Giugno 2003

Taormina (Ms): Salita Ciampoli 3 cani avvelenati
È iniziata la caccia all'untore nella salita Ciampoli. Nel giro di pochi giorni, infatti, sono stati ben tre i gatti morti avvelenati.
Una situazione, questa, che ha messo in allarme gli animalisti della zona. Quest'ultimi protestano vivamente contro l'attuale stato di cose. Chiedono, infatti, che vengano presi provvedimenti contro gli eventuali responsabili di un'evidente e intollerabile cattiveria nei confronti di questi animaletti. I gatti, se mangiano le «polpette avvelenate», muoiono tra i più atroci dolori. Una situazione del genere si era verificata, sempre in questa zona del centro storico, negli anni passati.
 
Pistoia: Picchia selvaggiamente un cucciolo. Giovane rischia il linciaggio
La polizia lo ha portato via di peso perchè la gente non ha gradito il suo «addestramento», a suon di botte, per un cucciolo di pochi mesi. Lui, il giovane proprietario, è stato multato dai poliziotti ai sensi della legge sui maltrattamenti sugli animali e il cagnolino affidato, per il momento, al Rifugio del Cane, in attesa di eventuali decisioni da parte dell'autorità giudiziaria.
E' accaduto nella tarda mattinata di ieri in pieno centro, fra il semaforo del Lux e via Carducci.
A quanto pare poco prima il cagnolino era sfuggito al proprietario rischiando di finire sotto un autobus e il giovane, secondo quanto alcuni cittadini hanno raccontato alla polizia, lo avrebbe colpito ripetutamente per redarguirlo e questo sarebbe appunto avvenuto fra il semaforo e la via Carducci. Ma la gente non lo ha sopportato ed è stato dato l'allarme al «113» della questura. Sul posto, a sirene spiegate, sono intervenute due volanti. Hanno raggiunto la via Carducci dove il giovane stava rischiando di essere picchiato da alcuni cittadini inferociti.
 
Pergine (Tn): Pesci rossi bolliti nel furgone
Stava aspettando dalla mattina il suo abituale fornitore di animali. S.B., da alcuni mesi gestisce un negozio in centro, era ormai convinta non arrivassero più. Ma infine, nel tardo pomeriggio di una giornata assolata, si ferma di fronte alla sua porta il furgone del fornitore: consegna di canarini, coniglietti, piccoli roditori e pesciolini. Dopo diverse ore, in un normale furgone erano tutti «stremati». Acqua fresca e le cose si sono risolte, in «extremis», per i piccoli animali. Ma i pesci? L´acqua dove erano stati trasportati era quasi bollente: in venti erano tutti morti
 
San Gimignano (Si): Veleno a tre gatti e un cane
Tre gatti e un cane sono stati avvelenati da una sostanza ancora non identificata vicino al borgo di S. Lucia, in un'area dove in passato ci sono state lamentele per gli escrementi lasciati dagli animali portati a passeggio. Sembra si tratti di bocconi avvelenati.
 
Cagli (Pu): Un tasso ucciso a bastonate
Con una nota, l'associazione di volontariato Lupus in fabula" denuncia l'ennesimo episodio di accanimento dell'uomo contro gli animali. Scrive l'associazione: "Un grave episodio di incrudelimento verso gli animali è accaduto i giorni scorsi nei pressi di Cagli. Un uomo ha colpito ripetutamente con un grosso bastone un povero tasso riverso sul bordo della strada, ferito dopo essere stato urtato, alcune ore prima, da un'auto. La scena, estremamente violenta, è stata notata da alcune persone che transitavano in quel momento ed una di loro ha segnalato l'accaduto. Il tempestivo intervento dei Carabinieri di Cagli e la denuncia di cui si è fatta carico la Lupus in Fabula ha condotto all'assunzione di dati e ragguagli molto utili all'indagine che punta a smascherare l'autore di questo incivile gesto.
 
Mogliano (Tv): Cagnetta straziata dalle trappole dei bracconieri
Straziata dalle trappole. E' morta così, in maniera orribile, Bret, una cagnetta meticcia di 25 chili, sfuggita al controllo dei padroni e uscita dal cancello di casa. Dopo disperate ricerche, è stata ritrovata dilaniata dalle trappole piazzate dai bracconieri in un campo vicino. E' la denuncia della famiglia De Faveri, che si unisce alla schiera di persone che ha perso un amico a quattro zampe nei campi tra via Bonotto e via Bianchi. Bret aveva la testa fracassata e una zampa legata al filo spinato. Secondo i residenti della zona, la sorte della povera Bret non è una casualità. Cani e gatti scompaiono regolarmente.
 
Mogliano (Tv): Salsicce imbevute di diserbante..
Salsicce imbevute di diserbante. Un boccone micidiale per i cani e i gatti che se ne cibano. A Mogliano continua la strage di animali d'affezione (cani e gatti) vittime dell'azione di gente senza scrupoli. La zona a rischio è sempre la stessa: l'area agricola tra via Bianchi e via Bonotto. L'allarme era scattato nell'ottobre 2002 con la misteriosa sparizione di un cucciolo di cane. Poi l'inquietante episodio del febbraio scorso con l'avvelenamento di 6 cani e di altrettanti gatti. Cinque di questi animali d'affezione appartenevano alla signora Anna De Faveri con attività in via San Michele, zona che confina con via Bonotto.
 
Serramanna (Ca): Gatti avvelenati col diserbante
Sei gatti morti avvelenati col diserbante in meno di un mese e mezzo in via Ungaretti. «Ormai siamo stanchi», dice una proprietaria dei felini. «Oltre al dispiacere per la perdita degli animali domestici, non bisogna sottovalutare le spese affrontate per curarli e mantenerli». Qualche giorno fa è stato rinvenuto l’ultimo felino avvelenato, probabilmente - come ha diagnosticato il veterinario - con bocconcini conditi con il micidiale veleno. Per ora non è stata inoltrata alcuna denuncia contro ignoti.
 
Rimini: Polpette avvelenate
Polpette avvelenate ai cani sulla sponda destra del fiume Marecchia. La segnalazione arriva dal Wwf di Rimini che ha contattato la polizia provinciale indicando i punti esatti in cui la carne letale era stata posizionata per uccidere i poveri animali. I bocconi avvelenati erano in corrispondenza di via Valdazze, vicino al vivaio Ghiselli. Il Wwf riminese ha anche prelevato circa un chilo della carne sospetta che ha subito inviato a un laboratorio per far effettuare opportune analisi. La polizia provinciale si è subito recata sul posto per un sopralluogo e ha posizionato alcuni cartelli per indicare il pericolo. I cittadini muniti di cani sono pregati di non avvicinarsi alla zona per evitare che i loro animali trangugino le polpette avvelenate
 
Calliano (Tn): Harry stroncato dalla stricnina
Questa volta è toccato a Harry, un bel labrador nero di un anno e mezzo d'età: morto per avvelenamento a causa di un boccone confezionato con un cocktail di sostanze letali (presumibilmente a base di stricnina).
 
Portomaggiore (Fe): Cane salvato dai vigili
Era lì da due giorni, piantato nel pantano di un canalino in via Malerba, in aperta campagna a Masi San Giacomo. Per salvarlo da morte certa, sono intervenuti i vigili del fuoco di Portomaggiore che hanno dovuto imbragarlo e poi tirarlo su dal fango in cui era imprigionato. E' successo ieri nella tarda mattinata, quando un contadino che abita nella zona, che purtroppo già da due giorni non passava in prossimità dei propri campi, ha notato il cane lupo ormai esausto con la testa all'ingiù e barcollante, dentro il canalino nei pressi di via Malerba, vicino al numero civico 6. Il cane aveva tentato più volte di uscire dalla gabbia di melma in cui era finito, ma inutilmente. Ogni tentativo non aveva fatto altro che aggravare la sua situazione, tanto che era quasi disidratato e ormai privo di tutte le forze. Per questo motivo è scattato l'allarme e il pronto intervento dei vigili del fuoco di Portomaggiore. Lì, in aperta campagna, a Masi San Giacomo, si è così messa in moto la macchina dei soccorsi. Dopo esser stato «estratto» dalla morsa di fango, il cane è stato curato dai vigili stessi e poi consegnato al contadino che ha lanciato l'allarme in attesa di essere consegnato ad un veterinario: si tratta di un cane lupo randagio che da giorni era stato visto nella zona.
 
