aprile 2011 - dalla mailing list del Gruppo Bairo
FEDERFAUNA
16 MARZO 2011
Striscia promuove l'importazione di randagi dall'estero.
Mentre i randagi italiani muoiono per le strade o marciscono nei canili, l' 11 marzo a "Striscia la Notizia", Edoardo Stoppa promuoveva l'adozione di cani randagi provenienti dalla Romania. Il suo servizio sui "cagnolini strappati ad un crudele destino in Romania", si concludeva cosi': "ci sono tantissimi cagnolini che attendono una famiglia italiana disposta ad accoglierli, quindi, mi raccomando, fatevi avanti".
Nel suo servizio, Stoppa intervistava Sara Turetta, presidente di una Onlus animalista che importa randagi rumeni, la quale candidamente dichiarava: "noi portiamo solo ed unicamente cagnolini di taglia piccola e medio piccola e cuccioli quando le associazioni con cui collaboriamo ce ne fanno richiesta". Poi precisava: "il che vuol dire che ci sono famiglie che li chiedono". Ma non c'e' dubbio sul fatto che ci siano famiglie italiane che chiedono cuccioli o cani di piccola taglia, tanto meglio se sono ben pubblicizzati attraverso internet. Il punto e': chi adottera' mai allora i randagioni nostrani?!... Con la consueta autoreferenzialita' che contraddistingue molti animalisti, Sara Turetta tranquillizzava il pubblico dicendo: "ovviamente non vogliamo in nessun modo penalizzare i cani italiani". E pare che le altre associazioni animaliste condividano, visto che nessuna, nemmeno quelle che hanno sempre contrastato l'allevamento e il commercio di cani dicendo che "per ogni cucciolo comprato un cane nei rifugi muore solo e abbandonato", sembra essersi sollevata contro questa "alternativa" alle adozioni dei cani giacenti nei nostri canili. Anzi, sembra addirittura essere in qualche modo legato all'Enpa, il cosiddetto "progetto Spagna": un programma di importazione in Italia di randagi provenienti dalle perreras spagnole. Sulle pagine Facebook del progetto c'e' scritto "Rifugio Enpa Sarano"; ci sono le foto dei furgoni presi a noleggio senza coibentazione o altro requisito necessario per il trasporto di animali, ci sono le foto di cuccioli in tenerissima eta', c'e' un commento che dice: "io aspetto ancora i documenti per due cani che da uno stallo iniziale sono diventati miei … uno dei quali malato di cimurro … 2600 euro di spesa che nonostante promesse nessuno ha mai rimborsato. Su uno dei cani il mio veterinario non ha trovato nessun chip. Mi riferisco al viaggio del 10 ottobre organizzato dall'enpa di parma",e c'e' lui: Edoardo Stoppa di Striscia, ripreso dai cameraman mentre accarezza i cagnolini e parla sorridente con i "volontari"…C'e' da aspettarsi quindi, dopo il servizio che promuove l'importazione dei randagi rumeni, a breve anche uno per promuovere l'importazione di quelli spagnoli. Tanto, a mantenere i randagi italiani ci pensano i contribuenti italiani!...""
marzo 2011 - dalla mailing list del Gruppo Bairo
da Enrica da Cremona:
Gli scoop a volte per essere tali, devono sempre mostrare qualcosa di eclatante. Non importa approfondire meglio la situazione, conoscerla fino in fondo ed eventualmente seguirne gli sviluppi.E' sufficiente sbattere "il mostro in prima pagina", bello o brutto che sia...fa audience, attira l'attenzione del momento e dopo.....e chi se ne ricorda più?
Lo Stoppa dimentica in fretta: come è successo con la grande pubblicità che aveva fatto per un canile (chiamiamolo così..) per cui chiedeva a gran voce aiuti. Era nel milanese, ricordate la vicenda?
Più sotto trovate le info e i commenti di qualche mese fa. Ad oggi lo Stoppa non ha "stoppato" l'appello e le donazioni continuano.
