Novembre 2003

Siliqua (CA): Bracconieri uccidono cervo
La carcassa di un cervo maschio, con la testa ancora in buono stato e le corna asportate, è stata rinvenuta in località Is Argiolas, nei pressi di un boschetto di eucaliptus vicino al campo sportivo di Siliqua. La zona, poco distante dalla locale stazione dei forestali, è stata raggiunta dalla pattuglia antibracconaggio in servizio nei territori di Siliqua e Uta. Gli agenti ritengono che l'animale sia stato ucciso dai bracconieri all’esterno della riserva di Arcosu. È la prima volta che a Siliqua si registra un episodio di bracconaggio a danno degli animali delle riserve.
 
Empoli (FI): Investe cane e padrona e li lascia sulle strisce
Ci ha pensato per una settimana e alla fine ha deciso di raccontare quello che le è successo. Non vuole risarcimenti ma solo far sapere a chi ha investito il suo cane, provocandogli una frattura alla schiena che lo ha paralizzato per sempre, e rotto un polso a lei che il suo comportamento è stato gravissimo. Protagonista di questo increscioso episodio una mamma empolese che mercoledì 22 ottobre era in piazza Garibaldi e avevo il suo barboncino in braccio e sua figlia di sei anni per mano. Il terzetto era davanti alle strisce. «Stavamo per attraversare quando il cane è saltato giù sulle strisce pedonali. Ho lasciato la bimba sul marciapiede e mi sono buttata sulle strisce per riprendere il cane. A quel punto ho visto che arrivava una Volvo bianca dallo stop di piazza Matteotti e mi sono messa in mezzo gridando "ferma ferma" ma la macchina ha investito il mio cane in pieno. Io ho steso le braccia per evitare che gli schiacciasse la testa e mi sono rotta il polso sbattendo contro l'auto. A quel punto il guidatore della Volvo, sono sicura che fosse un uomo perché l'ho visto al volante, ha rallentato un po' l'andatura dell'auto ma poi se ne è andato via».
 
Rimini: Vita da cane: investita e poi ignorata
Quella cagnetta era affamata e abbandonata. Ma nessuno ha provveduto a ricoverarla. Colmo della sfortuna, è stata investita da un'auto. Risultato: una zampa a penzoloni ed una spalla fuori uso. Sono intervenuti i volontari della Protezione animali: indirizzati da una telefonata, si sono recati in zona Senatello (Casteldelci) dove hanno trovato la maremmana ferita. Cucciola di 6 mesi, dal pelo bianco, è stata portata dal veterinario dottor Rossini. «Ma era talmente denutrita che non è stato possibile operarla subito». È stato necessario applicargli dei chiodi nella zampa e sborsare 400 euro per l'intervento. Ora la cagna senza nome sta meglio ed è temporaneamente adottata da una volontaria animalista. La Protezione animali però attacca: il sindaco Ceccarini non ci ha aiutato e non vuole contribuire alle spese. «Lo abbiamo contattato per avere il nullaosta e condurre l'animale al canile di Macerata Feltria — spiegano dall'associazione —­ ha preso tempo. Richiamato, ha detto di aver avvisato il Servizio veterinario». Da Novafeltria smentiscono. «La procedura vuole che s'informi la Comunità montana, che poi ci allerta. A noi, però, non è giunta alcuna segnalazione da Casteldelci» replica il Servizio.
 
Napoli: Ne uccisero dieci
Non è la prima volta che a Castellammare si verificano casi di intolleranza nei confronti dei randagi. Dieci anni fa su quegli stessi boschi di Quisisana dove l'altra notte sono stati ammazzati in nove, furono avvelenati trenta randagi. E quando non vengono ammazzati vengono maltrattati. È il caso di Sissi, una cagnetta presa a botte e mutilata di una zampa, adottata e accudita, poi, da una famiglia di Gragnano. È il caso dei tanti cani strangolati e appesi ai pali della luce. E ogni volta i responsabili non sono mai stati trovati.
 
Noragugume (NU): Fienile in fiamme puledro asfissiato
Misterioso atto vandalico nelle campagne di Noragugume. Un fienile è stato dato alle fiamme ai lati della strada provinciale che dal paese conduce a Sedilo. Nel rogo, oltre ad alcune balle di foraggio, ha trovato la morte un puledro selezionato che il proprietario teneva rinchiuso nella stalla. Una fine atroce: il cavallo è deceduto per asfissia.
 L’episodio si è verificato mercoledì sera: erano le 22 quando è stata avvistata una coltre di fumo levarsi alta nell’ovile ubicato in località Carrugarza, a circa un chilometro dall’abitato. Quando è arrivato il proprietario, Giovanni Palmas, 30 anni, il fuoco aveva già compiuto il suo danno.
 Sono poi arrivati i vigili del fuoco di Macomer che hanno spento l’incendio e bonificato l’area interessata dalle fiamme. Il lavoro si è protratto fino alla mezzanotte. Dell’episodio si stanno ora occupando i carabinieri della stazione di Dualchi e i loro colleghi della compagnia di Ottana. Le indagini sono tutt’altro che facili. Permane infatti il mistero sull’accaduto anche perchè Giovanni Palmas, viene considerata persona tranquilla. Operaio in una fabbrica tessile a Macomer, il giovane coltiva la passione per i cavalli. Da qualche anno ne aveva acquistato uno di razza anglo-arabo-sarda. Ora aveva anche un puledro di pochi mesi che gli attentatori hanno eliminato con il fuoco. L’episodio è stato duramente condannato dalla comunità di Noragugume.
 
