Aprile 2003

Piuro (SO): Tommy, micio avvelenato dalla crudeltà umana
Hanno avvelenato Tommy, il nostro gatto, così come nell'ultimo anno è successo ad una decina di felini».
Giuliano Galbiati di Prosto di Piuro ricorda le avventure del suo micio che purtroppo è morto alcuni giorni fa dopo lunghe ore di agonia a causa, secondo i proprietari del micio, dall'azione sconsiderata di qualcuno che si diverte ad andare in giro ad avvelenare gli animali.
 
Merate (Lc) Il canile supera l'ispezione regionale
il gestore del canile municipale di Merate Luigi Riva ha comunicato che il sopralluogo effettuato nel pomeriggio di lunedì 31 marzo dal responsabile del settore veterinario dell’Asl di Lecco Paolo Manzoni, dal responsabile dell’unità operativa di veterinaria Fabrizio Galbiati e dal delegato della Regione Lombardia Antoniolli ha rivelato che la struttura è in regola con le normative. “In attesa della relazione ufficiale in merito al suddetto sopralluogo – si legge in un comunicato diramato dallo stesso riva – il dottor Antoniolli ha dichiarato che, a suo avviso, la struttura soddisfa pienamente i requisiti fondamentali dettati in tema di gestione”. In particolare il canile è rsultato pulito e adeguatamente dimensionato e gli animali ospitati seguono una corretta alimentazione.
 
Sogliano (FO): Polpette avvelenate uccisi 20 cani e 40 gatti
Allarme a Sogliano per lo sterminio di cani e gatti. In 5-6 mesi, a periodi alternati, nella zona del Villaggio Baviera, sorto negli anni '70, una cinquantina di abitazioni alla periferia del paese collinare, sono stati avvelenati, fra randagi e non, una ventina di cani e più di 40 gatti. Una situazione insostenibile con gli abitanti che vivono nella paura per le loro bestiole. Tempo fa nella frazione di Strigara e nella zona alta di Sogliano ci fu un vero e proprio sterminio, con 50 cani e 80 gatti uccisi in un anno.
 
Venezia: Veglia per due giorni il cucciolo investito
Il suo cucciolo è stato travolto e ucciso da un'auto e lei lo ha vegliato per due giorni. È la storia di due cani da strada. Di due randagi. Lei è "Infa" la madre, lui "Info", il cucciolo. Ambedue di media taglia, dal pelo ondulato, meticci bianchi e neri, come quel loro compagno celebre per essere la mascotte di una compagnia telefonica. Da qui l'origine dei nomi inventati dagli abitanti del litorale di Cavallino, quando quattro anni fa la madre era stata abbandonata con il suo cucciolo (di non più di un mese) nella campagna di via degli Armeni.
 
SOLIGNANO (Parma) Cani uccisi dai bocconi avvelenati
Lisy, una simpatica cagnolina, è l'ultima ad avere fatto i conti con i
bocconi avvelenati disseminati nella zona di Masereto, una frazione di Solignano che si affaccia sulla Val Pessola. Pochi giorni prima, a morire per lo stesso barbaro motivo, altri due cani, Lenny e Bill e con loro, almeno sette gatti. La vicenda, come hanno riferito alcune persone, si è originata una ventina di giorni fa con la morte di un cane da guardia a Case Serventi e poi, giorno dopo giorno, gli altri.
 
Farfengo (Cr):Fucilate contro tre segugi
Black, Bryan e Batman sono tre amici inseparabili. T re segugi. Qualche giorno fa il più grande del gruppo, Batman, è andato a fare un giro nei campi. I suoi compagni, naturalmente, l’hanno seguito. Dal loro recinto sono usciti correndo e scodinzolando felici. Qualche ora più tardi sono tornati strisciando, feriti e sanguinanti, impallinati dal fucile vigliacco di qualcuno. Un nemico misterioso, ancora senza nome, li ha centrati con una valanga di colpi. Dei tre cani, solo uno se l’è cavata senza conseguenze. Gli altri due, in particolare il più vecchio, quello col passo più lento, hanno fori d’entrata sparsi in tutto il corpo: sul dorso, vicino alla coda, perfino nelle orecchie. Solo l’intervento provvidenziale del veterinario ha evitato guai peggiori.
 
Cento (Fe): Maltrattava cuccioli di cane
Secondo il difensore non vi sono prove per stabilire che lui, Claudio Coletti di Cento, maltrattava gli animali che poi vendeva a conoscenti e soprattutto non mai avuto un allevamento. L'Enpa, ente protezione animali, invece, ha puntato il dito contro di lui, accusandolo, sulla base di segnalazioni per aver maltrattato piccoli cuccioli di cane.


Ravenna: A San Marco avvelenati altri cani
«Può sembrare una piccola cosa la scomparsa di un cane, ma per una comunità come la nostra, dove ci conosciamo tutti e dove gli animali sono componenti a tutti gli effetti delle nostre famiglie, la morte del 'nostro' amico è un piccolo dramma». A parlare con toni così accorati è Gianfranco Medri, veterinario il cui studio è a San Marco, a poca distanza dal ponte sul Montone. Nei giorni scorsi ha avuto in cura un piccolo cane, Leo, in preda alle convulsioni causate da un veleno ingerito con qualche boccone lasciato in giro nei campi.

Quattro Castella (RE): Lancio bocconi avvelenati nell'oasi naturale di Bianello

Bocconi avvelenati anche all'interno dell'oasi di Bianello e nei territori limitrofi: la segnalazione alla polizia provinciale e municipale è di alcuni giorni fa. Dopo il lancio di quei bocconi sono morti numerosi animali domestici nell'area protetta, frequentata da cittadini che spesso vi passeggiano cani durante il fine settimana.
 
Cavallino Treporti (Ve): Gatti catturati al laccio con fil di ferro
Lacci in filo di ferro ovvero trappole micidiali per gatti che hanno l'unica colpa di dar fastidio o di passare nelle vicinanze di un campo coltivato. A renderlo noto pubblicamente, ma anche alle forze dell'ordine con tanto di denuncia contro ignoti presentata mercoledì scorso al locale commando della Polizia Municipale di Cavallino-Trepoorti è Patrizia Dorizza, presidente dell'associazione animalista "Pelouches".
 
Umbria: Con un parafango insegue e picchia il cane del vicino
Ha perso le staffe ed ha riconcorso il cane del vicino con un parafango, colpendolo più volte, poi ha litigato con la padrona del quattrozampe riempiedola di ingiurie.
Ieri mattina, il giudice unico Maurizio Santoloci ha condannato un ternano di 43 anni a 1000 euro di multa che era accusato di maltrattamenti di animali ed ingiurie.
L’episodio è accaduto pochi mesi a Maratta. Il carrozziere confina con una ditta di maglieria. La proprietaria di quest’ultima ha un cane che di solito rimane sul cortile. Ma una volta ha sconfinato andando a mangiare nella ciotola del cane del carrozziere. Che non ha gradito ed è intervenuto con un parafango, picchiandolo.
La lite è continuata dopo tra i vicini. Poi, la proprietaria ha deciso di querelare l’uomo per le ingiurie e per aver picchiato più volte il suo cane.
Ieri mattina il processo e la condanna a 1000 euro di multa.
 
Belluno: Cane avvelenato da un boccone sul Serva
E' morto in pochi minuti, dopo aver ingoiato una polpetta avvelenata. La vittima è il cane di Giovanni Knapp, ciclista di Belluno molto conosciuto nel mondo delle due ruote. Alcuni giorni fa, Knapp e la moglie stavano passeggiando nei pressi della loro baita in località Pian del Staol sul Monte Serva, assieme al collie. Ad un certo punto l'animale ha trovato un boccone dal profumo invitante e se l'è mangiato. Purtroppo la polpetta conteneva un veleno paragonabile alla stricnina, che in meno di un'ora lo ha ucciso.
 
Cesena ( Fo ): Si cerca Killer
Un cane e due volpi trovate morte negli ultimi giorni per avvelenamento. Un altro cane fortunatamente salvato in extremis dal padrone che è riuscito a togliergli di bocca un'esca risultata poi avvelenata.
Un altro boccone letale è stato trovato di recente dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Verghereto nella campagna.
E si tratta di un elenco certamente incompleto in quanto c'è ancora chi ritiene di non presentare denunce per gli animali morti avvelenati.
Segnalazioni che invece sarebbero indispensabili per iniziare le indagini per la ricerca dei colpevoli di questi crudeli misfatti.
 
Merano ( Bz ): I carabinieri salvano un cane tenuto prigioniero in cantina
Impaurita e denutrita: così è stata trovata la giovane cagna (razza pastore tedesco) di cinque mesi, rinchiusa in cantina dalla sua padrona che non si era neppure preoccupata di assegnarle un nome. I guaiti della povera bestia, però, avevano suscitato la preoccupazione dei vicini di casa, che dopo qualche tempo si sono rivolti alle autorità denunciando che qualcosa non andava, che l'abbaiare del cane non era normale e che forse era il caso di intervenire. Così carabinieri e guardie zoofile provinciali hanno bussato alla porta della donna, B.B., e seguendo il latrare della sfortunata bestia, sono arrivati sino in cantina, locale naturalmente chiuso con lucchetto. È stato intimato alla donna di aprire e finalmente il cane è stato tolto da condizioni igieniche impossibili, denutrito e spaventato. Mentre la bestiola si è lasciata avvicinare senza problemi ed ora si trova presso l'asilo degli animali di Naturno, dove è curata e dove, finalmente, avrà dei pasti regolari, la indegna proprietaria è stata denunciata per maltrattamento di animale.
 
