Settembre 2003

Catenanuova (EN): Strage di gatti in corso Sicilia
Corso Sicilia, via Stazione e via Libertà sono le arterie cittadine che fanno stare in pensiero e in allarme gli abitanti. Centauri e diversi automobilisti vi sfrecciano ad alta velocità trasformando queste vie del paese in circuiti da corsa. Quello ritratto nella foto accanto è l'ennesimo gattino spiaccicato sull'asfalto del corso Sicilia. Altri gatti sono stati travolti lungo la via Libertà e nella via Stazione. Stessa sorte potrebbe accadere se non si corre ai ripari a qualche bambino o anziano mentre attraversano la strada.
 
Montemurlo (FI): Cane ucciso dalle polpette avvelenate
Polpette avvelenate lasciate nei luoghi dove i cacciatori portano gli animali per la «sciolta» allo scopo di uccidere gli animali. E' successo domenica a Montemurlo: un cane è morto ed in un altro caso sono stati alcuni cacciatori a trovare un boccone di carne avvelenato. Il proprietario del cane rimasto ucciso, un cittadino di Montemurlo, racconta: «In questo periodo i cani possono essere fatti uscire per la sciolta ed io avevo portato la mia cagnolina, una spinone di otto anni a cui ero molto affezionato a spasso in zona Sassonero, prima di Javello.
 
Catania: Storia di Rudy
La storia è triste. Riguarda uno dei 150.000 cani abbandonati in questa estate nei più incivili paesi europei (Italia in testa, soprattutto nel Sud). E' la storia di Rudy, sfortunato perché, ancora cucciolone, il suo padrone infedele lo ha gettato via ed è partito in vacanza. Lo ha abbandonato in autostrada col rischio di causare anche incidenti stradali mortali. Una ragazza lo ha raccolto in condizioni pietose ai primi di agosto vicino al casello di S. Gregorio. Il cane è stato curato a spese di una coppia di catanesi ed è stato pure a un intervento chirurgico in cui è stata necessaria l'amputazione totale della zampa anteriore destra. Rimarginata la ferita, Rudy (così lo hanno chiamato) ha riacquistato tutte le funzioni del corpo. Scodinzola e si muove con una certa naturalezza, bilanciando bene il peso su tre zampe.
 
Vasto (CH): Cane investito da un' auto
Un cagnolino ferito e ansimante dopo un investimento sulla trafficata circonvallazione Istoniense a Vasto, è stato soccorso dagli agenti del Commissariato  e affidato alle cure di un veterinario della Asl. Ad allertare gli agenti era stato un automobilista in transito che aveva notato la povera bestiola con le zampe fratturate.
 
Napoli: Due randagi avvelenati nel parco
Due cani lupo - una mamma (che stava allattando gli ultimi nati) e un cucciolone di un precedente parto - sono morti nel parco dei Camaldoli e c’è il fondato sospetto che siano stati avvelenati. La volontaria che si prendeva cura di loro ha raccontato d’aver ricevuto più volte proteste e minacce riguardanti proprio l’incolumità delle bestie. Se quanto si teme fosse vero, sarebbero in pericolo anche i quattro neonati (i cagnolini hanno appena una trentina di giorni) ed eventuali polpette avvelenate potrebbero costituire un rischio addirittura per i bambini che frequentano il parco.
 
Piagge (PS): Una strage di cani con il veleno
Un serial killer dei cani si aggirerebbe nella zona di Villa Sgariglia, in frazione Piagge. Tra i residenti è scattato l'allarme e qualcuno si è rivolto ai Carabinieri, denunciando il fatto. Non contento, il misterioso personaggio ha lasciato alcuni volantini, in cui è scritto: "Voi siete i benvenuti, ma i cani no''.
 
San Savino (CR): Strage di polli
Strage di conigli, polli e galline in una baracca situata in un campo in località Gazolina, tra San Savino e San Felice. La scintilla di un fuoco sotto controllo è finita sul tetto in onduline della casetta ed ha innescato le fiamme, fiamme che si sono propagate alle piccola struttura in un lampo divorandola. Alcuni degli animali presenti nella baracca sono riusciti, dopo aver trovato un varco, a fuggire. Per altri, soprattutto polli, non c’è stato invece nulla da fare. Li hanno trovati gli uomini del 115, a terra, soffocati dal fumo.
 
Cantagallo (FI): Cane maltrattato con un piccone al collo
Pochi giorni fa un cane ucciso a Montemurlo, adesso la segnalazione di un grave maltrattamento al Lago Verde, nel comune di Cantagallo.
«E' stata denunciata la presenza di un cane, un pastore maremmano — scrive la sezione pratese dell'Enpa, l'ente nazionale protezione animali — a seguito di un gregge in un terreno adibito a pascolo, costretto a vivere con un grosso ferro a forma di "T" legato al collo, appesantito poi da un grosso piccone. Questo arnese, come è facile supporre, impediva al cane la maggior parte dei movimenti e ha riempito l'animale di piaghe e ferite al muso e agli arti anteriori».
Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri di Vernio.
 
Piazza Armerina (EN): Sistemate le esche avvelenate in campagna, è  strage di cani
E' allarme tra i cacciatori della città dei mosaici. Esche avvelenate disseminate in molte zone di campagna stanno causando la morte dei cani da caccia, attratti verosimilmente da pasti avvelenati, sparsi nelle contrade di maggiore frequentazione da parte degli appassionati di caccia piazzesi. E poi pochi conigli, spesso malati, che rendono arduo il portare a compimento le tradizionali uscite di caccia per i patiti della pratica sportiva municipale.
L'ultimo episodio segnalato in ordine di tempo, risale al pomeriggio di lunedi' lungo la statale 117 bis, vicino le contrade Bannata e Bannatella. Due i cani di razza che non hanno più fatto ritorno dai padroni, rimasti stecchiti sul terreno durante una normale e tranquilla battuta di caccia.
 