Mazzorbo (VE): Un altro gattino chiuso in un sacco e gettato...
A Mazzorbo qualcuno si "diverte" a torturare i gatti o a gettarli ancora vivi nei cassonetti dell'immondizia. Bersagli preferiti della mattanza mici appena nati o svezzati da poco, quindi totalmente incapaci di opporre la minima resistenza. La denuncia parte da alcuni abitanti dell'isola che queste bestiole ormai le hanno prese a cuore. L'altra notte, un gattino già in grado di alimentarsi da solo era stato chiuso in un sacchetto di plastica e gettato dentro ad un cassonetto, ma i suoi miagolii hanno attirato l'attenzione di un passante, che l'ha salvato. Non è la prima volta che gli abitanti di Mazzorbo hanno a che fare con gesti simili: gatti impiccati con il filo di ferro, denti spezzati a calci e tentativi di annegamento più o meno riusciti. Probabilmente si tratta di bravate di ragazzi senza scrupoli che non sanno in che modo occupare il proprio tempo e che sfogano in questo modo un profondo disagio, ma gli abitanti di Mazzorbo e i vicini buranelli intimano uno stop a queste violenze, ventilando ronde notturne per prevenire la barbarie e azioni legali contro chi verrà sorpreso a maltrattare animali
 
Sant'Ilario (R.E.): Gattini abbandonati nel cassonetto
Inizia l'estate, ricominciano gli abbandoni di animali. Probabilmente per non spendere i soldi per fare sterilizzare il proprio felino, qualcuno ha preferito sbarazzarsi di mamma gatta coi suoi cinque micini,partoriti da pochi giorni, abbandonandoli nei pressi del torrente Enza, lungo la provinciale Parma-Reggio. Mentre la gatta attraversava la strada Provinciale, era travolta e uccisa da un'auto di passaggio. Testimone del fatto Francesco, un giovane ciclista di Cadelbosco, che ha telefonato all'Enpa, mentre i gattini spaventati dal traffico automobilistico si erano "nascosti" nella fitta siepe a lato della strada. Sono state necessarie alcune ore a Caterina Cattabiani e Donata Simonini (nella foto con i gattini salvati), responsabili dell'Oasi felina di Villa Cella, e agli agenti zoofili per catturare quei cinque gattini spavetatissimi, che ora godono ottima salute a Villa Cella.
 
Suni (Nu): Puledrino ucciso a fucilate
Ha un passato veramente cristallino. «Persona onesta, corretta e molto “valorosa”», dicono in tutto il paese. Eppure Antonio Ledda, sessantaquattro anni, allevatore, ancora una volta deve fare i conti con i torbidi affari del mondo della campagna. Tre anni fa - era sempre nel periodo primaverile - gli avevano sparato contro il portone di casa, avantieri gli hanno ucciso a pistolettate un puledro di pochi mesi di vita. Centrato in pieno da una “calibro ventidue” (pare, i reperti sono ancora sotto esame) che ha esploso ripetuti colpi, fortunatamente non letali, anche contro tre capi adulti. Tutto bestiame selezionato, esemplari di pregio custoditi in una tanca a breve distanza dalla zona industriale di Suni, in località “Ferralzos”.
Gli attentatori stranamente non hanno aspettato che l’attività delle fabbriche (distanti in linea d’aria giusto duecento metri) si interrompesse. Né hanno cercato la complicità delle tenebre. In base agli accertamenti, effettuati dai carabinieri della stazione di Suni e dai colleghi della Compagnia di Macomer, il piano sarebbe scattato in un arco di tempo compreso tra le 13 e 30 (ultimo avvistamento degli animali) e le 19 (ora del rinvenimento) di martedì. Il sole era quindi ancora alto quando una o più persone si sono avvicinate al terreno nel quale, del tutto liberamente, pascolavano i cavalli. Una circostanza che avrebbe impedito il perfezionamento della missione criminale: il puledro è morto, sembra sul colpo, gli esemplari feriti, invece, saranno presto rimessi in forze dai veterinari.
 
Gorla Maggiore (Va): Sette cagnolini gettati in discarica
Sette teneri cagnoloni neri cuccioli di rottweiler di pochi giorni d'età, da qualcuno erano stati abbandonati all'interno della discarica di rifiuti di Gorla Maggiore. Senz'altro sarebbero presto morti, se non fossero stati casualmente ritrovati dal personale dell'impianto. Ieri il rinvenimento dei piccoli, che vagavano spauriti fra i cumuli di immondizia. Sono stati rifocillati e ripuliti e sono già diventati la mascotte dei dipendenti dell'impianto, della società Econord.
 
Paola (Cs): Pastore tedesco ammalato gettato nella spazzatura
Rinchiuso in una grande scatola e buttato nell'immondizia. Un pastore tedesco ancora vivo è stato imballato in un contenitore e gettato nei pressi dei cassonetti della spazzatura della centrale via sottomercato. L'animale che si dimenava nel contenitore è stato tratto in salvo da un residente del luogo, Nicola Valitutti, il quale rendendosi conto che in quel grande scatolone qualcosa si muoveva, ha avvertito due volontari cittadini della Lav (Lega antivivisezione) i quali hanno provveduto immediatamente a liberare l'animale dallo scatolone ove era rinchiuso. Senza luce né aria il pastore tedesco sembrava intontito per la lunga permanenza nel contenitore. Ma dopo aver prestato i primi soccorsi, l'amara scoperta: il cane era affetto da Leishsmaniosi.
 
Sinagra (Me): Ignoti uccidono cane con il bastone
Un cane sarebbe stato ferito mortalmente da ignoti nel pieno centro di Sinagra e il fatto potrebbe adesso avere ripercussioni penali. A denunciare l'accaduto ai carabinieri della stazione del piccolo centro nebroideo è stato il proprietario dell'animale, Carmelo Bucale, originario di Sinagra ma residente a Capo d'Orlando, sposato e padre di una bambina, impiegato. «Quanto accaduto – afferma Bucale – ha veramente dell'increscioso. Martedì, come ad ogni sera, il mio cane che viene accudito da mia madre residente nel pieno centro storico di Sinagra, si è allontanato dal giardino per andare a fare i propri bisogni. Qualcuno, secondo me, ne attendeva il ritorno perché a quel punto il cane, un incrocio tra un volpino e la razza cosiddetta "bastarda", è stato colpito. Agonizzante e gravemente ferito, l'animale si è trascinato per alcune vie di Sinagra rantolando dal dolore. Abbiamo poi fotografato le strade macchiate del sangue perso dal cane. Inizialmente credevamo che il cane fosse stato colpito da un colpo di arma da fuoco, successivamente lo abbiamo trasportato nello studio del veterinario, dott. Salvatore Fiocco a Torrenova dove però è morto mercoledì mattina per le gravi ferite riportate e in particolare per una emorragia interna rivelatasi fatale. Non escludiamo che il cane sia stato colpito da un corpo contundente, forse un bastone, in ogni caso è certo che è stato ferito mortalmente. Ci siamo tutelati per ogni iniziativa futura – conclude Bucale – con l'assistenza dell'avv. Marotta, di S.Agata Militello». I carabinieri della stazione di Sinagra, al comando del maresciallo Operno, hanno avviato le indagini ma ancora non sono riusciti a individuare il responsabile
 
Cremona: Rubati 12 cuccioli di pitt-bull per i combattimenti clandestini
Sono stati portati via mentre dormivano poco distanti dalla mamma. Dodici cuccioli di pitbull, di soli 15 giorni, sono stati rubati da un'area di proprietà di un consigliere comunale di Casalbuttano (Cremona). Secondo gli investigatori i piccoli di pitbull potrebbero essere destinati al mercato dei combattimenti. I carabinieri non escludono il furto su commissione. I pitbull, infatti, sono usati nei combattimenti tra cani per le scommesse clandestine, ma devono essere addestrati da cuccioli. La mamma, Lady, quasi sicuramente non si è accorta di nulla. Proprietari di allevamento senza scrupoli acquistano cani rubati per poter ricavare sulla vendita. I pitbull in particolare valgono circa 550 euro l'uno. Se padroni crudeli li destinano ai combattimenti, i cani devono essere addestrati da cuccioli. E, purtroppo, ciò avviene attraverso violenza e torture
 
Lanuvio (Roma): Cane morto strangolato
In via Garlate, a Campoleone, giace da diversi giorni un cane morto e l'aria circostante è sempre più irrespirabile. Ma non è tanto questo l'aspetto inquietante della vicenda, quanto il fatto che in merito all'episodio, nei primi giorni di giugno, è stata presentata anche una denuncia in cui è stato messo in evidenza come il cane trovato morto, un meticcio dal pelo rossiccio, avesse una corda intorno al collo.
 
Loreggia (Pd): Cane investito due volte salvato la mattina dopo
Un cane lupo è stato salvato ieri mattina lungo la statale del Santo tra Loreggia e Camposampiero dall'intervento degli uomini della Stradale di Padova. Nella notte tra venerdì e sabato il cane lupo era stato investito da due auto in direzioni opposte e per sfuggire a morte era riuscito a trascinarsi fin sul ciglio della strada e a ripararsi tra l'erba del fossato che costeggia la carreggiata. Ieri mattina, uno dei due automobilisti che evidentemente non si era reso conto di cosa avesse impattato contro al sua auto è tornato sul posto e, visto l'animale, ha avvertito immediatamente la polizia. Il cane ancora in vita era steso sull'argine del fossato e per questo è stato chiamato sul posto un veterinario di Cadoneghe. Da un primo esame il cane lupo, preso in consegna dal medico, aveva una zampa rotta ma non sembrava in pericolo di vita; l'animale ora sarà restituito al proprietario visto che aveva il tatuaggio di riconoscimento.
 
