Ottobre 2003 |
Domusnovas (CA): Strage di cani con la carne al veleno
Due cani uccisi con le polpette avvelenate. Un altro è stato salvato in extremis. È accaduto domenica scorsa nelle campagne di Domusnovas. A farne le spese sono stati due cacciatori iglesienti. Il fatto è avvenuto nei pressi della polveriera, in località Macciurru. «Il mio breton è morto in venti minuti - ha commentato con rabbia Angelo Castangia - senza che potessi fare nulla per salvarlo. Stessa fine per il segugio del mio compagno di caccia. Quando anche un altro cane si è sentito male abbiamo capito cos’era successo. Sul terreno avevano trovato polpette avvelenate seminate da qualche delinquente».
Per salvare l’ultimo segugio i cacciatori gli hanno fatto ingoiare acqua ossigenata. È stato il toccasana.
Spoleto (PG): Elvira quasi strozzata dal suo collare
Una storia terribile, quella di Elvira e i suoi cuccioli. Così amara e triste da non sembrare vera. Ma vera, invece, drammaticamente vera, lo è, purtroppo. Giorni fa davanti al cancello del canile comunale di Spoleto è stata abbandonata durante la notte una cagnolina meticcia di media taglia di circa due anni. La povera bestiola (che poi il custode ha chiamato Elvira) spaventatissima e fortemente denutrita ha avuto appena la forza di sdraiarsi davanti al cancello che ha iniziato a dare alla luce i suoi cinque cuccioli, due dei quali però sono stati trovati morti all’indomani. E’ evidente, quindi, che Elvira quando è stata scaricata davanti al cancello del canile aveva già iniziato il travaglio e stava per partorire.
Sarno (SA): Spara alcane del vicino
Non era un pitbull inferocito ma solo un piccolo meticcio che secondo il vicinato ''dava fastidio''. Un anziano signore non ci ha pensato su due volte: è uscito fuori dal suo balcone armato di fucile e lo ha ammazzato, scatenando le ire dei proprietari del povero animale. I fatti in questione risalgono alla mattina del 13 settembre scorso, nella zona di Sant'Eramo. S.V., settant'anni, residente in quella zona, aveva già da tempo lamentato le ''incursioni'' che un meticcio di piccola taglia faceva di tanto in tanto fra le sue galline. Il cane, a quanto pare, creava troppi fastidi. E doveva abbaiare un bel po' quel piccolo meticcio per spingere l'anziano addirittura ad imbracciare il suo fucile da caccia e abbatterlo. Una scena di ordinaria follia alla quale ha assistito, inerme, la proprietaria dell'animale che sotto choc ed in lacrime ha chiamato gli agenti del locale commissariato di pubblica sicurezza per denunciare l'accaduto.
Forlì: Sgozzati e rubati dieci maiali
Ladri e al contempo provetti macellai. Solo così ignoti malviventi sono riusciti a rubare, nella notte tra sabato e domenica, dieci maiali dall’allevamento “Gatti e Loeni” in via del Braldo, 5 a Villa Rovere. Anzi, per la precisione li hanno uccisi sul posto, prima di trasportarne di peso i resti attraverso i campi. Vittime, è proprio il caso di dirlo, del commando sono stati dieci suini ancora giovani, del peso oscillante tra i 45 e i 50 chilogrammi ciascuno e per un valore commerciale complessivo di circa 1.500 euro. La dinamica - con gli autori del furto perfettamente a loro agio nel buio - fa presumere che il colpo sia stato preparato con cura nei giorni precedenti.
Vitorchiano (VT): Scoperto canile lager
Magri, pressochè scheletrici. Così i volontari dell'Enpa, con la presidente Elvia Viglino in testa, hanno trovato 17 cani da caccia al cinghiale tenuti in gabbia in una zona tra Vitorchiano e Grotte S.Stefano. E una delle bestie era morta.
«Abbiamo saputo di questo lager - dice la presidente - da una nostra collaboratrice che ha trovato un cucciolone morto in mezzo alla strada e vicino un altro cane che, quando lei ha provato ad avvicinarsi, è scappato verso il ricovero. Lei l'ha seguito e ha scoperto questa specie di canile. Ho cercato il sindaco di Vitorchiano, Gemini Ciancolini, i carabinieri, poi con i miei volontari siamo venuti qui in forze e oggi (ieri, ndr) chiederò alle autorità il sequestro del canile in modo da poter nutrire e curare le bestie che fanno davvero impressione per la loro magrezza». I cani li ha già visti in dottor Giuseppe Clò, dell'ufficio veterinario della Asl chiamato d'urgenza la sera del ritrovamento. Li ha anche fotografati, quindi ci sono le prove delle loro condizioni tremende. «Sono cani di un privato cittadino - dice Ciancolini - che li tiene lì da dieci anni (prima di lui il padre) perché in famiglia sono appassionati di caccia. Con il maresciallo di Vitorchiano lo abbiamo contattato e lui porterà tutta la documentazione che riguarda le bestie, quattro delle quali non sono tatuate perché ancora in prova. Quello morto in mezzo alla strada sembra non sia il suo e a quello morto in gabbia verrà fatto l'esame autoptico per sapere le cause del decesso»
Pisa: Cani moribondi in auto.
Un turista svizzero è stato denunciato dalla Polizia Municipale per maltrattamento di animali: aveva abbandonato all'interno della sua auto tre cani, che sono stati salvati in extremis, quando ormai avevano la bava alla bocca. Gli agenti sono intervenuti in piazza Manin, affollata da numerosi turisti, dove tre cani di grossa taglia ansimavano all'interno di una vettura con targa svizzera le cui portiere erano chiuse così come i relativi vetri. E' stata subito richiesto l'intervento di un veterinario provinciale e, quindi, accertato lo stato di sofferenza dei cani che manifestavano il loro disagio secernendo bava dalla bocca. Non riuscendo a rintracciare il proprietario, nonostante fosse trascorso già un po' di tempo prima dell'arrivo del medico, è stato infranto il deflettore di uno sportello posteriore attraverso il quale i poveri animali sono liberati dall'abitacolo dell'auto, per loro diventato un luogo di tortura. Subito assistiti i cani sono stati rifocillati dando loro dell'acqua, bevuta con grande voracità.
Bastida (PV): Ladri d'appartamento si portano via anche il cane
ladri, a Bastida Pancarana, piccolo centro a ridosso della sponda destra del Po, sono penetrati nel condominio di via Lungargine 7 e dall’appartamento della famiglia Barbone si sono portati via, oltre a 2000 euro, anche la piccola Soraya. Un simpaticissimo ammasso di lunghi e morbidi peli che faceva da mascotte. – Soraya – racconta la più giovane della casa, Irene, che ha deciso di lanciare un appello sui giornali – era uno Schitzu di 2 anni e mezzo un cane di una razza. E’ per questo che chiediamo a chiunque sappia qualcosa di contattarci al 333/2857310-
Citta di Castello (PG): Undici segugi appena nati abbandonati....