Sarebbe molto meglio impegnarsi per gli animali del territorio, visto che sul suolo nazionale esistono luoghi che non hanno certo nulla da invidiare a certe situazioni straniere, (grande nord compreso) ma di certo la notizia è più impressionante e fa più presa....che poi i cagnolini arrivino malati e senza documenti non ha importanza......
Enrica
da Manuel da Trento:
E come non dare ragione a Federfauna???? Striscia non ha MAI affrontato l'argomento traffici esportazioni-importazioni.....
Io ormai non guardo più striscia da tempo. Ho capito abbastanza.......:-)
da Sabrina da Giubiasco (Svizzera):
Con la consueta autoreferenzialita' che contraddistingue molti animalisti, Sara Turetta tranquillizzava il pubblico dicendo: "ovviamente non vogliamo in nessun modo penalizzare i cani italiani".
ma nooooooooooo figurati!!! intanto la referente ticinese di std me l'ha ammesso in faccia che EFFETTIVAMENTE i cani rumeni fanno concorrenza ai randagi ticinesi, che nella fattispecie spesso e volentieri vengono soppressi sia per mano dei rifugi che sempre meno li accettano proprio perchè poi sanno che non li adotta nessuno e per mano dei privati che sono stufi di averli, tutto legale eh! e questo è un paradosso INCREDIBILE, è quasi comico se non fosse che ci rimettono la pelle gli animali, perchè intanto in Romania si discute se reintrodurre le soppressioni di massa, IN SVIZZERA IL CONTENIMENTO DEL RANDAGISMO ATTRAVERSO LE SOPPRESSIONI AVVIENE DA SEMPRE! ma evidentemente è meglio non parlarne....
ma dov'è la logica in tutto questo? che forse i rumeni si vendono di più? chiedo! mi è stato detto che di cani di piccola taglia e di cuccioli non se ne trovano in Ticino....ma qualcuno starà cercando di far passare il messaggio che (al di là della taglia) si possono adottare anche animali più adulti? e che forse è pure meglio?
certo la gente chiede il cane bianco, rosso e a pois! piccolo grande, pelo dritto o arricciato. INVECE DI SENSIBILIZZARE LA GENTE AD ADOTTARE QUEL CHE C'È! stiamo arrivando alle comande, tipo menù.. invece di sensibilizzare le persone a non guardare solo ai cuccioli si dà alla gente ciò che vuole dimenticandosi dei cani che ci sono e non hanno forse futuro perchè non rappresentano le esigenze estetiche o culturali (il cucciolo me lo tiro su come voglio io) degli adottanti. trovo questo molto pericoloso che può innescare un'ulteriore mentalità ancora sbagliata e contro producente alla causa, dove la gente ha tantissimo bisogno di capire la realtà (soprattutto locale che di fanno ignora!) e credo che se una famiglia o persona possa pensare di adottare un randagio piuttosto che andare in allevamento, potrà anche FORSE pensare di valutare chi c'è lì (almeno pensarci!), a seconda ovviamente delle necessità pratiche... temo veramente che si arrivi (se già non è così) all'ordinazione comandata, mentre invece è tutt'altro messaggio che andrebbe fatto passare alla gente, ben consapevoli che poi COMUNQUE le persone e i cani hanno delle esigenze che vanno fatte incontrare. ma però perchè togliere tutte le possibilità oggettive importando solo cuccioli o animali di piccola taglia? solo perchè RICHIESTO? chiedo! ma intanto i non cuccioli e non i piccola taglia ticinesi CHE FINE FANNO?
quindi come dare torto a Federfauna? continua a disgustarmi che siano loro a fare questo genere di critiche mentre il mondo animalaro italiano TACE e acconsente in modo vergognoso, ma intanto spedisce a go-go al nord e all'estero e dall'altra parte IMPORTA dall'estero con metodologie anche criminali! dov'è la logica di tutto questo??? come dare torto al paragone? se un cane d'allevamento toglie casa ad un randagio... un randagio spagnolo o rumeno o portoghese o greco o che viene dalla luna NON TOGLIE FORSE POSSIBILITÀ di trovare casa ad un randagio italiano? e sì che a ben guardare non è che in italia stiamo messi bene a gestione dei randagi ... DOVE STA LA DIFFERENZA? chiedo!
