stivali alla coscia sono entrati in acqua per cercare di dare una degna sepoltura all’animale. “Non capiamo - affermano - perchè certe persone si liberino così brutalmente di chi si è fidato di loro dandogli tutto, anche la vita. E’ facile disfarsi di un amico che ti ha sempre servito e accompagnato nelle battute di caccia, basta incappucciarlo con un sacco di carta per non guardarlo in viso, come è stato fatto, mentre lo getti da un ponte in un fosso d’acqua”
Cavasso Nuovo (PN): Cane pastore tedesco cade nel laghetto......
Cane pastore tedesco cade nel laghetto di Colle e, nonostante i ripetuti tentativi di salvarlo da parte dei Vigili del fuoco di Maniago, annega.
Cene (BG): Cade nel burrone, salvata capretta incinta
È fuggita dal suo gregge, sul monte del Bo, e si è inoltrata nei boschi, perdendo l'orientamento e finendo su una roccia in una piccola scarpata. Soltanto l'intervento dei vigili del fuoco ha permesso che tornasse sana e salva con gli altri animali e non precipitasse per altri quaranta metri.
Vadena (BZ): Un canederlo per la carne avvelenata
Stavolta il veleno nei campi, per evitare i danni causati dai topi, non c'entra. Questa volta un cane ha rischiato di morire avvelenato per avere mangiato un boccone con una dose elevata di veleno. È stato salvato, nel cuore della notte, dal veterinario di Egna. L'episodio è accaduto a sud del paese, in una casa di campagna di via Piccolongo, dove il «killer» aveva sistemato una sorta di canederlo con all'interno un pezzo di carne intrisa di una sostanza altamente velenosa. «Gennaro», un cane meticcio di tre anni, se l'è cavata grazie alla tempestività dei soccorsi.
Almenno San Bartolomeo (BG): Cucciolo maltrattato: denunciati i padroni
Una corda al collo che gli legava anche la zampa destra e poi si stringeva intorno a quella anteriore sinistra. È stato trovato così, costretto a saltellare goffamente su due zampe, il cucciolo femmina di pastore tedesco liberato domenica pomeriggio da una pattuglia del Corpo forestale di Bergamo ad Almenno San Bartolomeo.
Gli agenti lo hanno slegato immediatamente e sottoposto a un controllo per verificarne le condizioni. I padroni, denunciati per maltrattamento di animali, hanno assicurato di volerlo riaccogliere in casa e di migliorare le sue condizioni di vita.
Floridia (SR): Massacra di botte un cucciolo
Alla multa di seimila euro è stato condannato il floridiano Gaetano Affatato, 50 anni, abitante in via Romagnoli 118, perchè dal Giudice Monocratico Vincenzo Panebianco è stato riconosciuto colpevole di avere percosso, fino a provocarne la morte, un cucciolo Rot Weiler. Ben quattro vicini di casa di Gaetano Affatato hanno dichiarato di averlo esortato ad astenersi dal picchiare il cucciolo, ma senza aver conseguito alcun apprezzabile risultato dal momento che, per tutta risposta, si erano sentiti replicare «Fatevi i fatti vostri, il cane è mio e faccio quelle che voglio». Ed, infatti, in quell'afosa giornata di luglio dello scorso anno, sulla terrazza della sua abitazione di via Romagnoli, Gaetano Affatato non risparmiò alcuna sevizia al malcapitato cane e continuò a picchiarlo, con un bastone, fino a massacrarlo. Si fermò soltanto quando il cucciolo, oramai non più in condizione di reagire alle legnate, si accasciò e, dopo pochi attimi, si addormentò definitivamente. Affatato aveva cercato di non far capire ai vicini di casa che il cane era morto, ma il suo goffo tentativo veniva smascherato. I vicini di casa avevano telefonato al 112 segnalando che Affatato, dopo aver massacrato il proprio cane, lo aveva infilato dentro un sacco per fare sparire la prova del suo atroce crimine. I carabinieri, però, arrivavano in tempo e sequestravano ad Affatato il sacco contenente il corpo del reato. I militari denunciavano Affatato alla Procura della Repubblica che emetteva decreto penale di condanna a 4mila euro per il reato di maltrattamenti e sevizie a danno del cucciolo, con l'aggravante di averne provocato la morte. Il floridiano impugnava il decreto e chiedeva di essere assolto, ma è andata diversamente perchè il Giudice Monocratico, nel riconoscerlo colpevole, gli ha inasprito la condanna a seimila euro di multa.
