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SIRACUSA NEWS Siracusa, atto di barbarie su un animale domestico denunciato da "Assoutenti della strada" Pubblichiamo di seguito una nota, inviata alla nostra redazione, da parte di Massimo Cataldi, Presidente di "Assoutenti della strada", in merito al ritrovamento in via Ascari di una carcassa di un cane abbandonato: Gentile redazione, ho voluto trovare un'attinenza tra gli scopi della nostra associazione e quanto da me riscontrato percorrendo una delle nostre disastrate strade siracusane e ho voluto trovarla nel fatto che il luogo dell'accaduto sia costituito da una strada comunale. Nella foto che vi allego, omettendo per mia stessa vergogna e per rispetto nei confronti di chi legge, il contesto generale ma soffermandomi solo sul particolare, si vede distintamente la zampa di un cane di grossa taglia nella quale è infissa una cannula per flebo ed un cerotto. Il povero cane doveva essere in cura da, si ritiene visto quanto in evidenza, un veterinario o comunque un esperto di tali pratiche; probabilmente la cura stava avendo effetti deleteri sull'animale e qualcuno ha ben pensato di strozzarlo con una corda per finirlo e poi trascinarlo con un veicolo per abbandonarlo tra i rovi e le erbacce della via Ascari nel tratto di strada che collega i due sottopassi del circuito in zona "dammusi". |
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GEA PRESS
1 APRILE 2013
Giacarta – sequestrate in aeroporto centinaia di rare tartarughe
Erano sgusciate meno di un mese addietro
700 rare tartarughe “naso di porco” sono state sequestrate nelle scorse ore nell’aeroporto internazionale di Giacarta, capitale dell’Indonesia. I piccoli animali erano nati da meno di un mese.
Sconosciuta la destinazione finale ma l’area di partenza dovrebbe essere quella della provincia orientale di Papua. Ritorneranno, dopo il periodo di quarantena, nei luoghi di origine e varranno così reimmesse in libertà.
L’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta è stato più volte interessato da sequestri di fauna selvatica. Rettili, ma anche mammiferi. Le destinazioni finali delle tartarughe possono essere sia quelle della cucina orientale, ma anche della terraristica occidentale. Punti intermedi di questo lungo traffico riguardano la Thailandia, nel cui aeroporto di Bangkok sono in più occasioni avvenuti dei sequestri, il Laos ed il Vietnam.
Considerata la piccola età delle tartarughine ora sequestrate a Giacarta ed alla luce del vivace mercato di collezionisti che alimentano, è facile supporre che proprio quest’ultimo potesse costituire la loro destinazione finale.
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L’ECO DI BERGAMO Gazzaniga (BG), fa fuggire i ladri ma Snoopy paga con la vita
Un furto ai danni di un'abitazione di Gazzaniga si è concluso con un gesto barbaro nei confronti di un cane, rimasto a presidiare la casa e ammazzato perché, molto probabilmente, ha disturbato i malviventi dissuadendoli dal mettere in atto il loro proposito. |
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RIVIERA OGGI Traffico di cani scoperto dai Carabinieri di San Benedetto SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) – Ancora traffico di cani, stavolta scoperti dal nucleo dei Carabinieri di San Benedetto del Tronto durante un controllo al casello dell’autostrada A14. |
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NEL CUORE.ORG SENIGALLIA (AN), NO ALLA VENDITA DI ANIMALI ALLA FIERA DI SANT'AGOSTINO Bandita la vendita di animali alla fiera di sant'Agostino di quest'anno a Senigallia, in provincia di Ancona. Il Tar ha confermato la delibera animalista espressa dal Consiglio comunale della cittadina l'anno scorso. La decisione, era stata a suo tempo contestata dall'azienda "Hobby Zoo", che aveva ottenuto la sospensione del provvedimento dal Tribunale. Per questo motivo, anche se in extremis, nella scorsa edizione della fiera, di gli animali sono stati venduti, come negli anni precedenti. |
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AGEN PARL ANIMALI: LAV, VIA PROCESSO CONTRO ORGANIZZATORI PALIO RONCIGLIONE Roma - Era il 5 marzo 2011 quando morì la cavalla Tiffany durante il palio di Ronciglione. A quasi due anni esatti di distanza, lunedì 4 marzo avrà inizio il processo, che vede come imputati per maltrattamento di animali l’ex sindaco del paese, Massimo Sangiorgi, e il presidente della locale Proloco, Luciano Camilli. La LAV, che si è costituita parte civile al processo, ha da sempre denunciato la pericolosità di questa manifestazione, visto che nella sua formulazione storica i cavalli corrono scossi su una pavimentazione sconnessa di asfalto e sanpietrini. “Sebbene fosse in vigore da settembre 2009 un’Ordinanza del Ministero della Salute, emanata proprio per regolamentare tutte le manifestazioni equestri organizzate al di fuori dei circuiti sportivi, il Comune di Ronciglione ha autorizzato l’edizione del palio 2011 in aperta violazione della stessa, autoderogandosi dall’obbligo di coprire il selciato con materiale idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli dei cavalli e ad evitare scivolamenti, e quindi esponendo gli animali impiegati nella corsa al pericolo di cadute, con conseguenze anche letali.”– dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale settore Equidi della LAV - “Dopo aver cercato, inutilmente, di ottenere una deroga dal Ministero della Salute, gli organizzatori del palio hanno voluto fare di testa loro e hanno permesso che meschine considerazioni di natura economica e logistica avessero la meglio sulle minime condizioni di sicurezza che un paese civile dovrebbe fornire agli animali costretti a correre in questo tipo di manifestazioni. Così, oltre alla caduta di alcuni cavalli in diversi punti del percorso di gara, reso ancor più pericoloso dalla pioggia , si è verificata la terribile morte della cavalla Tiffany, che ha sbattuto violentemente contro la paratia di legno posta a protezione del pubblico e si è recisa la giugulare, morendo dissanguata in mezzo alla strada tra la costernazione della folla.” Ora gli imputati dovranno rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali, mentre a Ronciglione le scuderie stanno raccogliendo le firme per chiedere all’attuale sindaco, Alessandro Giovagnoli, di tenere fede alla sua promessa elettorale restituendo al paese il palio, sospeso da allora. Nonostante le forti pressioni delle scuderie, il sindaco Giovagnoli ha negato l’autorizzazione allo svolgimento delle corse a vuoto per via della negativa sovraesposizione mediatica e delle ingenti spese legali che il Comune ha speso e dovrà ancora spendere, oltre alla citazione per danni avanzata dal Ministero della Salute per la somma di 544.350,77 euro. “Siamo fiduciosi nella giustizia e ci aspettiamo che un fatto del genere, commesso peraltro da una pubblica amministrazione che per prima deve rispettare le leggi e le ordinanze dello Stato, non solo non resti impunito, ma abbia il massimo della pena prevista", conclude il Presidente della LAV Gianluca Felicetti. |
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LA STAMPA Emma e il suo cane Black inseparabili in ospedale Marco Accossato Da 360 giorni la sua casa è una camera d’isolamento in ospedale, reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Regina Margherita. Emma ha 3 anni e mezzo e dal dicembre 2011, quando è stata ricoverata per una malformazione incurabile al cuore, non è più uscita oltre al corridoio del reparto al sesto piano dell’Infantile. Il suo cuore troppo malato è attaccato a una macchina artificiale grande come un condizionatore dell’aria. Emma non può muoversi che per pochi passi, lentamente. Ma oggi è un giorno speciale e i suoi occhi scuri così tristi e spaventati si riempiranno di una gioia autentica: stamattina la mamma arriverà in ospedale con Black, il cane spinone bianco da 24 chili che per due anni, prima del lunghissimo ricovero, è stato il suo inseparabile amico a quattro zampe. |
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IL SECOLO XIX Emma e il cane Black incontro in ospedale Torino - D’accordo, mamma e papà le avevano detto che avrebbe ricevuto una sorpresa ma Emma, tre anni, da uno ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita in attesa di un trapianto di cuore, mai avrebbe immaginato una cosa così. |
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NEL CUORE.ORG TORINO, BAMBINA IN OSPEDALE PUO' ABBRACCIARE IL SUO CANE BLACK Solo per pochi minuti assieme. Ma, comunque, una bimba di quasi quattro anni con un cuore artificiale sarà accontentata: potrà incontrare il suo cane in ospedale, dove è ricoverata da un anno. La piccola paziente, nata con una grave forma di cardiomiopatia dilatativa, vive al Regina Margherita di Torino, dove - per mancanza di un organo da trapiantare - a marzo dell'anno scorso, le è stato impiantato un cuore esterno. |
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LA SICILIA Il servizio veterinario di Gela ha analizzato un'esca con carne tritata Mazzarino (CL). Combattere il fenomeno del randagismo avvelenando i cani è un reato. Eppure questo non ha frenato la morìa di cani che da qualche tempo si sta verificando in città con proporzioni notevoli e sicuramente maggiori rispetto alle denunce presentate dagli animalisti. Decine di cani sono stati trovati nelle strade o agonizzanti o già morti e l'ipotesi più verosimile è stata quella dell'avvelenamento. |
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GEA PRESS San Benedetto del Tronto (AP) – 38 cuccioli dalla Slovacchia. Il loro viaggio è stato interrotto a San Benedetto del Tronto (AP) grazie ad un posto di blocco dei Carabinieri del locale Comando Stazione. Trentotto cuccioli, provenienti dallo Slovacchia e stipati all’interno di due autoveicoli. A darne comunicazione è il Comando Stazione di San Benedetto del Tronto del Corpo Forestale dello Stato. |
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NEL CUORE.ORG ASCOLI, SEQUESTRATI 38 CUCCIOLI DI VARIE RAZZE STIPATI IN DUE AUTO Trentotto cuccioli di cane di varie razze stipati in due auto. Li hanno scoperti i carabinieri di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, durante un controllo al casello dell'autostrada A14 all'interno di due macchine provenienti dalla Slovacchia. Dopo una serie di accertamenti fatti dai veterinari, i militari dell'Arma hanno denunciato due persone per maltrattamento di animali in concorso e traffico illecito di animali da compagnia. I cagnolini (sharpei, bouledog francese e inglese, pinscher, yorkshire, volpino, chihuahua, barboncino, husky, cavalier king, shitshu, maltese) erano infilati dentro dei trasportini all'interno dei bagagliai di una Fiat Multipla e di una Opel Vectra. Sono stati tutti messi in salvo e sequestrati. |
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GEA PRESS Il lattonzolo di Legnano – prelevato uccidendo la madre e pronto per essere macellato Era stato prelevato ancora lattonzolo, dopo che il cacciatore aveva abbattuto la madre nello scorso mese di settembre. Poi, in attesa di essere macellato, era stato detenuto in una struttura che risulterebbe pure irregolare. Ad intervenire il Nucleo Anti Sofisticazioni (NAS) dei Carabinieri di Milano ed il Servizio Interprovinciale Tutela Animali (SITA). |
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GEA PRESS Parco Nazionale d’Abruzzo – tutti i lupi morti dall’inizio dell’anno Un’aggressione al Parco. Così viene interpretata dall’Ente gestore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la moria di lupi avvenuta in buona parte per mano dell’uomo. Dodici animali deceduti dal 5 gennaio 2013 al 26 febbraio scorso. |
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IL CENTRO Undici lupi morti nel Parco nazionale in soli due mesi Massimiliano Lavillotti PESCASSEROLI (AQ) Nuovi episodi di bracconaggio nel Parco nazionale d'Abruzzo, dove dallo scorso gennaio sono morti ben 11 lupi. Una vera e propria strage della specie protetta, eseguita prevalentemente con armi da fuoco ma è certo che gli animali sono stati anche avvelenati o finiti dal cimurro. È quanto riporta Gaianews. Stando a quanto evidenzia il sito, lo sterminio dei lupi è stato tenuto nascosto dal Parco, che non ne ha dato notizia all'opinione pubblica nonostante i rappresentanti dell'Ente fossero già da tempo al corrente dei gravissimi episodi avvenuti nei mesi scorsi nei territori ricadenti all'interno dell'area di protezione. Per due lupi ritrovati all’inizio di gennaio la diagnosi è stata il cimurro, che sui giovani lupi non è un avvenimento troppo preoccupante. Per un’altra parte degli animali ritrovati morti sulle montagne si ipotizza avvelenamento, anche se si attendono i risultati finali delle analisi eseguite nelle settimane scorse sugli animali. Ma ad essere caduti nella rete dei bracconieri è stata la maggior parte dei lupi, sempre stando a quanto riporta Gaianews, che hanno ancora ben visibili i fori d’arma da fuoco. I vertici del Parco nazionale d'Abruzzo starebbero attendendo i referti dell’Istituto zooprofilattico di Teramo prima di dare ufficialmente la notizia all'opinione pubblica, tant'è che il commissario straordinario Giuseppe Rossi ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa locale solo quando un lupo, che è stato ritrovato in cattive condizioni e in seguito è morto, è stato fotografato dagli abitanti di Pescasseroli. Ieri il direttore del Parco, Dario Febbo, ha avvisato dell'accaduto la Procura di Avezzano. Ma il ministero dell'Ambiente e il coordinamento del progetto Life non risultano informati del massacro degli animali. |
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GEA PRESS Ippica e la crisi – Cosa conviene ai cavalli? Lagnanze sulla crisi del mondo dell’ippica ma nessuna denuncia dei cavalli che muoiono in pista. L’incongruenza viene rilevata in un comunicato di Italian Horse Protection, che ricorda le ultime due morti che sarebbero avvenute nell’ippodromo di Pisa. |
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MESSAGGERO VENETO A causa della neve già molti caprioli e volpi trovati morti FORNI DI SOPRA (UD) - Neve e danni collaterali. Le abbondanti precipitazioni causano danni collaterali alla selvaggina. Ogni primavera infatti vengono trovati resti, carcasse o scheletri di animali selvatici che sono morti durante l’inverno a causa della neve. In questi giorni il corpo forestale del centro dolomitico ha ritrovato sul territorio già una mezza dozzina di caprioli, per lo più animali di un anno, e alcune volpi deceduti. Le loro carcasse vengono quindi raccolte e trasportate a Cornino per cibare gli avvoltoi. Gli animali morti vengono ritrovati per lo più nei pressi delle case, dove la selvaggina si avvicina per cercare del cibo. Lo stato della neve, fitta e bagnata, ha ricoperto tutti gli habitat, anche le zone sotto gli alberi dove generalmente la fauna si ripara e va alla ricerca di cibo, erba secca e cortecce, per cui in molti si avvicinano alle case del paese. Non manca chi cerca di rifocillarli, lasciando nei pressi dei pascoli, vegetali e frutta. «Ma spesso – fa sapere la forestale – gli animali si cibano anche di gemme e di alcune siepi sempreverdi che però hanno le foglie gelate che provocano problemi al sistema digestivo, sino anche al decesso». |
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CORRIERE DELLE ALPI Neve, stremati sessanta daini in Cansiglio Francesco Dal Mas FARRA D’ALPAGO (BL) Sono ben 60 i daini del Cansiglio allo stremo. E rischiano la mattanza, quella che fino ad oggi è stata risparmiata ai cervi. Cervi che sono indigenti, i daini no, sono immigrati, stranieri. La neve è alta, sull’altopiano, tra i 50 ed i 60 centimetri, gli animali non trovano da mangiare, solo allevatori e, guarda caso, cacciatori, portano loro da mangiare. «Ieri, ciaspolando nel bosco, ho incontrato 7 carcasse di cervi e daini», testimonia Michele Bastanzetti, di Vittorio Veneto, che ogni giorno sale in Cansiglio. Ma la verità, per aspetti drammatica, è quella che riferisce Michele Boato, presidente dell’EcoIstituto veneto, casa in Alpago, una vita dedicata alla salvaguardia di questo patrimonio. «Ho saputo che la Provincia aveva predisposto un piano articolato di abbattimento dei daini, una decina al colpo. L’ha sospeso soltanto perché in Cansiglio è arrivata la neve. Neve che è costata la vita a numerosi animali. I daini hanno le zampe corte e restano intrappolati nella coltre bianca. I cervi ed i caprioli, invece, sono riusciti a fuggire, lungo la pedemontana». Severo, a questo punto, Boato con la Provincia: «Rinunci alla mattanza, troppi sono i daini già morti, non c’è ragione di tanta crudeltà». Di più, gli ambientalisti sono pronti a sit in animalisti in Cansiglio, gli ungulati straziano il cuore, in queste condizioni, degli stessi cacciatori. Quelli dell’Alpago si sono mobilitati e da giorni stanno portando del fieno ed altre sostanze alimentari. Soprattutto nella freddissima Val Menera. Non meno generosi sono gli allevatori del Cansiglio. Valerio Bortoluzzi, figlio di Diego, conduttori di Malga Sant’Anna , è stato depredato per ben 3 volte di pregiato fieno biologico fasciato; ebbene, da 20 giorni porta lui stesso, volontariamente, ai margini del bosco del Consiglio rotoballe di fieno alpagoto di secondo taglio affinché i cervi e daini si sfamino, e stiano il più possibile distanti dai fienili e cumuli di rotoballe pregiate. «Gli animali non hanno colpa di questa paradossale situazione, quello che non funziona è il cervello dei tanti personaggi che solo a parole dichiarano di tutelarli», afferma Bortoluzzi, «ma intanto siamo noi contadini a dover tamponare la situazione». Gli allevatori si appellano alle autorità forestali e provinciali, alla Regione a gli ambientalisti e animalisti che hanno solo a parole cura dei cervi e daini del Consiglio: «Aiutateci», è il grido d’allarme di Paolo Casagrande, presidente del sindacato Anpa, «a dar da mangiare agli ungulati selvatici perché la ne ve che persiste non permette la sopravvivenza di questi animali». Casagrande va giù pesante. «Forestali, Provincia, Regione, animalisti e ambientalisti, nessuno si è visto a portare una manciata di fieno (sì, almeno una) agli animali, se ne stanno fregando di brutto e questo non va bene». |
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WISE SOCIETY Brasile: due labrador scappano per tornare dove il loro padrone è affogato In Brasile due labrador, Max e Luna, ogni giorno scappano di casa per andare a nuotare nel laghetto di Araçatuba (San Paolo)dove è annegato il loro padrone. Annusano l’aria, scodinzolano e si tuffano. Sperano forse di trovarlo nelle acque che invece hanno inghiottito per sempre la guardia giurata Luís de Almeida di 46 anni. |
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TIO.CH SVIZZERA BERNA - Dei residui di fenilbutazone, un farmaco antinfiammatorio somministrato ai cavalli, è stato rilevato in un campione di carne equina importata dal Canada. In totale, il laboratorio cantonale bernese ha analizzato 30 campioni. |
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LA STAMPA L’esperimento dei topi “telepatici”Al via l’era del computer biologic Claudio Gallo - corrispondente da Londra Affascina e spaventa, facendoci intravedere un futuro da Guerre Stellari, un mondo alla Matrix pieno di possibilità e di incubi. E’ l’esperimento fatto da una equipe brasiliano-americana che nessun giornale inglese ha trascurato e il tediosamente serio Financial Times ha messo in prima pagina. Miguel Nicolelis, pioniere degli studi sull’interfaccia cervello-computer alla Duke Univesrsity, North Carolina, ha fatto comunicare dei topi direttamente da cervello a cervello, preconizzando l’inizio dell’era del computer biologico, numerosi cervelli collegati in un’unica rete. Siccome i giornali non si negano gli effetti speciali, molti titoli parlano di telepatia, ma la telepatia, posto che esista, sarebbe la trasmissione del pensiero apparentemente senza un media. Nel nostro caso invece i roditori erano collegati fisicamente con elettrodi impiantati nel cervello. |
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LA STAMPA Carne equina, terzo caso in Italia Ancora carne di cavallo presente, ma non dichiarata in etichetta, in prodotti alimentari. Dopo le lasagne prodotte nel bolognese e nel veronese, è la volta del ripieno della pasta fresca “Piemontesino al vitello”, prodotta da una azienda brianzola. Terzo riscontro positivo in Italia che ha portato anche al sequestro preventivo di 210 kg di carne di vitello e bovino adulto da parte dei Nas in aziende che forniscono la materia prima alla Marchesina Srl di Usmate Brianza. |
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TG COM Como, tracce di carne di cavallo nella pasta Una confezione di pasta fresca ripiena "Piemontesino al vitello", contenente carne di cavallo non dichiarata nell'etichetta, è stata individuata in un ipermercato di Turate nel Comasco. Si tratta del terzo caso in Italia. La pasta è prodotta da "La Marchesina srl" di Usmate Velate. I Nas hanno anche sequestrato, a titolo cautelativo, 210 chili di carne bovina alle aziende che forniscono la materia prima utilizzata dalla ditta. |
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FRESH PLASA E in Spagna un progetto per produrre mangimi dagli scarti alimentari I polli mangiano di tutto quindi perché non usarli per riciclare gli avanzi e verdura delle nostre tavole? Quest'idea è stata seguita a Barsac, una cittadina della Gironda in Francia. |
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CORRIERE ADRIATICO Carne di cavallo: nuovi casi. E' psicosi di Carla Massi ROMA - Carne di cavallo nella pasta ripiena: terzo caso in Italia. In un supermercato di Turate vicino Como è stata scoperta una confezione che, sull’etichetta, riportava solo la presenza di macinato bovino. I Nas hanno prelevato dei campioni, l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna li hanno sottoposti a test e hanno scoperto che in quel prodotto (“Piemontesino di vitello”) c’erano tracce di dna di tritato equino. Cinquecento grammi di pasta da cuocere, scadenza 13 marzo 2013, prodotta dalla ditta La Marchesina srl di Usmate Velate della provincia Monza-Brianza. I TEST |
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ANSA Carne equina pronta a tornare in macellerie americane NEW YORK - La carne equina sta per tornare sui banchi delle macellerie americane: il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (Usda) è infatti pronto a dare il via libera alla realizzazione di due macelli nel New Mexico. |
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NEL CUORE.ORG INDONESIA, SCATTA L'ALLARME ESTINZIONE PER LE TARTARUGHE LIUTO Suona sempre più forte l'allarme per le tartarughe liuto. Secondo una nuova ricerca della University of Alabama (Uab), in Indonesia il numero di nidi di questi esemplari sulle spiagge è sceso del 78% tra il 1984 e il 2011. Da un'analisi, pubblicata sulla rivista Ecospheres, è emerso come l'ultima roccaforte delle popolazioni di testuggini nel Pacifico potrebbe scomparire entro i prossimi due decenni. |
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LA ZAMPA.IT Avvistata una rara civetta delle nevi in Scozia Avvistata una rara civetta delle nevi sulle Cairngorm, catena montuosa delle Highland scozzesi. Il volatile (Bubo scandiacus) è nativo delle regioni artiche, incluse aree della Norvegia e del Nord America, ed è l’uccello ufficiale del Quebec. L’avvistamento è stato documentato su iSpot, sito web sul quale è possibile condividere fotografie e informazioni sulla fauna selvatica. Le immagini caricate su iSpot testimoniano l’insolita presenza in Scozia di un esemplare di civetta delle nevi, scovata a nascondersi tra le rocce innevate del Cairngorms National Park. La Royal Society for the Protection of Birds in Scozia ha dichiarato alla Bbc che si tratta d i un avvistamento particolarmente straordinario dato che l’ultima volta in cui la civetta è stata vista nel Regno Unito risale al 1975 sulle isole Shetland. Avvistamenti di civette di neve non documentati sulle Cairngorm sono stati annunciati occasionalmente negli anni durante la stagione estiva ma mai durante l’inverno, periodo dell’anno in cui le risorse di cibo per questi uccelli scarseggiano particolarmente sugli altopiani scozzesi. |
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LA NUOVA SARDEGNA Cavalla e puledro ammazzati con un fucile a pallettoni TERTENIA (OG) - Nella nottata fra giovedì e ieri, un anonimo fuciliere ha ucciso, con due colpi caricati a pallettoni calibro 12 ed esplosi da pochi metri di distanza, una cavalla e un puledro di circa dodici mesi. A rendersi conto dell’uccisione dei due animali, che si trovavano in un terreno nelle campagne in località Riu Arei, è stato il proprietario degli stessi, G.V., un perito agrario-allevatore trentenne del paese. Ieri mattina, l’allevatore terteniese di ovini e suini, come fa ogni giorno, ha effettuato un giro in alcuni terreni di proprietà della sua famiglia. E in quello ubicato in località Riu Arei, ha trovato la cavalla e il puledro uccisi a fucilate. Subito dopo, l’uomo si è recato nella locale stazione dei carabinieri, a denunciare il grave f atto accaduto nella nottata. E ha precisato che, in passato, non aveva subito altri atti intimidatori. Le indagini, effettuate di militari dell’Arma della stazione terteniese e dai loro colleghi della compagnia di Jerzu, tutti al comando del capitano Sara Pini, si presentano difficili. Anche se l’uccisore di cavalli potrebbe avere lasciato qualche traccia. L’uccisione dei due animali ha suscitato forte sdegno nella comunità tertenbiese. |
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CORRIERE DELL’UMBRIA Norcia (PG), secondo lupo trovato morto in pochi giorni, si ipotizza l'avvelenamento Individuata la carcassa di un lupo nella zona industriale di Norcia. A fare il ritrovamento, la polizia provinciale intorno alle 8 di questa mattina in località Opaco. E’ il secondo lupo che in pochi giorni è stato trovato privo di vita e l’ipotesi potrebbe essere di avvelenamento. Per questo motivo gli agenti della Provinciale hanno provveduto al sequestro della carcassa e in collaborazione con la Asl 2, l'hanno inviata all’istituto zooprofilattico di Umbria-Marche per gli accertamenti del caso. |
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AGI ANIMALI: TROVATA CARCASSA DI LUPO, SI SOSPETTA AVVELENAMENTO Perugia - La carcassa di un lupo e' stata rinvenuta intorno alle 8 di questa mattina in localita' Opaco, nel comune di Norcia, dalla polizia provinciale del comprensorio della Valnerina. Si tratta del secondo ritrovamento in pochi giorni e l'ipotesi potrebbe essere di avvelenamento. Per questo motivo gli agenti della provinciale hanno provveduto al sequestro della carcassa dell'animale e, in collaborazione con la Asl, ad inviarla all'Istituto zooprofilattico Umbria-Marche per gli accertamenti del caso.L'area dove e' stato trovato il lupo e stata circoscritta con avvisi di "sospetta area avvelenata". Della vicenda sono stati informati la Procura della Repubblica e il sindaco di Norcia. |
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IL CENTRO Cuccioli di cane salvati dalle gabbie lager Alex De Palo TERAMO - Dalla Slovacchia a Teramo stipati nel bagagliaio, sfidando il freddo, la fame e la sete nel lungo viaggio. Sarebbero finiti probabilmente nel mercato illegale degli animali i 38 cuccioli di cane scoperti dai carabinieri della compagnia di San Benedetto del Tronto. Erano destinati con ogni probabilità a qualche allevamento della provincia ed è nel Teramano che si indirizzano le indagini. I cagnolini appartenenti a diverse razze (King Cavalier, Carlino, Bull dog inglese, Boule dogue francese, Husky, Chihuahua, Shi-tzu) sono stati trovati all'interno di due autoveicoli, fermati dai carabinieri coordinati dal capitano Giancarlo Vaccarini, al casello dell’autostrada A14 di San Benedetto, giovedì intorno alle 21,30. I cuccioli provenienti dalla Slovacchia erano destinati probabilmente al commercio e la gran parte di essi era priva dei documenti necessari per il trasporto e per la vendita. Alcuni esemplari erano sprovvisti di microchip e non erano accompagnati da una corretta documentazione che ne comprovasse la provenienza nè l'esecuzione di un adeguato piano di profilassi sanitaria. Ai carabinieri si sono affiancati i militari del corpo forestale dello Stato di San Benedetto del Tronto che hanno immediatamente sequestrato i cuccioli e denunciato i conducenti della Fiat Multipla e della Opel Vectra per commercio illegale di animali da compagnia e maltrattamento di animali in concorso. I denunciati sono G.L., di 36 anni, residente a Valle Castellana ed E. S., di 40 anni, slovacco. Nella Opel Vectra di quest’ultimo sono stati trovati 34 cuccioli mentre i restanti quattro (apparentemente in regola) erano stipati nella Multipla del teramano titolare di un punto vendita della provincia. Le indagini si concentrano proprio sull’attività del commerciante abruzzese fermato al posto di blocco. Dove erano diretti i cuccioli? Quali rapporti legano il 36enne di Valle Castellana con il 40enne slovacco? A questi interrogativi cercheranno di rispondere i carabinieri marchigiani. Al casello autostradale di confine fra Marche e Abruzzo sono intervenuti anche i veterinari della Asl di San Benedetto del Tronto per le prime verifiche sulla salute degli animali, che fortunatamente erano in discrete condizioni. I cuccioli, in collaborazione con un'associazione volontaria locale, sono stati trasportati presso il settore sanitario del canile comprensoriale di San Benedetto del Tronto dove verranno sottoposti alle opportune cure e verifiche, in attesa di essere affidati. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire la reale età dei cuccioli (inferiore probabilmente alle 12 settimane). Sono in corso anche indagini per stabilire la destinazione dei cagnolini, probabilmente già ordinati da ignari acquirenti delle pr ovince di Ascoli e Teramo. Il valore di acquisto medio dagli allevatori in Slovacchia si aggira sui 250 euro ad esemplare, in Italia sarebbero stati rivenduti a somme variabili tra 800 e 1.200 euro, per un valore commerciale complessivo di circa 30 mila euro. |
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LA ZAMPA.IT Scoperto traffico di cuccioli fra Ascoli e Teramo Trentotto cuccioli di cane sono stati salvati dal personale del corpo forestale di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) e dai carabinieri della locale Compagnia. I cagnolini sono stati rinvenuti stipati all’interno di due autoveicoli, durante un controllo su strada dei carabinieri al casello dell’autostrada A14. I cuccioli, appartenenti a diverse razze (King Cavalier, Carlino, Bull dog inglese, Bull dog francese, Husky, Chihuahua, Shi-tzu ) e destinati probabilmente al commercio, provenivano dalla Slovacchia e la gran parte di loro era privo dei documenti necessari per il trasporto e per il commercio. |
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NEL CUORE.ORG BOLZANO, "PRENDEVA SOLDI PER CANI MAI DATI": ARRESTATO EX ALLEVATORE Arrestato Christian Galeotti, ex allevatore di cani di 38 anni. Recidivo, perché in passato - scrive Alto Adige - era stato condannato a due anni di carcere per maltrattamenti di animali, dopo aver girato dei film pornografici con alcuni cani. Tre giorni fa, però, è finito in manette per truffa e deve scontare un anno di carcere. Questa volta non potrà usufruire di misure alternative: dovrà rimanere in cella. Stando a quanto accertato dagli inquirenti trentini, l'ex allevatore avrebbe truffato alcune persone, che avevano pagato per ricevere un cucciolo, senza però mai avere il cagnolino prenotato. I fatti sarebbero stati commessi a Mezzocorona, in provincia di Trento, nel 2009. |
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ALTO ADIGE In manette l’ex allevatore Galeotti di Susanna Petrone BOLZANO - Christian Galeotti, l’ex allevatore di cani di 38 anni, è finito in manette: in passato era stato condannato a due anni di carcere per maltrattamenti di animali, dopo aver girato dei film pornografici con alcuni cani. Tre giorni fa, però, è stato arrestato per truffa. Deve scontare un anno. Questa volta non potrà usufruire di misure alternative. E dovrà rimanere in carcere. Ma ecco i fatti: giovedì mattina, poco dopo le 11, i carabinieri di Terlano, coordinati da Ferdinando Nasta, si sono recati a casa sua e lo hanno arrestato, perché colpito da un’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Trento. L’ex allevatore, che fino all’anno scorso viveva a Bolzano, era finito sulle cronache dei giornali dopo essersi spacciato per veterinario su un noto sito internet. Il bolzanino ha sempre negato di aver aperto il sito in questione. Sulla vicenda è ancora in corso un’indagine della Procura di Bolzano. Galeotti, questa volta, deve scontare la pena definitiva di un anno di reclusione per il reato di truffa. I fatti sono stati commessi a Mezzocorona nel 2009. Secondo quanto accertato dagli inquirenti trentini, l’ex allevatore avrebbe truffato alcune persone, che avevano pagato per ricevere un cucciolo, senza però mai avere il cagnolino prenotato. Secondo la prima condanna - per maltrattamenti di animali - non potrebbe nemmeno poter tenere, allevare o gestire il commercio con cuccioli. Il bolzanino è stato portato nel carcere di Bolzano. Solo un mese fa, si è concluso invece in via definitiva il primo processo: i carabinieri avevano scoperto che presso l’allevamento di Galeotti, ad Avigna nel Comune di San Genesio, venivano girati film porno con cani. L’ex allevatore aveva fatto arrivare una pornostar del settore dall’Inghilterra. I video, infine, venivano venduti in internet su siti stranieri. Complessivamente, gli uomini dell’Arma hanno potuto accertare otto rapporti sessuali ai danni di altrettanti cani. Non solo: in un’inquadratura era possibile vedere Galeotti e, dopo una serie di verifiche, si è scoperto in quale stanza erano state girate le scene di zoopornografia. Un mese fa la Cassazione, dunque, ha confermato che è reato fare sesso con animali. Nelle motivazioni della sentenza i giudici rilevano che l’ex allevatore Christian Galeotti «usava anche mantenere cani a pensione, deliberatamente ometteva di curare gli animali di cui era custode, cagionandone in alcuni casi addirittura la morte per fame o mancanza di cure mediche e inoltre costringeva alcuni cani ad avere rapporti sessuali con donne». La Cassazione, dunque, per la prima volta in Italia, ha chiarito in via definitiva che i giudici di primo e secondo grado a Bolzano avevano correttamente accertato il maltrattamento le cui conseguenze (perché vi sia reato) non devono necessariamente comportare malattie agli animali. Anche provocare scompensi di carattere psicofisico in un animale (costringendolo a un comportamento in contrasto con le sue leggi naturali) configura il maltrattamento e, dunque, il reato. La Lav ha espresso grande soddisfazione per questa sentenza che farà giurisprudenza. |
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LA TRIBUNA DI TREVISO Cervo investito da un treno dopo una fuga sul Terraglio PREGANZIOL (TV) - Carabinieri, polizia provinciale e polizia locale di Mogliano e Preganziol a caccia di un cervo di cento chili. Oltre tre ore di pattugliamenti, individuazioni e tentativi di cattura, poi il tragico epilogo: l'animale è finito sui binari, nel tratto fra Mogliano e Preganziol, e un treno lo ha ucciso. Il primo avvistamento è di ieri a mezzogiorno a Mogliano. Attraverso la campagna, lambendo le strade, il cervo, un esemplare maschio selvatico proveniente presumibilmente dalla Pedemontana, è arrivato a Preganziol. Si è fermato vicino al Passante, all'altezza di via Croce. Qui è stato individuato dagli agenti ma è subito scappato, attraversando il Terraglio in un momento in cui non passava nessuno e rifugiandosi nel parco di una villa. Sembrava questo il luogo ideale per sedare l'animale. Invece il cervo impaurito ha saltato la recinzione della villa ed è arrivato sui binari. Proprio in quel momento transitava un treno da Venezia. L'animale è morto sul colpo. L'urto ha provocato il parziale distacco della scaletta di accesso al locomotore. Per la messa in sicurezza, il treno si è fermato in stazione a Preganziol, accumulando un ritardo di circa 15 minuti. Nessun altro problema alla circolazione ferroviaria che è proseguita regolarmente. |
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GEA PRESS Mascalucia (CT) – un elefante dal benzinaio Allarme, stamattina a Mascalucia (CT), per un grosso elefante indiano avvistato in pubblica via. Si trattava in realtà di una probabile iniziativa promozionale di un circo attendato nei pressi. Per farsi pubblicità, potrebbe non aver esitato a portare l’elefante in strada. Numerose telefonate sono così pervenute all’ENPA di Catania che ha subito attivato le sue Guardie Zoofile. L’elefante, però, era nel frattempo rientrato nel circo. |
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CORRIERE DELLA SERA la denuncia su fb Un elefante al distributore di benzina: CATANIA- Che ci fa un elefante a un distributore di benzina di Mascalucia, in provincia di Catania? Fa il pieno? E poi: va a benzina verde o a gasolio? L'ironia degli abitanti del piccolo paese siciliano è stata seconda solo allo stupore quando alcuni di loro si sono trovati di fronte alla scena a dir poco inconsueta. |
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LA GAZZETTA DELLO SPORT Lombardia, auguri agli orsi e ai 12 cuccioli. E se incontrate un orso, comportatevi così Claudio Gregori L’orso è una specie protetta e di grande valore per il territorio. Il suo futuro in Italia è incerto. Il suo nemico più grande è l’uomo. Per questo preferisce evitarlo. Schivo, cauto e diffidente, l’orso cerca di eclissarsi quando lo incontra. Solo se si sente minacciato, aggredisce. Ecco il decalogo di comportamento per chi lo incontra: |
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NEL CUORE.ORG SASSARI, ANCHE I CANI PAGANO IL BIGLIETTO PER SALIRE SUL BUS I cani di piccola taglia sono ammessi sui bus, ma devono pagare il biglietto, se muniti di guinzaglio e tenuti in braccio dal viaggiatore. Mentre gli animali domestici di piccolissima taglia possono essere trasportati gratis, però dentro i contenitori. Sono solo alcune delle nuove regole per i passeggeri dei mezzi pubblici di Sassari. In vigore da ieri il "regolamento di vettura" emanato dall'Atp (Azienda trasporti pubblici). Ecco un vademecum dedicato al personale e ai passeggeri, compresi quelli a quattro zampe. Ecco un documento aziendale composto da un'insieme di norme che vogliono favorire la convivenza civile, ma anche migliorare la sicurezza e la qualità del servizio. |
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ONLINE NEWS Autismo, gli animali stimolano i comportamenti sociali dei bambini I bambini autistici sono piu’ propensi a comportamenti sociali positivi se godono della vicinanza affettuosa di un animale. Infatti gli animali riescono a stimolare la socialita’ dei bimbi che soffrono di disturbi dello spettro autistico molto di piu’ dei giocattoli, secondo una nuova ricerca promossa da Marguerite E O’Haire dell’Universita’ del Queensland, in Australia. L’indagine ha valutato le reazioni dei bimbi autistici alla presenza dei porcellini d’India (Cavia porcellus). I ricercatori hanno esaminato le interazioni con i genitori e con i coetanei di un gruppo di bambini con disturbi dello spettro autistico tra i cinque e i tredici anni in presenza di due maialini d’India. Le stesse interazioni sono state valutate in correlazione alla presenza dei giocattoli. Il team ha scoperto che in presenza degli animali i bambini si sono dimostrati piu’ propensi a socializzare parlando, promuovendo contatti fisici e prestando attenzione agli altri. Inoltre, i bimbi in compagnia dei ‘pet’ sono stati piu’ ricettivi alle stimolazioni sociali proposte dai coetanei rispetto a quando erano coinvolti in attivita’ di intrattenimento con i giocattoli. La presenza degli animali ha anche incrementato il numero di sorrisi e risate, riducendo le espressioni accigliate, i pianti e i capricci. |
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IL TIRRENO Red Canzian: «A volte per farsi capire bisogna alzare la voce» LIVORNO - Cosa hanno in comune Paul Mc Cartney e Pamela Anderson, Bill Clinton e Ozzy Osbourne? Fanno tutti parte di una lista lunghissima di personaggi famosi, quelli che hanno fatto la scelta vegana. In Italia una delle bandiere vegan è Red Canzian dei Pooh. La pubblicità del bambino in scatola non l'ha ancora vista, ma sull'argomento ha le idee chiare. «Gli estremismi _ dice _ non fanno mai bene, lo stiamo vedendo anche con queste elezioni, certi eccessi magari servono a scuotere, ma poi se rimangono proposte si spengono. Bisogna riuscire a farle diventare propositive, altrimenti sono sterili. Detto questo, gli animali vanno rispettati e difesi, io sono fra quelli che hanno scelto di dire "cosa mangio stasera" e non "chi mangio stasera"». Per Canzian il messaggio lentamente sta passando : «Credo sia indispensabile per tutti iniziare a ragionare almeno in termini di vegetarianismo. Lo shockvertising? Qualche scossone ci sta bene, badando però che non diventi negativo. Il rischio è quello di venire identificati con quelli che imbrattano i muri col sangue, il che sarebbe assurdo per gente che predica la non violenza totale. Il vegano si trova a doversi difendere dalla violenza sugli animali, che dalla maggioranza è vista come normale. A volte per farsi capire bisogna gridare, ma il processo informativo deve essere serio e competente». Il bassista dei Pooh preferisce puntare sull'informazione reale, da portare avanti nel quotidiano: «Se noi spiegassimo alla gente che per un chilo di filetto ci vogliono 10mila litri d'acqua contro i mille litri per un chilo di fagioli, e che fra 25 anni le guerre non si faranno più per il petrolio ma per l'acqua, capirebbero che essere vegano non vuol dire solo voler bene agli animali, ma salvare il mondo per i nostri figli». |
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NEL CUORE.ORG CARNE DI CAVALLO, IL TERZO CASO A COMO: ERA NELLA PASTA FRESCA Terzo caso in Italia di carne di cavallo non dichiarate in etichetta. Scoperta questa volta in un campione di pasta fresca ripiena ''Piemontesino al vitello'', prelevato dai Nas in un ipermercato di Turate, in provincia di Como. La pasta, da 500 grammi, lotto n. 01/07 con scadenza il 13/03/2013, è stata prodotta dalla ditta La Marchesina srl di Usmate Velate (MB). |