Brescello (R.E.): Due cani avvelenati dagli insetticidi
Ancora cani avvelenati. Dopo i casi della primavera 2002, quando ad uccidere diversi cani nella zona di via Finghè, tra Brescello e Poviglio, erano state le polpette alla stricnina, questa volta è toccato alla frazione di Lentigione: qui due cani da caccia meticci, entrambe femmine, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, sono morte avvelenate. Forse, da insetticidi usati in agricoltura.
 
San Polo (R.E.): Salsiccia alla stricnina muore un pastore tedesco
Un altro cane ucciso dalla stricnina. Simba, una femmina di pastore tedesco di tre anni, è morta domenica mattina. Il cane era della famiglia Cortesi di Macigno di San Polo.
Davide Nicoli, biologo dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, con la moglie Federica Cortesi, i loro due figli gemelli e due cuginetti, con a seguito i tre cani di famiglia, hanno raggiunto come di consueto il laghetto artificiale, con acqua sorgiva, che dista 500 metri dalla loro abitazione.
Su quel luogo di giochi, i tre cani sono stati visti contendersi un salsicciotto. La sveltezza del Pastore tedesco, che ha lasciato a bocca asciutta gli altri due, ha inconsapevolmente salvato loro la vita. Dopo pochi minuti Simba ha manifestato i primi segni di malessere e dopo un'agonia dolorosissima, è stramazzata fulminata da quella dose esagerata, probabilmente di stricnina, che si trovava in quella salciccia.
Simba era stata trovata ancora cucciola, abbandonata e legata a un albero in mezzo a un prato a Borzano, e adottata dal dottor Sergio Cortesi, già primario anestesista al Franchini di Montecchio e ora in pensione.
 
Nocera Superiore (Sa): Avvelenati due cani in via Russo
Un gioco crudele, una lenta agonia e un intero quartiere in rivolta. L'altro giorno qualcuno ha avvelenato due cagnolini adottati da qualche residente di buon cuore della centralissima via Russo. Era da diversi mesi che alcune famiglie li avevano presi in ''custodia'' ed ogni giorno fornivano loro cibo e acqua necessari alla loro sopravvivenza. Le due bestiole di piccola e media taglia, assolutamente non aggressive, ricambiavano il loro affetto scodinzolando ai padroni che, pur non avendo una casa da offrirgli, comunque gli garantivano due porzioni di cibo al giorno e una ciotola ricolma d'acqua. La presenza dei randagi che sostavano nei pressi della scuola Marco Polo, ha dato fastidio a qualcuno che ha pensato di fargli trovare dei bocconi avvelenati. I cani si sono dimenati per tutta la serata, sotto gli occhi attoniti di Pina Fariello, la donna che insieme ad alcuni amici del quartiere ha fatto il possibile per evitarne la morte. Il veleno ha praticamente corroso le pareti dello stomaco fino a scatenare un'emorragia interna assolutamente incontenibile. La sfortuna ha voluto che nessun veterinario si trovasse in zona e per le due bestiole non c'è stato nulla da fare. Una vicenda che ha scosso non poco gli animalisti ed ha dato vita ad una vera e propria caccia all'uomo. Ci sono dei precisi sospetti sull'identità della persona che ha materialmente lasciato i bocconcini avvelenati in strada ma, per il momento, non ci sono prove per poter stendere una dettagliata denuncia alle forze dell'ordine.
 
Alatri (Fr): Cane impallinato
Abitano nella stessa casa, lui, G. I., 48 anni, e il suocero, S. C. di 72. Un appartamento a Basciano, alla periferia di Alatri. Ora i carabinieri li hanno denunciati entrambi: G. I. per spari in luogo pubblico e maltrattamento di animali; S. C. per omessa custodia di fucile.
Vivevano d'amore e d'accordo suocero e genero, e hanno collaborato anche nello sparare al cane di un vicino, ridotto male dai pallettoni del fucile da caccia del suocero. Un cane (quello impallinato) reo, secondo il genero, di essersi avventato contro le galline che razzolavano sul suo terreno: le ha sentite gridare, si è affacciato alla finestra e ha visto il cane gettarsi contro le galline. Allora non ci ha visto più: ha approfittato dell'assenza del suocero, gli ha preso il fucile da caccia e, dalla finestra, ha sparato contro l'animale ferendolo gravemente.
 
Ozieri (Ss): Schiaccia i cuccioli sotto le ruote dell'auto
Ha chiuso quattro cuccioli di pastore maremmano di appena due mesi in una busta di plastica e prima di abbandonarli in via Martiri del lavoro, quartiere Gescal, nel centro abitato di Ozieri ha completato l’opera schiacciandoli con un fuoristrada. Quel che è peggio è che la cinica operazione è stato compiuto di fronte a un gruppo di bambini che in quel momento (erano passate da poco le 16) stava uscendo dalla scuola materna. L’uomo secondo il racconto di alcuni testimoni che hanno subito chiamato i carabinieri, si è accanito contro i cuccioli intrappolati nella plastica passando e ripassando sul contenitore chiuso. Tanto che alla fine intorno al sacco si è creata una enorme chiazza rossa di sangue. Quando in via Martiri del Lavoro sono arrivati i carabinieri hanno constatato che tre dei cuccioli erano ridotti in poltiglia di carne e sangue. Un quarto cucciolo, però, si è miracolosamente salvato dalla strage. Tanto che è stato subito raccolto dal maresciallo Pasquale Romano, comandante del nucleo radiomobile della compagnia di Ozieri che ha deciso di adottarlo….Il cucciolo salvato, scioccato e tremante è stato portato in caserma dove è stato coccolato e rifocillato
 
Villavalelonga (Aq): Polpette killer: ucciso 10 cani
Dieci cani, tutti privati, sono stati uccisi da polpette avvelenate tra la sera di martedì e la mattina di mercoledì. I cani vivevano nelle abitazioni dei proprietari nella parte alta del paese. Un paio sono morti in piazza Olmi, sotto gli occhi dei padroni che non si sono accorti della presenza dei bocconi killer, forse abbandonati pochi istanti prima, senza destare sospetti, dai responsabili degli avvelenamenti.
Gli altri sono stati uccisi all'interno dei giardini e dei cortili, probabilmente sempre con polpette avvelenate lanciate all'interno.
I cani sono stati uccisi da un veleno molto forte e concentrato, tipo stricnina, che provoca forti spasmi e un'agonia lunga e terribile prima della morte per soffocamento. L'unico ad essere sopravvissuto, anche se dopo atroci sofferenze, è Pluto, un meticcio di pastore, salvato in extremis da Nicola Pisegna Orlando, veterinario e sindaco di Collelongo che è accorso subito e ha somministrato al cane un anestetico e del cortisone.
 
Spoltore (Pe): Cagnolino ferito e abbandonato
Un cagnolino di taglia media, mantello beige, investito da un'auto al centro di Spoltore e abbandonato è stato trovato dai vigili urbani e dai volontari della Lega per la difesa del cane. Gli animalisti lanciano un appello per ritrovare il padrone. La bestiola è ricoverata al canile sanitario di Città San'Angelo. Dopo essere stato investito il cane ha cercato rifugio in un giardino di via Fonte Grande.
 
Treviso: Cane bersaglio di un branco di ragazzini
è proprietaria, oltre ad un altro cane, anche di un pitbull di due anni dal carattere stupendo ed affidabilissimo, giocherellone con gli altri cani e perfino timido con quelli molto più piccoli di lui. Quando i suoi padroni non ci sono resta in un recinto posto nel giardino di casa dove era anche quel giorno in cui moltissimi ragazzini erano radunati, forse per una festa, nella vicina casa.
Il rumore era veramente forte ma, si sa, sono cose che non creano problemi. P. esce di casa e al suo rientro la aspetta uno scenario incredibile: orto e giardino sono stati bombardati da sassi e pezzi di cemento, ma la cosa più grave e che anche il recinto del cane ne è pieno e lui è sconvolto.