Undici segugi appena nati abbandonati all'ingresso del canile comprensoriale di Mezzavia a Lerchi di Città di Castello. Altri tre cagnolini di varie razze hanno subito la stessa sorte. E' vera e propria emergenza nella struttura di ricovero per cani gestita dalla Comunità Montana e dalla asl in collaborazione con l'Enpa. La lista degli abbandoni all'interno ma in questo caso all'esterno della struttura si allunga ogni giorno e assume connotati numerici che destano senza dubbio preoccupazione.
Chiusi dell'Averna (AR): Strage di cani per le polpette di stricnina
Strage di cani ieri mattina nel comune di Chiusi della Verna nel corso di una battuta di caccia al cinghiale effettuata da una squadra di Soci, che aveva al seguito trenta cani.
Otto animali sono rimasti fulminati dopo aver ingerito polpette avvelenate (probabilmente stricnina) lasciate nel bosco da ignoti.
Trento: Cane ucciso dai boccono avvelenati
Una lupa, un labrador e un beagle, una razza celebre dal fumetto di Linus. Proprio quest´ultimo animale è stato ucciso lo scorso fine settimana da un boccone avvelenato buttato da qualcuno al momento rimasto ignoto nel giardino della sua casa in via De Campi, una laterale di via della Spalliera.
«Aveva sette anni e si chiamata Hobs - dice la donna - . Io ero andata in vacanza una settimana in Sardegna ma c´era una persona che dormiva qui a casa proprio per accudire gli animali e fare in modo che stessero tranquilli. Sabato la signora mi ha chiamato dicendo che Hobs stava male, che sbatteva la testa contro i muri. Domenica, dopo aver cercato un veterinario, l´animale è morto.
Solignano (PR): Abbandonati 7 rottweiler
Abbandonati senza scrupoli, dentro uno scatolone di cartone ai bordi dell'autostrada. Sono stati salvati ieri, verso le 13,30, da una pattuglia della polizia stradale di Berceto sette cuccioli, forse di rottweiler. La scatola era stata piazzata sulla corsia d'emergenza dell'A15, all'altezza di Solignano, in direzione di Parma. I cagnolini, oltre all'intervento dei poliziotti, devono la loro salvezza a un automobilista di passaggio, che ha lanciato l'allarme dopo aver notato che i cuccioli stavano uscendo dalla scatola, rischiando di essere investiti.
Bergamo: Cade nel burrone; vegliato e salvato dal suo cane
Arriva da Bergamo la storia di un nuovo eroe a quattrozampe. Il protagonista animale della storia si chiama Leo, ed è un pastore bergamasco di anni 3: il cucciolone ha vegliato per l'intera notte il suo padrone gravemente ferito, precipitato da un dirupo e immobilizzato dopo rovinosa la caduta in un burrone profondo più di quindici metri. Il padrone di Leo, che ora si trova ricoverato in ospedale a Bregamo in condizioni non gravi, si chiama Giuseppe Zenti, di 56 anni, residente a Solto Collina, nell'alto Sebino.
Codogno (LO): Pitbull libero travolto da un camion
Un pitbull in libertà è stato investito ieri da un autoarticolato alle porte della città. Erano circa le 10.30 quando un tir, con targa straniera ma guidato da un cittadino italiano, si è trovato di fronte un cane che ha incautamente attraversato la strada, nel momento in cui il bisonte della strada stava transitando lungo viale Marconi, il tratto urbano dell'ex statale 234, nei pressi della discoteca Maiorca.
Bassano (VI): Mistero sull'orribile fine di un gatto
Trovò il suo gatto nel giardino di una villa non distante da casa sua appeso a testa giù ad un cavo, il corpo stritolato da un filo metallico: una morte orribile. Il padrone della bestiola, Rosario Biondo, 39 anni, all'epoca dei fatti (luglio 2002) residente a Bassano, ora a Trapani, chiamò le guardie provinciali e l'Ente protezione animali e querelò il proprietario della villa, Giancarlo Pizzato, 58 anni, di Bassano, per uccisione di animale e maltrattamenti aggravati da atti di crudeltà.
Ieri il processo. Il Biondo ha raccontato di come, non vedendo più il gatto, si era messo a cercarlo fino a trovarlo nel luogo e nelle condizioni citate. «Non poteva essere un incidente - ha sottolineato il siciliano - qualcuno gli aveva teso una trappola e aveva anche voluto 'esporne' il risultato». «Era un filo d'acciaio intrecciato di quelli che si usano come tiranti per i freni delle biciclette - ha riportato il dott. Crestani, il veterinario che esaminò il corpo del povero quattrozampe - gli era così penetrato nelle carni da ledere degli organi interni».
Vailate (CR): Giallo sui cani avvelenati
E’ mistero sull’avvelenamento, avvenuto tre settimane fa, di tre cani di grossa taglia, pastori caucasici, che il proprietario, Matteo Menclossi, trentottenne vailatese, teneva per passione in un campo recintato nella campagna vailatese, lontano dal centro abitato, dove non davano alcun fastidio. Nala, femmina di 7 anni e Zar, maschio di 3, sono morti; Simba, maschio di 8 anni, è sopravvissuto. Menclossi non si spiega questo gesto, ma ciò che più lo preoccupa è il tipo di veleno usato, per il quale lui stesso, tramite un veterinario vailatese, ha richiesto analisi specialistiche. «Sono arrivati lunedì i risultati dal laboratorio dell’Asl di Bergamo — spiega Matteo — e la sostanza è risultata essere fosfuro di zinco, un potente veleno per topi. Per averlo, mi ha spiegato un amico che lavora nella derattizzazione, occorre un apposito patentino. Faccio appello a chi si accorgesse che il proprio cane è stato avvelenato affinché faccia molta attenzione. Io stesso ho avuto problemi per una settimana dopo l’avvelenamento dei miei cani nonostante mi fossi avvicinato con tanto di guanti e mascherina alla carne avvelenata che Nala aveva mangiato e rimesso quando aveva cominciato a stare male. Per una settimana ho avuto problemi, ho anche perso due giornate di lavoro e dovrò fare ancora degli accertamenti medici". Nala è stata la prima ad accusare i sintomi. Matteo, consigliato dal veterinario, l’ha soccorsa somministrandole acqua e sale. Sembrava stesse meglio ma l'indomani, in mattinata, quando il suo padrone si è recato al campo, l'ha trovata morta. Gli altri due cani erano paralizzati e potevano solo muovere gli occhi. Uno dei due, Zar, è stato soppresso il giorno dopo perché soffriva troppo, l'altro, messo sotto flebo, è stato salvato ed ora si è ripreso. Menclossi aveva già avvertito del fatto i carabinieri della stazione di Vailate.