Macerata: Avvelena due cani. Agricoltore denunciato
Probabilmente il suo intento era quello di tenere lontani gli animali randagi, evitando danni alle sue colture. Ma la scelta di disseminare il suo campo con bocconi avvelenati è stata a dir poco avventata. Così un uomo di 56 anni, proprietario di un terreno a Montecosaro, è stato denunciato dalla polizia provinciale di Macerata perché avrebbe disseminato bocconi ed esche avvelenate nel campo, rischiando di far morire due cani. Scooby e Le Roy, due setter inglesi di nove anni, attraversando l'appezzamento hanno mangiato le polpette, a quanto pare impregnate di veleno antilumaca, e sono caduti in uno choc tossico con tremori muscolari e ipertermia. Solo grazie alla prontezza della loro padrona (che certo non ha gradito la sorpresa) sono stati sottoposti con urgenza alle cure di un veterinario e si sono salvati.
 
Verghereto (Fo): Polpette alla stricnina. Strage di animali
killer della “polpetta alla stricnina” sono tornati a colpire su tutto l’Alto Savio. Conseguenza un cane e due volpi trovate morte per avvelenamento. Un altro cane salvato in extremis dal padrone che è riuscito a togliergli di bocca un’esca risultata poi avvelenata. Un altro boccone avvelenato ritrovato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Verghereto nella campagna nei dintorni del capoluogo. E il territorio di Verghereto non è il solo che registra avvelenamenti di animali. In questi ultimi giorni si ha notizia di due gatti e una volpe morti stecchiti anche nel territorio del comune di Bagno di Romagna. E si tratta di un elenco certamente incompleto in quanto c’è ancora chi ritiene di non sporgere denuncia alle autorità preposte.
 
Fabriano (An): Gattina incinta salvata dai CC
Ancora atti crudeli e ingiustificati nei confronti degli animali. E' però finita felicemente grazie ai carabinieri la vicenda di una gattina incinta che alcuni hanno cercato di far sparire rinchiudendola in un container diretto in Polonia. Grazie ad una denuncia i militari sono riusciti a ritrovarla ed ora è affidata al servizio veterinario della Asl, mentre gli autori del deprecabile gesto sono stati denunciati. Alcuni giorni fa delle persone hanno informato l'Ada (associazione difesa animali) di Fabriano che alcuni operai di una nota ditta fabrianese avevano pensato di sbarazzarsi di una povera gattina incinta chiudendola in un container diretto in Polonia senza né acqua né cibo. L'Ada si è subito rivolta ai carabinieri della compagnia di Fabriano che si sono sempre dimostrati molto attenti e sensibili ai problemi degli animali maltrattati. Dopo un intero giorno di ricerche i container sono stati bloccati a Falconara ed in uno di questi è stata rinvenuta la povera gattina ormai in pessime condizioni, disidratata e molto spaventata. Gli autori dell'atto sono invece stati denunciati.
 
Sernaglia (Tv): Avvelenati quattro cuccioli di cane
Brutto risveglio per una famiglia di via Busche a Sernaglia della Battaglia che martedì mattina ha ritrovato in giardino tutti e quattro i suoi cani morti. Avvelenati. Questo il responso del veterinario intervenuto sul luogo. Decisamente ignote rimangono però le ragioni di un simile gesto e d'altronde pure i delinquenti che lo hanno causato. Certo è che i cani erano all'interno del recinto dell'abitazione e che mai nessun vicino si era lamentato per il loro abbaiare o per la loro presenza.Un gesto che non ha lasciato traccia: nessuno si è accorto di nulla né di movimenti sospetti, né di strani rumori. Niente. Solo quattro povere bestie morte.
 
San Benedetto (L'Aq): Avvelenato un'altro cane
Un cane di razza è stato avvelenato in paese. Il fatto si è verificato in via Pace. L'animale, dopo aver ingoiato una polpetta con antiparassitari, è stramazzato a terra. Dell'accaduto si è subito accorto il proprietario che ha portato immediatamente il cane al servizio veterinario di Avezzano ma non c'è stato nulla da fare: l'animale è morto dopo alcune ore.
Nel giro di qualche mese sono stati uccisi a San benedetto con bocconi avvelnati diversi cani, non solo cani randagi ma anche di razza.
 
Bagni di Lucca (Lu): Portano via cuccioli di razza.
Uno strano furto è stato messo a segno l'altro giorno in un allevamento di cani di razza, in località «Riolo», sulle colline di Bagni di Lucca. Ignoti si sono introdotti nella proprietà e hanno portato via due bei cuccioli di razza Jack Russell terrier.
L'episodio è stato denunciato dalla proprietaria dei cani, una signora di 50 anni, che si è rivolta agli agenti della Questura di Lucca. Il valore dei due animali è notevole. Mediamente un cucciolo di questa simpatica razza costa oltre 500 euro. Sono in corso indagini da parte della Polizia sull'accaduto.
 
Pederobba (Tv): Avvelenati altri quattro cani
Si allunga la lista dei cani uccisi da esche avvelenate. In marzo sono stati cinque gli animali uccisi dal veleno, e nella prima settimana di aprile altri quattro hanno fatto la stessa fine. Sono tre bastardini e un pastore tedesco di proprietà del gestore di una azienda agricola.
Anche questi sono stati avvelenati da bocconcini di affettato «trattati» con veleno.
 
Casteldelci (Rm): Perde il cane lo ritrovano impiccato
Si era allontanato dalla sua casa di Casteldelci dieci giorni fa e non era mai successo prima. Chicco era un bastardino bianco e arancio, giocoso e tranquillo. Sabato scorso, un giovane che percorreva una strada mulattiera in sella alla sua moto da cross, lo ha infatti scorso appeso al ramo di un albero. Fatto ritorno nel paese ha avvertito del macabro ritrovamento il proprietario dell'animale. Il fatto ha suscitato grande sdegno e non solo fra coloro che amano gli animali. Non vi sono, in apparenza, motivi particolari all'origine del gesto, nel senso che il proprietario dell'animale, M.M. impiegato, residente nel piccolo comune della Val Marecchia non sa spiegarsi come ciò possa essere successo. Fin dalle prime ore dalla scomparsa aveva fatto denuncia ai carabinieri e agli uffici della Asl di Novafeltria.
 
Guastalla (R.E.): Quattro cani avvelenati
Bocconi avvelenati destinati agli animali domestici. Un fenomeno preoccupante che non interessa solo la zona appenninica o polemiche legate al mondo della caccia. Anche nella Bassa sono tornati a manifestarsi episodi che hanno rischiato di portare alla morte animali domestici, custoditi in cortili privati dai loro proprietari. E' la zona di Solarolo di Guastalla a essere stata interessata negli ultimi tempi dal problema.
Nel quartiere, nell'arco di breve tempo, si sono verificati quattro casi, di cui due con le classiche polpette a base di un'alta dose di veleno, in grado di uccidere un animale di taglia grossa in poche ore. Il tempestivo intervento dei proprietari ha permesso di salvare la vita ai due cani.
 
Savona: Strage di piccioni
Diversi colombi sono morti sia domenica sia ieri nella centrale piazza del Popolo a Savona e fra le ipotesi prese in considerazione c'è anche quella che i volatili possano essere stati vittima di sostanze avvelenate. Sull'episodio comunque le guardie zoofile volontarie dell'Ente nazionale protezione animali stanno svolgendo gli opportuni accertamenti, per individuare le cause e gli eventuali colpevoli.
 
Foligno (PG): Si lascia morire una gatta sfrattata dopo 11 anni
Undici anni in casa, amata e coccolata. Poi, si sa, la vecchiaia, anche e soprattutto per un animale, è un brutta bestia, si comincia a diventare un peso, un problema. E a volte si può aggiungere pure qualche grossa preoccupazione che mina inesorabilmente l’affettuosa convivenza: la proprietaria aspetta un bambino e teme di contrarre qualche malattia a causa della vita in comune con l’animale. In particolare la paura più diffusa è per la toxoplasmosi, infezione dovuta al protozoo toxoplasma gondij, che i gatti contraggono per contatto e che può essere trasmessa anche all’uomo. Non essendoci in città un ricovero per gatti, l’animale viene inserito in una delle colonie di felini di cui l’Una si prende cura. Ma la povera gatta non riesce ad ambientarsi, soffre visibilmente, rifiuta il cibo e si sta lasciando andare inesorabilmente. Una delle animaliste, Cristina Nannucci, si prende personalmente a cuore il caso, porta la gatta dal veterinario che dopo una accurata visita toglie ogni dubbio in merito alla fantomatica malattia, oltre a liberarla da un collarino diventato ormai troppo stretto (un particolare che dimostra come evidentemente l’amore verso la gatta si sia esaurito da tempo). La sua malattia è una sola: l’abbandono. E questa non trova facilmente antidoti. "Troviamo in giro abbandonati a se stessi tanti gatti già sterilizzati ed ultimamente.
 
Pistoia: si ripetono gli atti di vandalismo. In pericolo le colonie feline
Le colonie feline della città sono in pericolo, minacciate dalla maleducazione e dall'intolleranza dei 'soliti ignoti'. Nei giorni scorsi in via Trinci è stata rubata l'ultima delle tre cucce allestite dall'associazione pistoiese per la protezione degli animali ed è stato rotto il cartello informativo del Comune. L'area, inoltre, è piena di rifiuti e di sporcizia, chiaro segno di indifferenza e di disprezzo. 
 