Montecchio (RE): Fanno annegare 15 cuccioli
Li hanno rinchiusi in una gabbia mortali per farli annegare. Quindici cuccioli bianchi di pastori abruzzesi, di 40-50 giorni, messi dentro tre platò di plastica, quelli usati per la frutta, impilati con una cassetta rovesciata sopra e legata con una corda per non dare possibilità di salvezza agli animali. Li hanno gettati in una buca, poco profonda, formata dal torrente Enza, a lato della strada dove centinaia di camion portano ghiaia ai cantiere dell'Alta velocità. Cristian Mammi, un ragazzino di 13 anni, è riuscito a salvarne uno. Giovedì mattina, il giovane si è accorto di un cagnolino che, attraverso una fessura della sua gabbia, riusciva faticosamente a respirare L'acqua infatti, non essere troppo profonda, non aveva del tutto sommerso i platò dove erano rinchiusi i cuccioli. Mammi non ha esitato a entrare in acqua per salvare e portare a riva l'unico superstite (che ha deciso di adottare). Gli altri 14 erano tutti annegati.
 
Jesolo (Ve): Cane in auto sotto il sole liberato dai vigili
Solo il pronto intervento della polizia muncipale ha impedito che un cane morisse disidratato perché abbandonato dal padrone all'interno dell'auto sotto il sole. L'episodio è accaduto davanti al parcheggio dell'Aqualandia, dove gli agenti hanno notato un furgone parcheggiato con all'interno un cane di razza husky che era in evidente stato di disidratazione, tanto da rischiare la vita. Aveva solo il finestrino leggermente abbassato e respirava a fatica. Il furgone, che apparteneva a un turista tedesco, era stato lasciato fermo chissà da quanto tempo. I vigili allora hanno ottenuto l'autorizzazione ad aprirlo e sono riusciti a salvare il cane, che ha fatto loro molte feste per la gioia di poter finalmente respirare e scodinzolare all'aperto dopo quella terribile esperienza nel furgone ormai incandescente per il sole fortissimo dei giorni scorsi. Il suo padrone è stato invece denunciato dalla polizia municipale di Jesolo per maltrattamento di animali.
 
Mantova: Cane sequestrato in garage. Denunciata la padrona
Il cane, un cucciolo femmina di sei mesi, è rimasto per settimane chiuso in garage. Poca acqua, poco cibo, poco movimento e solitudine quasi totale. Quando le guardie ecoozoofile dell'Anpana l'hanno soccorso era in condizioni pietose. «Grave stato di denutrizione, sviluppo scheletrico alterato in seguito ad alimentazione insufficiente e imponente presenza di parassiti cutanei (vale a dire infestato dalle pulci)» ha certificato il veterinario. La padrona del cane, una casalinga di 35 anni che abita nel quartiere di Borgochiesanuova è stata denunciata per maltrattamento di animale e multata perché il cane non era stato né tatuato, né iscritto all'anagrafe canina come prevedono le normative anti-randagismo.
 
Fano (Pe): Nella spazzatura 4 cuccioli morenti
Quattro cuccioli di cane gettati nella spazzatura, salvi per miracolo. I piccoli, meticci, di appena venti giorni, sono stati rinvenuti vicino al cassonetto che si trova di fronte al vivaio Uguccioni, intorno alle 16.30 di ieri pomeriggio, sotto il sole cocente, chiusi dentro una scatola per pulcini.
Li ha salvati la curiosità di un operatore ecologico che ha voluto vedere cosa ci fosse all'interno dello scatolone: gli animali, completamente disidratati, allo stremo delle forze, non era più in grado nemmeno di piangere. I quattro cuccioli sono stati presi in consegna dall'associazione Melampo.

Mogliano (Tv): Veglia il padrone morto nel sonno
Il suo cane lo ha vegliato, fedele. Ha vegliato, ai piedi del letto, il suo padrone morto. Ha vegliato il corpo di quell'uomo malato e solo, che in quel cane aveva trovato un amico sincero.
Un anziano di 68 anni è stato trovato senza vita nel pomeriggio di ieri in via Pratolini, a Mogliano. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa, che hanno subito chiamato i carabinieri e i vigili del fuoco di Mestre.
L'anziano, disabile, viveva al piano terra di una palazzina di tre piani da solo, con la preziosa compagnia di un pastore tedesco imbastardito.
 
Milano: Chiuso tutto il giorno sul balcone, cane si butta per il caldo
Forse una storia di maltrattamenti dietro il gesto di un cane cane lupo che si è gettato ieri sera dal balcone di un appartamento, al quarto piano di uno stabile di Milano. L'animale è morto dopo una breve agonia.
Secondo diversi testimoni, il cane lupo si sarebbe lanciato nel vuoto stremato dal caldo dopo essere stato chiuso fuori per l'intera giornata dalla casa. L'episodio si è verificato attorno alle 20 di ieri sera in via Menabrea nella semi-periferia della città.
I vigili urbani che sono intervenuti sul posto quando oramai non c'era più nulla da fare, stanno vagliando l'ipotesi di denunciare i proprietari per maltrattamenti di animali qualora fosse vero che il cane sia stato costretto a stare per ore sul balcone.
 
Concoridia (Mo): Cane salvato dopo giorni in un tombino
Due giorni rintanato in un piccolo tombino senza che nessuno se ne accorgesse. Quando il caldo torrido e la fame stavano per ucciderlo, qualcuno si è accorto dei suoi gemiti ed ha dato l'allarme. E' la brutta avventura capitata ad un piccolo cagnolino di Concordia che ha rischiato di morire.
Il piccolo randagio, girovagando per via Allegri, una strada alla periferia del paese dove si stanno costruendo nuove case, è andato a finire in un tombino alto circa mezzo metro di un lotto ancora da completare. La trappola era nascosta dalle erbacce e dai cumoli di terra senza la necessaria copertura superiore.
Ha abbaiato per circa due giorni e due notti ma nessuno si è accorto di niente. Fortunatamente, ieri mattina, qualche abitante l'ha sentito abbaiare ed è corso a vedere. Sono stati subito allertati i vigili urbani ed il persionale del centro soccorso animali che si sono portati sul posto per recuperare l'animaletto.
 
Campi di Bisenzio (Fi): Bocconi avvelenati per cani...
Bocconi avvelenati per i cani: la piaga è arrivata a Campi Bisenzio. La denuncia arriva da una famiglia di via San Giusto, nella zona di San Piero a Ponti, proprietaria di 7 bellissimi Siberian Husky, cinque maschi e due femmine. Fino ai primi di maggio i cani erano otto: uno di loro, Bobby, ha trovato un boccone avvelenato nel giardino di casa e dopo una breve agonia è stato soppresso dal veterinario perché il fegato e i reni erano definitivamente compromessi. “Uno dei nostri cani – raccontano Stefano Del Granchio e la madre, signora Egle – fu avvelenato la prima volta due anni fa, sempre all'interno del giardino.
Aveva mangiato polpette con i pezzi di vetro. Riuscimmo però, con l'intervento del veterinario, a salvarlo. Il 30 aprile di quest'anno invece il veleno, probabilmente un diserbante, è stato più subdolo e micidiale e Bobby che aveva 4 anni non ce l'ha fatta.
 
Salerno: Impiccato un dobberman per vendetta
L'hanno trovato barbaramente impiccato sotto un cavalcavia della linea ferroviaria nella zona industriale cittadina. Uno splendido esemplare di doberman appeso ad un nodo scorsoio e con uno pneumatico di auto legato alle zampe posteriori, a fare da contrappeso per evitare che la povera bestia si divincolasse. Questa è la scena che si è presentata ad una pattuglia dei vigili urbani in servizio di ricognizione in una delle zone più degradate dell'area industriale. I due vigili, il tenente Giacinto Clarizia ed il brigadiere Pasquale Di Nocera, stavano infatti tentando di rintracciare un pastore a cui un'auto aveva travolto ed ucciso alcune pecore. Dell'uomo nessuna traccia, ma sotto il ponte la drammatica scoperta dello sfortunato cane ferocemente eliminato.
Si allunga la lunga ombra dei combattimenti di cani e dell'assurdo mondo delle scommesse a loro collegate.
 
Medesano (Pr): Bocconi al veleno: c'è paura
In paese i proprietari di gatti e di cani hanno paura. In una zona del centro, nel giro di alcuni mesi, sono morti avvelenati una decina di gatti e alcuni cani. L'ultimo cane avvelenato è Batuffolo un esemplare maschio di due anni, di razza West Highland White Terrier, di proprietà di Raffaello, Udilia e Lorenzo Giulivi di Felegara. L'animale sta lottando contro la morte. Alcuni giorni fa, il suo padrone ha notato che il cane era apatico, con gli occhi molto gonfi. Dopo alcune ore l'animale è peggiorato. E' stato portato in clinica dove è stato diagnosticato l'avvelenamento da topicidi o da un misto di pesticidi e antigelo. Le cure immediate l'hanno strappato alla morte sicura. Solo fra una settimana si saprà se riuscirà a sopravvivere.
 