Lana (BZ): Maresciallo coraggioso salva tre cani
Al maso Untertalmühle aggredito dalle fiamme per fortuna non c'erano persone in pericolo ma tre cani pastore che, due bloccati in casa e un incatenato, rischiavano di fare un'atroce fine. A salvar loro la vita ci ha pensato il maresciallo dei carabinieri di Tesimo, Alberto Macaione: giunto sul posto nonostante fosse fuori servizio, non ha esitato nel soccorrere i tre poveri animali oramai impazziti dalla paura. Sfortuna per lui, nel liberarli non ha potuto evitare alcune morsicature superficiali alle mani da parte del cane che, incatenato, non si poteva rendere conto che stava aggredendo il suo salvatore. Appena liberi, gli animali sono fuggiti nel bosco sovrastante, tornando fra i ruderi fumanti solo quando è giunto Siegfried Torggler (ogni sera saliva in zona per portare loro da mangiare), il loro padrone giunto trafelato, incredulo e disperato a fiamme oramai spente.
 
Villa Sgariglia (AP): Una strage di cani col veleno
Un serial killer dei cani si aggirerebbe nella zona di Villa Sgariglia, in frazione Piagge. Tra i residenti è scattato l'allarme e qualcuno si è rivolto ai Carabinieri, denunciando il fatto. Non contento, il misterioso personaggio ha lasciato alcuni volantini, in cui è scritto: "Voi siete i benvenuti, ma i cani no''. Paolo Fioravanti, è stato uno dei bersagli, indiretti, della crudeltà di questa persona, non ancora identificata. "Nel maggio del 2002 - racconta - ho acquistato una villetta a Piagge, circondata da un ampio giardino. Lo scorso autunno, vi ho portato una coppia di pastori tedeschi ed una femmina di pointer, campionessa nella ricerca dei tartufi. Trascorso qualche giorno, ho avuto la triste sorpresa. Il pastore tedesco maschio e la pointer erano morti per avvelenamento, mentre il terzo animale si era salvato.
 
Alserio (CO): Salvo Tobias, abbandonato 5 giorni in auto
Era ormai moribondo, da almeno cinque giorni senz’acqua e senza cibo, abbandonato all’interno di una Fiat Uno bianca lasciata nella zona boschiva di Alserio. “Tobias”, come lo hanno ribattezzato i carabinieri della stazione di Erba che lo hanno ritrovato e salvato, è un cane di razza yorkshire protagonista di una storia triste ma fortunatamente a lieto fine. La Fiat Uno era stata notata da alcuni giorni abbandonata in una strada sterrata ad Alserio e i carabinieri hanno effettuato un controllo di routine. Il mezzo risultava rubato nel dicembre del 2002 a Casatenovo (Lecco) ma la vera sorpresa è stata quella di ritrovare nell’abitacolo un cane di piccola taglia, praticamente moribondo. All’interno della vettura si trovava anche una piccola ciotola per l’acqua, ormai prosciugata e uno dei finestrini era stato lasciato socchiuso.
 
Cremona: Veleno: strage di segugi.
Quattro segugi avvelenati. E altrettanti salvati appena in tempo dai bocconi avvelenati. La strage nell'ambito di caccia numero 3, l'area che addestrava Stagno Lombardo e costeggia il Po fino a san Daniele. Domenica un cacciatore di Como salva due cani, altri due muoiono tra i tormenti; ad un altro bresciano muore una coppia di segugi; un cacciatore di Malagnino riesce invece a salvare il suo con una lavanda gastrica.
 
Metato (PI): Ma i cinque cuccioli hanno già una mamma
Chiusi in un sacchetto di plastica e gettati in un fosso in via Turati a Metato. Così hanno passato le loro prime ore di vita i cinque cuccioli di cane trovati lunedì scorso da Tiziana Baglini mentre percorreva in bicicletta il luogo dove i piccoli erano stati abbandonati. La donna, sentendo degli strani uggiolii, si è avvicinata al sacco di plastica ermeticamente annodato e, dopo averlo aperto con difficoltà, ha trovato i cinque cuccioli allo stremo delle forze, ma per fortuna ancora in vita. I piccoli ora si trovano all'Ufficio dei Diritti degli Animali, che è stato contattato da una volontaria dell'Enpa.
 
Ragusa: Salvati 4 cuccioli di cane
Sono partiti per le vacanze, lasciando quattro «scomodi» cuccioli meticci in una stazione di servizio. Il triste dejà vu è accaduto sulla statale 115, in una stazione di servizio locale vicina a Ragusa. «Una mattina ho trovato i quattro cagnolini - racconta il titolare del distributore di carburanti sulla strada statale 115, Mario Di Fatta - e non mi sono meravigliato, perchè la scorsa estate, più o meno nella stesso periodo, qualcuno mi aveva lasciato un cartone vicino alle pompe della benzina e dentro c'erano quattro cuccioletti». Un anno dopo l'operatore si è ritrovato di nuovo quattro vispi cagnolini.
 
Caltanisetta: Getta cagnolino nei rifiuti. Denunciata
Anna M. che, per disfarsi di un cucciolo di cane di razza volpina, non si è fatta scrupolo di chiuderlo in un sacchetto di cellophane e gettarlo nel cassonetto dei rifiuti. Come fosse spazzatura! Se i vicini di casa non si fossero accorti del suo gesto allertando il commissariato di polizia, il cucciolo nella migliore delle ipotesi sarebbe morto asfissiato oppure triturato assieme ai rifiuti al momento della raccolta. Pericolo, fortunatamente, scongiurato.
Nessuna «salvezza» per la sua padrona: Anna M. è stata denunciata a piede libero all'autorità giudiziaria per maltrattamenti di animali.
 