Valle di Comino (RM): Tre cani da tartufo e un lupo avvelenati da polpette alla stricnina
Polpette alla stricnina hanno ucciso tre cani da tartufo e un lupo marsicano. I bocconi avvelenati sono stati «seminati» nella fascia di protezione esterna del Parco Nazionale dell’Abruzzo, nel territorio di Alvito, nella Valle di Comino (Frosinone). Da ieri la sorveglianza è stata aumentata.
Castelsangiovanni (PC)- Lavatelo intanto che faccio la spesa.- Non si sono più viste.
«Mentre voi lo lavate, noi andiamo a fare spesa. Torneremo a prenderlo tra mezz'ora». Così una donna ed una ragazza, venerdì pomeriggio, sono uscite da un negozio di toelettatura per animali di Castelsangiovanni dopo aver affidato alle cure dei gestori un pastore tedesco di un anno. Ma la bestiola, una volta uscita dalla vasca e asciugata con il phon, ha aspettato invano il ritorno delle padrone. Ai gestori del negozio, dopo un'attesa di oltre due ore, non è rimasto che chiedere l'intervento delle guardie ecozoofile. Così la bestiola, docile, quasi rassegnata, ha accettato di farsi portare al canile di Moltebolzone di Agazzano dove si trova tuttora. Intanto è stata aperta una pratica sul caso di abbandono e dal canile rivolgono un appello a chiunque possa contribuire a rintracciare i proprietari.
Margherita di Savoia (FG): Vigili salvano sette cuccioli
Nel pomeriggio di sabato su segnalazione di un cittadino due agenti della polizia municipale, hanno trovato in un cassonetto della spazzatura nei pressi di viale Ofanto all'angolo di via Canne, sette cuccioli di razza meticcia. L'intervento dei vigili è risultato molto delicato per le difficoltà legate all'età dei cani e al modo in cui erano stati incastrati sul fondo del cassonetto.
I cuccioli, dopo essere stati rifocillati, sono stati portati presso l'APAC di Cerignola, la struttura canile convenzionata con Margherita di Savoia. Al di là del lieto fine resta comunque l'atto barbaro del maltrattamento ai danni dei sette cuccioli, assolutamente incomprensibile pur se si fosse trattato di una bravata di ragazzi?
Porto Empedocle (AG): Avvelenato cane "esuberante"
Avvelena il cane che aveva fatto cadere la nipotina. Un anziano empedoclino non ha esitato a farsi giustizia da solo, eliminando uno spinone randagio reo di essere troppo esuberante. La notizia ha gettato nell'angoscia Assuntina Dani Rametta, la volontaria che gestisce il canile provvisorio della cittadina marinara che quello spinone avrebbe voluto prelevare e aggregare alla folta colonia di randagi ospitati nella struttura all'interno dell'area ex Montedison.
Asiago (VI): Bocconi avvelenati ai cani da caccia
Ad Asiago torna l'allarme "bocconi avvelenati" ai danni di animali. L'ultimo "caso", avvenuto proprio in questi giorni, ha provocato la morte di due cani, entrambi segugi da caccia di due anni e mezzo, morti a poche ore di distanza uno dall'altro, nella giornata di venerdì.