VORREI PRECISARE, GIÀ CHE SO MI VERRÀ RIMENATO QUESTO MIO INTERVENTO CHE QUESTA È LA MIA OPINIONE PERSONALE, PARLO PER ME E ME SOLTANTO, quindi spero di non dover sentire le solite stronzate qualcunquiste sul chi dice cosa a nome di chi e chi rappresenta.
rappresento solo me stessa e la mia lotta contro le deportazioni internazionali perchè IO vedo i randagi ticinesi che anche grazie a questo modo di agire si vedono ulteriormente ridotte le chance di trovare una casa... di avere un posto in canile ed evitare così magari di venir soppresso.
Sab
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
Cani e bambini: uguale destino (senza nulla togliere alla priorità dei piccoli umani) Va di moda, molto di moda accogliere appelli per bimbi e cani non del proprio luogo di residenza. Volete forse che il "popolo" segui con attenzione il pianeta animale e tutte le problematiche che nasconde quando lo stesso accade per i bimbi? Da poco ho letto la notizia che riguardava l'impegno di famiglie italiane nell'adottare bambini cinesi (il giro si è allargato) anzi si specificava che le richiesta erano in netto aumento. Nessuno si rende conto o vuol rendersi conto che in Italia ci sono anche bimbi italiani da adottare ma guarda caso l'unica risposta che si riceve da nuclei familiari ai quali viene rivolta questa attenzione è: ma i bimbi italiani non li danno" e nessuno, affermo nessuno, che possa iniziare a battersi per dare respiro a quei piccoli visi celati dietro fredde mura. E' così che va il mondo: movimenti che lanciano appelli per bimbi e cani stranieri laaciando da parte, accantonati nel grigiore degli orfanotrofi o dentro box esposti alle intemperie bimbi e cani locali: "Tanto, a mantenere i randagi italiani ci pensano i contribuenti italiani!..."" e così anche per i bambini.... Per prelevare ed adottare un cane dal rifugio dietro "casa" sarebbe sufficente spendere in benzina pochissime euro, per adottarne uno che arriva da lontano si mette in moto un'organizzazione e molti molti soldi per trasporti, stalli, pensioni e via dicendo. Per adottare l'eventuale bambino italiano basterebbe un piccolo controllo presso la famiglia richiedente, per ottenerne uno dai paesi lontani si spendono molti ma molti bigliettoni di Euro per la miriade di documentazioni necessarie: ma si sa. "l'erba del vicino è sempre più verde". Giorgia, Civitanova M.