Sestri Levante (Ge): Cane gettato nel torrente
Tre storie diverse che riguardano "amici dell'uomo", tre episodi divertenti, drammatici e tristi sul non sempre facile rapporto uomo-animali. Il primo è avvenuto domenica pomeriggio a Sestri Levante. In preda ad un raptus un uomo ha gettato un cane di taglia media nel torrente Petronio. L'animale girava da solo e, a quanto ha sostenuto il bruto, lo aveva «infastidito». La scena, notata da alcuni passanti, ha inorridito e intristito. Sono stati chiamati i carabinieri sestresi. Per fortuna l'animale non si è fatto nulla ed è stato ripreso poco dopo dal padrone, nel frattempo sopraggiunto. Tra padrone e aggressore, ovviamente, è poi scoppiata una lite. Quando sono arrivati i militari hanno denunciato il colpevole del gesto, un sestrese di 29 anni già noto alle forze ...
 
Poggibonsi (Si): Bocconi avvelenati in città
C'è qualcuno che ha sparso bocconi velenosi per la città.
Il «killer» dei cani ne ha fatti fuori tre e altrettanti sono stati salvati per miracolo.
E' stato usato il veleno per i topi e gli animali sono morti dopo atroci sofferenze. Gli episodi sono accaduti negli ultimi giorni nella zona di via Fiume e di via Pisana, a due passi dal centro.
Nella stessa zona, inoltre, sono stati trovati morti alcuni gatti.
Il killer dei cani prende di mira gli animali portati a passeggio dal padrone. I bocconi disseminati qua e là sono preparati con cura. Si tratterebbe di pezzi di «ciccia» con dentro la tragica sorpresa: il veleno per i topi. Il cane annusa, addenta e, poco dopo, si sente male.
Le bestiole sono state portate dal veterinario, che però non ha potuto fare nulla per salvarle.
 
San Casciano (Fi): Bocconi Killer, è allarme
Scatta la campagna contro i bocconi avvelenati. Il territorio di San Casciano è stato tra quelli più gettonati, nei mesi scorsi, per seminare esche che hanno sterminato cani e altri animali.
L'ultimo episodio qualche settimana fa a Decimo: vittima un cane che aveva ingerito una polpetta. Il proprietario si accorse subito che qualcosa non andava e avvertì immediatamente la polizia municipale che avviò le indagini.
 
Lanciano (Ch): Vigile senza cuore lascia morire il proprio cane......
 Il padrone lo teneva confinato da due anni in un angusto ricovero, visibilmente denutrito e con il corpo coperto di piaghe percorse da vermi. Nonostante due intense settimane di cure, però, denuncia l’associazione Animalisti Italiani, il cane Holly – un pastore scozzese – è morto
 
Avellino: Cani uccisi. Denunciato
Cani avvelenati, popolazione di Vallata in subbuglio. Un 46enne del luogo è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della locale stazione. Sulla base della testimonianza di una persona che l’avrebbe visto lanciare del cibo a un cane, i militari hanno deferito all’autorità giudiziaria il 46enne. Si indaga sull’avvelenamento degli altri cani. Una vera e propria strage di animali registrata nell’ultimo mese, tanto da costringere alcuni cittadini di Vallata a issare uno striscione in occasione della festa.
 
Montalcino (Si): Avvelenati un cane e un gatto
Avvelenati due cani (uno è stato salvato) e un gatto nelle campagne. I proprietari hanno presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri della locale compagnia.
Gli animali pare abbiano mangiato bocconi avvelenati mentre stavano correndo liberi in prossimità di un bosco. Un cane non ce l'ha fatta ed è deceduto in poche ore fra atroci sofferenze, così come il gatto, mentre il terzo animale ha reagito bene alle cure del veterinario e a breve potrà tornare a scorrazzare per i campi. Sembra che sia stato usato un veleno potentissimo molto simile alla stricnina.
Quanto accaduto a Montalcino era già successo nei giorni scorsi a Poggibonsi e ancora prima a Sinalunga.
 
Valstagna (Vi): Avvelenato il cane del Consorzio Acque
Come è possibile avvelenare uno splendido esemplare di pastore belga, all'interno della proprietà recintata del Consorzio "Acque e Servizi" dell'Altopiano Sette Comuni, ad Oliero di Valstagna, facendolo morire in preda a lancinanti dolori? "-. È la domanda sconsolata dei responsabili dell'impianto di pompaggio che alimenta l'acquedotto dell'altopiano. Una vera carognata! È successo qualche giorno fa ad Oliero di Sopra, in Comune di Valstagna, dove si trova la struttura, ai danni di un pastore belga, una femmina di sei anni. «Neda (questo il nome del pastore belga) era un cane eccezionale - dicono i dipendenti del Consorzio - era giovane e forte, buona come il pane!». Se a qualcuno dava fastidio, perché la notte abbaiava e forse disturbava qualche coppia in sosta, sarebbe stato sufficiente un segnale e si sarebbe provveduto a trasferire la cuccia in altra parte dell'Impianto. «Durante la notte il cane era libero all'interno del recinto - commenta Derio Costa - e quando una macchina si fermava nei paraggi o nel parcheggio adiacente, com'è naturale, il pastore inevitabilmente abbaiava».
È successo che una mattina il cane desse segni di frequenti conati di vomito, ma sembrava in buone condizioni. Il giorno successivo il pastore belga viene trovato completamente fradicio in prossimità di uno scarico d'acqua potabile ed è sembrato molto strano. Ancora fradicio nel pomeriggio. Evidentemente - si è pensato - aveva bisogno di rinfrescarsi e di bere. Il ventre, però, era duro al tatto e nel pastore evidente la sofferenza. «Ho sospettato subito - dice Costa - che si trattasse di avvelenamento. Qualche buontempone, per le sue faccende, si è preso la briga di eliminare ogni fastidio». All'interno dell'impianto, infatti, non è stato trovato alcunché potesse danneggiare il cane in maniera così violenta. Non si esclude perciò che qualcuno abbia collocato dei bocconi avvelenati all'interno del recinto. L'ipotesi è diventata certezza quando il pastore è stato portato dal veterinario il quale, dai sintomi riscontrati, non ha avuto dubbi di sorta. Ha ricoverato la femmina mettendo in atto una terapia intensiva con lavanda gastrica, antibiotici e antidolorifici. Il giorno successivo, però, la femmina è stata trovata morta dallo stesso veterinario, in una pozza di sangue.
 
Brescia: Un'esca avvelenata ha stroncato Miele, il cane che partecipò alle ricerche di Desirè
Aveva partecipato alle ricerche di Desireè Piovanelli, la 14enne uccisa lo scorso autunno a Leno, ed era uno degli elementi più attivi e promettenti della squadra cinofila «Argo», del consorzio intercomunale di Protezione Civile «Franciacorta». Avrebbe potuto aiutare ancora tante persone, ma il mix d’inciviltà e ignoranza che spesso alberga nell’animo di pochi «animali» a due zampe, lo hanno condannato ad una triste fine. Miele, labrador di cinque anni, è morto nei giorni scorsi stroncato da una «polpetta» imbottita di stricnina. Un’esca avvelenata disseminata senza un motivo apparente che gli ha bruciato completamente la gola. «Era uno dei migliori - spiega il capo addestratore della squadra, Luciano Bani -. Quattro anni di esercitazione buttati via. Animali di questo tipo, intelligenti e reattivi, addestrati alla ricerca in superficie, sono rari da trovare. A prescindere dalle qualità del cane, comunque, la morte di Miele è stata una perdita soprattutto dal punto di vista affettivo, per noi e per la sua famiglia».
Tutto è successo nei giorni scorsi in località Valzina, a Rodengo Saiano. Una zona poco abitata, a ridosso delle colline, dove periodicamente i volontari della Protezione Civile - l’unità cinofila Argo è attualmente composta da 22 cani e 44 uomini - svolgono le loro esercitazioni.
«Non è la prima volta che registriamo episodi del genere - lamenta Luciano Peli, comandante della polizia locale e coordinatore del consorzio di Protezione Civile -: è già successo in altre occasioni, in altre località. Ma la brutalità e la crudeltà di questo gesto ci hanno profondamente intristito. Queste esercitazioni non le facciamo certo per divertimento: lavoriamo per aiutare la comunità e, spesso, per salvare vite umane. Adesso mi occuperò della vicenda, contattando personalmente le famiglie che abitano nella zona: vogliamo andare fino in fondo». L’episodio è stato segnalato all’autorità giudiziaria: sarà difficile risalire a chi ha disseminato l’esca avvelenata ma il responsabile, con le nuove legge sui maltrattamenti agli animali rischia pesanti sanzioni e persino l’arresto.
 
Potenza: Moria di randagi
Una morìa di cani randagi «sospetta» ad Anzi. Nel piccolo paesino dell'entroterra lucano, infatti, nell'arco di pochi giorni, ben sette animali senza padrone sono stati ritrovati senza vita. «Malattia o avvelenamento»? Questo l'interrogativo dei verdi di basilicata, che hanno denunciato l'episodio. L'accaduto, comunque, ripropone in tutta la sua drammaticità, il problema del randagismo che continua a far discutere a Potenza, come nei paesi della provincia, senza che si arrivi ad una vera soluzione. Ed ora, con le vacanze alle porte, il rischio è che il riproporsi del fenomeno dell'abbandono degli animali domestici in vista delle vacanze estive, faccia lievitare ancora il numero dei cani vaganti.
 