Torre Canne (BR): Cagna e 4 cuccioli salvati dai vigili
È toccato alla Polizia municipale di Fasano salvare da morte quasi sicura una cagna meticcia ed i suoi quattro cuccioli partoriti da pochi giorni. La pattuglia dei vigili urbani, durante un servizio nelle frazioni fasanesi, sotto la guida del maresciallo Pasquale Laneve, nei giorni scorsi, è intervenuta presso un'abitazione di via Del Faro, a Torre Canne, disabitata da oltre un mese. All'interno del giardino di pertinenza ha rinvenuto due cani di razza meticcia, di cui uno già morto da diversi giorni. L'altro animale invece, completamente denutrito, aveva, tra l'altro, da pochi giorni partorito una cucciolata di 4 esemplari che stazionavano nel giardino insieme alla madre. Gli agenti di polizia urbana hanno fatto immediatamente intervenire il servizio veterinario della Asl Br/1, che ha provveduto a ricoverare il cane ed i suoi quattro cuccioli presso il canile comunale, mentre tramite la Sogea, ditta appaltatrice del servizio di nettezza urbana, si è provveduto a rimuovere la carcassa dell'animale deceduto ed a disinfestare il giardino. Dopo diverse settimane di stenti e di mancanza di cibo e di cure, per questa cagna e per i suoi quattro cuccioli, finalmente, si è potuto assicurare un ricovero sicuro e del cibo.
Piacenza: Cani maltrattati. Nei guai due piacentini
Saranno probabilmente denunciati per maltrattamento di animali i proprietari di quattro bastardini trovati in stato di abbandono e di forte denutrizione in una palazzina di via Chiavenna nel quartiere del Capitolo. La segnalazione è arrivata dai carabinieri della stazione Piacenza Levante dopo un arresto di due persone portato a termine dagli stessi militari lo scorso fine settimana. I quattro cagnolini sono stati visitati sul posto dal veterinario dell'Azienda Usl e poi portati al canile da personale di Tesa.
Gardolo (TN): Spara al cane. Mangiava le galline
Avrebbe sparato a un cane che si mangiava le galline del suo pollaio. Con questa accusa è finito davanti al giudice dell´udienza preliminare Cesare Ambrosi, 59 anni di Gardolo. L´uomo è imputato di danneggiamento di animali altrui e, in teoria, rischia fino a un anno di reclusione. A denunciarlo è stato un vicino che si era visto il proprio cane husky tornare a casa mezzo sbucherellato da pallini di un fucile da caccia. I fatti risalgono al novembre del 2002.
Salerno: Abbandonò il cane. La figlia soffre di allergia da pelo.
Dovrà rispondere di violazione all’articolo 727 del codice penale, che stabilisce un’ammenda fino a dieci milioni di vecchie lire per chi abbandona gli animali. D.F, 52 anni, originaria di Palermo ma residente a Salerno, in via Rocco Cocchia, è stata identificata dalle guardie zoofile dell’Enpa, diretta da Renato Alvino, e interrogata nella sua abitazione. Tre mesi fa, prima di trasferirsi nell’alloggio popolare assegnatole a Pastena, lasciò la sua cagnetta di razza meticcia in una capanna, a pochi metri dalla chiesa di Mariconda. A ritrovarla, su segnalazione degli abitanti della zona, furono le guardie zoofile Raffaele Bonacci e Alessandro Rossi, che con il responsabile dell’Enpa Alvino hanno funzione di polizia giudiziaria. Il povero animale versava tra rifiuti e topi, in gravi condizioni di salute. L’intervento del veterinario dell’Asl2 e la solerzia nei soccorsi consentì di trasportare il cane, ancora in vita, al canile municipale.
Riva e Arco (TN): Massacrò la cavalla per vendetta
In gergo poliziesco-giudiziario si potrebbe correttamente dire che «il caso è chiuso». C´è purtroppo una vittima (una splendida cavalla di 4 anni di nome Priscilla), c´è l´arma dell´atroce esecuzione, c´è il movente, c´è soprattutto l´ammissione dell´autore di un gesto che non ha precedenti per crudeltà ed efferatezza.