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CORRIERE DELLA SERA Le «scarpe di sangue» di Beyoncé e Jay Z fanno infuriare gli animalisti Simona Marchetti Passo falso di coppia per Beyoncé e il marito Jay-Z, che scivolano su un paio di scarpe da ginnastica che sembrano fatte apposta per far (giustamente) arrabbiare gli animalisti. La prima a mettere il piede il fallo è stata l’ex cantante delle Destiny’s Child, che per colpa di un paio di costose Isabel Marant (marchio di culto per le amanti delle scarpe da ginnastica fashion) - fatte appositamente personalizzare dall’azienda americana Perfectly Made Kicks (PMK) utilizzando pelle di anaconda, struzzo, coccodrillo, razza e cuoio - si è beccata la sua buona razione di critiche e insulti (molti anche pesanti, soprattutto dopo che il Daily Mail ha scoperto che per realizzare le Key Beys bianco latte si scuoiano gli animali vivi, da qui la definizione di «boots of blood» ;). |
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NEL CUORE.ORG SOSTANZE PERICOLOSE IN PELLICCE PER BAMBINI, INDAGA GUARINIELLO Residui chimici pericolosi nelle pellicce animali di giacche, cappelli e accessori per bambini. La denuncia della Lav è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo del pubblico ministero di Torino, Raffaele Guariniello, che ha incaricato i carabinieri del Nas di fare delle verifiche. La Lega anti vivisezione ha acquistato e fatto analizzare da un laboratorio di Prato una quindicina di capi di note marche italiane. |
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AT NEWS Finalmente brevettato un sistema per controllare la posizione degli animali domestici a distanza Un sistema per controllare gli animali domestici a distanza è stato presentato nei giorni scorsi al Mobile World Congress: si tratta di Tractive, un sistema innovativo che permetterà a tutti i proprietari di monitorare la posizione dei propri cani e gatti direttamente dall’iPhone. |
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ETICAMENTE La lista delle grandi marche che finanziano la sperimentazione animale Tutti i prodotti che utilizziamo come i farmaci, i prodotti chimici, i cosmetici, i pesticidi, gli additivi, i prodotti per l’igiene della casa e via dicendo devono per legge essere testati sugli animali prima di essere commercializzati: questo per tutelare la salute dell’uomo. IGIENE E CURA DELLA PERSONA: Prodotti da evitare: Acquafresh, Adidas, Alviero Martini (profumi), Atkinsons, Axe/Apollo/Africa, AnticA Erboristieria,, AZ, Belle Color, Biomedic, Biotherm, Bausch&Lomb, Cacharel (profumi), Cadonett, Calvin Klein, Camay, Casting, Cerruti (profumi), Chloè (profumi), Chopard (profumi), Clear, Clearasil, Colgate, Country Colors, Coco monoi, Davidoff, Demakup, Denim, Dignity, Dimension, Donge, Douss-Douss, Dove, Drakkar Noir,Dr. Scholl’s, Dunhill, Elisabeth Arden, Elnett, Elvive, Excellence,Faberg, Feria, Fructis Garnier, Fx Studio, Gattinoni (profumi), Gillette, Giorgio Armani (profumi), Giorgio Beverly Hills (profumi), Glicemille, Gloria Vanderbilt, Grafic, Guy, Head&Schoulders, Helena Rbubinsten, Huggies, Hugo boss, Infasil, Intervallo, Intima di Karinzia, Iodosan, Isabella Rossellini’s Manifesto, Jean Louis David, Johnson&Johnson, Keramine H, Kerastase, Kleenexe, Klorane, Kukident, Lactacyd, Lancaster, Lancome, La Roche Posay, Laura Biagiotti (profumi), Leocrema, Lines (assorbenti adulti), Lines Lei, Linidor, L’Oreal, Lux, Lysoform, Macleens, Matrix, Max Factor, Maybelline, Mennen, Mentadent, Milton, Movida, Karl Lagerfeld (profumi), Keramine H, Kerastase, Kukident, Napisan, Neutralia, Nidra, Noxzema, Natura, Neutromed, Neutromed Deo, Neutromed ph 3,5, Nordic Colors Oil of Olaz, Oral-B, Palmolive, Palma Ricasso (profumi), Pampers, Pantene, Pepsodent, Phas LarochePosay, Plax, Plenitude, Pond’s, Polident, Ralph Lauren (profumi), Recital, Redken, Rexona, Rimmel, Rochas, Restive oil, Saugella, Senz’acqua Lines, Squibb (dentifricio), Studio Line, Shiseido, Scotonelle, Strep, Sunsilk, Sergio tacchini (profumi), Tampax, The Body Shop, Timotei, Tempo, Taft, Topexan, Ultra Dolce Garnier, Valentino (profumi), Veet, Vichy, Vidal, Viva Wella, Vital Colors. Prodotti creduti erroneamente cruelty free: Vi sono alcune marche che molti credono cruelty-free ma che in realtà non aderiscono allo Standard e quindi non possono essere considerate cruelty-free: AMWAY, AVEDA , AVON (non esegue e non commissiona test su animali, ma non garantisce gli ingredienti comprati da terze parti), BELLEBOLLE , BLUEBERRY , CLINIQUE (Estee Lauder), DIPROS, ESI, HERBALIFE, JUST L’AMANDE/GAVARRY, LINEA ESSELUNGA (supermercati Esselunga), MONTALTO NATURA, REVLON, SARA LEE PLANTER’S, SOCIETA’ DEL KARITE’, , THE BODY SHOP (il marchio è stato acquistato da L’Oreal, che effettua vivisezione per i suoi prodotti), UNILEVER (prodotti per l’giene della persona e della casa). Prodotti “cruelty free”: ALLEGRO NATURA – Certificazione ICEA Assorbenti: HELAN, MOONCUP, NUVENIA IGIENE DELLA CASA E DEL BUCATO: Prodotti da evitare: Ace-Gentile, Aiax, Air Fresh, Anitra WC, Ariel, Autan, Ava Perla, Baleno, Baygon, Baysan, Bio Presto, Bio Shout, Bolt, Bounty, Bravo, Bref, Calfort, Cif, Coccolino, Dash, Dora, Dinamo, Duraglit, Duracell, Dixan, Fabuloso, Fébrèze, Finish, Fa, Glade, Glassex, Harpic, Idraulico Liquido, Kop, Lanza, Lavasbianca, linea Ace, Lenor, Lip, Liù, Lysoform, Napisan, Nelsen, Mastro Lindo, APC, Baleno, Mister Verde, Mr Muscolo, Off!, Omo, Pril, Pronto, Pin Polin, Può, Perlana, Raid, Scottex, Soflan, Sole, Sole di Marsiglia, Sidol, Sil, Soflan, Sole, Spic&Span, Splendid, Svelto, Swiffer, Vernel, Viakal, Vim-Clorex, Woolite.Viakal, Tide, Tuono, Zest. Prodotti cruelty free: ALMA WIN Certificazione Natur-Watch, ingredienti animali: NO TABACCO Sono molte le multinazionali del tabacco che finanziano la sperimentazione animale: cani, roditori e via dicendo sono costretti tramite una mascherina a inalare per tutto il giorno nicotina. RICERCA Le seguenti associazioni finanziano esperimenti sugli animali: TELETHON TRENTA ORE PER LA VITA Fonte: www.fermaregreenhill.net |
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GAZZETTA DI PARMA Fornovo (PR), rinchiusi senza pietà: trovati morti due cani
Un grave episodio di maltrattamento di animali è stato scoperto nei giorni scorsi a Fornovo grazie ad un controllo delle guardie zoofile dell’ Enpa: una cagnetta ed il suo cucciolo sono stati trovati l’uno accanto all’altro, senza vita, in una baracca chiusa, senza possibilità di uscita, nessun residuo di cibo e di acqua. Due creature, in pratica, condannate, e quindi morte probabilmente per la fame ed il freddo. |
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ROMA TODAY Cani denutriti e maltrattati: canile abusivo sequestrato dai carabinieri Prov. Di Roma Abbai e lamenti continui, segnale che qualcosa non andava. Le notti insonni dei cittadini di Cervara sono finite nella giornata di ieri. A causarle un canile lager che, oltre ad essere teatro delle peggiori violenze ai danni dei cani, era anche abusivo. La scoperta è avvenuta in un terreno della frazione di Fonte Martino. |
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LA REPUBBLICA Tagliava la coda e le orecchie agli animali denunciato il gestore di un canile abusivo
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GEA PRESS Cervara (RM) – il canile fai da te ed i cuccioli con il taglio di coda ed orecchie (FOTOGALLERY) Un canile che, stante il comunicato dei Carabinieri, risulterebbe del tutto abusivo, ma in una struttura che si faceva notare. Non solo per la tipologia abitativa, ma anche per il fastidio del continuo abbaio dei cani che aveva indotto alcuni abitanti della zona a rivolgersi ai Carabinieri. |
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NEL CUORE.ORG CERVARA DI ROMA, I CARABINIERI SCOPRONO UN CANILE ABUSIVO Scoperto un canile abusivo a Cervara (Roma) nella frazione di Fonte Martino. Sono intervenuti i carabinieri di Subiaco su segnalazione dei residenti. I militari, scrive il "Tempo" nell'edizione odierna, hanno trovato su un terreno non lontano dal centro abitato 13 cani della razza "pastori del Caucaso" dei quali 2 cuccioli. A questi ultimi il custode, uno straniero denunciato per maltrattamento di animali, aveva tagliato le orecchie. Ad uno anche la coda. |
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NEWS RIMINI Sequestrati animali denutriti in stalla indecente. Due denunce SANTARCANGELO (RN) - Gli animali erano denutriti, malati senza cure e tenuti in indecenti condizioni igienico-sanitarie. |
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L’ECO DELLE VALLI Allevamento abusivo di cani: “sigilli” al terreno e denuncia DESENZANO (BS) - È successo a Desenzano del Garda, in località Calvata: venti cani da caccia erano abusivamente allevati e abbaiavano a tutte le ore del giorno e della notte. Il proprietario del terreno in cui gli animali erano tenuti, un uomo di Padenghe, lo scorso 18 gennaio ha visto porre i sigilli al proprio appezzamento: così ha disposto l’ordinanza adottata dal Gip di Brescia dopo che la procura, per circa un anno, ha indagato sulla vicenda, ricorrendo al uso di fonometri. Nessun maltrattamento agli animali, ma il Comando di Desenzano ha riscontrato il superamento dei limiti di legge in quanto ad emissioni acustiche, oltre alla mancanza delle autorizzazioni necessarie per allevare cani. |
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GEA PRESS Capaci (PA) – un cane a metà, tra i binari Da alcuni giorni il cane è visibile lungo la linea ferroviaria nei pressi del campo di calcio Antonino Cardinale di Capaci (PA). Un pezzo tra i binari, un altro (comprensivo di testa) tra le due linee ferrate ed infine vari pezzetti tra cui, poco più avanti, una zampa. Fino a stamattina i poveri resti erano ancora lì, a poche decine di metri da un asilo nido. Il cane, però, è stato osservato dalla volontaria animalista Linda Guarneri, già venerdì scorso. |
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IL TIRRENO Caccia irregolare al cinghiale: multati due bracconieri LIVORNO - Cacciavano cinghiali con modalità vietate, ma non sono sfuggiti ai controlli degli agenti del Corpo forestale dello Stato di Livorno (comando di Cecina) che li hanno sorpresi e sanzionati. Si tratta di due bracconieri scoperti in due distinti controlli: il primo all'interno di una riserva d caccia a Bibbona, l'altra nei pressi del fiume Cecina. In entrambi i casi i forestali hanno agito di notte. Nel primo caso il cacciatore era in attesa degli animali che aveva tentato di attirare spargendo granturco e pur trovandosi nella riserva di caccia non aveva segnato la giornata. Inoltre, lo spargimento di mangime è vietato dalla legge e per il bracconiere è scattata una multa di 1250 euro. Nel secondo caso, invece, nei guai è finito un altro bracconiere, peraltro già noto alle forze dell'ordine, sorpreso con un fucile dotato di puntatore laser e per questo denunciato per caccia con mezzi non consentiti. L'arma è stata sequestrata. L'uomo è stato segnalato alla questura per la sospensione della licenza di caccia. Gli uomini del comando della Forestale di Livorno continueranno ad effettuare specifici controlli nel territorio provinciale. |
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MATTINO DI PADOVA Riapre lo zoo parco Valcorba con 53 specie di animali POZZONOVO (PD) - Si avvicina la primavera e ricomincia l’attività del zoo parco Valcorba. Oggi riapre infatti uno dei più grandi parchi faunistici del Veneto e dell’Emilia Romagna. Il Valcorba di Stroppare di Pozzonovo si estende infatti su un’area di 20 ettari, ricca di vegetazione e soprattutto capace di ospitare ben 53 specie di animali provenienti da tutto il mondo: leoni, tigri, leopardi e pantere, lemuri, enormi pappagalli, ippopotami, zebre, gru, cammelli, manguste, procioni, cervicapre, cercopitechi e tante altre specie di animali. Il percorso per i visitatori dura circa due ore e mezzo. Per informazioni, tel. 049605820. |
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LA NUOVA FERRARA Gli ex litigano per il cane E interviene la polizia Ferrara - Quando ieri è andata dall’ex marito a prendere la piccola- che su disposizione del giudice può tenere durante i week end - l’uomo si è mostrato titubante, perché insieme alla ex c’era anche il nuovo compagno. Così, per far valere le sue ragioni, la donna si è rivolta alla polizia. Fin qui sembrerebbe una delle tante questioni tra coppie separate, se non che la piccola di cui sopra non è una bambina, ma una cagnolina meticcia a pelo rosso. A conferma che attorno agli animali domestici si scatenano battaglie in punta di diritto non meno accorate di quelle per l’affidamento dei figli. E’ successo ieri mattina in via Marconi, dove attorno alle 9 è stato richiesto l’intervento di una Volante della polizia. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato sul posto tre persone e una cagnetta. A quanto sembra, la presenza del nuovo compagno dell’ex moglie avrebbe reso il marito piuttosto restìo a consegnare l’adorata meticcia. Ma di fronte alla polizia la donna si è mostrata altrettanto decisa a far valere i suoi diritti conquistati in tribunale. Gli agenti hanno dunque appurato che in effetti il giudice aveva stabilito l’affidamento della cagnolina al “papà” dal lunedì al venerdì, mentre la “mamma” avrebbe avuto il diritto di tenerla il sabato e la domenica. Dura lex, sed lex. E la cagnetta è partita per il week-end. |
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TRENTINO L’orso arriva entro metà marzo di Giacomo Eccher SAN ROMEDIO (TN) - Ancora pochi giorni e l'orso tornerà a San Romedio. E' atteso entro metà marzo. Venerdì, l'assessore della Comunità di Valle Ivan Battan (che si occupa della questione orso nell’ambito del protocollo sottoscritto con Curia di Trento, Provincia e Comuni di Coredo, Sanzeno e Romeno) ha siglato con una ditta di trasporti di Roma l'accordo per il trasloco in valle di Non del plantigrado attualmente in gabbia a Pescasseroli, nel Parco nazionale d'Abruzzo, dopo esser stato sequestrato dalla Forestale nella villa di un privato nel Lazio che lo deteneva illegalmente. «Si è atteso fino ad adesso - spiega Battan - anche perché con la primavera per l'orso è più facile l'adattamento nel nuovo ambiente». «Il trasporto sarà fatto con tutti i comfort, perché verrà utilizzato un mezzo speciale usato solitamente per gli ippopotami. L'orso ci entrerà senza problemi e arriverà a San Romedio senza disagi», afferma l'assessore. E quanto alle spese, Battan ribadisce che tutto rientra nel plafond previsto nel bilancio della Comunità di valle, senza un euro di aggravio, a differenza di quanto alcune voci rimbalzate in valle avevano lasciato intendere. Infatti, nel tubo – gabbia previsto all’inizio per il trasporto dell’animale l'orso Bruno abruzzese non ci sarebbe entrato perché troppo grosso. Domani, l'assessore Battan sarà a San Romedio per un'ultima verifica con i frati custodi dell'eremo che il recinto e la tana siano in regola, come prevede il protocollo e come già certificato nella corposa documentazione intercorsa in questi anni tra Curia (proprietaria del santuario), Provincia e Comune di Coredo, competente per territorio su San Romedio. Nell'eremo noneso, aspettano il ritorno dell'orso dall’estate 2 007, quando erano stati trasferiti a Spormaggiore gli orsi Cleo e Cora per far posto a Jurka, rimasta a San Romedio meno di un anno, in un recinto chiuso agli sguardi dei visitatori. Il recinto di San Romedio (non certo una reggia, ma migliore per l'orso della gabbia a Pescasseroli, assicurano gli esperti) è stato visionato più volte, con documentazione trasmessa al Commissariato del Governo di Trento, che l’ha inoltrata alla Cites (la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) della Forestale a Roma, dove il trasferimento dell'orso dall'Abruzzo al Trentino è fermo da quasi due anni. Una lunga trafila che ora dovrebbe vedere la conclusione. «La data precisa dell'arrivo non la so nemmeno io, ma credo che sarà entro metà marzo», si sbilancia l'assessore Battan, che segue personalmente l'operazione. |
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TG COM 24 Julia, 3 anni, salvata in Polonia dal suo cane Julia, una bimba di soli tre anni, si era persa nel nord della Polonia con temperature sotto lo zero: il suo "miglior amico" l'ha trovata dopo 14 ore e le ha evitato il congelamento accovacciandosi e tenendola al caldo. Il meticcio che vediamo nel video, quindi, si può considerare un vero eroe.
http://www.tgcom24.mediaset.it/animali/videodallarete/1002426/julia-3-anni-salvata-in-polonia-dal-suo-cane.shtml
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NEL CUORE.ORG POLONIA, A 3 ANNI SALVA GRAZIE AL SUO CANE: "L'HA RISCALDATA" La piccola Julia, una bimba polacco di tre anni, deve dire grazie al suo cagnolino. Scomparsa di casa di notte nei giorni scorsi, la piccola è salva grazie al coraggio dell'animale. I vigili del fuoco l'hanno ritrovata vicino ad alcune paludi, non lontano da casa sua, la mattina dopo: la bimba aveva passato la notte al freddo. Ma, a vegliare su di lei, è sempre rimasto il suo fedele amico a quattro zampe, che l'ha tenuta in vita con il calore del suo corpo. |
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IL POST La guerra ai mammiferi in Nuova Zelanda Davide Maria De Luca Il periodico statunitense Atlantic ha raccontato ieri il nuovo dibattito cominciato da qualche mese in Nuova Zelanda dove politici, giornalisti e zoologici discutono se e come rendere più dura la guerra che si combatte sull’isola contro gli animali nocivi – e che già vede il governo impegnato a seminare le foreste con tonnellate di pastiglie velenose. Alcuni parlano di creare grandi aree recintate completamente libere da questi animali nocivi. Altri invece suggeriscono un approccio più diretto e il loro totale sterminio. |
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NEL CUORE.ORG CITES, LA THAILANDIA ANNUNCIA LA FINE DEL COMMERCIO DELL'AVORIO Il governo thailandese porrà fine al commercio dell'avorio. Lo storico annuncio, riferisce il Wwf, è stato dato all'apertura della conferenza della CITES (la Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione), a Bangkok da oggi al 14 marzo. |
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SASSILAND MALTRATTAMENTI DI ANIMALI, A BERNALDA LA FORESTALE DENUNCIA UN CITTADINO Bernalda (MT) - E’ stato denunciato un cittadino dal Corpo Forestale dello Stato di Matera, accusato di detenzione di cani in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze e ricettazione. |
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UMBRIA 24 Nocera Umbra (PG), lupo agonizzante per bocconi avvelenati ma viene salvato dalla Forestale di Iv. Por. Ancora un lupo avvelenato. Dopo i due episodi di animali morti in Valnerina, stavolta gli uomini della Forestale di Nocera Umbra sono riusciti a salvare un giovane esemplare trovato sabato. Il Lupo appenninico maschio trovato in loc. San Giovanni di Boschetto in Comune di Nocera Umbra presentava con sintomi evidenti di avvelenamento. |
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GEA PRESS Umbria – avvelenato il lupo Ezechiele – L’intervento della Forestale lo ha tratto in salvo (FOTOGALLERY) GEAPRESS – Un giovane lupo avvelenato in località San Giovanni di Boschetto nel Comune di Nocera Umbra (PG). A distanza di poco tempo dal ritrovamento di altri due lupi sempre in provincia di Perugia e purtroppo rinvenuti già morti per sospetto avvelenamento (vedi articolo GeaPress).
http://www.geapress.org/m/umbria-avvelenato-il-lupo-ezechele-lintervento-della-forestale-lo-ha-tratto-in-salvo-fotogallery/42468
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BOLOGNA 2000 A Santarcangelo di Romagna (RN) cavalli uccisi dalla fame. Zanoni: “Complimenti ai volontari dell’ANPANA. Ora tocca alla magistratura punire in modo esemplare i colpevoli” Il blitz del Corpo Forestale dello Stato, su segnalazione dell’ANPANA, ha portato al sequestro di nove cavalli in una stalla lager e alla denuncia dei proprietari degli animali. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Mi complimento con l’associazione riminese, che è riuscita a salvare da morte certa questi poveri animali. Mi auguro che tanta crudeltà venga punita con pene severe». |
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LA PROVINCIA DI COMO Boa e camaleonti morti AROSIO (CO) - Due boa, lunghi ognuno più di un metro. E poi tre tartarughe e una decina di altri rettili, tra gechi e camaleonti. Tutti morti, infilati come spazzatura in sacchetti di plastica e abbandonati in una roggia a bordo strada. |
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CIAO COMO Puliscono la roggia, trovano due serpenti morti Serpenti, due boa di quasi un metro, poi tartarughe e rettili: camaleonti in particolare. Tutti animali morti, messi in un sacco di plastica e gettati ai lati della strada, in una roggia tra Anzano e Lurago d'Erba. La sconcertante scoperta è stata fatta nelle ultime ore dal gruppo volontari della Protezione civile di Arosio, impegnati in un'operazione di sistemazione della roggia. Durante la pulizia, ecco che si sono imbattuti nei sacchi con all'interno i resti di questi animali deceduti da parecchio tempo. Non sarà facile poter risalire al proprietario e capire il perchè di questo gesto: i volontari hanno, comunque, segnalato il ritrovamento anche al Corpo Forestale dello Stato per le indagini di rito. |
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GEA PRESS Castel Volturno (CE) – sequestro allevamento di bufale Nuovo intervento del Corpo Forestale dello Stato, nel settore dell’allevamento di bufale del casertano. A finire sotto sequestro un’azienda nel Comune di Castel Volturno. |
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IN ALESSANDRIA Animali in viaggio per oltre mille km senza la possibilità di abbeverarsi: sanzionati ditta e autotrasportatore Prov. Di Alessandria - Nelle prime ore della mattina del 1° marzo personale della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada ha fermato lungo l’A/26 dei trafori un mezzo industriale che trasportava bovini adulti provenienti dalla Francia. |
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MATTINO DI PADOVA S’impiglia tra i rovi vicino al canale, cagnolino salvato a Este ESTE (PD). Salvataggio con tanto di spettatori in ansia per i vigili del fuoco di Este. Protagonista, suo malgrado, un cagnolino randagio. Si era avventurato forse un po’ troppo vicino all’acqua del canale. Poi, quando è rimasto intrappolato tra i rovi, se l’è vista brutta ed è entrato in panico. A salvarlo sono arrivati i vigili atestini. |
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OGGI NOTIZIE Animali iscritti all'anagrafe con il cognome dei padroni Roma - Cani e Gatti con il "cognome" e registrati all'anagrafe per aver diritto alle cure mediche e ad ereditare i beni dei propri "genitori". |
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NEL CUORE.ORG PROPOSTA DI LEGGE A FIRMA BRAMBILLA: IL CAVALLO DIVENTI ANIMALE D'AFFEZIONE Riconoscere cavallo, asino, mulo e bardotto come animali da compagnia, vietarne la macellazione, l'importazione e l'esportazione a fini alimentari, vietare la vendita e il consumo della carne equina, vietare l'utilizzazione degli equidi in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti, assicurare la tracciabilità dei cavalli attraverso interventi sull'anagrafe equina. E' il contenuto della proposta di legge che l'on. Michela Vittoria Brambilla, in rappresentanza della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, depositerà a sua firma all'insediamento del parlamento e che ha illustrato oggi a Milano insieme con Antonio Nardi-Dei, presidente di Italian Horse Protection, prendendo spunto dallo scandalo delle "lasagne al cavallo" che interessa numerosi Paesi europei. |
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IL GIORNALE Scandalo della carne equina E se i cavalli diventassero animali da compagnia? Fabio Franchini Contro lo scandalo della carne equina in prodotti a base di manzo che sta dilagando in tutta Europa, arriva una proposta forte da Michela Vittoria Brambilla. La neo deputata nel corso della conferenza stampa all'Hotel Principe di Savoia (Milano) ha presentato la proposta di legge sullo stop alla carne di cavallo che a breve porterà alle Camere. "Riconoscere cavallo, asino, mulo e bardotto come animali da compagnia, vietarne la macellazione, l’importazione e l’esportazione a fini alimentari, vietare la vendita e il consumo della carne equina, vietare l’utilizzazione degli equidi in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti, assicurare la tracciabilità dei cavall i attraverso interventi sull’anagrafe equina". È questo il contenuto della proposta di legge che la deputata Pdl, in rappresentanza della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, depositerà a sua firma all’insediamento del Parlamento e che ha illustrato oggi a Milano insieme ad Antonio Nardi-Dei, presidente di Italian Horse Protection, prendendo spunto dallo scandalo delle "lasagne e polpettine al cavallo" che sta interessndo numerosi Paesi europei. |
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ALTO ADIGE Wwf: «Salvate i nidi di aironi e cormorani sulle rive dell’Adige» BOLZANO. «Dobbiamo salvare i nidi dei cormorani e degli aironi cenerini che nidificano sull’Adige. E dobbiamo farlo al più presto». Roberto Maistri, presidente provinciale del Wwf, lancia l’allarme. «I Bacini montani ed il Comune stanno lavorando al disboscamento delle rive dell’Adige e spero che stiano procedendo a ragion veduta perchè poco dopo la confluenza con l’Isarco c’è un boschetto di salici che questi volatili hanno scelto per nidificare. Chi disbosca lo deve sapere!». |
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MASTER VIAGGI Sotto inchiesta 200 allevatori di galline tedeschi per frode Le autorità tedesche hanno dichiarato al giornale Der Spiegel che è in corso un'indagine che vede come principali indiziati circa 200 allevatori di galline della Germania: nel corso degli anni, questi allevatori avrebbero venduto milioni di uova facendole passare per uova "bio", ossia provenienti da animali allevati all'aperto in grandi spazi e nutriti con mangimi biologici. |
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AGI Animali: uccisi 13 rari rinoceronti in India Bokakhat - Non si ferma la strage di rinoceronti indiani (Rhinoceros unicornis). Negli ultimi due mesi sono stati uccisi tredici esemplari di questa specie vulnerabile nel Kaziranga National Park nello stato di Assam, nell'India nord-orientale. Gli animali sono le ultime vittime di una carneficina promossa dalle selvagge e illegali attivita' dei bracconieri interessati a smerciare il prezioso corno tipico di questa specie di mammifero ritenuto curativo dalla medicina orientale, in particolare quella tradizionale cinese. |
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NEL CUORE.ORG GRANDI SQUALI BIANCHI, SI VA VERSO LA PROTEZIONE IN CALIFORNIA I grandi squali bianchi al largo della costa della California godranno probabilmente di una maggiore protezione, visto che i funzionari dello Stato devono decidere se aggiungere il predatore alla lista delle specie minacciate. |
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AGI Animali: scoperte nuove specie marine nell'oceano pacifico New York - Una spedizione internazionale in Papua Nuova Guinea coordinata da Jim Thomas del National Coral Reef Institute della Nova Southeastern University ha permesso di scoprire l'esistenza di specie inedite di molluschi e anfipodi. Un tesoro di esemplari sconosciuti alla scienza rilevati nella Madang Lagoon che hanno svelato la presenza nelle scogliere settentrionali della Papua Nuova Guinea di una biodiversita' inaspettata. I ricercatori hanno rilevato nuove specie di nudibranchi, crinoidi e anfipodi del genere Leucothoe. |
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LA ZAMPA.IT Le estinzioni tra le specie possono avvenire a catena New York Le estinzioni tra le specie avvengono a catena. Almeno secondo una nuova ricerca dell’Università di Exeter. Quando una specie sparisce da un ecosistema eserciterebbe, infatti, un impatto negativo sulle specie rimaste che finiscono con il tempo per cadere vittime dello stesso destino fatale. Lo studio ha dimostrato che la riduzione - non solo l’estinzione - di una specie carnivora può porre le basi per l’estinzione di altre specie correlate. Un effetto a catena dalle conseguenze drammatiche. La ricerca pubblicata sulla rivista Ecology Letters ha rilevato che anche i più piccoli cambiamenti all’interno di una specie importante per la catena alimentare esercitano un impatto devastante su specie simili o correlate. L’indagine ha coinvolto tre specie di vespe parassite e tre tipi di afidi, «pasto» preferito delle prime. Variando in diverse combinazioni le presenze di vespe e afidi in singoli ambienti sperimentali, il team di ricercatori ha dimostrato che la rimozione anche parziale di una specie di vespa ha indirettamente portato all’estinzione delle altre due specie di vespe e all’aumento delle popolazioni di afidi. A condizionare le morti «a catena» e l’estinzione indiretta delle specie di api rimaste in vita è, secondo lo studio, la difficoltà di queste ultime a selezionare gli afidi commestibili da quelli non commestibili aumentati di misura a causa della morte del predatore specifico, la prima vespa «vittima» dell’estinzione-riduzione. |
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NEL CUORE.ORG IL GURU DI INTERNET HA SCOPERTO COME COMUNICARE CON GLI ANIMALI Vint Cerf, che ha contribuito a costruire la prima rete Internet (e ora siede alla Google come "chief Internet evangelist") e altri tre esperti del web e di comunicazione animale hanno sostenuto di recente che possiamo connetterci con gli animali ed aiutare gli animali a comunicare tra di loro. Lo chiamano "Interspecies Internet" o progetto I2I, che è stato introdotto al pubblico del TED 2013 in una conferenza a Long Beach, in California, nei giorni scorsi. |
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COMUNICATI.NET Scandalo carne equina, FederFauna: tutta colpa degli animalisti. |
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CON I PIEDI PER TERRA Carne di cavallo: terzo caso in Italia Ancora carne di cavallo presente, ma non dichiarata in etichetta, in prodotti alimentari. Dopo le lasagne prodotte nel bolognese e nel veronese, è la volta del ripieno della pasta fresca ‘Piemontesino al vitello’, prodotta da una azienda brianzola. Terzo riscontro positivo in Italia che ha portato anche al sequestro preventivo di 210 kg di carne di vitello e bovino adulto da parte dei Nas in aziende che forniscono la materia prima all’azienda di Usmate Brianza. Il nuovo riscontro è frutto delle analisi, che stanno continuando i questi giorni, dei circa 400 campioni prelevati dai Carabinieri della Salute da quando è scoppiato lo scandalo della carne di cavallo, e che ha appurato la positività di tre campioni: oltre a quello comunicato oggi dall’Istituto zooprofil attico di Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna di Brescia, di un campione prelevato in un ipermercato di Turate, provincia di Como, ci sono già anche due casi di carne equina ritrovata nel condimento delle lasagne. Si trattava delle ‘Lasagne all’emilianà, prodotte e confezionate da un’azienda di Sommacampagna, nel veronese, e delle ‘Lasagne alla Bolognese’ confezionate a San Giovanni in Persiceto (BO) con macinato di ditte del bresciano, che a loro volta avevano già portato al sequestro sanitario preventivo, per ulteriori controlli, di 6 tonnellate di macinato. Lo scandalo della carne equina al momento si configura come una serie di truffe commerciali ma non ci sono elementi, come ha ripetuto più volte il ministro della Salute, Renato Balduzzi, per lanciare “allarmi per la salute”. La sicurezza alimentare, insomma, sarebbe garantita, tanto che in alcuni Paesi Ue, come Austria e Francia, si sta valutando di donare a istituti di beneficenza le partite di prodotti che contengono carni ‘fuori etichetta’. In ogni caso, in attesa di decisioni sulla tracciabilità a livello europeo, il ministero sta lavorando a una ordinanza per rendere più stringenti i controlli sanitari sui cavalli, che potrebbe essere firmata già nei prossimi giorni. Si tratta di una nuova anagrafe degli equidi per tracciare la storia sanitaria dell’animale, attraverso la notifica di tutti gli esami sanitari effettuati sui cavalli, in particolare per evitare che esemplari prima impiegati per l’attività sportiva possano poi essere introdotti illecitamente nella catena alimentare umana. |
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GEA PRESS Louisiana – multa per il centro di ricerca L’Università della Louisiana dovrebbe ora pagare una penale di 38.571 dollari al Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, a seguito della morte di tre primati. Come è noto presso il centro universitario di Lafayette, è presente il New Iberia Research Center. Si tratta di una struttura di ricerca che detiene numerosi primati. Una struttura che molto ha investito sulla sua immagine. |
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GREEN ME Test cosmetici: Shiseido dice stop alla sperimentazione animale. O quasi Roberta Ragni Test cosmetici sugli animali. Con un nuovo divieto dell'Unione europea proprio dietro l'angolo ( ricordiamo in vigore dall'11 marzo), Shiseido abolisce ufficialmente le sperimentazioni sugli animali per tutti i suoi prodotti che verranno sviluppati a partire da aprile, sia nei aboratori nazionali che esteri, preferendo metodi alternativi come l'utilizzo di banche dati, test in vitro e prove su soggetti umani. “Il divieto non sarà applicabile se Shiseido dovesse tenere conto della sicurezza dei prodotti già presenti sul mercato e il test sugli animali sarà l'unica opzione per dimostrare che non rappresentano alcun pericolo”, si legge in un comunicato della società con sede a Tokyo, che tra giugno 2010 e questo gennaio ha tenuto cinque cicli di incontri con docenti universitari, avvocati del benessere degli animali e altre parti interessate per esaminare la questione in profondità. |
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VARESE NEWS Varese Un anziano cacciatore residente ad Azzate è stato condannato a 800 euro di ammenda (pena sospesa a seguito di patteggiamento) e 1.170 euro di risarcimento alle associazioni per la tutela degli animali costituitesi parte civile. Il reato contestato è l’articolo 727 comma 2 ovvero l’aver detenuto il proprio cane da caccia in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze. (Fatto accertato ad Azzate (VA) in data 08.12.2009) |
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GEA PRESS Umbria – oltre ai lupi, morti avvelenati anche cani, volpi e cornacchie Cresce l’emergenza per lo spargimento di bocconi avvelenati avvenuto nei giorni scorsi nel comune di Norcia (vedi articolo GeaPress). A farsi partecipe della preoccupazione è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il quale comunica come, nel raggio di due chilometri dal luogo di ritrovamento dei lupi, sono stati trovati i cadaveri di una volpe, di due cani e di alcune cornacchie. |
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GEA PRESS Varese – condannato il cacciatore con il cane al buio – 800 euro di ammenda (FOTOGALLERY) E’ stato condannato dal Tribunale di Varese, dinnanzi al Giudice Monocratico D.ssa Cristina Marzagalli, il cacciatore di Azzate (VA) ritenuto colpevole di avere costretto il proprio cane in inidonee condizioni di detenzione. Ottocento euro di ammenda, sebbene la pena sia stata sospesa a seguito di patteggiamento. Poi le 1170 euro di risarcimento alle associazioni per la tutela degli animali costituitesi parte civile. Una lungo iter processuale, iniziato nel dicembre 2009. |
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NEL CUORE.ORG NAPOLI, ANIMALI LEGATI MORTI E LIQUAMI IN MARE: DENUNCIATO Liquami e scarti animali che finivano direttamente in mare sul litorale Domizio attraverso canali di bonifica. E non solo: c'erano anche animali morti, in particolare vitellini, ancora legati nelle stalle. Ecco cosa hanno scoperto la Guardia costiera, la polizia municipale e l'Asl nel corso di un blitz che ha portato al sequestro di un'azienda zootecnica in località Licola, in provincia di Napoli. |
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L’INDISCRETO Pitbull ucciso a colpi di pistola da una guardia giurata FERMO - Per riuscire a contenere la furia di due pitbull, che si erano avventati contro un cane di piccola taglia, ha fatto fuoco freddando uno dei due animali. E’ l’episodio capitato stamattina in viale Trento a Fermo ed ha visto protagonista una guardia giurata del posto. L’agente che abita nei paraggi, è intervenuto per soccorrere una signora, che stava passeggiando col suo amico a 4 zampe al guinzaglio e si è trovata in balia dei due molossoidi. La guardia, scesa con la pistola d’ordinanza, avrebbe tentato in prima battuta di allontanare i due cani con l’ausilio di un bastone. Non solo non è riuscito nell’intento di liberare il cagnolino della donna dall’attacco dei due di ben altra stazza, ma si è trovato a rischiare di essere lui stesso aggredito. A quel punto, ha estratto l’arma ed ha fatto fuoco. |
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PRIMO NUMERO Spara al gatto e alla gazza ladra in cortile: denunciato, in casa aveva un arsenale Campobasso. Ancora da chiarire il motivo per cui un 53enne del capoluogo, G.P. le iniziali, residente in contrada San Nicola delle Fratte, avrebbe ucciso a colpi di carabina un gatto e una gazza ladra che si trovavano ad aggirarsi nel suo cortile di casa. Sta di fatto che l’uomo non ci ha visto più e, probabilmente infastidito dalla presenza dei due animali, ha preso l’arma e ha esploso i proiettili freddandoli. L’esplosione dei colpi ha subito richiamato l’attenzione di alcuni vicini di casa che, allarmati dal fracasso, si sono rivolte alle forze dell’ordine. |
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IL TEMPO Uccide gatto e gazza a colpi di carabina CAMPOBASSO - Ha ucciso a colpi di carabina un gatto e una gazza ladra che si aggiravano nel cortile della sua abitazione. Per questo G.P. 53 anni, di Campobasso, ha rimediato una denuncia per uccisione di animali, detenzione abusiva di munizioni ed esplosioni pericolose. È accaduto in contrada San Nicola delle Fratte. A chiamare i carabinieri sono stati alcuni residenti che hanno sentito i colpi di arma da fuoco. I militari, giunti sul posto, hanno rinvenuto e sequestrato altri 6 fucili da caccia, una carabina, una carabina ad aria compressa e 2 pistole, nonché 1386 cartucce di vario calibro, tutto legalmente detenuto fatta eccezione per 94 cartucce non denunciate. A Larino i militari del Nucleo operativo e radiomobile, a seguito di perquisizione personale e veicolare, hanno denunciato per porto abusivo di armi e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere D.A.N., 48 anni, di Termoli , trovato in possesso di un fucile da caccia calibro 12, regolarmente denunciato ma portato senza titolo, nonché di una roncola e 2 coltelli. Sempre a Larino i Carabinieri della locale stazione hanno denunciato per detenzione illegale di armi C.S., 39enne del luogo il quale, sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di un revolver calibro 12 risalente al 1858 e di un pugnale, entrambi detenuti illegalmente e pertanto sottoposti a sequestro. |
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IL REPORTER Nel 2012 sono stati 92 gli animali avvelenati in provincia di Firenze Ivo Gagliardi Sono stati 92, nel 2012, gli animali avvelenati in provincia di Firenze. AVVELENAMENTI. E' quanto risulta dalle cifre che sono state fornite dalla Polizia Provinciale. Dei 92 animali avvelenati, viene spiegato, 77 erano cani, 14 gatti e in un caso si trattava di un colombo. Nell’arco dello scorso anno, è stato spiegato ancora, nessun animale selvatico è stato avvelenato. Si è verificata infatti una drastica riduzione degli avvelenamenti soprattutto di pollame (avvelenamenti azzerati) e piccioni. CONTRASTO. Rispetto agli anni precedenti diminuisce quindi fortunatamente il numero degli animali avvelenati in provincia di Firenze, che ad esempio nel 2010 erano stati 127. Obiettivo raggiunto anche grazie all’azione del nuovo gruppo di Guardie Ambientali Volontarie (G.A.V.) che svolgono l’attività di contrasto al fenomeno dell’avvelenamento degli animali, in collaborazione con il Gruppo Antiveleni del Coordinamento Provinciale Guardie Ambientali e la partecipazione con il Nucleo Guardie Zoofile dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Firenze. MORTALITA'. Il tasso di mortalità degli animali avvelenati - spiega ancora la Provincia - è del 41% (38 casi su 92), anche questo in diminuzione rispetto al 2010 (quando era del 55%). Nel dettaglio, sono stati mortali 31 avvelenamenti su 77 per i cani e 6 su 14 per i gatti. Tra le sostanze maggiormente utilizzate per compiere questi reati spicca l’utilizzo di Metaldeide - un pesticida abbastanza comune utilizzato per le lumache - in 18 casi, e di Organoclorurati – un pesticida – in 17 casi. Infine, il 2012 conferma il calo anche per quanto riguarda i fascicoli d’indagine aperti dagli operatori della Provincia di Firenze per casi di avvelenamento: dai 250 del 2005 ( dato più alto degli ultimi dieci anni) siamo passati ai 116 dell’anno scorso. |
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LA NUOVA SARDEGNA Auto investe un giovane daino nella strada per Capo Caccia ALGHERO - Ennesimo incidente causato dalla presenza di animali vaganti sulla provinciale 55 in direzione di Capo Caccia. Nell’area infatti si trova la riserva faunistica dell’Arca di Noè da dove gli animali riescono spesso a oltrepassare i recinti alla ricerca di cibo, attraversano la carreggiata e rappresentano un indubbio pericolo. Erano le 4 del mattino di domenica quando una Lancia Delta ha investito un giovane daino sbucato improvvisamente da un macchione. L'animale è stato sbattuto in cunetta, non riusciva ad alzarsi forse per alcune lesioni riportate alle zampe posteriori. Lievi i danni all'auto investitrice e nessun ferito tra gli occupanti. A quell’ora, purtroppo, nessuno ha potuto prestare soccorso al giovane daino. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Alghero e i carabinieri della compagnia di via Don Minzoni. |
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STRILLI.IT Locri (RC): sorpresi dal personale del Corpo Forestale dello Stato mentre esercitavano l’uccellagione, due denunce Durante i consueti e costanti controlli del territorio mirati alla prevenzione e repressione dei reati prevalentemente in danno all’ambiente, i Comandi Stazione di Locri, Laureana di Borrello e di Stilo hanno sorpreso in due distinte operazioni, persone intenti ad esercitare la pratica dell’uccellagione. |