Arezzo: Strage alla stricninca, che scempio.
La morte di 8 cani nella zona di Chiusi della Verna per un atto di barbarie, ha fornito lo spunto per una condanna pubblica da parte di Lav, Enpa e Wwf di Arezzo. «Ancora una volta — ribadiscono gli esponenti di queste associazioni — l'opera di veri e propri criminali, è andata a compimento. A rimetterci sono stati dei poveri animali colpevoli soltanto di non resistere all'istinto di assaggiare cibo che, mani assassine, hanno sparso nel territorio con finalità ben precise. Va inoltre ricordato come i veleni più diffusi per la preparazione di esche e bocconi avvelenati, sono la stricnina, pesticidi di vario genere e il cianuro. Le coseguenze, se uno di questi involucri dovesse finire nelle mani di un bambino, sarebbero fatali. Di fronte a tutte queste situazioni è quindi importante che tutti i cittadini, autorità e veterinari, denuncino pubblicamente queste situazioni incresciose». Lav, Enpa e Wwf, puntualizzano poi come in Toscana esista una legge che proibisce questo tipo di situazioni. «E' vietata nella nostra regione la preparazione, la detenzione e l'uso di bocconi o esche avvelenate o sostanze utili per la loro preparazione. Si tratta di una legge di avanguardia che, per prima, ha affrontato questo argomento con notevole successo. Tutti quindi possono rivolgersi alle autorità competenti o alle nostre associazioni per denuunciare.
San Polo (RE): Sono salvi grazie all'intervento della polizia municipale
Sono stati salvati grazie all'intervento della polizia municipale due cani abbandonati all'interno di un'abitazione. Gli animali, due cuccioloni, un bastardino di taglia piccola color fulvo e un incrocio di pitbull di colore nero, taglia medio grande, erano chiusi dentro ad una casa a Grassano di San Polo, in località Pietre, in condizioni pietose. Secondo i vicini di casa il proprietario non si faceva vedere da almeno una ventina di giorni per questo motivo hanno segnalato la vicenda al Comune. Non essendo riusciti a rintracciare il padrone dei poveri animali, gli agenti della polizia municipale di San Polo hanno chiesto la collaborazione dei carabinieri e delle guardie provinciali e ieri mattina sono intervenuti per salvarli. I due cani erano chiusi al primo piano dell'abitazione e per catturarli i vigili sono dovuti salire sul tetto della jeep: prima hanno messo del cibo sul terrazzo, e dopo aver chiuso la porta con un bastone, li hanno presi con dei lacci, facendoli entrare dentro ad una gabbia. All'interno della casa la puzza era insopportabile, oltre ad una quantità notevole di escrementi, c'erano centinaia di grossi barattoli di latta di carne per cani, utilizzati e abbandonati vuoti, altri barattoli aperti di carne putrefatta come se il proprietario, sapendo di non poter venire in quella casa per un po' di tempo, avesse preparato il cibo per gli animali senza pensare che la carne diventa marcia in breve tempo diventando immangiabile. Materassi ridotti a brandelli, mobili di legno rosicchiati, barattoli sparsi dappertutto.
Dopo la cattura, i due cuccioloni sono stati ricoverati presso la pensione "La Quiete" di Castelnovo di Sotto. Gli animali riceveranno assistenza a spese del Comune di San Polo fino a quando non sarà rintracciato.
Barbona (RI): Pirata della strada travolge e uccide due caprioli
Una strage di caprioli, come già era avvenuto in precedenza a Borgorose. E anche questa volta a uccidere due giovanissimi esemplari è stato un automobilista pirata che li ha travolti lungo la vecchia strada statale 471, in località La Cabina, a poca distanza da Borbona.
I due esemplari era dei cuccioli, probabilmente scesi fino a valle per cercare del cibo. A travolgerli è stata quasi certamente un’auto visto che lungo la vecchia strada di mezzi pesanti non ne transitanoquasi più e per la Forestale della stazione borbontina che ha recuperato le due povere bestie, potrebbe essersi trattato anche di un investimento non casuale.
Terni: Fa morire di stenti i cuccioli. Condannato
Chicca non sa che ha rischiato di morire come i suoi cuccioli, uccisi dalla crudeltà di un umano. Saltella tranquillamente, alla ricerca di una carezza, accudita dai volontari del canile di Colleluna, a Terni.
Non sa neanche che il suo ex padrone è stato condannato per averla abbandonata fuori dalla villetta di Papigno perché lei aveva osato rimanere incinta e stava per partorire cinque cuccioli. Probabilmente ora sarebbe ancora più felice.
Notiza Flash da "La nuova Sardegna: Uccide a calci un gatto nero che gli era passato davanti
Fossatone di Medicina (BO): Cane salvato per caso dalla crudeltà del padrone.
A Fossatone di Medicina, un individuo ha deciso di uccidere il suo segugio femmina con la doppietta, dopo averle bruciato la pelle della zampa per impedire il riconoscimento del tatuaggio, che consente di risalire al proprietario. Il primo colpo ha spappolato la mandibola del segugio, e la bestiola si è salvata da quello che avrebbe dovuto essere il colpo di grazia (il losco individuo stava ricaricando l'arma) grazie ad un automobilista di passaggio allertato dalla fucilata. Alle urla dell'automobilista, che ha assistito alla drammatica scena, l'inqualificabile individuo se l'è data a gambe levate scomparendo tra i campi. La femmina è stata immediatamente soccorsa e trasportata al canile intercomunale dei Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella gestito dall'Associazione rifugio di Bagnarola, onlus, dove è stata operata d'urgenza dal veterinario dottor Daniele Grieco. La prognosi è riservata e i volontari cercheranno con ogni mezzo di salvarle la vita. Intanto l'hanno chiamata 'Salva'. Sperando che sia di buon auspicio.
Cagliari: Gattino ucciso con un calcio. Denunciato
Il calcio è stato così violento che gli è volata pure la scarpa. A terra, centrato dalla pedata, è rimasto un povero micio di appena quattro mesi con lo stomaco sfondato. Ha agonizzato per qualche minuto prima di morire. Diversi passanti, in piazza, hanno assistito alla scena, sgomenti per tanta violenza. La colpa del gattino era quella di essersi difeso da un cane (senza guinzaglio) che lo aveva puntato, graffiandogli il muso. E il padrone ha pensato di soccorrere il suo Fido infierendo sul piccolo felino. Così, il ragazzo autore del barbaro gesto, è stato denunciato nei giorni scorsi, per maltrattamento contro gli animali.