da Lory da Bologna a Sabrina da Giubiasco (Svizzera):
PER SABRINA (Svizzera)
... Ciao mi chiamo Lorena sono una socia di std da anni, ho anche portato a termine un’adozione a distanza con un cane in romania ...Le tue parole molto belle ed è importante divulgarle a tutti, le condivido pianamente ma non per questo ritengo l'associazione sdt ...” non efficace”, una mia cara amica è stata sul posto due anni fa ...e quando è tornata mentre mi raccontava, piangeva disperatamente ...la situazione in Romania è veramente tragica molto più che nel ns. meridione ...questo comunque non toglie il fatto che, come tu affermi , i ns. Cani o Gatti siano inferiori a quelli rumeni . Grazie per le tue parole che approvo e rispetto ...ma il mondo è pieno DI orrori per i ns. amici Animali ed è dura accettarlo . Tutti noi dovremmo fare qualcosa ma aimè la maggior parte non li rispetta nemmeno come esseri viventi ...altro che INSEGNAMENTO , PER CERTE PERSONE CI VUOLE LA CAMERA A GAS!!!NON HANNO SPERANZA . LORY BOLOGNA da Sabrina, Giubiasco (Svizzera) a Lory da Bologna:
Cara Lory, grazie per gli apprezzamenti che sinceramente comincio a credere siano per voi un modus vivendi per metter via la gente non so quante volte mi sono sentita dire ste cose, ma in verità non ho mai detto che sdt sia "non efficace", ANZI!!! ormai è diventata una vera potenza, non ho mai visto una cosa simile, un'organizzazione, un giro economico e un direttivo che fà quasi paura da quanto è efficace e organizzato. tanto efficace che (ripeto) mi è stato ammesso che ormai i randagi rumeni si piazzano come niente e quelli ticinesi... ormai...che vuoi farci?.. tanto sono di meno e stanno meno peggio e quindi possono tranquillamente continuare ad essere legalmente ammazzati. ma per di più si contribuisce profondamente affinchè la gente creda che qui non ci siano maltrattamenti e abbandoni perchè i rifugi sono vuoti... ma la verità è che non ce li fanno manco entrare perchè a giudizio insindacabile non troverebbero mai casa perchè adulti, grandi, ricci, bianchi e a pois! così la gente recepisce che qui siamo tutti così civili che possiamo permetterci pure i cani rumeni (spagnoli, greci, portoghesi, italiani, ecc ecc), ma non lo sà non lo vede e a questo punto non lo vedrà mai quello che succede ai randagi ticinesi.
e così la vittoria è sicura!! romania batte ticino, non abbiamo veramente scampo su questo.. cioè non ce l'hanno loro, i randagi ticinesi. ma non hanno speranze nemmeno confronto ai randagi italiani, spagnoli, ecc ecc....perchè lo sai vero che non siete gli unici a importare qui migliaia di randagi all'anno con la bandiera del "stanno peggio"? un pozzo sensa fondo che non vi fà balenare NIENTE!
stanno peggio si dice, ma peggio rispetto a cosa? allora scusa i cani cinesi stanno peggio ancora non ti pare?? hai già sentito parlare dei cani ucraini??? stanno importando pure quello non c'è più frontiera nella globalizzazione del randagismo!
o vogliamo aprire il capitolo che in svizzera oltre alle soppressioni legalizzate, non è vietato mangiare cani e gatti e farne pellicce anche con metodi crudeli? no eh? meglio di no.
insomma, sinceramente dei complimenti proprio non so cosa farmene... vorrei solo un po' meno boria e ipocrisia, che ci si levasse dalla bocca questa storia del chi sta peggio perchè questa cosa fà veramente rabbia e lancia un messaggio profondamente sbagliato che fà sì che QUI niente cambi e vengano azzerate le speranze per gli animali locali abbandonati e maltrattati ... voi non li vedete nemmeno ma siamo all'ordine della segnalazione al giorno di animali in pericolo di soppressione in una realtà tanto piccola, con 0 rifugi che ti danno un buco dove metterli e trovi solo porte chiuse... e poi vai a vedere il perchè? per far posto ai rumeni e a chi sta peggio, ma peggio rispetto a cosa? a ciò che manco voi sapete? o meglio fate finta di non sapere?.. per carità meritano una chance pure loro però diamine... levatevi sta aureola dei salvatori del mondo perchè avete veramente rotto. ... in nessun caso in nessuna nazione non c'è alcun animale che merita più di un altro, perchè davanti alla sofferenza e alla morte sono (e siamo) tutti uguali. e mi fà veramente schifo che questo genere di cose vengano dette da associazioni che immancabilmente continuano a nascondersi dietro il dito del chi sta peggio per ignorare totalmente (se non proprio farsi paladino delle deportazioni contro ogni ragionevole dubbio) ciò che sta accadendo QUI e altrove con un giro di randagi da paura con scambi di animali che non ha nessuna logica, tanto meno la loro protezione, un vortice di carne da macello che si sposta per l'europa e di cui ne pagano in prima persona le conseguenze.
ma tanto c'è chi sta peggio no?
quindi lasciami proprio perdere va!