Castelfranco (TV): Due manze in fuga abbattute dai carabinieri
Due manze sono state abbattute ieri intorno a mezzogiorno dai carabinieri di Castelfranco, a Campigo nella zona di via Alture. I due animali, rispettivamente di 4 q e 2,5 sono fuggiti nella notte dall'allevamento di Valentino Bonin in via Corollo sempre a Campigo ed hanno vagato per la campagna circostante per parecchie ore. In mattinata, dopo che per alcune ore sia i proprietari che altri vicini le avevano inutilmente cercate, sono stati allertati dagli stessi proprietari, sia i carabinieri che i vigili del fuoco quindi il veterinario e la guardia forestale. Per tutta la mattinata i due animali sono stati cercati e rincorsi tentando di convincerli a rientrare in stalla ma non c'è stato nulla da fare. I due animali hanno scorrazzato per i campi e si sono avvicinati paurosamente sia alla strada che alla ferrovia. Così, vista la situazione anche di pericolo, a malincuore i proprietari hanno deciso di abbatterli. Con l'assistenza dei medico veterinario inviato dall'usl, intorno alle 11,30 si è deciso per l'abbattimento definitivo.
 
Ragusa: Al quartiere "celle" avvelenano i gatti
Gatti che spariscono nel nulla. Felini che vengono avvelenati. Succede nel quartiere Celle, nella parte alta della città, zona viale Volturno. Nel breve volgere di un anno sono state un paio di decine almeno i felini deceduti a seguito di avvelenamento oppure spariti nel nulla, come volatilizzati. La gente è preoccupata. Gli animalisti sono in stato di allerta. La signora Messina, che abita in viale Volturno, nel quartiere Celle, ha perduto tre gatti per avvelenamento. Un'esperienza allucinante, e non solo per chi ama gli animali.
 
Angri (SA): Ancora un cane morto. Sos randagi a Sangri
Un cane di grossa taglia è stato ritrovato ieri morto all'ingresso del liceo scientifico Don Carlo La Mura in Via Monte Taccaro: a segnalarlo alcuni studenti. Il cane probabilmente morto già dall'altra notte, è stato poi trasferito e prelevato dopo aver eseguito i controlli dai sanitari del dipartimento veterinario dell'Asl Sa 1 che hanno eseguito l'intervento con la Polizia Municipale. Non è la prima volta che in città viene segnalata la presenza di cani randagi morti lungo le strade, non accenna a diminuire il numero di randagi su territorio cittadino. Resta problematico consentire se effettuare un intervento di raccolta e trasferirli presso il canile di via S. Lucia. La struttura comunale di recente costruzione su progetto degli Uffici Tecnici comunali ospita al momento circa trenta cani in più rispetto al numero imposto di cinquanta. I referenti dell'Asl delegati al controllo accertarono che la struttura per le sue caratteristiche non avrebbe potuto ospitare cento cani come indicato in un primo momento dall'amministrazione, una defezione che costringe a inviare i cani presso altre strutture canili fra cui quella di Castelvolturno, già convenziona con l'Ente Comunale.
 
Settimo (CA): Indagini sui cani avvelenati
Interrogatori dei carabinieri di Sinnai nel tentativo di far luce sulla morte di una trentina di cani avvelenati negli ultimi due mesi nel rione di Bi’ e Sinnai, in via Garibaldi e nella zona industriale, a Settimo San Pietro. I militari non escludono che ad agire sia stata sempre la stessa persona.
L’inchiesta sarebbe ad un bivio con precisi sospetti. In merito però non trapelano indiscrezioni. Episodi che hanno suscitato non poca preoccupazione. Tra l’altro, sono stati avvelenati cani da caccia o comunque di razza. Con danni notevoli per i proprietari degli animali.
 
Agrigento: Sgozzava e scuoiava conigli in piazza
Uccisione, scuoiatura, macellazione, estrazione delle interiora, frazionamento e cessione al cliente. Tutte operazioni svolte nel bel mezzo del mercato settimanale di Naro da un macellaio ambulante originario di Favara specializzato in conigli. Si tratta di G.P. 63 anni residente a San Cataldo. A scoprire la macellazione irregolare sono stati i militari della Guardia di finanza del comando provinciale di Agrigento, coordinati del Tenente Colonnello Giuseppe Conti. A seguito di accurati accertamenti, le fiamme gialle hanno anche sequestrato 30 conigli, scampati al massacro, oltre a frattaglie e pelli, pronte per essere vendute.
 