Corpolò (Rm): Sen'acqua e cibo, cani in fin di vita
Oltre venti cani, in prevalenza pastori tedeschi, abbandonati a sé stessi, affammati, assetati, circondati dai loro escrementi all'interno di quelle gabbie diventate ormai una prigione. Non succede in chissà quale landa sperduta, ma a Corpolò, in via Maria Bambina, nei pressi del cimitero, all'interno di un appezzamento di terreno il cui proprietario, almeno per il momento, è sconosciuto.
La segnalazione delle tragiche condizioni in cui versano gli animali — ci sono anche cavalli, gattini appena nati, caprette — sono arrivate alla segreteria telefonica di Animal Liberation (0541-27869) da parte dei residenti della stessa strada dove si trova il recninto con gli animali. Abitanti che già un anno fa avevano raccolto firme e fatto la segnalazione all'Ausl relativa alla drammatica situazione in cui versavano gli animali. Ieri i volontari di Animal Liberation si sono recati sul posto assieme alla polizia che oltre a redigere un verbale ha raccolto le testimonianze della gente ed è alla ricerca del proprietario del terreno e degli animali.
 
Saluzzo (Cn): Hanno mangiato  i miei gatti
Hanno mangiato i miei due gatti». Una signora, residente in un palazzo di via fratelli Pistoi si è rivolta prima alla delegazione saluzzese dell’Enpa e successivamente ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri di Saluzzo. La donna lamenta la sparizione di due animali (uno sei mesi fa, l'altro sabato 7 giugno) e sostiene «che una bambina mi ha fatto capire che, durante una festa tenutasi a casa sua, il gatto è stato sgozzato e poi tagliato a pezzettini. Al fine di accertare se il gatto sgozzato era proprio il mio, ho mostrato una foto del gatto alla bimba e lei mi ha confermato che era proprio il gatto mangiato il sabato prima». La signora saluzzese che ha presentato la denuncia ai militari racconta inoltre di aver rinvenuto dei piccoli pezzi di ossa in un cassone dei rifiuti di via fratelli Pistoi ed è convinta che siano i resti del suo gatto sparito.
«E' una storia che ci lascia allibiti - commenta Paola Bano dell'Enpa di Saluzzo- e perciò ci auguriamo che le indagini facciano piena luce sulle strani sparizioni dei gatti. A noi risulta solo che in via fratelli Pistoi siano già spariti dalla circolazione diversi animali»
 
Matera: Un furto inquietante di 200 cani a Pisticci
È un furto sicuramente inquietante. Anche perchè rubare 200 cani non è cosa di poco conto. Occorrono mezzi e uomini. E poi, per quale ragione è stato compiuto un gesto simile? Chi c'è dietro? Quale fine faranno quelli che spesso con tanta ipocrisia vengono definiti i migliori amici dell'uomo? Saranno forse destinati alla vivisezione, a fare le vittime sacrificali dei cani addestrati al combattimento, a qualche strano commercio?
A queste domande potranno rispondere le indagini che presumibilmente scatteranno dopo il furto compiuto da persone non identificate di circa 200 cani custoditi nel canile che la «Lega del cane» gestisce a San Basilio di Pisticci da circa otto anni e dove l'associazione è attiva ormai da un decennio.
L'evento, davvero insolito, inedito per le cronache lucane, è avvenuto di notte. Lo ha reso noto la presidenza della sezione di Pisticci della Lega del cane, Rita Arias, che ha denunciato il fatto alla Polizia di Stato. Arias si è detta certa che i ladri per riuscire a portar via i cani li hanno trattati duramente.
 
Anterivo (Bz): Denuncia per cavallo morto al Lagoraid
Un cavallo morto ad Anterivo, durante il Lagoraid neve. Strangolato dalla corda che lo teneva legato nella stalla. Ora il proprietario dell'animale (21 anni, di razza Appaloosa) Roberto Piancastelli, 38 anni, ha presentato una denuncia contro ignoti. Secca la replica del presidente di Lagoraid, Iginio Doliana: «Non siamo responsabili».
Questi i fatti secondo la denuncia presentata da Piancastelli. Il 20 marzo presta a un amico un cavallo per partecipare al «Lagoraid neve», in Val di Fiemme. Due giorni dopo, ad Anterivo, l'animale viene trovato morto nella stalla per bovini utilizzata per accogliere i cavalli. Ad accorgersi di quello che è accaduto è il responsabile dello stallaggio.
 
Como: Vigili del fuoco tentano di salvare cane tra le fiamme di un appartamento
I vigili del fuoco tentano di salvare un cane in un appartamento in fiamme. Ma, malgrado i veloci soccorsi, l’animale finisce per morire a causa di un’intossicazione da ossido di carbonio oltre che per altri problemi respiratori. E lascia un’intera famiglia - quella dei suoi padroni - nel dolore. E’ quello che è successo ieri pomeriggio, dopo le 14.20, nell’appartamento della famiglia Biscione al primo piano del civico 9 di via Vodice. La vittima è un cagnetto molto affettuoso - era molto affezionato ai bambini - di piccola taglia e dal pelo nero, uno strano incrocio tra un cocker e un barboncino. Un animale dall’indole molto docile cui l’intera famiglia teneva molto. Per motivi che i vigili del fuoco stanno ancora tentando di ricostruire, poco dopo le 14 nell’appartamento - vuoto, eccetto il cane - si è rapidamente sviluppato un incendio: dopo una prima occhiata, sembrerebbe per un corto circuito avvenuto nel locale della cucina, dove le fiamme avrebbero causato i maggiori danni. Fortunatamente, l’intervento dei vigili del fuoco è stato abbastanza veloce per impedire che le lingue di fuoco si impadronissero di tutta la casa. Ma non abbastanza, purtroppo, per salvare la vita alla mascotte della famiglia residente. Il cagnetto, una volta avvertito il notevole calore delle fiamme, aveva tentato di rifugairsi nella cameretta dei bambini, i piccoli amici dai quali tante volte aveva ricevuto affettuose coccole. Ma la stanza era vuota, la finestra chiusa. Così, dopo pochi minuti, l’animale è rimasto stordito dal fumo e dall’ossido della combustione. E’ praticamente svenuto: i vigili del fuoco lo hanno ritrovato bruciacchiato, in uno stato pressoché comatoso. Lo hanno portato fuori in braccio, come un bambino. Hanno tentato subito di farlo rinvenire. Poi, il cagnetto è stato trasportato al centro veterinario San Martino: ma, quando vi è giunto, le sue condizioni respiratorie si erano aggravate. Il suo cuore ha resistito ancora per quasi dieci minuti, non di più.
 
Pieve (Mo): Torna il killer dei cani
Dopo alcuni mesi di sosta, è tornato ad uccidere cani il "killer della via Vandelli". Sono così saliti a venti, in poco più di due anni, gli animali uccisi nella pregiata zona ambientale tra Riolunato e Pievepelago, che costeggia l'antica via ducale. Il maniaco, così viene definito in zona, questa volta ha ucciso con un boccone avvelenato una cagna anglo-francese a Casa Guerri, frazione di S.Andreapelago. «Avevo visto l'animale mezz'ora prima davanti a casa - dice il proprietario- poi l'abbiamo ritrovato agonizzante: nonostante avessimo provato a fargli ingerire acqua e sale per espellere il veleno, è morto in pochi minuti
 
Rovereto (Tn): Carico di cagnolini fermato in autostrada
Li hanno lasciati ripartire perché non potevano fare altro ma il dubbio, atroce, rimane. Quei 47 cagnolini, quasi tutti meticci, di ogni età e di ogni taglia caricati a Creta e destinati alla Germania saranno usati per esprimenti in laboratorio, saranno vivisezionati? O, come si legge in un depliant, saranno accolti nelle case dei tedeschi che dovrebbero attenderli? Per fugare ogni dubbio il Pan-Eppaa di Rovereto sta preparando un esposto per la procura tedesca competente, quella di Coblenza.
Il fatto che siano gli animalisti roveretani ad occuparsi di questi cuccioli è un caso del destino. Ieri mattina sull'autostrada stava viaggiando un fuoristrada tedesco con un rimorchio al seguito quando, all'altezza della città della quercia, si è dovuto fermare per un guasto. L'autista ha chiamato il soccorso Aci e il mezzo incidentato è stato prelevato da un furgone di Simonini. Qui qualcuno ha sentito degli strani lamenti provenire dal rimorchio e ha telefonato, in forma anonima a Claudio D'Ingiullo, vice presidente del Pan-Eppaa. D'Ingiullo si è precipitato all'officina e ha trovato 47 cagnolini assetati. «Ho cercato il veterinario e l'ho pregato di venir a visitare gli animali - racconta D'Ingiullo -. Fortunatamente erano in buona salute: avevano bisogno solo di bere e di fare quattro passi». A parte le condizioni di salute dei cani, la preoccupazione degli animalisti è per il loro futuro. «Stando alle carte - spiega D'Ingiullo - gli animali sono stati caricati a Creta e devono arrivare a Coblenza per essere adottati. Si tratterebbe di cani randagi che, in base alle leggi greche, dovrebbero essere soppressi. Per evitare loro questa fine, vengono affidati a famiglie tedesche. La cosa mi sembra molto strana visto che di cani randagi è piena anche la Germania e a Berlino c'è il più grande canile europeo. Prendendoli a Creta, questi cani vengono a costare molto. E quindi è naturale il dubbio: non saranno per caso utilizzati per esprimenti? Il loro destino non sarà la vivisezione?».
 