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GEA PRESS Reggio Calabria – emergenza uccellagione in tutta la provincia Ad intervenire i Comandi Stazione Forestale di Locri, Laureana di Borrello e di Stilo. In due distinte operazioni sono state individuate e denunciate alcune persone intente ad esercitare la pratica dell’uccellagione. |
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IL CENTRO Caccia nel parco regionale indagati 5 bracconieri AVEZZANO (AQ) Associazione a delinquere finalizzata al bracconaggio nel parco regionale Sirente Velino. Con questa accusa il pubblico ministero Guido Cocco ha chiuso l’inchiesta a carico di cinque persone di Aielli. Si tratta di Giuseppe Cesarini, 58 anni, Emilio Angeloni (64), Sergio Angeloni (60), Antonio Macerola (65) e Daniel Ioan Chetan (30). Secondo le accuse i cinque hanno «esercitato più volte la caccia di animali (alcuni dei quali protetti) quali lupi, cinghiali, fagiani, cervi, caprioli, coturnici, allodole cappellute, gallinelle d’acqua, picchi rossi, pernici, germani reali all’interno del perimetro del parco regionale Sirente Velino con il ricorso a mezzi viet ati (trappole e bocconi di carne avvelenata) e, in alcuni casi, persino in divieto di divieto generale». I presunti reati, sempre in base a quanto ricostruito durante le indagini, sono stati commessi dal gennaio 2010 all’8 settembre 2011. Macerola è un maresciallo dell’Esercito in pensione. Emilio Angeloni è accusato anche di avere illegalmente detenuto, nonostante il divieto di revoca del porto d’armi, una serie di armi, fra le quali fucili e pistole. Le indagini sono state portate a termine dal Corpo forestale dopo la segnalazione arrivata «dal mondo venatorio». In pratica, alcuni cacciatori rispettosi della legge si sono ribellati e hanno segnalato azioni illegali all’interno dell’area protetta. In abitazioni e garage degli indagati sono stati sequestrati dieci fucili calibro 12 a canne lisce più lunghe del normale e con visori notturni, una carabina calibro 22, un fucile a canne mozze e fucili ad aria compressa. Ma c'erano anche coltelli e una roncola. Nei congelatori dei frigoriferi anche carne di animali cacciati. Senza contare i trofei, fra cui una testa di cervo. Uno degli indagati, sempre in base a quanto accertato dalla Forestale, esibiva in casa la foto di un lupo appena ucciso. I cinque indagati avrebbero agito fra Aielli, Cerchio, Ortona dei Marsi, Venere, Gioia e altri territori del parco Sirente Velino. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Carmelo Occhiuto, Franco Colucci, Domenico Simone, Domenico Massaro, Patrizia Coletta e Antonio Milo. |
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PRIMO NUMERO Passi carrabili e trasporto di animali di Claudio De Luca Questa settimana la rubrica vuole occuparsi di due argomenti. Col primo vuole rimediare ad una presumibile carenza conoscitiva dell’utente della strada al solo fine di cancellare quello che potrebbe essere un luogo comune; col secondo intende rivolgere un invito sottinteso a chiunque abbia avuto a percepire qualcosa di poco pulito a non tirarsi mai indietro, provvedendo immediatamente ad allertare le Forze dell’ordine. |
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LIBERO Vietare cavalli nei circhi? Per l'Enc posizioni prettamente ideologiche Il divieto di utilizzo di corsieri in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti è uno dei contenuti della proposta di legge che Michela Vittoria Brambilla, in rappresentanza della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, depositerà a sua firma all'insediamento del Parlamento Roma - Vietare l'utilizzazione dei cavalli in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti. E' questo uno dei contenuti della proposta di legge che Michela Vittoria Brambilla, in rappresentanza della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, depositerà a sua firma all'insediamento del Parlamento. Un proposta che tira in ballo anche i circhi. "E' evidente che l'onorevole Brambilla ha compreso quali sono le priorità del paese" ironizza all'Adnkronos, Antonio Buccioni, presidente Enc, l'Ente Nazionale Circhi. |
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IL TIRRENO Ok del sindaco alla targa per Gennarino MONTECATINI (PT) «La lettera di Giulio mi è arrivata e concordo con la sua proposta di realizzare una targhetta in ricordo di Gennarino». Con queste parole il primo cittadino Giuseppe Bellandi ha accolto con entusiasmo l'iniziativa di Giulio Fagioli, il ragazzo di sedici anni che aveva scritto al sindaco chiedendo il permesso per poter affiggere una targa in memoria del cucciolone morto avvelenato. Alla lettera ha allegato le 260 firme raccolte al “Rosmady Cafè”. «Era un piccolo grande cane. Io lo conoscevo bene, era davvero diverso dagli altri e non solo per quel suo occhio azzurro che lo contraddistingueva», racconta il sindaco. «Mi ricordo quando era ancora un cucciolo e lo vedevo dentro l'ippodromo dove viveva inizialmente, stava sempre al piccolo bar di Rossella Boni. Era un cane speciale, se ne andava in giro senza dare noia a nessuno, gl i bastava una carezza. Sono proprio d'accordo con questa iniziativa, sono quelle piccole cose gentili che a volte gli uomini fanno, e se poi ha chiederlo è un giovane affezionato al suo “amico” non si può dirgli di no». La storia e la successiva tragica scomparsa di Gennarino hanno smosso le coscienze di tutti, soprattutto di chi ha avuto l'occasione di conoscerlo e apprezzare lo spirito di un cane così semplice eppure così unico. Un animale vagabondo a cui piaceva girare per le strade e accompagnare le signore al marcato. Adesso Giulio e tutti coloro che l'hanno sostenuto potranno gioire per la risposta favorevole del sindaco. «I tempi per poter realizzare e affiggere la targhetta non li conosco, ma mi auguro che il tutto si possa risolvere a breve», conclude Bellandi. |
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MATTINO DI PADOVA Da mascotte del centro a cane "stalker", denunciato Luigi Elena Livieri PIOVE DI SACCO (PD). Luigi sente la primavera. E ha messo gli occhi su una femmina niente male. L'aspetta sotto casa, una volta si è persino intrufolato nel suo garage. E si è beccato una denuncia. Ma non finirà davanti a un giudice Luigi. Perché fra il suo proprietario e quello della sua bella, è già pace fatta. |
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LA NUOVA SARDEGNA Caccia a un serpente sulla 131 I testimoni: è lungo tre metri di Tore Cossu BIRORI (NU) Allarme a Birori e negli altri centri del Marghine per la presenza di un grosso serpente che da qualche giorno si aggira nelle campagne della zona. L’animale è stato avvistato qualche giorno fa in una piazzuola di sosta lungo la Carlo Felice, il prossimità di Funtana ’e ranu, all’altezza dell’abitato di Birori. A notarlo è stata una famiglia di Bortigali, che transitava in auto sulla 131. Il serpente, sbucato dal macchione a fianco, sarebbe di grosse proporzioni. «Strisciava sul terreno e dopo aver attraversato la piazzuola si è alzato con fare minaccioso», raccontano i tre (marito, moglie e figlia) di Bortigali. Che, dopo aver velocemente alzato i tacchi hanno provveduto a segnalare quanto accaduto e ad allertare gli amministratori comunali. Il serpente, secondo il racconto, avrebbe una lunghezza di tre metri e sarebbe anche assai grosso. Ieri mattina, nella zona dove è stato avvistato, è stata organizzata una battuta di ricerca alla quale hanno partecipato gli agenti del corpo forestale di Macomer e Bolotana, i barracelli, gli amministratori comunali e numerosi volontari. Le campagne, nel raggio di un chilometro, sono state passate al setaccio ma dell’animale non è stata trovata alcuna traccia. «Abbiamo segnalato il tutto al centro veterinario regionale di Bonassai che dispone di figure specializzate per la cattura dei rettili – commenta il vice sindaco di Birori, Francesco Sulas – Non sappiamo se questo esemplare sia pericoloso per le persone. Però da quanto hanno raccontato coloro che lo hanno avvistato siamo in presenza di un serpente che fa paura per le sue enormi dimensioni. Vogliamo evitare gli allarmismi però ci preme anche la sicurezza e l’incolumità delle persone». Sull’origine del rettile impazzano le supposizioni: dalla fuga da un circo all’appassionato di animali esotici che lo ha liberato perché era diventato troppo ingombrante. Di certo si può dire che a Birori e dintorni la cosa non è stata per niente sottovalutata. Anche perché in questo periodo sono numerose le persone che si avventurano in campagna alla ricerca di asparagi e finocchietti selvatici. «Stiamo preparando un’apposita cartellonistica per informare i cittadini sulla presenza del rettile – aggiunge Francesco Sulas – Il primo avviso alla popolazione è stato inviato via sms tramite il servizio informativo predisposto dal comune. Abbiamo affisso locandine negli esercizi pubblici e nei prossimi giorni organizzeremo altre battute di ricerca, magari allargando il raggio di azione, perché vogliamo riportare la serenità». |
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BRESCIA OGGI Tanti capannoni, poche stalle: alle rondini servono nuovi nidi Giuseppe Zani SALE MARASINO (BS). Sabato si svolge il convegno sul più importante censimento europeo su queste popolazioni di uccelli Tornano le rondini a primavera, negli stessi nidi che hanno lasciato in autunno, ma non sempre ritrovano lo stesso ambiente favorevole. Per arrestare il calo di questa specie utile all'agricoltura, in Lombardia è nato nel 2011 il progetto «È ora di aiutare le rondini», proseguito nel 2012. UN PROGETTO che sarà presentato nell'ex chiesetta dei Disciplini, a Sale Marasino, sabato a partire dalle nove del mattino. Si tratta del più grande censimento estensivo delle popolazioni di rondini mai avviato in Europa, nato dal Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Il lavoro è coordinato da Roberto Ambrosini, del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell'Univestità degli Studi di Milano Bicocca. Dieci gruppi di Guardie ecologiche volontarie della Lombardia collaborano al progetto: tra loro c'è anche il gruppo che fa capo alla Comunit& agrave; montana del Sebino bresciano. NEL 2011 IL CENSIMENTO ha riguardato 420 cascine, che si trovano in 10 diverse aree di studio; nel 2012, invece, si è trattato di 417 cascine situate in 9 delle 10 aree precedenti e in una nuova area di studio. A dare forfait è stata la Bassa Bresciana, cui è subentrato il parco del Mincio. In tutti i casi possibili si è cercato di ripetere lo stesso tipo di raccolta di dati, nelle medesime cascine visitate nel 2011, in modo da stimare la variazione delle colonie nidificanti nei due anni di indagine. I risultati? Le rondini non hanno subìto un decremento significativo in tutta la Lombardia (-16,85%), compresa la zona del Sebino bresciano, mentre si sono verificati marcati cali demografici nel parco Ad da Sud (-18,56%) e nel parco di Montevecchia e della Valle del Curone (-46,81%). In nessuna delle aree censite, purtroppo, si sono registrati incrementi significativi di rondini nidificanti. Le colonie più numerose si contano in pianura, specialmente in provincia di Cremona. Le densità minori, invece, si osservano soprattutto nella fascia collinare. La diminuzione generalizzata di nidi, comunque, a sentire Ambrosini, va probabilmente ricercata nelle variazioni delle pratiche agricole e zootecniche, che sono intervenute negli anni recenti. LE RONDINI SI CIBANO prevalentemente sui prati di sfalcio, sicché la progressiva riduzione di questi a favore delle colture cerealicole può aver ridotto la disponibilità di insetti volanti. Anche i moderni capannoni adibiti a stalla scoraggiano l'insediamento delle rondini. Questi uccelli infatti nidificano prefereribilmente nelle stalle tradizionali, che, essendo più riparate e calde, offrono condizioni più favorevoli per la riproduzione di questa specie. Per il futuro, Ambrosini e collaboratori contano di includere nel loro censimento anche aree alpine e montane, come la zona di Bormio, l'Alta Valcamonica, le valli bergamasche, la Lomellina e l'Oltrepò pavese. |
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AGI Animali: i cani si riconoscono a vista tra loro Lione - I cani sono in grado di riconoscersi tra loro e selezionare tra la folla i membri della razza alla quale appartengono, secondo una nuova ricerca francese. Lo studio ha dimostrato che i migliori amici dell'uomo riescono a distinguere con successo i cani che fanno parte della propria specie dai cani riconducibili ad altre specie. Una distinzione che i cani riescono ad utilizzare per riconoscere i propri simili anche in mezzo agli esseri umani e ad altri animali, senza ricorrere all'aiuto delle abilita' olfattive ma sfruttando semplicemente la vista. La scoperta e' di un team di ricercatori coordinato da Dominique Autier-Derian del Leec-Laboratoire d'Ethologie Experimentale et Comp aree e della Scuola Veterinaria Nazionale di Lione. Lo studio pubblicato sulla rivista Animal Cognition ha testato la capacita' dei cani di riconoscere i propri simili tra diverse razze canine e animali. Negli esperimenti sono stati coinvolti nove cani domestici (Canis lupus familiaris) ai quali sono state mostrate coppie di immagini che ritraevano cani da varie razze e cani frutto di incroci insieme a fotografie di quaranta animali diversi e di esseri umani. I nove cani sono riusciti a riconoscere i cani ritratti appartenenti alla propria specie, puntando esclusivamente sulla capacita' visiva. |
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IL CAMBIAMENTO Etologia relazionale, perché accarezzare alcuni animali e mangiarne altri? Il rapporto tra uomini e animali oggi è complicato sotto tanti punti di vista. Per prima cosa è difficile ammettere che questa contaminazione riguarda molti aspetti della nostra vita. Tra i numerosi macro argomenti che implicano il coinvolgimento degli animali, talvolta a nostra insaputa, ci sono: la sperimentazione (dei farmaci, dei cosmetici, dei prodotti alimentari, dei prodotti per la casa…etc. ), i parchi acquatici, la caccia e la pesca, l’uso nelle pubblicità e nelle produzioni cinematografiche, i circhi, le sagre, i bioparchi, le strutture per la conservazione delle specie, il commercio illecito di animali, l’industria dell’abbigliamento. |
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GEA PRESS Bulgaria – la rabbia ed i cani avvitati
Si svolgerà domani, come ogni 6 marzo, il rituale che vorrebbe allontanare gli spiriti maligni dal villaggio di Bradilovo, un piccolo centro a sud della Bulgaria, quasi a ridosso del confine turco. Poche centinaia di abitanti che però credono di tenere lontana la rabbia, torturando dei cani. |
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GEA PRESS Inghilterra – con i loro cani torturavano animali selvatici – condannati a quattro mesi di prigione (VIDEO – ATTENZIONE IMMAGINI FORTI) Dovranno scontare quattro mesi di carcere i tre inglesi riconosciuti colpevoli di avere torturato, con il tramite dei loro cani, numerosi animali selvatici. Volpi, tassi ed altri animali, snidati dai cani che venivano incitati a sbranare. Nei filmati diffusi ora dalla RSPCA si vede il gruppetto incitare e divertirsi con un loro cane intento a sbranare una volpe. Il piccolo animale viene a volte allontanato dai feroci morsi del cane, legato ad una corda ed esposto, ancora vivo, tra le risate generali. A quanto pare gli inquirenti hanno rintracciato numerosissime prove testimoniali, soprattutto file video, in parte riconosciuti dai tre. VIDEO – ATTENZIONE IMMAGINI FORTI: |
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NEL CUORE.ORG CHINA EASTERN SI ARRENDE: STOP AL TRASPORTO DI PRIMATI PER I TEST Poche ore fa, secondo il sito di Peta, China eastern airlines ha informato l'organizzazione animalista americana che a partire dal 1 marzo non effettua più il trasporto di primati destinati ad esperimenti. "Questo a nuncio – scfrive Jeff Mackey sul blog di Peta – mette fine all'esportazione di scimmie dalla Cina per l'utilizzazione in laboratorio!" Fino ad ora la maggioranza dei primati importati negli Stati Uniti per uso sperimentale provenivano dalla Cina: più di 10 mila nel 2012. Dopo la decisione presa da China Southern e Air China di fermare le consegne di primati per esperimenti, ai vivisettori era rimasta solo la China Eastern. Ora anche l'ultimo baluardo è cadut o e questo mercato è praticamente chiuso. Le email di protesta inviate ai cinesi sono state circa 100 mila. (Foto: BUAV) |
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AGI Animali: raddoppiano lupi nello stato di Washington Seattle - La popolazione di lupi grigi (Canis lupus) nello stato di Washington e' raddoppiata nel corso dell'ultimo anno secondo un censimento promosso dallo U.S Fish and Wildlife Service. Lo studio condotto da Donny Martorello, manager della Carnivore Section del Department of Fish & Wildlife, si e' basato sulle osservazioni sul campo e i monitoraggi aerei effettuati lungo tutto il 2012. I dati hanno confermato la presenza di cinquantuno lupi grigi in nove branchi e di cinque coppie che si sono riprodotte con successo.Lo stesso censimento realizzato nel 2011 aveva descritto uno scenario meno roseo con soli ventisette lupi rilevati nello stato di Washington. I risultati attuali conf ermano una ricrescita della popolazione di questi canidi e la attestano a quasi il doppio di due anni fa. "E' un traguardo raggiunto grazie alla preservazione degli habitat idonei" ha spiegato Martorel lo al Seattle Times "i numeri potrebbero in realta' aver gia' raggiunto i cento esemplari in natura sfuggiti al sondaggio". Ai nove branchi confermati se ne aggiungono, infatti, due "sospetti" e altri due diffusi ampiamente nello stato di Washington che sconfinano verso il Canada: si tratta del branco delle Hozomeen, a nord della Catena delle Cascate oltre il confine con il Canada, e il branco Walla Walla nell'Oregon. |
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IL GIORNALE DI VICENZA «Il mio cane è morto avvelenato» «Ciao, io mi chiamo Lampo, o meglio mi chiamavo Lampo. Ero un cane meticcio, color bianco miele, dal pelo irsuto e ruvido e dalle zampe lunghe da cane da corsa e mi piaceva tanto correre, ecco il perché del mio nome. All'età di circa otto mesi, mi hanno catturato e portato in un canile dell'Alto vicentino. Sono stato adottato da una famiglia che però dopo poco mi ha riportato al canile. Quel canile è stato poi sequestrato e chiuso per maltrattamenti pesanti verso gli animali. Nel marzo del 2010 per fortuna una nuova famiglia mi adottò e andai a vivere da loro. Ci ho messo del tempo ad abituarmi e loro con tanta pazienza e amore ad educarmi. Mi trovavo benissimo, avevo un giardino spazioso, ero libero di correre, mangiavo bene, potevo riposarmi sul divano e di notte dormivo al caldo dentro casa assieme alla loro gattina anch'essa randagia e salvata dalla morte. |
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MATTINO DI PADOVA Minacce di morte a Cesare, il cane più noto di Mortise PADOVA. Adesso speriamo solo che la storia non si ripeta, visto quello che successe a Giulio Cesare, vittima di una congiura architettata dai suoi stessi ex alleati. Il nostro Cesare, non avrà lo stesso potere del generale romano, ma a Mortise, si può dire che abbia quasi la stessa fama. Per questo, ha destato sconcerto negli abitanti del quartiere, la lettera di minacce arrivata ieri a Luca Abriani, 31enne residente in via Cavalieri di Vittorio Veneto, e padrone di Cesare, un dobermann di 13 anni. |
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GEA PRESS Napoli – il negozio per le scommesse sui cani Era destinato esclusivamente alla ricezione delle puntate effettuate sulle corse dei cani ed eventi calcistici. Questo quanto scoperto dall’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli in un negozio di via Foria, un’importante arteria stradale del capoluogo partenopeo. |
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ANSA Sequestrati alimenti per animali TORINO - Dieci tonnellate circa di alimenti zootecnici e 60 litri di shampoo per cani scaduto, sono stati sottoposti a sequestro dai carabinieri di Biella. I Nas sono intervenuti a Verrone in un'azienda di produzione e commercializzazione di alimenti e prodotti per animali a seguito della richiesta di aiuto di una troupe televisiva di ''Striscia la notizia'' che, nel tentativo di entrare all'interno dell'azienda,era stata aggredita. L'amministratore delegato, di 64 anni e' stato denunciato. |
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NEL CUORE.ORG PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, STRAGE DI LUPI: 12 ESEMPLARI MORTI Dall'inizio dell'anno a oggi 12 esemplari di lupo sono stati trovati morti nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e nella sua zona di protezione esterna. Alcuni ammazzati, altri avvelenati o malati di cimurro, mentre per le cause degli altri decessi si aspetta il risultato degli esami autoptici dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo. |
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LA ZAMPA.IT Legambiente, allarme in Abruzzo per la morte dei lupi Pescara - Legambiente lancia un s.o.s per i lupi del Parco Nazionale d’Abruzzo parlando di «un vero e proprio attacco al patrimonio di biodiversità del Parco». |
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IL PICCOLO Strage di cinghiali sul Carso Avvelenati con la stricnina di Riccardo Tosques TRIESTE - Undici carcasse di cinghiali adagiati su un prato in una dolina a pochi metri dall'osservatorio astronomico di Basovizza. E' l'agghiacciante spettacolo davanti al quale si è trovata una giovane triestina mentre, assieme al suo cane, stava facendo una passeggiata sull'altipiano carsico. Una scena straziante, con cuccioli di pochi mesi rivenuti accanto ai corpi dei genitori. Una vera e propria strage, sulla quale l'Asl ha deciso di fare luce inviando le carcasse alla sede di Basaldella di Campoformido dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. «E' una situazione complicata, perché dobbiamo capire se si tratta di avvelenamento (stricnina) o di una patologia che ha colpito questi animali», spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura Igor Dolenc. La situazione purtroppo pare non essere sotto controllo. In questi giorni sono giunte segnalazioni di cittadini su comportamenti anomali da parte di altri cinghiali. L'ipotesi più accreditata è che più animali siano stati avvelenati, la seconda è il contagio. «Per ora non è corretto esporci – aggiunge Dolenc – perché dobbiamo attendere l'esito degli esami tossicologici (si parla addirittura di un mese, ndr). Poi vedremo se l'autorità giudiziaria dovrà intervenire». La notizia ovviamente ha avuto una grande eco, soprattutto tra le associazioni animaliste. «Trappole, caccia abusiva, bracconieri, eravamo abituati a tutto. Ma un avvelenamento sarebbe davvero una novità assoluta». Gianfranco Urso, presidente dell'Enpa di Trieste, è perplesso: «Certo, potrebbe anche essere un virus, ma ho la brutta sensazione che siamo di fronte ad un vero e proprio utilizzo criminale dei veleni. Attendiamo il responso delle indagini». La vicenda sta assumendo una se rie di risvolti inquietanti. Innanzitutto, se qualcuno si aggira sul Carso ad avvelenare i cinghiali sta mettendo a repentaglio molte altre specie animali, tra cui anche i cani che, assieme ai propri padroni, gravitano nelle zone verdi dell'altipiano. Ma anche animali di alto valore naturalistico come il lupo e l'orso, più volte presenti nelle zone di Basovizza. E’ poi importante capire come comportarsi se ci si dovesse imbattere nella carcassa di un cinghiale. «Non bisogna toccarlo né spostarlo, ma contattare subito le forze dell'ordine», spiega Dolenc. Rimane infine il dubbio più grande. Se si dovesse trattare in effetti di avvelenamento, chi e perché avrebbe dovuto compiere un simile crimine, peraltro passibile di sanzione pecuniaria o di un intervento della magistratura? «Potrebbe essere anche un avvelenamento dovuto magari a olii esausti incautamente abbandonati», ricorda l'assessore Dolenc. La sensazione che hanno tutti , però, è che si tratti di qualcuno che ha deciso di combattere in maniera ignobile e odiosa l'eterna disputa tra cinghiali e agricoltori. |
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MESSAGGERO VENETO Cinghiali, i cacciatori la soluzione ENEMONZO (UD) - I cacciatori possono arginare l’invasione dei cinghiali in Carnia solo se è concesso loro operare per un periodo più esteso dell’attuale e dall’alba a notte, diversamente da quanto la legge permette ora: solo così i danni su campi e prati di questi ungulati, che agiscono di notte, potranno essere limitati.Ne è convinto il direttore della riserva di caccia di Enemonzo, Umberto Tolazzi, secondo cui il Piano faunistico regionale da approvare assieme alla normativa regionale pongono limiti poco compatibili con un intervento efficace da parte dei cacciatori, che è sempre più richiesto dagli agricoltori. «Oggi – dice – non si può cacciare di notte, le giornate di caccia sono 90, mentre in altre parti d’Italia iniziano il 1º settembre e terminano il 31 gennaio. Il problema è che i cinghiali sono imprevedibili, pascolano di notte, sanno dove trovare quello che vogliono mangiare e si spostano spesso. È difficile intravederli di giorno. A Enemonzo nel 2012 non si sono verificati molti danni perché gli agricoltori hanno delimitato molti campi con recinti elettrificati e i cinghiali si sono spostati verso Preone e Socchieve. Ma il problema dei prati resta e a novembre, essendo stata la stagione avara di castagne, noci e nocciole, questi animali hanno preso di mira i prati in una parte di Pani per cercare radici, tuberi e vermi. Noi sul nostro territorio nel 2012 ne abbiamo prelevati 11 (10 col cane). Se potessimo andare a prelevarli per un periodo più lungo e con orari più elastici potremmo contribuire alla soluzione del problema. Allo stesso tempo si deve venir incontro agli agricoltori per elettrificare almeno i campi coltivati». Ma per i danni e le misure di prevenzione i fondi della Regione sono sempre più ridotti rispetto alle spese. |
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LA NUOVA SARDEGNA Macomer, i gatti sbranati da un branco di grossi cani MACOMER (NU) - A Scalarba devono guardarsi dagli avvelenatori, mentre nell’area dell’abitato tra via Toscana, via Papa Simmaco, il rione Santa Maria e “Posto Blocco” devono evitare di farsi sbranare da un branco di cani di grossa taglia la cui presenza costituisce un pericolo anche per i passanti, soprattutto se si tratta di bambini. Il branco di cani, che pare non siano di nessuno, sta sbranando tutti i gatti della zona. A segnalare il problema sono quanti abitano in questi rioni e, in particolare, chi ci ha rimesso il gatto. «Abbiamo assistito a scene orribili – dicono – col povero gatto nelle fauci dei cani e senza poter fare nulla». Episodi come quello descritto accadono ormai con una certa frequenza e alimentano un forte allarme sociale. Il sospetto è che alcuni cani del branco siano stati addestrati al combattimento e poi abbandonati dai proprietari. La polizia locale è stata allertata e già da ieri era previsto l’intervento per la cattura degli animali pericolosi e la loro sistemazione in canile. I cittadini che notano il branco sono invitati a segnalarne la presenza ai vigili urbani telefonando allo 0785-790848. Per mantenere i randagi in canile il comune di Macomer spende 70 mila euro all’anno. |
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MATTINO DI PADOVA Mucca fugge a Campodoro Freddata con la mitraglietta CAMPODORO (PD) - Una mucca, scappata dall’allevamento di via Balla a Campodoro è stata uccisa dai carabinieri del Radiomobile di Padova, chiamati dall’allevatore che non riusciva più a fermarla e a riportarla nella stalla. È accaduto ieri pomeriggio. L’animale, che sembrava impazzito, cercava probabilmente un briciolo di libertà, ma la sua “escursione” è finita male. La mucca stava mettendo in pericolo l’incolumità pubblica visto che la strada era ormai poco distante: nella sua fuga ne aveva attraversate già altre ed era stata notata da diverse persone. Un carabiniere l’ha colpita con una sventagliata di proiettili calibro 9 parabellum partiti dalla mitraglietta d’ordinanza M12. |
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GAZZETTA DI REGGIO Airone ferito cade nel canale ma il salvataggio non basta GUASTALLA (RE) - Probabilmente, è stato investito. Poi, è finito nelle acque di un canale, con le sponde in cemento. Ma in quelle condizioni, con l’ala rotta e probabilmente altre lesioni interne, non ce la faceva a uscire dall’acqua. Per questo dalla zona – via Ponte Pietra a Solarolo – è partita la chiamata di aiuto alla Lipu e conseguentemente ai vigili del fuoco di Guastalla, per aiutare l’airone bianco maggiore in difficoltà. Ieri mattina, i pompieri ci hanno messo poco a recuperare l’animale che, spaventato, ha tentato di volare via, poi è caduto nuovamente nello specchio d’acqua, lasciandosi infine prendere dalle mani dei vigili del fuoco. La responsabile della Lipu si è subito diretta verso il Centro di recupero di Reggio con il volatile, per le cure. Ma purtroppo per l’animale era troppo tardi: è morto all’arrivo. |
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MESSAGGERO VENETO Cane impaurito sui binari La Polfer gli salva la vita Udine - Era scappato dalla casa dei propri padroni e si era perso, probabilmente impaurito da un rumore improvviso, oppure “sgridato” con troppa veemenza. Ha rischiato di morire, ma alla fine ha potuto tornare nella propria cuccia grazie alla prontezza degli uomini della polfer di Pordenone, che gli hanno salvato la vita. E’ la storia del cane di media taglia che nei giorni scorsi, evidentemente stanco dopo una lunga corsa, si è fermato per riposare proprio in mezzo ai binari, nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo. L’animale è stato notato da uno degli agenti in forza al comando guidato dal sostituto commissario Stefano Cadelli, il quale si è subito avvicinato e ha cominciato a chiamare il cane. Che inizialmente non sembrava affatto intenzionato a lasciare il nuovo giaciglio. Ma un convoglio era in arrivo, e l’agente della polfer ha richiamato l’attenzione dell’animale con maggiore insistenza, sino a ottenere la fiducia del quadrupede, che l’ha seguito al posto polfer della stazione. E’ stato quindi chiamato il cinovigile, che grazie al chip elettronico è risalito ai padroni della bestiola, i quali sono andati tempestivamente a riprenderselo. E che verosimilmente dovranno pagare una sanzione. |
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IL TIRRENO Ora rubano anche gli animali da cortile CECINA (LI) - In principio rubarono gli attrezzi da lavoro. Esauriti quelli, si dedicarono agli ortaggi e alla frutta. In questi giorni hanno alzato il tiro, rubando gli animali e - in un caso - infierendo sugli stessi. Certo è che non c'è pace tra gli orti lungo il fiume, quelli che costeggiano il Cecina sulla sponda sinistra che dà sulla ferrovia e corre lungo via Ginori. L'ultima incursione è avvenuta sabato notte, quando qualcuno si è portato via ben sei oche. Sì, sei ochette che il proprietario teneva lì per la gioia dei propri figli e dei bambini che passano lungo la pista ciclabile. «Qui la situazione ormai è diventata insostenibile - dice Franco Del Ghianda - vorrei tanto che qualcuno si prendesse cura di una situazione che va avanti ormai da mesi. Ho un orto sul fiume, nel tratto che va dalla ferrovia a l mare, e come me ci sono altri ortolani che subiscono ripetutamente dei furti e atti vandalici. Ho fatto denuncia ai carabinieri dopo l'ennesimo caso di sabato notte, ma mi sono un po' stufato. In questi mesi sono sparite attrezzature, sono state danneggiate recinzioni, sono stati rubati ortaggi, sono stati sfregiati alberi da frutto. Ma quello più angosciante è stato il furto di diversi animali da cortile come le mie oche e come galline e conigli. Addirittura c'è chi ha trovato le teste dei polli decapitati infilzate nella recinzione». «Qui accanto c'è la pista ciclabile e ci sono le abitazioni - aggiunge Del Ghianda - La zona la sera è buia e il degrado è piuttosto evidente. Personalmente, tenevo quelle oche per i bambini. Avevo anche pensato di allestire un piccolo parco giochi mettendo qualche gonfiabile e magari anche un punto di ristoro. Ma, a prescindere dall'accoglimento della mia domanda in Comune, questi episodi ti fanno passare la voglia di prendere qualsiasi iniziativa». Non si è capito se dietro questi furti ci sia la mano di qualche balordo, di gente che ha fame (non ci scordiamo il fenomeno delle carpe pescate in fiume non per sport ma per mangiare) o di entrambi. «Non saprei dire, i furti e i danneggiamenti sono cominciati da Natale - risponde Del Ghianda - quando dal mio orto sparirono un decespugliatore e un tosaerba. Da allora non sono mai cessati. Ora a quanto pare i ladri si sono concentrati sugli animali. Non so se rubano per fame o per divertimento, ma so che questa situazione deve finire». |
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IL CENTRO Strada pericolosa, orsi a rischio Massimiliano Lavillotti SCANNO (AQ) - È sempre più a rischio per gli automobilisti e gli orsi un tratto dell'ex statale 479 per la presenza in strada di alcuni plantigradi, che svegliatisi dal letargo da alcuni giorni si incontrano di giorno e di notte lungo la circumlacuale in cerca di cibo. Il traffico sulla via che attraversa l'area frequentata dagli animali rappresenta un pericolo costante per la specie e in tanti temono di investire e uccidere qualche orso a causa della velocità dei mezzi che circolano quotidianamente in quel punto della carreggiata. L'ultimo incontro "ravvicinato" con un orso, presumibilmente Ciliegino, si è avuto ieri l'altro verso le venti quando un giovane scannese, mentre tornava a casa dopo il lavoro, si è trovato il plantigrado subito dopo una curva fermo in mezzo alla strada. La prontezza dei riflessi dell'autista ha evitato l'impatto con il plantigrado, ma le conseguenze per entrambi potevano essere ben più gravi. «Nonostante però i vari avvertimenti che abbiamo già lanciato al Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise affinché assuma iniziative a tutela degli orsi e delle persone», commenta l'assessore all'ambiente della Comunità montana Peligna, Eustachio Gentile, «nessuno ha manifestato interesse a intervenire ma si continua a far finta di nulla. Negli ultimi giorni sono stati molti gli automobilisti che sono riusciti a evitare per miracolo l'animale e non si capisce che cosa si stia aspettando a installare una segnaletica specifica e dissuasori ottici riflettenti che servono a impedire l’attraversamento della strada da parte della fauna selvatica nei tratti di maggiore rischio». La possibilità di investimenti della specie è più alta di quanto apparentemente si creda. Nel Parco nazionale d’Abruzzo nel corso del 2011 e 2012 ci sono stati due eventi, di cui uno proprio lungo la strada regionale 83 quando nei pressi di Pescasseroli venne investito e ucciso un’orsa. «La situazione poteva essere monitorata meglio se l'Ente avesse dato seguito all'impegno di istituire una sede staccata a Scanno della Guardie Parco», aggiunge Gentile. |
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NEL CUORE.ORG CAGLIARI, SI' AL REGOLAMENTO PRO ANIMALI: CANI NEI NEGOZI E SUL BUS Cagliari diventa una città più amica degli animali. Il Comune ha varato ieri un nuovo regolamento, approvato dal Consiglio comunale. Le novità? I cani potranno salire sull'autobus, a patto che abbiano guinzaglio e museruola. Potranno entrare nei negozi, tranne in quelli in cui i titolari riterranno che alcune razze siano pericolose. E non solo: sarà vietato utilizzare i quattrozampe per l'accattonaggio o offrirli come premio di scommesse. E, ancora, soltanto chi avrà il patentino di "gattaro" riconosciuto dall'Asl potrà dare cibo in strada ai mici. Sarà vietato abbandonare i cani in tutto il territorio comunale e chi non avrà cura del proprio animale - lasciandolo al sole o senza acqua - rischia multe che vanno dai 300 ai 750 euro. Via libera nei parchi e nei giardini per gli animali tenuti al guinzaglio. |
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AGI Sicurezza alimentare: carni in cattivo stato, denuncia a palermo Palermo - Carni di vario genere in cattivo stato di conservazione sono state scoperte a Palermo in un capannone di via Pescia dai carabinieri del Nas che hanno denunciato il titolare, un uomo di 45 anni. Sul posto c'erano un box in muratura per il ricovero di animali e un altro ambiente dov'era in funzione in congelatore. Qui sono state carni avicole e di agnello, interiora e prodotti ittici, tutti in precarie condizioni igienico-sanitarie infatti, in gran parte bruciati dal freddo e contaminati da residui di alimenti precedentemente congelati. Nel terreno adiacente, l'uomo custodiva diversi animali ora oggetto di accertamenti del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell'Asp di Palermo. |
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CODACONS.IT IL CODACONS: I CONSUMATORI NON COMPRINO PRODOTTI CONTENENTI CARNE MACINATA FINO A CHE NON SARA’ FATTA CHIAREZZA Dopo il rinvenimento di carne equina nei ragù Star, il Codacons rivolge un appello a tutti i consumatori italiani: non acquistare prodotti alimentari di qualsiasi marca, contenenti carne macinata, fino a che non sarà fatta chiarezza sulla vicenda della carne di cavallo non indicata in etichetta. |
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CORRIERE DELLA SERA l codacons: non acquistate prodotti con carne macinata MILANO - Dopo le lasagne Findus, i ravioli e i tortellini Buitoni e le polpette dell'Ikea, è la volta del Ragù Star. Anche lì è stata trovata carne di cavallo non dichiarata in etichetta. Lo fa sapere il Ministero della Salute, dopo che alcuni tipi di ragù sono risultati positivi agli esami del Dna per la presenza di carne equina. L'azienda aveva già bloccato i prodotti per dei controlli interni e aveva avviato il ritiro dal mercato delle confezioni. I PRODOTTI - Si tratta di quattro sughi: il Gran Ragù con verdure (lotto LH 044 - scadenza 13.02.2016), il Ragù Bolognese (lotto LH 045 - scadenza 14.02.2016), il Gran Ragù Classico (lotto LH 035 - scadenza 04.02.2016) e il Gran Ragù Classico (lotto LH 032 - scadenza 01.02.2016). Tutti prodotti dalla Star Stabilimento Alimentare Spa di Agrate Brianza. I carabinieri del Nas hanno sequestrato 300mila confezioni per violazione dell'articolo 515 del c.p. (frode commerciale) e stanno procedendo agli accertamenti sulla filiera. Nei Ragù sotto accusa - secondo l'azienda - sono state utilizzate partite di carne macinata congelata proveniente dalla Romania e acquistate dal fornitore francese Gel Alpes di Saint Maurice - Manosque, già posto sotto attenzione da parte delle autorità transalpine. LA POSIZIONE DELLA STAR - In una nota l'azienda alimentare brianzola, dal 2006 di proprietà del gruppo spagnolo Gallina Blanca, ha fatto presente che tutti «i prodotti risultati positivi ai test appartengono a lotti bloccati in via cautelativa già nello stabilimento». Inoltre la Star fa sapere che i «non ci sono rischi per la salute e mette a disposizione dei consumatori il numero verde 800274094 per informazioni. La Star - termina il comunicato- ha comunque interrotto le relazioni commerciali con l'azienda francese che ha fornito la carne bovina dei prodotti sequestrati e già da tempo ha avviato analisi supplementari su tutti i propri prodotti a base di carne, fornendo i risultati alle autorità competenti». CODACONS - Non acquistare prodotti alimentari di qualsiasi marca, contenenti carne macinata, fino a che non sarà fatta chiarezza sulla vicenda della carne di cavallo non indicata in etichetta: è l'invito che il Codacons rivolge ai consumatori. L'associazione chiede che «i controlli siano eseguiti a tappeto su tutti gli alimenti in commercio nel nostro Paese contenenti carne macinata, perché nulla si sa circa la provenienza della carne equina, e da più parti viene avanzato il sospetto in merito alla possibilità che la carne provenga da animali dopati e macellati clandestinamente». |
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NEL CUORE.ORG CARNE DI CAVALLO, CASO INFINITO: TROVATE TRACCE NEL RAGU' STAR Alcuni ragù prodotti dalla Star trovati positivi agli esami del Dna per la presenza di carne equina non dichiarata in etichetta. Lo comunica il ministero della Salute. L'azienda, a seguito dell'allerta europea, aveva già attuato il blocco in autocontrollo e le procedure di ritiro dal mercato dei prodotti finiti. Nei ragù in questione, secondo la società, erano state utilizzate partite di carne macinata congelata proveniente dalla Romania, acquistate dal fornitore francese Gel Alpes di Saint Maurice - Manosque, già sotto osservazione da parte delle autorità parigine. Ecco il quarto caso di positività al Dna equino in Italia: gli altri riguardano i tortellini Buitoni, la pasta fresca Piemontesino al vitello e le lasagne alla bolognese Primia. |
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NEL CUORE.ORG CARNE DI CAVALLO, ENPA: METTERE IN DISCUSSIONE IL MODELLO ALIMENTARE "Mettere in discussione il modello alimentare dell'uomo": secondo l'Enpa, è la principale lezione dello scandalo della carne di cavallo nelle polpette, nei ragù pronti e nei preparati. "Già un mese fa – osserva una nota - la Protezione Animali, riprendendo il "Sun" e il sito Haryana Abtak, ha evidenziato che dietro lo scandalo alimentare potrebbero esserci le organizzazioni criminali e il racket della carne di cavallo in Romania. In questo Paese, infatti, avverrebbe l'inserimento illegale di cavalli sportivi nella filiera alimentare. La scoperta che oltre alla frode vi sia un rischio evidente per la salute umana a causa della presenza di pericolosi antinfiammatori, uno tra tutti il fenilbutazione, suggerisce l'esigenza di procedere con approfonditi ed ulteriori controlli", |
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AGEN PARL CARNE CAVALLO: FAENZI (PDL), SOSPENDERE LE IMPORTAZIONI Roma - "In attesa che sia fatta chiarezza dal Governo e soprattutto da parte dell’Ue, in ritardo nel prevedere e nell’introdurre interventi adeguati e tempestivi, occorre sospendere in via cautelativa le importazioni di cavalli vivi e di carne di cavallo, quantomeno dai Paesi che non danno sufficienti garanzie per la salute dei consumatori". Così Monica Faenzi (Pdl) eletta nuovamente alla Camera dei Deputati che presenterà un’interrogazione al Governo all’insediamento del nuovo Parlamento e che riproporrà la proposta di legge di riordino per rilanciare il settore ippico, il cui esame era iniziato nella legislatura appena conclusa. |