Sab
da Lucia da Livorno:
Non si è ancora smorzato l'eco sull'intervento di "Striscia" sui cani della Romania che la tv ha già mostrato un'altro reportage sui poveri animali condannati a morte nei famigerati canili spagnoli. Un reportage choccante senza dubbio ma che mi ha fatto pensare quanta similitidine ci sia tra noi che andiamo in Spagna per denunciare il degrado dei loro canili e i tedeschi che vengono in Italia e portano in patria immagini certamente poco edificanti dei nostri canili. Non sarebbe più proficuo se ognuno lavasse i suoi panni sporchi in casa propria?
Nell'ultima puntata del reportage ho visto persone attendere trepidanti l'arrivo del loro animale prenotato e mi sono chiesta: troveranno la stessa trepidante atmosfera i nostri randagioni al loro arrivo in Germania o in Svizzera? Mi sono anche chiesta: perchè importare e contemporaneamente esportare lo stesso preciso identico tipo di "articolo"? Sarebbe auspicabile che Striscia, che con grande impegno promuove l'importazione di cani (come dice Federfauna), mettesse lo stesso impegno per informare il grande pubblico delle esportazioni dei nostri cani verso nazioni che dicasi più civili e attente al benessere animale. Peccato che anche colà, come in Spagna e Romania è consentita la pena di morte, e di questo dovrebbe pure informare gli ignari spettatori. Lucia
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
Se tanto da tanto e dato che noi Italiani viviamo nel benessere e nella tranquillità, dato che noi Italiani abbiamo casa ed auto, dato che noi Italiani siamo seguiti sia a livello culturale, etico, sociale e sanitario ed invece i rumeni, gli spagnoli, i portoghesi e gli ucraini no, allora facciamo tutti le valigie, ritiriamoci ai piedi dei monti e facciamo largo a quelle popolazioni che "soffrono più di noi". In prima fila vorrei vedere le facce di tutti coloro che si dimenticano del vicino di casa che non ha un pezzo di pane da mangiare e vive nell'indigenza più assurda ma offrono aiuti e riempiono post pay a chi non ha mai conosciuto. Giorgia, Civitanova M.
da Lorena da Pavia:
Sono le associazioni che mandano i cani nei paradisi centro-nord europei a sbandierare quanto meravigliosi siano i rifugi nei paesi in cui esportano gli animali e quanto lager siano invece i nostri! Un particolare che mi ha sempre incuriosita sulla Svezia è che si dice non esista randagismo, per avere un cnae da adottare gli svedesi sono costretti ad importarli (solo dall'Irlanda ne arrivano centinaia ogni anno). Questo per quanto riguarda i cani,. Invece per i gatti la suonata è un po' diversa. Qui http://www.ingentaconnect.com/content/ufaw/aw/2009/00000018/00000003/art00008 si parla di uno studio fatto sui rifugi per gatti in Svezia e ne hanno contati 62. Quindi: 1 solo canile e 62 gattili. Mi pare un po' troppo sproporzionato. da Mara da Correggio (RE):
Uno dei prossimi servizi di Striscia sarà fatto in Cina nei mercati dove vi sono i cani in gabbia pronti per essere macellati? Porteranno in Italia i cani dalla Cina visto che stanno ancora peggio che in Spagna?
E intanto i nostri cani a marcire nei canili.
E' inutile cercare di salvare il mondo intero quando anche da noi fino a non tanto tempo fa si uccidevano i cani nei canili come in Spagna, quando anche da voi vi sono tantissimi animali che marciscono nelle abitazioni private, lasciati abbandonati nelle campagne a fare da guardia con catene cortissime privi di cibo, acqua e riparo, senza poi parlare di tutti quelli nelle strade alla mercè delle fini più orribili, che a dire la verità sarebbe molto meglio potessero scegliere di morire subito...