San Quirico D'Orcia (SI): Gatti finiti a bastonate
Due gatti sono stati uccisi a bastonate. Una notizia di per sé «minima», che però gli animalisti della Val d'Orcia vogliono rendere pubblica, per stimolare partendo dalla scuola la sensibilità verso «mici» e cani randagi. Animali innocui sono vittime di giochi assurdi.
Cortona (AR): Bisogna fermare il triste fenomeno dei bocconi avvelenati
Forte la denuncia dei Verdi della Valdichiana, Etruria Animals e Wwf per stroncare il fenomeno dei “bocconi avvelenati” che in questi ultimi tempi hanno fatto strage di cani e gatti nei vari centri della vallata, in particolare nei comuni di Cortona, Foiano e Lucignano. Un triste fenomeno che vede tra le vittime anche animali selvatici come le volpi. In questi ultimi dodici mesi- secondo i Verdi- questa feroce pratica ha causato la morte di circa un centinaio tra cani e gatti.
Cimego (TN): Cervo "finito" da un fuoristrada. Giaceva ferito in un prato due giovani lo schiacciano
Un grave episodio si cattiveria gratuita e insensibilità ai danni degli animali selvatici si è verificato nella tarda serata di sabato nei pressi di Cimego quando, lungo la statale, poco prima del Ristorante Aurora un bell´esemplare di cervo maschio, ferito ad una zampa in seguito ad uno scontro accidentale con un´auto, è stato volontariamente travolto e ucciso da due persone a bordo di un fuoristrada.
Testimone oculare dell´accaduto è stata Simona Scalfi di Breguzzo, insieme a ad altre persone e ad alcuni cacciatori della zona sopraggiunti sul luogo dell´incidente. «Erano circa le 23 - spiega la ragazza - quando l´auto che mi precedeva, salendo da Storo in direzione di Tione, all´improvviso si è scontrata con un cervo che gli ha tagliato la strada». Fortunatamente l´incidente non ha avuto gravi conseguenze e si è risolto con un grande spavento per il conducente, qualche danno all´auto, e una zampa rotta per il cervo, che è riuscito a trascinarsi in un vicino prato, prima di accasciarsi a terra ferito. A questo punto, mentre si attendeva l´arrivo del medico veterinario e dei carabinieri, sulla scena è arrivato un fuoristrada (dalle prime descrizioni un modello «Vitara» di colore grigio chiaro con a bordo due persone di giovane età) che ha investito nuovamente il cervo prima di fuggire sotto lo sguardo allibito dei presenti.
Manerba (BS): Sparano al cane lupo chiuso in giardino
«Al mio Horus ha sparato da vicino. Da non più di due metri, due metri e mezzo. Uno sparo voluto». La voce rotta dall’emozione, la rabbia in corpo trattenuta a stento. Grazia Lombardo, che abita a Manerba, in via Case Sparse Serraglie, in località Campagnola, in un’abitazione a ridosso di un bosco meta in autunno dai cacciatori, racconta quanto ha subito ieri mattina il suo cane lupo. Un pastore tedesco di quattro anni, molto affettuoso e non certo aggressivo, alle 8.15 è stato raggiunto in faccia da una fucilata. Quando la signora Lombardo ha soccorso il cane, dopo averlo sentito guaire, lo ha trovato in una pozza di sangue. Del cacciatore nessuna traccia.
Smerillo (AP): Prendono a sassate il trovatello del vicino
Todd è un pit-bull di 18 mesi. Dopo essere stato abbandonato per strada a Civitanova Marche e preso in cura dal canile 'Pluto', era stato adottato da un ragazzo di Valtenna, frazione di Smerillo.
Momenti di felicità tra il suo padrone e la bestiola, condotta in strada sempre a guinzaglio e con la museruola. Ma da alcuni giorni, Todd è finito di nuovo nel canile. L'animale, infatti, pur non avendo mai creato fastidi ha comunque intimorito gli abitanti della frazione che hanno in un certo qual modo «costretto» il ragazzo a riportarlo in una gabbia: «I pit-bull pericolosi sono quelli addestrati da delinquenti senza scrupoli, non tutti i pit-bull sono così – ci dice Diva Marcucci, vice presidente degli Animalisti Italiani –. Todd è uno di quei cani che cercano solo affetto e un amico sincero. E li aveva trovati a Smerillo, se non fosse stato che in molti hanno cominciato a protestare, tirando pietre nel recinto di Todd e minacciando bocconi avvelenati se fosse rimasto lì. Così il giovane ha scelto la via della pacifica convivernza ed è stato costretto, suo malgrado, a ricondurre l'animale in canile. Sul caso, abbiamo inviato una lettera al Ministro Sirchia, la cui ordinanza sui cani pericolosi ha finito per danneggiare anche quelli inoffensivi». Anche da questo fatto emerge come il problema non può essere risolto con una semplice ordinanza che forse, oltre a creare una generale fobia contro i pit-bull, ha un difetto ancora maggiore: quello di favorire il randagismo di questi animali così «particolari».
Guastalla (RE): trovati tre gattini morti. Uccisi da un padrone che non li voleva?
Tre micini, di pochi mesi di vita, uccisi barbaramente da ignoti, che hanno poi abbandonato le carcasse degli animali al lido Po di Guastalla. I corpicini, con evidenti ferite alla testa, sono stati rinvenuti da alcuni ragazzi, che domenica pomeriggio si sono recati al lido, per una passeggiata sul «pennello», che passa sotto il ponte del Po. I gattini erano stati uccisi non più di due giorni prima.
Inequivocabili le cause del decesso, viste le ferite alla testa. Non è chiara la causa di questo gesto incivile: pare da escludere l'ipotesa dell'uso dei gattini per messe nere, non nuove in golena. E forse il gesto di qualche sconsiderato padrone, che ha voluto sbarazzarsi nel modo più violento di tre micini indesiderati.
Nembro (BG): Cane impallinato perchè disturbava i cacciatori
Gli hanno sparato ferendolo alle zampe solo perché la sua presenza disturbava la caccia. Ma Buck, un volpino di 7 anni, è stato salvato grazie alla tenacia dei suoi padroni, che hanno continuato a cercarlo nel bosco anche col buio, e al fiuto del suo compagno di giochi Tom, un setter, che lo ha scovato tra le pietre e i cespugli.
Tutto accade sabato alle 16,30 a Lonno, frazione di Nembro, mentre Anita Casati, la padrona di Buck e Tom, è in cerca di castagne, insieme ad altri familiari nei boschi attorno a casa. «Eravamo un gruppo di persone con 5 cani, stavamo nelle vicinanze del sentiero - racconta la donna -. A un certo punto Buck e Tom si sono addentrati nel bosco, sono cose che, vivendo qui, sono abituati a fare, quindi non mi sono preoccupata».