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NEL CUORE.ORG CANI RANDAGI IN UCRAINA, IL PREMIER PRENDE DI PETTO LA QUESTIONE Il primo ministro ucraino Mykola Azarov ha incaricato i ministri di intensificare gli sforzi per prevenire le violenze sugli animali randagi, rispondere con prontezza ai casi di crudeltà nei confronti delle bestiole e assicurare alla giustizia coloro che sono coinvolti in episodi di abusi proprio sugli animali. |
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FAN PAGE Cina: salvati 900 cani destinati ai ristoranti Scoperto in Cina un camion contenente più di 900 cani destinati ai ristoranti di Guadond: il mezzo è stato bloccato da un gruppo di volontari locali e gli animali sono stati prontamente messi in salvo. La notizia è stata diffusa dai media cinesi, che hanno riconosciuto nell'autista lo stesso uomo che l'anno scorso aveva trasportato la stessa “merce” sul suo mezzo. La polizia lo ha rilasciato, mentre i cani sono stati portati in clinica veterinaria e verranno dati in adozione. |
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LA ZAMPA.IT In declino gli elefanti africani delle foreste Non si ferma il declino delle popolazioni di elefanti africani delle foreste (Loxodonta cyclotis). Un nuovo studio della Wildlife Conservation Society (WCS) ha dimostrato che questi animali sono ormai vicini all’estinzione che potrebbe avvenire nel corso del prossimo decennio. Le popolazioni di elefanti africani delle foreste sono crollate del sessantadue per cento nell’Africa centrale negli ultimi dieci anni. Dati che confermano la necessità di agire nell’immediato per salvaguardare questa specie drammaticamente in pericolo di sopravvivenza. L’indagine statunitense è stata pubblicata sulla rivista Plos One ed ha visto la partecipazione di oltre sessanta autor i coordinati da Fiona Maisels, scienziata del WCS e della Scuola di Scienze Naturali dell’Università di Sterling. «I nuovi dati sul declino degli elefanti africani delle foreste sono agghiaccianti, siamo esterrefatti di constatare che nel corso di soli dieci anni le popolazioni sono crollate oltre il sessanta per cento», ha spiegato la Maisels. Gli studiosi hanno censito la presenza degli elefanti in Camerun, nella Repubblica democratica del Congo, della Repubblica del Congo, in Gabon e nella Repubblica Centrafricana dal 2002 al 2011. I risultati hanno rilevato che le attività e le infrastrutture umane hanno ridotto il numero di elefanti, presenza diminuita anche nelle zone precedentemente note per essere culle accoglienti per i gruppi più abbondanti di questa specie. La principale causa del declino rapido degli elefanti africani delle foreste è il bracconaggio illegale per accaparrarsi il prezioso avorio. |
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NEL CUORE.ORG PETA A PMK: ANIMALI MALTRATTATI PER FARE LE SCARPE DI BEYONCE' Incredibile ma vero. L'azienda produttrice di scarpe PMK ha progettato un paio di scarpe da ginnastica per Beyoncé, chiamate "King Beys", fatte di peli di vitello e pelli di coccodrillo, anaconda, pastinaca e struzzo. L'azienda ha iniziato la vendita delle scarpe sul proprio sito web e, incredibilmente, ha rassicurato i consumatori sul fatto che "nessun animale è stato picchiato, ferito e ucciso" per le scarpe. La denuncia arriva dalla Peta. Ecco che, in risposta, un consulente legale dell'associazione animalista internazionale ha inviato una lettera di diffida ad Andre Scott, CEO di PMK, chiedendo all'azienda di smettere immediatamente di rilasciare dichiarazioni false e fuorvianti per i clienti e minacciando un'azione legale. |
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LA VOCE DELLA RUSSIA Medici russi restituiscono la vista ad una scimmia La scimmietta di 14 anni chiamata Elza è stata portata per essere operata dallo zoo di Krasnojarsk, un’altra città siberiana situata ad un migliaio di chilometri da Novosibirsk. Ultimamente il personale dello zoo si accorgeva sempre più spesso che la scimmia era preoccupata da qualcosda. È diventata poco mobile e passava molto più di rado da una voliera all’altra. Già nel suo paese nativo alla scimmietta è stata diagnosticata la cateratta. Questa malattia, che, stando ai veterinari, s’incontra negli animali altrettanto spesso che negli uomini, ha colpito ambo gli occhi della scimmia, ha detto Kira Kondakova, veterinaio oftalmologo: |
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GEA PRESS Sperimentazione Animale – A quante scimmie gioverà il divieto di trasporto imposto da China Eastern Airlines Il divieto imposto da China Eastern Airlines al trasporto di primati per la sperimentazione animale, è stato confermato agli uffici americani di PETA (People for the Ethical Treatment of Animals). |
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QUOTIDIANO.NET Francia, una donna tenta il suicidio, Avignone (Francia) - Quando si dice 'il migliore amico dell'uomo'. A Sorgues, cittadina della Francia sud-occidentale una decina di chilometri a nord di Avignone, una donna di 63 anni è stata salvata dal suo pastore tedesco mentre tentava di togliersi la vita sparandosi al cuore con una carabina. Lo hanno riferito fonti della polizia locale, secondo cui l’aspirante suicida è uscita in giardino e ha esploso diversi colpi di prova, poi si è puntata l’arma al petto ma, “al momento di premere il grilletto”, il cane “le è saltato addosso e l’ha gettata a terra, deviando il proiettile”. |
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AGI Francia: tenta suicidio, il suo cane sposta il fucile e la salva Avignone (Francia) - A Sorgues, cittadina della Francia sud-occidentale una decina di chilometri a nord di Avignone, una donna di 63 anni e' stata salvata dal suo pastore tedesco mentre tentava di togliersi la vita sparandosi al cuore con una carabina. Lo hanno riferito fonti della polizia locale, secondo cui l'aspirante suicida e' uscita in giardino e ha esploso diversi colpi di prova, poi si e' puntata l'arma al petto ma, "al momento di premere il grilletto", il cane "le e' saltato addosso e l'ha gettata a terra, deviando il proiettile". A quel punto e' sopraggiunto il marito, che ha trovato la consorte cosciente e ferita al torace: ricoverata in ospedale, non e' in pericolo di vita. Secondo gli agenti intervenuti sul posto, il fedele animale "probabilmente si e' reso conto di quanto stava succedendo, ed e' balzato sulla padrona proprio con l'intenzione di salvarla". |
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TIO.CH Cane salva bambina dall'assideramento VARSAVIA – Arriva dalla Polonia una nuova storia che ha come protagonista un cane-eroe. Parliamo di Lucky, il cane della piccola Julia, bambina di tre anni scomparsa di casa nella giornata di lunedì. La bimba era stata vista per l’ultima volta nel pomeriggio, mentre giocava in giardino insieme a Lucky. Dopodiché era misteriosamente scomparsa. |
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IL GIORNALE "Cameriere, un tè con gatto" Ecco i locali che fanno le fusa OSCAR GRAZIOLI Il caffè ha una grande sala centrale per chi vuole socializzare e diversi separé per chi vuole godersi il tè con un po' di privacy. |
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METEO WEB Etologia: quando i cani si “emozionano” Avete un cagnolino, o magari un cagnone, non importano razza e taglia, a casa? Avete notato che a volte, se vi assentate per molto da casa, sembrano così emozionati nel vedervi che lasciano piccole gocce di urina? Sicuramente sì, infatti il fenomeno è conosciuto e scambiato per un segno di felicità. Le cose nel mondo animale sono straordinariamente complesse e ogni comportamento è rituale. Cioé richiama nelle intenzioni un sentimento nel proprio interlocutore, per così dire. Dato che noi giochiamo il ruolo di capobranco, questo segno non è di felicità, bensì di sottomissione. E’ un segno che il cane sta dicendo: ok, sto alle tue regole, sono qui e sono un gregario del branco. Andando a studiare come mai fa questo, basta osservare quando è appena nato e non è indipendente nell’espletare in suoi bisogni. E’ allora la mamma che lo pulisce leccandolo. L’emettere piccole gocce di urina vuole richiamare un sentimento materno, comunque dolce, in noi, cercando di ispirare un atteggiamento affettuoso e di protezione, come nella madre. Nella foto: Foxy, la mia cagnolina, che mi sta insegnando tante cose! |
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AGENPARL ASTI: CONFAGRICOLTURA, CAVALLI ANIMALI D'AFFEZIONE? ALLORA ANCHE I CONIGLI Asti - Lo scandalo della carne equina inserita, senza indicazione in etichetta, in alcuni piatti pronti, ha avuto gravi ripercussioni sul settore zootecnico nazionale. A sostenerlo è il direttore di Confagricoltura Asti, Francesco Giaquinta. Che dichiara: «Il comparto in pochi giorni ha perso il 16% delle vendite. È una vergogna che ogni volta si parla di carne si gridi allo scandalo danneggiando un settore così strategico per l’Italia e il Piemonte che dà reddito e posti di lavoro. E tutto questo senza che nessuno, magari a livello istituzionale, si prenda la briga di fare dei distinguo, di tentare una difesa». Giaquinta punta l’indice anche sui media e sulle generalizzazioni tout-court di cui si fanno portatori. E analizza: «In Inghilterra non mangiano la carne equina. Da noi in Italia s&igr ave;, tanto che siamo il maggiore consumatore in Europa. L’inserimento di percentuali minime di carne di cavallo tra quella di manzo è senz’altro una frode in commercio, in quanto non è stata indicata in etichetta. Ma in quanto alimento sano non influisce in nessun modo nelle qualità sanitarie e organolettiche del cibo. Insomma non c’è stata sofisticazione. Trovo, inoltre, quanto meno bizzarro che qualcuno pensi a equiparare i cavalli ad animali da affezione in modo da vietarne la macellazione. È come se la stessa richiesta fosse avanzata per i conigli di cui alcune varietà sono vendute anche come animali da compagnia». Il direttore di Confagricoltura Asti, infine, richiama ai valori degli allevamenti piemontesi e italiani: «La nostra carne, bovina, ovicaprina, avicola, è eccellente e controllatissima prodotta da aziende ed allevamenti che sono al top della filiera. Non merita di essere coinvolta da campagne di disinformazione che travolgono anche chi ha sempre lavorato bene e nel rispetto delle leggi e a tutela del consumatore». |
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IL SECOLO XIX Chiavari, l’ombra dei riti Voodoo
Marco Fagandini Chiavari (GE) - «Giuda ballerino, ma che ci fanno lì quelle galline morte?». Fosse Chiavari il set di un fumetto bonelliano, l’investigatore del mistero, Dylan Dog, si sarebbe posto di certo questa domanda arrivando in via Prandina. E guardando al di là della barriera di cemento che separa la strada dalla ferrovia: quattro galline grigie, morte, avvolte in drappi colorati e cosparse di farina di mais, mele, banane e spiccioli. C’è anche una bottiglia di gin, vuota e coperta di quello che, apparentemente, è il sangue dei volatili. «È un rituale di Macumba, una pratica religiosa africana e brasiliana, mia moglie è di Rio e non ha dubbi», dice uno degli inquilini del palazzo che sta di fronte a quel tratto di ferrovia. E nel giro di una settimana, nel quartiere si è sparsa la voce di strani riti. Tanto diffusa da arrivare anche alle orecchie della polizia ferroviaria chiavarese, che ieri ha compiuto un lungo sopralluogo assieme agli uomini del commissariato di Chiavari. |
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NEL CUORE.ORG CASERTA: SCOPERTI QUATTRO CANI E 30 AGNELLINI SENZA CIBO E ACQUA Quattro cani legati ad una catena corta e una trentina di agnelli in salvo. Tutti senza copertura, cibo e acqua, erano tenuti in stato di abbandono in un terreno vicino ad un distributore di benzina a Casagiove, nel Casertano. Dopo una segnalazione, ecco l'intervento del nucleo di guardie eco zoofile Oipa di Caserta insieme e di un medico dell'Asl. |
GAZZETTA DI MANTOVA Blitz notturno al rifugio del bosco Aperti tutti i box dei cani randagi di Nicola Corradini Prov. Di Mantova - Sono entrati di notte nel canile e hanno liberato una quindicina di cani dai loro box. Una volta liberi alcuni animali, innervositi dalla presenza di estranei, si sono azzannati tra loro. Altri sono fuggiti da una cancellata aperta dai visitatori notturni e ritrovati la mattina successiva, impauriti e feriti dai volontari dell’Associazione cinofila che gestisce la struttura e che hanno denunciato l’episodio alla polizia. Il blitz al Rifugio di bosco Virgiliano è avvenuto nella notte tra martedì e ieri. Ad accorgersene è stato il dipendente che ogni giorno apre la struttura alle sette del mattino. L’uomo ha trovato tutti i box dei cani aperti e diversi animali ancora nel cortile. Alcuni portavano i segni di zuffe con esemplari più aggressivi. Altri erano scappati. I vandali non hanno rubato nulla nè fatto male ai cani. «Gli unici box che non hanno aperto – spiega una volontaria – sono quelli di due cani aggressivi. Uno è un alano, l’altro un grosso cane meticcio. Probabilmente quando hanno sentito la presenza di estranei si sono gettati contro la rete abbaiando. È evidente che i vandali hanno avuto paura». Si è trattata di un’azione studiata a tavolino. Gli intrusi sapevano dove andare. Hanno scavalcato il cancello del’ingresso e scassinato il portone che conduce all’area dei box. Hanno aperto il cancello posteriore e si sono preparati una via di fuga rapida facendo una scaletta improvvisata con degli scatoloni per salire sul tetto di un piccolo magazzino da cui si sono buttati fuori dal complesso. A voler nobilitare il blitz si potrebbe pensare a qualcuno che ha voluto liberare i cani. «Escludiamo questa ipotesi – dicono i volontari – noi diamo rifugio a cani abbandonati, non siamo un allevamento. Pensiamo piuttosto al dispetto di qualcuno. Atto da irresponsabili. perché alcuni dei cani liberati potevano mostrarsi aggressivi o comunque spaventare qualcuno. Ogni mattina vengono molte persone a fare footing nel bosco e avrebbero potuto incrociare questi esemplari. Fortunatamente li abbiamo trovati tutti». |
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LA SICILIA «Fermate la Fiera in cui maltrattano e vendono animali» L'Enpa di Agrigento chiede alle autorità locali di fermare la fiera mercato di Villaseta, in programma ogni prima domenica del mese, nel corso della quale vengono venduti animali. |
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LA SICILIA Viadotto Akragas vitellino in fuga e «contromano» Agrigento - Oltre al maltempo a dare preoccupazioni ieri pomeriggio ai soccorritori è stato un vitellino, che per sfuggire a un branco di cani randagi ha «sconfinato» sul viadotto Morandi, creando una massiccia mobilitazione di forze dell'ordine. |
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LA STAMPA Trappole per catturare animali selvatici: denunciato agricoltore I carabinieri di Trinità hanno denunciato a Sant’Albano Stura un agricoltore settantenne che aveva posizionato delle trappole nei suoi appezzamenti di terreno per la cattura di animali selvatici, come una gabbia metallica nascosta tra la vegetazione la quale presentava un meccanismo di chiusura a scatto che serviva ad intrappolare animali selvatici anche di grossa taglia che si introducevano all’interno. |
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ADN KRONOS Animali: emergenza tigri, ne vengono uccise due a settimana Roma - Tra il 2000 e il 2012 in Asia anni sono stati sequestrati ossa, pelli, crani, canini e altre parti appartenenti a 1.425 tigri; un totale di 654 sequestri con una media di almeno 110 tigri uccise all'anno solo per il commercio illegale, ovvero poco piu' di due esemplari ogni settimana. E aumenta il numero degli esemplari vivi sequestrati: 61 dal 2010, pari al 50% del numero complessivo (123) registrate dal 2000. La Thailandia e' stata il luogo piu' significativo per l'interdizione del commercio con 30 tigri, seguita dal Laos con 11 e l'Indonesia con 9 e il Vietnam con 4. |
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LEGGO CACCIA, PRESCRIZIONE CHOC: TRENTO - «Sparate prima ai cuccioli, poi alla madre». A mettere nero su bianco la prescrizione choc è stato il Comitato faunistico del Trentino, riferendosi alla caccia a cervi e caprioli. E, prevedendo le polemiche, i cacciatori attribuiscono la paternità dell'ordine agli ambientalisti presenti nel Comitato. |
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LA PROVINCIA PAVESE LA RIVINCITA DELLA NATURA Serena Simula VOGHERA (PV) Erano in due, un agguerrito sparvierO e un più piccolo e spaventato storno. Entrambi gli uccelli, il cacciatore e la sua preda, si sono schiantati qualche giorno fa contro la vetrata di un palazzo nel centro di Voghera, morendo sul colpo. Che un rapace di foresta si sia ritrovato a cacciare in pieno centro abitato può sembrare un evento insolito, ma in realtà non troppo difficile da spiegare: «Lo sparviero - spiega Francesco Gatti, ricercatore del museo di Scienze naturali - fa parte di un più ampio gruppo di volatili che si sono stabiliti in città ormai da diversi anni. In questo ambiente, infatti, hanno trovato una serie di elementi che ne favoriscono la sopravvivenza: innanzitutto più cibo e temperature più elevate tutto l'anno, ma anche la presenza di luoghi adatti alla nidificazione come i parchi comunali, gli argini dei corsi d'acqua (è il caso della boscaglia sulle rive dello Staffora) e gli stessi edifici, che sostituiscono egregiamente le pareti rocciose. Il caso dello storno è invece un po' diverso – continua Gatti – fa parte di quelle specie che negli ultimi anni hanno anticipato il rientro dalla migrazione invernale o che addirittura non si spostano più, probabilmente (ma è solo un'ipotesi) a causa dell'aumento delle temperature. Purtroppo, però, entrambi non hanno ancora imparato a difendersi dalle vetrate, che costituiscono una delle principali cause di morte di questi animali». Gli uccelli, comunque, non sono gli unici animali ad aver modificato le loro abitudini per adattarsi ai mutamenti che si sono verificati sul nostro territorio. Il primo e più importante di questi cambiamenti riguarda l'aumento delle superfici boschive, che nelle zone collinari e montuose stanno progressivamente sostituendo aree un tempo coltivate: tale fenomeno ha inevitabilmente attirato verso la catena appenninica tutta una serie di animali che da anni si erano spostati altrove o erano scomparsi a causa della caccia indiscriminata come i caprioli, i daini e (anche se meriterebbero un discorso a parte) i cervi, nonché un maggior numero di cinghiali. E quando le prede non mancano, si sa, arrivano anche i predatori. Si spiega principalmente così il fatto che già dagli anni Settanta-Ottanta siano tornati ad abitare le nostre montagne piccoli gruppi di lupi provenienti dagli Appennini centrali e meridionali. «Questo timido ritorno – puntualizza ancora Gatti- è un segnale indubbiamente positivo per il nostro ecosistema, che non deve creare facili allarmismi. E' vero, infatti, che il lupo d'inverno si spinge fino a quote anche molto basse per trovare cibo e temperature meno rigide, ma è decisamente improbabile che si avvicini all'uomo. Tutt'al più potrebbe attaccare qualche capo di bestiame ma le soluzioni per evitarlo ci sono, anche senza ricorrere all'abbattimento come si è fatto in passato. Senza contare poi che la presenza di un predatore di questo tipo, al vertice della catena alimentare, aiuterebbe a tenere sotto controllo il numero dei cinghiali, di cui spesso ci si lamenta.» Se alcuni gruppi di animali hanno beneficiato dell'aumento dei boschi, però, ciò non vale automaticamente per tutti. Sono diverse, infatti, le specie che per proliferare hanno bisogno di spazi aperti: è il caso di alcuni uccelli (per esempio lo zigolo giallo) e delle spesso trascurate farfalle, che con ben 125 varietà finora registrate costituiscono uno dei patrimoni naturali dell'Oltrepo. Oltre al lupo è riapparsa nell’alto Oltrepo anche l’aquila reale, mentre pur non essendoci ancora delle segnalazioni certe è assai probabile anche la presenza nelle zone più montagnose e impervie di linci, gatti selvatici e gufi reali, un animale imponente che eretto raggiunge il mezzo metro. I corsi d’acqua di Lomellina e Pavese, purchè non inquinati, potrebbero presto ripopolarsi di lontre: la «regina dei fiumi» è già stata al centro di un progetto di reinserimento del Parco del Ticino negli anni Ottanta e molti segnali indicano prossima la sua ricomparsa. |
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TG COM 24 Milo, il cane-guida per l'amico labrador cieco Milo e Eddie sono sempre stati inseparabili: fin da quando erano cuccioli sono cresciuti insieme. Poi Eddie, labrador nero di 7 anni, ha iniziato a perdere la vista fino a diventare del tutto cieco. E così il legame tra i due si è rafforzato ancora di più, tanto che Milo, incrocio terrier di 6 anni, è diventato il cane-guida dell'altro. Milo ha uno speciale guinzaglio e tiene sempre al collo una campanella, in modo che Eddie possa sentirlo. "Non si separano mai", racconta la proprietaria Angie Baker-Stedham, 45enne di Cardiff. Una storia commovente, la riprova dell'incredibile affetto che gli animali sanno dimostrare.
http://www.tgcom24.mediaset.it/animali/videodallarete/1002461/milo-il-cane-guida-per-lamico-labrador-cieco.shtml
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IL TIRRENO Da Julia a Emma, i bambini salvati dall’amore dei loro cani E' notizia di questi giorni. Julia, una bimba polacca di tre anni, dovrà dire grazie al suo cagnolino, un Jackrussel bianco e marrone, affettuoso compagno di giochi. Scomparsa di casa di notte, la piccola è salva grazie al coraggio dell'animale. I vigili del fuoco l'hanno ritrovata la mattina dopo vicino ad alcune paludi, non lontano da casa sua: la bimba aveva passato la notte al freddo, e avrebbe avuto seri problemi di ipotermia, se a vegliare su di lei, non fosse rimasto il suo fedele amico a quattro zampe, che l'ha tenuta in vita con il calore del suo corpo. I genitori che da una finestra di casa tenevano d'occhio la figlia scesa in giardino a giocare con il cane, a un certo punto non avendola vista più hanno dato l'allarme. Sono scattate così le ricerche, condotte da oltre 200 persone per tutta la notte e, con la colonnina di mercurio a 5 gradi, tanto che in molti pensavano al peggio. Ora la bambina sta bene e anche se è stata tenuta in ospedale per un principio di congelamento, le sue condizioni non preoccupano, grazie alla fedeltà e all'intelligenza del suo cucciolo, a cui Julia deve la vita. Un'altra bellissima storia d'amore fra animali e bambini è quella di Emma, una bimba torinese di tre anni, nata con una malformazione al cuore e in attesa di un cuore artificiale, a cui i medici del reparto di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita hanno permesso di far entrare in corsia per un po' di coccole il suo cane Black, uno spinone dolcissimo che l'ha praticamente " accompagnata" fin dalla nascita e di cui lei, costretta a vivere da un anno attaccata a un cuore artificiale, è letteralmente innamorata. «Il rapporto animali bambini è quasi sempre un rapporto di grande affetto - spiega l'etologo Danilo Mainardi, raccontando che anche la sua passione per cani, gatti & c. è nata quando lui era piccolissimo, «anche se, nella città dove sono vissuto, Milano, di animali ai miei tempi se ne vedessero pochi». «Tutti i bambini sono estremamente curiosi di conoscere il mondo animale - dice Mainardi- e fanno sempre domande, magari ingenue ma comunque intelligenti su di loro. Purtroppo molti perdono questa curiosità, che è innata, perché i genitori non li assecondano. E questo, secondo me, è davvero un grande peccato». Accompagnare la crescita dei nostri bambini con la presenza di un animale è, non solo a detta degli etologi, ma anche dei pediatri e degli psicologi, un fatto positivo, che offre loro la capacità di comprendere le emozioni e i comportamenti di altri esseri viventi e di impara re a rispettarli. I benefici sono quindi a livello psicologico ed educativo, perché interagire con un animale, oltre a far nascere il desiderio di occuparsi di un altro essere vivente, insegna ad attendere i tempi dell'altro e perciò ad avere più pazienza. Senza contare i benefici fisici legati all'attività motoria che il cucciolo di uomo può praticare insieme a un amico a quattro zampe. Fra gli animali domestici più adatti ai bambini il primo posto spetta al cane, che è quello con cui riesce più facilmente a comunicare. Ma anche il gatto e un uccellino o un coniglietto possono essere buoni compagni. La scelta in ogni caso va fatta con grande responsabilità, pensando anche al tempo che si può dedicare alle esigenze di un animale, dal momento che il bambino non è certo in grado di occuparsene da solo. |
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IL TIRRENO Blitz della Forestale al mattatoio FIVIZZANO (MS) L'indagine sul ritrovamento di carne equina al posto di quella di manzo trovata recentemente all'interno di alcuni alimenti passa anche da Fivizzano? L'interrogativo nasce dal fatto che ieri mattina agenti del Nirda (Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali), struttura nata in seno alla Forestale con sede a Roma, si siano intrattenuti assieme al comandante della locale stazione della Forestale, per ben cinque ore all'interno del mattatoio comunale di località Ferriera. Da quello che si è potuto apprendere gli agenti del Nirda avrebbero sequestrato diversi documenti contenuti negli uffici della struttura di macellazione. La visita del Nucleo romano sarebbe correlata ad una indagine partita dalla provincia di Lucca sulla sparizione di un gruppo di cavalli. Equini che si sarebbero dileguati nel nulla nonostante le severe normative che prevedono che tutti i dati relativi all'animale: possesso, vendita o macellazione sia documentata sui cosiddetti passaporti equini. Sta di fatto che in possesso degli agenti della Forestale vi siano i passaporti ma dei “titolari” in questo caso gli equini non vi è più alcuna traccia. L'ispezione avvenuta nella struttura fivizzanese potrebbe legarsi anche al fatto che la stessa è abilitata alla macellazione degli equini e quindi il sospetto potrebbe essere che i cavalli spariti siano passati da lì. Tutto supposizioni legate al dato di fatto che per venire a capo del giallo sulla sparizione del gruppo di cavalli, dei quali non ci è dato di sapere il numero esatto, gli investigatori del Nirda siano giunti nel mattatoio per trovare possibili tracce degli equini scomparsi. Si vorrà appurare se gli animali spariti da Lucca siano per caso passati dal macello di Fivizzano? La permanenza degli agenti della Forestale si è protratta per alcune ore e sarebbero diversi i documenti che alla fine sono stati prelevati per essere analizzati minuziosamente. L'indagine sulla sparizione dei cavalli potrebbe anche legarsi al recente scandalo sul ritrovamento di carne di cavallo spacciata per quella di manzo contenuta all'interno di alcuni alimenti. |
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FATTI DI CRONACA Carne di cavallo: tutti i casi in Italia La presenza di carne di cavallo in vari prodotti alimentari, in cui non è indicata, sta facendo molto discutere. Il Ministero della Salute in Italia ha chiarito di aver fatto degli appositi controlli, anche ben prima che intervenisse sul caso la Commissione Europea. Non si fermano comunque le polemiche, perché quello della sicurezza alimentare è un tema molto sentito e non può essere affatto sottovalutato. Ciò che è certo è che dietro c’è un mercato molto vasto, con interessi generalizzati, che tuttavia non possono andare a discapito dei consumatori. La criminalità organizzata che opera a livello internazionale potrebbe essere implicata, considerando anche i Paesi in cui questi prodotti sono realizzati. Si tratta di alimenti che arrivano da Romania e Polonia e questo, almeno per la stampa inglese, dovrebbe far riflettere, perché proprio la mafia ha il controllo sul mercato relativo ai Paesi dell’Est. Il mercato della carne di cavallo Per molti la carne di cavallo rappresenta un affare, anche per l’abbondanza di disponibilità. La carne equina è prodotta soprattutto in Asia, in America e anche l’Europa detiene una fetta importante della torta. |
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IL TIRRENO LO SCANDALO DEGLI ALIMENTI CONTRAFFATTI di Luciano Donzella Ora andare a tavola comincia a fare davvero paura: apri il vasetto del ragù, condisci i tortellini, poi mangi le polpette e chiudi con il dolce al cioccolato. E non sai cosa ci trovi dentro. Se ci avete fatto caso, un menù intero. E l’impressione è che sia solo uno spiraglio sul vaso di Pandora. Ma perché in (quasi) tutti questi episodi di sofisticazioni alimentari ci va di mezzo il cavallo? Cerchiamo di fare chiarezza, partendo dal fatto che – almeno fino ad oggi, in attesa di ulteriori analisi – la carne equina è nel mirino come alimento aggiunto, e non fa male di per sé: niente a che vedere insomma con le psicosi post aviaria e mucca pazza. E le macellerie equine sono, le prime a chiedere controlli e soprattutto chiarezza. Insomma, il cavallo non fa male, semplicemente in quelle confezioni dove è stato trovato non ci doveva essere . Quella che fa paura è l’assenza di controlli: al posto di quella carne “non dichiarata” ci poteva essere praticamente qualunque cosa. A Milano la macelleria Pellegrini vende carne di cavallo da 64 anni. E Giorgio, figlio d’arte e dietro al bancone da una vita, è arrabbiato con certi titoli di giornale: «Non si può scrivere carne infetta – dice – quando è stata solo trovata dove non doveva essere. La carne equina è tracciata come le altre carni, in Italia, l'unica per la quale la legge richiede la tracciabilità è la bovina; noi macellai siamo l’ultimo anello e rispondiamo di quello che c'è dietro. Fortunatamente in Italia i consumatori sono relativamente pochi e non c’è bisogno di allevamenti intensivi: il cavallo o lo fai correre o lo allevi da carne. E quelli da corsa non vanno al macello. Non comprerei mai un cavallo da corsa: è magro e la carne è dura, immangiabile ». Ma allora perché al posto del bovino trovano il cavallo? «Troveranno anche il maiale, che costa anche meno. Può darsi anche che usino i cavalli per alzare le proteine in fase di scheda tecnica. Ma questo può riguardare le carni lavorate, quelle surgelate, la grande distribuzione, i discount. Ormai in Italia le macellerie sono tutte in regola, la carne è testata dalle Asl, sulle carcasse ci sono tutti i bolli. Le bestie che arrivano dall’estero hanno passaporti ed etichettatura sia italiana che straniera, sappiamo da dove vengono e sono soggetti a tutti i controlli. Quelle che utilizzo io le scelgo e le compro in Polonia vicino a Cracovia e in Canada, a Edmonton, ho visitato personalmente gli allevamenti. Poi g li animali arrivano tutti già macellati, con controlli sia in fase di premacellazione che dopo. In italia li portano tagliati a metà, e c’è il controllo dei veterinari; i macelli più grossi sono a Rezzato di Brescia e a Lecco, da dove arrivano sui miei banchi ». I clienti? Soprattutto anziani, bambini e tanti sportivi: ciclisti, calciatori. Pellegrini è il loro principale garante. E a loro rivolge una raccomandazione: «Se comprate solo dal macellaio non avrete problemi; altrove, soprattutto diffidate quando il prezzo è troppo basso: vuol dire che c'è qualcosa sotto che non va». Sulla stessa linea Stefano Cavazza dell’omonima macelleria equina di Bologna: «La carne fresca di cavallo è sanissima, io macello a Parma e so da dove provengono le bestie e i controlli veterinari che hanno subito; congelato e surgelato da dove arrivano lo sa solo chi li importa e li vende. E di sicuro ci sono me no garanzie. I cavalli da corsa? È una barzelletta: tutti i cavalli hanno un microchip, una sorta di patentino che ti dice se sono animali da carne, da macello. E quelli per le corse non possono essere macellati». Di tutt’altro avviso l’Italian Horse Protection, un’associazione di area animalista che si occupa della tutela dei cavalli e degli altri equini. «In Europa – dicono – ci sono milioni di cavalli per uso sportivo, che possono vivere fino a 30 anni. La vita sportiva media però può essere anche di soli due o tre anni. L'eutanasia di soggetti sani non è ammessa all'interno della Ue: dove vanno questi cavalli quando non corrono più? Da qualche parte dovrebbero esserci centinaia di migliaia di cavalli anziani. Ma non ci sono. Milioni di cavalli devono essere "tolti di mezzo" ogni anno perché l'industria dello sport deve rinnovare il "parco macchine". A parte i macelli legali, è plausibile che vengano macellati illegalmente. Così la quantità di carne di cavallo macellata è più di quella richiesta dal mercato . Che fine fa la carne di provenienza illegale? Mescolarla alla carne di bovino potrebbe essere una soluzione efficiente, anche se illegale». |
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PANORAMA Tra polemiche e paure, tornano le farine animali Daniela Mattalia Oltre 20 anni fa (il primo caso nel 1986) quella della «mucca pazza» fu una delle peggiori emergenze sanitarie: 207 morti di encefalopatia spongiforme bovina (Bse), in Europa, per colpa del consumo di carne proveniente da bovini malati. A scatenare l’epidemia erano state le farine di pecora, un mix di carne e di ossa, che avevano trasmesso la malattia alle mucche e poi all’uomo. Dal 1° giugno le farine animali, bandite nel 2001 dall’alimentazione degli animali, torneranno, di suino e di pollo, per nutrire i pesci di allevamento. Così ha deciso la Commissione europea, sollevando dubbi e timori, oltretutto dopo lo scandalo della carne di cavallo camuffata. Perché ripristinarle? |
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IL GIORNALE Dal ragù all'hamburger Il menu «equino» fa paura Enza Cusmai È stato il primo sugo pronto industriale sbarcato in Italia nel lontano 1962. E più di tre milioni di famiglie italiane lo acquista regolarmente. Ma ora potrebbe crollare anche il mito del Gran Ragù Star, quello che ti viene voglia di assaggiarlo quando, negli spot televisivi, lo vedi fumante sulla pastasciutta. Il Gran Rugù Star, infatti, potrebbe essere «contaminato» da carne di cavallo. |
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NEL CUORE.ORG CINA, CANI CONDANNATI AL MACELLO E 15 MILIONI DI ANIMALI NEI LABORATORI La Cina, la seconda maggiore economia del mondo, non rispetta il benessere gli animali. Tanto che, in questo Paese, un motore in Asia e a livello mondiale e sede di un sesto della popolazione del pianeta, un numero crescente di attivisti è ancora in attesa di leggi di protezione contro - dicono - le enormi sofferenze di routine ai danni delle bestiole. |
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HUFFINGTON POST Cina: animali venduti come dei gadget in sacchetti di plastica Animali venduti come gadget in Cina. È l'ultima moda. Piccoli sacchetti di plastica contenenti pesci, tartarughe e salamandre sono esposti per la vendita in un distretto commerciale di Pechino. Ogni borsa, piena di ossigeno e liquido nutrizionale, può mantenere l'animale vivo per almeno due mesi e viene venduto per 10 Rmb, pari a 1.6 dollari. Secondo un venditore, i cinesi credono che questi 'oggetti' possono portare fortuna.
http://www.huffingtonpost.it/2013/03/07/cina-animali-venduti-in-sacchetti-di-plastica-come-dei-gadget-foto_n_2828646.html?utm_hp_ref=italy
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NEL CUORE.ORG GRANDI FELINI, PICCOLI UOMINI: IN 13 ANNI SEQUESTRATI I RESTI DI OLTRE 1400 TIGRI "Appartenevano a ben 1.400 tigri le ossa, le pelli, i crani, i canini e altro ancora, sequestrati in tutta l'Asia negli ultimi 13 anni". Ecco le stime contenute nel rapporto realizzato da Wwf e da Traffic, il network che monitora il commercio di natura selvatica, presentato durante i lavori della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di flora e fauna selvatiche (Cites) in corso a Bangkok, la capitale della Thailandia, dove i governi si sono dati appuntamento per discutere le misure per proteggere le tigri e gli altri grandi felini asiatici. |
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AGI Animali: elefanti a rischio anche per commercio online New York - La sopravvivenza degli elefanti africani e' minacciata anche da Internet. Lo hanno affermato alcune associazioni ambientaliste in occasione dell'assemblea del Cites, la convenzione sul commercio delle specie in pericolo di estinzione, in corso a Bangkok. Migliaia di siti web, spiegano, commerciano illegalmente l'avorio, e le autorita' dovrebbero fare di piu' per chiuderli. Secondo l'Environmental Investigation Agency, ad esempio, la versione giapponese di Google ha almeno 10mila banner pubblicitari che vendono prodotti ricavati dall'avorio. L'80 per cento di questi sono 'hanko', piccoli timbri di legno con lettere d'avorio molto usati in Giappone come sigilli per i documenti ufficiali, mentre il resto sono sculture e altri piccoli oggetti: "Abbiamo chiesto a Google di rimuovere i banner - afferma l'agenzia - ma non abbiamo avuto risposta e gli annunci sono ancora li'". |
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NEL CUORE.ORG ALLARME ELEFANTI AFRICANI DELLE FORESTE: -62% NEGLI ULTIMI 10 ANNI Non conosce soste il declino delle popolazioni di elefanti africani delle foreste. Un nuovo studio della Wildlife Conservation Society (WCS) ha dimostrato che questi animali sono ormai prossimi all'estinzione, che potrebbe accadere già nel prossimo decennio. Gli esemplari di questa specie sono crollati del 62 percento nell'Africa centrale negli ultimi dieci anni. Ecco i dati che confermano la necessità di agire al più presto per salvaguardare questi animali in serio pericolo di sopravvivenza. |
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NEL CUORE.ORG NOZZE PITT-JOLIE, PETA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DI ELEFANTI E PONY Brad Pitt e Angelina Jolie stanno programmando un matrimonio da star di Hollywood. Ma gli animalisti non ci stanno. E la Peta ha già reagito alle notizie pubblicate da diversi tabloid, invitando la coppia a rinunciare al loro progetto di avere elefanti veri alla loro festa di nozze. |
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GEA PRESS Bangkok – convenzione di Washington: nessuna ulteriore protezione per l’orso polare L’orso polare rimarrà nell’appendice II della Convenzione di Washington, ovvero specie cacciabile nell’ambito di quote accettate dalla stessa CITES (acronimo della Convenzione di Washington). |
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ATN NEWS Nail art per cani: l'ultima (discutibile) moda impazza in rete La nail art per cani è una chicca scovata in rete. Di cosa si tratta? Lo spiega TuttoZampe (www.tuttozampe.com) sul proprio sito. |
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IL PICCOLO SE IL TUMORE È UN DRAMMA PER I PROPRIETARI di FULVIA ADA ROSSI Nei nostri animali la diagnosi di tumore è un trauma per i proprietari. Il ruolo del medico veterinario oncologo è fondamentalmente quello di saper indirizzare correttamente i proprietari ad affrontare la malattia del proprio animale nel migliore dei modi, sia da un punto di vista terapeutico che da un punto di vista prognostico. Se si tratta di piccole neoplasie cutanee la soluzione è praticamente sempre il bisturi, ovvero l'asportazione completa con successivo esame istologico. Molto spesso la chemioterapia adiuvante o palliativa modifica il decorso clinico della malattia neoplastica, andando a migliorare la qualità di vita del paziente e in alcuni casi anche la sopravvivenza. Errando, molti proprietari, vedono di “cattivo occhio” la chemioterapia per diversi motivi: esperienze personali, disinformazione medica veterinaria, scetticismo eccetera. Tuttavia è da ricordare che il principio fondamentale dell’oncologia medica veterinaria è il migliorare e mantenere la qualità di vita del cane e del gatto malati di patologia neoplastica. La chemioterapia non colpisce solo le cellule del tumore ma anche tutte le popolazioni cellulari che si riproducono rapidamente (cellule dell’apparato gastro-enterico, cellule del midollo osseo eccetera) con effetti clinici antineoplastici ed effetti tossici sulle cellule sane. È necessario quindi non solo somministrare la chemioterapia ma impostare anche dei controlli programmati per identificare e controllare gli eventuali effetti tossici per ridurli o annullarli. È anche da ricordare che comunque, avendo diminuito il dosaggio, gli effetti tossici quando si presentano sono nella maggior parte dei casi lievi/moderati e sostanzialmente autolimitanti. Negli ultimi 20 anni l’oncologia veterinaria ha trovato una sua vera e propria collocazione tra le scienze mediche veterinarie, non solo in senso epidemiologico e diagnostico, ma anche per le pianificazioni terapeutiche multidisciplinari (chirurgia, radioterapia, chemioterapia e terapia fotodinamica) da parte di specialisti oncologi. La chirurgia oncologica è ancora oggi la base terapeutica di molti tumori solidi, sia in medicina che in medicina veterinaria, ma spesso deve essere coadiuvata dall’oncologia medica. |
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ANSA Gb:invasione cervi, rischio abbattimento LONDRA - I cervi hanno invaso il Regno Unito: sono 1,5 milioni di esemplari, mai cosi' numerosi nella storia. |
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NEL CUORE.ORG LO STUDIO: CENTO MILIONI DI SQUALI UCCISI OGNI ANNO NEL MONDO L'uomo uccide 100 milioni di squali ogni anno. Lo rivelano gli scienziati in un rapporto pubblicato sulla rivista Marine Policy, secondo cui il numero di squali uccisi potrebbe oscillare nel mondo tra 63 e 273 milioni. Cifre sconcertanti che - secondo gli esperti - potrebbero costringere molte specie ad entrare tra quelle in pericolo o addirittura in estinzione. |
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NEL CUORE.ORG CONFERENZA CITES, PETIZIONE DI MAREVIVO PER SALVARE LE MANTE Turisti da tutto il mondo spendono più di 140 milioni di dollari per andarle a vedere. Le mante (manta birostris) sono note per la grazia dei loro movimenti, la curiosità e la natura giocosa. Purtroppo in Asia le casse branchiali di questi splendidi animali sono utilizzate come "rinvigorente", e sul mercato la domanda è molto forte, benché tale uso non abbia alcun valore dimostrato per la salute umana. Quindi le mante sono uccise a migliaia ogni anno.