Padova: Era maltrattato. Cane sequestrato
Il mese scorso, quando la Guardia forestale l'ha sequestrato, era persino difficile riconoscere di che razza fosse. Un po' per il sudiciume che lo avvolgeva come un manto, un po' per quelle piaghe sanguinolente che si riversavano lungo il corpo e per le zampe contorte.
E dire che Scott, lo sfortunato terranova di soli due anni protagonista della vicenda, un padrone ce l'aveva. Ma forse sarebbe meglio non l'avesse avuto affatto.
 
Ossago (Lo): Scomparsi nel nulla 15 cani.
Una quindicina di cani scomparsi tra Ossago e Brembio. La denuncia è dell'Ente protezione animali di Lodi. «Un cittadino di Ossago - spiega il presidente Aldo Curatolo - ha denunciato la scomparsa di cinque cani dalla cascina Bordonazza in Ossago. In precedenza quattro cani erano stati uccisi avvelenati con la stricnina. Altri cani sono invece spariti dalla Birga e altri a Cà del Parto». A nulla è servita la ricerca degli animali presso il canile della provincia. «Particolare curioso - continua Curatolo - è che gli animali sono scomparsi in una zona d'interesse venatorio ovvero la Zona di ripopolamento e cattura 7. Le Zrc sono zone adibite alla riproduzione e alla cattura della fauna selvatica allevata allo stato naturale per essere poi immessa nei territori liberi per l'esercizio della caccia. Secondo la nostra sezione, potrebbe esserci un nesso tra la scomparsa degli animali e l'attività della Zrc. Purtroppo è già avvenuto più volte che per proteggere le nidiate di selvaggina, sono stati eliminati i possibili antagonisti di caccia dell'uomo come ad esempio le volpi, i gatti e anche i cani vaganti». L'Enpa chiede alla provincia di adottare provvedimenti, tra i quali quello di revocare le autorizzazioni al ripopolamento di selvaggina nelle zone dove fossero segnalati casi di eliminazioni di animali.
 
Chiuduno (Bg): Fiamme in un pollaio. 120 animali carbonizzati
Chiudono un ricovero per gli animali completamente bruciato, 70 metri quadrati di superficie andati in fumo insieme a numerose attrezzature agricole, 120 polli e conigli morti tra le fiamme. È questo il bilancio di un incendio divampato in una proprietà di via Silvio Pellico, a Chiuduno, in una zona collinare accanto ad un vigneto. Per gli animali non c'è stato scampo: si trovavano all'interno di un recinto e non sono riusciti ad uscire per mettersi in salvo. Il rogo, le cui cause non sono ancora state accertate, è divampato intorno alle 14,30 all'interno di un edificio in cemento con il tetto in metallo ondulato.
A prendere fuoco è stata una catasta di legna e in breve le fiamme si sono propagate a tutta la struttura, tanto che l'incendio ha assunto proporzioni preoccupanti. Ad accorgersi del rogo è stato il proprietario, che ha prontamente avvisato i vigili del fuoco, giunti sul posto con diversi uomini e mezzi. C'è voluto del tempo per avere ragione delle fiamme e, successivamente, per smassare i resti del materiale andato completamente in fumo. Il locale incendiato aveva una superficie di 70 metri quadrati. Il danno più grave è stata però la perdita dei circa 120 animali che si trovavano ricoverati all'interno e che non hanno trovato scampo. Conigli e galline, infatti, si trovavano dentro la struttura dove si è sviluppato l'incendio e, per loro, non c'è stata la possibilità di scappare: sono morti tra le fiamme perché tutti quanti erano rinchiusi in un recinto.
 
San Fermo (Co): Gatto murato vivo
Impiccati, impallinati e ora anche murati vivi: i gatti di San Fermo sono sempre più spesso al centro dell’attenzione per i drammatici episodi che li vedono coinvolti. L’ultimo è stato scoperto nei giorni scorsi nei pressi del lungo muraglione di villa Canepa che si affaccia lungo via Santa Maria Nullate. Da alcuni giorni tre ragazze udivano strani lamenti provenienti dal giardino, e solamente nella mattinata di ieri hanno deciso di andare più a fondo, sino a ritrovare un piccolo gatto murato vivo con enormi sassi davanti all’unica via d’uscita, e un secondo felino morto da giorni dentro un tombino poco distante dalla chiesa parrocchiale. Immediatamente allertato lo sportello “Cani sciolti”, sul posto è intervenuta la responsabile Marialuisa Righi, che grazie all’aiuto di un vigile del fuoco è riuscita a liberare il gattino nero, di appena 15 giorni di vita. Dopo le prime cure, il micio salvato è stato ribattezzato Buco: ora si attende che qualcuno possa adottarlo. «Questo nuovo episodio è una drammatica conferma degli ignobili gesti di chi vuol male agli animali», ha commentato la Righi.
 
Caltanisetta: Ora avvelenano cani e gatti
A Macchitella avvelenatori di cani e gatti all'azione. L'allarme viene lanciato da Maria Nicastro responsabile della sezione di Gela della Lega nazionale per la difesa del cane.
Quello che prima era un sospetto ieri si è trasformato in realtà: c'è qualcuno in via Portoferrara a Macchitella che si diletta a disseminare esche e bocconi avvelenati, il metodo più semplice per liberarsi dei randagi.
 
Valeggio sul Mincio (Vr): Cane annegato nel Mincio
Le hanno legato una pietra di dieci chili intorno al collo, poi l’hanno gettata nelle acque del Mincio. È morta così una cagnetta meticcia, affogata dalla mano vile di qualcuno che ha dimostrato di non avere alcun rispetto per quel cagnolino di appena due anni. La scoperta è stata fatta da un passante nella zona di Palazzina, alla periferia di Valeggio sul Mincio. In quel punto, il fiume è piuttosto tumultuoso. Il cane si era arenato ai piedi di un salto d’acqua, in una zona morta del Mincio.

Mogliano (Ve): Morte di una cagnetta. Individuato l'autore 
E' stato individuato l'autore del maltrattamento prima e dell'uccisione poi della cagnetta "Bret" avvenuta il 1 giugno scorso nella campagna di via Bianchi a Mogliano. Hanno così dato esito positivo le indagini della signora Anna De Faveri che è riuscita ricostruire il movente che ha portato alla morte della sua affezionata "Bret", rimasta imprigionata in una trappola per poi essere bastonata a sangue e quindi finita con un colpo di fucile. Il responsabile dell'atto di crudeltà verso gli animali domestici (cani e gatti) è un residente tra via Bianchi e via Bonotto il quale ha ammesso di aver disseminato, con la complicità di altre persone, la zona agricola di trappole e bocconi avvelenati per protezione della selvaggina (fagiani) della zona.
 
Villa del Conte (Pd): Gatti randagi "impalati" e ustionati con l'acido
Qualcuno non ce l'ha fatta ed è morto per danni irreparabili ad organi vitali. I sopravvissuti, invece, si riconoscono per delle "macchie" glabre sul mantello, perché lì dove sono stati colpiti dalla sostanza urticante, il pelo non è mai più ricresciuto e al suo posto vi è una chiazza purulenta. Un marchio che testimonia la terribile sorte patita, l'orribile sventura in cui i poveri animali sono incorsi Si tratta dei gatti randagi che "abitano" le strade del quartiere di via Aldo Moro a Villa del Conte e che, come tutti i gatti senza padrone, ricevono cibo da qualche famiglia residente che si interessa loro nutrendoli fuori di casa. Persone sensibili ed amorevoli, ma non tutte sono così. Tant'è che da mesi nel quartiere si ripetono maltrattamenti di una violenza inaudita. L'inverno scorso un gatto era stato trovato nel locale caldaia di un condominio infilzato con una verga di ferro appuntita lunga circa quaranta centimetri. Ad aprile sono cominciate le prime "docce" con l'acido. Un composto chimico molto potente, a giudicare dalle cauterizzazioni che i felini riportano sulla schiena e alle estremità delle orecchie, ridotte e frastagliate. Una crudeltà inammissibile che qualcuno - voce solista nel coro della generale indifferenza - sta tentando, però, di fermare.
 