Allora perchè non guardiamo all'interno del nostro bel paese primo fra tutti per esportazione di cani all'estero dove vengono riempiti i laboratori della vivisezione di cani nostri presi dalle strade, dai canili, dagli allevamenti, da ogni parte...?
Cerchiamo di combattere le leggi sbagliate degli altri dando prima di tutto esempio di essere noi un paese civile con gli animali, lottando con tutti i mezzi senza voler risolvere i problemi degli altri portando in Italia cani, tanto per ognuno che viene salvato ve ne sono altri che prenderanno il loro posto nelle perreras e per ogni cane portato in Italia ve ne saranno altri che creperanno di solitudine e non solo, in canbili lager, senza visbilità e privati delle poche famiglie ancora pronte ad adottare cani....
Facciamo petizioni, prendiamo iniziative di tanti tipi, tipo boicottare i prodotti spagnoli, boicottare le vacanze in Spagna, ecc... ma lasciamo quelle povere vittime in Spagna, tanto che senso ha riempire una buca con materiale che per averlo si è dovuto fare un'altra buca?
da Rita da Roma:
Sono d'accordo con Mara, non si puo' salvare il mondo intero.Poi , se a volerlo salvare e' un Paese incivile come il nostro, il risultato non puo' essere che pessimo.L'esercito della salvezza comprende molte persone impreparate, superficiali e anche emotivamente instabili.I progetti di miglioramento del mondo animale andrebbero fatti da persone piu' qualificate e lungimiranti.E poi , dovremmo imparare a pretendere che siano le istiuzioni a provvedere al benessere animale.Lo so che le istituzioni sono sorde, cieche e poco rispettose degli animali tutti, persone comprese, ma sono loro le veri responsabili delle barbarie a cui dobbiamo assistere.
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
Mara hai mai letto cosa pensano di noi i tedeschi?: canili lager, cani allo stremo, cani in punto di morte, cani allo sbaraglio..... e tutto ciò grazie alla "pubblicità" che viene fatta all'estero da certi personaggi che non fanno altro che prendere, prelevare, intestarsi, staffettare, deportare tutti quegli animali del Sud in barba al vero volontariato. va di moda dire che in Italia i cani non vengono adottati, va ancor più di moda affermare che coloro che passano le Alpi vanno tutti in ottime famiglie. Centro e Nord a parità del Sud negli anni in cui di volontari ve ne erano di ben pochi, agli albori dell'entrata delle associazioni di protezione ma fortunatamente con un pò di tempo gli aspetti del randagismo sono cambiati. E sai a cosa si deve questa sfaccettatura? al fatto che quelle associazioni, le prime sorte, hanno avuto come volontari gente che si è tirata su le maniche, che ha creato posti di ritrovo per gli animali abbandonati, che ha combattutto con unghie e con denti contro le Istituzioni che ancora non partecipavano al benessere animale, gente che ha dato ogni attimo del proprio tempo libero a quelle creature maltrattate ed abbandonate. Nel Sud è diverso: ci si accontenta di stare ad osservare il vagante, il randagio, a criticare la gestione di un canile senza far nulla per crearne uno proprio fino alla decisione di procurarsi un aggancio con associazioni straniere a cui portare merce da locare. Benessere animale, che strana definizione danno certi individui al trattamento che riservano ai milioni di animali che spediscono senza respiro. mai, mai un attimo a fermarsi per pensare, per ragionare e per chiedersi se il quel Paese ove mandano i nostri animali possa veramente esistere un "benessere". Non importa, intanto il cane è partito, girato e girato tra mani che agguantano e con la speranza di non vederlo più tra i piedi: occhio non vede e cuore non duole. Questo è l'inno dello staffettaro. Ciò che mi raccapriccia ancor più è il fatto che qualcuno in alto pensa che molti credano alla "felice adozione". Ci pensa così talmente tanto da aver occluso il proprio udito agli allarmi lanciati. Giorgia, Civitanova M.