A distanza di un anno e mezzo dall´accaduto, Antonio Corvino, il muratore denunciato per l´uccisione della cavalla di proprietà della sua ex fidanzata, ha scelto di chiudere la vicenda con un patteggiamento così da non dover affrontare il processo. L´uomo, che ha 35 anni, ha così concordato una pena di 4 mesi e 14 giorni di reclusione convertiti in 8 mesi e 28 giorni di libertà controllata. Già pochi giorno dopo il delitto, Corvino confessò di essere stato lui ad uccidere la splendida ed incolpevole Priscilla. Lo aveva fatto in un momento di follia, di disperazione per la decisione della sua ex ragazza di non voler tornare con lui.
Vallo della Lucania (SA): Chiodi per i....cani
Una decina di cacciatori, tutti provenienti da Nocera Inferiore, erano arrivati in zona per una normale battuta. In particolare i cacciatori si erano recati in una zona del comprensorio vallese fuori dal perimetro del Parco. Tutto in regola fino a quando i loro cani hanno iniziato a sentirsi male. Si tratta di ben sette cani da caccia di diverse razze. Tre di questi purtroppo sono morti. Inizialmente i cacciatori non avevano ben intuito cosa stava accadendo ai loro cani ma in pochi minuti tutto è stato molto chiaro. Qualcuno ancora ignoto alle forze dell'ordine aveva lasciato fra la macchia delle polpette di carne con all'interno chiodi e veleno.
Civitanova (MC): Il giallo dei gatti scomparsi
Tempi duri per i mici. Da qualche tempo, casalinghi o randagi che siano, spariscono. Lo denunciano le associazioni animaliste, tempestate dalle segnalazioni dei padroni. L'ultimo S.O.S. è stato lanciato da un residente in via Nave. Tra i felini che mancano all'appello anche quello dell'ex assessore Fernanda Recchi, non più rientrato da una passeggiatina sotto casa. Lo fa sapere Amedeo Recchi, fratello dell'ex amministratore comunale, responsabile dell'Osservatorio sulla Giustizia, che però vede «segnali precisi mandati all'ex assessore» dietro la scomparsa. Quanto al resto delle sparizioni, gli animalisti chiedono a tutti di tenere gli occhi aperti e invitano le comunità straniere che, per abitudini alimentari apprezzano carni feline, a rispettare le leggi italiane in materia di tutela degli animali.
Poggio Mirteto (RI): La galleria degli orrori
L’ultima segnalazione è di ieri: in una scatola di cartone completamente avviluppata nel nastro adesivo, salvo un piccolo forellino, avevano imprigionato un cucciolo di husky di neppure due settimane. Pacco poi gettato a fianco di un cassonetto dei rifiuti a Fonte Cottorella: per fortuna prima del camion-rifiuti è passata una persona che, sentiti i guaiti disperati, si è portata a casa quella meraviglia di cagnolino. Dal 9 gennaio scorso quasi non passa giorno senza una di queste segnalazioni: quel giorno pubblicammo due terribili fotografie scattate nelle campagne di Poggio Mirteto
Benevento: Neve, cavalli affamati
Salvati dalla fame alcuni cavalli che per oltre ventiquattr’ore erano rimasti senza foraggio. Il proprietario, infatti, a causa della neve, non era riuscito a raggiungere la stalla alla contrada Ponte Canale di S. Marco dei Cavoti. Ha allertato i vigili del fuoco dello stesso centro che sono riusciti a raggiungere la stalla portando fieno e gli alimenti per altri animali che vi erano custoditi
Caltanisetta: Salvato cucciolo in via delle Fontane
A proposito di ritrovamento, il pensionato nisseno Di Rosa (ex impiegato postale) non ha avuto dubbio a fermarsi con l'auto quando, ieri mattina, in via Due Fontane, nell'area adiacente ad un distributore di carburanti, si è accorto che qualcuno aveva abbandonato un cucciolo di pochi mesi dentro uno scatolo. Il pensionato quindi l'ha preso in consegna, portandolo direttamente al Comando dei vigili urbani che hanno immediatamente contattato il canile della ditta «Ricara». Il cucciolo, un bastardino, era fortunatamente in buone condizioni. Al riguardo, i vigili urbani spiegano: «I cuccioli abbandonati e ritrovati, qualora chi li porta al Comando e dice di non poterli accudire, possono essere affidati alle persone che ne fanno richiesta, ma questi prima che vengono portati al canile. Si può contattare la centrale operativa, anche perché di cuccioli abbandonati se ne trovano parecchi».