Vallelunga Pratameno (Cl). Strage di gatti. Avviata l'indagine
Strage di gatti a Vallelunga. Qualcuno ha sparso bocconi avvelenati che, una volta inghiottiti dai mici affamati ed ignari, hanno prodotto il loro devastante effetto, seminando ieri di carcasse di gatti i giardinetti attorno alle case popolari di via Leonardo da Vinci. Ora si cerca di individuare "l'avvelenatore" dei gatti delle case popolari. Di certo qualcuno che non ne sopportava i miagolii né, probabilmente, sopportava la loro presenza nei giardinetti. Comunque ci sono modi civili e indolori per risolvere problemi di siffatta portata, bastava ad esempio fare intervenire l'ufficiale sanitario e segnalare quanto avveniva. 
 
Santarcangelo (RN): Polpetta avvelenata per Lilla. Sono in aumento le uccisioni di cani e gatti
E' riuscita a trascinarsi fino a casa. Ma poi Lilla, un bel pastore maremmano nero di cinque anni, non ce l'ha fatta. E' morta fra le braccia del veterinario, dove il suo padrone, Nicola, l'aveva portata dopo che l'aveva vista contorcersi dal dolore. "E' il terzo cane che mi uccidono, sono a pezzi. Ma come ci possono essere persone capaci di simili gesti?". Già perché Lilla è stata avvelenata nelle campagne di Santarcangelo, a Canonica, dove Nicola abita con il resto della famiglia. "Il veterinario non ha dubbi: è morta per aver mangiato una polpetta avvelenata. Probabilmente una di quelle che i cacciatori della zona mettono nei dintorni, per far sparire volpi e cani che possono 'rovinargli' le prede di caccia".

Nardò Copertino (Le): Scomparsi 12 cani
Dodici cuccioli abbandonati hanno spinto Maria Teresa Corsi, responsabile della Lega nazionale per la difesa del cane a presentare un esposto ai carabinieri. «Si tratta - dice la signora Corsi - di cuccioli nati da due cagne che erano state prima prelevate dall'accalappiacani e poi adottate da privati. Al momento dell'adozione le due femmine erano in stato di gravidanza e poco dopo hanno partorito i cuccioli che si trovano in stato di abbandono. L'episodio è maggiormente grave se si considera il freddo polare di questi giorni ed il fatto che i cuccioli si trovano all'aperto senza alcun tipo di protezione». «Ieri - conclude - ho presentato un esposto nel tentativo di accertare le eventuali responsabilità». 

Ancona: Distrutte le case dei gatti
Non danno fastidio, gironzolano qui e là, ma qualcuno ha distrutto lo stesso le loro case, piccole cucce costruite con pazienza da alcuni volontari a fianco del Duomo. Sfasciate completamente, e non è la prima volta. Succede quasi sistematicamente: i volontari le costruiscono, qualche anonimo le distrugge. Non trovano pace i gatti che scodinzolano da quelle parti, anzi, in alcuni casi trovano la morte. Anche questo è successo in più di una occasione.

Viterbo: Bocconi avvelenati nel parco giochi
Bocconi alla stricnina nel parco giochi dei Monti Cimini, nella zona del Barco. A farne le spese è stata Camilla, una yorkshire di cinque anni, uscita domenica verso le 18 a fare la solita passeggiata serale con il suo padrone. Come abitudine Camilla ha girato un po’ intorno annusando e giocando, poi il ritorno a casa dove, non appena è tornata, ha cominciato a barcollare, a camminare storta e a vomitare. Immediatamente allertati, i proprietari hanno telefonato al pronto intervento veterinario che ha indicato il medico di turno, in questo caso il dottor Giovanni Costantini. Il suo intervento è stato immediato ma non ha potuto far niente per salvare Camilla, soltanto constatarne il decesso provocato, a quanto sembra a un primo sommario esame e stando alla descrizione dei sintomi, da ingestione di stricnina.

Empoli: Gatta di 5 mesi massacrata
Qualcuno deve averla picchiata fino a frantumarle la colonna vertebrale e il bacino. Poi l'ha messa in un sacchetto della Coop e gettata in un cassonetto, in via della Cittadella, di fronte al n. 18. E' la sorte toccata a una gattina di appena 5 mesi, sparita dal cortile della casa della sua padrona, in via Guido Monaco 15, sabato scorso, e ritrovata in quelle condizioni domenica scorsa. Succede anche questo. Succede anche che ci sia qualcuno che si accanisca contro un animaletto appena nato. Le cause della morte di "Panterina", così si chiamava la gattina, sono state accertate ufficialmente con un'autopsia vera, effettuata dal dottor Pellegrini. Le radiografie che provano il trauma violentissimo e tutto il resto sono state visionate anche dalle Guardie zoofile di via Ricasoli. Sull'episodio sono attualmente in corso indagini della polizia.

Aulla (M.C.): Cucciolo muore dopo terribile agonia. Avvelanato da una polpetta alla stricnina
Assurdo gesto di crudeltà nei confronti di un cane: qualcuno ha disseminato l'area in cui la bestiola correva felice di "polpette" imbottite di stricnina. E a nulla sono valsi i disperati tentativi dei proprietari del cucciolo, di nome Linda e dell'età di due anni, di correre ai ripari: il cane è deceduto prima dell'intervento del veterinario. Il brutto episodio è si verificato l'altro giorno a Canova, frazione del comune di Aulla, dove Linda era stata portata per trascorrere una giornata di relax all'aria aperta dai suoi padroni, Marco e Claudia che risiedono a Milano. Ma al momento di risalire in auto per rientrare a casa, Linda ha cominciato a sentirsi male, tremando, per poi crollare rigida in agonia. I medici che hanno visitato la bestiola non hanno dubbi: si tratta di decesso per avvelenamento da stricnina.

Parma: Bocconi: strage di cani
E' allarme per i bocconi avvelenati. Nei giorni scorsi ne sono rimasti vittime quattro cani, morti sotto gli occhi dei padroni, fra atroci sofferenze. A cadere sotto i colpi di ignote mani due setter, un bracco italiano ed un meticcio di piccola taglia. Il fatto è accaduto a pochi passi dal centro cittadino: lo scenario, un campo appena sopra il mercato, dove i cani sono soliti, sotto lo sguardo vigile dei padroni, scorrazzare in libertà, ignari che si possa nascondere tra l'erba un'insidia mortale. Il fazzoletto di terra, un campo di proprietà privata, incolto da tempo, si trova in località «Maghina», appena sopra via Filzi a poca distanza dal campo sportivo e dall'oratorio Don Bosco.  Come sempre, anche nei giorni scorsi i proprietari degli animali hanno portato i loro amici a quattro zampe a fare la consueta scampagnata nel solito posto: una corsa all'aria aperta che non disturbava nessuno o almeno così sembrava fino all'altro giorno. Dopo un po', due setter hanno cominciato a star male, ma nonostante il tempestivo intervento di un veterinario, per essi non c'è stato più niente da fare. Stessa sorte per gli altri due cani, morti anch'essi fra atroci sofferenze. I sintomi non hanno lasciato alcun dubbio: subito è parsa chiara la morte per avvelenamento. Il proprietario dei due setter, ancora sconvolto per quanto è accaduto, ha provveduto ad avvisare il servizio veterinario dell'Ausl di Fidenza e a sporgere denuncia ai carabinieri.

Salle (Pe): Sterminio di cani. Due quelli ancora vivi
Allarme in paese per il ripetersi di morti sospette di cani padronali: nel giro di poco tempo ne sono rimasti in vita solo due. Da qualche settimana ormai si assiste a Salle a decessi inspiegabili di amici a quattro zampe e che non si tratti quasi mai di morte naturale è stato ormai accertato, ma proprietari e amanti degli animali non riescono a capire chi e perché uccida queste bestiole, tra l'altro procurandogli una agonia dolorosa.

Stroncone (Tr): Cane seduttore ucciso a bastonate
Quando l’altra sera era scappato, stracciando la rete di recinzione del giardono con furia giovanile e amorosa, i suoi proprietari non si erano preoccupati più di tanto. L’avevano chiamato, cercato nelle campagne che circondano l’abitazione in località Cesale. Infine si erano rassegnati all’idea che Bill, un cane meticcio di neppure un anno di età, quella notte non sarebbe tornato a dormire nella cuccia che divideva con l’altro cucciolo anch’esso adottato nell’agosto scorso. Impensieriti che il piccolo "diavolo", già autore nei giorni passati di audaci furti di scarpe ad alcuni vicini di casa, cogliesse l’occasione per compiere qualche altra bravata, i coniugi hanno comunque sospeso le ricerche, fiduciosi che il giorno dopo, come già accaduto in passato, Bill sarebbe tornato alla sua cuccia.

Parma: Uccisi da fette di salame avvelenate lasciate sul campo
E' allarme per i bocconi avvelenati. Nei giorni scorsi ne sono rimasti vittime quattro cani, morti sotto gli occhi dei padroni, fra atroci sofferenze. A cadere sotto i colpi di ignote mani due setter, un bracco italiano ed un meticcio di piccola taglia.  Il fatto è accaduto a pochi passi dal centro cittadino: lo scenario, un campo appena sopra il mercato, dove i cani sono soliti, sotto lo sguardo vigile dei padroni, scorrazzare in libertà, ignari che si possa nascondere tra l'erba un'insidia mortale. Il fazzoletto di terra, un campo di proprietà privata, incolto da tempo, si trova in località "Maghina", appena sopra via Filzi a poca distanza dal campo sportivo e dall'oratorio Don Bosco. Come sempre, anche nei giorni scorsi i proprietari degli animali hanno portato i loro amici a quattro zampe a fare la consueta scampagnata nel solito posto: una corsa all'aria aperta che non disturbava nessuno o almeno così sembrava fino all'altro giorno. Dopo un po', due setter hanno cominciato a star male, ma nonostante il tempestivo intervento di un veterinario, per essi non c'è stato più niente da fare. Stessa sorte per gli altri due cani, morti anch'essi fra atroci sofferenze. I sintomi non hanno lasciato alcun dubbio: subito è parsa chiara la morte per avvelenamento. Il proprietario dei due setter, ancora sconvolto per quanto è accaduto, ha provveduto ad avvisare il servizio veterinario dell'Ausl di Fidenza e a sporgere denuncia ai carabinieri. Come ha raccontato, il pomeriggio stesso i funzionari dell'Ausl sono andati a fare un sopralluogo nel campo, trovando fette di salame e altre alimenti sospetti, probabilmente appetitosi bocconcini per i cani, contenenti il potente veleno che ha ucciso i quattro animali.

