L'Arena
Martedì 26 Marzo 2002

SANGUINETTO. Un gruppo di toreri spagnoli ha formalizzato la proposta all'amministrazione
 
 
Festa del toro con corrida in provincia di Verona?  
 «Sarà incruenta, ma non sappiamo se in Italia è legale»

 
Sanguinetto. Una corrida vera, anche se senza spargimento di sangue: potrebbe essere questa la novità della prossima Festa del toro che si terrà dal 16 al 21 maggio prossimi. La proposta - arrivata nei giorni scorsi sul tavolo del sindaco, che la sta vagliando insieme ai membri del comitato - arriva direttamente dalla Spagna: dal gruppo di toreri che lo scorso anno hanno visitato la festa. L'idea è quella di un'esibizione senza l'uso delle micidiali spade e, quindi, assolutamente incruenta. La legge in Italia vieta infatti lo svolgimento di corride come quelle che si tengono per tradizione in Spagna, ritenendo tale attività un vero e proprio maltrattamento di animali che vengono uccisi infliggendo loro notevoli sofferenze. Proprio per questo sindaco e comitato stanno studiando la possibilità di concretizzare la proposta ricevuta dai toreri spagnoli. Al pubblico, comunque, non verranno proposte scene di sangue ma solamente toreri che scenderanno nell'arena armati unicamente con il drappo rosso, in una sfida che potrebbe essere considerata alla pari con i possenti animali. Gli organizzatori della festa si stanno attivando per verificare se uno spettacolo taumaturgico si può tenere anche a Sanguinetto sempre nel pieno rispetto degli animali
coinvolti. «Non sono sicuro che la corrida si possa fare - dice il primo cittadino -. Di sicuro c'è il fatto che stiamo cercando la strada per consentire a questi spagnoli di portare lo spettacolo a Sanguinetto. Noi siamo favorevoli solo se non ci saranno maltrattamenti per gli animali.
Quindi nell'arena che eventualmente realizzeremo nei pressi della festa ci saranno solo toreri disarmati». Chi si aspettasse pertanto una vera e propria corrida spagnola, dove il povero toro viene martoriato con innumerevoli fendenti prima di accasciarsi al suolo privo di vita, resterà alquanto deluso. Gli organizzatori della manifestazione intanto sono alle prese con gli aspetti puramente tecnici della fiera, in particolare con l'organizzazione del Palio e gli espositori. «Corrida a parte - spiega
Alessio Martini, segretario del comitato per la festa del toro - stiamo lavorando per organizzare al meglio il palio con le associazioni locali.
Quest'anno vogliamo allestire un vero e proprio mercato medievale per tutta la durata della manifestazione all'ingresso del castello e nel cortile interno. Per quanto riguarda gli stand espositivi devo dire che purtroppo non abbiamo spazi a sufficienza per accogliere tutte le domande che sono arrivate».
La festa del toro proseguirà anche nei giorni 24, 25 e 26 maggio con la prima edizione della festa dello sportivo che si chiamerà «Toro bier sport in fest».
Riccardo Mirandola 
 

 

L'Arena
Venerdì 29 Marzo 2002

Valanga di lettere da tutta Italia

La prima ondata è di una trentina di lettere in posta elettronica arrivate in redazione e in buona parte anche al Comune di Sanguinetto. Sono spedite un po' da tutta Italia e indicano il buon funzionamento del passaparola tra
gli amici degli animali. Pubblichiamo alcune di queste e-mail. Altre sono arrivate da Raffaella di Ostuni (Bari), Ombretta Miotto di Milano, Marinagela Corrieri e Leandro Bianchi del gruppo Bairo di Firenze, Raffella Frasca di Brescia, Paola Pardo, Viviana Schiavetta, S. Forlani, Suaria Maria Morena, Benedetta, Silvia Francioni, Marina Berati, Rossella Armanasco, Andrea Sozzi, Lucilla Mattei, Gabriella Sgariboldi di Milano, Simona Martini, Lara Ballatore, Stefania Simoni, Ursula Mazzucchetti di Porto Ercole (Grosseto), e molti altri.

