GIORNALE DEL POPOLO
Quotidiano della Svizzera italiana
 
21/07/04
 
 
ANIMALI  Mentre continua il traffico dai valichi del Mendrisiotto c’è chi lotta a Riva San Vitale
Di che fare inorridire San Francesco d’Assisi
Deportazioni vengono segnalate da Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio Grecia e da tutto l’est europeo. Luogo di destinazione? Svizzera, Germania, Austria, dove si trovano i laboratori di vivisezione. Molti avevano un proprietario e sono stati rapiti.


Non tutti sono emuli di San Francesco, ma gli amici degli animali sono numerosissimi anche in Ticino. A loro la notizia che stiamo per dare recherà sicuramente sofferenza e non fa certo onore ad una società civile. Regolarmente, infatti, anche dai valichi del Mendrisiotto transitano carichi di bestiole destinate alla vivisezione. A Como è in fase di progettazione un “ museo dell’Olocausto degli animali”. « Sono già stati raccolti documenti che dimostrano le atrocità commesse » , spiega Simone Lucchetti, rappresentante della Lega antivivisezione della provincia lariana. Da parte elvetica abbiamo rivolto alcune domande a Sabrina Piacente, rappresentante dell’ATRA ( Associazione ticinese per l’abolizione della vivisezione). 
Il traffico di animali destinati ai laboratori attraverso i valichi del Mendrisiotto si è intensificato recentemente?

« Ci risulta che il traffico di animali clandestino sia costante, sappiamo che settimanalmente partono carichi di randagi provenienti dall’Italia e dal resto d’Europa, così come anche dal Ticino. La destinazione non é nota, apparentemente andrebbero tutti dati in adozione a famiglie tedesche che a quanto pare non ne hanno abbastanza dei loro. Cosa che comunque non giustifica l’altissimo numero di animali che passano di nascosto le frontiere. La cosa strana è che in Svizzera, Germania e Austria pare arrivino i randagi di tutta Europa, tutti ufficialmente per essere adottati da famiglie.
Questa situazione, che si potrae da decenni, fa sorgere qualche dubbio: se i randagi andassero davvero a finire ad amorevoli famiglie d’oltralpe, a quest’ora ognuna di loro ( comprese quelle che non amano gli animali) dovrebbero avere almeno una quindicina di cani e una ventina di gatti in casa, e ancora non basterebbero! Cercando delle spiegazioni plausibili non possiamo che notare che in Svizzera, Germania e Austria esiste la maggiore concentrazione di laboratori, di Università scientifiche, di industrie farmaceutiche d’Europa » . 
Chi avete al vostro fianco per lottare contro questo commercio?

« Le autorità hanno mostrato un interesse che comunque si riduce a quello che è la questione dell’evasione fiscale, ma non vediamo dei risultati tangibili su quello che più ci preme, cioè la sorte degli animali. Sono stati effettuati dei fermi in cui spesso si sono rilevate delle inequivocabili infrazioni alla legge sul trasporto degli animali, sui documenti di viaggio come i libretti sanitari che sovente sono contraffatti e sulle condizioni di salute degli animali. Si sono visti carichi di animali buttati come sacchi di patate nei furgoncini, anestetizzati o con le corde vocali recise. Infrazioni che vengono punite al limite con una multa. Forse manca la volontà di voler guardare con occhio più attento quello che è un fenomeno che va avanti da decenni e che é una vera e propria deportazione.


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L’ATRA ha effettuato diversi fermi in questi 25 anni, l’ultimo il marzo scorso in Ticino con la collaborazione della SPA di Bellinzona. In questi anni abbiamo raccolto prove e tastato con mano una situazione che appare davvero sconcertante. Di certo chi si adopera in questi traffici sa come muoversi e questo non rende facile contrastare il problema. Informiamo l’opinione pubblica che spesso e volentieri si fida di persone, associazioni di protezione animali e canili/ rifugi poco trasparenti. Incentiviamo le sterilizzazioni e cerchiamo di responsabilizzare chi deve cedere in adozioni animali. Stiamo inoltre raccogliendo firme affinché la normativa Garavaglia vigente in Italia e che vieta esplicitamente l’adozione internazionale di randagi verso i paesi del nord, diventi legge » . 
Com’è possibile conciliare le nuove leggi sulla protezione degli animali con la vivisezione?

« Di fatto la legge entrata in vigore il 1 ° aprile 2003 dove appunto gli animali non vengono più considerati cose ma esseri viventi si riferisce solo per quanto riguarda il loro valore materiale e affettivo. Ad esempio gli animali domestici contesi nelle cause di divorzio vengono tutelati, si può chiedere il risarcimento danni se qualcuno ferisce o uccide un animali di proprietà, ma la cosa si ferma lì. La vivisezione, la detenzione degli animali nei circhi e negli zoo, il trasporto degli animali da macello o gli allevamenti non vengono minimamente presi in considerazione » .
Che cosa fate per sensibilizzare le persone sul problema della vivisezione?
« Denunciamo le contraddizioni della ricerca sugli animali, collaboriamo con medici e ricercatori di livello internazionale, organizziamo conferenze soprattutto nelle scuole e nelle università, abbiamo pubblicato liste dei prodotti testati e non testati e dei produttori che non fanno sperimentazione animale in modo che i consumatori abbiano la possibilità di scegliere. L’impegno fondamentale in questi ultimi anni é nella divulgazione dei metodi sostitutivi della sperimentazione sugli animali e nel loro acquisto per metterli a disposizione gratuitamente agli studenti delle Università scientifiche che ce li richiedono. In questo ambito proprio recentemente abbiamo proposto anche una petizione per il diritto all’obiezione di coscienza nelle Università svizzere.
L’informazione resta comunque l’impegno fondamentale: una volta informato, il cittadino può fare delle libere scelte che tengano conto anche delle vite animali che vengono sacrificate per i nostri consumi, non da ultimo nelle collette di beneficenza, visto che spesso inconsapevolmente versiamo soldi ad enti che finanziano istituti di ricerca dove quotidianamente si uccidono animali, anziché sviluppare ed utilizzare metodologie scientifiche sostitutive » .



Ci salvano spesso dal pericolo e dalla solitudine. E noi cosa facciamo per loro? Molte persone si battono per dare piena dignità agli animali.

 

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p.s. il contenuto di questa sezione è molto importante in quanto la piaga dei traffici di animali verso il nord Europa è molto estesa.
Diffondete più che potete e diffidate di chi si si offre di sistemare animali in Germania, Austria Svizzera o chi mentendovi vi promette facili affidi. Controllate sempre lo stato degli animali nel tempo e non allontanateli dal territorio, perchè ricordatevi che la vostra ignoranza, la vostra indifferenza, la vostra complicità, sarà la loro FINE.
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