da Renata da Firenze:
Hai perfettamente ragione Mara, è talmente ovvia la cosa che a questo punto sono sempre più convinta che ci sia dietro qualcosa a questa parossistica corsa all' importazione di cani dalla Spagna, un'amica mi ha detto che dopo il servizio di Striscia sono fioccate generose donazioni sulle varie post-pay delle associazioni che importano cani spagnoli, sarò anche maligna, ma che sia tutto qui il bandolo della matassa?
Renata da Firenze
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da Bairo:
Sono stato informato della gestione di questo canile molto conosciuto dagli staffettari. Pare che le gestrici abbiano ricevuto parecchi soldi - ma parecchi - grazie anche ad un appello di Striscia lanciato qualche tempo fa. Oltre al denaro hanno ricevuto in donazione terreni e molto molto altro.
Bairo
da Cristina da Milano
ma di questa schifosa persona se ne possono sapere le generalità per poterla accusare di aver violato la legge n.189/04(sino a 3 anni di carcere per chi maltratta gli animali) e perseguirla legalmente?!! cristina
da Enrica da Cremona:
Ecco un'altra meravigliosa realtà nordica. Dedicato a tutti gli staffettari che stallano bubini nei canili del nord e molti nella zona milanese.
Gran bel posto non trovate? Animali immersi nei loro escrementi: cavalli e cani (meticci e di razza) in condizioni da vergogna! Certo che farlo capire a chi continua ad insistere che da noi i bau/bau stanno di certo meglio che sulle strade del sud è dura........
Magari qualcuno di quelle disgraziate creature sono state "alloggiate" anche in questo posto. Ma certo la cosa è irrilevante giusto? Ciò che conta è sbolognare randagi sempre al nord, poi dove possano finire non è affare loro.
Rinnovo i miei complimenti a chi al posto del cervello non possiede neanche la segatura...
Enrica
SETTEGIORNI
3 DICEMBRE 2010
POGLIANO (MI)
Gli agenti della Polizia locale mettono i sigilli al Rifugio Emma
ANIMALI MALTRATTATI: CHIUSO IL RIFUGIO
La proprietaria, Sonia Auci, denunciata. I 90 cani smistati nelle altre associazioni
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POGLIANO (MI) - Sigilli al Nuovo rifugio Emma. La struttura per cani, molto nota in zona per gli appelli della sua responsabile Sonia Auci , è stata messa sotto sequestro dopo un'attività congiunta del Corpo forestale dello Stato, Asl e Polizia locale. Dal sopralluogo effettuato, i tecnici hanno valutato le condizioni in cui si trovava il rifugio e hanno trovato la struttura in pessime condizioni. Tanto che per la responsabile del rifugio è scattata una denuncia per maltrattamento di animali e gli animali che erano custoditi sono stati smistati in centri della zona sotto la custodia del Comune. L'operazione è avvenuta martedì 30 novembre: agenti del Corpo forestale, agenti della Polizia locale di Nerviano e personale del servizio veterinario dell'Asl si sono presentati al rifugio che, come noto, sorge sul confine tra Pogliano e Nerviano, all'interno del Parco del Roccolo. Una lunga attività di accertamenti che si è conclusa in serata. Al termine, il verdetto: messo sotto sequestro il rifugio così come la novantina di cani presenti, 10 cavalli adulti, un pony e un maiale. La situazione era stata segnalata alle autorità che hanno voluto così andare a chiarire il tutto. Con l'operazione di martedì le autorità hanno rilevato cani che giravano in mezzo al fango ed escrementi, cavalli malnutriti, un grande degrado che era incompatibile con la permanenza di animali. Oltre a questo il dito è stato puntato contro la rete metallica di fortuna utilizzata per perimetrare il rifugio, sulle cataste di materiale abbandonato sul terreno, tettoie realizzate con materiale di risulta. Insomma, nulla di tutto quello che servirebbe in un rifugio ad hoc. Durante l'operazione è stato rinvenuto anche un cavallo privo di vita: si trovava sul terreno ed era stato coperto. Lo stesso cavallo, poco prima, aveva necessitato di cure tanto che sul posto erano intervenuti anche i vigili del fuoco per rimetterlo in piedi. Insomma, le autorità hanno constatato che quel luogo non era assolutamente adatto ad ospitare gli animali. Ora resta da vedere come si evolverà la questione con l'area del rifugio a disposizione del pm per le indagini. Come detto, il rifugio è molto conosciuto: tanti gli appelli della sua responsabile in televisione. Ad esempio, sulla Rai ma anche a Canale 5 a ?Striscia la notizia?. Sempre difficile la vita della struttura che recentemente aveva preso contatti col Comune Arconate dove già si stava predisponendo il terreno che sarebbe la nuova sede.