Capriolo (BS): Nerone, vivo per miracolo
Chi l’ha detto che i gatti neri portano jella? Lo dimostra la storia di un gattino, che per una settimana è rimasto rinchiuso in una cantina murata e completamente allagata. Nerone, così ribattezzato dalle nuove proprietarie Luisa ed Erika Lanzini, è stato salvato dai Vigili del fuoco volontari di Palazzolo, allertati dai residenti di via Vittorio Emanuele a Capriolo, preoccupati dal miagolare disperato che da diversi giorni si levava dalla feritoia di uno scantinato.
«Qualcuno - hanno raccontato alcuni testimoni - ha visto un uomo infilare il gatto nella finestrella che dà sul sotterraneo, murato diversi anni fa. All’interno poco meno di un metro e mezzo d’acqua stagnante e come unico luogo di salvezza i ruderi di una vecchia scala». Nerone ha nuotato fino alla scala, piangendo per giorni, infreddolito e stremato dalla fame. I vigili del fuoco hanno fatto calare due uomini attraverso la feritoia fino a raggiungere il micino, spaventato e ormai allo stremo delle forze. Nerone così è stato salvato, tra gli applausi dei presenti. Non solo: ha anche trovato una famiglia. Luisa e Erika Lanzini, madre e figlia, si sono innamorate del batuffolo nero intirizzito e hanno chiesto ai vigili del fuoco di potersene prendere cura. Detto, fatto: più lieto fine di così...
Sala Consilina (SA): Maltrattato cucciolo. Parte la denuncia
Un cucciolo non solo abbandonato ma addirittura legato con una catena molto corta al punto da impedirgli i più semplici movimenti, è stato rinvenuto nei pressi dello svincolo autostradale. La locale Associazione animalista ha inviato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica e ha chiesto l'intervento del primo cittadino Giuseppe Colucci e del Servizio Veterinario dell'Asl Sa/3. Un bidone arrugginito: era questo il ricovero della povera bestiola costretta a ripararsi alla men peggio, in caso d'intemperie. Di certo il cucciolo non avrebbe potuto trovare riparo altrove se si considerano le pessime condizioni nelle quali viveva da tempo. Il suo estremo abbandono è stato rilevato proprio dalla Associazione animalista. Il cucciolo probabilmente era legato da mesi ad una catena cortissima, il cui peso gli impediva addirittura di alzare il collo. Quando poi il freddo si faceva sentire, la bestiola trovava riparo nel bidone di ferro arrugginito appoggiato ad un muro.