http://www.avaaz.org/it/petition/Protect_Manta_Rays/
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IL CENTRO Lupi morti per cimurro, a rischio gli orsi Massimiliano Lavillotti PESCASSEROLI (AQ) - Scatta l'allarme cimurro per l’orso marsicano del Parco nazionale d'Abruzzo. Dopo il ritrovamento nell'area protetta di alcuni lupi morti per la malattia infettiva e contagiosa, spesso letale, che colpisce i giovani cani e soprattutto animali come la volpe ed il lupo, fra le autorità dell'Ente c'è molta preoccupazione anche per gli orsi. Finora all’interno del Parco sono stati individuati due animali affetti da tale malattia. In tutto, dall’inizio dell’anno, sono stati 12 gli esemplari di lupo rinvenuti morti nel Pna e nella sua zona di protezione esterna; 8 di essi sono morti per arma da fuoco o avvelenati, 2 per il cimurro. Gli altri lupi sono m orti per cimurro nell’area di protezione esterna e nelle zone limitrofe al Parco. Ma ora sale la preoccupazione anche per gli orsi, una quarantina censiti nell'ultima ricerca dall'Ente che, tornando a girare nel Parco dopo la stagione invernale, sono a rischio contagio. «Si tratta comunque di una situazione molto delicata e per alcuni versi drammatica, dal momento che i possono esserci serie ripercussioni per la vita dei pochi orsi marsicani sopravvissuti a tante traversie, ma che risvegliandosi dal letargo possono essere rapidamente contagiati dal cimurro», spiega il commissario straordinario del Parco, Giuseppe Rossi dopo l’ennesima riunione La fonte principale di infezione è la via aerogena e fondamentale appare il contatto diretto tra soggetto ammalato e sano. Gli animali possono ricevere il virus da particelle di saliva, ma anche da urina e feci di animali infetti. Per affrontare il problema del rischio epidemia - la malattia è stata riconosciuto dall’Istituto zooprofilattico di Teramo anche in animali morti in altre aree protette abruzzesi - per la prossima settimana è previsto un incontro tra Aziende sanitarie locali, Regione e Parchi, per valutare le iniziative di contrasto. «Con l’arrivo di quasi tutti i risultati delle analisi anche da parte dell’Istituto di malattie infettive della facoltà di Veterinaria dell’Università di Teramo, è stato accertato che la maggior parte delle morti dei lupi è riconducibile a cause antropiche», aggiunge Rossi, «per cui è necessario che le autorità interessate si assumano le responsabilità adottando o contribuendo ad adottare le misure di prevenzione e di repressione necessarie anche per debellare le attività criminose». Legambiente esprime solidarietà al Pna per gli attacchi al patrimonio di biodiversità. «C’è necessità ; di dare una risposta forte da parte di ministero, Regione, Province e Comuni locali che devono farsi carico di misure straordinarie per fermare questi attacchi», sostengono il presidente regionale Angelo Di Matteo, e il responsabile nazionale Aree protette Antonio Nicoletti secondo i quali oltre all’accertamento dei responsabili delle uccisioni dei lupi, «è necessario uno sforzo comune per frenare tutti i fenomeni di illegalità ». |
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IL PICCOLO Cinghiali avvelenati: Sos della Provincia per evitare altre stragi di Riccardo Tosques Prov. Di Trieste - «Poveri cinghiali. Ma anche poveri agricoltori». Il giorno dopo la notizia della strage di cinghiali di Basovizza, avvenuta per un probabile avvelenamento volontario degli animali, nella località dell'altipiano carsico la condanna del gesto è solo parziale. Non c'è molta voglia di parlare. Ma la litania è più o meno la stessa. «Utilizzare del veleno per fare fuori dei cinghiali non è bello, ma la Provincia o chi per lei non sta facendo nulla di concreto per arginare l'espansione di questi animali. E quindi c'è chi, esasperato, ha forse deciso di compiere un simile atto», spiega un anziano. Gli fa eco un amico: «Bisogna vedere se in effetti si tratta di avvelenamento, però non mi stupirei più di tanto se venisse confermato. I cinghiali purtroppo distruggono tutto. E qui bisogna autodifendersi per sopravvivere». C'è tanto malumore tra i contadini. Le 11 carcasse ritrovate a Basovizza non sono certo un bel biglietto da visita per chi vuole affrontare l'emergenza cinghiali. Ma per molti si tratta di «un segnale chiaro che le istituzioni devono fare qualcosa». Altrimenti si rischia di arrivare ad una strage-bis. In attesa di sapere l'esito delle indagini tossicologiche sulle carcasse in corso a Basaldella del Friuli – a tale proposito né dal laboratorio tecnico della località friulana né dall'ufficio stampa dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie sito a Padova sono riusciti a fornire la tempistica prevista per avere i risultati definitivi - l'amministrazione provinciale ha preannunciato qualche novità. «Auspicando davvero che questa morte in massa degli animali non derivi da un gesto volontario di qualche irresponsabile, ribadisco che Provincia e cacciatori sono impegnati a trovare soluzioni praticabili per i danni provocati da questi animali. Il problema c'è, lo sappiamo benissimo, e forse adesso siamo vicini ad una soluzione», spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura Igor Dolenc. L'esponente della Giunta Bassa Poropat parla infatti di “approcci innovativi” legati all'attivazione di un “progetto di contenimento legato alla inibizione della fertilità”. Le modalità per ottenere tale obbiettivo non sono ancora conosciute. Ma Dolenc ha preannunciato che “la Provincia sta approfondendo l'argomento”. Intanto animalisti e non hanno condannato senza se, né ma l'accaduto. Anche sul web in molti hanno preso posizione narrando di incontri pacifici con queste bestie. L'altra faccia della medaglia sono invece i danni provocati in orti e giardini. La stragrande maggioranza comunque non ha dubbi: se i cinghiali sono una problema, utilizzare del veleno che ha la terribile capacità di mettere a repentaglio tutta la catena alimentare, non è e mai potrà essere la soluzione giusta da adottare. |
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LA TRIBUNA DI TREVISO Cinghiali, carcasse in strada FREGONA (TV) - Carcasse di cinghiali sono state ritrovate in questi giorni lungo la strada provinciale che sale al Cansiglio. La denuncia arriva dal comitato locale Uniti per Valsalega: «Gli animali sono stati ritrovati lungo la strada e a poca distanza da questa. Io stesso ho effettuato dei ritrovamenti», racconta il portavoce del comitato, Daniele Dal Mas, che ha poi confidato le preoccupazioni dei residenti: «Il caso ci fa sospettare di una malattia o di un avvelenamento. Gli animali non presentavano ferite evidenti. In più sono stati ritrovati molto in basso, a quote in cui c’è pochissima neve o addirittura non ce n’è. A condizioni, insomma, in cui n on sembrano compromesse le possibilità di sopravvivenza di questi animali. Abbiamo informato il Corpo Forestale dello Stato della strana vicenda». All’apparenza le morti dei cinghiali a bassa quota nulla hanno a che vedere con le recenti morti di ungulati sull’altipiano del Cansiglio. Quest’ultime pare siano provocate dall’ingente quantità di neve, fenomeno che entro certi limiti rientra nel normale funzionamento degli ecosistemi. Dubbi invece dei fatti in Valsalega, che non sembrano per niente collegati alla neve. |
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ASCA Salute: Coldiretti, estendere analisi dopo cesio in cinghiali Piemonte Roma - ''Occorre estendere immediatamente le analisi ad altri animali selvatici e fare al piu' presto chiarezza sulle fonti di contaminazioni in un Paese come l'Italia che ha fatto la scelta di non avvalersi del nucleare a differenza di quanto accade nei Paesi confinanti''. Lo afferma in una nota Coldiretti in riferimento alle tracce di materiale radioattivo, cesio 137 ,riscontrate nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia, in provincia di Vercelli. Sulla base di un'elaborazione dei dati di Eurobarometro, Coldiretti sottolinea, infatti, come ''il disastro nucleare di Fukushima in Giappone ha aumentato al sensibilita' a livello nazionale dove per un italiano su quattro (24%) la contaminazione dell'ambiente e' il pericolo piu' temuto che batte addirittura gli effetti della crisi economica (20%), le paure per la salute che derivano dal consumo d ei cibi (17%), il rischio di un incidente automobilistico (11%), la criminalita' e la malattia entrambe fonte di preoccupazione per il 10% della popolazione''. |
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CORRIERE DELLA SERA Cinghiali «radioattivi» nei boschi della Valsesia La scoperta non farà felici cacciatori e amanti della selvaggina. Tracce di cesio 137, un isotopo radioattivo rilasciato tra l'altro nel 1986 dalla centrale di Chernobyl, sono state trovate in decine di cinghiali dei boschi della Valsesia, in provincia di Vercelli. Sono stati analizzati campioni di lingua e diaframma di capi abbattuti durante la stagione di caccia 2012/2013: su 27 campioni il livello di Cesio 137 è risultato superiore allo soglia indicata dal Regolamento 733 del 2008 come limite tollerabile in caso di incidente nucleare. Secondo l'assessore all'ambiente della Regione Piemonte Roberto Ravello occorre evitare gli allarmismi perché i rischi per la salute sarebbero «contenuti e controllabili». IPOTESI - «Il cesio 137 è un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato da siti nucleari», spiega Elena Fantuzzi, responsabile dell'Istituto di Radioprotezione dell'Enea. Le ipotesi più immediate sono quelle secondo cui potrebbe essere stato rilasciato in seguito all'incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986. Ma bisogna considerare anche i siti nucleari nella zona, fra i quali la centrale di Trino Vercellese smantellata nel 1987 e il sito sperimentale dell'Enea, a Saluggia. Non è esclusa neppure la pista dei rifiuti tossici. Secondo Fantuzzi, bisognerebbe considerare anche il metabolismo dei cinghiali, capire se ha caratteristiche tali da favorire l'accumulo del cesio 137 al di sopra dei limiti considerati sicuri. «Non può essere altro che la ricaduta delle emissioni della centrale di Chernobyl», aggiunge Gian Piero Godio, di Legambiente Piemonte e Val d'Aosta, esperto in questioni nucleari. «Altre spiegazioni non potrebbero esserci: il comprensorio della Valsesia non presenta alcuna sorgente radioattiva». NAS E NOE - Il ministro della salute Renato Balduzzi ha allertato i carabinieri del Nas e Noe: insieme alla Direzione Generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione dello stesso Ministero coordineranno tutti gli accertamenti. La prima riunione di coordinamento è prevista l'8 marzo. ALLARME - «Occorre estendere immediatamente le analisi ad altri animali selvatici e fare al più presto chiarezza sulle fonti di contaminazioni», ha detto la Coldiretti. «I cinghiali sono animali sentinella delle condizioni di inquinamento dei territori in cui vivono, perché ci forniscono informazioni precise grazie ad un certo modo di sfruttare l'ambiente», aggiunge Aldo Grasselli segretario nazionale del Sindacato italiano veterinari medicina pubblica (Sivemp). |
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RAI NEWS 24 Cinghiali radioattivi in Valsesia Torino. Cesio 137 nei cinghiali della Valsesia, in provincia di Vercelli, ben oltre la soglia prevista dai regolamenti in caso di incidente nucleare. Rilevato in alcuni campioni che erano stati prelevati per una indagine su malattie parassitarie, i ministeri della Salute e dell'Ambiente hanno subito attivato i carabinieri del Nas e del Noe, mentre la Regione Piemonte ha disposto ulteriori approfondimenti ambientali e sugli animali. Una prima riunione d'emergenza, per coordinare le attivita', e' in programma gia' domani mattina a Torino. |
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LA STAMPA Cinghiali radioattivi in alta Valsesia Alessandro Ballesio VERCELLI - Si chiama «cesio 137» ed è il nome di un incubo che riporta al 1986, l’anno di Cernobil. Un isotopo radioattivo. Nucleare. Dista migliaia di chilometri la Valsesia, provincia di Vercelli, terra all’ombra del monte Rosa, eppure hanno trovato tracce di questa sostanza nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino abbattuti dai cacciatori tra il 2012 e il 2013. Tracce così consistenti da costringere il ministro della Salute, Renato Balduzzi, a convocare in fretta e furia i carabinieri del Nas e del Noe. E’ stata superata fino a dieci volte la soglia prevista dai regolamenti in caso di incidente nucleare. Dopo la prima riunione urgente del coordinamento, a Roma, prevista per questa mattina, partirà alla volta delle montagne vercellesi un laboratorio mobile della sezione inquinamento da sostanze radioattive, il nucleo specializzato che fa parte del reparto operativo Noe. Saranno sentiti i cacciatori del comprensorio, sarà tracciata una mappa per ricostruire l’itinerario seguito dagli ungulati e individuare l’area esatta in cui sarebbero venuti in contatto con il terreno. Già, perché come fanno notare gli esperti, è lì che bisogna cercare. La terra. L’erba. Il fantasma di Cernobil, se è da lì che parte tutto, deve aver lasciato tracce del proprio passaggio dove hanno pascolato questi animali. |
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GIORNALETTISMO I cinghiali radioattivi del Piemonte di Dario Ferri I cinghiali radioattivi del Piemonte sono un nuovo mistero da svelare per l’Italia dei controlli colabrodo. Ieri la notizia delle tracce di cesio oltre i livelli in alcuni animali cacciati nella Val Sesia. In questa infografica di Centimetri la ricostruzione della vicenda: Margherita D’Amico su Repubblica spiega: Secondo gli esperti, la contaminazione degli animali è chiaramente riconducibile al disastro di Chernobyl, nel 1986. Già nel 2010 in Germania si erano scoperti forti concentrazioni di radionuclidi nei corpi di oltre mille cinghiali, motivando successivi monitoraggi, e anche in Austria la fauna selvatica ha segnalato la presenza di isotopi. «In Puglia, poco dopo l’esplosione nucleare, si rinvennero alte concentrazioni di radionuclidi nei migratori, l’anno seguente erano diminuite, poi i controlli furono sospesi » racconta Eugenio Chiaravalle, responsabile a Foggia del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca della Radioattività nel Settore Zootecnico-Veterinario, che conferma la scoperta di Vercelli, avendo ripetuto gli esami sugli stessi campioni con prassi riconosciuta e apparecchiature sofisticate. |
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REPUBBLICA Cesio nei cinghiali, Caramelli: ''Ipotesi Chernobyl plausibile'' Così Maria Caramelli, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, sul cesio 137 trovato nella lingua di 27 cinghiali in Valsesia. "Abbiamo ricevuto i dati tre settimane fa", spiega, "ma sono talmente sorprendenti che, prima di renderli noti, abbiamo preferito effettuare ulteriori verifiche". L'intervista di Mario Caprara (Radio Capital) |
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YAHOO NOTIZIE Animali: Viale, cinghiali radioattivi? Ipotesi nota da 12 anni Roma - "I dati ci dicono che dall'incidente di Chernobyl del 1986 in poi l'andamento del cosiddetto 'fall-out' delle concentrazioni di Cesio-137 è nettamente diminuito, prima molto rapidamente poi più lentamente (rapporto Arpa Piemonte 2011). Tuttavia ben 12 anni fa Maria Belli, allora direttore di laboratorio dell'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente) aveva formulato l'ipotesi che il Cesio-137, caduto con pioggia e neve al suolo, potesse essere rimasto intrappolato nei ghiacciai e che in seguito allo scioglimento degli stessi potesse essere liberato nei cicli ambientali". E' quanto sottolinea in una nota, in seguito alla notizia di valori di radioattività in cinghiali della Val Sesia, Silvio Viale, presidente di Radicali italiani. |
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CON I PIEDI PER TERRA Cesio in cinghiali: Coldiretti, verificare import animali Occorre verificare le importazioni di cinghiali dall’estero, soprattutto dall’est Europa, dove potrebbero aver subito contaminazioni dall’esplosione del reattore della centrale di Chernobyl nel 1986. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alle tracce di cesio 137 in 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia, nel sottolineare che spinge verso questa ipotesi il fatto che esami ripetuti annualmente abbiano dato solo quest’anno un risultato positivo. E’ quindi necessario – prosegue Coldiretti – estendere immediatamente le analisi ad altri animali selvatici per fare al più presto chiarezza sulle fonti di contaminazione in un Paese come l’Italia che ha fatto la scelta di non avvalersi del nucleare, a differenza di quanto accade nei Paesi confinanti. Il disastro nucleare di Fukushima in Giappone – conclude la Coldiretti – ha aumentato la sensibilità a livello nazionale dove per un italiano su quattro (24 per cento) la contaminazione dell’ambiente è il pericolo più temuto che batte addirittura gli effetti della crisi economica (20 per cento), le paure per la salute che derivano dal consumo dei cibi (17 per cento), il rischio di un incidente automobilistico (11 per cento), la criminalità e la malattia entrambe (il 10 per cento), secondo una elaborazione della Coldiretti su dati Eurobarometro. |
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NEL CUORE.ORG VERCELLI, CINGHIALI RADIOATTIVI: "IL CESIO 137 RESIDUO DI CHERNOBYL La concentrazione del Cesio 137 nei cinghiali dell'alta Valsesia non è una contaminazione dovuta agli ex siti nucleari non lontani di Trino e Saluggia (Vercelli). Ma è verosimilmente da attribuire all'esplosione del reattore della centrale di Chernobyl, nell'86. Sono i risultati dei controlli svolti dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Piemonte che farà "uno specifico monitoraggio radiologico dell'area della Valsesia per approfondire le problematiche di contaminazione radioattiva dei cinghiali". |
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YAHOO NOTIZIE Carne cavallo: agenzie Ue, entro 15 aprile parere su rischi residui fenilbutazone Roma - Le agenzie europee deputate si esprimeranno entro il 15 aprile 2013 sui rischi derivanti dal fenilbutazone nella carne equina. La Commissione Ue ha infatti chiesto all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e all'Agenzia europea dei medicinali (Ema) di effettuare una valutazione congiunta sui rischi per la salute umana dovuti dalla presenza di residui del farmaco anti-infiammatorio. La richiesta - ricorda un comunicato - fa seguito alla recente individuazione di prodotti a base di carne bovina contaminati con carne equina e al rinvenimento di fenilbutazone - conosciuto anche come 'bute' - in un piccolo numero di carcasse equine destinate alla filiera alimentare. |
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ABRUZZO WEB BIMBO RUBA IL CANE DEI VICINI E LO FA ANNEGARE NEL FIUME GIULIANOVA (Teramo) - Ha rubato il cane ai vicini e lo ha gettato nel fiume. |
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GEA PRESS Solarussa (OR) – cani da caccia impiccati
Una scena tremenda quella che si è trovata innanzi un cittadino di Solarussa, in provincia di Oristano. Giovedì scorso, intorno alle 17.00, la tremenda smorfia di due cani impiccati sullo stesso albero. Due corpi penzoloni l’uno accanto all’altro. Il tutto a circa mezzo chilometro dal centro abitato, all’interno di un’area privata non recintata. |
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L’UNIONE SARDA Orrore e indignazione a Solarussa (OR)
Due corpi "appesi", uno accanto all'altro: sono quelli di due poveri cani da caccia trovati impiccati ad un albero alla periferia Solarussa, in un terreno privato non recintato. Secondo la denuncia presentata dall'Enpa alla Polizia municipale si tratta di un segugio e di un bracco rubati ad un cacciatore del luogo insieme ad un altro esemplare che potrebbe aver fatto la stessa orrenda fine. Nelle scorse settimane a Solarussa era scattato l'allarme per una serie di morti sospette provocate da avvelenamento. Dopo la denuncia della Protezione animali, l'intervento dell'Asl e del Comune era stato immediato. Tutte le aree oggetto di spargimento di bocconi avvelenati erano state infatti bonificate. |
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LA NUOVA SARDEGNA Due cani impiccati a un albero in campagna SOLARUSSA (OR) - Non bastavano i cani ed i gatti avvelenati: ieri a Solarussa si è registrata una brutta escalation dei reati contro gli animali. Un cercatore di asparagi si è trovato di fronte uno spettacolo raccapricciante: mentre passavana in un terreno ha visto due cani impiccati ad un albero. Una scena incredibile: La Nuova ha anche avuto le foto, ma è stata fatta la scelta di non pubblicarle. Un atto barbaro che ha creato rabbia e anche una certa preoccupazione a Solarussa. Secondo i volontari dell’Enpa in paese c’è qualcuno che uccide gli animali per puro divertimento. Infatti, dopo che nelle scorse settimane era stata segnalata la presenza di polpette avvelenate nelle vie del paese, che avevano portato alla morte orribile di due cagnolini, ieri questo nuovo, preoccupa nte episodio. Purtroppo non si è neppure di fronte una guerra contro i randagi. Infatti il maschio e la femmina (che era persino gravida) appesi con un filo di ferro ad un albero avevano i collari e quindi, con tutta probabilità, anche un padrone. La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio nella zona di Perdera a ridosso della linea ferroviaria periferia di Solarussa. Un emigrato, che per anni ha lavorato a Torino, stava raccogliendo degli asparagi quando si è imbattuto in questa scena incredibile. Insieme ad altre due persone ha messo a terra gli animali e si è presentato al comando della polizia locale per denunciare il fatto. Sul posto sono arrivati nel tardo pomeriggio anche i volontari dell’Ente protezione animali di Oristano. «Quando ho visto la fotografia sono rimasto veramente colpito da questa assurda vicenda – ha commentato amareggiato Giovanni Contini, commissario della sezione provinciale dell’Enpa di Oristano –.I volontari erano impegnati proprio a Solarussa dopo le vicende dei giorni scorsi. Purtroppo erano stati trovati avvelenati diversi cani e alcuni gatti con le classiche polpette avvelenate. Uno dei gattini è stato trovato agonizzante proprio ieri mattina nel cortile delle scuole elementari. Qualcuno lo ha visto, ma è rimasto impassibile davanti a quella atrocità. Il gattino è stato poi trasferito dal veterinario, non si sa se si salverà – ha spiegato Giovanni Contini – poi ieri sera i volontari mi hanno avvisato di questa triste vicenda». «Stiamo setacciando ora il paese alla ricerca di indizi – ha concluso il commissario dell’Enpa – per identificare l’autore di questa serie di uccisioni.Una serie che ieri è culminata ora con il bruttissimo episodio dei due cagnolini impiccati». |
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QUOTIDIANO DI FOGGIA Vieste (FG), trovati altri due cani nel pozzo della morte L'uccisione dei cani di Vieste, scoperta la mattinata del 24 febbraio scorso continua a presentare, a distanza di dieci giorni, nuovi sconvolgenti particolari. Ne dà comunicazione l'A.N.P.A.N.A. i cui volontari avevano provveduto a salvare dalla strada i poveri randagini, finiti poi con il cranio sfondato a colpi di spranga o annegati. |
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MATTINO DI PADOVA Cane nella fognatura, salvato Nicola Cesaro ESTE (PD) - È concreta l’ipotesi che abbia percorso centinaia di metri lungo il condotto fognario, sbucando direttamente in piazza Maggiore. Poco importa, fortunatamente è finita nel migliore dei modi l’avventura di un meticcio intrappolato nella fognatura e salvato ieri notte dai vigili del fuoco di Este. Alle 0,30 un gruppo di ragazzi che stava passeggiando ha udito dei mugolii che provenivano da qualche angolo di piazza Maggiore. Dopo una ricerca di qualche minuto, i giovani hanno individuato la fonte dei mugolii: un tombino di via Principe Umberto. C’era un cagnolino intrappolato. Sono stati subito contattati i vigili del fuoco di Este, accorsi in un attimo. Dal tombino spuntava il musetto di un cagnolino meticcio. Il quattrozampe era in buone condizioni, ma era fradicio (era immerso nell’acqua della condotta fognaria) e spaventato. Liberato dalla “prigione” sotterranea, l’animale è stato dato in custodia al gruppetto di amici, che si sono proposti per portare il cagnolino al sicuro. Difficile capire da dove l’animale abbia potuto accedere alle fognature: pare che l’unico ingresso alle condotte si trovi al ponte di San Pietro, dunque a quasi un chilometro di distanza. Non è escluso che il fido abbia vagato alla ricerca di un’uscita per parecchio tempo. È l’ennesimo salvataggio di animali messo in atto dai vigili del fuoco atestini in questi ultimi giorni: tre giorni fa era toccato ad un gattino intrappolato sopra un tetto di via Matteotti, domenica ad uno yorkshire impigliato tra i rovi sull’argine del Bisatto, la settimana scorsa ad un colombo incastrato tra i fili della corrente elettrica nella periferia cittadina. |
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GEA PRESS Pelli di foca – scoperte in Italia presso un calzaturificio maceratese Novanta pelli e oltre cento paia di scarpe confezionate con pelli di foca. Tutte introdotte irregolarmente sul mercato e poste ora sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato in un calzaturificio del maceratese. |
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AGEN PARL ANIMALI: LAV, BENE MAXI-SEQUESTRO DEL CFS DI SCARPE CON PELLI DI FOCA Roma - Non ha precedenti in Europa il maxi-sequestro di scarpe e stivali con pelli di foca, operato in queste ore dal Corpo Forestale dello Stato su segnalazione della LAV: l'azienda di abbigliamento italiana 'Creative s.r.l.', con sede a Civitanova Marche, non solo avrebbe violato il bando comunitario mettendo in commercio scarpe e stivali realizzati con pellicce di foca, ma addirittura avrebbe pubblicizzato la propria attività con false attestazioni circa la provenienza di queste merci come frutto della caccia tradizionale delle popolazioni Inuit in Groenlandia, necessaria al loro sostentamento. Gli accertamenti del Corpo Forestale dello Stato, così come segnalato dalla LAV e dalla HSI Humane Society International, hanno dimostrato che la Groenlandia non ha alcun ente di certificazione di questa filiera che sia stato riconosciuto dalla Commissione Europea. Di conseguenza gli uomini della Forestale hanno sequestrato tutta la merce reperita presso l’azienda e consistente in: novanta pelli e oltre cento paia di scarpe confezionate con pelli di foca, introdotte irregolarmente sul mercato. "Una violazione grave, chiediamo sanzioni esemplari - dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Campagna Pellicce - Al Corpo Forestale dello Stato va il nostro plauso per l’innovativa e incisiva azione di contrasto di illeciti penali contro gli animali e per questa operazione, unica In Europa, che ha per oggetto il commercio di prodotti di foca. Le rigide sanzioni vigenti (L.189/04 articolo 2) prevedono l'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da 5.000 a 100.000 euro per chiunque produce, commercializza, esporta o introduce nel territorio nazionale qualunque prodotto derivato dalla foca. Ed infine è disposta la confisca e la distruzione di tutto il materiale, oltre alla sospensione della licenza per un periodo da tre mesi ad un anno”. “Il sequestro è un fatto molto preoccupante perché dimostra che gli Stati Membri non stanno vigilando sull’applicazione del Regolamento UE che ha messo l’Europa all’avanguardia con il bando all’importazione commerciale di pelli di foca – dichiara Roberto Bennati Vicepresidente LAV – Nei prossimi giorni chiederemo alla Commissione Europea quali azioni intende intraprendere per proteggere le foche da importazioni illegali e quali controlli intende intraprendere sugli Stati Membri affinché verifichino se ci sono state altre importazioni in Europa in regime di divieto”. Da quando, il 20 agosto 2010, è entrato in vigore il bando europeo al commercio di prodotti di foca abbiamo assistito a numerosi tentativi di annullamento da parte dell’industria della pellicceria e in particolare dei trasformatori di prodotti derivanti dalle foche (pelli, carne, grasso, omega 3). Ai due contenziosi in sede di Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si è affiancato il reclamo di Canada e Norvegia presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio: contenziosi che sino ad oggi, tra ricorsi, sospensioni e contro-ricorsi, hanno sempre visto confermato il bando europeo ma che ancora non si sono conclusi. L’industria della pellicceria, per fare fronte ad un trend di consumi di prodotti in pelliccia sempre più in declino, soprattutto in Italia e in Europa, già da diverso tempo veicola le pellicce animali sotto forma di inserti per abbigliamento non solo donna, ma anche uomo e bambino; e così le pellicce sono spesso presenti anche negli accessori come borse e calzature. Sono complessivamente circa 80 milioni gli animali (70 milioni appositamente allevati, 10 milioni catturati in natura) che ogni anno vengono sfruttati e uccisi dall’industria della pellicceria per queste produzioni insanguinate. |
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NEL CUORE.ORG VITTORIA ANIMALISTA, MENARINI RINUNCIA AI TEST SUI BEAGLE Sono salvi i beagle importati dal Belgio e destinati alla sperimentazione in vivo, a Pomezia, per conto della casa farmaceutica Menarini. Il Consiglio d'amministrazione di Rtc (Research Toxicology Centre), su richiesta di Menarini, ha deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la quale sono stati richiesti 8 beagle che renderà disponibili per l'affido a privati. Lo comunica la stessa organizzazione con una nota. |
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TISCALI Basta ai camion della morte: salviamo i cavalli polacchi dal commercio barbaro OSCAR GRAZIOLI Arrivano da un piccolo paese impronunciabile della Polonia,150 chilometria sud di Varsavia. Si raccolgono lì, tutte le sere i camion che provengono dalla nazione intera. Sono inaccessibili agli sguardi, esce qualche suono ovattato nella nebbia. Guai a fotografare, peggio filmare, guai a fare domande indiscrete, guai a essere un forestiero che parla un’altra lingua. I bastoni sono pronti a spaccargli le gambe, gli stessi che portano ancora i grumi di sangue delle zampe spezzate ai cavalli, ai pony, agli asini che hanno mostrato di non adeguarsi al carico veloce. Non vuoi salire sul camion, maledetto bastardo di un cavallo? |
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NEL CUORE.ORG REGOLAMENTO EUROPEO PER I MACELLI, IL CDM DECIDE LE SANZIONI Su proposta dei Ministri per gli Affari europei e della Giustizia, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un provvedimento che introduce nell'ordinamento nazionale le sanzioni per la violazione delle disposizioni contenute nel Regolamento (CE) n. 1099/2009 "relativo alla protezione degli animali durante l'abbattimento". Lo riferisce, in questi termini, il comunicato finale del Consiglio dei mini stri. |
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IL TIRRENO Moria di delfini, trovata un’altra carcassa MARINA DI CAMPO (LI) - Dall’inizio dell’anno i casi contati sulle coste dell’Arcipelagosono cinque. Una lunga catena di delfini morti che, purtroppo, non sembra volersi arrestare. Ieri mattina è stata rinvenuta sulla spiaggia di Colle Palombaia - a Marina di Campo - la carcassa di un delfino lunga circa 2,20 metri. Il corpo del mammifero, non ancora in avanzato stato di decomposizione, è stato individuato da un passante che ha contattato subito la capitaneria di porto di Portoferraio. Subito sono state attivate le procedure previste per rimuovere la carcassa e sono stati informati gli enti interessati che, con ogni probabilità, preleveranno il corpo del mammifero per sottoporlo agli accertamenti sui tessuti. Da settimane, infatti, i ricercatori delle università e i mini steri dell’Ambiente e della Salute sono al lavoro per chiarire le cause della moria: al momento, in attesa di risultati certi delle analisi sulle carcasse degli animali, restano in piedi tutte le ipotesi. Se non è possibile escludere l’azione di fattori inquinanti, gli esperti hanno pensato fin da subito alla possibilità di un’infezione batterica che avrebbe attaccato gli animali. Sulle carcasse dei delfini, infatti, sono state rinvenute tracce di “photobacterium damselae”, che può portare a sindromi emolitiche e lesioni ulcerative. I ricercatori, tuttavia, continuano ad indagare, cercando di scoprire eventuali virus o fioriture di alghe tossiche che avrebbero originato la morte di così tanti tursiopi. Al momento i risultati degli esami non sono stati resi noti dal Ministero. E intanto si contano i morti. In Italia i casi sono poco meno di settanta. E il nostro mare non è stato risparmiato dalla moria: Il primo caso è dell’8 gennaio, quando un esemplare fu trovato morto a Pianosa. Poi l’escalation non si è fermata: Barbarossa (15 gennaio), Enfola (27 gennaio), Pomonte (6 febbraio), fino al caso di ieri a Colle Palombaia. |
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UMBRIA 24 Nocera Umbra (PG), il lupo Ezechiele jr torna libero tra i boschi dopo le cure per l’avvelenamento
Ezechiele jr è tornato libero tra i boschi dell’Appennino sopra Gualdo e Nocera, dove era stato trovato agonizzante dalla Corpo forestale dello Stato. |
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LA ZAMPA.IT Il lupo Ezechiele salvato in Umbria è di nuovo libero Torna in libertà il giovane lupo che rischiava di morire avvelenato, in Umbria, se non fosse stato per l’intervento del Corpo Forestale e del servizio veterinario, allertati dalla segnalazione di un privato cittadino. “Ezechiele Jr”, questo il soprannome dell’esemplare maschio di circa due anni, lo scorso sabato si aggirava agonizzante in località San Giovanni di Boschetto, una zona montana del comune di Nocera Umbra (PG), quando è stato avvistato dall’uomo che ha lanciato l’allarme. |
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MESSAGGERO VENETO Per salvare i rospi basterebbe la civiltà POLCENIGO (PN) La migrazione di rospi della specie bufo-bufo che avviene alla Santissima di Polcenigo e lo sterminio, nonostante l’attivismo di numerosi volontari, causato dalle auto che sfrecciano incuranti degli anfibi in attraversamento, tornano al centro di un appello di sensibilizzazione da parte del gruppo Amici dei rospi. «La prima serata di pioggia di questo periodo riproduttivo – fanno sapere dal gruppo – ha decretato una vera e propria ecatombe di rospi bufo-bufo. Nulla hanno potuto i numerosi volontari che sotto la pioggia hanno incessantemente traghettato decine e decine di rospi e rane oltre la provinciale». Una migrazione verso le zone d’acqua e una contromigrazione verso la montagna hanno reso complicata la serata dei sette volontari, che si sono prodigati fino alle due di notte. «Un asfalto tristemente ricoperto di carne macellata dai poco rispettosi automobilisti – riferisce uno dei volontari –, che sfrecciavano incuranti del grave danno ecologico perpetuato. Una civiltà che non considera un valore la vita degli animali e non tutela la biodiversità è destinata ad una involuzione che già stiamo percependo». Il messaggio che lanciano è che l’attività dei volontari, i sottopassaggi, le barriere possono ridurre i danni, ma la vera soluzione del problema è l’educazione: «Se non si conosce, non si rispetta. L’Austria – informano –, nelle serate di massiccia migrazione, impone, per esempio, la riduzione della velocità a passo d’uomo, in determinate situazioni la chiusura della strada. Numerosi i sottopassi realizzati appositamente per il transito dei piccoli animali. Dobbiamo ancora crescere, e molto». |
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ANSA Rabbia, stop a vaccinazione cani e gatti TRENTO - Il Trentino e' di nuovo territorio indenne dal virus della rabbia silvestre. E' il risultato delle misure messe in campo dalla Giunta provinciale con la vaccinazione antirabbica per via orale delle volpi. Lo ha detto oggi l'assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, il quale ha affermato che in Trentino non sussiste piu' l'obbligo di vaccinazione di cani, gatti e furetti per proprietari e turisti. Proseguira' il piano di sorveglianza passiva sulla circolazione del virus. |
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IL PICCOLO ISTRIA Arriva la taglia per gli assassini di Miško POLA. Una taglia sull’assassino di Miško, il cane diventato la mascotte di Gallesano, ucciso da un petardo nella notte di Capodanno. A distanza di due mesi e 8 giorni, infatti, la polizia non è ancora riuscita a rintracciare il colpevole di quel gesto barbaro. E così il popolo di facebook ha lanciato una colletta di denaro quale premio a chi fornirà notizie utili per individuare il killer del cane. Una bestiola innocente, vittima di uno scherzo che definire di pessimo gusto è un eufemismo. |
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TRIESTE ALLNEWS Croazia, nuovi episodi di violenza contro i cani: cresce la protesta Nicole Mišon In Istria si continua a discutere sui decessi di animali domestici causati da avvelenamenti o da torture nelle vie e nei parchi delle città. Il caso più eclatante è stato quello del cane Miško barbaramente ucciso la notte di Capodanno da persone ancora sconosciute che hanno ficcato al povero animale un petardo in bocca. Miško era il fedele compagno di un'anziana signora di Gallesano, passava le giornate sul muro del giardino a osservare la gente passeggiare ed era così diventato la mascotte del paese. |
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GEA PRESS Slovenia – approvata la legge sulla sperimentazione animale – riguarderà però anche altri temi Il Parlamento sloveno ha approvato ieri in terza lettura, la modifica alla legge sulla protezione degli animali. Stante quanto riportato dall’Agenzia di Stampa Slovenska Tiskovna Agencijia, si è trattato di un passo necessario per recepire i nuovi dettami della direttiva europea sulla protezione degli animali ai fini scientifici. Direttiva approvata a Strasburgo nel settembre 2010. |
