VIVISEZIONE

Siamo tutti responsabili non solo di quello che facciamo, ma anche di ciò che abbiamo deciso di non fare.

(Piter Singer)
 

Gli obiettori di coscienza hanno gli stessi diritti di tutti gli altri studenti?
Chi non vuole causare sofferenza alle cavie da laboratorio e decide per l'obiezione di coscienza ha gli stessi diritti di tutti gli altri studenti. Ogni discriminazione è vietata e nelle università devono essere previsti dei laboratori sostitutivi per gli studenti obiettori.
Esistono leggi che sostengono gli studenti o i lavoratori nel caso optassero per l'obiezione di coscienza?
Esiste una legge sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale, la 413/93 che tutela studenti, docenti, ricercatori, medici, personale sanitario, tecnici, infermieri, in strutture pubbliche o private, che non vogliono praticare violenze su altri esseri viventi. L'art. 4 comma 1 di tale legge cita testualmente:
"Nessuno può subire conseguenze sfavorevoli, per essersi rifiutato di praticare o di cooperare all'esecuzione della sperimentazione animale".
Una legge importante che oltre al valore etico potrebbe dare vita ad un nuovo modo di studiare e ricercare.
Dove posso reperire tale legge?
Il testo integrale  è visionabile a questo link https://bairo.info/L.413.html
Perchè non si devono acquistare prodotti nei banchetti che promuovono la ricerca?
La ricerca scientifica è prima di tutto sperimentazione animale: le donazioni  effettuate per sostenere la ricerca contribuiscono a finanziare questi esperimenti che non portano alcuna utilità sui malati.
La sperimentazione animale è utile per la salute umana?
E' utile ricordare che la sperimentazione animale vive per gli enormi interessi economici costruiti su di essa e non certo per il tanto decantato "benessere per l'umanità". Ogni specie animale è simile solo a sè stessa e non può essere usata come modello per testare sostanze, o esperimenti di chirurgia, che verranno poi trasferiti sull'uomo. Per capire se un farmaco funziona davvero, sarà necessario provarlo su cavie umane. E' indubbio quindi che la sperimentazione animale ritarda spesso il progresso della scienza a svantaggio dei malati.
Come faccio a riconoscere i prodotti non testati su animali?
Per quanto riguarda i cosmetici, per la cura della persona (creme, saponi, shampoo ecc.), la maggioranza dei prodotti finiti non e' testato su animali poichè non è obbligatorio per legge.
Tuttavia la dicitura "prodotto non testato su animali" non è sinonimo di sicurezza, poichè gli ingredienti che lo compongono sono stati sottoposti a test.
Dal 1976 ad oggi, infatti, tutte le nuove sostanze chimiche devono essere testate su animali per fornire alle autorità competenti un profilo tossicologico. Stesso ragionamento è valido anche  per i prodotti della casa.
Che fare allora per evitare di incrementare la sperimentazione animale nella cosmetica e nei prodotti per la casa?
Consigliabile a questo punto, dirigere i nostri acquisti su articoli in commercio da tempo, proprio perchè ogni  nuova crema, sapone, detergente per la casa ecc, comportano nuova sofferenza alle cavie da laboratorio.

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