Siracusa: Cani abbandonati e investiti
L'abbandono degli animali domestici è il termometro dei livelli di inciviltà che alcuni individui riescono a raggiungere. Così come è indicativo di quali spregevoli azioni l'uomo sia capace di compiere. Un fenomeno che, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e l'inserimento, nel sistema legislativo, di misure di condanna, non conosce ancora decremento. Lo testimonia il ritrovamento da parte della Polizia ittica e ambientale, sulla ss 114, di uno splendido esemplare di pastore maremmano morto a seguito di un investimento. Che la bestiola non fosse un randagio lo si è evinto non solo dal fatto che fosse di razza, ma anche una corda attorno al collo a mo' di collare. Il tenente colonnello Giuseppe Rollo ed il maggiore Salvatore Paradiso, che hanno trovato il cane sul ciglio della strada, pongono l'accento sulla frequenza di questi episodi. "Reputiamo simili atti di una crudeltà indicibile. Chi si rende responsabile di ciò, tra l'altro, non tiene conto che un cane padronale non essendo abituato a muoversi in libertà, invade le strade senza conoscere la paura dei veicoli in transito, come invece sanno fare i randagi, potendo dare origine ad incidenti stradali che possono essere anche mortali"
Cittadella (PD): Cagnolino abbandonato: denuncia dell'Enpa
Ancora un vergognoso episodio di abbandono di animali è stato commesso ieri pomeriggio a Cittadella. Vittima un cagnolino di taglia media di colore beige, che i volontari dell'Enpa sperano di ritrovare al più presto. Ad assistere impotente alla choccante scena, ed a riferire immediatamente il fatto ad Annalisa Gallio, responsabile di zona dell'Ente protezione animali, una giovane donna cittadellese. Erano circa le 17.15. T.Z. stava percorrendo in bicicletta Riva IV Novembre quando, all'altezza dell'officina Fabris, ha visto una Fiat Panda di colore chiaro accostare al ciglio della carreggiata. Dall'auto è sceso un uomo di corporatura robusta che ha scaraventato a terra il cagnolino ed è ripartito immediatamente. L'animale ha rincorso invano il padrone fino all'incrocio con Porta Padova, rischiando in ogni istante di finire sotto le ruote delle altre vetture che procedevano incolonnate verso il centro città e Riva Ospedale.
Casorate Primo (PV): Salvo per miracolo ora cerca padrone
Questa storia che vi sto raccontando è una delle cose più brutte e crudeli che può fare un essere umano.
Sabato 10 gennaio 2004, davanti al bar di un paese vicino, da una macchina che andava ad una velocità elevata venne scaraventato giù un cagnolino come se fosse un sacco della spazzatura, in quel momento arrivò un'altra macchina che lo investì. Per fortuna le persone che erano al bar videro tutto e soccorsero subito il povero cane. Dopo averlo tranquillizzato chiamarono la nostra associazione, dopo di che lo portammo dal veterinario. Dopo due ore di cure il cane era fuori pericolo, grazie a quelle persone che erano al bar.
L'Aquila: Due cani giustiziati
La sezione aquilana della Lega Nazionale per la Difesa del Cane si è vista costretta ad inviare un esposto al sindaco di Rocca di Mezzo, al comando dei Carabinieri di Rocca di Mezzo, al Prefetto ed alla Questura, per denunciare un probabile episodio di giustizia privata ai danni di due cani randagi accuditi dal parroco di Terranera, piccolo centro frazione di Rocca di Mezzo. Alcuni testimoni hanno, infatti, raccontato di aver visto un paio di persone armate di fucile, che si dirigevano verso la chiesa di Terranera: seguivano degli spari ed alcuni latrati. Questo accadeva lo scorso 17 gennaio. I due randagi non so più stati trovati.
Non è la prima volta che episodi del genere si verificano nella zona: spesso i randagi vengono additati come ”disturbatori” ed è già capitato che alcune persone si siano fatti giustizia da sé.
Nerviano Arduini (PR): Avvelenati cani e gatti
Cinque cani sono stati uccisi con bocconi avvelenatati che devono essere stati lanciati poco distante dall'abitazione del loro proprietario, Piero Tamboroni di Mozzano di Neviano, in località Torre. Sono state uccise due cagne, «Martina» ed «Erica», bastardine, di poco più di un anno. Purtroppo Martina, trenta giorni fa, aveva partorito due cuccioli: «Elena» ed «Ugo», a loro volta morti solo per avere succhiato latte dalla mamma che aveva appena ingoiato i bocconi mortali.
Vadena (BZ): Avvelanato dal secondo boccone avvelenato
Due settimane fa era sopravvisuto al boccone avvelenato nascosto all’interno di un canederlo; l’altra sera è stato stroncato da una dose micidiale di un veleno inodore e molto più potente. È morto, fra strazianti dolori, il cane «Gennaro», meticcio di appena tre anni. Lo hanno trovato i proprietari, a tarda sera, quando sono rientrati nella loro abitazione, a sud dell’abitato di Vadena quasi ai confini con Ora. Inutile ogni tipo di soccorso come inutile è stata la denuncia che, due settimane fa, era stata presentata ai carabinieri. Il «killer» dei cani ha colpito un’altra volta.