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CORRIERE DELLA SERA DRAMMA in uno zoo della cALIFORNIA Alessandro Fulloni Uccisa da un leone di uno zoo mentre puliva la recinzione dell'animale. E’ successo nella cittadina di Dunlap, contea di Fresno, in California. La vittima è una ragazza di 24 anni, Dianna Hanson, che da due mesi lavorava come stagista presso la struttura. Stando a una prima ricostruzione fatta dal coroner, la giovane sarebbe stata ammazzata da una zampata della fiera scappata dalla gabbia lasciata incautamente aperta. La grossa belva - del peso di circa 2 quintali e mezzo - le sarebbe piombata addosso spaccandole l’osso del collo per sbranarla subito dopo. UCCISO IL LEONE - Il leone, un esemplare di 5 anni – chiamato Cous Cous, arrivato dall’Africa accolto nello zoo da quando era un cucciolo di pochi mesi – più tardi è stato abbattuto dallo sceriffo della contea. L'uomo ha sparato dopo aver cercato vanamente di avvicinarsi alla fiera che teneva tra le zampe il corpo martoriato della giovane. L'animale sarebbe fuggito da una piccola gabbia in cui veniva rinchiuso quando bisognava dargli da mangiare e, appunto, probabilmente lasciata incautamente aperta da qualcuno. Poi avrebbe attaccato la povera Dianna che stava pulendo una più grossa recinzione entro la quale si spostava normalmente il leone al quale era stato dato da mangiare poco prima. AL TELEFONO - La giovane, una laurea in ecologia alla Western Washington University e uno stage in Kenya, al parco del Conservancy Soysambu, non si sarebbe accorta dell’assalto, o lo avrebbe visto soltanto all’ultimo istante, perché in quel momento stava parlando al cellulare con un collega. Proprio questi ha dato l’allarme alla polizia dopo la brusca interruzione della conversazione telefonica. Allo sceriffo, arrivato pochi minuti dopo allo zoo – il Cat Haven, che ospita unicamente felini, tra cui leopardi, tigri, giaguari, linci – non è rimasto altro che abbattere il leone che teneva tra le zampe il corpo straziato e senza vita di Dianna Hanson. IL RICORDO DEL PADRE - Il padre della ragazza, Paul Hanson, un avvocato di Seattle, racconta che sua figlia amava gli animali e non aveva paura dei grossi felini. «E’ morta facendo il lavoro che adorava», ha raccontato tra le lacrime ai giornalisti. Adesso la polizia sta indagando per sapere se allo zoo siano state rispettate tutte le misure di sicurezza. L’impianto in passato ha superato tutti i controlli delle autorità di vigilanza ma ci si chiede come sia stato possibile lasciare aperta la gabbia dalla quale il leone è scappato, uccidendo poi Dianna Hanson. http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_08/leone-uccide-ragazza-california_8131e480-87a9-11e2-ab53-591d55218f48.shtml |
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ANSA Stop a test animali ed etichette cosmetici piu' chiare BOLOGNA - Niente più cosmetici testati sugli animali da lunedì 11 marzo ed, entro l'estate, informazioni più chiare sulle etichette circa la scadenza dei prodotti e l'eventuale presenza di ingredienti 'nano', cioé di dimensioni inferiori ai 100 micron, sui quali ancora si discute sulla loro sicurezza. Questi i principali cambiamenti del nuovo regolamento europeo sui cosmetici (numero 1223/2009),discussi al convegno organizzato da Unipro, l'Associazione nazionale delle imprese cosmetiche, svolto oggi alla fiera di Bologna all'interno del Cosmoprof, la fiera della bellezza giunta alla 46 esima edizione. Gli imprenditori italiani di Unipro ed europei di Cosmetics Europe sono a favore del bando totale dei test sugli animali e ritengono che rechi beneficio a tutti, consumatori, animalisti e stesse industrie. Ha spiegato Luca Nava, responsabile area tecnico normativa di Unipro: "Per noi il tema non è nuovo, l'Europa è già da tempo animal free, ma da lunedì non potranno essere più venduti nei paesi europei neache quei prodotti i cui ingredienti sono stati testati sugli animali in Paesi extra europei. Attendiamo quindi per lunedì le indicazioni della Commissione europea che, oltre a confermare il divieto, indicherà alle imprese come procedere per garantire la sicurezza degli ingredienti nuovi sull'uomo". Il divieto non è il solo cambiamento atteso. A partire dall'11 luglio dovrà essere indicata la scadenza dei prodotti con un nuovo simbolo grafico, una piccola clessidra. Inoltre sulle etichette dovrà essere indicata l'eventuale presenza di nanomateriali, ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm usati soprattutto nei prodotti solari, con la dicitura '[NANO]'. "La decisione é stata presa per consentire una scelta più informata da parte dei consumatori" ha sottolineato Florian Schellauf, direttore technical regulatory affairs dell'associazione delle imprese cosmetiche europee, Cosmetics Europe, di Bruxelles. "I nanomateriali impiegati dalle industrie cosmetiche sono soprattutto nanostrutture passive che, al contrario di quelli impiegati ad esempio per i farmaci, non svolgono alcuna azione biologica nella pelle. Da questo anno le aziende che li usano, oltre che indicarlo sulle etichette, dovranno notificare il loro impiego alla Commissione europea prima di immettere sul mercato prodotti che li contengono. Si tratta di una ulteriore garanzia sia per le industrie che per i consumatori". |
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YAHOO OTIZIE Clonazione: topo 'copiato' 26 volte, giapponesi creano riproduzione in serie Roma - Un topo 'copiato', identico all'esemplare originale, per 26 volte. E' la clonazione ripetuta in serie, a partire dall'ultimo animale riprodotto, dall'equipe giapponese di Teruhiko Wakayama, del Centro Riken per la biologia dello sviluppo. Per questa sperimentazione, avviata sette anni fa, sono nati, in totale, 598 topi uguali tra loro, come indica lo studio pubblicato su Cell Stem Cell, è il primo di questo genere. |
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LA CITTA’ DI SALERNO DEPRESSIONE DA INVOLUZIONE DISTURBO COMPORTAMENTALE di Barbara Granata* La depressione da involuzione è un disturbo comportamentale, tipico di cani e gatti anziani, che si manifesta con una frequenza sempre crescente, man mano che aumenta la durata media della vita degli animali domestici. La depressione da involuzione ha un andamento cronico e i soggetti colpiti presentano una grave disorganizzazione cognitiva ed affettiva, nonché la perdita di tutte le nozioni, in termini di socializzazione e di educazione, acquisite durante la vita in comune con l’uomo. I cani diventano sudici, cominciano ad esplorare continuamente l’ambiente circostante con la bocca, non rispondono più ai comandi impartiti. Essi, inoltre, manifestano enuresi, tendono a mangiare le proprie feci, non riescono a più a riconoscere correttamente i luoghi in cui è opportuno sporcare, urinando e defecando in ogni punto dell’abitazione padronale. Il termine depressione da involuzione è proprio legato al fatto che i cani anziani “involvono”, da un punto di vista comportamentale, regredendo ai comportamenti tipici di un cucciolo di meno di quattro mesi. Spesso, inoltre, l’esplorazione orale dell’ambiente causa loro ingestione di corpi estranei mentre, nell’ambito di un possibile gruppo, il cane anziano tende a perdere la propria posizione gerarchica e a rimanere isolato. * veterinaria |
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SIRACUSA NEWS Siracusa, Maltrattamento animali: Intervento della Polizia di Stato
A seguito di segnalazione per maltrattamento ad animali, Agenti del Commissariato di P.S. di Ortigia, insieme ad un medico veterinario dell’ASP di Siracusa, intervenivano in un esercizio commerciale sito in Piazza Leonforte ove trovavano un box con all’interno tre cani di media taglia. |
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MATTINO DI PADOVA Gattini abbandonati in città a volte è colpa del ginecologo Oggi ho ricevuto il primo sos dell’anno riguardante l’abbandono di gattini appena nati da parte dell’incivile di turno. Con il suo deplorevole gesto, questa specie di individuo, parassita della società, ha provocato sofferenze ai piccoli innocenti, sofferenze alla mamma gatta che non può liberarsi del latte prodotto e disagi ai volontari che devono restare alzati anche di notte per garantire ai micetti i pasti necessari alla loro sopravvivenza. Questo fatto mi induce a considerare la disastrosa situazione degli animali a Padova: l’Enpa è inefficiente e scarica tutto sui volontari; gli Animalisti, se qualcuno affida loro animali abbandonati credendo di salvarli, li portano all’Asl, dove vengono soppressi senza pietà; l’Asl non concede più ai veterinari di fiducia la sterilizzazione gratuita di un certo numero di gatte. Un panorama desolante di mancanza di sensibilità e di senso di responsabilità. E non basta: all’abbandono di animali appena nati e di adulti in tempo di vacanze, si unisce l’istigazione all’abbandono di gatti da parte di ginecologi del tutto impreparati, che costringono le gestanti a liberarsi dell’animale, spaventandole a causa del Toxoplasma. Questi signori dovrebbero sapere che il Toxoplasma non è matematicamente presente nel gatto e, in ogni caso, l’infestazione avviene solo se le feci sono ingerite entro 24 ore dall’emissione. Anni fa ho affidato ad una mamma gatta una gattina di pochi giorni, gettata per terra come un oggetto. Purtroppo ormai era debilitata e non riusciva a riprendersi. Quando la mamma gatta si è resa conto che stava morendo, me l’ha portata, la leccava per rianimarla ed emetteva miagolii strazianti. Una gatta…Non lo dimenticherò mai. Daniela |
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LA NUOVA SARDEGNA In spiaggia un delfino privo di vita Emanuele Fancellu PORTO TORRES (SS) Un tursiope - il delfino dal naso a bottiglia - è stato ritrovato privo di vita, con la coda mozzata, sulla spiaggia delle Saline a Stintino. Sul posto è intervenuto lo staff di Crama - il Centro recupero animali marini Asinara con sede a Cala Reale - il quale ha ricevuto la segnalazione del Corpo forestale di Sassari, Porto Torres e della Guardia costiera, ed ha effettuato i rilievi fotografici e biometrici, mentre l'autopsia, di cui si attende ancora l'esito, è stata praticata dall'Istituto Zooprofilattico di Sassari. Il tursiope, una femmina adulta lunga due metri e trenta, è stato ritrovato in moderato stato di decomposizione e in buono stato nutrizionale ma con la coda asportata, da stabilire se prima o dopo la morte. Non solo notizie tristi arrivano però dal Crama: pochi giorni fa è stata infatti recuperata nelle acque antistanti Castelsardo una Caretta caretta, una tartaruga marina, specie fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane. Il rettile è stato recuperato dal pescatore di Castelsardo Francesco Serra con l'imbarcazione "Francesco Padre", che ha avvisato la Forestale per l’intervento del Crama. L'animale era a galla in evidente stato di difficoltà, in ipotermia, col carapace ricoperto di alghe. Trasportato al centro di Cala Reale, gli è stata riscontrata un'infezione polmonare. Pesante due chili e 800 grammi, non supera i 3-4 anni di età, ha ripreso a nutrirsi. Verrà liberato dopo le cure e quando le acque saranno più calde. |
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IL TIRRENO Trovati altri due delfini morti PORTOFERRAIO (LI) - La strage continua. Con una frequenza impressionante. Un’altra carcassa di stenella, appartenente alla famiglia dei delfini, è stata trovata ieri mattina a Pomonte, sulla spiaggia a pochi metri dall’Ogliera. Un giorno prima un altro mammifero era stato avvistato a Colle Palombaia, sempre nel versante occidentale dell’isola, e sempre ieri è stato recuperato un altro corpo a Piombino. La moria, insomma, non si ferma. E le cause di così tante morti nel Mar Tirreno restano ancora avvolte nel mistero. All’Elba sono stati gli uomini della Protezione civile ad avvistare il mammifero spiaggiato. Il corpo era già danneggiato dalla permanenza in acqua, sulla parte anteriore l’animale presentava dei buchi, probabilmente causati dai gabbiani. Sono stati subito informati gli enti competenti ed attivate le procedure per la rimozione della carcassa. I tessuti saranno analizzati dai ricercatori per stabilire le cause della moria. A tale proposito è stato attivato un tavolo congiunto tra i Ministeri della salute e dell’ambiente. Letizia Marsili, docente in biologia per l’università di Siena, rappresenta la Toscana. «Stiamo lavorando, ma è presto per identificare le cause delle morti – spiega la studiosa – le pessime condizioni della maggior parte delle carcasse recuperate complicano le indagini, i risultati stanno via via arrivando ma, al momento, non è stato isolato un fattore univoco che possa accumunare i decessi». |
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GAZZETTA DI MANTOVA Trasporto animali, multati 25 camion Mucche ferite, stipate nei rimorchi, in condizioni igieniche precarie. Sono settimane che le pattuglie della Polizia stradale insistono nei controlli sul trasporto degli animali, lungo le direttrici dei macelli. E a ragione: nell’ultima settimana le pattuglie hanno staccato ben venticinque verbali relativi al solo “trasporto animali” nel corso di servizi a cui hanno partecipato anche i veterinari Asl. I controlli hanno riguardato anche i camion frigo, addetti al trasporto di alimentari e surgelati. Per questi non sono state riscontrate violazioni. Tra i verbali, uno è stato elevato per una mucca non in grado di stare in piedi per una infiammazione a una zampa. Un’altro perché i bovini caricati non erano stati separati tra maschi e femmine, come prevede la norma. E un altro ancora per aver legato con una corda un bovino alle sbarre del rimorchio, provocandogli inutile sofferenza. |
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LA STAMPA Rubate 7 capre da combattimento Verrès (AO), nella notte i ladri si sono introdotti nella stalla di un allevatore e hanno portato via gli animali impiegati nella Bataille des chèvres. Nessuno si è accorto di nulla fino al mattino. Daniele Genco Singolare furto ad un allevatore di Verrès: la scorsa notte i ladri si sono introdotti nella stalla, poco distante dalla sua abitazione, hanno selezionato sette capre da combattimento utilizzate nelle “Batailles des Chèvres”. Le bestie sarebbero state caricate su un furgone e portate via. Nessuno si è accorto di niente. Il proprietario delle capre lo ha scoperto al mattino e ha fatto subito denuncia ai carabinieri della caserma di Verrès. Il valore delle capre da combattimento si aggira tra i 1500 e i 2000 euro. Non è la prima volta che in Bassa Valle vengono commessi furti di animali, che poi vengono macellati clandestinamente, soprattutto in prossimità della Pasqua. |
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CORRIERE DELLA SERA MARINA DI MASSA MARINA DI MASSA - Hanno rubato un pappagallo da una voliera all'interno di un piazzale privato di un autosalone e hanno firmato il gesto con la scritta «ALF», Animal Liberation Front, il movimento internazionale per la difesa e la liberazioni di animali in gabbia. Per questo i carabinieri pensano si tratti di un atto politico e non di un semplice furto. È accaduto a Massa la scorsa notte: i ladri hanno scavalcato un muro e tagliato la gabbia. Il titolare dell'autosalone da cui è sparito il pappagallo ha rivelato al quotidiano «Il Tirreno» che il piccolo volatile viveva con lui da 10 anni ed era nato in una voliera a Perugia perciò, avendo vissuto sempre in cattività, libero potrebbe morire. L'APPELLO «Riportatemi Garibaldi o morirà. Senza di me non mangia e non sa vivere fuori dalla sua voliera». È l'appello di Giacomo Fineschi, proprietario del pappagallo rubato giovedì notte dal piazzale del suo autosalone, a Marina di Massa (Massa Carrara). Chi lo ha liberato dalla gabbia, dove viveva da 10 anni, su un muro e per terra ha lasciato la scritta Alf: Animal Liberation Front. I carabinieri spiegano comunque che quella sigla potrebbe essere stata scritta da chiunque e ricordano che non ci sono stati altri casi del genere in provincia di Massa Carrara. Il pappagallo è un esemplare di Ara giallo e blu: il proprietario lo acquistò ancora nell'uovo e fu il primo a dargli da mangiare, e così è stato per 10 anni. « Se lo hanno lasciato libero non sopravviverà - ha spiegato Fineschi - e se lo hanno rinchiuso in un'altra gabbia si lascerà morire di fame e nostalgia» |
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NEL CUORE.ORF MILANO, NAS SEQUESTRANO CARNI CONGELATE E SCADUTE DA OTTO ANNI Carni mal conservate e scadute da ben otto anni: le hanno trovate i Nas di Milano nel corso di un'ispezione effettuata presso un'azienda del capoluogo lombardo, attiva nel commercio all'ingrosso di prodotti di origine animale. I carabinieri hanno rinvenuto carni confezionate (bovine, avicole, ovine) fresche all'origine e congelate illecitamente senza l'utilizzo di idonee apparecchiature, conservate alla rinfusa all'interno di due celle frigo. I prodotti, avvolti in pellicole protettive rotte e in massima parte non per alimenti, si presentavano disidratati, 'bruciati' dal freddo e con una copiosa presenza di ghiaccio frammisto alle carni. |
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YAHOO NOTIZIE Milano, sequestrate dai Nas 5 tonnellate di carne avariata Milano - Sembrano non avere più fine gli scandali alimentari. Cinque tonnellate e mezza di carne sono state sequestrate dai Nas in un'azienda di Milano, attiva nel commercio all'ingrosso di prodotti di origine animale, nell'ambito dei controlli disposti dopo lo scandalo sulla carne equina. I militari hanno trovato carni confezionate bovine, avicole e ovine fresche all'origine e congelate illecitamente senza l'utilizzo di idonee apparecchiature, conservate alla rinfusa all'interno di 2 celle frigo. Non solo, ma sono spuntati anche prodotti scaduti nel 2005 stoccati insieme ad altri in corso di validità. |
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NET1 NEWS Due bimbi in fin di vita dopo avere mangiato salame troppo fresco Due bambini, uno di 18 mesi e una di 7 anni sono in fin di vita dopo avere mangiato del salame troppo fresco per avere ingerito un micidiale batterio (l’escherichia coli), che ha provocato loro una grave insufficienza renale. Oltre ad una terapia di farmaci, i due bambini sono sottoposti a dialisi. Le loro condizioni, stando ai primi bollettini medici, sono molto gravi. TREVISO - Due bambini, uno di 18 mesi e una di 7 anni sono in fin di vita dopo avere mangiato del salame troppo fresco per avere ingerito un micidiale batterio (l’escherichia coli), che ha provocato loro una grave insufficienza renale. La famiglie dei due bambini avevano acquistato il maiale in una nota azienda del Quartier del Piave. Poi hanno portato a casa gli insaccati e la carne dell’animale, organizzando una festa. Ma il salame era infetto perché troppo fresco. Poche ore dopo avere mangiato l'insaccato i due bambini hanno iniziato a star male, con violenti attacchi di dissenteria. Il malessere è via via aumentato, tanto che i genitori hanno deciso di portarli in ospedale a Treviso. Terribile la diagnosi: il batterio aveva attaccato l’apparato urinario compremettendo i reni. Immediatamente i medici del Ca’ Foncello hanno disposto il trasferimento dei due bambini a Padova, dove c’è un centro specializzato. E sono scattate le cure per far fronte alla gravissima insufficienza renale: ma oltre ai farmaci, ora i due bambini sono sottoposti a dialisi. Le loro condizioni, stando ai primi bollettini medici, sono molto gravi. Sono già in corso dei controlli nell’allevamento del Quartier del Piave per capire se sia stata violata qualche procedura sanitaria. Ma gli investigatori non escludono che il batterio, che ha ridotto in fin di vita i due bambini, si fosse annidato nel budello (il fornitore non è stato ancora individuato), probabilmente di mucca, usato per insaccare la carne del maiale. |
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PADOVA NES Milano, carne scaduta da otto anni in vendita: i Nas ne sequestrano 5 tonnellate
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LA PROVINCIA DI COMO Maxi sequestro di carne Cinque tonnellate e mezzo di carni confezionate, potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori, sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Milano nell'ambito dei servizi di monitoraggio nel settore delle carni equine. |
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IL GIORNALE Quanti scandali a tavola La verità? Mangiare fa male Riccardo Cascioli Prima o poi doveva accadere, a forza di allarmi su ogni cosa era nell'aria la possibilità di una fusione tra generi diversi di paure. Ed ecco l'incubo dei cinghiali radioattivi: il panico per il cibo che mangiamo e quello per l'inquinamento ambientale e l'energia nucleare si incontrano. Il fatto è noto: tracce di Cesio 137, un isotopo radioattivo generato dalla fissione nucleare, sono state trovate in 27 cinghiali uccisi nell'Alta Val Sesia tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013. Mistero sulle cause, però al momento l'unica ipotesi che viene accreditata è quella relativa al disastro nucleare di Chernobyl del 1986: la radioattività sarebbe stata «catturata» dai ghiacciai del Monte Rosa e ora con lo scioglimento dei ghiacciai avrebbe inquinato il terreno; essendo il cinghiale un animale unico quanto ad alimentazione, perché si ciba nel sottobosco ingoiando anche grandi quantità di terreno, ecco che tale spiegazione prende corpo. Se poi questa ricostruzione verrà confermata lo vedremo prossimamente, però intanto registriamo l'ennesimo allarme che riguarda il cibo. Solo in questi giorni, non si è ancora spenta l'eco dello scandalo della carne equina in lasagne e polpette, che ecco insieme ai cinghiali radioattivi scopriamo l'esistenza di capesante e altri molluschi al cadmio, trovate ieri nel mercato del pesce di Chioggia. In questo caso il problema nasce dalla frode di dieci pescatori che avrebbero pescato in acque vietate e notoriamente inquinate. Contemporaneamente un altro allarme arriva dalla Germania per una partita di insalata romana importata dall'Italia e contaminata da veleno per topi. Se guardiamo agli esempi appena citati ci accorgiamo che si tratta di contaminazioni alimentari molto circoscritte geograficamente e anche temporalmente, dovute a cause particolari perlopiù ben identificate. Ciò non toglie che l'allarme sia generale, e si può stare tranquilli che se anche il caso dei cinghiali radioattivi riguarda soltanto l'Alta Valsesia, ci sarà un crollo nel consumo di carne di cinghiale anche in Calabria. E insieme a questo ecco il rafforzarsi di un panico generalizzato, la convinzione che «il cibo ci sta avvelenando», il ripetersi ossessionato della domanda «Ma cosa possiamo mangiare?». Del resto ogni giorno riceviamo messaggi contraddittori e negativi sul cibo: il burro fa male, no è peggio la margarina; lo zucchero è assolutamente da evitare ma guai ad affidarsi al dolcificante, che è cancerogeno, come il pesto peraltro; il salame assolutamente no, contiene conservanti; e non parliamo del terrore che ci siano verdure o carni contaminate da organismi geneticamente modificati. Insomma si vive ne lla crescente sensazione che mangiare faccia male alla salute. E in un certo senso è vero: Umberto Veronesi ha scritto un libro sui benefici del digiuno. |
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LA STAMPA Cinghiali radioattivi, controlli anche nell'Astigiano Oldrado Poggio La notizia della presenza di sostanze radioattive, il cesio 137, sulla lingua e su diaframmi di muscoli di 27 cinghiali recentemente catturati in Valsesia potrebbe interessare anche gli stessi animali abbattuti nell’Astigiano e specificatamente nelle zone della Langa e del Castelnovese. Per averne la certezze bisognerà però ancora attendere alcuni giorni. La scoperta è infatti frutto di una attenta e innovativa ricerca degli Istituti zooprofilattico dell’area di Asti, Alessandria, Vercelli e Novara coordinati dal responsabile, il veterinario Fulvio Brusa. Un volto molto conosciuto nell’Astigiano, già assessore provinciale all’Agricoltura caccia e pesca. «In questi mesi - spiega Brusa - abbiamo lavorato con un nuovo metodo di ricerca, che adesso possiamo dire che ha funzionato bene, e che ci ha permesso di individuare, senza ombra di dubbio, la presenza di radioattività e specificatamente del cesio 137 nei cinghiali abbattuti in Valsesia in una percentuale dieci volte superiore alla norma. Per prudenza - continua Brusa - prima di rendere noti i dati abbiamo fatto controllare le nostre ricerche dal Centro Referente del Ministero della Sanità che si trova a Foggia che ha confermato la validità dei nostri esami di laboratorio». |
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NEL CUORE.ORG ARCICACCIA: "GLI ANIMALI SELVATICI SONO TROPPI E FANNO TROPPI DANNI" Gli animali selvatici? Sono troppi, secondo Arcicaccia, l'organizzazione delle doppiette vicina alla sinistra che oggi ha rieletto presidente Osvaldo Veneziano. Nella sua relazione Veneziano ha citato "tre priorità" che dovrebbero "concretizzarsi in una proposta di legge da sottoporre al nuovo governo e al nuovo Parlamento: una nuova gestione dell'attività venatoria a partire dal potenziamento degli Atc; finanziamenti ed interventi incisivi per dare risposte concrete al problema dei risarcimenti per i danni causati alle aziende agricole dagli animali selvatici; la definizione di una nuova fiscalità generale che preveda soprattutto una corretta rimodulazione delle imposte connesse alla caccia, in modo da destinare risorse per la gestione dell'attività venatoria direttamente sui territori'. Al congresso che si è svolto oggi a Chianciano ha mandato un video messaggio anche il presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro. |
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BLOG TAORMINA Anche gli animali hanno le vertigini Oggi sono qui a raccontarvi di un caso molto particolare, la labirintite parossistica di forma benigna. Di primo acchito quando il paziente presenta in studio si denotano dei disordini nel mantenere una postura normale, con perdita di equilibrio, e si può associarli più a deficit neurologici, magari su base arteriosclerotica, soprattutto in soggetto anziano. Ma quando questo problema si presenta in un animale? In un cucciolo di border collei? I sintomi della labirintite I principali sintomi individuati in questo piccolo cucciolo erano l’alterazione dell’equilibrio, causata dalla modificata disposizione del liquido contenuto nei canali auricolari, i quali servono a far percepire al cervello la posizione del corporea nello spazio. Inoltre si possono avere cali transitori o permanenti delle capacità uditive (ipoacusia percettiva di grado variabile) e un evidente calo del tono muscolare. La diagnosi La diagnosi e’ stata effettuata sui dati anamnestici e le evidenti crisi vertiginose davano come risultato la compressione di aria nel condotto provocando una tipica crisi VPPB oggettiva e la comparsa di nistagmo oculare. Il trattamento eseguito Inquadramento osteopatico con studio biomeccanico dei fulcri C5-C4, D4 e dei muscoli nucali nelle sindromi vertiginose. I movimenti del collo nei cani implicano una mobilizzazione vertebrale fino a D4/D6. E’ decisamente importante, nel corso di un trattamento osteopatico G.O.T Global Osteopathic Trattament, ripristinare una corretta mobilità che arrivi fino a questa zona. Un corretto equilibrio biomeccanico di D4 permette di mettere in moto le seguenti azioni: sincronia dei moti diaframmatici, indispensabili per gli scambi fluidifici tra cavità addominale e toracica la così detta ematosi. |
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NEL CUORE.ORG CANADA, LE OCHE DA FOIE GRAS RINCHIUSE IN GABBIE MINUSCOLE Video girato da Peta nell'allevamento Palmex Ecco il video girato da un investigatore di Peta nell'allevamento della Palmex, vicino a Montréal, in Canada, uno dei principali fornitori di Rougié "primo produttore al mondo di foie gras". Come si vede, nello stabilimento le oche sono costrette all'interno di gabbia poco più grandi del loro stesso corpo, non hanno spazio non solo per muoversi, ma neppure per distendere le ali. Una raffinata tortura per animali curiosi e sociali, alla quale si somma quella dell'alimentazione forzata. Fino alla macellazione per strappare alle oche il fegato gonfio e malato da cui ricavare il foie gras. |
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LA ZAMPA.IT GB, proposta l’uccisione di metà dei cervi per salvare i boschi Il Regno Unito dovrebbe abbattere il cinquanta per cento della popolazione di cervi per preservare i boschi e le specie di uccelli, secondo un nuovo studio della University of East Anglia pubblicato sul “Journal of Wildlife Management”. La ricerca ha dimostrato che la sovrabbondanza di cervi costituisce una minaccia per il mantenimento degli equilibri sani degli ecosistemi della Gran Bretagna. L’attuale popolazione di cervi del Regno Unito si aggira intorno a 1,5 milioni di esemplari. In troppi, stando alla ricerca, a causare danni gravi alle foreste. Lo studio chiede esplicitamente che si passi ad una regolamentazione più specifica per poter procedere con l’abbattimento e la macellazione del cinquanta per cento dei cervi. «Sappiamo che i cervi stanno attentando alla salute della vegetazione e della fauna dei nostri boschi, alcuni tra i più antichi del regno» ha spiegato Paul Dolman, autore della ricerca. «I cervi, inoltre, sono i principali responsabili della riduzione degli uccelli selvatici, in particolare di specie come gli usignoli (Luscinia megarhynchos) e le capinere (Sylvia atricapilla). È un’emergenza che va affrontata necessariamente attraverso la promozione di una strategia di abbattimento che sia quanto più umana possibile». |
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NEL CUORE.ORG REGNO UNITO, IDEA-CHOC: BOSCHI AL SICURO SE UCCIDIAMO META' DEI CERVI Il Regno Unito dovrebbe abbattere la metà della popolazione di cervi per preservare i boschi e le specie di uccelli. La proposta-choc arriva da una ricerca della University of East Anglia pubblicata sul "Journal of Wildlife Management". Lo studio ha dimostrato che la sovrabbondanza di cervi rappresenta - pensate - una minaccia per il mantenimento degli equilibri sani degli ecosistemi in Gran Bretagna. L'attuale popolazione dei malcapitati animali con le corna si aggira intorno a 1,5 milioni di esemplari e, stando alla ricerca, molti causerebbero danni gravi alle foreste. |
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LA REPUBBLICA Stop ai test sugli animali per i cosmetici. Dall'11 marzo in tutti i Paesi dell'Unione europea si potranno produrre e vendere solo prodotti "cruelty-free". Si tratta della tappa conclusiva di un iter legislativo che va avanti da alcuni anni di MONICA RUBINO ROMA - Niente più test sugli animali per i prodotti cosmetici. Da lunedì 11 marzo entra in vigore il divieto totale, in tutto il territorio comunitario, di testare e commercializzare ingredienti e prodotti cosmetici sperimentati su cavie.Si tratta della tappa finale di un processo di progressiva limitazione dell'impiego di test su animali per le verifiche di sicurezza da parte dell’industria cosmetica. Sono quasi 20 anni, infatti, che va avanti l'iter legislativo per l'abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici. La normativa italiana e quella europea hanno imposto divieti graduali. Tra i traguardi più recenti, va ricordato che già da marzo 2009 nessun ingrediente dei cosmetici può essere testato su animali in Ue ed è vietato commercializzare nel territo rio comunitario prodotti che contengono ingredienti testati su animali al di fuori dell’Europa comunitaria. Ma dai divieti restavano fuori ancora cinque test, fortemente invasivi e diffusamente praticati: tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva, e tossicocinetica. E sono proprio questi i test che verranno proibiti dall'11 marzo in poi, in modo da rendere la produzione dei cosmetici in Europa totalmente "cruelty-free". Le associazioni ambientaliste plaudono al provvedimento: "Il divieto definitivo imposto nell’Unione Europea - dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - segnerà una pagina importante a livello mondiale per il superamento dei tanti, troppi, e spesso inutili esperimenti fatti sulla pelle degli animali: le aziende cosmetiche utilizzeranno altri metodi per testare i vari prodotti, diventando così un esempio per tutti i settori che continuano, invece, ad utilizzare lo strumento della sperimentazione infliggendo agli animali terribili sofferenze. L’Europa lo ha capito, ora spetta agli altri Paesi rompere questo tabù e perseguire la strada dell'innovazione”.Per festeggiare questo traguardo europeo, lunedì la Lav (Lega antivivisezione), da sempre in prima linea nella battaglia contro la sperimentazione animale a fini cosmetici, organizzerà una manifestazione a Roma a piazza del Pantheon, alle 12. La Lav chiederà anche al ministero della Salute di ritirare le autorizzazioni in deroga concesse alla ditta Menarini-Rtc di Pomezia per 8 cani beagle in arrivo dal Belgio. L'azienda farmaceutica, intanto, ha deciso di rinunciare alla sperimentazione per la quale aveva richiesto i cani, che saranno affidati a privati. |
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IL GIORNALE Cosmetici, svolta storica: stop ai test sugli animali "È un passo avanti di importanza storica, che corona decenni di battaglie animaliste". L'ex ministro Michela Vittoria Brambilla accoglie con vivo apprezzamento il divieto di test sugli animali per i cosmetici. Divieto che entrerà in vigore da domani. |
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GEA PRESS Test cosmetici – forse grazie al tabacco, ma da oggi è in vigore il bando “La legislazione in vigore fissa all’11 marzo 2013 la data ultima per soddisfare i requisiti della direttiva cosmetici“. In tal maniera il Commissario europeo alla Salute Tonio Borg rispondeva all’interrogazione dello scorso gennaio dell’Eurodeputato Claudio Morgante (LN) (vedi articolo GeaPress ). |
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ETICAMENTE Stop alla sperimentazione animale da oggi: la Lav festeggia! La data tanto attesa è arrivata. Da oggi 11 marzo 2013 finalmente rossetti, creme e cosmetici in generale ricavati ustionando, avvelenando ed uccidendo conigli, topi e tanti altri animali sono fuori legge in tutta l’Unione Europea. |
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SASSILAND Matera, lancia il cane nel dirupo della Murgia e fugge
di GIANNI CELLURA Matera - E' accaduto questa mattina, una soleggiata domenica di marzo che alcuni escursionisti hanno assistito a una scena raccapricciante. Un uomo, non di giovane età, si avvicina furtivamente verso il bordo di un costone di roccia della murgia materana che si affaccia sul torrente Gravina, lancia il cane e scappa via. |
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TRENTINO Gatta ferita con i pallini del flobert BASELGA DI PINÈ (TN) La protagonista di questa vicenda è una gatta che abita a Baselga di Piné e che è abituata ad andare in giro per il paese. Si regala delle passeggiate per poi tornare sempre a casa dalla sua padrona. Ed è stato proprio al termine di una di queste uscite (martedì scorso) che la sua padrona ha notato che il gatto zoppicava. Preoccupata l’ha portato dal veterinario che ha esaminato attentamente la zampa scoprendo così qual’era la causa della sua zoppia. Era stata infatti beccata da un pallino sparato dal flobert (un fucile ad aria compressa) di chi ancora non si sa. Dopo le cure del veterinario, la padrona del gatto si &egra ve; rivolta alla locale stazione dei carabinieri per presentare la denuncia e ora saranno gli uomini dell’Arma che dovranno risalire all’identità di chi ha sparato e solo allora si potrà anche capire la ragione del gesto. Chi lo ha fatto potrebbe essere quindi denunciato per maltrattamento d’animale, un reato penale che prevede la reclusione da tre mesi fino ad un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La gatta ferita, intanto, viene curata e coccolata ancora di più in questo periodo di «malattia», in attesa di poter tornare a fare le sue passeggiate. |
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IL GIORNALE DI VICENZA Cani avvelenati, 40 casi in due mesi
Luisa Nicoli ARCUGNANO (VI). Quattro cani avvelenati in due settimane. Tre sono stati salvati. Lampo invece, un meticcio di 4 anni color bianco miele, non ce l'ha fatta. Ad Arcugnano a S. Agostino, in zona Rio Cordano, è allarme per gli episodi che si sono ripetuti in questi giorni e che hanno colpito anche i gatti. Ma le Guardie zoofile della provincia mettono in guardia tutti i padroni, spiegando che negli ultimi due mesi si sono riscontrati quaranta casi di avvelenamento. Per quel che riguarda Arcugnano intanto da registrare tre denunce sul tavolo delle Guardie Zoofile, a cui sono stati consegnati anche due bocconi, trovati nelle aiuole in via Rio Cordano, che serviranno per le indagini. Le segnalazioni sono arrivate anche al comune di Arcugnano che si è immediatamente attivato. Le prime ipotesi parlano di avvelenamento da topicida, da confermare, e l'amministrazione ha quindi allertato la ditta che si occupa della derattizzazione, anche lungo l'argine del Rio Cordano. |
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GEA PRESS Palermo – maxi sequestro di avifauna selvatica – centinaia di cardellini ed altri uccelli protetti verranno liberati stamani a Fondo Uditore Concluse le operazioni di conteggio e verbalizzazione ai fini del sequestro, si procederà alla liberazione intorno alle ore 11.00 di oggi. In tutto 350 fringillidi salvati grazie ad un intervento interforze nel mercato Ballarò di Palermo. Il luogo prescelto per la liberazione è in via Uditore 13/A a Palermo, nei pressi dell’omonimo Fondo nelle disponibilità del Corpo Forestale della Regione siciliana. |
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LA REPUBBLICA Sequestrati 350 cardellini liberati dalla polizia nel parco La polizia e la forestale hanno sequestrato a Palermo 350 cardellini e verzellini e denunciato a piede libero quattro persone per detenzione e vendita di animali di specie protetta. |
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LA SICILIA Vendita illegale di cardellini Leone Zingales Vendita illegale di cardellini. Bltitz della polizia e Corpo Forestale a seguito di una precisa segnalazione al 113. Ancora una volta il mercato di Ballarò è stato al centro dell'attività illegale di persone senza scrupoli che lucrano sulla vendita dei volatili. La polizia ha sequestrato 350 cardellini e verzellini e denunciato a piede libero quattro persone per detenzione e vendita di animali di specie protetta. |
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QUOTIDIANO SANITA’ Cani Beagle per sperimentazioni. Nessuna autorizzazione dal ministero della Salute Il Ministero della Salute non ha rilasciato alcuna autorizzazione all'importazione di cani beagle destinati alla ditta RTC di Pomezia. Gli 8 cani beagle, provenienti dal Belgio, non sono stato importati, ma tecnicamente sono stati "introdotti" in Italia sulla base della normativa comunitaria vigente in materia di scambi. |
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NEL CUORE.ORG Sale a 77 il bilancio degli esemplari di stenella striata (stenella coeruleoalba) spiaggiati lungo le coste del Tirreno. I numeri sono della Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi, creata e coordinata dai ministeri dell'Ambiente e della Salute. |