l Ho letto l'interesse del Comune di Sanguinetto ad ospitare toreri spagnoli per la Festa del toro.
Perché autorizzare una manifestazione con l'uso, anche incruento, della corrida?
Non si fa che pubblicizzare uno spettacolo di massacro condannato da chiunque abbia rispetto per gli animali.
Cosa ci può essere di divertente nel mostrare un «pagliaccio» che ostenta bravura davanti a una bestia terrorizzata? Cosa ci può essere di educativo per i nostri figli?
C'è già tanta violenza in Italia... basta per favore!
Maria Grazia Zanellato
Torino

l La legge italiana, fortunatamente, proibisce di sottoporre gli animali a «condizioni incompatibili con la loro natura, valutata anche secondo la necessità etologiche della specie» (art. 727 C.P.). Ve lo
ricordate?
Questo vuol dire che organizzare una corrida in Italia è Reato!!! Che un tale reato sia contemplato proprio da una pubblica amministrazione è il colmo del grottesco.
Carmen Dell'Aversano
Università di Pisa

l Vi scriviamo per manifestare il nostro fermo No ad ogni tipo di spettacolo che includa maltrattamenti agli animali: tra questi spettacoli barbari, c'è in primis, la corrida.
Nemmeno in Spagna, dove la corrida è nata, l'opinione pubblica si trova a favore: stanno chiudendo le plazas de toros ed il movimento anti-corrida è fortissimo; per questo i toreri tentano di esportare il loro macabro
spettacolo all'estero.
Vi preghiamo di non accettare l'organizzazione di uno spettacolo di sangue e tortura, quale è la corrida. «Solo un sadico può divertirsi con la sofferenza altrui».
A. Sagramora
F. Cancelleri
Como

1 La festa del Toro: in molte parti d'Italia si sono fatti e si stanno facendo passi in avanti riguardo a feste che coinvolgono animali.
Questo sinceramente, nonostante il Vostro buon proposito, mi sembra un passo indietro.
Quale sarebbe, secondo Voi, il positivo effetto che si otterrebbe portando gente a vedere una semi-corrida incruenta?
Armando Croce
Rosciolo (Aquila)

1Io reputo che in ogni festa l'uso di animali vada proibita; si dovrebbe utilizzare solo l'abilità e l'arte umana (e questo sarebbe un vero segno di civiltà e di rispetto per gli animali), in quanto si utilizzerebbero esseri
consenzienti e non sfruttati. L'uso di animali in uno spettacolo è sempre una forma di maltrattamento, anche senza ricorrere alle armi, si tratta di sottoporre gli animali a «condizioni incompatibili con la loro natura,
valutata anche secondo la necessità etologiche della specie» (art. 727 C.P.). Non direi proprio, e sarete concordi con me, che una corrida possa essere considerata attività compatibile alla natura di un toro, se pur
incruenta che sia.
Vorrei porre l'attenzione su un altro punto: autorizzando questo spettacolo e pubblicizzandolo, si farebbe implicitamente propaganda alla corrida spagnola (e forse questo è il fine ultimo dei toreri che si sono proposti);
questo tipo di corrida va invece fermamente boicottata, per la ferocia particolare dei suoi riti. Altri Comuni hanno abolito delle manifestazioni con uso di animali, sostituendoli con attività più civili e invece Voi le
introducete, regredendo?
Giulia Maglione
Torino

1Ogni festa che usi gli animali va proibita, non incoraggiata, perché si tratta comunque di sottoporre gli animali a «condizioni incompatibili con la loro natura, valutata anche secondo le necessità etologiche della specie»
(art. 727 C.P.) e non si può dire che una corrida, se pure incruenta, sia un'attività «naturale» per i tori. Come si può promuovere o provare del divertimento a spese della sofferenza di altri animali? Sicuramente questi
spettacoli forniscono anche un modello aducativo errato, in quanto abituato a non empatizzare con il dolore altrui, al contrario, propongono una chiara seppure implicita accettazione del non rispetto e della violenza.
Inoltre, organizzando quelto spettacolo si farebbe anche pubblicità alla corrida spagnola, che va invece biocottata in quanto si tratta di un retaggio barbarico che nulla ha a che vedere con la tradizione, di uno
spettacolo cruento e terribile, una macchina per spillare soldi ai turisti.
Non sarebbe meglio, più divertente e intelligente, usare nelle feste e negli spettacoli solo l'abilità umana, senza sfruttare gli animali? Questo sarebbe un vero segno di civiltà.
Angelica Mereu
Milano

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