Brindisi: Oltre 600 cani ammassati in 6 recinti di 300 metri ciascuno
Cani straziati in fin di vita, legati senza pietà a grosse catene. Carcasse di cani in putrefazione. Mesi fa documentammo quanto accadeva nel canile-lager Di Bella, in contrada S. Giorgio. Il proprietario è finito in carcere per maltrattamenti. Ora si apre una nuova piaga in questa città, già ferita e duramente provata: la raccapricciante realtà esistente all'interno del nuovo canile comunale, in contrada S. Lucia, nella zona industriale.
 
Sassari: Pecora morta abbandonata davanti alla sede
Un sacco con dentro una pecora morta, con le orecchie mozzate, e due fili elettrici lasciati spuntare dall’imboccatura. Un segnale macabro e inequivocabile, indirizzato ai veterinari della Asl che da qualche settimana lottano nelle campagne del Sassarese contro il nuovo, ennesimo, attacco della lingua blu. L’involucro è stato trovato ieri mattina davanti agli uffici veterinari della Asl, in via Amendola. Prima che i veterinari inizino la giornata di lavoro il sacco bianco, di iuta, come quelli che si usano per confezionare i mangimi degli animali, è già lì, fra il cancello e la scalinata della struttura sanitaria.
 
Roma: Vita da cane: rinchiuso per 10 ore al giorno in auto
Abbandonato per dieci ore nell'auto del padrone. Senza aria e con una piccola ciotola piena d'acqua che alle sei del pomeriggio era già finita. Un triste destino per Atos, bassotto nero di dieci anni, soccorso ieri in piazza Vittorio da alcuni passanti e da un poliziotto di quartiere del commissariato Esquilino che ha rintracciato il proprietario dell'automobile poi denunciato per maltrattamenti di animali. «Non sappiamo dove lasciarlo - si è giustificata la moglie - a casa non lo possiamo tenere durante il giorno perché Atos abbaia e disturba i vicini che si sono lamentati più volte. In ufficio, ovviamente, non ce lo possiamo portare. E così questa è l'unica soluzione piuttosto che darlo via o portarlo al canile».
Le parole della donna, un'impiegata statale di 46 anni, non sono però bastate per evitare al marito, funzionario ministeriale di 51 anni, un guaio che ora potrebbe concludersi davanti al giudice di pace con una sanzione amministrativa prevista dalla legge fra i 1.034 e i 5.000 euro.
 
Mignanego (GE): Il mistero dei mici scomparsi
Torna a colpire nella zona del passo dei Giovi il killer dei gatti. Non è la prima volta, negli ultimi anni, che a Mignanego e dintorni viene segnalata la scomparsa in massa dei felini randagi. Ma nonostante le indagini e le ricerche periodiche in cui sono stati coinvolti anche i carabinieri del paese dell'alta Valpolcevera, non si è ancora riusciti a far luce su quello che sembra diventare con il passare degli anni un vero e proprio mistero.
Anche in questi giorni la dinamica è simile al passato: «Sono ricominciati a sparire i gatti - spiega Maria Torre, un'anziana signora di Pontedecimo che ogni giorno raggiunge la zona di Mignanego per dare da mangiare ai suoi amici a quattro zampe -
 
Lugagnano (PC): Cinghiale ferito sfugge ai cacciatori e muore in strada
Cinghiali ancora al centro delle cronache in Valdarda. E sempre nella zona detta del “Ronzone”, al confine tra i comuni di Castellarquato e di Lugagnano, dove già martedì scorso il geometra lugagnanese Alessandro Belfiore, al volante della sua “Alfa 147”, si era imbattuto in un branco di cinque animali. Questa volta, però, non si tratta di invasione della strada, né dell'ennesimo investimento.
Stavolta si tratta del “misterioso” ritrovamento di un cinghiale morto, rinvenuto sul lato della provinciale che costeggia l'Arda.
A scorgere per primo l'animale nella scarpata è stato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, un addetto della Provincia che ha immediatamente provveduto ad avvertire il comando provinciale del Corpo forestale dello Stato.
Da Piacenza è subito partita per la Valdarda una pattuglia di guardie forestali che, sul posto, hanno trovato la collaborazione di Luciano Passera, vigile urbano del Comune di Lugagnano.
In un primo momento, si era pensato all'investimento da parte di un'automobile. Tuttavia, un più approfondito controllo sulla carcassa del povero animale ha invece permesso di rilevare un foro di proiettile - quasi sicuramente di fucile - che ha colpito il cinghiale alla pancia, trapassandolo da parte a parte.
 
Ascoli Piceno: Cani avvelenati con stricnina
Cani avvelenati con stricnina e pesticidi nelle campagne di Ripatransone, Montalto e Cossignano. Lo denuncia l’associazione animalista «Arca 2000», che ha proceduto ad inviare dei campioni di esche avvelenate (fette di mortadella avvolte con filo bianco da cucina) all’Istituto zooprofilattico di Fermo. «Indirizzeremo un esposto ai sindaci- afferma l’Arca 2000- e alla magistratura perchè, oltre a minacciare la vita dei cani, le esche avvelenate clostituiscono un pericolo anche per l’incolumità di persone e bambini».
 