Tambre (BL): Cane ucciso da esche avvelenate
Un bellissimo esemplare di dalmata di proprietà di una ragazza tambrese è morto pochi giorni fa dopo aver ingerito in un prato vicino a casa un boccone avvelenato. Una lunga agonia che il veterinario di famiglia non è riuscito ad interrompere con i diversi interventi a causa della dose massiccia di veleno contenuta nell'esca. "Solo chi ama gli animali può capire qual è il mio stato d'animo attuale. Ho visto morire lentamente un amico vero che da quasi tre anni mi teneva compagnia. Mi sono sentita totalmente impotente e ho percepito negli occhi dello specialista che ha tentato il salvataggio l'inevitabile rassegnazione. Chi utilizza questo genere di bocconi lo fa principalmente per proteggere galline o altri animali da allevamento dagli attacchi delle volpi o di altri predatori.
Carate (MI): Cagnolino si perde nel fiume: salvato dai pompieri
I vigili del fuoco non sanno neppure come si chiama, nella concitazione del momento non hanno fatto in tempo a farsi dire il suo nome, né ad appuntarsi quello del proprietario. Ma potrebbero benissimo ribattezzarlo «Mosè», visto che l’hanno salvato dalle acque.
Castello Tesino (TN): Avvelenati dieci gatti
Da circa un mese a questa parte a Castello Tesino in località San Rocco c'è che avvelena i gatti. Infatti sono già dieci gli animali trovati morti. Quattro erano di proprietà dei fratelli Walter e Mario Zotta abitanti in zona, mentre sei erano randagi ma Walter Zotta, amante degli animali, provvedeva alla loro sussistenza. Tutto è avvenmuto senza che nessuno avesse mai, almeno apertamente, dimostrato la propria intolleranza.
Calasetta (CA): Otto gatti uccisi col veleno
Ancora un vile atto di crudeltà nei confronti di animali indifesi. Otto gatti randagi sono stati avvelenati la scorsa notte nella via Piemontesi a Calasetta. A denunciare l’accaduto è Saida Grosso, una giovane amante degli animali che si occupava dei gattini e che, ieri mattina, ha ritrovato gli animali privi di vita. «Una cosa orribile - ha raccontato Saida - appena mi sono svegliata sono andata a dar da mangiare ai gatti e davanti ai miei occhi si è presentata una scena che non avrei mai voluto vedere. I gatti immobili, i piccoli corpi contratti dalla sofferenza».
Somaglia (LO): Allevatore denunciato, maltrattava un cavallo
Segnalato all'autorità giudiziaria per maltrattamento di animali perché teneva un cavallo «in uno spazio angusto». È la sorte toccata a un somagliese al termine di una serie di accertamenti da parte dell'agente della polizia municipale di Somaglia e dei veterinari dell'Asl di Lodi. A far partire le indagini è stata una segnalazione anonima giunta alla sezione di Lodi dell'Enpa, l'Ente nazionale di protezione degli animali. «La segnalazione si è dimostrata vera - commenta il presidente lodigiano dell'Enpa Aldo Curatolo -. Il povero animale, costretto a permanere in spazi ridottissimi, aveva subito un abnorme allungamento degli zoccoli che impedisce allo stesso, non solo la normale deambulazione, ma addirittura di stare semplicemente in piedi. Il cavallo è in questa situazione da molto tempo e le deformazioni agli arti sono ormai tali da essere permanenti non essendo ormai più possibile intervenire chirurgicamente senza impedire una grave emorragia che porterebbe l'animale, non più giovanissimo, a morte certa».
Cremona: Cani e gatti vivisezionati e gettati nei rifiuti
Uccisi senza pietà. Gettati poi in un cassonetto della spazzatura a marcire. Sono stati trovati così, dai vigili urbani di Cremona, i corpi di un cane meticcio e di tre gatti.. Dietro all’ennesimo gesto incivile, c’è questa volta l’inquietante ombra della vivisezione clandestina o forse di qualche altra pratica ancora più barbara. A stabilirlo, con esattezza, saranno le analisi che i sanitari del servizio veterinario dell’Asl locale, compiranno nelle prossime ore sui resti degli animali. La macabra scoperta è stata compiuta da alcuni cittadini che abitano in via Ferrovieri Caduti: una stradina chiusa nella periferia di Cremona; a metà strada tra binari ferroviari e il cimitero pubblico. Un luogo perfetto per non essere notati.
Cercino (SO): Vandali in alpeggio: vitello macellato sul posto
Un vitello fatto a pezzi, atti di vandalismo, porte e tetti delle baite sfondate. Non sta vivendo un periodo tranquillo l’alpeggio in località La Bruciata, a 1584 metri sul livello del mare nel territorio comunale di Cercino. Una località dove nella stagione estiva, capre, vitelli e cavalli vengono portati al pascolo dagli allevatori per preservarli dalla calura del fondo valle.
Porto Tolle (RO): Sfrattato dimentica i tre cani a casa.
Sfrattato, ha abbandonato la casa e anche tre cagnolini che devono la vita agli agenti del Commissariato di Porto Tolle. Per quindici giorni, infatti, gli animali sono rimasti rinchiusi senza cibo e acqua. L'uomo, un trentaseienne padovano, M.C., è stato denunciato per maltrattamenti. I tre piccoli meticci, invece, sono stati portati nel canile di Rovigo e affidati alle cure dei veterinari dopo aver ricevuto le prime coccole da parte dei poliziotti.
Calasetta (CA): Strage di gatti randagi
nemici dei gatti sono nuovamente entrati in azione in via Piemontesi. Altri otto gatti sono stati avvelenati la notte scorsa. Qualche giorni fa ne erano stati uccisi altrettanti. Le povere bestiole sono state ritrovate non solo nella via Piemontesi, ma anche nella parallela via Magenta. E non si trattava soltanto di gatti randagi. «Chi ha fatto questa vigliaccata - ha detto Saida Grosso, una giovane che accudisce i gatti del vicinato - è solo una persona molto stupida che mette a repentaglio la vita di tutti i piccoli animali domestici, gatti e cani, che circolano nel quartiere».
Castelnuovo (VR): Una gattina uccisa a Cavalcaselle
Una gattina perforata da decine di pallini, uccisa dai colpi sparati da cacciatori a poche decine di metri dalle abitazioni, a Cavalcaselle; ai Ronchi pallini sono arrivati contro le finestre delle case e anche sulle impalcature per lavori di manutenzione; c’è chi, in località Galetto, si è visto cadere danti all’uscio di casa un fagiano, anche questo impallinato. Insomma, le zone di Castelnuovo interessate al problema sono più d’una, tutte alle prese con qualche cacciatore dotato di licenza ma, evidentemente, privo di buon senso e poco propenso a rispettare le regole. Emblematica la situazione a Cavalcaselle, in via 25 Aprile: qui un intero condominio si trova a dover regolare le proprie abitudini in base alla presenza di cacciatori che, in barba alle norme sulle distanze dalle abitazioni, si spingono fino a pochi metri dalle case.