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LA REPPUBBLICA Teneva un cinghiale in casa assolto dai giudici del Tar di MARCO PREVE Genova - Era accusato di detenzione di cinghiale ma è stato assolto perché il fatto non sussiste. Non era questione di modica quantità ma, piuttosto, di purezza della razza. Non si trattava infatti di un cinghiale al 100% ma di un porcastro, animale che non è ritenuto |
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IL GIORNALE «Fido» Rossi e «Fuffi» Bianchi A cani e gatti i nostri cognomi L'idea di dare il cognome di famiglia al cane o al gatto e di inserirlo quindi nell'anagrafe comunale, come un qualunque parente, porterebbe a un cambiamento epocale per quanto riguarda diritti e doveri dei proprietari e, allo stesso tempo, dei quadrupedi pelosi. L'iniziativa parte dall'Aidaa, l'Associazione Italiana Difesa Animale e Ambiente di Lorenzo Croce, non nuovo a partorire idee clamorose a favore dei nostri «amici» e qualche volta esagerato nel paventare thriller improbabili, come la sparizione di gatti destinati ad alimentare il traffico di sangue presso cliniche veterinarie con l'immagine di Dracula sulla vetrata al posto del caduceo. Ma vediamo dove vorrebbe arrivare l'Aidaa con questa sensazionale proposta e quali sarebbero i risvolti, positivi e negativi di tale innovazione. Secondo l'Aidaa è venuto il momento di dare il proprio cognome al cane e al gatto di casa, così come lo si dà al proprio figlio. Questo permetterebbe, anzi comporterebbe l'obbligo, di inserire il cognome di Fido e Silvestro presso l'anagrafe comunale. L'inserimento nell'anagrafe comunale e quindi, a tutti gli effetti, nello stato di famiglia, comporterebbe che un pet (animale d'affezione) abbia i diritti necessari riconosciuti ai componenti il nucleo familiare, ad esempio il diritto alle cure medico veterinarie e il diritto a ereditare i beni di famiglia (con un tutor ovviamente). E qui come non ricordare quella strana (e forse falsa) storia della recente e molto sospetta scomparsa del gatto Tommasino, che aveva ereditato beni per 10 milioni di euro? Strana morte quella che porta via un gatto di soli cinque anni a causa di una banale gastroenterite. Il tutor in questo caso è un'infermiera, designata dall'anziana proprietaria del micio e a lei ora andrà tutto il patrimonio. Ogni illazione è illecita, sia chiaro (ma inevitabile temo). E se Tommasino fosse stato nell'anagrafe di famiglia con l'anziana signora? Sarebbe bastato a scoraggiare un ipotetico criminale che avesse voluto accaparrarsi i suoi beni? Considerato che, da che mondo è mondo, i vecchi danarosi sono seguiti con morboso amore dagli occhi concupiscenti di figli, fratelli e nipoti, tutti attaccati alla loro vita (sperando si spezzi la corda), mi verrebbe da dire che non sarebbe cambiato nulla. Quanto alle cure mediche, se s'intende che debbano entrare nel sistema mutualistico come per i bebè, bisognerebbe tenere conto del fatto che se non ci sono i soldi per il latte anallergico destinato a Carletto, la vedo dura con le gocce per le orecchie di Pluto. Per l'Aidaa il cognome di famiglia al pet vorrebbe dire «avere verso di lui tutti i doveri che discendono dall'essere anche micio e fido un componente speciale della famiglia di appartenenza e questo aiuterebbe sicuramente a ridurre l'abbandono estivo dei nostri amici a quattro zampe, ma imporrebbe anche una serie di comportamenti maggiormente responsabili da parte di coloro che adottano micio e fido, che di fatto prendendo il cognome del loro compagno umano diventano parte integrante della famiglia». Confesso che l'idea dell'Aidaa è intrigante e degna di considerazione, più per il valore d'immagine che di concretezza. L'anagrafe nazionale canina è miseramente fallita, come quella equina, mentre quella felina non è neanche iniziata. È pensabile che l'ufficiale giudiziario vada a cercare Rossi Silvestro in Via Verdi 56 a Rho? E in tal caso, siamo sicuri che Silvestro desideri ricevere l'ingiunzione di Equitalia o vorrà rimanere nel suo solaio, protetto dalla privacy? |
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GIORNALE DI BRESCIA Cercansi volontari per i Bufo Bufo Un appello per trovare volontari disposti a proteggere i rospi Bufo Bufo dai rischi che corrono attraversando la Sp Iseo-Capriolo, vicino al distributore Tamoil tra Clusane e Paratico: con le piogge di questi giorni è iniziata l'annuale migrazione dei Bufo Bufo dal Monte Alto alle sponde del Lago d'Iseo. |
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OGGI NOTIZIE Cinghiali radioattivi: allarme esteso ad altri animali e piante Monferrato (Alessandria) – I controlli sulla radioattività dei cinghiali, partiti dalla Valsesia, si sono estesi anche nelle provincie di Cuneo, Asti, Verbano-Cusio-Ossola e Alessandria. |
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NEL CUORE.ORG IL FALO' DELLE VANITA': DA LUNEDI' ADDIO AI TEST SU ANIMALI PER PRODURRE COSMETICI Finalmente ci siamo. Il divieto dei test dei prodotti cosmetici sugli animali scatta da lunedì 11 marzo e, entro l'estate, tutte le aziende produttrici saranno obbligate a dare informazioni più dettagliate sulle etichette sulla data di scadenza e sull'eventuale presenza di ingredienti "nano", cioè di dimensioni inferiori ai 100 micron. "E' un passo avanti di importanza storica", commenta l'on. Michela Vittoria Brambilla. |
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NEL CUORE.ORG LO STUDIO: "PER SALVARE I LEONI IN AFRICA SERVONO PARCHI PROTETTI" Le recinzioni come unica strategia possibile per salvare dall'estinzione i leoni in Africa. Lo rivela un nuovo studio dell'australiana Charles Darwin University pubblicato sulla rivista Ecology Letters. E' stato dimostrato che gli esemplari che vivono nelle riserve recintate e protette, come il Kruger National Park, hanno maggiori possibilità di sopravvivere e riprodursi serenamente rispetto a quelli che vivono in libertà, ridotti dal punto di vista numerico per via della presenza sempre più invasiva dell'uomo nei loro habitat naturali. |
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IL CORRIERE Cina: 900 maiali su fiume Shanghai ROMA – Oltre novecento maiali morti che galleggiano su un fiume vicino Shanghai. La notizia, riportata dalla Bbc, ha messo in allarme la popolazione della metropoli cinese e spinto le autorita’ ad aprire un’inchiesta per scoprire se gli animali siano stati gettati nel fiume o siano morti per un’epidemia. Nel frattempo sono state prese misure per monitorare la qualita’ dell’acqua del fiume, fonte di acqua potabile per gli abitanti di Shanghai. |
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BRESCIA OGGI Cina/ Migliaia di carcasse di maiale nel fiume di Shanghai Shanghai - Sono ormai quasi 3mila le carcasse di maiali, di tutte le età e dimensioni, ripescate nel grande fiume che attraversa Shanghai, l'Huangpu. Le autorità sanitarie credono che gli animali siano stati gettati nel fiume dagli allevatori della provincia di Zhejiang, dopo essere deceduti per qualche malattia non precisata. Gli abitanti della megalopoli, 23 milioni di persone, chiedono con sempre maggiore insistenza chiarimenti sulla situazione, poiché le acque del fiume sono la fonte di acqua potabile di Shanghai. "E' ancora potabile l'acqua in cui galleggiano centinaia di carcasse di animali?", chiede Liu Wanqing, un abitante di Shanghai citato dal giornale China Daily. "Il governo deve condurre un'inchiesta dettagliata e fornire delle risposte". Dopo aver raccolto diversi campioni di acqua dall'Huangpu, il governo di Shanghai ha affermato che i risultati ottenuti sono "normali". |
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LUCCA IN DIRETTA Quattro cani morti avvelenati, controlli all'ex Balilla Lucca - Quattro cani morti in pochi giorni dopo una passeggiata con i loro padroni nei prati dell'ex campo Balilla, forse uccisi da esche velenose lasciate da qualcuno. E' per questo che è scattato un primo sopralluogo del Nucleo Cinofilo Antiveleno delle Guardie Ecozoofile dell'Anpana di Lucca per cercare riscontri all'ipotesi. Gli animali deceduti, infatti, erano stati portati dai loro padroni proprio presso il Campo Balilla per la consueta passeggiata pomeridiana ma, poco dopo, avevano mostrato evidenti sintomi di avvelenamento. I veterinari che li hanno avuti in cura, però, malgrado il sollecito intervento, non sono riusciti a salvarli. Sempre secondo i veterinari si tratterebbe di avvelenamento sicuramente non da topicida. Le Guardie Ecozoofile Anpana di Lucca hanno ritenuto, avvertita la Questura e il Comando Provinciale Carabinieri di Lucca, anche in condizioni meteo non buone, di intervenire rapidamente per effettuare un sopralluogo delle zone eventualmente contaminate e procedere con una bonifica. La conduttrice Vittoriana Fruzzetti, con il beagle Royal Cascade, supportata dall'agente Francesca Cherchi e dal comandante regionale Anpana Toscana Igor Marcheschi, hanno monitorato il perimetro indicato senza comunque individuare, fortunatamente e per il momento, alcuna esca avvelenata o materiale ritenuto interessante per le indagini. Nei prossimi giorni, comunque, pattuglie in borghese del nucleo cinofilo antiveleno Anpana di Lucca, vigileranno sulla zona con animali addestrati del loro Nucleo Cinofilo Antiveleno. Il Comandante Provinciale Anpana Lucca Laura Galleni, informa la cittadinanza che, in caso di ritrovamento di materiale ritenuto sospetto nella zona di Campo Balilla, è necessario contattare immediatamente l'Anpana al n. 338/5476664, alla e-mail [email protected]oppure avvisare immediatamente le forze dell'ordine. |
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GEA PRESS Balestrate (PA) – il mistero del cane morto e “tosato” Un cane, legato alle zampe posteriori e forse così ucciso. A prescindere se qualcuno lo ha legato ancora vivo oppure già morto, sul corpo del povero cane erano visibili le tracce di bruciature. Forse uno smaltimento illecito non riuscito, ma quello che rimane difficile da capire è il perchè qualcuno abbia poi tentato di “tosarlo” sul collo. |
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NEL CUORE.ORG FIUMICINO, SOTTO SEQUESTRO 51 CAGNOLINI IN ARRIVO DALL'UNGHERIA Un altro colpo al traffico di cuccioli provenienti dall'Est Europa. L'Enpa fa sapere che è stato convalidato il sequestro di 51 cani realizzato venerdì scorso dal Corpo forestale dello Stato in un negozio di Fiumicino. |
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AGEN PARL ANIMALI: CORPO FORESTALE-ENPA, SEQUESTRO DI 51 CANI IMPORTATI ILLEGALMENTE DALL’EST EUROPA Roma - "Giunge come un altro colpo inferto al traffico di cuccioli provenienti dall’est Europa, la convalida del sequestro di 51 cani effettuato venerdì scorso dal Corpo forestale dello Stato presso un negozio di Fiumicino. I piccoli quadrupedi, tra loro un lungo elenco di razze (Chihuahua, Bulldog inglese e francese, Barboncino, Pechinese, Shitzu, West Highland, Carlino, Bassotto, Cavalier King, Spitz, Yorkshire), erano stati importati dall’Ungheria pur avendo un’età di gran lunga inferiore a quella consentita e difforme da quella registrata sui passaporti. Gli esemplari, infatti, avevano tutti un’età compresa tra i 2 mesi e i 2 mesi e mezzo, mentre la legge stabilisce che i cuccioli di cane possono essere importati se hanno almeno 3 mesi e 3 settimane. L’operazione, particolarmente tempestiva in quanto eseguita il giorno stesso che i cuccioli erano pervenuti presso il negozio d’animali, è stata condotta dal personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali in collaborazione con le guardie zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali – Nucleo di Roma. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria competente per importazione illegale, frode in commercio e falso ideologico. I cuccioli sono stati sottoposti ad accertamenti sia da parte del veterinario intervenuto a fianco dei Forestali e dell’ENPA, in qualità di ausiliario di polizia giudiziaria, che da parte del servizio veterinario dell’ASL territorialmente competente". Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa del Corpo Forestale |
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AGEN PARL CUCCIOLI: CONVALIDATO IL SEQUESTRO DI 51 CANI IMPORTATI ILLEGALMENTE DALL’EST Roma – Giunge come un altro colpo inferto al traffico di cuccioli provenienti dall’est Europa, la convalida del sequestro di 51 cani effettuato venerdì scorso dal Corpo forestale dello Stato presso un negozio di Fiumicino. |
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CORRIERE DELLE ALPI Zuffa fra tre cani: uno non si trova di Gigi Sosso BELLUNO. Attenti ai cani, Una zuffa a quattro zampe, a mezzogiorno, a fianco di Palazzo Rosso. Pieno centro, in una tarda domenica mattina. Ma hanno dovuto per forza partecipare alla violenta discussione anche i rispettivi, preoccupatissimi padroni. Se non altro per provare a calmare i cani e riportarli a cuccia. Una delle bestiole si è anche persa in giro per la città, dopo essere scappata in preda ad un grande spavento. Era appena stata azzannata da un cane più grande di colore nero, mentre il terzo, un husky o almeno qualcosa di molto simile veniva trattenuto a terra con la forza, addosso alla sede comunale. I tre animali si sono incrociati all’altezza del passaggio pedonale che porta giù, al parcheggio di Lambioi, ed è scoppiato un mezzo finimondo, tra zampate, morsi e grida di aiuto degli umani. |
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NEL CUORE.ORG BLITZ DELL'ALF IN TOSCANA: PRESO IN FRANCIA L'ULTIMO RICERCATO Caso chiuso. La polizia francese ha arrestato nella notte, a Parigi, Luca Bonvicini, 41 anni, di Reggio Emilia, ritenuto responsabile, insieme a Filippo Serlupi d'Ongran e Lorenzo Oggioni (già catturati) di alcuni attentati incendiari con finalità di terrorismo negli ultimi mesi del 2012 ai danni di aziende impiegate nella lavorazione o trasformazione di latticini o carni animali, compiuti in Toscana e rivendicati con la sigla Alf (Animal liberation front). |
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MESSAGGERO VENETO “Liberano” 30 galli nel bosco e poi fuggono Sigfrido Cescut BUDOIA - Dei tanti incontri che si possono fare in montagna, Luciano Zambon, appassionato escursionista, ne ha fatto uno davvero strano. Due chilometri oltre lo chalet di Dardago, sopra la Valle dell’Artugna, in località Pissol, a circa 600 metri di quota, mentre rientrava da una delle sue passeggiate mattutine, Zambon si è imbattuto in trenta galli d’allevamento che becchettavano l’erba, ai lati di una vecchia carrareccia. Assieme a quei volatili da cortile, c’erano due conigli, sempre a lato della strada da tempo dissestata e, poco più sotto, giaceva un grosso tacchino bianco morto, probabilmente dopo essere stato aggredito dalle volpi. Quanta razzia abbiano fatto queste ultime, fra quegli animali domestici, probabilmente abbandonati da qualcuno, non è possibile dirlo. Qualsiasi congettura può essere fatta su quei galli: trenta quando li ha visti Luciano Zambon, ma non si sa quanti potevano essere in origine. Il posto ben si presta per abbandonare degli animali da cortile. Superato il ristotrante Chalet di Dardago, si continua a salire lungo una stretta strada di montagna, superando una sbarra, peraltro sempre aperta. Dopo circa un chilometro e mezzo, finisce l’asfalto e si può avanzare con un automezzo ancora per alcune centinaio di metri sullo sterrato che la natura sta rendendo impraticabile, pieno di buche, fino alla località Pissol, dove ancora si trovano i galli e i conigli. Quella strada era stata aperta negli anni Sessanta per realizzare una speculazione immobiliare: la cosiddetta Venezia delle nevi da costruire fra il Monte Corner e il Col Sauc. È difficile prevedere oggi quanti galli siano rimasti, o quanti se ne potranno trovare domani. Tutta la Valle dell’Artugna, e la montagna circostante, ospitano una variegata fauna selvatica che comprende anche le volpi. A ogni buon conto, Luciano Zambon ha informato i carabinieri di Polcenigo e le guardie forestali di Aviano del suo strano incontro mattutino con galli, conigli e tacchino. L’abbandono degli animali domestici è sempre un atto disdicevole. In questo caso, bisognerebbe capirne il motivo e a chi appartenessero in origine. A prima vista qualche gallo appare un po’ spennacchiato, ma solo un veterinario potrebbe stabilire se quei volatili, e i conigli che brucano lungo la carrareccia, siano sani o ammalati e, nella seconda eventuale ipotesi, capire di cosa soffrono. |
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MEDICINA LIVE Autismo: bambini meno aggressivi grazie ai cani In caso di autismo, l’interazione tra cane e bambino potrebbe portare quest’ultimo ad essere meno ansioso ed aggressivo e più socievole con terze persone. Lo sostiene uno studio condotto dall’ISS, pubblicato sulla rivista di settore Journal of Alternative and Complementary Medicine. |
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SPESA DUEPUNTOZERO Scattano le nuove norme sui cosmetici in Europa (niente più test sugli animali) Quello entrato in vigore oggi, voluto dall’Unione Europea, è un divieto che farà felici molti abituali consumatori di prodotti cosmetici. Sarà infatti vietato vendere nei paesi di tutta l’UE cosmetici testati sugli animali. A confermarlo la stessa Commissione Europea, che ribadisce “il suo impegno a rispettare il termine fissato dal Consiglio e dal Parlamento nel 2003 e spiega come intenda continuare a sostenere la ricerca e l’innovazione in questo settore promuovendo al contempo il benessere degli animali in tutto il mondo”. “L’entrata in vigore odierna del divieto completo di commercializzazione – commenta il Commissario europeo responsabile per la Salute e la politica dei consumatori, Tonio Borg – costituisce un segnale importante del valore che l'Europa attribuisce al benessere degli animali”. |
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AGEN PARL WWF: BUONE NOTIZIE PER GLI SQUALI Milano - "Gli Stati Parte della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) hanno approvato oggi una migliore protezione per tre specie di squali, innalzandone il livello di protezione e inserendoli nell’Appendice II, ciò al fine di potere più seriamente monitorare e regolamentare il commercio di questi animali ed in particolare delle pinne di pescecane e della loro carne. "Questo è un momento di svolta importante per al conservazione anche delle specie marine che dimostra come i Governi impegnati nella corretta applicazione e nella promozione della CITES sono a favore di una pesca sostenibile e sono preoccupati per l’eccessivo sfruttamento degli squali per uso commerciale e delle specie marine in generale. La decisione di oggi servir&agra ve; a rallentare e a cercare di porre un controllo al frenetico sovrasfruttamento degli squali che li sta spingendo sull'orlo del collasso, stock di intere popolazioni sono oramai ridotti e sull’orlo dell’estinzione. Tale inserimento in CITES è una opportunità per impedire che si continui ad alimentare il mercato di questi prodotti e si aumenti il controllo di un mercato sempre più spinto. Regolamentare il commercio di specie marine come gli squali, che si trovano ad affrontare pressioni commerciali senza precedenti, è la chiave per salvarli e garantire ai nostri oceani di poter contribuire alla sicurezza alimentare e di rimanere sani e produttivi. I governi oggi hanno seguito le migliori indicazioni scientifiche per prendere decisioni sullo sfruttamento dei mari e ci auguriamo che proseguano su questa strada, che assumano decisioni importanti e necessarie sulla introduzione di specie dal mare e si faccia chiarezza anche su posizioni non semp re chiare come quella dell’Italia che alla CITES di Bangkok non ha ancora fatto capire quale sia la sua vera posizione. Incoraggiamo i governi a proseguire su queste decisione e non riaprire il dibattito o metteranno a rischio questa vittoria" ha detto Massimiliano Rocco responsabile Specie, TRAFFIC e Foreste del WWF Italia. Come prevedono le procedure CITES della Conferenza infatti ciò che è stato deciso e approvato oggi potrebbe essere rimesso in discussione, pertanto tutte le questioni legate agli squali potrebbero essere messe in discussione prima fine della conferenza CITES prevista per giovedi". |
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WALL STREET Gli ambientalisti contro la zuppa di pinne di squalo, Cites chiede più tutele Roma - Sono 38 milioni gli squali che vengono uccisi ogni anno per ottenere 1,7 milioni di tonnellate di pinne, ingrediente principale di una delle ricette più tradizionali della cucina cinese, la zuppa di pinne di pescecane. Irrinunciabile nei banchetti cerimoniali asiatici, da mettere invece al bando per gli ambientalisti e per le nuove generazioni di consumatori cinesi, sempre più preoccupati dall'impatto ambientale causato da questa pratica. Sulla questione si sono accesi i riflettori della Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, la cui riunione è in corso a Bangkok. Due terzi dei votanti (il 68%) si è espresso a favore dell'inclusione dello squalo pinna bianca nell'appendice II della Convenzione, che richiede, per il commercio di questa specie, la certificazione di sostenibilità. Con Cina e Giappone contrari, invece, ad aumentare le tutele. Ora, i Paesi membri della Cites hanno a disposizione 18 mesi per adeguarsi alle nuove disposizioni commerciali. La zuppa di pinne di squalo è stata a lungo considerata un piatto esclusivo e costoso, ma la sua popolarità è cresciuta di pari passo con l'aumento del numero di cinesi benestanti, fino a diventare un business multi miliardario: oggi un kg di pinne di squalo essiccate arriva può costare più di 600 dollari. Per procurarsi l'ingrediente di base, i pescecani vengono pescati, privati delle pinne e poi rigettati in mare dove muoiono dissanguati o per mancanza di ossigeno. E' il destino di milioni di squali l'anno, animali che impiegano anni per raggiungere la maturità sessuale e, quindi, per potersi riprodurre. Insomma, tra la pressione eccessiva esercitata della pesca e il basso tasso di riproduzione, gli squali non riescono a riprodursi sufficientemente e il risultato è che tutte le 14 specie di squalo soggette a commercio sono a rischio sopravvivenza, un rischio che minaccia l'intero ecosistema con conseguenze non prevedibili. Attualmente ci sono solo due impegni giuridicamente vincolanti che disciplinano la pesca degli squali, sia per la carne sia per le pinne: la Cites e la Convenzione sulle specie migratorie. Insieme, hanno stilato un elenco di sole tre specie di squali a rischio estinzione: lo squalo elefante, lo squalo balena e lo squalo bianco. La speranza degli ambientalisti è che la Cites a Bangkok decida di includere in questa lista anche lo squalo oceanico pinna bianca, lo squalo smeriglio, le tre specie di squalo martello e tutte le specie di manta. Secondo una ricerca dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, la pesca dello squalo pinna bianca per i l commercio delle sue pinne ha causato un calo della presenza della specie tra il 70 e il 93% in diversi territori. Questa specie è una delle 5 che sono state prese in considerazione per l'inclusione nell'appendice II che richiede, per il commercio degli animali, la certificazione di sostenibilità. Anche lo squalo martello è stato incluso nell'appendice con il 70% dei voti. Anche in questo caso, la specie è fortemente minacciata dalla pesca che punta alle pinne dell'animale, con una riduzione dell'animale, in alcune zone, dell'80-90%. |
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NEL CUORE.ORG GIAPPONE, "STOP ALLA CACCIA ALLE BALENE PER QUESTA STAGIONE" Il Giappone avrebbe detto basta definitivamente alla caccia "scientifica" alle balene per questa stagione. Lo sostengono gli attivisti del gruppo ecologista radicale Sea Shepherd, che ogni estate australe ostacolano con vari mezzi nei mari antartici la flotta baleniera giapponese. Quest'anno, secondo loro, sono state uccise meno di 75 balene su una quota programmata di circa 950. |
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LA ZAMPA.IT Africa, le recinzioni riducono il rischio di estinzione dei leoni Puntare sulle recinzioni, è questa la strategia per salvare dall’estinzione i leoni in Africa, secondo un nuovo studio della Charles Darwin University pubblicato sulla rivista “Ecology Letters”. La ricerca ha dimostrato che i leoni che vivono nelle riserve recintate e protette, come il Kruger National Park, hanno maggiori possibilità di sopravvivere e riprodursi serenamente dei leoni che vivono in libertà, ridotti nei numeri dalla presenza sempre più invasiva dell’uomo nei loro habitat naturali. |
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CAMPAGNA AMICA VENEZIA Cinghiali radioattivi, rischio in Umbria: tutta colpa di Chernobyl Chernobyl non smette di fare paura. A 27 anni dal disastro causato dallo scoppio del reattore 4 della centrale nucleare, è stato proprio il Cesio 137 portato dal vento dalla lontana Bielorussia a contaminare le carni dei cinghiali della Valsesia, risultate positive ai controlli dell’Istituto Zooprofilattico di Torino. |
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LA SENTINELLA Cinghiali radioattivi, timori anche nelle Valli Orco e Soana CERESOLE (TO) - Della nube di Chernobyl e delle sue conseguenze, nelle valli Orco e Soana, ormai, non ne parlava più nessuno. A riportarla alla ribalta in questi giorni sono stati i cinghiali radioattivi della Valsesia. Il ritrovamento di alte dosi di cesio 137, nelle viscere dei capi abbattuti dai cacciatori in quella zona, ha innescato una certa apprensione anche in queste valli. Qui la popolazione pareva aver rimosso la paura di quel lontano 1986, quando era venuta a sapere che la nube formatasi dallo scoppio di una centrale nucleare distante migliaia di chilometri aveva scaricato, grazie ad una pioggia battente, una consistente dose di sostanze radioattive proprio in questa parte delle Alpi. Ora, dopo quasi trent’anni, i valligiani si chiedono quanto sia ancora alto il livello di inquinamento e temono che anche qui siano radioattivi i cinghiali e magari altri animali,nonché vari vegetali come mirtilli, funghi, tuberi, patate In effetti, se sarà confermato che la contaminazione in Valsesia è proprio una conseguenza di Chernobyl, ci sono probabilità che si trovi del cesio 137 anche nei cinghiali delle valli canavesane, compresi quelli abbattuti dai guardaparco, nell’ambito dei piani di contenimento nel Parco nazionale Gran Paradiso. «Non possiamo escluderlo,visto il genere di alimentazione di questi animali – afferma Bruno Bassano, responsabile del servizio sanitario del parco – noi non abbiamo dati in quanto non effettuiamo questo tipo di controlli, di competenza degli organismi regionali, Arpa e istituzioni universitarie, i quali, ora, prevedibilmente, monitoreranno tutte le valli e con cui siamo pienamente disponibili a collaborare». |
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LA STAMPA Cinghiali al cesio, entro tre settimane gli esiti dei primi controlli Maria Cuscela Si allargano i controlli sugli animali selvatici dopo i 27 cinghiali contaminati dal cesio 137 abbattuti in Valsesia durante la scorsa stagione di caccia.Nel Monferrato astigiano l'Asl ha disposto controlli non solo sugli ungulati, ma anche su lepri, caprioli, funghi, tartufi e mirtilli. Allerta anche nelle zone confinanti come il Vco (oltre 1400 cinghiali abbattuti nel 2012) e nel Novarese dove gli abbattimenti annui si aggirano tra i 1200 e i 1500 capi. Ma in generale sono tutto il Piemonte e la Valle d'Aosta ad essere interessati dai controlli disposti dall'Arpa in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico. «In tre settimane si dovrebbe sapere se la contaminazione da cesio 137 rilevata in Valsesia è limitata solo a quell'area oppure è estesa ad altre zone del Piemonte», dice Maria Caramelli, direttrice dello Zooprofilattico dove c'è stata una riunione per stabilire il calendario di verifiche che riguarderanno non solo gli animali, ma anche latte e formaggi. |
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AIOL.IT Le agenzie dell’UE forniranno consulenza sui rischi derivanti dal fenilbutazone nella carne equina La Commissione europea ha chiesto all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) di eseguire una valutazione congiunta dei rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di residui del farmaco antinfiammatorio fenilbutazone nella carne di cavallo. La richiesta fa seguito alla recente individuazione di prodotti a base di carne bovina adulterati con carne equina e al rinvenimento di fenilbutazone, noto anche come “Bute”, in un piccolo numero di carcasse equine destinate alla filiera alimentare. |
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IL GIORNALE DI VICENZA Parco Querini invaso dalle nutrie Giulia Guglielmi VICENZA. L'assessore all'Ambiente Antonio Dalla Pozza le definisce, con una punta d'ironia, «un regalo dell'alluvione del 2010». E il gentile presente porta le sembianze, non così gradite, di una nutria. Che una proprio non è, visto che almeno da un paio d'anni si sono insediati al parco Querini numerosi esemplari. I roditori, infatti, hanno preso dimora nell'isolotto sul quale campeggia il tempietto costruito da Antonio Piovene. Uno spazio sul quale, negli anni, eravamo abituati ad ammirare cigni, anatre e pavoni, anziché nutrie. Le quali, anche per costituzione di comportamento, dettano supremazia territoriale al posto delle anatre, brucando erba qua e là e non risparmiandosi inseguimenti a discapito dei poveri pennuti. Tanto che se sono state inserite nell'elenco delle cento specie invasive più dannose al mondo, un motivo c'è. «Purtroppo - spiega Dalla Pozza - la competenza in materia d'interventi è provinciale. È un'assurdità, ma noi non possiamo toccarle». Una problematica che l'Amministrazione comunale ha già gestito lo scorso anno, rivolgendosi per l'appunto alla polizia provinciale. «Nel 2012 - spiega Dalla Pozza - abbiamo richiesto due interventi che si sono conclusi con il prelevamento di qualche decina di esemplari. Il problema è che la nutria è un animale difficile da stanare e da catturare, oltre al fatto che si riproduce con una velocità supersonica». Il punto, però, non è solo questo: «Abbiamo anche avuto diretta visione - osserva Dalla Pozza - di persone che davano da mangiare a questi roditori. L'invito, quindi, è quello di non dare da mangiare agli animali del parco. Perché anche il solo gettare pezzi di pane alle anatre, implica dar da mangiare anche alle nutrie che non sono certo una specie autoctona. I visitatori non devono temere per gli altri animali, perché a loro provvede il personale del parco». |
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NEXTME Clonazione, quei 600 topi clonati in Giappone Francesca Mancuso La pecora Dolly ne è stata un esempio. Ma in Giappone un topo è stato clonato per ben 26 generazioni, ossia circa 600 volte. L'ultima frontiera della clonazione è quella in serie, come è accaduto presso il Centro Riken per la biologia dello sviluppo. Qui un team di scienziati guidato da Teruhiko Wakayama ha clonato un topo attraverso le sue cellule somatiche. Un numero illimitato di cloni di animali può infatti essere generato da tali cellule somatiche. Fino a qualche anno fa, una simile affermazione sarebbe appartenuta al regno della fantascienza, ma oggi è realtà, per via dei passi avanti compiuti dalla micromanipolazione, che permette ai ricercatori d i lavorare con le singole cellule e con i loro nuclei. |
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ALTO ADIGE Un giardino pieno di farfalle Ecco come attirarle e aiutarle di Martina Capovin BOLZANO - Il calendario conferma: pochi giorni e la primavera avrà ufficialmente inizio. Un paio di settimane è non inizierà solo il periodo della muta del pelo per gli amici micio e bau, ma sarà anche tempo di iniziare a ornare balconi e giardini. E perché non riempirli, oltre che di piante e fiori, anche di farfalle? Se si è interessati a vedere svolazzare questi coloratissimi animali nel proprio verde di casa, ci sono alcuni accorgimenti da seguire: che piante scegliere? Come curare farfalle e pupe? Per prima cosa, bisogna capire che scegliendo di avere un balcone o giardino pieno di colori e vita si aiuteranno soprattutto le farfalle. La diminuzione dei prati naturali nelle nostre città hanno reso la vita per imenotteri, uccellini e piccola fauna selvatica piuttosto complicata. Minacciate da pesticidi e inquinamento le farfalle saranno bene felici d i venire a vivere nella vostra oasi verde. Attirarle non sarà affatto complicato. Colori e profumi dei fiori hanno un preciso scopo e valore per loro: alcune preferiranno il rosso porpora, altre il giallo ed il blu. Non avendo un olfatto su cui contare come lo intendiamo noi, finchè non si posano sul fiore non sanno se questo avrà il nettare che desiderano oppure no. In ogni caso sono attirate da grandi fiori colorati, esposti in pieno sole. Per sapere quali siano i migliori da piantare è importante sapere quali sono le specie di farfalle adulte che trovano nella propria zone, così da scegliere al meglio e farle arrivare, nutrire e depositare le uova. I più amati sono proprio i fiori con più nettare quindi è il caso di scegliere piante con la fioritura più lunga possibile. Solitamente rose, gerani, gigli, petunie, girasoli, mirtilli, lillà e violette vanno benissimo. Più saranno le specie immesse nel v ostro spazio e più saranno le diverse farfalle che vi giungeranno. Non dovranno mancare però la Buddleja, chiamato anche albero delle farfalle, e delle pietre sulle quali le bestioline si potranno posare per prendere il sole. Importante oltretutto “condire” i fiori piantati con alcuni cespugli, a esempio finocchio, prezzemolo o aneto, che possano fungere da riparo e di cui possano cibarsi le pupe. Ultimo consiglio per attirare le colorate farfalle verso di voi: fate bollire una piccola quantità d’acqua (due o tre bicchieri) e aggiungete qualche cucchiaio di zucchero. Quando il composto si sarà raffreddato immergeteci un tovagliolo che poi potrete posizionare tra le piante in giardino: le piccole bestioline colorate arriveranno a bizzeffe. |
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GEA PRESS Castel Sant’Angelo (RI) – grosso cane forse legato ad un peso e gettato nel lago Il corpo del povero cane è stato trovato durante un normale servizio di controllo del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Antrodoco. |
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LA PROVINCIA DI COMO Cani avvelenati ad Arosio
AROSIO (CO) Solo fra un mese si potrà dare un nome alla sostanza che ha avvelenato, la scorsa settimana, alcuni cani nell'area appositamente adibita al loro passeggio ad Arosio, nei pressi del cimitero. |
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LA NUOVA FERRARA Cane avvelenato, parco dei bimbi chiuso Allarme e preoccupazione serpeggiano tra i proprietari di cani di Codigoro che frequentano l’area verde di via Piemonte, di recente demonimata “Parco dei Bimbi nati nel 2011” e quella di via Liguria vicino al centro socio-riabilitativo “Il Faro”. A seguito di una segnalazione pervenuta ieri mattina alla polizia provinciale, che per competenza ha investito del problema la municipale di Codigoro, sono state segnalate diverse morti sospette avvenute qualche tempo fa di alcuni cani nell’area di via Liguria. Da ultimo, ieri, un cane è stato sottoposto a cure presso un veterinario, dopo aver ingoiato un boccone di prosciutto crudo. Per precauzione e per evitare rischi di ulteriori possibili avvelenamenti d i cani, l’area a rischio è stata delimitata, e il “Parco dei Bimbi” di Codigoro è stato chiuso. Sono in corso accertamenti veterinari e ad opera delle strutture medico- veterinarie per definire eventuali concreti rischi e l’effettiva presenza di sostanze velenose nell’area. |
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CORRIERE DI VITERBO "Bisogna evitare una strage di gatti come avvenne nel 1991" Viterbo - Bisogna evitare una strage felina. Si può sintetizzare in questa frase l’appello che viene lanciato, con una lettera aperta dalla signora Vanda Meraviglia. La donna, residente in località Infernaccio, dove negli ultimi giorni ci sarebbero stati dei casi di avvelenamento proprio a danno di alcuni gatti. |
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CORRIERE ROMAGNA La Forestale da ieri sta scavando fosse nei terreni usati dagli allevatori indagati per maltrattamento e morte di animali Trovate le carcasse dei cavalli BELLARIA IGEA M. (RN) Nuovi guai in vista per i due allevatori di cavalli santarcangiolesi (padre e figlio), indagati dalla procura della Repubblica per maltrattamento, abbandono e morte di animali. Gli uomini della Forestale, infatti, da ieri stanno scavando buche in diversi terreni che negli anni i due hanno usato per la loro attività. Obiettivo: trovare le fosse comuni dove gli allevatori avrebbero nascosto le carcasse di cavalli morti a causa delle pessime condizioni in cui erano costretti a vivere. Sono tanti gli animali di cui non si ha traccia: nei registri risultano infatti intestatari di 35 cavalli. Una caccia resa difficoltosa dalla pioggia e che al momento, secondo quanto si è potuto appurare, ha permesso di recuperare parte di scheletri di due equini; ma secondo le informazioni in mano alla Forestale le forse, sparse in un raggio di pochi chilometri dal maneggio sequestrato, potrebbero essere almeno una decina. Le scatole craniche sfondate fanno pensare che la loro morte sia stata tutt’altro che accidentale. Tempo permettendo oggi se ne dovrebbe sapere molto di più, anche perchè gli scavi sono “mirati”: la Forestale, infatti, è in possesso di una mappa dettagliata del “cimitero” che sta affiorando disegnata con le segnalazioni di molti cittadini. |
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IL RESTO DEL CARLINO Sono sei le carcasse di cavalli trovate alla scuderia 'lager' Rimini - Hanno scavato per alcuni giorni i militari della Forestale e hanno hanno dissotterrato le carcasse di sei cavalli morti da almeno tre anni nella fattoria lager di Santarcangelo, la fattoria dove la scorsa settimana erano stati trovati una decina di cavalli e capre lasciati quasi morire di fame e di stenti. Il pm Davide Ercolani, a fine febbraio, aveva infatti ottenuto il sequestro dei 10 equini superstiti per tentare di salvarli. Nel frattempo ha avviato un'indagine nei confronti dei gestori, padre e figlio residenti a Santarcangelo di 52 e 23 anni, titolari dell'azienda agricola: l'ipotesi di reato nei loro confronti è maltrattamento, abbandono e morte di animali. Gli scavi fatti a Santarcangelo dalla Forestale di Rimini si sono conclusi grazie ad alcune testimonianze che hanno permesso di individuare d ove potevano essere stati sotterrati gli animali morti. Le carcasse sono state trovate in un campo, vicino ad un altro maneggio precedentemente utilizzato dai due allevatori. I resti dei cavalli in alcuni casi erano chiusi in sacchi di iuta. La Forestale ha quindi allertato le autorità di polizia veterinaria e di igiene ambientale e ha posto sotto sequestro i resti degli equini.