«Gennaro» una ventina di giorni fa aveva rischiato di morire a causa di un boccone con una dose elevata di veleno. Era stato salvato, nel cuore della notte, dal veterinario di Egna. Il «killer» aveva sistemato una sorta di canederlo con all’interno un pezzo di carne intrisa di una sostanza altamente velenosa.
Licata (AG): Investito e ucciso pony
carabinieri della compagni di Licata lo avevano salvato diverse volte, ma ieri per il piccolo pony abbandonato sulla strada statale 123 non c'è stato scampo. A mettere fine alle triste vita del quadrupede è stato uno scontro frontale con un'auto, lanciata in corsa sull'arteria che collega Canicattì a Campobello di Licata.
Pesaro: Strage di gatti a Muraglia
Mici avvelenati, uccisi, straziati in un sol boccone. A Muraglia qualcuno passa il suo tempo a sterminare i gatti. Randagi o domestici che siano, poco importa. Lui (o lei?) li adesca con polpettine di carne venefiche che dissemina qua e là per la strada lungo via Ferraris, nei punti strategici del passaggio dei miagolanti quattrozampe. Con un doppio pericolo, come denuncia il Coordinamento animalisti in una lettera. Primo, che la strage possa continuare indiscriminatamente e indifferentemente senza che nessuno intervenga (chi odia i gatti a tal punto di volerli morti può colpire anche altri animali come cani di piccola taglia).
Legnago (VR): Spariti due bulldog e cane schitzu
Due cani bulldog ed uno shitzu spariti nello stesso giorno. E, a quanto pare, nessuno dei tre cani in questione sarebbero scappati. È poco - solo tre cani - e presto per affermare che nel fine settimana vi siano stati furti mirati a cani di razza. Però non si può escludere, non fosse altro perché uno dei proprietari degli animali spariti è certo che non si tratti di fuga, ma di vero e proprio furto. Un’eventualità non inverosimile se si tiene conto del valore dei cani scomparsi - intorno ai 2 mila euro l’uno i bulldog - e del fatto che si tratta di razze piuttosto pregiate. La prima segnalazione di scomparsa di cani arriva da Stefano Ghirelli, autotrasportatore di Villabartolomea. «Domenica scorsa dal cortile di casa mia sono spariti un bulldog e uno shitzu. Avevo dato loro da mangiare a mezzogiorno. Sono tornato poi alle 18 e non c’erano più», racconta, «impossibile che siano scappati perché nello stesso cortile c’erano altri due cani, un bastardino e un maltese, e non se ne sono andati. Il cancello del cortile inoltre era perfettamente chiuso». Inutili le ricerche del bulldog di un anno e della piccola shitzu di tre anni da parte del proprietario dispiaciuto e dei suoi familiari. «Siamo usciti con sei auto per cercarli, battendo tutta la zona. Ma niente: dei cani non c’era più traccia. Sono quasi certo che mi siano stati rubati». E sospetta il furto del suo cane, un altro bulldog, un’altra persona di Legnago che si è rivolta al veterinario Luca Rigo di Villabartolomea per segnalargli la sparizione del cane tra sabato e domenca scorsi.
Oliveto Citra (SA): Cane salvato dai caschi rossi.
Un cane di piccola taglia è caduto in un dirupo profondo alcuni metri ed è rimasto imprigionato per tre giorni. A salvarlo è stato l'intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Eboli, turno C. Grazie al loro meticoloso intervento, guidato dal caposquadra, hanno evitato che il povero animale rimanesse ancora più a lungo incastrato nel cratere di roccia nel quale era precipitato.