Pinarella (RA): Cane preo a fucilate. Si cerca il colpevole
Un cane viene preso a fucilate da sconosciuti, sarà forse l’effetto di una nuova fobia verso i rottweiler?E’ accaduto a un meticcio maschio: un incrocio fra un dobermann e un pastore tedesco, di proprietà di un cittadino di Pinarella, C.C.. Come si evince dalla denuncia ai Carabinieri l’animale è stato trovato il 7 ottobre scorso dai volontari dell’Enpa in via Tritone, vicino alla discoteca Rock Planet, “in un lago di sangue”.
Castelvetro (PC): Cane abbandonato: una denuncia
Un cane abbandonato, legato con il guinzaglio alla sbarra che delimita una strada carraia nella campagna cremonese, a Pieve San Giacomo. Un meticcio scaricato da una macchina e lasciato al proprio destino. È così che ha avuto inizio la brutta avventura del povero animale, ma anche l'indagine dei carabinieri di Vescovato, che sono arrivati a denunciare una professionista di 55 anni che vive nella Bassa, tra Castelvetro e Monticelli.
La Spezia: L'avevo adottato me lo hanno avvelenato.
«Me l'hanno avvelenata, senza pietà». Davanti ad un sacchetto di plastica che racchiude Luna, una splendida femmina di Doberman di appena un anno, uccisa, come ha accertato il veterinario, da una dose di metaldeide, l'agente immobiliare, Franco Rosellini non sa nascondere il proprio dolore. Con lo sguardo fisso su quel triste fardello prosegue: «Era dolce e affabile, la mia Luna, quasi mi fosse riconoscente per averla adottata, evitando che finisse in un canile, dato che chi l'aveva prima era una donna anziana, non più in grado di custodirla. Aveva fatto subito amicizia con Nino, il mio cane corso e giocava con lui su un praticello, accanto alla mia casa, sulla collina della Nevea.
Rimini: Spariti cani misteriosamente dall'allevamento del "mago"
Dove siano finiti non si sa. Così l'Ausl ha deciso di inoltrare gli atti relativi alla loro scomparsa in Procura.
Nel mirino sei/sette cani che dall'allevamento abusivo di via Ancona che non si capisce che strada abbiano preso. Durante l'ultimo controllo i quadrupedi mancavano all'appello e sul loro conto i titolari del canile non hanno fornito alcuna documentazione. E non è l'unico guaio.
Voghera (PV): Toby, legato e abbandonato in fondo a un burrone
Toby, un bastardino dal pelo bianco e nero, per il momento l'ha scampata. E' vivo. Ma non si sa ancora per quanto. Dovesse ritrovarlo il suo vecchio padrone finirebbe di nuovo in fondo ad uno dei dirupi che caratterizzano le colline di Retorbido, nell'oltrepò pavese. La storia della bestiola, che ora nessuno sa più dove sia, è tremenda. Giovedì mattina è stata trovata sanguinante, legata e imbavagliata, al fondo di un burrone nei pressi del centro abitato di Murisasco. Il suo salvatore è un fungaiolo di 68 anni, si chiama Angelo Ricci e risiede a Voghera. Il suo carnefice invece è un orco ignoto: molto probabilmente l'antico padrone che, forse stanco di doverlo accudire, lo ha abbandonato con modalità tali da non permettergli di far ritorno a casa. Per fortuna la bestiola è stata tratta in salvo.- Sono andato a funghi nella zona tra Murisasco e Garlazzolo - racconta il pensionato - quando arrivato vicino alla chiesetta, ho sentito dei guaiti. Mi sono guardato intorno e ho capito che provenivano dal dirupo poco lontano, forse da dietro i rovi che vedevo in lontananza.- A quel punto l'uomo manda in avanscoperta le sue bestiole.- Quando sono arrivati laggiù - riprende il signor Ricci,- i cani si sono agitati e sono subito tornati indietro. Il loro comportamento era strano così ho deciso di andare a vedere di persona.- Quello che l'uomo ha visto una volta arrivato in fondo all'anfratto non è facile da raccontare.- Il cane dal pelo bianco e nero giaceva tra i rovi, sporco di sangue - spiega Angelo Ricci - Aveva le zampe legate con lo scotch e sul muso aveva stretto un legaccio in modo che non potesse abbaiare e, penso, avvertire qualcuno.- Subito il signor Angelo lo slega e per la commozione lo battezza Toby: Toby, come per ringraziarlo, lo guarda, gli fa qualche festa, infine sparisce trotterellando lungo il sentiero che si perde nella boscaglia.- Speriamo non sia tornato a casa - rimugina triste il fungaiolo, - Se lo ha fatto, con un padrone così, è la sua fine.-
Scoglitti (RG): Pitbull abbandonato trovato dai vigili urbani
Ancora un pitbull abbandonato. E ancora una cattura. E' accaduto nella frazione vittoriese di Scoglitti. A recuperare l'animale, che vagava per la frazione, sono stati gli addetti della ditta «Dog professional» e gli agenti della Polizia municipale. Il pitbull era stato abbandonato da ignoti nei pressi dell'abitazione di un cittadino scoglittese, che immediatamente ha lanciato l'allarme chiamando i vigili urbani. L'animale versava in condizioni di denutrizione ed era quasi cieco.
Roma: Bastona e poi avvelena il pitbull del vicino
Bastonato, una pennellata di vernice sul naso e infine avvelenato. A Guidonia Montecelio, provincia di Roma, le hanno studiate tutte pur di uccidere il pitbull del vicino. Malvisto da moltissimo tempo, il cane, un paio di mesi prima era stato preso a bastonate, poi torturato con la vernice, ed infine, venerdì sera, avvelenato con due polpette alla stricnina. Il cane, un esemplare di 7 anni, è docile, ma il vicino che ne ha paura voleva sbarazzarsene a tutti i costi. Oggi però i proprietari del cane hanno sporto denuncia al commissariato di Tivoli.
Campi (FI): Abbandonati pitbull e boxer
Un pitbull e un boxer sono stati abbandonati nella notte a Campi. Sono poi stati ritrovati e raccolti dai carabinieri di Campi mentre vagavano insieme, uno accanto all'altro, nella zona di via Barberinese, nei pressi del supermercato Esselunga.I due cani erano stanchi e affamati. Il ritrovamento è avvenuto sabato notte e certamente i due cani sono stati abbandonati in seguito all'ordinanza emessa dal ministero della Salute, con la quale è stata stilata una lista di cani cosiddetti pericolosi, così da imporre regole e restrizioni più severe ai loro padroni.
