COMUNICATO STAMPA
-AIDAA E GRUPPO BAIRO ASSIEME NEL DENUNCIARE GLI ASSASSINI DEI CANI DI CREMONA-
LA DENUNCIA
L'associazione Italiana difesa Animali ed Ambiente - AIDAA e IL GRUPPO BAIRO hanno presentato un esposto alla procura della repubblica di Cremona ed al corpo forestale dello stato ed alla polizia Provinciale di Cremona per denunciare lo sterminio di cani in provincia di Cremona ma anche per denunciare il tentativo goffo quanto gravemente dannoso ed illegale di utilizzare le esche velenose per ammazzare le nutrie o le volpi che popolano la zona in cui sono stati avvelenati i ventisei cani. "Ci aspettiamo una azione energica da parte delle autorità competenti.-ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- che porti all'individuazione del colpevole o dei colpevoli, AIDAA e Bairo si sono messe assieme in questa azione di denuncia e insieme qualora fosse individuato il colpevole di questa orrenda strage si costituiranno parte civile per chiedere i danni in quanto è buona cosa che questi delinquenti non siano colpiti solo nella loro persona ma anche pesantemente nel loro portafoglio. I quattrini verranno destinati al fondo per la tutela dei cani abbandonati"
IL FATTO
LA PROVINCIA DI CREMONA
Mercoledì 30 novembre 2005
Bocconi killer in campagna. 26 gli animali uccisi tra Persico Dosimo, Robecco, Corte de’ Frati e Scandolara R.O.
Cani avvelenati, una strage Aumentano gli animali morti: il caso in procura di Mauro Cabrini
A segnalazioni si aggiungono segnalazioni, a denunce denunce. E così, mentre carabinieri e agenti della polizia provinciale intensificano le indagini dopo aver informato anche la procura della Repubblica, dal momento che sistemare ‘bocconi killer’ nelle campagne è un reato perseguibile penalmente, il caso dei cani avvelenati sta assumendo dimensioni preoccupanti. Aumenta il numero degli animali morti: altre sei carcasse sono state trovate nei campi negli ultimi giorni e l’elenco aggiornato delle vittime è di 26. Cresce anche la lista di quelli salvati in extremis dai veterinari: ieri si è appreso di almeno altri cinque tra Breton, bastardini, pastori tedeschi e un Boxer strappati alla morte per un soffio. E si allargano pure i confini del territorio teatro della strage: le polpette sono state disseminate non solo nella campagna tra Corte de’ Frati, Persico Dosimo, Persichello e Barbiselle, come sembrava sino all’altro ieri, ma anche nella porzione di territorio compresa fra Robecco d’Oglio, Monasterolo, Castelnuovo Gherardi e Scandolara Ripa d’Oglio. L’area è vasta, l’allarme dilagante: i cacciatori limitano al massimo le battute in quella zona, chi semplicemente accompagna l’amico a quattro zampe per la passeggiata la evita accuratamente. E adesso gli inquirenti, in collaborazione con i veterinari che si sono occupati degli esemplari avvelenati, cercano di ricostruire con precisione quanto è accaduto. Tentano di capirne il motivo. Per il momento è stato accertato il tipo delle esche fatali: si tratta di polpettoni fatti di carne di pollo e di manzo, gettati a ridosso dei fossi ma anche lungo le stradine e in mezzo alle colture. Ovunque. Qualcuno è stato analizzato e gli accertamenti hanno consentito di stabilire l’uso di stricnina, diserbante e liquido anti-gelo. Sostanze che non lasciano scampo: bruciano lo stomaco, provocano eccesso di salivazione, creano tremore e problemi di deambulazione. E poi uccidono tra atroci sofferenze. Resta da capire chi, e perchè, ha buttato la carne. Ieri, alcuni cacciatori cremonesi hanno accennato alla possibilità di un raid mirato contro di loro, lanciando sospetti contro ‘doppiette’ delle province vicine, desiderose di vendetta in reazione a uno sgarbo subito. L’ipotesi che però seguono gli investigatori, quella ritenuta più verosimile, è un’altra: i bocconi che hanno sterminato i cani dovevano servire ad uccidere le volpi.
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