Verona: Caccia al "serial killer" che ammazza i gatti
Un “serial killer", sanguinario e feroce, si aggira per le strade di Verona. Misterioso quanto spietato. Circola a bordo di una rombante motocicletta, di grossa cilindrata, fracassando il cranio delle sue vittime e lasciando i cadaverini sull’asfalto. Non è l’inizio di un libro di Stephen King, né la sceneggiatura di un film dell’orrore. È invece quanto pare stia davvero succedendo in città. L’unico particolare, per così dire, rassicurante è dato dal fatto che le vittime non sono esseri umani, bensì dei poveri, innocenti gattini.
Gli animali assassinati in città sarebbero già una dozzina.
San Marino: Picchia il cane con la scopa: denunciato
Ha voluto punire il cane con una scopa, ma ora rischia di essere il padrone a pagarla cara. Durante le vacanze natalizie un sammarinese aveva rinchiuso nel garage l’animale, per evitare che questo potesse uscire di casa o creare danni. L’esemplare, una femmina, ha però raschiato la porta del garage, forse per la smania di prendere una boccata d’aria. Al ritorno a casa, il padrone ha visto i segni lasciati dall’animale e si è lasciato prendere da un raptus di folli brandendo un bastone e cominciando a picchiare il povero cane. La scena è stata vista da una signora genovese, in vacanza sul Titano, che ha immediatamente avvisato la Gendarmeria denunciando il fatto. Gli agenti sono intervenuti per verificare le condizioni del cane e quindi redigere un verbale che rischia di costare fino a due mesi di reclusione per l’uomo.
Castrocaro Terme (FO): Sequestrati due dobberman seviziati
Maltrattava due innocenti doberman ed ora deve fare i conti con la giustizia. O per lo meno, sicuramente per quei due poveri animali sono terminate le sofferenze e le sevizie a cui erano sottoposti da tempo. Oggi pomeriggio, infatti, il Corpo forestale dello Stato della stazione di Dovadola ha sequestrato a Castrocaro due dobermann, un maschio ed una femmina, su ordinanza firmata dal Sostituto procuratore della Repubblica di Forlì. Il proprietario dei due cani era già stato denunciato dalla Forestale e con il provvedimento di oggi i due cani sono stati trasferiti al canile comprensoriale di Forlì.
Roma: Due oche ferite con frecce di balestra a lago Bracciano
C'é anche chi va a caccia con la balestra, e ieri due oche sono state ferite sul lago di Bracciano. Si sono salvate, perché le hanno soccorse i guardaparco del Parco regionale Bracciano-Martignano, ma, infilzare da due frecce di 45 cm, sono state operate d'urgenza al Centro recupero della Lipu, finanziato dall'Ufficio diritti degli animali del comune di Roma, e sono ricoverate nella stessa struttura in prognosi riservata.
Mozzano (PR): Boccone killer: morto un altro cane
In Valtoccana, a Mozzano di Neviano, un altro cane è morto dopo avere ingerito un boccone avvelenato. E' il sesto nell'arco di soli cinque giorni. Stavolta è toccato a Diana, di due anni, uno dei due cani meticci dell'agricoltore Silvio Sacchi, con azienda moderna all'inizio della frazione per chi ci arriva dalla Val Termina e quindi da Urzano.
Cogoleto (GE): Poiana morta sull'autostrada a Cogoleto....
L'hanno trovata i tecnici del Servizio Viabilità alle nove di ieri mattina sull'autostrada Genova-Savona, all'altezza di Cogoleto. La poiana aveva le ali semichiuse, sul corpo nessun segno particolare, come il foro di un proiettile. Ma, secondo gli agenti della Forestale, tutto è possibile. Spiega l'ispettore Pietro Tiberi: «Questi rapaci sono in grado di sopravvivere per diversi giorni senza mangiare. Si cibano soprattutto di serpenti e topi di campagna. Ma, in questo periodo dell'anno quando gli animali del bosco entrano in letargo, per i falchi cacciare è davvero un'impresa. È possibile anche che sia stato preda di qualche cacciatore del posto. Purtroppo a occhio non è facile verificarlo. I proiettili sono molto piccoli e potrebbero essersi infilati tra le piume, senza lasciare segni evidenti». Per questo l'animale sarà sottoposto ad autopsia.
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