Punta Sabbioni (VE): Rischiano l'asfissia due cani rimasti chiusi in auto.
Tempestivo intervento ieri pomeriggio degli agenti della Polizia Municipale di Cavallino-Treporti, che sono riusciti a salvare da morte certa due cani adulti (un meticcio ed un collie) lasciati incustoditi all'interno di auto a pochi metri dal terminal di Punta Sabbioni. Nonostante un finestrino dell'auto lasciato aperto per un paio di centimetri, i due cani stavano infatti seriamente rischiando di soffocare a causa dell'alta temperatura creatasi all'interno dell'auto per via del sole incombente nonostante la temperatura esterna non fosse elevatissima e della contemporanea assenza di acqua. Avvisati dai passati che assistevano ai continui lamenti delle due povere bestie, i vigili urbani, una volta ottenuta l'autorizzazione dal magistrato ad aprire l'auto, con il prezioso aiuto di alcuni componenti dell'associazione animalista "Peluches" sono riusciti ad estrarre, tra l'atro senza alcun danno all'auto, i due cani ormai boccheggianti.
 
Orvieto (TR): Cancella il tatuaggio con un frullino.
Crudeltà distribuita a piene mani, approfittando e infierendo su un essere più debole e indifeso e solo per cercare di nascondere un furto. Per cercare di far sparire le tracce che avrebbero portato a individuare il vero proprietario di un cane, un breton, che un uomo di Orvieto aveva forse rubato a Perugia.
Il proprietario aveva tatuato il cane e l'orvietano, un uomo di 50 anni abitante a Colonnetta di Prodo, venutone in possesso rubandolo direttamente o acquistandolo dal ladro, ha creduto bene di far sparire ogni traccia che poteva ricondurre al precedente proprietario. Si è munito di un frullino elettrico, un attrezzo che viene usato per tagliare mattonelle e materiali piuttosto duri, e ha iniziato il suo "lavoro, sul corpo della povera bestia. Alla fine, oltre dieci centimetri di pelle del povero cane sono risultati asportati provocando all'animale una lunga e profonda ferita.
 
Melendugno (LE): Legato e ucciso a colpi di bastone
Un cane di grossa taglia, un bellissimo esemplare di pastore maremmano, è stato trovato barbaramente ucciso alla periferia di Melendugno, nelle campagne che conducono alla marina di Torre dell'Orso. Il cane è stato trovato, in seguito ad una segnalazione anonima, da Donato Santoro, guardia dell'Anpana (Associazione nazionale protezione ambiente natura animali), legato ad un albero con una fune. Aveva ancora la museruola, e tanto di collare. Il corpo barbaramente martoriato a colpi di bastonate.
 
Sciacca (AG): Balordi in azione. Scoperta carcassa di tartaruga
Un atto di crudeltà. La tartaruga della foto è della specie "caretta caretta", animale in via di estinzione e, quindi, protetto. E' stata torturata con violenza immotivata. La carcassa è stata ritrovata a seguito di una segnalazione pervenuta al gruppo di protezione ambientale del circolo nautico il Corallo di Sciacca. In avanzato stato di decomposizione, la carcassa della testuggine è stata ritrovata all'interno di un casolare abbandonato in prossimità della spiaggia di capo San Marco, un edificio chiuso da anni dopo un provvedimento di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria e mai più utilizzato, più volte oggetto di atti di danneggiamento e ormai quasi completamente distrutto. Mostra evidenti segni di violenza perpetrata da vandali. Da qualche tempo queste tartarughe hanno individuato la spiaggia di San Marco come luogo ideale per deporre le uova. Infatti, anche durante la scorsa primavera è stata segnalata a Sciacca la presenza di alcuni di questi animali.
 
Ravenna: Bocconi avvelenati e bracconieri in collina
Si apre la stagione della caccia. Accompagnata in collina da problemi e preoccupazioni per la presenza di esche avvelenate e per il bracconaggio. Fenomeni che hanno assunto dimensioni tali da indurre a riunirsi l'Amministrazione comunale di Casola Valsenio e la locale Consulta Attività Venatoria della quale fanno parte i rappresentaNti delle associazioni venatorie.
Al termine è stato diffuso un comunicato che, oltre a richiamare i cacciatori al rispetto dell'ambiente, del territorio e delle attività agricole e zootecniche affronta il gravissimo fenomeno delle esche avvelenate che hanno provocato la morte di cani, gatti e selvaggina in particolare nell'area compresa tra Monte Battaglia e Valmaggiore, lungo il crinale tra il Senio e il Santerno
 
Staglieno (GE): Messe nere a Staglieno
Oscuri cerimoniali. Invocazioni demoniache. Sacrifici di animali. E' il ritorno dei satanisti, che dopo un lungo periodo di silenzio hanno ripreso a incontrarsi e a celebrare messe nere nella notte. Dove? Al Veilino, alle spalle del cimitero di Staglieno. Dove già negli anni Settanta e negli anni Ottanta si erano concentrate le attenzioni degli investigatori, in un'epoca storica che fu segnata da moltissime segnalazioni e inchieste sul fenomeno.
 
Sant'Ilario (RE): Dimentica gli animali in negozio
Ha abbandonato il negozio, lasciando gli animali senza cibo, senza acqua e in stato di sofferenza. Ieri, diversi cittadini, hanno segnalato questa situazione di emergenza all'interno del negozio per piccoli animali, di via Allende a S.Ilario. Sono subito intervenuti sul posto gli agenti della polizia municipale della Val d'Enza e gli agenti zoofili dell'Enpa, per gli interventi e gli accertamenti del caso. Il negozio era in apparente stato di abbandono: in un grosso acquario c'erano pesci esotici morti che galleggiavano, mentre altri animali (si vedeva chiaramente dall'esterno) erano privi di cibo e acqua. In un primo momento era stato chiesto l'intervento dei vigili del fuoco per aprire ilnegozio chiuso a chiave. Poi è stato contattato il gestore del negozio, M.S., domiciliato a Parma, per il quale è stata fatta un'informativa di reato alla Procura per maltrattamento di animali.
 
