Il Tirreno - Empoli                       venerdì 28 giugno 2002
 

La denuncia di An che poi attacca il Comune: «Tante promesse mai mantenute per la nuova struttura del gattile»
Animali lasciati sotto il sole, «prigionieri» in gabbia


EMPOLI. In una gabbia, al sole, alla periferia della città. Senza che nessuno, in questi giorni di caldo eccezionale, si sia preso cura di loro. La denuncia è di alleanza Nazionale. La fanno Paolo Baroncelli e Nicola Nascost che chiedono maggiore controllo sulle condizioni degli animali. Ma dalla pratica (che fa supporre quanto, spesso, la gente non li ama) si passa alle vicende politiche. È Nascosti a puntare il dito sulla questione del gattile. «Il Comune si è preso questo impegno da oltre un anno e mezzo - dice - Lo ha fatto con l'associazione che si occupa di questi animali, gli Aristogatti: una soluzione alternativa a quella attuale, per il gattile». Adesso i gatti sono ricoverati in via Majorana, nella zona di Carraia. Si era parlato di ricavarne una nuova struttura dalla ex discarica di Monteboro. «Ma di questo si è solo parlato - sottolinea Nascosti - perché da un bel po' di tempo, invece, non se ne discute più. Mi auguro che l'associazione Aristigatti continui con la sua opera, atrimenti per questi animali rimarranno soltanto le promesse, non mantenute, dell'amministrazione».

 

MESSAGGIO TIPO INVIATO DAL GRUPPO BAIRO IN DATA 30/06/2002
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Cc: [email protected] ; [email protected]>; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] [email protected]

Egregi signori

Siamo grati a AN che ha sollevato la questione del maltrattamento degli animali e dei ritardi nell'attuazione delle leggi a loro favore.
Abbiamo visitato il gattile dell'associazione  Aristogatti ed escludendo i recinti in cui alcuni animali vivono per motivi giustificati, il resto della popolazione felina vive libero in un bel campo con alberi e piante e può muoversi come fosse nel giaridno di casa.

Non approviamo i gattili come recinti, come canili, pensiamo che sia una vera offesa alla felinità anche perchè la legge 281 del 14 agosto 1991 prevede la tutela delle colonie feline cittadine. Ovvero di gatti liberi, stanziati sul territorio, recensiti, curati, nutriti e accuditi dalle gattare che supportano il comune.

Ci auguriamo che l'amministrazione empolese voglia ispirarsi all'esperienza di Firenze che ha istituito l'Ufficio Tuitela Colonie Feline valorizzando così il dettato della legge citata, proteggendo i propri animali e impedendo situazioni di grave malessere e maltrattamento.

Altrimenti si può solo asserire che, in Italia, le leggi siano soltanto carta straccia.

nome....cognome.....città
Gruppo Bairo  bairo.info

p.s. articolo di cronaca in allegato

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