Foligno (Pg): Maltrattava cavalli e asino
E' accusato di maltrattamenti di animali e pascolo abusivo. Il sessantaduenne folignate (nell'udienza di ieri contumace) dovrà presentarsi davanti al giudice per aver introdotto e fatto pascolare abusivamente due cavalli e un asino sul terreno demaniale adiacente il villaggio container di Sterpete. I fatti per cui si è proceduto ieri, di fronte al giudice Lucia Innocenzi e alla presenza del pubblico ministero Laura Antonini, risalgono al 28 giugno 2001. All'uomo viene contestata anche un' ulteriore violazione: i vigili, giunti sul luogo a seguito della segnalazione di un residente del vicino campo container, hanno trovato gli animali in cattivo stato di salute, essendo stati lasciati a lungo senza acqua nè cibo. Particolare preoccupazione avevano destato le condizioni dell'asino, legato stabilmente a una corda di lunghezza limitata.
 
Rovereto (Tn): Trenta gatti trovati morti tra i filari di viti
Trenta mici, sani e curati, che da sempre si presentavano puntuali, all'ora di pranzo, in casa Giordani, a Villa Lagarina, sono improvvisamente morti. Fuori luogo pensare a un'epidemia che li abbia sterminati: le carcasse sono state, infatti, ritrovate tra i filari delle vigne, segno che non hanno avuto nemmeno il tempo di rintanarsi per morire.
Località "ai Dossi", una casa colonica fuori mano, al limitare del bosco, una colonia felina di randagi, numerosa e fortunata: da anni la famiglia Giordani l'ha adottata e con scrupolo e pazienza ne segue le sorti. All'improvviso, qualche giorno fa, l'amara sorpresa; all'ora di pranzo, della solita trentina di animali, si presenta solo un gatto. L'allarme scatta subito, si cerca nei dintorni e nelle ore che seguono, una dietro l'altra, sparse dietro alla casa, lungo la strada, in mezzo alle vigne, a cielo aperto, vengono rinvenute 12 carcasse già decomposte.
 
Taormina (Me): Gatto seviziato e ucciso
Un gattino, meticcio, ucciso a colpi in testa. La vicenda è stata resa di dominio pubblico da una turista tedesca, Elisabeth Thoma, iscritta al “Menshen Fur Tierreche” (l'associazione amici degli animali di Germania). In una lettera inviata agli organi di stampa locali e tedeschi, la Thoma racconta i fatti. «Dal 13 al 16 giugno sono stata in vacanza a Taormina. Ho preso alloggio in una pensione del centro. L'ultimo giorno, poco prima di partire, ho trovato un piccolo gatto. Volevo portarmelo in Germania, a casa mia. Alle 16, del 16 giugno, dovendo andare a fare gli ultimi acquisti, ho lasciato il gattino nella stanza, ho chiuso la porta a chiave e sono uscita. Sono tornata e tutto sembrava a posto. La mattina dopo il micio sembrava malato, respirava con grande dolore. Il mio gattino è morto dopo tante convulsioni. Pensavo che fosse stato avvelenato. Un responsabile della “Protezione animali” di Taormina, dopo aver esaminato il corpo del piccolo animale mi ha invece detto, che presentava una frattura celebrale.
 
Vittorio Venete (Bl): Continuano gli avvelenamenti di cani
E' Cester, un dobermann di razza, l'ultimo caso di avvelenamento di cani nella zona del Vittoriese. Il cane è stato rinvenuto morto dai proprietari, Giovanni Di Marco e dalla sua fidanzata, nella loro abitazione di via Piave, a causa di una polpetta avvelenata, i cui resti sono stati trovati dai proprietari stessi. Qualcuno ha deciso di buttare al cane il boccone con sostanze velenose, forse disturbato dall'abbaiare dell'animale. Il caso di Cester è solo l'ultimo in ordine di tempo di una serie di casi di avvelenamento avvenuti nei mesi scorsi. In Fadalto ignoti avevano buttato nel giardino di un'abitazione esche avvelenate, uccidendo un cane ed un gatto. A Sernaglia un cane aveva mangiato un boccone con il veleno mentre correva nei prati. A Formeniga, in una villetta con il giardino, sempre ignoti avevano buttato un boccone avvelenato, uccidendo una cagnolina alla quale il padrone era affezionatissimo. Casi più volte denunciati. Ma sugli autori dei gesti crudeli nessuno sa nulla.
 
Firenze: Attentato alle colonie feline: Veleno nel cibo dei gatti
Il grido d'allarme cartaceo affisso ai muri in zona Rifredi parla chiaro: «Attenzione! Alcune persone incivili hanno danneggiato le casine delle colonie feline protette dal Comune e messo bocconi avvelenati lungo il marciapiede». E' una brutta — l'ennesima — storia che ha tre protagonisti: la volontaria di una colonia felina protetta dal Comune; i gatti; un potenziale assassino. L'altra sera, come sempre, la donna col suo cane, si era recata a dar da mangiare ai gatti nella colonia di via Paoletti, vicino al cinema Vittoria.
 
Rovereto (Tn): Geppa non meritava quelle botte
In un giardinetto abbandonato, circondato da un capannello di gente, ho trovato un cucciolo, dolorante ed impossibilitato ad alzarsi, poiché era evidente la presenza di una frattura, vista la zampa penzoloni».
I presenti riferiscono di maltrattamenti che si protraggono ormai da un paio di giorni, raccontano di urla di dolore provenienti da un appartamento.
«Ma quel giorno si era giunti all´apice del maltrattamento - prosegue D´Ingiullo - il "padrone" mentre accudiva il suo orto-giardino con la cagnetta che gli gironzolava intorno, sembra abbia iniziato a picchiarla, fino a tirarle un calcione che ha fatto urlare di dolore la povera bestiola, accasciatasi a terra. Per non essere intralciato nei suoi lavori ha preso in malo modo per la collottola la cagnetta e l´ha gettata in un giardinetto incolto confinante, lasciandola senz´acqua e sotto il sole cocente».
Dopo alcune ore il personaggio, bersagliato dalle proteste dei vicini, si sarebbe allontanato lasciando l´animale in quelle condizioni; a questo punto scatta la mobilitazione dei presenti, che non possono non intervenire. Mentre alcuni provvedono a prestare le prime cure, altri si muovono ad avvisare chi di dovere: prima le forze dell´ordine, e poi l´ente protezione animali, che - trattandosi di un reato - ha provveduto a segnalare ai carabinieri tutte le testimonianze raccolte.
 
Lampedusa (Ag): Tartaruga legata e trascinata da due giovani in acquascooter
Spiaggia dell’Isola dei conigli, ultima domenica di giugno. Due moto d’acqua entrano a gran velocità nella piccola baia protetta e adibita a riserva naturale. Proprio su questa spiaggia, da sempre, anno dopo anno, le tartarughe marine vengono a deporre le uova. Uno dei due mezzi trascina con una lunga corda rossa qualcosa a pelo d’acqua. Ma non è un oggetto. All’estremità della fune c’è una grossa tartaruga del peso di circa 80 chili del tipo Caretta caretta . I numerosi bagnanti sono increduli. Ammutoliti. Indignati. I bambini smettono di colpo di giocare mentre i genitori si radunano sulla battigia. Una scena sconvolgente, come molte altre che hanno segnato i giorni più neri delle follie vacanziere sulle spiagge di tutta Italia. Il conducente di uno dei due acquascooter impartisce ordini secchi a un giovane compagno di bravata. Quasi fosse un gioco, quasi che l’oggetto tra le loro mani fosse una tavola, un grosso pezzo di sughero e non uno splendido animale per giunta protetto. E’ eccitato. Incita l’amico a gran voce. «Tirala a riva, slegala, capovolgila». Una brutalità inspiegabile, ingiustificata. La tartaruga sbatte freneticamente le pinne cercando un appiglio. Fa sforzi indicibili per rimettersi nella posizione naturale. Si dibatte, soffre. Ma gli sforzi sono inutili.
A quel punto, superato lo sbigottimento, i numerosi bagnanti si ribellano.
 
Pesaro: Sono spariti cinque micini
Continuano le segnalazioni di animali che prendono la via della spazzatura oppure vengono trasferiti di peso in luoghi o campi sconosciuti.
E' questo il caso che viene segnalato da una lettrice: «Sono da quattro giorni scomparsi da un giardino di via Vildi a Monte Granaro, cinque micini di due mesi circa con la loro madre. Si sospetta che siano stati abbandonati altrove da persona senza onore».
Chi avesse notizie può contattare questo numero cellulare: 333 - 6939298 nelle ore parti.

 
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