Como: Gattino salvato dalla protezione civile
Il suo triste miagolio er a un grido d’aiuto. E lo ha salvato. E ’ questa la storia di un gattino che ieri pomeriggio è stato liberato dai volontari della prote zione civile di Cantù . Ieri mattina, in via Sempione , alcune persone avevano sentito il flebile miagolio arrivare da alcuni box auto. Ma non riuscivano a trovare quel gatto che si stava lamentando. Poi lo hanno individuato in un condotto dell’aria, all’esterno di un garage. Così , nel primo pomeriggio, delle ragazze hanno chiamato la protezione civile, nella speranza di poter salvare quel gattino. I volontari, poco prima delle 14.30 , sono arrivati in via Sempione e hanno salvato il micino . Il gatto, molto piccolo, era visibilmente stanco e aveva anche una vistosa ferita agli occhi
 
Villa Lagarina (TN): Gatto preso al laccio si salva
Sull'abbandono dei cani in autostrada si sono fatti fior di spot "pubblicità progresso", contro la vivisezione una lega nazionale conduce campagne d'opinione e la cura ossessiva con cui alcune persone vezzeggiano il proprio animale, sia cagnolino o gatto, iguana o pitone, segnali un atteggiamento più protettivo verso le bestie. La cultura collettiva però nasconde nei suoi anfratti di quartiere o paese inspiegabili idiosincrasie. Qualcuno che non sa resistere alla tentazione di tirare il collo a quel gatto o di bastonare il tal cane, in sostanza, c'è sempre.
Questa volta è andata bene, Romina (chiamiamola così questa gatta rossa) è riuscita dibattendosdi disperatamente a fuggire a morte certa. Qualcuno aveva disposto nei dintorni della casa una trappola "a laccio" e Romina c'è cascata. La sua padrona se l'é vista ritornare a casa molto dimagrita e con un vistoso collare, che altro non era se non un cappio in filo di ferro, incarnatosi nel collo dell'animale a furia di strattoni. Lo sfregamento aveva lacerato la pelle che, rimarginandosi, si era cicatrizzata attorno al laccio, coprendolo.
 
Lucca: Roghi, gatti "torcia"
Le carcasse semicarbonizzate di tre gatti sono stati ritrovate dagli uomini impegnati nella bonifica nella zona dell'incendio che la scorsa settimana ha devastato i boschi del Compitese. E ha preso corpo quello che all'inizio poteva essere solo un sospetto: ovvero che i piromani si siano serviti delle povere bestiole per appiccare il fuoco. In un modo assolutamente aberrrante: legando cioè alla coda dei gatti uno stoppino imbevuto di sostanze infiammabili a cui era stato dato fuoco. Gli animali, terrorizzati, sarebbero poi stati liberati al limitare del bosco e nella loro corsa folle per liberarsi dalle fiamme avrebbero appiccato il fuoco in più punti, rendendo, in pochi minuti, la zona attraversata un inferno.
 
Brindisi: Un micetto incasttrato in un anfratto di strada. Da tre giorni...
Un micetto rimasto incastrato in un anfratto di strada, in via Lata, rischiava di morire di fame. Da tre giorni si lamentava, senza che nessuno del vicinato si ingegnasse per tirarlo fuori. Sino a quando una signora, constatato il disinteresse generale, impossibilitata ad attivarsi, ha telefonato ai vigili del fuoco. Il gattino così ha potuto liberarsi e tornare in libertà.
 
Bolzano: Torturato e ferito col coltello.
Oltre ai cani, l'Abac cerca una sistemazione anche ad un gattino di tre mesi. La sua però è una storia diversa e molto dolorosa. Questa volta non c'entrano i legittimi problemi di cuore dei padroni, ma la vigliaccheria gratuita di chi per sentirsi grande se la prende - in mancanza di bersagli facili - con giovani gatti. «Faceva parte di una piccola colonia di randagi - spiega Karin Bertagnolli, vicepresidente dell'Abac - nelle ultime settimane è stato preso di mira da persone che non amano gli animali». Il malcapitato - vivo per miracolo - si chiama "Zip". «E' stato ferito all'addome da numerose coltellate. Tagliuzzato sulla pancia».
 
Campagnella (CZ): Strage di cani
Una strage di cani randagi si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri a Campagnella, in via degli Svevi. Dopo aver ingerito del veleno che ignoti avevano distribuito, sono rimasti sul selciato due cani, mentre un terzo era in fin di vita. Su quest'ultimo caso è intervenuto un veterinario, chiamato dai vigili urbani, e il randagio dovrebbe sopravvivere. Si è temuto anche per cinque cuccioli, asserragliati in una nicchia. Ma la giovane età e il non essere svezzati potrebbe non averli indotti a mangiare il cibo contaminato. Nelle campagne circostanti si sono poi dileguati altri sette animali.
 
Assisi (PG): Avvelenati cani da caccia
Nell'assisano, in concomitanza con l'apertura della stagione venatoria, è tornato l'incubo della stricnina-killer per i cani da caccia; un fenomeno grave ed impietoso che periodicamente si ripropone. Sono due gli animali che sono morti in circostanze poco chiare e che riporterebbero al potente veleno; condizionale d'obbligo visto che saranno gli accertamenti da parte dei veterinari a consentire di comprendere meglio le cause dei decessi, ma la sintomatologia e le modalità hanno indirizzato proprio ai 'bocconi' alla stricnina.
 