Valmozzola (PR): Sei cagnolini gettati in Taro: sono tutti salvi
Li hanno trovati nel greto del Taro, spaesati, infreddoliti, affamati e impauriti, mentre erano alla ricerca di un riparo. I sei cuccioli di cane, quattro femmine e due maschi, di cui uno ferito, dopo essere stati raccolti ed amorevolmente accuditi dalla famiglia Olari di Calcaiola, una frazione del Comune di Valmozzola, probabilmente se la caveranno.
Poggibonsi (SI): Cani uccisi dalle polpette
Due cani avvelenati da bocconi killer lungo lo Staggia, tra via Pisana e lo stadio Stefano Lotti, una zona verde dove nelle ore serali vanno in tanti a passeggiare con il cane.
Gli animali sono morti poco dopo avere ingerito le polpette, quasi sicuramente a base di stricnina. Saputo della cosa, i volontari del canile Una hanno avuto parole pesanti nei confronti degli autori del grave gesto, al momento sconosciuti: «Chi compie questi atti non ha dignità. Il cane è il miglior amico dell'uomo, ma l'uomo, a quanto pare, è il peggior nemico del cane. Si tratta di fatti sconcertanti».
Montagna (SO): Cacciatore fredda cane
«Uno sparo, poi l'ho trovato a terra sulla strada. L'ho chiamato: Toby… Toby. Ha rivolto lo sguardo verso di me e ha tentato di alzare la testa. Dopo aver emesso un flebile guaito è morto». Umberto Sceresini, pensionato di Montagna ex tecnico del municipio, racconta dell'uccisione da parte di un cacciatore del cane del fratello Enzo.
L'uomo è ancora scosso a seguito della brutta avventura. Domenica scorsa, verso le 17,30, Sceresini percorreva a piedi la mulattiera che collega Barca e Bedola nel Comune di Montagna, a circa 1000 metri di quota. Il pensionato aveva al seguito due cavalli di sua proprietà ed era preceduto, di pochi metri, da Toby, un incrocio collie-pastore tedesco. Un animale di dieci anni di circa 30 chili. «Stavo risalendo la montagna - racconta - Ho udito il latrare di un cane da caccia giungere da poco distante. Subito dopo ho preso un grosso spavento per un colpo d'arma da fuoco esploso nelle mie vicinanze. Così mi sono precipitato dove un attimo prima avevo visto il cane che era con me, trovandolo in fin di vita».
La Spezia: Segregata, chissà da quanto tempo
Segregata, chissà da quanto tempo, nel buio di una vecchia caponiera che fiancheggia la strada dei Colli. Ridotta quasi ad uno scheletro e affamata al punto di voler divorare, assieme ai bocconcini di carne che i primi soccorritori gli hanno portato, anche il metallo della scodella che li conteneva, Sashia, pura razza di pastore tedesco e col nome assurdamente inciso su di un cuoricino rosso, appeso al collare, è stata trovata così. E solo ieri mattina ha potuto rivedere la luce grazie all'intervento degli uomini del settore giudiziario della polizia municipale che, su segnalazione di alcune volontarie dell'associazione a difesa del cane, sono entrati nella caponiera, affiancati dalla responsabile dell'ufficio comunale per i diritti degli animali, Antonietta Zarelli dall'operatore tecnico del comparto veterinario dell'Asl, Giorgio Bertagna e da un funzionario del demanio che ha provveduto ad aprire la porta della casermetta di sasso che risulta di proprietà demaniale
Viareggio (LU): Prendono a fucilate due gatti nell'orto
Continuano gli atti di crudeltà verso gli animali. A segnalare un nuovo, inquietante episodio è Elettra Bemi responsabile della Lega antivivisezione della Versilia. La fonte citata da Bemi è quella di un'amica che lavora come veterinario e alla quale si è presentato un clinete che ha portato a curare due gatti impallinati da un anonimo «cacciatore». I due piccoli animali sarebbero stati colpiti solo perchè avevano la colpa di giocare nell'orto del padrone. Si tratta di un atto di crudeltà che purtroppo non sarebbe isolato. Secondo la Lav vi sono molti altri casi in città di animali che vengono feriti a colpi di fucile in un tragico gioco. Uno dei due gatti colpiti è morto pochi minuti dopo essere arrivato dal veterinario. All'altro sono stati estratti la bellezza di 52 pallini e altrettanti ne avrebbe in corpo. Ora l'animale sta molto male e forse non ce la farà.
Ravenna: Quel cane abia troppo di notte. Gli lanciano un secchio di acido corrosivo
Abbaia, ed essendo un cane sarebbe curioso il contrario, e siccome a volte capita che lo faccia di notte, qualcuno si è sentito in diritto di tirargli addosso una secchiata di acido corrosivo. E' successo ad un meticcio, un incrocio fra un rotweiler e un pastore, che vive insieme al proprietario in via delle Viole a Cervia. Sere fa uno sconosciuto ha lanciato del liquido corrosivo sull'animale che era in giardino. Il proprietario insospettito da uno strano rumore è uscito e ha trovato il cane tutto imbrattato che si rotolava dolorante sull'erba. Lo ha immediatamente lavato provocandosi diverse abrasioni sulle gambe con gli schizzi del liquido che ha anche corroso parte del muro della casa e bruciato l'erba in giardino. Davanti all'abitazione è stato trovato un secchio vuoto e un biglietto. C'era scritto che il cane disturba perché di notte abbaia. Il meticcio, grazie all'immediato intervento del proprietario, è riuscito a salvarsi , gli è rimasta una leggera zoppia causata da un'abrasione sotto una zampa
Prato: (FI): Pitbull ridotti alla fame. Denunciato il padrone
Il pitbull era decisamente aggressivo. Agitato al punto da arrivare ad ogni salto sempre più vicino al bordo della rete. Impazzito dalla fame. Nel recinto a fianco, la femmina era invece priva di reazioni, incapace perfino di ringhiare. Denutrita e quindi debole. Quella che segue è una storia inversa a quella di tante cronache degli ultimi mesi. La coppia di pitbull è stata giudicata vittima di maltrattamenti, tanto che in procura, proprio per questa ipotesi di reato il sostituto Eligio Paolini ha aperto un fascicolo a carico del padrone dei due cani, che è stato identificato anche se non è stato subito rintracciato a Prato dove risulta risiedere. Un fascicolo che, peraltro, sarà probabilmente chiuso in tempi brevi con un decreto penale di condanna, magari sostanzioso, e con la confisca dei due animali.