Trieste: Zittisce il cane con il nastro adesivo
Abbaiava troppo quel dobermann. Il suo padrone gli ha chiuso la bocca con il nastro adesivo. Ma lo ha anche legato con il guinzaglio alla ringhiera del terrazzino. Così sta zitto e non disturba.
A scoprire quella povera bestia con il muso costretto dallo scotch sono stati due poliziotti di quartiere che passavano in via Caprin davanti al numero 12.
Un passante ha indicato agli agenti quel cane bloccato sul terrazzino che non aveva neanche la forza di ringhiare. I poliziotti hanno suonato il campanello di quell’appartamento ma non c’era nessuno. Così sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno aperto la porta.
«Il cane era terrorizzato. Faceva fatica a respirare. Per cercare di liberarsi dal nastro adesivo si era anche ferito», ricorda Paolo Dessanti, il volontario dell’Enpa che ha preso in consegna l’animale portandolo al canile di via Orsera. E’ stato lui a curarlo togliendogli con delicatezza lo scotch dal muso e poi a medicarlo.
Christian Bressan, 30 anni, guardia giurata, proprietario del dobermann è stato denunciato per maltrattamento all’animale.

Godega s. Urbano (Tv): Strage di gatti
Continua a Bibano la persecuzione contro i gatti di Gianfranco Cella. Ieri il giovane ha portato dal veterinario l'ennesimo micio deceduto l'altra sera nei pressi della sua abitazione, con i sintomi tipici dell'avvelenamento. Toccherà a un veterinaio stabilire con precisione la causa della morte del felino. Ormai è un autentico stillicidio.
 

Calalzo (Bl): Casi di maltrattamento in tutto il cadore
Caccia grossa" a gatti e a piccoli animali domestici a Calalzo e in Cadore: la LAV vigila.
L'associazione animalista, venuta a conoscenza dei più recenti e gravi fatti accaduti nel paese centrocadorino, preferisce attendere gli sviluppi delle indagini, affidate ai carabinieri di Pieve, prima di pronunciarsi sull'accaduto.
Emerge comunque che da tempo l'intero comprensorio dell'alto bellunese si trova sotto stretto controllo: troppi i casi di indiscriminate uccisioni ai danni di animali casalinghi, non solo in tempo di apertura della caccia; troppi i silenzi che tendono a coprire tale genere di atti criminosi.
E non certo solo a Calalzo, dove pure la percentuale di maltrattamenti o uccisioni è piuttosto elevata, come dimostra il recente caso della gabbia-trappola anti-volpi allestita nei pressi della stazione ferroviaria e che, guarda caso, ha catturato un felino e non l'agognato animale selvatico colpito da rabbia; così, a Lorenzago, da tempo si vocifera di polpette avvelenate destinate ai cani; in altri centri si parla invece senza mezzi termine di animali colpiti da pallini durante comuni passeggiate, oppure sfiorati e feriti (fortunatamente solo di striscio) da proiettili; infine di bastonate o di altri comportamenti sadici nei confronti dei cosiddetti "migliori amici dell'uomo".

Calalzo (Bl): Mattanza di gatti con le armi da fuoco
Chi, a Calalzo, si diverte ad ammazzare con sistematicità i gatti, servendosi addirittura di armi da fuoco o simili? La domanda richiede risposte certe ed urgenti, dati i numerosi episodi che sembrano susseguirsi nel tempo, ad infrangere le leggi su maltrattamenti ed uccisioni dei piccoli animali anche domestici e a mettere a repentaglio la stessa sicurezza delle persone.

Lumarzo (Ge): Lascia i cani nel furgone. Al ritorno lo aspetta una denuncia
Quei due cagnotti soli, rinchiusi per troppo tempo dentro un'automobile devono aver fatto parecchio intenerire i passanti di via Flora, ad Albaro. I loro guaiti, quella lingua a penzoloni fuori dalla bocca manifestavano un forte disagio. A tal punto che l'altra mattina attorno all'automobile, una Renault Kangoo, si è formato un capannello di gente.
C'era chi proponeva di forzare la portiera per liberare le povere bestiole e chi invece, molto più saggiamente, ha consigliato di chiamare i soccorsi. Così sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i pompieri del comando provinciale. I soccorritori stavano per procedere, e quindi liberare i due cagnotti, quando improvvisamente è spuntato il titolare del mezzo, tal Antonio di Lumarzo di 32 anni.

Perugia: Uccisa da un cappio la mascotte di piazza Garibaldi
bambini di Piazza d'Armi lo consideravano la loro mascotte. Quel piccolo bastardino di colore nero che gironzolava per i palazzi di via Pontano aveva trovato almeno una decina di padroni, che a turno lo nutrivano e coccolavano come i suoi simili più fortunati. Ma la bella favola di Black si è conclusa tragicamente qualche giorno fa dentro l'auto di servizio della polizia veterinaria: il cane sarebbe rimasto strozzato dal cappio con cui era stato legato dagli addetti al servizio della Asl. Soltanto una tragica fatalità? Gli interrogativi sulla sorte del cane si accavallano. Tra la rabbia dei bambini e dei pochi condomini che avrebbero voluto farlo restare nel cortile del palazzo del civico 51 di via Pontano.

Pontedera (Pi): Sparano al capriolo e lo finiscono a bastonate
Un cucciolo di capriolo ferito alle zampe e finito brutalmente a bastonate. Chi lo ha ucciso rimane un mistero, ma nei guai è finito il cacciatore che, grazie al fiuto dei suoi cani, trovò la carcassa dell'animale, appena massacrato, e la raccolse. S. G., 49 anni, di Lari, il 21 ottobre 2001, era nell'area di ripopolamento e cattura in località Poggi di Miemo, tra Chianni e Montecatini Valdicecina. Tornava a casa, quando fu fermato dagli agenti della polizia provinciale di Pisa, che avevano udito lo sparo ed i lamenti di agonia del capriolo abbattutto. Lo trovarono in un sacco, nel bagagaliaio della vettura di S. G.. E denunciarono il larigiano per aver ucciso la bestiola in un periodo in cui la caccia era vietata. Ieri il processo, celebrato al tribunale di Pontedera, di fronte al giudice Paola Giovannelli. Dal dibattimento è emerso che le munizioni del cacciatore di Lari erano diverse da quelle rinvenute sulla carcassa. Il fucile era freddo e il capriolo era morto da pochi minuti. Quindi G. S. è stato assolto per non aver commesso il fatto. Chi ha ucciso il cucciolo l'ha fatta franca. 

Siniscola (Nu): Cani e gatti vittime dei soliti violenti
Cani e gatti che scompaiono nel nulla o che dopo le ricerche dei proprietari, vengono trovati avvelenati da bocconi alla stricnina. È quanto sta accadendo alla periferia di Siniscola, in zona Duai, nei pressi della strada che conduce alla Caletta. La segnalazione arriva da alcuni cittadini che hanno perso il loro animale domestico. «Yago era una dolcissima gattina proveniente dall’isola di Pianosa, e giunta in Sardegna dopo la chiusura del carcere quando tutti i piccoli felini, erano stati dati in adozione - dice un ragazzo - la sua scomparsa, potrebbe essere considerata causale, ma la cosa strana è che nel circondario, il numero delle bestiole scomparse aumenta ogni giorno». Esistono individui che mal tollerano la presenza di animali nei loro giardini, è però inaccettabile che qualcuno se ne liberi predisponendo trappole come si dice in giro, catturando i gatti, e poi liberandoli in zone disabitate del litorale. «Ancora più intollerabile - dice il proprietario di Yago - è che nel nostro quartiere, si trovino sempre più spesso gatti morti o mutilati suscitando l’indignazione della gente. Il maltrattamento agli animali, sono puniti severamente dal codice penale, mentre attualmente in parlamento.

Cengio (Sa): Strage di gatti e colombi con esche al veleno
Ancora episodi di violenza contro gli animali. In via Marconi, nel centro del paese, un gatto è morto dopo aver ingerito bocconi avvelenati, e decine di colombi hanno subito analoga sorte. Ci sarebbero alcuni testimoni, ma forse per timore di ritorsioni hanno preferito non presentare alcuna denuncia o segnalazione. Una vicenda che si aggiunge quella che nelle scorse settimane aveva spinto un gruppo di residenti di Cengio-Chiesa ad esporre uno striscione contro l'avvelenatore. In quel caso erano stati uccisi sette gattini. Nello stesso periodo, in frazione Lidora, a Cosseria, altri quattro gatti erano morti per esche avvelenate. Episodi sui quali ora stanno indagando i volontari delle associazioni animaliste.

 Porto Empedocle (Ag): Cani randagi avvelenati
E' allarme avvelenamento dei cani randagi a Porto Empedocle. Nella sola giornata di ieri si sono contati ben sette cani deceduti perché avvelenati da polpette che contengono veleno per topi. Guarda caso si tratta di animali che erano stati fatti sterilizzare dall'Associazione empedoclina difesa dei randagi: «Le polpette fanno gola ai randagi – dice Assuntina Dani Rametta che è la presidentessa dell'Associazione dei randagi - che finiscono con il perdere la vita perché mangiano il veleno per topi. Chiedo al sindaco ed all'ufficiale sanitario che venga effettuata una ispezione per capire cosa realmente sia successo. Li abbiamo curati con tanto amore, il Comune ha speso anche delle cifre sostanziose proprio per la sterilizzazione».
 