Flumeri (AV): cani mutilati e feriti a colpi di pistola
Cani mutilati da tagliole, animali feriti a colpi di arma da fuoco, cani scomparsi nel nulla oppure trovati morti. Contingenze queste che hanno spinto la Lega Italiana dei Diritti dell'Animale, sezione di Bonito, a sporgere denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Ariano. I fatti si sono verificati precisamente in alcune campagne di Bonito e nell'area industriale di Valle Ufita, nel comune di Flumeri

 
Agira (EN): C'è chi caccia, e uccide, cani da caccia
Otto cani da caccia sono stati ritrovati, dai Rangers-gruppo Agira, in stato di avvelenamento nel giorno di apertura della stagione venatoria; quattro sono stati salvati grazie al pronto intervento degli uomini verdi, comandati da Pippo Scriffignano, che hanno trasportato gli animali da un medico veterinario. Per gli altri quattro non c'è stato nulla da fare. I Rangers di Agira, costituiti da circa tre mesi, stanno sottoponendo il territorio di Agira ad un controllo serrato per salvaguardare l'ambiente naturale. Hanno già individuato discariche abusive nei pressi del fiume Salso, in prossimità del centro abitato; hanno segnalato carcasse di auto nelle campagne.
 
Fano (PS): Ancora atrocità su tre gattini
Atrocità sugli animali e combattimenti tra cani nella zona dell'aeroporto. A denunciare gli episodi i volontari dell'Enpa. Uno degli ultimi fatti riguarda tre gattini che sono stati sventrati e mutilati in modo orrendo, qualche giorno fa, proprio nella zona dell'aeroporto, da un cane il cui padrone si diverte ad aizzare l'animale contro i felini.
Il proprietario del cane, non ancora identificato, sembra che addestri il proprio animale alla violenza incitandolo contro i gatti.
 
Crocetta del Montello (TV): Pastori tedeschi gettati nel canale. Salvati dai pompieri
Salvati per miracolo, mentre stremati cercavano di uscire dal canale. A trarre in salvo i due pastori tedeschi di circa un anno d'età con ogni probabilità gettati nell'acqua, sono stati martedì notte i vigili del fuoco di Montebelluna che hanno faticato non poco in quanto il punto del Brentella in località Ponte di Pietra era molto pericoloso. "Ad accorgersi delle due bestiole, una delle quali abbaiava in continuazione - dice Ivana Signori, titolare dell'osteria "Ponte di Pietra" - è stato il mio cuoco che poco dopo la mezzanotte portava all'esterno i sacchetti delle immondizie. Uno dei due cani, stremato, era già uscito dal canale e non so obiettivamente come abbia fatto. L'altro invece annaspava a fatica tra i flutti. Fortunatamente sono arrivati i vigili del fuoco a tempo di record che tra mille difficoltà sono riusciti a trarlo in salvo".
 
Catania: Un serial killer avvelena cani e gatti
«Nella provincia di Catania c'è uno spietato serial killer che uccide gli animali». Lo afferma il responsabile etneo della Lav, Alfio Lisi, denunciando la morte per avvelenamento di sei gatti randagi a S. Agata li Battiati e di nove cani domestici a Sferro, frazione di Paternò. Secondo la Lav gli animali sarebbero stati tutti avvelenati con delle polpette: quelle dei gatti erano alla stricnina, quelle date ai cani erano invece con schegge di vetro. I due episodi sono stati denunciati a carabinieri e polizia.
 
Marano (VI): Trovato in fin di vita a Palermo adottato da una famiglia
Nerone è uno di quei pitbull che facevano parte di una squadra di combattimenti e si aveva paura che la mafia potesse rivendicare qualche diritto.
Il cane è stato trovato abbandonato nel quartiere Zen di Palermo a fine del '98, in condizioni molto precarie. Lì una volontaria della Lav l'ha preso e, dopo alcuni mesi, Nerone ha trovato una casa e per la prima volta l'affetto di persone care.
Ma come mai da Palermo è arrivato fino a Marano?
«Quasi cinque anni fa, io e mio marito stavamo guardando la trasmissione televisiva "Geo and Geo" e abbiamo sentito raccontare la storia di Nerone - spiega la signora Danila di Marano -. Qualche mese prima era morto il nostro cane che aveva lo stesso nome di questo, così il giorno dopo ho telefonato alla Lav di Roma per vedere se era possibile adottarlo. Non è stato facile perché il cane aveva legami con la mafia siciliana, ma a marzo del '99 è arrivato a casa nostra».
 
Pesaro: Cinque gattini trovati morti. Li hanno uccisi col veleno
Li hanno trovati senza vita, con un particolare agghiacciante e che dimostra l'orribile fine che hanno fatto: un po' di bava alla bocca. Cinque gattini che vivevano nella colonia istituita dal Comune nei pressi del cimitero sono morti avvelenati. I piccoli animali sono stati ritrovati morti ieri da alcuni volontari che portano loro cibo ogni giorno e che hanno toccato con mano ancora una volta la crudeltà dell'animo umano. La madre dei gattini è scomparsa.
 
Tortona (PV): Lasciano 6 cuccioli in un cassonetto
Ancora un episodio di violenza nei confronti degli animali: sei cuccioli di cane, razza Rottweiler, sono stati abbandonati in un cassonetto e rischiano di morire. E' avvenuto ieri mattina davanti al cimitero urbano, in via Quinzio. Un tortonese stava recandosi a visitare i defunti, quando ha sentito degli strani lamenti provenire da un cassonetto della spazzatura. L'uomo ha immediatamente dato l'allarme chiamando i vigili del fuoco del distaccamento di Tortona, che con tutte le precauzioni del caso si sono introdotti dentro il cassonetto ed hanno rovistato nella spazzatura.
 