Tirrenia (PI): Torna l'avvelenatore dei cani. Uccide gli animali con le polpette
Nuovo allarme fra i propretari di cani. E' tornato a colpire il misterioso «avvelenatore» che già nell'estate aveva ucciso alcuni i fedeli «custodi» delle case tirreniesi. Cambiano le stagioni, ma purtroppo non cambiano le abitudini di questo anonimo e crudele killer che con le sue micidiali pozioni uccide in modo atroce i nostri amici a quattro zampe. Nelle ultime ore sul litorale si sono ripetuti, con angosciante frequenza, i casi di cani uccisi o ridotti in fin di vita dal veleno che il killer, presumibilmente utilizzando polpette e altri alimenti, introduce furtivamente nei giardini. Non appena il cane ingerisce la terribile miscela chimica inizia il calvario: il veleno, infatti, colpisce uno dopo l'altro tutti gli organi vitali fino ad annientarli. I primi e principali sintomi sono: difficoltà di respirazione, mancanza di equilibrio, abbassamento della vista, nausea, vomito e problemi motori. Un lungo strazio per l'animale e per il padrone, costretto ad assistere, senza poter porre rimedio, e spesso senza capirne il perché, ad una lenta agonia. Il killer dei cani, insomma, è una triste realtà della costa.
 
Palestrina (ROMA): Spara al setter del vicino
Ottantenne ferisce un cane a fucilate perché corteggia le sue gallinelle. E' successo alle prime ore del mattino di ieri a Palestrina, in un'abitazione di campagna, dove E.V., 80 anni, vive abitualmente. Non era la prima che Willy, il setter da caccia del vicino, si intrufolava nella proprietà dell'anziano contadino attirato dall'odore del pollaio. Ogni volta il cane si avvicinava alla recinzione e cominciava a corteggiare i pennuti abbaiando e latrando. Ieri mattina, però, l'ottantenne ha deciso di vendicarsi. Svegliato dai rumori ha imbracciato il proprio fucile ed ha colpito Willy alle zampe posteriori con una fitta rosa di pallini. Lo sparo, e i latrati del povero cane, hanno attirato l'attenzione del padrone che, dopo aver avvertito i carabinieri, si è precipitato in soccorso del povero Willy. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Palestrina e del Nucleo Radiomobile che hanno sedato la lite scoppiata tra i due ed hanno denunciato il contadino per maltrattamento di animali e porto illegale di armi.
 
Foligno (PG): Tasso ucciso con due colpi di fucile
Credevano che fosse un cane di razza Husky, annegato nelle gelide acque del fiume che attraversa la zona boschiva di Acquabianca. Quando sono arrivati i vigili del fuoco ed hanno tirato a riva la carogna dell’animale, si è scoperto invece che si trattava di un tasso. La bestia ha avuto la sfortuna di imbattersi con un cacciatore senza scrupoli, che gli sparato per ben due volte. Il tasso, nell’estremo tentativo di fuga, si è gettato nel fiume, ma ormai i colpi che lo avevano raggiunto erano stati mortali.
 
Nocera Umbra (PG): Cagnolino avvelenato nel proprio recinto
Una strage. Nello stesso giorno sono stati trovati morti per avvelenamento ben sei gatti. Il barbaro ed incivile episodio è avvenuto a Nocera Umbra. Mentre, nello stesso periodo,sono spariti numerosi cuccioli di gatto in via Santocchia nella frazione folignate di S.Eraclio. Si teme anche per loro una fine atroce.
Su entrambe le vicende sono in corso accertamenti per stabilire la responsabilità di questi gesti, anche grazie alle segnalazioni dei residenti.
 
Campolungo (AP): La polizia ha trovato due pitbull utilizzati per le scommesse clandestine.
A seguito di una serie di telefonate anonime, agenti della Questura di Ascoli sono intervenuti presso il capannone di un'azienda in zona industriale per stroncare una serie di attività illegali collegate ai combattimenti di cani e alle scommesse clandestine. Nel corso dell'irruzione sono stati rinvenuti due pitbull, reduci da recentissimi combattimenti, ridotti in condizioni pietose. Uno dei due aveva il corpo completamente martoriato da ferite e cicatrici.
 
Quartu (CA): Falchetto impallinato soccorso dai volontari
Un falco, una cornacchia ed un cormorano sono stati salvati dalle guardie zoofile. Il ritrovamento dei tre volatili, impallinati da qualche cacciatore, è avvenuto nelle campagne di Quartu. Gli animali sono stati soccorsi e curati dagli esperti dell’Enpa, ente nazionale protezione animali, e nei prossimi giorni saranno rimessi in libertà. Il rapace (nella foto con il vicepresidente Enpa Pasquale Bucino) è stato consegnato al Corpo forestale di Cagliari per le cure necessarie.
 
Calci (PI): Gravi crudeltà nei confronti di due bastardini
Non per tutti il cane è il miglior amico dell'uomo. Lo dimostra un episodio di inaudita e inspiegabile crudeltà che ha avuto, purtroppo, per protagonisti due piccoli e indifesi bastardini. E' accaduto l'altro ieri, nella frazione di Montemagno: due cagnolini sono stati parzialmente evirati. Non si conoscono le circostanze e gli autori di quest'azione così efferata. Il proprietario, non sapendo a chi attribuire la responsabilità del gesto sconsiderato, li ha portati dal veterinario. Il medico, constatate le condizioni dei bastardini, non ha potuto fare altro che completare l'operazione e restituire così gli animali al proprietario esterrefatto e ovviamente amareggiato che ha denunciato il fatto alla Protezione Animali, nella speranza che questo triste e crudele episodio possa sensibilizzare l'opinione pubblica sul trattamento da riservare ai nostri amici a quattro zampe.
 