Cesena (FO): Una caccia spietata a cani e gatti
Qualche settimana fa l'episodio del cane impallinato in centro a Pinarella aveva sconvolto il proprietario Cristian Cuppone. Un gesto isolato, così era sembrato allora, e di violenza gratuita. Ma negli ultimi tempi il susseguirsi di fatti altrettanto gravi, dimostra che a Cervia gli atti di violenza e sadismo verso gli animali hanno subito un'escalation allarmante. Il meticcio di Pinarella colpito con un fucile da caccia ha avuto fortuna e si è salvato. Non si può dire lo stesso di un pastore tedesco che è stato avvelenato in via delle Viole a Cervia. Il proprietario, Giancarlo Perugini, si è accorto che l'animale stava male. Lo ha portato dal veterinario e, dopo alcuni esami, si è scoperto che era stato avvelenato. Il pastore tedesco è sopravvissuto solo ventiquattr'ore all'episodio
Fiumicino (RM): Cucciolo di cane abbandonato in un cassonetto. Ora è salvo.
Un cucciolo di cane, con il cordone ombelicale ancora attaccato, è stato trovato chiuso in una busta di plastica in un cassonetto. I deboli lamenti dell’animale hanno richiamato ugualmente l’attenzione di un passante in via Portunno. Il cucciolo è stato preso in cura dall’associazione «Il faro».
Agrigento: Maiali uccisi a colpi di zappa per essere rubati
Hanno ucciso a colpi di zappa tre maiali e poi si sono dileguati rubando anche altri animali facendo perdere le proprie tracce.
Hanno agito con determinazione è gelida freddezza gli autori dell'abigeato commesso la notte fra domenica e lunedì all'interno dell'ovile che si trova in contrada «Safarello» alla periferia della città. Secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del locale comando compagnia potrebbe trattarsi anche di una intimidazione anche se la pista privilegiata è l'abigeato.
Serra San Quirico (AN): Salvati quattro randagi
L'altro ieri i vigili del fuoco di Jesi hanno salvato quattro cani randagi finiti (o gettati) nel canale dell'Enel in località Sant'Elena.
Un passante aveva visto i cani nuotare con difficoltà nel canale che alimenta la centrale idroelettrica dell'Enel, e aveva dato subito l'allarme. I vigili del fuoco sono giunti con grande sollecitudine riuscendo a porre in salvo quattro cani di razza bastarda. Sul luogo sono intervenuti anche addetti del servizio veterinario della Asl 6 di Fabriano. Dopo una accurata visita del veterinario e un bel pasto ristoratore, gli animali sono stati affidati al canile fabrianese.
Cervignano (UD): Un cucciolo di pastore tedesco avvelenato e altri quattro animali ridotti in condizioni gravi
Un cane rimasto ucciso, un cucciolo di pastore tedesco di nome Polly, e almeno altri quattro ridotti in gravi condizioni nel giro di appena dieci giorni. Ed altri casi simili sarebbero stati registrati nel vicino comune di Terzo d'Aquileia. Troppi gli episodi per far pensare a un brutto scherzo della natura. Ma a gettare l'ombra dell'avvelenamento doloso dietro a tutti questi casi, gli incontestabili risultati dell'autopsia richiesta da Mario De Meo, rimasto scioccato alla vista del corpo ormai senza vita della sua Polly, che fino a qualche ora prima scoppiava di salute nel giardino di casa.
Orzinuovi (BS): L'avevano sgozzato. salvato in extremis al canile
In uno dei 3 cassonetti, tra via De Gasperi e via Vezzoli, a Pontoglio, un cagnetto bianconero stava per finire tra i rifiuti. Compiva l’ultimo giro il meccanismo che carica i rifiuti del nostro consumismo fradicio, portandosi dentro un animale con la gola tagliata. «L’ho intravisto sul video in cabina, riportato chiaramente dalla nuova telecamera a bordo - racconta Andrea Barucco - allora ho bloccato i movimenti...». L’operatore del camion dei rifiuti, è sceso, si è avvicinato ai latrati del cagnetto e per timore di fargli del male, ha chiamato il veterinario. «È riuscito a tirarlo fuori dagli ingranaggi e siamo volati subito al canile di Orzinuovi. Lo hanno soccorso, medicato, operato. Ora sta benino..». Due giorni dopo il salvataggio, ieri mattina, arriviamo nella campagna di Orzinuovi, al confine con Roccafranca, per salutare Lucky. L’hanno chiamato «fortunato», in inglese, sta sotto una lampada rossa che lo scalda e una coperta gialla intepidita dagli ultimi tremori dello spavento ormai passato.
Catania: Cavallo ferito sulla carreggiata. I veterinari devono abbatterlo.
Un cavallo con gravi ferite sul collo, trovato dalla polizia in via Palermo, è stato abbattuto dai veterinari della Usl per evitargli altre inutili sofferenze: l'animale aveva perso molto sangue e non era più possibile salvarlo, cosicché sarebbe stata adottata la terribile decisione.
Secondo gli investigatori, il cavallo si sarebbe ferito dopo essersi imbizzarrito ed essersi scontrato con vetture che percorrevano la trafficatissima strada, ciò dopo essere fuggito al suo proprietario che non ne ha ancora denunciato la scomparsa.
Cerreto Guidi (FI): Gatti feriti e maltrattati
Il protagonista di questa storia si chiama Schizzo e ha 2 anni. E’ un gatto bianco e grigio che abita coi suoi padroni a Cerreto Guidi, in località Torribina, una zona residenziale con le case comunque a stretto contatto con la natura. Una abitudine quotidiana quindi per Schizzo quella di passeggiare indisturbato nei campi dietro casa. Qualche giorno fa però il gatto è tornato a casa trascinando le zampe ferite e sanguinanti. «Miagolava - raccontano i padroni - e abbiamo visto che aveva le zampe ferite. Non so come abbia fatto ad arrivare fino a casa nelle condizioni in cui era». Ferite profonde quelle che Schizzo aveva sulle zampe. Dalla forma e dalla posizione dei tagli, che dopo alcuni giorni sono sempre ben visibili, l’ipotesi più probabile è che il povero animale sia finito in una trappola di quelle usate per gli animali di media taglia.
Siena: Spariti nel nulla decine di gatti
Che fine hanno fatto i gatti della zona Poggiarello, via Mentana e via dei Cappuccini? La domanda viene dall'associazione Amici Miei che denuncia come siono letteralmente spariti tutti i gatti che (alcuni di proprietà, altri facenti parte di colonie protette) popolavano la zona.
Alcune voci darebbero i felini ingabbiati e dispersi a più riprese in mezzo ai boschi, ma la natura del gatto, i felini avrebbero potuto, almeno in parte, tornare a casa. E' passato un considerevole lasso di tempo, ma le speranze sono rimaste deluse. Non possono sparire tutti insieme decine e decine di animali senza l'intervento dell'uomo, osservano i membri dell'associazione. |