Pescara: Pittbull ucciso a fucilate
Due colpi secchi. A sparare, da breve distanza, una pistola o un fucile: non è l’unico dubbio, la squadra mobile della questura dovrà anche ricostruire il movente dell’uccisione di un pitbull, venerdì sera, nel cuore di Rancitelli. Potrebbe essere stata una vendetta contro il proprietario del cane, la reazione scomposta al baccano causato da un feroce combattimento tra il pitbull ed un setter, ridotto in fin di vita dai morsi del molossoide, oppure il tentativo disperato di mettere fine all’agghiacciante aggressione. Di sicuro, è l’episodio culminante di una stagione in cui la convivenza tra uomo e animali feroci è stata messa fortemente in discussione.
 
Pontecagnano (SA): Tre cuccioli gettati nel fiume. Salvati dai volontari
Da un lato la psicosi da pitbull, dall’altro il senso di solidarietà. Tre cuccioli sono stati prima gettati nelle acque del Picentino poi salvati dagli agenti della polizia municipale di Pontecagnano. Ad attirare i caschi bianchi, i loro guaiti.
I piccoli sono riusciti a mettersi in salvo arrivando su di una piccola striscia di terra che lambisce il corso d’acqua. Qui, nelle vicinanze del ponte che conduce a Caserosse, sono stati notati dai vigili che hanno subito allertato i volontari dell'associazione animalista «Una» del presidente Alfonso Longo ed i vigili del fuoco.
Con non poche difficoltà, i soccorritori sono riusciti a riportare sulla terra ferma i cucciolotti e qui l’amara sorpresa: i tre sono stati trovati in pessime condizioni e legati al collo da un unico filo di ferro. Con molta probabilità i tre piccoli di pitbull hanno dovuto nuotare a lungo prima di raggiungere le sponde di quel minuscolo isolotto. La fortuna è stata dalla loro parte ed ora si trovano al canile municipale di Salerno.
 
Cesena (FO): Trovata morta grossa tartaruga
E' stato così che l'altra sera sulle 22.30 una persona ha scoperto davanti al bagno Rosa, vicino al lato destro del porto canale, una grossa tartaruga ormai senza vita ed ha avvisato la Capitaneria di porto di Rimini che a sua volta ha segnalato il fatto ai colleghi di Cesenatico. Questi si sono portati sul posto e hanno accertato che si trattava di un esemplare Caretta Caretta femmina di grosse dimensioni, un metro di lunghezza per 57 centimetri di larghezza. Il povero animale aveva sangue che usciva dalla bocca e un occhio devastato, per cui l'ipotesi che si fa è che fosse finito in una rete da pesca.
 
Vigevano (PV): Accoltella il cane che abbaia
Ha accoltellato un cane entrato nel suo cortile, perché lo disturbava abbaiando. Lassie, meticcio di 5 anni, taglia media e pelo lungo sale&pepe, è salvo perché un operaio l'ha strappato all'aggressore. Gli accertamenti dei carabinieri sono in corso: una volta identificato ufficialmente, l'uomo che ha ferito il cane rischia una denuncia penale. Una storia-simbolo - accaduta l'altro ieri in via Gambolina - dove l'amore per gli animali ha vinto sulla crudeltà: Lassie ora è "ricoverato" al canile municipale di via Valletta Fogliano, fuori pericolo.
 
Lugo (RA): Terranova lasciato solo senza cibo
Un altro increscioso episodio di maltrattamento ai danni di un amico a quatto zampe si è verificato i giorni scorsi nel lughese. Un episodio che fortunatamente non si è trasformato in tragedia, grazie al rapido intervento delle Guardie Zoofile. Protagonista della vicenda, un terranova trovato a Lavezzola in condizioni allarmanti dal distaccamento di Lugo, guidato da Giovanni Taroni. Il cane era stato lasciato dalla proprietaria senza cibo e acqua, probabilmente da lungo tempo. Al momento del ritrovameto si trovava in procinto di collassare.Le guardie hanno provveduto a farlo ricoverare al canile di Bizzano di Lugo.
 
Dolianova (CA): Cani da caccia avvelenati...
Un cane da caccia è morto avvelenato. Altri sono stati salvati dai veterinari. Dopo Settimo, anche a Dolianova si rischia la strage di cani. Le polpette alla stricnina sono state piazzate all'interno della riserva Autogestita di Dolianova. A denunciarlo sono l'assessore all'agricoltura Franco Pes e il presidente della stessa autogestita Francesco Cardia. «Un disegno preordinato, una terribile trappola per i poveri animali. Per fortuna i proprietari si sono accorti in tempo di quello che accadeva. Si è rischiata la strage. Per il momento a morire è stato un solo cane da caccia. Ma l'allarme, è forte. L'area interessata si estende per circa 400 ettari: le località sono quelle di Is Campilis, Su Cirdu, Perdu Carrada. In buona sostanza l'area compresa fra la colonia comunale e Genn'e Funtana ai confini col Comune di Sinnai». Francesco Cardia, lancia anche l'allarme ai soci dell'autogestita. «È meglio che sappiano quanto è accaduto e che quindi ricorrano alle precauzioni del caso».
 