Villanuova (NU): Un altro gatto impiccato in periferia
Un gatto impiccato alla rete di un’aiuola è stato ritrovato qualche giorno fa nella periferia di Villanova Strisaili. Non è un fatto sporadico visto che, negli ultimi mesi, si sono moltiplicati fatti di maltrattamento di animali portati alle estreme conseguenze. Il gatto, che pare fosse un randagio, è stato ritrovato da alcune persone che abitano poco lontano dal punto in cui è stato ucciso con una cordicella. Considerati i diversi episodi non è escluso che a uccidere i randagi sia la stessa mano. Un atto di crudeltà, oggi punito anche penalmente.
 
Tula (SS): Getta un cagnolino nel casonetto:casalinga denunciata dai carabinieri
Mugolava giorno e notte, disturbando di continuo: un vero strazio. Quel cagnolino era nato da appena quindici giorni, ma già dava fastidio. Troppo. Così la sua padrona lo ha preso, e senza neanche preoccuparsi di evitare gli sguardi indiscreti dei vicini, lo ha gettato nel cassonetto sotto casa. Vivo.
È successo qualche giorno fa a Tula, tranquillo paesino con poco meno di duemila abitanti affacciato sulle sponde del lago Coghinas. A salvare quell’indifeso batuffolo di peli da una fine atroce è stata la sensibilità di alcuni passanti che dopo avere assistito all’episodio hanno avvisato i carabinieri.
I militari hanno ripescato il cucciolo dal contenitore della spazzatura, e identificato la donna dal cuore di pietra che aveva cercato di liberarsene nel peggiore dei modi. «L’ho buttato perché la sua mamma non ha più latte per allattarlo, sarebbe morto di fame», ha cercato di giustificarsi la donna. Già, buttato, come un rifiuto o un giocattolo rotto. Per l’insofferente padrona, una donna di quarant’anni che abita a due passi dalla stazione dei carabinieri, è scatta una denuncia per maltrattamento degli animali.
 
Maiolati Spontini (AN): Cinque cuccioli abbandonati in uno scatolone
Uno scatolone abbandonato come tanti altri rifiuti ingombranti di fianco ad un cassonetto nei pressi della ditta di smaltimento rifiuti Sogenus. E fino a qui niente di strano, ma quando Franco Fabbretti autista per la raccolta dei rifiuti si è avvicinato ha avuto una bella sorpresa. Cinque cuccioli meticci, nati da una ventina giorni, bianchi e neri da dolcissimi musi che chiedevano aiuti con i loro deboli latrati. Abbandonati come immondizia. Il signor Fabbretti, intenerito da questa inaspettata sorpresa ha portato i cuccioli con se alla Sogenus. Qui tutti si sono dati da fare per farli bere, ora dopo un paio di giorni, riescono anche a mangiare qualcosa.
 
Salerno: Gatto nero a pezzi fuori il cimitero. Si sospettano strani riti notturni.
C'è il sospetto di messe nere nel cimitero (foto), presso il cui ingresso principale è stato trovato ieri un gatto nero barbaramente tagliato a metà. Alcuni testimoni avrebbero raccontato di aver visto in mattinata cinque ragazzi scappare via dopo aver scavalcato il cancello d'ingresso e poco prima che arrivasse il custode. Un episodio molto strano che ha fatto scattare la paura di possibili riti strani.
 
Galatone (LE): Fucilata contro un pitbull e il nipote denuncia lo zio
Spara ad un pitbull e poi si autodenuncia ai carabinieri: «Mi sono difeso perché il cane mi stava aggredendo». Ma i proprietari dell'animale si rivolgono ad un legale perché ritengono che lo zio lo abbia fatto di proposito. Strana storia nelle campagne di Galatone che la dice lunga su come i pitbull, buoni o cattivi che siano, occupino ormai un ruolo ben definito nell'immaginario delle persone.
 
San Vito al Tagliamento (PN): Non c'è sevrizio d'emergenza e il cane muore.
«Tutti i servizi veterinari d'emergenza presenti, esistono solo grazie al volontariato di molti professionisti. Da anni, chiediamo all'Azienda sanitaria di aiutarci ad assicurare un servizio di primo intervento reale». Non è solo il proprietario di Asia, il pastore tedesco morto per non aver ricevuto cure d'emergenza. Con lui, ci sono molti veterinari a lanciare un grido d'allarme per un'esigenza che, con il mutare della società e del ruolo degli animali nella vita delle persone (in particolare anziani, bambini e disabili che hanno bisogno di un accompagnatore), si sta facendo sempre più forte. Fra questi, anche la stessa clinica veterinaria che non è riuscita ad aiutare la bestiola.
 