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CITTA' OGGI
9 DICEMBRE 2010
La titolare dell'associazione è stata segnalata all'Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali
Chiuso a Nerviano un fatiscente rifugio per animali
Nerviano (MI) - Gli uomini del Comando Stazione forestale di Garbagnate Milanese e del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Milano, coi medici del servizio veterinario e la polizia locale sono intervenuti in un rifugio di animali sito a Nerviano.Numerosi animali sono stati trovati in stato di assoluto degrado. Condizioni igieniche e di abitabilità inappropriate. Oltre 100 cani ed una decina di cavalli erano sprovvisti di ripari, di alimentazione e di cure di qualsiasi genere. Gli animali erano liberi, non recintati e ciò comportava un grosso rischio per gli stessi cavalli. Nella struttura erano anche presenti un agnello ed un maiale.
Inoltre è stata ritrovata una carcassa di una cavalla, coperta con un telone e bancali di legno. La titolare dell'associazione che gestiva questo rifugio è stata denunciata per maltrattamento di animali. Questi ultimi sono stati trasferiti in strutture della zona più adatte ********************* AGORA MAGAZINE
9 DICEMBRE 2010
Sigilli a un rifugio per animali nell'hinterland milanese
Circa 100 cani e una decina di cavalli erano tenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, in totale sporcizia e privi di riparo. La titolare dell'associazione che gestiva la struttura è stata denunciata per maltrattamento
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Provncia di Milano - C'erano anche un maiale e un agnello assieme al centinaio di cani e ai dieci cavalli che sono stati trovati in condizione di degrado dagli agenti del Corpo forestale in ricovero per animali nel comune di Nerviano, nel milanese.Diverse le Forze schierate in quest'operazione di polizia veterinaria per la tutela del benessere degli animali: gli uomini del Comando Stazione forestale di Garbagnate Milanese e del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Milano, assieme ai medici del servizio veterinario e la polizia locale di Nerviano.I cani, meticci o di razza e di diverse taglie ed età, erano costretti a vivere in mezzo ai propri escrementi, all'interno di ricoveri fatiscenti e maleodoranti, realizzati con scadenti materiali di risulta. Liberi di girare all'interno della struttura, i cani in branco costituivano inoltre con la loro aggressività una minaccia continua per i cavalli, anch'essi privi di ripari dalle intemperie e senza un'adeguata disponibilità di acqua e cibo. Durante i controlli è stata persino rinvenuta la carcassa di una cavalla, morta da qualche giorno e occultata con teloni e bancali di legno.Per queste ragioni, la titolare dell?associazione è stata segnalata all'Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali, oltre che per gestione e smaltimento illecito di rifiuti. A seguito del sequestro, convalidato nel frattempo dalla Procura della Repubblica di Milano, gli animali sono stati trasferiti in più adatte strutture della zona.
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