Casalnuovo (NA): Pastore tedesco abbandonato muore di fame e di sete.
Lo hanno lasciato morire, senza pietà». Piangevano, quando hanno telefonato a «Il Mattino» la signora Maddalena Pietrovito e la veterinaria Adriana Orefice. Entrambe di Casalnuovo, alle 11 di ieri mattina hanno soccorso, purtroppo inutilmente, un pastore tedesco di razza pura, femmina, 4 anni circa, ormai agonizzante, abbandonato come uno straccio vecchio in mezzo alla strada. «Non c’era più nulla da fare. Il povero cane, tutto inzuppato di pioggia, buttato a terra vicino alle ruote di una macchina, era più ossa che pelle - raccontano Maddalena e Adriana - abbiamo provato a dargli da mangiare un po’ di carne. Ha sentito l’odore e ha cercato di alzare la testa, ma non ce l’ha fatta. Ormai aveva gli occhi infossati e lo sguardo vitreo, fisso. Non un filo di sangue nelle vene. Non avrebbe vissuto più di qualche ora. Abbiamo dovuto abbatterlo per non farlo soffrire».
 
Civitanova (MC): Salvati due cani: soffocavano nell'auto in sosta con i vetri chiusi
Due cani di grossa taglia, un cucciolo di pastore maremmano e un bob-tail, sono stati soccorsi l'altra sera dai vigili del fuoco e dal personale veterinario dell'Asl mentre "boccheggiavano" già da un po' all'interno dell'auto del loro padrone (una "Palio" Week-end) lasciata in sosta coi finestrini ermeticamente chiusi. A lanciare l'allarme è stato Giovanni Menghini, grande amante dei cani e leader della costituenda associazione "Amici di Fido".
L'auto in questione era parcheggiata in via Isonzo. E' probabile che il proprietario si sia allontanato dalla vettura (ha trascorso la serata in casa di amici e non s'è accorto di nulla, se non alla fine dei "fuochi") convinto di aver lasciato uno spiraglio per l'aria. Pompieri e poliziotti hanno fatto il giro dei ristoranti e dei bar vicini, a caccia del titolare dell'auto: niente da fare. Alla fine s'è deciso di intervenire con le "maniere forti", perché le povere bestie apparivano sempre più in difficoltà, sudate e assetate. Inevitabile la rottura di un finestrino. Poi hanno bevuto… dio solo sa quanto.
 
Crema (CR): Uccide mucca con il trattore
La mucca aveva deciso di pascolare tranquillamente sulla strada, come se quella fosse la sua destinazione naturale. L’agricoltore. L’agricoltore, legittimo proprietario dell’animale, non ha apprezzato la libera iniziativa e ha deciso di imporsi. Prima con le buone, cercando di trascinare con le braccia l’ostinato quadrupede, poi le maniere forti, dato che il bovino, a sua volta, non accettava discussioni. Il padrone ha pensato di utilizzare la potenza del trattore, sul quale era seduto alla guida. Nulla di più naturale, per chi lavora nei campi. Stavolta però l’agricoltore si spazientisce e prende una catena di ferro. Lega  un capo all’animale e l’altro capo alla macchina agricola, sale  e preme l’acceleratore. La mucca grida, si dispera, non ne può più, cade a terra, si graffia, si copre di sangue, ma resiste. La libertà ha un prezzo incalcolabile, anche per un quadrupede da latte. L’agricoltore continua e l’uccide, viene visto da un pensionato. Alla fine è stato condannato: 3mila euro.
 
Vertova (BG): Avvelnati 15 cani nei boschi di Vertova
Quindici cani avvelenati negli ultimi venti giorni da bocconi disseminati lungo i sentieri e nei boschi dei monti Cavlera e Selvet. È l'allarme lanciato dalla sezione della Federcaccia di Vertova che parla anche di «azioni di disturbo alla caccia». Tra le vittime però non si registrano soltanto cani di cacciatori, ma anche quelli di escursionisti: setter, pastori bergamaschi, breton, cocker e meticci. Tre sono stati salvati in tempo dal veterinario Gianluca Soldo di Fiorano, secondo il quale potrebbe trattarsi di bocconi alla stricnina. Il cibo avvelenato è stato analizzato. La settimana prossima si conosceranno i risultati.
 
Finale (MO): Cucciolo di cane in un cassonetto
Nei giorni scorsi in via Bellenzani è stato trovato un cucciolo di cane chiuso in un sacchetto della spazzatura e gettato in un cassonetto. Il piccolo è stato trovato da una coppia di giovani finalesi che, prestate le prime cure, ha deciso di addottarlo. Una storia a lieto fine, ma il problema degli abbandoni canini resta: la guardia non va abbassata neanche a estate ormai terminata
 
Sulmona (AQ): Cagnolino ucciso e fatto a pezzi
In una frazione nei pressi di Sulmona è accaduto un fatto che ha dell'incredibile: un cagnolino è stato ucciso e fatto a pezzi. Il risultato di questa vera e propria "macellazione" è stato sparso nei prati circostanti un'abitazione.
Raccontando questa bestiale esecuzione viene da chiedersi come possa essere accaduta, nel senso che è difficile immaginare che, in quest'anno 2003, in un'area che è caratterizzata da un elevato grado di civiltà (a pensarci meglio verrebbe da aggiungere escluso qualcuno!) e da un certo benessere, possano verificarsi episodi del genere!
 
Siracusa: Ferito a fucilate il gattino dei vigili
Fucilate all'indirizzo del gatto dei vigili del fuoco. Un incidente da caccia o gesto dimostrativo ed intimidatorio? Anche se si propende per la prima ipotesi, il grave episodio comunque ha suscitato viva indignazione tra i componenti il reparto, che del felino ne hanno fatto la loro mascotte. L'animaletto soccorso dai vigili, attratti dai suoi lamenti è stato sottoposto alle cure di un veterinario che ha riscontrato gravi ferite. Il gatto per potere sopravvivere deve essere sottoposto ad un delicato intervento presso una struttura specializzata.
 