Ravenna: Esche avvelenate. strage a Fosso Ghiaia
L’ultimo boccone letale è toccato a lui, un incrocio fra un pastore tedesco e un maremmano, che passeggiava con il padrone. Ma la “partita” di esche avvelenate disseminate nella zona di Fosso Ghiaia ha lasciato dietro di sè una lunga scia di cadaveri. Fra quelli denunciati e ritrovati, si contano anche quattro gatti e diversi esemplari di avifauna. Si è salvato invece in extremis, grazie al tempestivo intervento del veterinario, un altro cane.La segnalazione arriva dalle Guardie ecologiche volontarie di Legambiente, ma altri casi in tempi recenti sono stati rilevati a Lido di Classe, San Marco, San Bartolo, Madonna dell’Albero, ma anche a Marina di Ravenna (addirittura in un parco pubblico) e persino in città. “L’opera di disseminazione di bocconi avvelenati nella zona di Fosso Ghiaia è diventata ormai un’irresponsabile consuetudine.
 
Morbegno (SO): Strage di gatti.
Esche avvelenate per la strade di Morbegno. Ed è subito paura, per gli animali domestici e soprattutto per i bambini che potrebbero entrare in contatto con sostanze nocive. La denuncia arriva da una donna morbegnese, Marina Tessadro, che questa settimana ha dovuto assistere inerme all’ennesima intossicazione del suo gatto. La residente, esasperata da una lunga serie di episodi di questo genere, ieri ha detto basta e ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. 
 
Oderzo (TV): Strage di cani avvelenati dai ladri
Bocconi avvelenati, muoiono gli animali domestici in via Miganza. Dietro questa vergognosa azione ci potrebbe essere la mano della criminalità, intenzionata a colpire i cani di piccola taglia, formidabili sentinelle domestiche con i loro incessanti latrati, per poi poter agire indisturbata. L'allarme è scattato quando giovedì sera un noto professionista opitergino cinquantenne, di ritorno da Treviso, ha pensato bene di compiere un salto in via Miganza dove possiede una casa che sta ristrutturando. Siamo in campagna, ma la zona non è proprio isolata ed in più da qualche mese c'è il via vai degli operai che stanno realizzando la circonvallazione nord-ovest. Casa e giardino sono recintati, c'è un bel cancello, ma appena l'uomo scende dall'auto sente un guaito che non lascia presagire nulla di buono. Sotto una delle magnolie c'era Pluto, un giovane bastardino, in evidente stato di choc. L'uomo non perde tempo, carica il cane in auto e lo porta dal dottor Chiesurin, veterinario che si trova a Faè. «Confermo -dice il medico- il cane è stato avvelenato con un lumachicida, veleno potente. Per fortuna siamo intervenuti in tempo, il cane ora è fuori pericolo».
 
Rimini: Strage di tortore
Di certo c’è che da settimane muoiono decine di animali: tortore, ricci, gatti. Alcuni cani sono in terapia intensiva per scampare a una morte lenta e dolorosa, i veterinari stanno facendo il possibile. Poi c’è l’Ausl (la sanità pubblica) che ha diffuso un comunicato per consigliare caldamente i possessori di quattrozampe di evitare di farli uscire dal recinto: c’è il rischio che muoiano avvelenati. Sempre l’Ausl, dopo aver effettuato un sopralluogo a Misano Monte dove sono stati trovati diversi esemplari di tortore morte, ha lanciato un appello a tutti i cittadini ai quali chiede di collaborare segnalando ogni decesso di animali al servizio veterinario (si trova in via Cortemaggiore 6 a Riccione, 0541668391).
 
Santadi (CA): Avvelenati sette cani: caccia a rischio
Allenati, tirati a lucido e pieni di vita. Ma Pippo e Chappy, due segugi infallibili nella caccia al cinghiale, sono stramazzati al suolo senza neppure fiutare l’odore de su sirboni. A tradirli è stato il profumo di invitanti e micidiali bocconi al veleno sparsi per i sentieri di Pantaleo. Quelle polpette confezionate con minuscole scaglie blu di veleno per lumache non hanno dato scampo a Pippo, Chappy e ad altri due segugi di una compagnia di caccia di Masainas. Una strage in piena regola a cui sono scampati, pur restando intossicati, più di una decina di altri cani.
 
Polverigi (AN): Ancora cani avvelenati
Tornano a colpire le polpette avvelenate a Rustico di Polverigi. Per la terza volta nel giro di due mesi la signora Margherita Lorenzini ha trovato i suoi cani da caccia agonizzanti. Uno s'è ripreso grazie all'intervento di un veterinario, ma per due di loro c'è ancora il pericolo che non superino la crisi. Colpa, anche stavolta, di un veleno per lumache che qualcuno ha somministrato con l'inganno agli animali. "Avevamo sei cani - racconta la signora Margherita - e tre sono già morti avvelenati. Succede sempre di notte". Venerdì sera la signora Lorenzini s'è accorta che gli animali avevano le convulsioni e ha fatto intervenire un taxi sanitario per portare i tre animali a Marina di Montemarciano, dov'era di turno per la notte un veterinario. "La mia paura è che quel veleno finisca tra le mani della mia nipotina. Spesso gioca nel giardino e non voglio neanche pensare al pericolo che potrebbe correre".
 