Oderzo (tv): Cani e gatti uccisi da bocconi al pesticida
Bocconi avvelenati in via Miganza, muoiono cani e gatti, gli amici dell'uomo. Il veleno è potentissimo, sembra del tipo usato per combattere le lumache negli orti, gli abitanti sono indignati. Perchè l'azione, oltre ad essere davvero vergognosa, è pericolosa per le stesse persone. 
 
Ladispoli (Roma): I bracconieri spengono il canto del cigno
Aveva scelto la palude di torre Flavia per covare le sue uova. Un habitat ideale, favorito dal clima della macchia umida e da condizioni ambientali miti. Un colpo di fucile a pallettoni ha infranto il silenzio della notte e reciso la vita di uno splendido esemplare femmina di cigno reale che da alcune settimane nidificava sul litorale di Ladispoli. A compiere lo scellerato gesto, un gruppo di bracconieri che da tempo stanno provocando sconquassi nel tratto di palude racchiuso tra Ladispoli e Campo di Mare. Sulle tracce di questi terroristi dell'ambiente da mesi ci sono le guardie provinciali e la polizia municipale che, però, nelle ore notturne, non possono garantire adeguata sorveglianza nella palude di torre Flavia. 
 
Pisa: Uccide a calci un cane
Si è scagliato contro un pastore tedesco e con rabbia lo ha preso a calci uccidendolo. Autore dell'aggressione è stato un uomo, un turista (tedesco anche lui) in una cicostanza che ha davvero dell'incredibile, verificatasi ieri poco prima dell'ora di pranzo.
Il turista, a sua volta proprietario di un quadrupede di piccola taglia, stava infatti camminando in via Niosi insieme alla moglie quando dalla parte opposta della strada è comparso un altro cane, appunto il pastore tedesco, al guinzaglio del suo padrone che aveva accanto a sé anche i due figli. Alla vista del cagnetto, l'esemplare più grosso si è divincolato e ha raggiunto l'altro animale. Entrambi hanno preso ad abbaiare e sono venuti a contatto. Il padrone del pastore tedesco ha tentato di dividerli, ma nel frattempo il turista d'Oltralpe aveva già iniziato a colpire furiosamente l'intruso con violenti calci. La povera bestia si accasciata a terra rantolante ed è morta. Sull'episodio sono in corso accertamenti da parte della polizia municipale che ha identificato il turista tedesco e ascoltato alcuni testimoni. La vicenda avrà quasi certamente un seguito anche perché il padrone del pastore tedesco ha affidato la carcassa del suo cane a un veterinario perché esegua l'autopsia. 
 
Mantova: Salvato dai vigili urbani cani abbandonato in casa.

Non ha mangiato e bevuto per quasi tre giorni, da quando il padrone è finito in coma all'ospedale e la moglie è corsa a vegliarlo giorno e notte. Il cane, un meticcio di piccola taglia, è stato soccorso e strappato a morte certa dalla polizia municipale in un appartamento di viale Emilia, nel quartiere di Lunetta. Nessuno strascico giudiziario per i padroni, pienamente giustificati dal dramma di una malattia grave e improvvisa.
Ad allertare il comando di viale Fiume, sabato attorno alle cinque del pomeriggio, sono stati i vicini di casa: il cane, stremato dalla fame e dalla sete abbaiava e guaiva da ore. Gli agenti sono intervenuti subito e hanno evitato l'intervento dei vigili del fuoco che avrebbero dovuto forzare la porta d'ingresso. Hanno invece rintracciato una parente dei padroni di casa che ha aperto l'appartamento e consentito il soccorso del cane.
Gli agenti della municipale hanno quindi preso contatto con un veterinario e con il Rifugio del cane, visto che nessuno sembrava in grado di prendersi cura dell'animale. Anche questo problema è stato risolto con un giro di telefonate. I vigili hanno rintracciato degli amici di famiglia che si sono detti disposti a tenere il cane fino a quando sarà necessario. Il cane è stato quindi temporaneamente affidato a loro.

 

Roma: Massacra a calci il suo cane davanti alpoliziotto di quartiere

I passanti l'hanno vista prendere a calci il cane che era al suo seguito, un pastore belga. Increduli e sbigottiti per tanta inutile violenza contro quell’animale indifeso hanno quindi chiamato il 113 che ha immediatamente dirottato in quel posto il poliziotto di quartiere che stava passando proprio l’ì vicino.
La donna, una tossicodipendente abitante nel centro storico, una volta fermata dall’agente, non ha saputo dare una giustificazione al suo comportamento. Ed è stata immediatamente denunciata dai poliziotti del commissariato Trevi-Campo Marzio, diretto primo dirigente Antonio Del Greco, per maltrattamento di animali. Il suo cane, visitato da un veterinario, che ha riscontrato sull'animale i segni delle percosse, è stato affidato invece alla Lega Anti Vivisezione

 

Castellamare (Na): Animali abbandonati o rubati finiscono nelle arene clandestine

Furgoni che scaricano di sera cani per strada, e furgoni che, invece, rapiscono randagi per farne chissà quale uso illegale. La denuncia dell'Adda stabiese, riguarda stavolta uno strano fenomeno che accade con sempre maggior frequenza nella città delle acque. «La scomparsa, e non solo l'arrivo di nuovi animali abbandonati a Castellammare - spiega Rosaria Boccaccini, presidente dell'associazione animalista - ha creato una situazione insostenibile nella nostra città. Da qualche mese, infatti, il ricambio per strada (si contano circa ottocento cani in media tutto l'anno nel territorio cittadino, n.d.r.) è sempre maggiore, e quello che è più assurdo è che la gente che denuncia i vari episodi ci potrebbe aiutare veramente solo cercando di prendere anche il numero di targa di questi veicoli sospetti». Una situazione, quella del randagismo nel comprensorio stabiese, (che da anni aspetta un nuovo canile, mentre si pagano ogni anno per settanta cani circa cento mila euro per il ricovero nella struttura di Torre del Greco), che ha assunto, quindi, a detta dei volontari animalisti, sempre più i contorni di una piaga difficile da curare. A cui si aggiungono oggi anche queste sparizioni incomprensibili, che a detta sempre degli animalisti, potrebbero riguardare il mercato degli pseudoallevatori o degli appassionati di combattimenti clandestini.

 

Spoleto (Pg): cavalli abbattuti a fucilate

Tre cavalli morti e uno in fin di vita. Qualcuno ha caricato un fucile e ha fatto fuoco senza pietà. Lo scenario non è quello di Abilene o del Far West, ma quello selvaggio e disabitato della montagna spoletina che fa da spartiacque tra le località di Patrico e di Ancaiano. Gli animali abbattuti sono stati trovati domenica mattina, proprio nell'area ancaianese, dai proprietari Felice Bartoli e dal giovane figlio Pietro, gestori, con il resto della famiglia, di un fiorente agriturismo a Patrico.
Gli stalloni erano a terra, immersi nel sangue, solo uno dava segni di vita. Per cercare di salvarlo è stato condotto a Montefalco presso una clinica per equini gestita dal dottor Mazzanti.

 

Vittorio Veneto (Tv): Troppi animali avvelenati o maltrattati

Torna il problema del maltrattamento degli animali. Cani e gatti rimangono nel mirino di ignoti che ne provocano la morte avvelenandoli o per mezzo di altri strumenti. Edy Paier residente in val Lapisina a San Floriano, si fa portavoce di molti residenti. «Alcuni cani vengono lasciati legati per diversi giorni, con i proprietari che spesso non vengono a portar loro neanche da mangiare - sostiene Edy Paier - spesso capita di vedere cani legati con soltanto qualche centimetro di catena, animali che avrebbero bisogno di metri di giardino dove correre. Oltre a ciò le loro cucce sono proprio sotto il sole. Adesso, con questo clima non proprio primaverile il problema non esiste, ma d'estate il pericolo aumenta. E' una situazione strana e particolare, che qualsiasi amante degli animali noterebbe senza problemi. Ma non è tutto. Due anni fa in un solo giorno vennero trovati morti ben nove gatti». Nei mesi scorsi sono stati trovati altri cani morti «Ci siamo rivolti agli organismi competenti, polizia municipale e protezione animali, i quali hanno promesso un loro interessamento - dice Edy Paier - Stiamo attendendo che una soluzione venga trovata».

 

Giugliano (Na): troppo cani avvelenati e maltrattati

Randagi maltrattati, avvelenati e portati via dalle strade di Giugliano. Questa la denuncia della Lega antivivisezione, diretta a carabinieri, Asl e Comune, sulle condizioni di un folto gruppo di cani che trova rifugio nella zona Asi. Nel giro di poche settimane ne sono morti per avvelenamento ben quattro, poi ne spariti una decina. Potrebbero aver ingerito il veleno per i topi disseminato lungo il perimetro dell'area, ma gli animalisti sono convinti di trovarsi davanti a gesti colpevoli. «Sono morti sospette- dice Ornella D'Apice, responsabile Lav- che fanno pensare ad atti di inciviltà e intolleranza nei confronti di questi animali docili e indifesi».