Frosinone: Lupa avvelenata nel parco
E’ mistero sul versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Dopo il ritrovamento di due orsi marsicani privi di vita (sospetto avvelenamento), l’altro ieri, nella zona protetta di ”Vallone di Peschio”, nel comune di Alvito, è stato rinvenuto morto un bellissimo esemplare di lupo: una femmina di cinque anni, apparentemente in buone condizioni. A individuarla è stato un gruppo di escursionisti, che subito si è messo in contatto con la sorveglianza del Parco Nazionale e con il Corpo Forestale dello Stato. Gli esperti si sono immediatamente recati sul posto, vicino a quello dove sono stati recuperati i due orsi, e sulle prime hanno escluso la possibilità che ad agire siano stati bracconieri senza scrupoli, in quanto non vi sono fori da arma da fuoco sulla carcassa dell’animale.  
 
Gesturi (CA): Mattanza di cavalli sulla Giara
Fuoco incrociato sui cavallini della Giara di Gesturi. Una strage di cuaddeddus. Nella notte tra sabato e domenica ventiquattro puledri sono stati barbaramente uccisi; la maggior parte non aveva ancora compiuto l'anno. Almeno una cinquantina di scariche mortali, esplose con fucili e pistole a non più di due metri di distanza, contro un bersaglio imprigionato e indifeso.
I killer hanno agito con una violenza gratuita e senza giustificazioni. Per i pony dagli occhi a mandorla non c'è stato scampo
 
Orvieto: Feroci bracconieri finiscono nei guai
Il bracconaggio compie un salto di qualità e non esita ad adottare tecniche da safari. Ad accorgersene sono stati gli uomini della polizia locale che, giovedì notte, hanno sorpreso tre cacciatori di frodo a bordo di un fuoristrada sul quale era stato installato un terribile strumento di morte per le loro prede. Nella parte anteriore della jeep avevano infatti applicato una sorta di rostro, un rastrello d'acciaio costruito per sgozzare gli animali con otto frecce acuminate installate sotto al radiatore. Con il mezzo armato di quel terribile arnese, i 3 cacciatori erano soliti inseguire le prede (in particolare cinghiali) in mezzo ai campi ricorrendo anche all'aiuto di un potente faro installato sul tetto che serviva per accecare le bestie e per indirizzarle nelle zone in cui sarebbe stato più semplice infilzarle.
 
Codogno (LO): Due vigili senza paura per salvare il cane che annegava
Il vigile e il cane. Non è il titolo di un nuovo serial televisivo con un attore a quattro zampe per protagonista, ma quello di una storia a lieto fine consumatasi nella mattinata di domenica a Codogno, in zona industriale. Una pattuglia di vigili urbani stava svolgendo il servizio di normale pattugliamento, quando la chiamata di un cittadino ha segnalato una situazione di pericolo. Un cane, approfittando dell'interruzione della rete di cinta, si era infilato all'interno di un'area industriale, proprio nella zona della vasca antincendio, una vera e propria piscina di diversi metri di profondità. Probabilmente attratto dallo specchio d'acqua, l'animale si era sporto per bere o addirittura si era tuffato per una nuotata. Le scivolose pareti della vasca, interamente ricoperte di plastica, finivano però con l'impedirgli la risalita, provocando il pericolo di annegamento per il freddo o per la stanchezza. I guaiti del cane, un meticcio nero di piccola taglia, richiamavano l'attenzione di qualche residente della zona ed a quel punto scattava l'allarme: con il sopraggiungere della pattuglia della polizia municipale, la situazione non poteva certo dirsi risolta. L'intervento era urgente ma i vigili non disponevano dell'attrezzatura necessaria al salvataggio: i due agenti, che non hanno voluto rivelare la loro identità, si organizzavano alla meglio e, mentre uno si sdraiava a bordo vasca, proteso sempre più verso l'acqua, l'altro lo teneva per le caviglie. Il cane si avvicinava a riva, permettendo al soccorritore di “pescarlo” dal ventre e di lanciarlo a riva. Un gesto di coraggio e operato in condizioni difficili: qualcosa di analogo era già successo in estate, con il recupero di una volpe dalla vasca, allora semivuota, il che ha convinto i vigili a richiedere l'intervento di riparazione sulla rete. Una volta all'asciutto, invece, la bestiola ha evidenziato problemi ad una zampa, forse ulteriore impedimento alla risalita.
 
Polesella (RO): Macella le pecore in casa. Marocchino multato
Quando i carabinieri e i veterinari dell'Ulss 18 sono arrivati sul posto, le due pecore erano ancora agonizzanti, con la gola tagliata e la testa rivolta verso la Mecca. Una famiglia marocchina stava eseguendo la macellazione secondo il rituale musulmano, ovvero senza aver stordito l'animale.
 
Ariano nel Polesine (RO): Molti cani abbandonati. Segnalati casi di maltrattamento
Numerose sono le persone che, in questi giorni, ci hanno segnalato la presenza di cani randagi che abbaiano al loro passaggio lungo le strade e, in qualche caso, vengono seguite e disturbate, tanto da incutere un certo spavento, specie nelle persone anziane. A questo punto, i proprietari di cani dovrebbero avere una maggior attenzione e cura dei propri animali, evitando situazioni imbarazzanti.
Nessuno, però, è autorizzato a maltrattare i cani, così come è accaduto ieri l'altro lungo una strada periferica di Ariano. Addirittura — stando a quanto ci è stato riferito — due persone si sarebbero accanite contro uno di essi, percuotendolo ripetutamente con un bastone. Le urla dell'animale avrebbero richiamato l'attenzione dei vicini che subito hanno telefonato alla locale stazione carabinieri, che nel giro di qualche minuto si sono recati sul posto, rilevando anche le generalità delle persone intente a maltrattare il cane. Sul posto è giunto anche un addetto alla protezione animali, avvertito telefonicamente dalle stesse persone che hanno assistito all'increscioso, incivile episodio.

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