Piacenza: Abbandonati in una cassa lungo la strada
Abbandonati lungo la strada, di sera sotto la pioggia. Come protezione solo una piccola cassa di legno che però non li ha riparati dall'acqua e dal peggio. E' l'ennesima triste storia di due cani "buttati via" dai loro padroni. Uno, purtroppo, non ce l'ha fatta ed è stato travolto da un'auto, mentre l'amico è rimasto a vegliarlo sotto l'acqua, impaurito ed infreddolito. E' accaduto l'altra sera alla periferia di Carpaneto e l'animale sopravvissuto è riuscito a salvarsi solo grazie alla perseveranza di un giovane che l'ha trovato e che si è dato da fare finché ha trovato qualcuno che lo potesse aiutare.
 
Cagliari: Acquistano una gallina per darle fuoco in un campetto
Hanno comprato una gallina viva per due euro poi sono trasferiti nel campetto di calcio in via Fara e hanno cercato di darle fuoco. É avvenuto ieri, intorno alle 18: protagonisti della vicenda, una decina di ragazzi cagliaritani, tutti minorenni. Sono stati bloccati all'ultimo secondo dall'intervento di una donna che, dopo aver assistito alla macabra scena dal balcone della sua abitazione, è andata in soccorso del povero animale strappandolo dalle loro grinfie. Dopo aver portato la gallina nel suo appartamento, la giovane ha chiamato i vigili urbani per segnalare l'episodio. La risposta è stata secca: «La polizia municipale non ha competenza in materia e non ha nemmeno un posto dove poter custodire l'animale. Si rivolga alle altre forze dell'ordine: chiami la polizia o i carabinieri». La donna è rimasta allibita davanti alla risposta giunta dal centralino dei vigili urbani, ma non si è persa d'animo e ha contattato il 112.
 
Molteno (LE): Cavallo sprofonda nel fango: vani i soccorsi
Un cavallo è stato trovato in condizioni disperate ieri pomeriggio in un allevamento del paese. Sul posto è stato chiamato Sandro Lavelli, presidente dell'associazione ambientalista Coricancha . Il cavallo è stato trovato semisprofondato nel fango, in preda a una fortissima colica. L'animale è stato soccorso e trainato con u n trattore ma la mobilitazione è stata vana. «Purtroppo è stato inevitabile l'abbattimento. Quell'animale veniva tenuto in condizioni pietose - sostiene Lavelli - informeremo la Procura della Repubblica. Ci sono altri cavall i in quell'allevamento, e potrebbero fare tutti una brutta fine.
 
Sassari: Muore d'infarto a caccia: vegliato per due giorni dai suoi cani
I due cani da caccia lo hanno vegliato per due giorni nelle campagne di Thiesi senza mai allontanarsi. Francesco Russu, 62 anni di Sassari, impiegato presso la facoltà di Veterinaria, è stato ritrovato privo di vita martedì sera dai carabinieri della compagnia di Bonorva e dagli uomini del corpo forestale.
L'uomo era uscito di casa domenica mattina per andare a caccia e dal quel momento i familiari non avevano più avuto sue notizie. A dare l'allarme è stato il figlio dell'impiegato che, preoccupato per l'ingiustificata assenza del padre, ha avvisato i carabinieri. Sono immediatamente scattate le ricerche, che hanno avuto frutto solo dopo due giorni. Il corpo di Francesco Russu è stato trovato nella zona i Monte Ruju.
 
Riccione (RM): Il cane Tex rapito e ucciso nella fuga.
Avevano fatto anche un annuncio sul Corriere: l’anziano Tex è scomparso da casa, nella zona di via Savona, nella notte tra il 16 e il 17 novembre. Tex non è un cowboy, ma un cane di razza meticcia, taglia media, pelo corto, colore rosso/arancio e bianco nel muso, petto e zampe, con un collare di pelle scuro. I proprietari lo hanno cercato in lungo e in largo, ricorrendo anche all’annuncio sul giornale.La ricerca è continuata fino a venerdì mattina, quando Tex è stato ritrovato nella zona del McDrive. Aveva una corda al collo. Era morto, ma non per impiccagione. I proprietari hanno dovuto anche riconoscere la salma dell’amico di una vita.E provano a ricostruire quello che può essere successo: “Crediamo sia stato prelevato dall'abitazione - raccontano i proprietari - e tenuto in cattività nelle campagne attorno e che sia riuscito a scappare poco dopo, ma un'auto deve averlo urtato durante la fuga. Non abbiamo purtroppo nessun sospetto sul "rapitore" del cane.
 
Rieti: Lupo ucciso con arma da fuoco e mutilato.
Una femmina di lupo morta, dell' eta' di 3-4 anni, e' stata ritrovata dalle guardie del Corpo forestale di Rieti in localita' Fonte del Pero, nel territorio di Sala, nel comune di Rieti. L' animale e' stato rinvenuto nel fitto bosco di latifoglie della zona, intrappolato da un laccio. Dopo la cattura era stato ucciso un colpo di arma da fuoco e mutilato delle orecchie e della coda.
 