 

Montalto di Castro (Vt): Ancora un cane ucciso a fucilate

Ancora un cane ucciso a Montalto di Castro. Questa volta, al posto dei bocconi avvelenati come successo in precedenza, i soliti ignoti hanno usato il fucile. A cadere sotto il colpo di una scarica di pallettoni è stato Taricone, questo il nome del cane maremmano che era libero all'interno di un'azienda di cemento sulla strada Castrense.
A trovare il povero animale a terra esanime è stato il proprietario che ogni giorno gli porta il cibo, accanto è stata ritrovata anche una cartuccia che probabilmente è stata usata per colpirlo. Sul posto si sono recati anche i carabinieri che hanno avviato le indagini

 

Porto Empedocle (Ag): Denunciata la strage dei randagi

È ormai strage di cani randagi nella cittadina marinara. In una settimana sono almeno quindici gli animali stroncati da pasti al veleno, consumati in mezzo alle strade del paese, trasformatesi in molti tratti in veri e propri cimiteri. Gli ultimi «caduti» sono cani sterilizzati appena qualche giorno fa e rimessi in libertà dopo l'effettuazione dell'intervento costato al Comune circa 4 mila euro. I tre randagi sono stati stroncati dalla stessa sostanza che altri cani avevano ingerito nei giorni scorsi, con uguali effetti.

 

Pinzano al Tagliamento (Pn): Altri due casi di avvelenamento di cani

Si torna a parlare di avvelenamento di cani nello Spilimberghese, dopo i casi di moria di quelli da caccia dell’ottobre 2002.
E’ fresca la denuncia contro ignoti, supportata da autopsia e referti, per un «probabilissimo avvelenamento doloso contro i miei cani», presentata alla Procura di Pordenone da Renzo Bortolussi,residente a Pinzano nella frazione Borgo Ampiano.
«Questo – lamenta Bortolussi – non è che l’ennesimo episodio di intimidazioni e minacce, a cui sono oggetto da anni. Da gatti neri ammazzati e gettati nel mio giardino ad altri episodi diretti ad intimorirmi». I cani vittime sono madre e figlio, di 5 e 3 anni, affini al pastore tedesco.
«Nel marzo scorso – racconta Bortolussi – rientrando a casa ho notato che i due cani mostravano segni di grande sofferenza (bava, paralisi agli arti posteriori, tremori). Immediatamente portati dal veterinario Benedet, sono stati sottoposti a trattamenti antibiotici e antitossine del caso. Il veterinario dichiarava riservata la prognosi, per le gravi condizioni in cui versavano i due animali e per la sintomatologia di avvelenamento, che presentavano contrastante. Purtroppo il cane maschio moriva il giorno seguente, per cui veniva sottoposto all’autopsia nel laboratorio zooprofilattico di Pordenone. La madre invece da quel giorno, pur guarita, ha cambiato atteggiamento verso le persone».

 

Carpineti (Re): Cuccioli sgozzati e gettati nel cassonetto

Una denuncia contro ignoti è stata presentata ai carabinieri di Carpineti dopo che diversi cuccioli di cane, appena nati, sono stati abbandonati in un cassonetto dei rifiuti nel centro del paese. A presentarsi in caserma per raccontare l'accaduto è stato un carpinetano che ha assistito, insieme ad altre persone, al ritrovamento dei poveri animali, ma che ha anche cercato di salvare l'unico cucciolo ancora in vita. Oltre ad essere stato gettato tra i rifiuti il cagnolino aveva anche la gola tagliata. Il cagnolino con la gola tagliata è riuscito a sopravvivere solo per poche ore. Una storia davvero terribile, e che potrà avere pesanti conseguenze se saranno individuati i responsabili. Racconta Giorgio Sghedoni, che ha sporto la denuncia: «Sabato pomeriggio ero a fare la spesa in paese quando, vicino ad un negozio, ho notato un capannello di gente che parlava: avevano trovato nel cassonetto dei rifiuti 7 cuccioli di cane. Erano nati solo da poche ore. Ho visto che uno dei cuccioli si muoveva ancora e l'ho subito preso in mano: mi sono accorto che aveva la gola tagliata».
Sghedoni si è recato subito a Castelnovo dal veterinario, sperando di salvare il trovatello: «Dopo aver ricevuto le prime cure dalla dottoressa Boni, l'ho portato a casa, dove io e mia moglie abbiamo fatto il possibile per farlo sopravvivere, ma purtroppo non ce l'ha fatta, e domenica è morto.

 

Spoleto (Pg): Caccia al killer

Raffica di perquisizioni, all'alba di ieri, tra le montagne spoletine. È caccia aperta alla mano, o alle mani, che qualche notte fa hanno ucciso tre cavalli, sulle montagne di Uppiano, ferendone un quarto. E intanto, con le indagini che sono tuttora in corso, sembra prendere sempre più corpo la pista che porta a problemi di confini e motivi legati ad interessi di ordine economico. E' stata esclusa quasi subito, infatti, l'ipotesi che potesse esserci in giro qualche maniaco, con il gusto sadico di uccidere, in modo così spietato, gli animali.

 

Spoleto (Pg): Troppa crudeltà verso queste creature

Sdegno e preoccupazione è stato espresso dall'Una (Associazione Uomo Natura Animali) in relazione agli ultimi episodi di violenza sugli animali che si sono verificati nello Spoletino e anche a Foligno. Basti pensare al gatto appeso e torturatoa Spoleto, al cane Black ucciso con una fucilata a Foligno, al maremmano ammazzato a bottigliate, all'inquietante episodio dei cavalli ammazzati a fucilate a Patrico. «Non esistono giustificazioni nè attentuanti a tanta ferocia — ha commentato Ebe dalle Fabbriche, presidente nazionale dell'Una — e per questo continueremo a batterci per sensibilizzare al rispetto degli animali. Invitiamo anche a segnalare gli episodi di violenza contro gli animali. Chi è violento contro gli animali potrebbe esserlo anche contro le persone».

 

Augusta (Sr): Riesplode l'emergenza randagi

La consegna di una cucciolata di meticci neri al comando dei vigili urbani con successivo «passaggio» per competenza all'assessorato all'ecologia ha riaperto la piaga randagismo con conseguente stato di emergenza perchè fino alle 14 nessuno sapeva cosa fare di otto cuccioli di poche settimane stipati in uno scatolone di cartone senza cibo ne' acqua.

 

Sal Goiliano (Pi): Un pastore tedesco ucciso con polpette avvelenate

Wolf è morto avvelenato. Un altro cane è stato ucciso con il «solito» espediente delle polpette avvelenate a Pontasserchio. L'ennesimo caso di violenza brutale e vigliacca contro un animale indifeso. Questa la triste sorte di un bel pastore tedesco di 7 anni, di nome Wolf. Un animale sano, forte, sempre pronto a giocare e a far feste. E a dare tanta e tanta gioia ai suoi proprietari. Che ora ne piangono la morte cruenta. Forse questo sfortunato pastore tedesco aveva, per così dire, due "torti", che probabilmente possono fornire l'assurdo «movente» della sua tragica fine. Faceva il suo dovere di cane da guardia abbaiando quando estranei o cani lasciati impunemente liberi di scorazzare tra le abitazioni, senza il minimo controllo, si avvicinavano al cancello della cuccia a lui riservata. Ma Wolf era anche un cane pastore ingenuo, buono con tutti, sempre pronto a porgere la zampa e a scodinzolare a tutti quelli che conosceva. Probabilmente ha fatto così anche con colui che lo ha ammazzato. Una persona il cui comportamento certo non merita ulteriori commenti, ma solo di essere condannato opportunamente, così come stabilisce la normativa vigente. Ciò, ovviamente, non riporterà Wolf all'affetto dei suoi proprietari. Ma contribuità a impedire che altri inqualificabili casi del genere si verifichino ancora.

 

Roma: rapiscono i cani e chiedono il riscatto

Saltano, abbaiano, chiedono le coccole Diana e Biagio, i due cani Yorkshire di 4 anni rapiti una settimana fa in una villetta di via Amalfi a Torvaianica. Ora stanno bene anche se Biagio si porta ancora dietro le conseguenze di un'infezione intestinale che si è preso durante la prigionia. Sono felici di essere tornati dalla loro padrona, Rita Masone 41 anni, dal figlio Yuri di 11 che per loro è un compagno di giochi e dai loro cuccioli, rimasti senza genitori per quattro giorni. Insomma è finita bene la brutta avventura per i due cagnolini, di razza purissima e con tanto di pedigree, rapiti giovedì scorso da una banda di quattro polacchi clandestini che per il loro rilascio avevano chiesto alla famiglia un riscatto di 2000 euro.

 

Celano (l'AQ): Aquila reale uccisa dai bocconi avvelenati

E' stata trovata morta dalla Polizia provinciale del circondario di Avezzano nel Parco Velino Sirente una bellissima aquila reale. Il rapace è stato scoperto dagli uomini al comando del tenente Antonio Febo durante una perlustrazione nella zona di Capo di Moro in località Fonte Cituro del corcondario del comune di Collarmele a quota 1400 dal livello del mare. Capo di Moro è un luogo bellissimo patria del vento: in questo periodo vi stanziano al pascolo cavalli e puledri con la presenza di cani randagi. Ed è proprio questo il dubbio: l'aquila in cerca di cibo si è spinta in mezzo al branco dei cavalli ed è incappata in bocconi avvelenati predisposti per i cani randagi.

 

Pigna (Im): Uccisi e mutilati due cervi

Continuano senza sosta - e soprattutto senza un’adeguata opera di contrasto - le azioni di bracconaggio nelle valli dell’entroterra. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa. Due agenti della Polizia provinciale, Mauro Anfosso e Giovanni Calvi hanno ritrovato nella zona di Gouta a Pigna otto zampe di cervo in un lago di sangue. I bracconieri, veri delinquenti che a Imperia (ma anche altrove) sanno di poterla fare franca nel 90 per cento dei casi, hanno catturato i due poveri animali, li hanno uccisi e poi, per portarli via più comodamente, hanno pensato di tagliare loro le zampe: in questo modo hanno potuto farli comodamente stare in qualsiasi bagagliaio di auto.