Roma: Scoperti 28 cavalli morti su Tir diretto a Malta
Ventotto cavalli, quasi tutti puledri, sono stati trovati morti ieri sera nei cassoni di un tir con rimorchio con targa olandese fermato per un controllo dai carabinieri della stazione di Tolfa, vicino Civitavecchia, ad una cinquantina di chilometri da Roma. Altri 12 equini, in precarie condizioni di salute, sono stati invece soccorsi dal personale veterinario della Asl di zona e sono stati salvati all'ultimo momento. A causare la morte dei puledri, secondo gli investigatori, sarebbe stata la mancanza di aria e acqua durante il lungo viaggio che avrebbe dovuto portare i cavalli fino all'isola di Malta direttamente dall'Olanda. L'autotrasportatore, S. J., 38 anni, olandese, e' stato denunciato a piede libero con l'accusa di maltrattamenti su animali. Il tir e' stato posto sotto sequestro.
 
Barbarano Romano (VT): Ordinanza schock
Ordinanza-shock del Sindaco di Barbarano Romano (Viterbo), Luca Montaccini: fino al 31 gennaio 2004 cacciatori e singoli cittadini potranno uccidere tranquillamente i “piccioni torraioli” che vivono nel comune, con “ogni mezzo ritenuto idoneo”. Via libera, quindi, a fucili, doppiette, trappole, tagliole, reti, e qualsiasi altro strumento di morte! Il quadro dipinto dal Sindaco nell’ordinanza (n.180 del 6.11.2003) è apocalittico: i piccioni sarebbero troppi e danneggerebbero il decoro urbano, provocando danni al bestiame (?) ed all’agricoltura, la salute pubblica sarebbe in grave pericolo e le carogne dei piccioni (sic!) sarebbero “diffuse” in tutta la città.
 
Comunanza (AP): Uccelli incollati ai rami. Bracconiere fermato
Otto euro da morti e più di ottanta da vivi. Fa gola la «taglia» sugli uccelli da richiamo. Fringuelli, peppole, fischioni (specie protette), cesene e tordi sassello possono finire come spiedini sul tavolo di qualche ristorante ma se catturati rappresentano un vero «tesoro». Tanto che sulla commercializzazione di questi volatili sta nascendo un grosso giro d’affari sotterraneo e parallelo.
 
Chiusaforte (UD): Armi e uccelli a casa del bracconiere
Ci sono voluti due anni di intense attività d'indagine, ma il lavoro congiunto dei Carabinieri della compagnia di Tarvisio della stazione di Chiusaforte e del corpo provinciale degli agenti di vigilanza ambientale della provincia, ha dato i primi esiti nei confronti dell'interruzione dell'attività di bracconaggio che, nell'ultimo periodo, sembra aver preso piede - con maggior intensità - nell'Alto Friuli. Le indagini, svolte sotto il nome di operazione "Avis", hanno portato alla denuncia a piede libero di R.A., 47 anni, di Chiusaforte sorpreso, in flagranza di reato, mentre - in località Forcella Agar Lis Tais - nei pressi di Dogna, stava sistemando delle reti per la cattura di uccelli. Questo quanto emerso nel corso della conferenza stampa tenuta ieri nella caserma dei carabinieri di Tarvisio dal tenente Andrea Missio e dal tenente Claudio Vittozzi.Svariati i reati contestati al denunciato: si va dal maltrattamento di animali, alla violazione delle norme per la protezione della fauna omeoterma per il prelievo venatorio, dall'omessa custodia d'arma, alla detenzione illegale di munizioni per arma comune da sparo.
 
Bergamo: Canili abusivi: sequestrati 100 animali
In scarse condizioni igienico sanitarie. Senza neppure il tatuaggio identificativo. Vivevano così gli oltre 100 cani sequestrati ieri dai carabinieri dei Nas presso due canili-rifugio gestiti da privati in provincia di Bergamo. L'operazione è stata condotta dai militari di Milano in collaborazione con il corpo forestale di Bergamo e ha scoperto numerose infrazioni nelle strutture che ospitavano gli animali. Nel canile "Quadrifoglio", nelle campagne di Brembate, gli inquirenti hanno prontamente disposto il sequestro per ragioni sanitarie dell'intera struttura perchè risultava non in regola con le norme igieniche vigenti. Ma non è stato solo questo il motivo dei provvedimenti intrapresi dai carabinieri. Il sequestro, infatti, è scattato anche per i 27 cani che vivevano nei box e che erano privi del tatuaggio identificativo. Il titolare, un giovane di 25 anni, si è visto contestare anche le contravvenzioni per non avere iscritto gli animali all'anagrafe canina del Comune. Stessa storia e stessi provvedimenti anche per il titolare del canile "Pioppo Alto" di Boltiere dove i militari del Nas hanno posto sotto sequestro 53 cani privi del tatuaggio di segnalazione. Inoltre , la titolare della struttura dovrà rispondere di un'altra irregolarità: l'apertura della pensione per cani senza il necessario nulla osta sanitario e senza permesso rilasciato dal Comune.
 
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