 

Castellamare (Tp): Uccide il suo cane. Denunciato per maltrattamento

Ha ucciso il suo cane colpevole di aver azzannato alcune pecore custodite in un ovile. E' accaduto, la scorsa notte, a Balata di Baida, nel territorio di Castellammare del Golfo. La bestiole è stata freddata con un colpo di fucile esploso dal suo proprietario: N.A. di 61 anni, allevatore. L'anziano è stato denunciato, dai carabinieri, all'autorità giudiziaria. E' chiamato a rispondere di spari di arma da fuoco e maltrattamento di animali.

 

Monselice (Pd): Rubati due cavalli

Sono riusciti a penetrare fin nelle stalle di villa Buzzacarini. Hanno aperto i box, riuscendo ad accompagnare fuori i due cavalli impauriti. Li hanno fatti camminare per circa trecento metri, prima di caricarli in un furgone. Un furto insolito ma studiato nei minimi particolari, quello messo a segno l'altra notte a Marendole. I ladri questa volta non si sono soffermati su oggetti in oro o altra merce di valore: hanno fissato invece la loro attenzione su due cavalli di otto anni. Il titolare, Francesco Benetti, 58 anni, è pronto a versare del denaro per riavere i suoi amati destrieri. «Sono pronto a pagare - ha ribadito più volte -. Mi basta solo riavere Argante e Creusa».

 

Vittorio Veneto (Tv): Hanno avvelenato la mia Penny

E' Penny - una cagnolina meticcia di appena due anni - l'ultimo caso di avvelenamento degli «amici dell'uomo» che sta imperversando in città. Penny, un incrocio con un bassotto, è morta mercoledì alle 19.30 dopo atroci sofferenze per aver ingerito veleno mentre si trovava nel suo giardino di casa a Carpesica, dove abita con il padrone.
La storia della morte dell'animale, avvenuta in maniera crudele, viene denunciata dal proprietario del cane che a due giorni dalla morte dell'amata cagnolina è ancora sconvolto. «Da alcuni mesi abito con Penny a Carpesica - racconta M.A., 40 anni - e mercoledì poco dopo mezzanotte, al mio ritorno a casa, l'ho trovata agonizzante, riversa a terra in giardino. In preda alla disperazione ho telefonato al veterinario della clinica "Città di Conegliano", dove l'ho trasportata. Il veterinario ha effettuato gli esami del sangue rinvenendo veleni usati in agricoltura, come gli anticrittogamici. Il medico ha tentato di rianimare Penny - prosegue il padrone della cagnolina - le ha somministrato sedativi, le ha praticato alcune flebo, ma alla fine il mio cane purtroppo non ce l'ha fatta. E' morta tra atroci dolori».

 

Piacenza: Il mio cane ammazzato dai bocconi avvelenati

Un cane è stato avvelenato a morte con bocconi probabilmente intrisi di diserbante. E' accaduto l'altra sera in un giardino di via Ottoboni, nella zona di San Lazzaro. Il cane ucciso si chiamava “Gnagno”, era un maschio, incrocio fra un lupo e un collie, aveva tre anni. Con lui è stato avvelenato un altro cane, salvato dai suoi padroni che lo hanno immediatamente portato dal veterinario. Un terzo cane si è invece salvato, non avendo mangiato i bocconi avvelenati. Per questo episodio il proprietario dei cani, Mario Polledri, ha sporto denuncia alla polizia.

 

Santa Sofia (Fo): Caccia al sadico che ferisce i germani reali

Emergenza natura a Santa Sofia. Un misterioso sadico si diverte a decimare una colonia di Germani Reali stanziatasi da qualche anno nel tratto di alveo del fiume Bidente che attraversa l'abitato. Sempre più spesso infatti vengono ritrovati esemplari di questi volatili trafitti da una freccia. Si tratta di dardi di color giallo con la punta d'acciaio, scoccate da una balestra.
Un Germano Reale con una freccia ancora conficcata nel corpo è stato visto ieri sguazzare nelle acque delle Bidente.

 

Fombio (Lo):Cani travolti sulla provinciale di Fombio

Due cani travolti da un'auto mentre attraversano la strada: uno dei due muore, l'altro rimane ferito. L'incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, attorno alle ore 3, sulla Provinciale 20, che collega Fombio a Codogno. Un fuoristrada Bmw, guidato da un uomo che abita a Pizzighettone, in provincia di Cremona, stava procedendo lungo la strada quando i fari della vettura hanno illuminato le sagome di due animali che, improvvisamente, hanno attraversato la carreggiata. L'automobilista ha riferito di avere notato gli animali all'ultimo momento e di avere cercato disperatamente di frenare. Ma non è riuscito ad evitare l'impatto con i due cani, che sono stati travolti. L'urto è stato violento. L'uomo, tuttavia, è riuscito ad evitare che la macchina uscisse di strada e, alcuni metri dopo il punto in cui è avvenuto lo scontro, ha fermato la vettura. Uno dei due cani, un “setter”, giaceva sull'asfalto privo di vita, mentre l'altro, un pastore maremmano, era rimasto ferito.

 

Castelleone (Cr): 7 cuccioli di volpe salvati

Impauriti, con il pelo arruffato e col biberon in bocca, i sette cuccioli di volpe arrivati giovedì notte a Cascina Stella assomigliano molto a dei gattini appena nati. Certo, sono un po’ più grossi (pesano mediamente 570 grammi) ma a prenderli in braccio sembra quasi che facciano le fusa. Fra cinque o sei mesi, magari, i gatti se li mangeranno, ma fino ad allora, cioè finchè non saranno autonomi.

 

Thiene (Vc): Gattino liberato grazie ai Cc

Sono dovute intervenire le guardie zoofile, aiutate dai carabinieri di Thiene, per liberare un gattino rimasto incastrato in un box di lamiera. E’ stato il miagolio continuo, per quattro giorni e quattro notti, a far impietosire un cittadino, che ha poi avvisato l’Enpa.
«Nonostante i numerosi appelli alla sensibilità delle persone ed alle pressanti campagne per la sterilizzazione dei gatti randagi nelle colonie feline, come ogni anno si ripresenta in questa stagione il grave problema dell'abbandono di numerose cucciolate di gattini.-

 

Bagnolo (Mn): Cani maltrattati

Stanno meglio. Sono curati. Seguiti. Nutriti con attenzione. Ma per i 52 cani reduci dal canile-allevamento di Bagnolo, cui l'Asl e i carabinieri hanno fatto mettere i sigilli per le pessime condizioni in cui versava, le buone notizie non si fermano qui. Si sta mettendo in moto, infatti, la campagna perché le bestiole trovino una casa.

 

Farra di Soligo (Tv): Arturo. Labrador avvelenato

E' Arturo, un labrador di 5 anni, l'ultimo di una lunga serie di cani avvelenati. Arturo è morto mentre stava correndo nei prati tra Farra e Sernaglia. La proprietaria del cane ha denunciato l'accaduto ai carabinieri e all' Usl 7. «Mia madre - racconta Chiara Ballancin, 29 anni, residente a Soligo, proprietaria del cane - una quindicina di giorni fa aveva portato Arturo a correre nei prati vicino a una stradina sterrata dove di solito si va a fare footing. A un certo punto l'ha visto con le gambe tremanti e la bava alla bocca. Il tempo di portarlo dal veterinario a Solighetto e il cane era già morto».
«Il veterinario che l'ha visitato - prosegue Choiara Ballancin - ha detto che il cane deve aver ingerito un boccone preparato con carne e un diserbante inodore usato in agricoltura. Non ho voluto inferire ulteriormente sul mio cane, sottoponendolo all'autopsia, ma credo che ci sia in giro qualcuno che si diverte ad ammazzare i cani, come già successo per altri casi nella zona del Quartier del Piave».

 

Cortemaggiore (Pc): Gatti affidati e poi massacrati

Si facevano affidare gatti dai gattili di Cremona e di Piacenza assicurando di essere amici degli animali. Poi li massacravano brutalmente. Otto felini sono spariti nel nulla, probabilmente dopo atroci sofferenze. Due sono stati trovati gravemente feriti dai carabinieri e salvati da veterinari di Gadesco e di Busseto. Le sevizie sarebbero accadute negli ultimi mesi in un’abitazione di Cortemaggiore (Piacenza). Una coppia di giovani conviventi è stata denunciata. L’operazione dei carabinieri è partita dai sospetti dei veterinari ai quali talvolta i due si erano rivolti.

 

Ravenna: Bocconi killer

Un episodio estremamente grave è accaduto in pieno centro storico. Un cane è morto avvelenato dopo aver mangiato alcuni bocconi di carne nei quali era stato inoculato, con ogni probabilità, un anticrittogamico. 'Valentino' è stato ucciso in vicolo Montini, una viuzza laterale di via Tonducci, che corre a fianco del parco Tassinari. Intorno alle 4.30 dell'altra mattina, il padrone ha fatto uscire il cane in strada, senza ovviamente temere nulla. Il barboncino ha zampettato pochi metri e ha trovato i bocconcini: tanti cubetti di mortadella in fila sull'asfalto. Un attimo e ha addentato alcuni pezzi di carne. Il padrone ha notato che il cagnolino aveva ingoiato qualcosa, ma non ci ha fatto caso, perchè in quella zona c'è spesso qualcosa da mangiare anche per gli uccellini e molte volte 'Valentino' andava a 'piluccare' qualcosa. Poi il padrone del cane è andato a lavorare. Circa 5 ore dopo, la persona che aveva in custodia il barboncino ha notato che l'animale stava malissimo. Inutile purtroppo l'accorrere di un veterinario.

 

Sirtori (Le): Nala, salvata quando nessuno sperava più

Un episodio gravissimo ma con un lieto fine ha avuto per protagonista un bellissimo cane di quattro anni di nome Nala. Il cane era scomparso dalla casa di Sirtori in cui viveva domenica scorsa. Si era pensato a una fuga o a un incidente. Invece venerdì pomeriggio un uomo che passeggiava in un bosco ha intravisto l'animale preso a un laccio. Subito è scattato l'allarme e sono intervenuti i volontari del Wwf guidati da Sandro Lavelli. Le condizioni dell'animale sono apparse subito gravi. Infatti il cane era bloccato al laccio da ormai cinque giorni e la zampa imbrigliata al laccio, realizzato con il filo del freno di una bicicletta, era gravemente lesionata, tanto che l'arto era ormai in necrosi. Molte le difficoltà per riuscire a liberare l'animale della trappola. Una volta liberata dal laccio, la cagna è subito stata affidata alle cure di un veterinario che ha dovuto medicare e massaggiare a lungo l'arto per far riprendere la circolazione. Grande la gioia della piccola padrona di Nala che dopo cinque giorni di tristezza ha potuto riabbracciare il suo adorato cane.
Resta però la gravità dell'episodio come spiega Lavelli: «Purtroppo in Brianza stanno avvenendo tantissimi episodi come questi. Qualcuno mette questi lacci o bocconcini avvelenati per eliminare le volpi Ma assai spesso le vitime sono cani o gatti. Infatti queste trappole sono assai spesso posizionate vicino ai paesi».

 

Imperia: Macellavano capretti clandestinamente

Capretti sgozzati nell'orto di casa: intervengono i carabinieri e denunciano tre anziani. E' accaduto l'altra mattina lungo strada Colla dove è scattato l'allarme per via dei disperati lamenti. I belati dei poveri animali erano stati avvertiti dai vicini di casa i quali, preoccupati, hanno pensato di avvertire il 112. Una pattuglia della radiomobile è accorsa sul posto ed ha scoperto che nel giardino di un'abitazione si stava procedendo a una vera e propria macellazione clandestina. Alcune piccole capre, cibo della tradizione indicato da alcune cucine regionali, erano già state uccise. Altre erano in attesa di finire sgozzate.

 

Piacenza: Salvano cavalla abbandonata

Una cavalla abbandonata che stava partorendo in pessime condizioni di salute è stata salvata, grazie all'intervento di una pattuglia della polizia municipale. E' accaduto l'altra sera nei pressi della strada Gragnana. Fra i tanti interventi e controlli che hanno visto impegnati gli uomini della municipale, anche quello della cavalla salvata e che ha potuto dare alla luce un puledrino. Non è andata altrettanto bene al proprietario dell'animale che è stato denunciato a piede libero per maltrattamento di animali.

 

Bologna: Strage di una colonia di gatti

Come regalo di Pasqua, bocconi al topicida. Risultato, una strage di gatti (nella foto) per una morte lenta e sofferta, nonostante le cure che ad alcuni dei mici sono state subito prodigate. E' accaduto fra giovedì e domenica in una colonia felina, regolarmente registrata dal Comune, nei pressi di Gaggio Montano, in località Volpara. Il 'bilancio', per ora, è di sette mici morti, e di diversi altri che presentano chiari sintomi di avvelenamento. Uno è ancora gravissimo, in cura da una veterinaria di Vergato.

 

Gorizia: Ancora un caso di avvelenamento

Un nuovo caso di avvelenamento di animali nella zona di via San Gabriele. Dopo quelli segnalati venerdì dall’Aipa (un cane e un gatto avevano ingerito cibo contenente diserbanti) è ora un cittadino a segnalare un altro, incivile caso. «Vittima» un gatto dal nome Kiki. Racconta il lettore Claudio Scaramuzza:
«Solo grazie all’aiuto della commessa del negozio di ortofrutta adiacente al confine e del finanziere di turno sono riuscito a portare in tempo la povera bestiola, che era già in preda ai vari e terribili effetti del veleno, dal veterinario e quindi a salvargli la vita.

 

Rimini: Bocconi alla stricnina
 

«E' morto tra le braccia di mia figlia nel giro di un
quarto d'ora. E' stato orribile». Non se la scorderà facilmente Benito Martini la Pasqua appena passata. Domenica il suo cane, «un bel dobermann femmina di 8 anni», è morto dopo aver ingoiato alcuni bocconi avvelenati nei campi vicino alla fabbrica dell'Unicem, a Poggio Berni.
«E' il terzo cane che uccidono in queste settimane. Prima è accaduto ai nostri vicini di casa, adesso a noi. Una vera strage», ricorda Martini. Quasi un mese fa, sempre per lo stesso motivo, erano morti infatti Bingo e Beo, i cani di altre due famiglie che abitano in via Treves. Tutti scomparsi in maniera atroce, sotto l'effetto della stricnina iniettata dai cacciatori della zona per sterminare le volpi.

 
Sedico (Bl): Rubano uncane di razza
Una nuova industria del crimine sembra prendere piede in provincia. Si tratta di quella del furto di cani di razza, su commissione, operata da esperti senza scrupoli, che lavorano con abilità sconcertante quanto preoccupante. L'ultima segnalazione arriva da Sedico dove, da una villetta di via Palladio, nella zona residenziale prossima a quella sportiva di Ricolt, è stato rubato un Labrador di sei mesi. Un furto, per come è stato messo a segno, esemplare e preoccupante. L'animale è un cane con pedegree razza, un Labrador appunto, di una razza che va molto di moda e che viene molto richiesta, quindi, sul mercato. Anche l'età del cane lascia capire chiaramente che si ha a che fare con professionisti che operano molto probabilmente su commissione. Camilla, questo il nome del Labrador rapito, ha sei mesi e, dunque, può ancora essere ammaestrata a piacimento. "Da qualche anno - lamenta la proprietaria Nicla Soppelsa De Nardin - abitiamo questa casetta in via Palladio. Prima di entrare in casa abbiamo deciso di dotarla di antifurto in modo da evitare eventuali visite indesiderate. Ma non avremmo mai pensato di dover installare l'antifurto anche nel canile, a soli tre metri dall'abitazione, a sua volta recintata da siepe e staccionata. Invece mercoledì sera, intorno alle 21,30, qualcuno è entrato nel giardino, ha tranciato il lucchetto del canile, ha rubato Camilla, il cagnolino Labrador di sei mesi. Provate a immaginare il dispiacere mio e di mio marito nel trovare il canile vuoto, e la disperazione di mio figlio Lorenzo, di sei anni, che non rivedrà più il suo amato e tanto desiderato cagnolino". L'appello finale è quasi scontato: chi ha intenzione di acquistare uun cucciolo di Labrador, e vuole evitare di acquistarne uno rubato, ne verifichi bene la provenienza. E' possibile farlo facendo controllare il microchip di riconoscimento collocato dietro l'orecchio.

 
Vidor (Bl): Ci stanno ammazzando i cani
Anche a Colbertaldo di Vidor si stanno verificando, dopo quanto successo recentemente ad Oderzo e nel Vittoriese, avvelenamenti di cani, uccisi da bocconi al pesticida. L'ultimo in ordine di tempo è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri presso l'Azienda Agricola di proprietà di Benvenuto Giotto, poco distante dal Santuario della Madonna delle Grazie.Vittima di questa azione vergognosa è un bel pastore tedesco che la famiglia accudiva con cura da tempo.

 
Aulla (M.C.): Trovata cagnolina maltrattata
Segni particolari: manto nero, un collare verde con borchie dorate e… la pelle tumefatta da percosse. Una cagnolina vandeana, giovane mamma di sei cuccioli, perduta o forse abbandonata, è stata ripetutamente colpita da qualcuno che evidentemente non soltanto non ama gli animali, ma non si fa scrupoli a picchiarli selvaggiamente.
La cagnolina, chiamata Cremina da una famiglia che l'ha trovata mentre girovagava per la campagna di Bigliolo, frazione del comune di Aulla, sembra sia stata allevata da qualcuno che aveva dei bambini: ha le movenze e la delicatezza dei gesti di un animale tenuto in casa, in una famiglia.

 
Merano: Squartato da una badilata
La vicenda di Jimmy, gattone bianco e nero, comprende un capitolo da film dell'orrore e due che potrebbero essere uscire dal libro Cuore. La sua vita libera e tranquilla in Via Monastero, infatti, alcune settimane fa si è incrociata con quella di un Orco che, in maniera raccapricciante, lo ha affrontato con un attrezzo tagliente (probabilmente un badile) colpendolo in maniera violentissima al posteriore quasi squartandolo. La «sciabolata» ha fatto scempio, tanto da amputargli di netto un gluteo, la coscia e la gamba posteriori destre, arrivando persino ad asportargli una parte del fianco. Miracolosamente, nonostante le vaste ferite, l'animale non è morto dissanguato e si pensa che l'arteria femorale, recisa dal bestiale colpo, si sia chiusa e cauterizzata sotto il peso del corpicino rimasto privo di sostegno. L'agonia del povero micio è durata due intere giornate e sarebbe ben presto finita in maniera tragica, considerando che la ferita, pur con l'emorragia bloccata, si era già infettata e si stava riempiendo di parassiti.
Fortuna ha voluto che il gatto oramai allo stremo (qui siamo ai capitoli da libro Cuore) è stato notato e raccolto da un'amorevole donna che, con un cartone contenente il martoriato gatto nelle mani, ha bussato alla clinica veteri