http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=55584
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LA REPUBBLICA Fattoria lager nel Riminese, trovati i resti di sei cavalli Nell'azienda agricola erano già stati trovati alcune bestie lasciate quasi morire di fame e di stenti. I titolari sono accusati di maltrattamento, abbandono e morte di animali |
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NEL CUORE.ORG BLITZ NEL RIMINESE: SEI CARCASSE DI CAVALLI TROVATE SOTTO TERRA Carcasse di sei cavalli morti da almeno tre anni in una fattoria "lager" a Santarcangelo di Romagna (Rimini). Le hanno dissotterate i militari del Corpo forestale dello Stato in una fattoria, dove erano stati già trovati una decina di cavalli e capre, lasciati quasi morire di fame e stenti. |
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LA PROVINCIA PAVESE Si ribalta camion carico di cavalli, pompieri in azione Il camion carico di cavalli ha rischiato di ribaltarsi: a salvare gli animali sono stati i vigili del fuoco di Voghera. E’ accaduto alle 21 di ieri, domenica. Un camion che trasportava una decina di cavalli aveva appena lasciato il ranch di via Morato, dove c’era stata una manifestazione. Il camionista non conosceva bene la strada stretta ed è finito con una ruota posteriore nel fosso. Il camion si è mezzo ribaltato. A portare fuori i cavalli sono stati i pompieri, che poi hanno raddrizzato il camion con un grosso muletto montacarichi. I pompieri hanno lavorato fino alle 23. |
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ALTO ADIGE Abbandona il cane, multato di 300 euro MILLAN (BZ). Un gesto insensibile quanto deplorevole quello messo in atto ieri pomeriggio a Millan ai danni di un innocente quattrozampe, legato ad un corrimano e abbandonato lungo via Sarnes per quasi tutto il giorno. Si tratta di un piccolo “volpino” di taglia media, maschio, dall'età apparente di circa 4 o 5 anni, ben tenuto e amichevole. Se non fosse stato per l'intervento di una cittadina domiciliata nelle vicinanze infatti, il povero cane sarebbe rimasto lì per tutta la notte e chissà quanto altro tempo. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio poco prima delle 17, “qualcuno” ha legato il povero animale alla ringhiera di un passamano pedonale con un laccio da tenda, nelle vicinanze della gelateria “Hofer” di via Sarnes, allontanandosi subito dopo. L'animale, lasciato solo senza cibo né acqua, è stato avvistato più volte da pedoni ed automobilisti in transito ma nessuno fino a sera è tornato a riprenderlo. Così, una donna che abita da quelle parti è arrivata in suo aiuto e lo ha sfamato. La bestiola era a digiuno e disidratato ma nel contempo si è dimostrato docile e si è fatto avvicinare senza alcun problema. Non avendo alcun tipo di collare con un indirizzo o un recapito telefonico, la donna ha chiamato la polizia municipale che di seguito ha allertato l'accalappiacani di Bolzano che in tarda serata è venuto a prenderlo per portarlo alla Sill, il canile comunale di Bolzano. Qui, la svolta, perché è il piccolo animale al canile non è mai arrivato proprio grazie al suo chip di riconoscimento. Tutti gli accalappiacani infatti, sono in possesso di un lettore di questo chip così da poter riconsegnare gli animali trovati al legittimo proprietario. Tutto questo però, non prima di una salata multa da 300 euro al proprietario per mancata custodia di animale. |
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CORRIERE DELLA SERA L'OPERAZIONE DEL Cfs CASERTA – Blitz e salvataggio di 120 animali di specie in via d’estinzione a Castel Volturno. Il personale della stazione Forestale ha infatti provveduto a sequestrare da una struttura senza autorizzazione gli esemplari protetti. Gli agenti, con il supporto tecnico/specialistico dell’Asl di Caserta e della polizia locale ha ispezionato una struttura in cui erano presenti gli animali, quasi tutti uccelli di protette dalla Convenzione di Washington. Dagli accertamenti è emersa la mancanza dei permessi per la detenzione degli animali, da cui il sequestro cautelativo. L’operazione rientra in una serie di controlli presso commercianti, privati, e siti web, per scongiurare il fenomeno della compravendita illegale di specie protette. |
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CORRIERE DELLA SERA Aprirà al Bioparco di Roma all'inizio dell'estate Carlotta Clerici Gli orsi torturati per estrarre le bile. La strage dei rinoceronti massacrati per la polvere contenuta nei loro corni. Sono due esempi dei crimini contro il pianeta che verranno spiegati nel Museo permanente del crimine ambientale, pronto a debuttare all’interno del Bioparco di Roma all’inizio dell’estate. Il primo polo museale europeo che esporrà il patrimonio formato dai sequestri dal Corpo forestale. Un tesoro della morte fatto di corpi, pelli, zanne e pezzi di corno, composto da più 70 mila reperti, che verrà usato per insegnare ai bambini il rispetto della vita e le motivazioni che stanno dietro a questi crimini brutali. SEQUESTRI – A pensare di utilizzare in maniera pedagogica il patrimonio dei reperti sequestrati dalla Forestale, il neo presidente del Bioparco Federico Coccia. Veterinario e padre di tre figli che, oltre a prendersi cura degli animali che popolano Villa Borghese, ha deciso di trovare un modo per sensibilizzare il grande pubblico sul commercio illegale della fauna e della flora in via d’estinzione. Facendo costruire all’interno del parco uno spazio espositivo di 600 metri quadro e suddiviso in aree geografiche dove, a partire dall’estate, si potrà vedere il bottino sequestrato dalle numerose operazioni nazionali e internazionali effettuate dagli agenti forestali. PATRIMONIO STATALE – In scena, una parte dei più dei 70 mila reperti conservati in Italia. Tra cui, ad esempio, l’avorio, le pelli, i gusci delle tartarughe, i corni di rinoceronte, i pezzi di corallo e le conchiglie. Ma anche i monili, i souvenir e i medicinali realizzati con parti di piante e animali protetti e tutelati dalla Convenzione internazionale di Washington (Cites). «Generalmente», spiega Coccia, «si tende a nascondere e a conservare questo tipo di reperti, mentre è importante che i bambini sappiano la verità sui crimini che vengono fatti contro gli animali. Capendolo attraverso un percorso educativo e non in maniera scioccante». RUOLO EDUCATIVO – Una comprensione del crimine che può avvenire più facilmente, soprattutto se poco prima si è visto e giocato con gli animali in vita. «Vedere gli stessi animali prima vivi e in buona salute aiuta i bambini a capire i motivi per cui è necessario non fargli del male. E lo scopo per cui il Corpo forestale si batte per fermare il traffico illegale». Operazioni sul campo che i bambini potranno comprendere meglio anche grazie ai video dei recuperi dei reperti, che verranno proiettati all’interno dell’ultima stanza del museo. Un impatto emotivo che, oltre per gli animali, verrà sollecitato anche per i reati botanici. «Nei 17 ettari del Bioparco», conclude Coccia, «ci sono piante secolari. Ed è importante che i bambini capiscano anche quanto sia grande il valore della loro vita». TRAFFICO ILLEGALE – Un amore per la vita che sta al centro delle operazioni del Cites, impiegati a contrastare i traffici che muovono un giro d’affari da oltre 260 miliardi. Inferiore, come guadagni, solo a quello delle droga e delle armi. «Ogni anno», spiega Ciro Lungo, responsabile del servizio Cites della Forestale, «sequestriamo una media di 6 mila reperti e circa 1.300 esemplari vivi». Tra i sequestri, anche i prelievi illegali fatti dalla barriera corallina e le parti di piante, come ad esempio la corteccia del Prunus africana considerata un rimedio per la prostata. «A essere sotto scacco dei traffici mafiosi però», conclude Lungo, «sono soprattutto i grandi animali, come tigri, elefanti e rinoceronti». IL MASSACRO – Tra gli esempi dei crimini che più colpiscono, la strage degli orsi della luna in Tibet. Dove più di 20 mila esemplari sono costretti a vivere in lager chiamati fattorie della bile, con un catetere impiantato nell’intestino per estrarre il liquido considerato prezioso nella medicina cinese e utilizzato come ingrediente base di integratori, shampoo e persino di vini e di bevande. Una tortura straziante che può durare anche tutta la loro vita. Solo i più fortunati, infatti, riescono a uccidersi da soli impazziti dal dolore. Frantumandosi la testa contro le sbarre della gabbia o strappandosi con i denti l’intestino fino a quando il loro cuore cessa di battere. Non se la passano meglio l e tigri, gli squali, i rinoceronti, colpiti dalla superstizione umana che ha visto in alcune parti dei loro corpi il segreto della virilità. Credenze secolari che, nonostante il terzo millennio, continuano a esistere, alimentando la strage di migliaia di animali innocenti FOTO |
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ALTO ADIGE Poligono abusivo a Parcines: sequestrate armi, nei guai i cacciatori PARCINES (BZ). Sorvolando una vecchia cava vicino a Parcines, i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico), coordinati dal comandante Carlo Bellini, hanno notato un’insolita struttura al suo interno. Dopo una serie di verifiche, i militari hanno scoperto che i cacciatori della zona avevano messo in piedi un vero e proprio poligono all’aria aperta, per allenarsi durante il periodo di caccia. Immediatamente, è scattato il sequestro della struttura e il presidente del Jagdverband locale è stato denunciato. |
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DIARIO DEL WEB Squali a rischio estinzione, storico accordo per la loro protezione BANGKOK - La comunità internazionale ha raggiunto un accordo storico per regolamentare il commercio delle cinque specie di squali minacciate a causa delle loro pinne molto pregiate; l'intesa è stata raggiunta nonostante l'opposizione dei paesi preoccupati per la loro industria della pesca. DOVRÀ ESSERE RATIFICATO GIOVEDÌ - I 178 paesi membri della Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione (Cites), riuniti da più di una settimana a Bangkok, ieri hanno raggiunto un accordo per la protezione dello squalo oceanico a pinna bianca (Carcharhinus longimanus), di tre specie di squali martello e dello squalo smeriglio. |
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YAHOO NOTIZIE Abruzzo: da ieri l'orso Bruno e' stato trasferito a Coredo in Val di Non L'Aquila - Un piccolo orso bruno, invece di crescere con l'aiuto della mamma nel cuore della foresta, fu catturato e tenuto in gabbia da un uomo che lo portava nelle fiere, per guadagnare soldi. Gli orsi, come gli altri animali selvatici, non possono essere tenuti da privati. Cosi' il Corpo forestale dello Stato sequestro' l'orso e lo diede in custodia al Parco nazionale d'Abruzzo, al quale poi il Tribunale di Roma lo affido' definitivamente. L'orso, che a quel punto fu Bruno di nome e di fatto, venne accolto nel Centro visite di Pescasseroli perche', essendogli mancate le cure parentali, non era piu' in grado di vivere libero. Bruno, per circa 18 anni e' stato un testimone di eccellenza della propria specie, accogliendo visi tatori e scolaresche, curiose di osservarlo da vicino. Ma la sua storia non era destinata a finire presso il centro visite di Pescasseroli. Infatti, su richiest a della Provincia Autonoma di Trento, ieri mattina Bruno e' partito alla volta di Coredo, localita' della Val di Non. L'operazione di trasferimento, coordinata dal Servizio veterinario del Parco, si e' svolta regolarmente e con successo. Ad accogliere Bruno i tecnici specializzati della PAT che hanno lavorato per preparargli la nuova casa, l'Area faunistica di San Romedio, di circa un ettaro, dove avra' piu' spazio a disposizione e potra' muoversi piu' comodamente che a Pescasseroli. Con la protezione di San Romedio, amico degli orsi. |
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LA TRIBUNA DI TREVISO E De Luca apre la caccia al cinghiale FREGONA (TV) - «I cinghiali vanno completamente eradicati dal nostro territorio. Sono animali non autoctoni, che in più creano diversi danni al territorio. Sono stufo di ripeterlo: chi ha lanciato il piano di eradicazione deve fare in modo che questo diventi effettivo». A schierarsi a favore di una perentoria eliminazione dei “maiali selvatici” dal territorio prealpino, a maggior ragione ora che è spuntato un caso di salmonellosi, è il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca. I bersagli delle bacchettate di De Luca sono in questo caso la Regione e la Provincia, responsabili del piano di eradicazione. «Va liberalizzata e facilitata in ogni modo la caccia a questa specie, estremamente dannosa» ha sottolineato il comitato di cittadini “Uniti per Valsalega”, guidato da Daniele Dal Mas, proprio quest’ultimo ha effettuato dei ritrovamenti di animali morti, lanciando l’allarme e coinvolgendo le autorità. In questi giorni sono state ritrovate alcune carcasse senza segni di ferite, sparse sul territorio, mentre l’Istituto zooprofilattico delle Venezie ha lanciato l’allarme tra le riserve di caccia a causa di un cinghiale affetto da salmonella abbattuto nel Vittoriese. Mentre si attendono ulteriori riscontri sanitari, molti sospettano che possa esserci un collegamento tra le due situazioni. |
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GIORNALE DI SICILIA Nel collare un dispositivo Gps: cani e gatti, meno smarrimenti ANNA SAMPINO PALERMO. Controllare i vostri cani e gatti a distanza dal proprio pc o con il proprio smartphone: adesso si può. Si chiama Tractive e grazie ad un sistema Gps e ad un'applicazione da scaricare dal proprio cellulare, si potranno tenere sott'occhio i nostri amici a quattro zampe, anche quando si è fuori casa. Presentato la settimana scorsa al Mobile World Congress, il dispositivo si troverà sul mercato già a partire da questo mese. |
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LA ZAMPA.IT Cani e gatti da soli dal veterinario, arriva il “Pet Taxi” Cani e gatti da soli dal veterinario: a Roma e a Milano arriva infatti il “Pet Taxi”, autovetture a disposizione di tutte quelle persone che per vari motivi (tempo, età, distanza, pulizia auto, ecc...) hanno difficoltà a recarsi dal veterinario con il proprio amico a quattro zampe. |
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BRESCIA OGGI i consigli dell'esperto Brescia - Quattro zampe sul metrobus. I bresciani stanno familiarizzando con la metropolitana e in tanti hanno già provato a viaggiarci anche in compagnia dei loro cani. Come riuscirci senza mettere in difficoltà né i propri animali né gli altri viaggiatori? «Evitate i guinzagli estensibili, portate sempre sacchetto e museruola e attenti alle scale mobili» sono i consigli di Andrea Grisi, istruttore cinofilo bresciano (su Facebook è conosciuto come Doctor Dog ed è specializzato nella conduzione di corsi di addestramento su suolo pubblico e in accordo con le amministrazioni comunali).Per capire quali accorgimenti attuare siamo saliti in carrozza con lui e in compagnia di Vasco, vivace border collie di circa un anno. |
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GREEN STYLE Abituare il cane a collare e guinzaglio Il guinzaglio e il collare sono elementi fondamentali per condividere con il proprio cane momenti di svago e passeggiate. Non tutti possiedono un buon livello di sopportazione nei confronti di un dispositivo all’apparenza costrittivo. In particolare se il cane è un cucciolo, oppure possiede un carattere molto forte e dominante, o ancora se proviene da una condizione dove il collare e il guinzaglio erano sinonimi di reclusione. Basti pensare ai cani a catena, costretti all’immobilità, salvati da strutture competenti ma con un recupero complesso. Il cane è un animale che ricerca il branco nella famiglia d’appartenenza, il collare è il segnale di sottomissione al capofamiglia ma in alcuni casi è un impedimento alla necessità di libertà. Per abituarlo a questi due elementi, è bene introdurli con calma e pazienza. Dovrà accettarli non odiarli, quindi per prima cosa è importante scegliere articoli di nylon o cuoio. Mai catene, borchie, filo di ferro, articoli costrittivi come i collari a strozzo, sinonimo di abuso e dolore. Per avviare questo metodo educativo, è importante che Fido abbia già appreso il comando del seduto. L’operazione durerà per 15 minuti ogni due o tre ore, ogni giorno, fino al totale apprendimento del comando. Per un primo periodo dovrete dedicare del tempo alla conoscenza del collare, che andrà infilato un po’ largo così da permettere al cane di assorbire la sua presenza. Quindi, spostandovi in un luogo aperto ma protetto (un giardino, un parco), sistemate il collare perché non si sfili. Accucciatevi accanto al cane e con delicatezza collegate il guinzaglio. In posa verticale stazionate accanto al cane, se cercherà di sfilare il tutto sistemate nuovamente il collare e il guinzaglio. Fatelo sempre con estrema calma, senza spaventare il vostro amico e accucciandovi nuovamente accanto a lui. Se invece non si muove, incitatelo alla camminata, magari aiutati da qualche amico, e seguitelo tenendo il guinzaglio un po’ in tensione. In questo modo lui percepirà la vostra presenza che dovrà apparire morbida, così da permettergli di guidare i passi, ma non arrendevole. Voi siete il capobranco quindi modulate i passi consentendo al vostro amico la convinzione di condurre lui il gioco. |
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NEL CUORE.ORG USA, IN SALVO TRE ORSACCHIOTTI: TROVATI IN UNA SCATOLA PER STRADA Quando un vigile del fuoco li ha trovati in una scatola di cartone, in un primo momento credeva che fossero dei cuccioli di cane. Ma poi, guardando con attenzione, si è reso conto che si trattava di orsacchiotti. E' accaduto sul ciglio di una strada di Westminister, città del South Carolina, negli Stati Uniti. "Quando ho sentito il verso che facevano, ho creduto che fossero maialini. Mi sono avvicinato, ne ho preso uno e ho capito che erano tre orsi", commenta Brandon, il pompiere che li ha salvati. |
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NEL CUORE.ORG CITES, GOVERNI VOTANO CONTRO SANZIONI SUL COMMERCIO Di AVORIO "Siamo estremamente delusi dalla mancanza di decisioni e azioni urgenti e puntuali decise da parte dei governi per accelerare il processo di sanzioni contro quegli Stati che da anni non sono riusciti ad agire con fermezza per ridurre il commercio illegale di avorio nel proprio Paese'. Così Massimiliano Rocco, responsabile Specie e Traffic del Wwf Italia, commenta all'Adnkronos il voto contrario, espresso oggi dai governi riuniti al tavolo della Conferenza Internazionale sul commercio di specie minacciate di estinzione (Cites), alle sanzioni commerciali immediate nei confronti dei Paesi che non hanno affrontato il commercio di avorio. |
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LE SCIENZE Verso una clonazione virtualmente infinita
Un gruppo di ricercatori giapponesi è riuscito a clonare ripetutamente un topo di laboratorio fino a ottenere 25 generazioni e 581 individui sani, superando così un limite fondamentale di questa metodica: finora nessuno era mai riuscito a superare la terza generazione. Il successo è stato ottenuto con le consuete tecniche di sostituzione del nucleo in cellule somatiche, ma inibendo al tempo stesso i meccanismi di espressione del DNA (red) La clonazione di animali di mammiferi può essere effettuata ripetutamente senza accumulo di anomalie genetiche ed epigenetiche letali. È quanto ha dimostrato una nuova ricerca condotta in Giappone da un gruppo coordinato da Teruhiko Wakajama, del RIKEN Center for Developmental Biology di Kobe, che firma in proposito un articolo pubblicato sulla rivista “Cell - Stem Cell”. |
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GEA PRESS Abruzzo – Parco Nazionale. Allarme veleno, morti tre avvoltoi grifoni Sono stati ritrovati sabato scorso i tre grifoni morti probabilmente a causa dello spargimento di esche avvelenate. A trovarli un escursionista nei pressi di Venere, frazione di Gioia dei Marsi (AQ). |
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MARSICA LIVE Avvelenati tre grifoni nel Parco nazionale d’Abruzzo, forse lotta tra tartufai Gioia dei Marsi (AQ). Dopo gli atti di bracconaggio sui lupi nell’area del Parco nazionale d’Abruzzo, sono stati rinvenuti morti tre avvoltoi grifoni nel comune di Gioia dei Marsi. A lanciare l’allarme Daniele Valfrè, responsabile Alyura Abruzzo, Stefano Allavena cordinatore Lipu Abruzzo, Pietro Matta, responsabile Pro Natura Abruzzo e Stefano Orlandini, presidente Salviamo l’Orso. A causa dei bocconi avvelenati, a rischio altri simboli della fauna abruzzese come l’orso bruno marsicano e l’aquila reale. Si richiede l’utilzzo dei nuclei cinofili antiveleno a scopo preventivo per scongiurare nuovi episodi di avvelenamento. |
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IL CENTRO Civitella, trovata una lupa morta nel parco d’Abruzzo CIVITELLA ALFEDENA (AQ). Un'altra lupa uccisa nel Parco nazionale d'Abruzzo. L’animale è stato trovato ormai in fin di vita in località “Decontra”, nel Comune di Civitella Alfedena, nella tarda serata di martedì scorso. E’ deceduto durante il trasporto al Centro del Parco di Pescasseroli, nonostante il tempestivo intervento del servizio veterinario dell'Ente. Ma non sono ancora chiare le cause della morte della lupa, che da un esame della carcassa potrebbe essere stata vittima di un violento incidente stradale. Ma potrebbe anche trattarsi di altro tipo di “debilitazione” e per queste ragioni l'animale è stata inviato all’Istituto sperimentale zooprofilattico di Teramo dove non verranno trascurate tutte le ipotesi diagnostiche. |
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CESENA TODAY Tra i rottami d'auto e batterie esauste salta fuori un cucciolo di cane Cesena - Trovato un cucciolo maremmano di due mesi in una gabbia, tra rifiuti pericolosi. Gli agenti della Sezione Speciale del Caps di Cesena hanno denunciato con l'accusa di maltrattamento di animali e trasporto di rifiuti pericolosi due fratelli romeni Trovato un cucciolo maremmano di due mesi in una gabbia, tra rifiuti pericolosi. Gli agenti della Sezione Speciale del Caps di Cesena hanno denunciato con l'accusa di maltrattamento di animali e trasporto di rifiuti pericolosi due fratelli romeni. I due sono stati fermati per un controllo nella zona di Borello, mentre viaggiavano a bordo di un camion. Sotto i teloni del rimorchio c'erano due auto, una delle quali non immatricolata, rottami e batterie esauste. Ma tra tutti gli scarti c'era anche una cassettina, a mo' di gabbia, dove c'era un cucciolino di pastore maremmano, senza il chip di riconoscimento. Il camion è stato ovviamente posto s otto sequestro, mentre il cagnolino è stato visitato da un veterinario: ora il Caps sta facendo il possibile per ottenere in affidamento. |
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LA PROVINCIA PAVESE La Lav contro Genta «Quel veterinario merita la radiazione» di Donatella Zorzetto SANTA MARIA DELLA VERSA (PV). «Radiazione dall’albo». La chiede la Lav nei confronti del veterinario Giuseppe Genta, 53 anni, di Stradella, a processo davanti al tribunale di Voghera per maltrattamenti sul luogo di lavoro, violenza sessuale, maltrattamenti di animali e smaltimento illecito di rifiuti. Il filmato di “Striscia la notizia” andato in onda lunedì scorso, che documenta l’esercizio della professione nonostante il provvedimento restrittivo del Tribunale e la sospensione dell’Ordine dei veterinari, ha suscitato la pronta reazione della Lav. La quale in un comunicato si augura che «la Procura della Repubblica valuti l’opportunità di disporre misure cautelari e l’Ordine dei veterinari della provincia la radiazione dall’albo nonché provvedimenti disciplinari verso eventuali complici, nei confronti del medico veterinario». |
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GEA PRESS Carenno (LC) – “camera” di decomposizione di volatili per alimentare altri volatili (FOTOGALLERY) C’era pure una sorta di “camera” di putrefazione, ovvero contenitori con volatili in avanzato stato di decomposizione che dovevano servire ad allevare le “camole” da destinare all’alimentazione dei piccoli uccelli. Poi altri volatili, spiumati e congelati, trappole per la cattura di passeriformi (salterelli, a scatto), tagliole, panie di vischio, numerose reti per uccellagione (a tramaglio e a copertone).
http://www.geapress.org/caccia/carenno-lc-camera-di-decomposizione-di-volatili-per-alimentare-altri-volatili-fotogallery/43096
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GEA PRESS Reggio Calabria – nuovo intervento del Corpo Forestale contro l’uccellagione Dopo l’intervento operato nei giorni scorsi ai danni di due uccellatori del reggino e l’allarme lanciato dal Corpo Forestale dello Stato, gli episodi di bracconaggio ai danni dell’avifauna selvatica sembrano non doversi fermare. |
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JULIE NEWS Blitz in una struttura abusiva di Castel Volturno CASTEL VOLTURNO (CE) - Il personale del comando stazione Forestale di Castel Volturno, nel corso di un blitz, ha provveduto a sequestrare 120 esemplari di volatili minacciati di estinzione sul territorio di Castel Volturno. Entrando più nei dettagli, gli agenti, con il supporto tecnico/specialistico dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta e della Polizia Locale di Castel Volturno, hanno ispezionato una struttura, che è risultata abusiva, in cui erano presenti circa 120 esemplari di specie aviarie protette dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate d’estinzione. Dagli accertamenti, come si diceva, è emersa la mancanza delle prescritte e necessarie autorizzazioni per la detenzione degli esemplari, per cui si è proceduto immediatamente al sequestro cautelativo amministrativo sanitario degli animali presenti. Quest’ultima operazione rientra in una serie di controlli presso commercianti, privati e siti web, mirati a contrastare uno dei settori di maggior reddito della criminalità organizzata dopo il traffico di armi e droga, ovvero la compravendita illegale di specie protette. |
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GEA PRESS I cavalli di Colleferro (RM) – Ancora animali da sequestrare e mancanza d’aiuto da parte dei Comuni – Il video delle due puledre salvate A distanza di un mese e mezzo dall’inizio del sequestro di Colleferro, l’operazione è ancora lontana dalla sua conclusione.
http://www.geapress.org/m/i-cavalli-di-colleferro-rm-ancora-animali-da-sequestrare-e-mancanza-daiuto-da-parte-dei-comuni-il-video-delle-due-puledre-salvate/43077
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NEL CUORE.ORG ENPA EMILIA ROMAGNA: COLOMBI AI MATRIMONI? USANZA INSENSATA Vietare l'uso di colombi per celebrare alcune particolari ricorrenze. Lo ha chiesto il coordinatore regionale dell'Enpa per l'Emilia Romagna, Carlo Locatelli. Un esempio? Gli uccelli che vengono lanciati in aria in occasione dei matrimoni. "Questi esemplari - spiega Locatelli - provengono da allevamenti: non sono in grado né di volare, se non per brevi tratti, né provvedere al loro stesso sostentamento. Tra l'altro molti riportano ferite provocate dalla manipolazione del loro "liberatore". |
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LA REPUBBLICA Delfino trovato morto a Marina di Bibbona (LI) Il mammifero era sulla spiaggia della località in provincia di Livorno. Alcuni giorni fa sei esemplari senza vita all'Elba e a Piombino |
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MESTRE TODAY "Fronte di liberazione animali" in azione per salvare conigli e galline Prov. Di Venezia - Gli attivisti nella notte tra lunedì e martedì hanno reciso una recinzione in quartiere San Marco a Mestre e hanno preso gli animali: "Scarsa igiene" Sono entrati in azione di notte per combattere la loro battaglia che vuole "liberare" tutti gli animali ingiustamente reclusi. Gli attivisti dell'"Animal Liberation Front" nella notte tra lunedì e martedì ha "messo in salvo" (espressione utilizzata dal collettivo animalista), conigli e galline destinati a essere uccisi e mangiati. |
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IL MATTINO DI PADOVA Teolo (PD): pastore tedesco ritrova il suo padrone Un cane di razza pastore tedesco girovagava per le strade di Teolo Alto quando è stato intercettato da una pattuglia dei vigili. L’aspetto aggressivo dell’animale aveva messo sulle difensive gli agenti che si sono avvicinati con molte cautele. Ma l’indole dello splendido animale è emersa subito e, tra una coccola e una scodinzolata felice, i vigili hanno messo al cane un improvvisato collare e un guinzaglio. Hanno quindi telefonato al canile di Selvazzano per far giungere un veterinario e un mezzo per prendere in consegna il pastore tedesco. Questo è il primo punto d’arrivo per gli animali che si smarriscono o vengono abbandonati, poi il passaggio ad altri canili è l’itinerario che si prospetta per i poveri amici a quattro zampe abbandonati. Ma la storia ha un lieto fine, in quanto il proprietario è venuto a conoscenza dell’accaduto e si è immediatamente recato al canile per ritirare il suo fido animale e poter poi passeggiare, contento, per il centro del paese con il cane al guinzaglio. |
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IL TIRRENO Avvistato un lupo che va a spasso nel centro del paese GAVINANA (PT). Proseguono gli avvistamenti di lupi sulla montagna pistoiese, con gli animali che si avvicinano sempre più ai centri abitati, o, addirittura, entrano nei paesi. |
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IL PICCOLO Operazione “salva rospi” attorno al lago di Doberdò Prov. Di Gorizia Come ogni anno, tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo, rane e rospi si svegliano dal lungo letargo invernale, lasciano i boschi e iniziano la migrazione verso i luoghi di riproduzione, generalmente stagni, ma anche laghi. Dopo la deposizione delle uova i batraci rimangono qualche settimana sul posto, per poi ritornare là da dove sono venuti. Purtroppo la lentezza che contraddistingue i rospi diventa spesso un handicap fatale, che non permette loro di attraversare indenni le nostre strade. |
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CORRIERE DELLA SERA SHANGHAI È arrivato quasi a seimila il numero di maiali morti rinvenuti a Shanghai nel fiume Huangpu. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, fino ad ora sono 5.916 le carcasse di animali trovate nelle acque del fiume e, secondo i funzionari locali, il numero potrebbe ancora salire nei prossimi giorni. Nella città di Jiaxing, dalla quale secondo le prime analisi proverrebbero gli animali almeno per la gran parte, secondo quanto scrive la stampa locale, nel mese di gennaio sono morti 10.078 maiali e altri 8.325 sono deceduti a febbraio. |
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TISCALI Cina: 6mila i maiali morti in fiume SHANGHAI - Sono quasi 6mila i maiali morti trovati nel fiume Huangpu, a Shanghai. Secondo lo Shanghai Daily, finora sono 5916 le carcasse di animali rinvenute e, secondo i funzionari locali, il numero potrebbe ancora salire. ''Stiamo cercando di determinare le cause della morte'', ha detto Jiang Hao, vicedirettore della commissione per l'allevamento-veterinaria di Jiaxing. Nei primi test effettuati e' stato rinvenuto il circovirus porcino, un virus comune fra i maiali, ma non contagioso per l'uomo. |
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NEL CUORE.ORG "EDUCARE I LUPI", LA FRANCIA VUOLE RIDURRE LE SPESE PER GLI INDENNIZZI Continua a far discutere, anche a livello internazionale, il piano per il lupo 2013-17 presentato dal governo francese . Il progetto, elaborato dopo mesi di fortissima tensione tra allevatori e protezionisti, prevede una gestione differenziata secondo le regioni e la pressione esercitata localmente dai lupi (in Francia ne sono rimasti 250 in tutto!) e soprattutto la possibilità di "catturare" gli esemplari sorpresi ad attentare alle greggi per "educarli". Secondo gli ideatori del piano, e secondo il ministro francese dell'Ambiente Delphine Batho, agenti dell' Office national de la chasse et de la faune sauvage dovrebbero catturare i lupi "malandrini", marcarli con un segno di riconoscimento e poi lasciarli andare. Tanto basterebbe, affermano i sostenitori del piano, per spaventare i lupi e indurli a concentrarsi su prede selvatiche. Solo gli individui recidivi, i lupi "dalla testa dura" sarebbero destinati all'abbattimento. Tutto ciò consentirebbe al governo di risparmiare sugli indennizzi dovuti agli allevatori danneggiati. Negli anni scorsi il numero delle pecore attaccate dai lupi è salito continuamente, dai 2680 capi del 2008 ai 5848 del 2012. E gli indennizzi sono costati a Parigi 2 milioni di euro. Comunque, sulla base dei parametri stabiliti dalla convenzione di Berna, in Francia non si potranno abbattere più di 11 lupi l'anno. |
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LA PROVINCIA DI SONDRIO Finito il letargo invernale GEROLA ALTA (SO) - L'orso è uscito dalla tana. Ora il tradizionale richiamo alla Primavera ha un protagonista in carne ed ossa. In questi giorni, da sabato per la precisione, un plantigrado è tornato a girovagare nei boschi sopra Gerola. In particolare a Fenile, dove le orme sono state rinvenute, prima da alcuni residenti e poi dalla polizia provinciale. |
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GREEN STYLE Cani e gatti con il diabete: arriva VetPen Anche cani e gatti soffrono di patologie croniche spesso debilitanti, come ad esempio il diabete. E far seguire la giusta terapia a Fido e Micio non è sempre semplice, soprattutto quando la cura implica siringhe, prelievi di sangue e tanta pazienza. Oggi arriva uno strumento che promette di rivoluzionare il mondo dell’assistenza medica ai nostri amici a quattro zampe. |
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URCA URCA Se il tuo cane sta per morire, perché non clonarlo? L’attività di laboratorio della Insung Hwang, secondo il suo sito web, è la guarigione dei cuori spezzati, in particolare quelli di persone che hanno perso un cane al quale erano particolarmente affezionati. Per la modica somma di 75.000 euro circa (100.000 dollari) vi cloneranno il cane che potrà così avere, almeno all’apparenza, un vita infinita. Il dottor Hwang è ricercatore presso il controverso Istituto South Korean Sooam Foundation, coinvolto nel 2006 per tentativi sulla clonazione umana. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno negli Stati Uniti con la clonazione di cani (12 cuccioli clonati consegnati dal laboratorio Insung Hwang lo scorso anno), ora ritengono che l’Inghilterra sia il Paese europeo più idoneo per continuare ad espandere la loro attività. “Abbiamo fatto qualche ricerca di mercato, ma 75.000 euro sono uno scoglio per la maggior parte dei possibili clienti. Stiamo organizzando un concorso a tema per trovare il nostro primo cliente nel Regno Unito. Il vincitore potrà avere uno sconto di almeno il 50%”, ha detto un portavoce. Per clonare un cane, il team di Hwang prende un campione di tessuto dall’animale ancora in vita, o entro pochi giorni dalla morte, e ne blocca le cellule. Viene selezionata una femmina di cane, la razza non ha importanza, per prelevarne un ovulo. Mediante un processo chiamato enucleazione il team rimpiazza il DNA dell’ovulo con quello del campione memorizzato. Il resto fa parte di una normale gestazione fino a dare alla luce un cucciolo che popperà dalla madre per almeno un mese. “Le madri surrogate non devono essere della stessa razza”, spiega Hwang. “U n alano potrebbe, in teoria, essere il surrogato di un cucciolo di chihuahua, ma si tende ad usare razze simili per dimensioni. Normalmente nasce un sol o cucciolo, ma a volte si ottengono cucciolate di tre o quattro esemplari. Solitamente, quando si verifica, il cliente si prende tutti i cuccioli”. Ma la clonazione è ben lungi dall’essere una scienza esatta, come ammette Kwang: “Le cose possono anche andare storte. Nel 2005, quando è stato clonato il nostro primo cane (Snuppy) il tasso di gravidanza era solo del 2%. Ora siamo circa al 30%. Possono intervenire anche malformazioni, per cui si deve ritentare, però i cuccioli che consegniamo ai nostri clienti sono sempre in perfetta salute”. Ma la Fondazione non intende fermarsi ai cani; lo scorso anno ha firmato un accordo con scienziati russi per tentare di clonare un mammuth! |
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IN GUSTO Salute a rischio con troppa carne ed insaccati L'alimentazione, lo abbiamo ripetuto moltissime volte, dovrebbe essere sana ed equilibrata. Al di là delle scelte etiche (che possono spingere a scegliere di evitare alcuni alimenti, ma che comunque contemplano la necessità di sostituire le sostanze nutritive contenute nei cibi a cui si rinuncia con valide alternative), al di là delle abitudini, c'è infatti la necessità di avere una dieta sana e bilanciata. |
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ANSA Carne cavallo: 60% inglesi cambia menu' LONDRA - Lo scandalo della carne di cavallo ha rivoluzionato le abitudini Gb: secondo un sondaggio ben 6 consumatori su 10 sono molto piu' attenti rispetto a cio' che comprano e spesso preferiscono prodotti vegetariani per evitare possibili contaminazioni. La fiducia nell'alimentare e' crollata del 24%, mentre il 30% dei consumatori compra meno carne trattata, e il 50% non si fida piu' di quello che e' scritto sulle etichette. Allo stesso tempo si e' assistito a un crollo delle vendite di hamburger. |
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GEA PRESS Ischia (NA) – dal cielo una ciconga imbrattata di sangue – Il bracconiere si presenta per chiedere l’animale Ancora un gravissimo atto di bracconaggio nell’isola di Ischia (NA). La vittima, denuncia in un suo comunicato LIPU-BirdLife Italia, è una cicogna bianca, colpita in località Piano Liguori. L’animale è stato recuperato da un privato ma quanto poi successo ha dell’incredibile. |
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NEL CUORE.ORG ISCHIA (NA), DUE UOMINI FERISCONO UNA CICOGNA BIANCA E POI SCAPPANO Ferita una cicogna nell'isola di Ischia. La denuncia arriva dalla Lipu che segnala il "vergognoso atto di bracconaggio che dimostra la persistente e palese illegalità in materia di caccia sull'isola di Ischia", spiega Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu. Che aggiunge preoccupato: "Chi sa parli e consegni alla polizia giudiziaria ogni informazione e notizia utile per risalire al bracconiere e denunciare così il gravissimo e incivile atto di crudeltà contro uno degli uccelli simbolo più amati dai bambini". |
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MODENA ONLINE Modena, baby gang maltratta gli animali del parco della Repubblica MODENA - Una baby gang ha picchiato e maltrattato le anatre del parco della Repubblica, nella zona dei laghetti, arrivando addirittura a ferire un esemplare di germano reale con una balestra. E' accaduto oggi pomeriggio a Modena. Ora l'animale, raccolto dagli agenti della polizia municipale, è stato affidato alle cure del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso, dove gli è stata suturato la ferita. A dare l'allarme è stato un cittadino che ha visto i ragazzini accanirsi contro gli animali. Il Pettirosso è deciso a costituirsi parte civile non appena sarà avviato il procedimento contro ignoti per danneggiamento di proprietà dello Stato, poiché tale è la fauna selvatica, oltre che per maltrattamenti contro gli animali e uso improprio di armi. Da parte sua, la Polizia municipale non esclude interventi specifici nell’area del parco per identificare gli autori del gesto. |
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GEA PRESS Cupramontana (AN) – l’allevamento tra fango e animali putrefatti (FOTOGALLERY) L’allevamento era autorizzato ma le ipotesi di reato rilevate dai Comandi Stazione forestale di Arcevia e Genga Frasassi riguardano il maltrattamento aggravato dalla morte ed uccisione di animali. In tutto, nel corso dell’ispezione del Corpo Forestale dello Stato, sono stati rinvenuti 450 colombi bianchi e 32 cinghiali destinati all’alimentazione umana.
http://www.geapress.org/allevamenti-2/cupramontana-an-lallevamento-tra-fango-e-animali-putrefatti-fotogallery/43209
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ANSA Allevamento lager cinghiali e colombi CUPRAMONTANA (ANCONA) - Il Corpo Forestale dello Stato ha rinvenuto e sequestrato in un allevamento regolarmente autorizzato a Cupramontana 450 colombi bianchi e 32 cinghiali destinati all'alimentazione umana, denunciando B.R., allevatore trentottenne di Santa Maria Nuova per maltrattamento aggravato dalla morte e uccisione di animali. I 450 colombi superstiti erano spiati in voliere con le carcasse di altri volatili morti. I cinghiali in un recinto all'aperto, immersi nel fango e denutriti. |
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IL PAESE NUOVO Maltrattati dal padrone, sette cani sequestrati dalla polizia municipale LECCE – Sette cani che un cittadino teneva in un piccolo giardino ubicato all’estrema periferia del comune di Lecce, sono stati sequestrati dagli agenti municipali e dai tecnici della Asl, ed affidati ad una struttura sanitaria comunale. Il loro padrone, un uomo del posto, di mezza età, è stato denunciato per maltrattamenti ad animali. |
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IL TIRRENO Animali avvelenati, già scoperti 37 casi di Leonardo Soldati PISTOIA - La Polizia Provinciale presenta il bilancio del 2012, in particolare su salvaguardia dell’ambiente, vigilanza ittico-venatoria, prevenzione ed accertamento delle violazioni al Codice della Strada, collaborazione e presidio del territorio. 14 le persone denunciate all’Autorità giudiziaria con il riscontro di 29 reati, in prevalenza nelle materie di caccia, demanio idrico e maltrattamento di animali, in calo del 40% rispetto al 2011 segno anche dell’attività di prevenzione effettuata dal Corpo sul territorio. Riguardo alle sanzioni amministrative, redatti 470 verbali per complessive 490 infrazioni, in prevalenza sempre attinenti alla caccia e confermando sostanzialmente il dato del 2011. Sono 110 i servizi effettuati su strade provinciali e regionali con il controllo di 678 veicoli, 100 le infrazioni rilevate. Proseguite le attività di contenimento e controllo della fauna selvatica e di antibracconaggio, oltre che di formazione ed aggiornamento del personale. Alcune operazioni sono state realizzate in collaborazione con altri Comandi di Polizia Provinciale di Province confinanti e con altre amministrazioni, in particolare con Corpo Forestale, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizie Municipali ed Aziende Usl. «Nonostante l’organico di sole 15 unità più il comandante, la Polizia Provinciale dimostra di aver svolto un lavoro di qualità sul territorio» afferma l’assessore provinciale Rino Fragai alla conferenza stampa. Circa 300 gli interventi, compresi quelli di cacciatori coadiutori, che si occupano di tutela delle produzioni agricole e delle specie selvatiche, Guardie ambientali volontarie, che sono 22, e Guardie giurate volontarie ittico e venatorie (35, espressione di associazioni locali, seppur formate appositamente), tutti sono pubblici ufficiali. «Cerchiamo di adeguare sempre le nostre esigenze personali a quelle del servizio –sottolinea il comandante Monfardini- con almeno una pattuglia sul territorio e copertura del servizio dalle 12 alle 18 ore giornaliere, anche nei giorni festivi o in orario notturno». I casi di presunto avvelenamento di animali sono stati 37, la maggioranza dei quali a Pistoia, 7 i casi conclamati a seguito di analisi di laboratorio, sebbene quest’ultimi non possano ovviamente basarsi su tutti i tipi di veleno utilizzabili, in particolare riscontrati in luoghi aperti al pubblico e dei quali sono stati vittime soprattutto animali domestici. Sulla questione del mancato soccorso di fauna ferita, dibattuta nei giorni scorsi a seguito dei casi verificatisi, l’assessore Fragai ha evidenziato che la legge regionale impedisce alla Provincia di intervenire qualora ciò comporti un costo economico e che dunque in merito strumenti, risorse e personale a disposizione risultano limitati. I n materia sono stanziati attualmente solo 10mila euro ed il servizio richiederebbe anche l’assistenza veterinaria. |
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GEA PRESS San Gregorio (CT) – Polemiche per la fiera del bestiame (FOTOGALLERY) Timori, dell’ENPA di Catania, che il prossimo 1 aprile, in occasione del Lunedì dell’Angelo, possa svolgersi la fiera del bestiame nel paese di San Gregorio, alle porte di Catania. |
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ANSA
SIENA - ''Dal primo aprile in provincia di Siena iniziera' la caccia alla volpe in tana''. Ne da' notizia, con indignazione, la Lega Italiana dei Diritti dell'Animale (LIDA), che aggiunge: ''Noi non ci stiamo!''. L'immagine evoca le campagne inglesi piu' che quelle senesi, anche se, come e' noto, il Chiantishire e' molto amato dai britannici. Ma piu' che di 'caccia', spiega l'Ufficio risorse faunistiche della Provincia, si deve parlare di ''attivita' di controllo della volpe nella zona'' che si apre il primo aprile e proseguira' fino al 31 luglio. |
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AMBIENTE E AMBIENTI Daini Papparicotta, WWF: «Soluzioni per salvare gli animali e l’ambiente» L’Azienda Papparicotta di Andria (BT) ospita 170 esemplari di ungulati, con non pochi problemi per l’ambiente circostante. Infatti il daino, specie esotica di origine non europea, ben si adatta a vivere in zone boschive come quelle dell’area murgiana; tuttavia, si riproduce al punto da portare alla desertificazione del territorio in cui viene introdotto. |
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TG COM 24 Gb, carne di maiale in cibo per islamici Doveva esserci solo pollo nelle salsicce halal (con carne macellata secondo i dettami islamici) servita in una scuola elementare di Londra. Ma vi sono state ritrovate tracce di Dna di maiale. Oltreché una truffa alimentare anche una mancanza di rispetto religioso, poiché i seguaci di Allah non possono nutrirsi di carne suina. Altri test effettuati su millantata carne di manzo ha mostrato tracce di Dna di agnello e maiale. |
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4 MINUTI Niente mantella con l'ermellino per Papa Bergoglio, il grazie degli animalisti ROMA (14 marzo 2013) – L’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” invia i più profondi e sinceri auguri al nuovo Pontefice Jorge Mario Bergoglio che ha scelto il nome più importante per tutto il movimento animalista: Francesco. |
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NEL CUORE.ORG ENPA A PAPA FRANCESCO I: LA CHIESA SI IMPEGNI DI PIU' PER GLI ANIMALI Nel salutare l'elezione di Papa Francesco I, la Protezione animali chiede al Pontefice di farsi portavoce del messaggio d'amore di San Francesco d'Assisi, promuovendo nelle coscienze dei fedeli il rispetto della vita degli animali e della biodiversità. |
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LA ZAMPA.IT Animalisti al Papa: “La scelta del nome Francesco porti maggior rispetto per gli animali Associazioni: “fermare la strage degli agnelli” Con la scelta di chiamarsi Francesco, Papa Bergoglio suscita le attese delle associazioni animaliste, interpellate dall’Adnkronos, che auspicano maggiore «sensibilità e rispetto per gli animali» proprio come fece il santo di Assisi. Al nuovo Pontefice subito una richiesta specifica, quella di fermare «la strage delle migliaia di agnelli che ogni anno vengono sacrificati» in occasione della Pasqua. «Questo Papa potrà dare un segnale diverso sul tema del benessere degli animali», sottolinea Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu. «La scelta del nome - continua il presidente della Lipu - può essere un’opportunità proprio per aumentare la sensibilità e il rispetto nei confronti degli animali e anche per lanciare un forte segnale verso tutti gli S tati affinché vengano recepite le direttive comunitarie, come la convenzione di Washington per la tutela degli animali in via d’estinzione, per contrastare i fenomeni di contrabbando, detenzione e commercio illegale a livello mondiale». «Chiediamo, inoltre al Vaticano di contrastare fermamente tutte quelle sagre e feste tradizionali, soprattutto italiane, dove gli animali vengono utilizzati per giochi o violenze. Ma sarebbe anche importante bloccare l’importazione di avorio e altro materiale utilizzato per la realizzazione di Crocifissi e altre suppellettili, mettendo così a serio rischio alcune specie animali». Lav: “serve segnale di discontinuità che dimostri compassione per tutti gli esseri viventi” «Appena ho sentito il nome `Francesco´ ho sperato subito che la scelta fosse stata ispirata santo di Assisi’’, dice il presidente della Lav Gianluca Felicetti. «Questo Papa ha un’arma formidabile da utilizzare subito - continua il presidente della Lav - elevando una sua parola in occasione della prossima Pasqua, per evitare la strage delle migliaia di agnelli che ogni anno vengono sacrificati’’. Sarebbe «un segnale di discontinuità con i suoi predecessori» che dimostrerebbe «compassione per tutti i viventi, animali compresi, facendo così della festa una Pasqua di resurrezione e quindi di vita. Ci auguriamo che sia un uomo di pace, che applichi il rispetto per tutti gli esseri viventi a 360 gradi proprio nello spirito di San Francesco». Jorge Mario Bergoglio è il primo Papa a scegliere il nome Francesco, una scelta «straordinaria» per Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali. Perché Francesco «è sempre stato considerato dalla Chiesa un santo importante, ma `fuori linea´, lo dimostra il fatto che il suo nome non sia mai stato scelto da nessun papa». Il primo atto dell’Enpa rivolto al nuovo Pontefice sarà la consegna delle 20mila firme raccolte «per chiedere che la Chiesa rinunci agli oggetti di avorio e all’ermellino, che celano la sofferenza degli animali, e speriamo che Papa Francesco, che si presenta al mondo sotto il segno della sobrietà, ne tenga conto». «La scelta di Bergoglio -conclude Rocchi - è il segnale della volontà di mettere al centro del suo dicastero le esigenze dei poveri, dei trascurati e delle creature che non ricevono attenzione e siamo certi che, accanto alle creature umane, voglia considerare anche gli animali che sono creature del Signore». Pradella (OIPA): “rompere con anacronistiche e crudeli tradizioni” «Jorge Mario Bergoglio, eletto ieri come nuovo Papa della Chiesa cattolica ha scelto per la prima volta nella storia il nome Francesco. Ci auguriamo che questa scelta sia motivata anche dalla sensibilità e dal rispetto per gli animali che contraddistingue il frate Francesco, poi diventato santo, e che si rifletta sulle scelte che opererà», dichiara Massimo Pradella, presidente internazionale Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali’’. Al Papa l’invito a «rompere con alcune anacronistiche e crudeli tradizioni. Speriamo che questa importante opportunità non vada sprecata”, aggiunge Pradella, citando alcune feste religiose locali che, nelle celebrazioni per il patrono, prevedono crudeltà su animali «non previste dal Vangelo», sottoline a il presidente internazionale Oipa: «ce ne sono in tutto il mondo, dalle caprette gettate giù dal campanile della chiesa alle galline uccise appendendole a un filo, passando per l’utilizzo dell’ermellino e la tradizione pasquale dell’agnello». La scelta di Jorge Mario Bergoglio di chiamarsi Francesco «è una cosa bellissima in cui non speravamo, un sogno che non si è mai realizzato e che ora si avvera», così Fulco Pratesi, presidente onorario e fondatore Wwf Italia, commenta l’elezione del nuovo Pontefice, Francesco e la scelta del nome di «un santo perfetto, segnale di nuova attenzione a piante ed animali». In fondo, aggiunge Pratesi, Bergoglio poteva scegliere un qualsiasi altro nome, ma la decisione presa «lo pone di fronte a un’aspettativa, e cioè che da questa scelta possano nascere atteggiamenti specifici, non solo per l’Italia, ma per tutti quei Paesi in cui la natura è a rischio, considerando anche che il Papa viene da un Paese, l’Argentina, che ha paesaggi a luoghi davvero molto belli». Secondo il fondatore di Wwf Italia, la Chiesa non può più esimersi dall’affrontare le tematiche che riguardano natura, ambiente e clima, «perché significa occuparsi del Creato e perché Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo. La Chiesa - conclude - a volte ha paura di occuparsi di queste cose, invece Dio è dappertutto. Un atteggiamento di questo genere, potrebbe anche rappresentare una risorsa importante nei confronti di chi si è allontanato dalla fede». Api, mucche e galline nella ’fattoria’ del Pontefice a Castel Gandolfo A proposito di animali, molte specie sono ospitate nella `fattoria´ del Papa a Castel Gandolfo. Le otto arnie di api per il miele donate di recente in occasione della celebrazione della Giornata della Salvaguardia del Creato a Castel Gandolfo, vanno ad aggiungersi ad una moltitudine di animali ospitati nella struttura pontificia, estesa per 20 ettari. Circa 300 galline e 25 mucche garantiscono la produzione di uova e di latte. Ma in passato sono stati presenti anche i cinghiali (un regalo a Paolo VI) e le gazzelle, donate a Papa Pio XI dal delegato apostolico in Egitto. Nel cielo di Castel Gandolfo non è raro veder volare i falchi, addestrati per proteggere i frutteti dagli assalti degli altri uccelli, mentre la fauna selvatica comprende anche la volpe. Nel villaggio situato nelle ville pontificie trovano posto anche una serra riservata alla floricoltura e colture orticole. Tradizionale e al tempo stesso moderna, la fattoria dispone di una pastorizzatrice all’avanguardia per il latte. Le mucche sono di razza frisona italiana. Nella fattoria pontificia trovano posto un vivaio che produce le piante e i fiori che adornano i palazzi pontifici, un frutteto (soprattutto di albicocchi e peschi) e un uliveto secolare che assicura una produzione annua che oscilla tra i duemila e i tremila e cinquecento litri di olio. |
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IL RESTO DEL CARLINO La neve ha salvato i piccoli di capriolo, daino e cervo: ma ora è caccia aperta Bologna - Per almeno altre tre settimane femmine e piccoli di capriolo, daino e cervo rischiano grosso. La Provincia di Bologna in via straordinaria ha prorogato fino al 31 marzo l’autorizzazione ad abbatterli perche’ a causa delle nevicate -e dei conseguenti divieti di caccia- quest’anno dalle zone collinari ne sono stati fatti ‘sparire’ troppo pochi. |
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AGEN PARL SALUTE: VIA A PRELIEVI E VERIFICHE SU CINGHIALI RADIOATTIVI Roma - In relazione al caso dei cinghiali radioattivi riscontrati in Valsesia, nella giornata di ieri 13 marzo, Ufficiali dei Comandi NAS e NOE hanno presentato al Procuratore della Repubblica di Vercelli, Dr. Paolo Tamponi, una relazione preliminare. Al termine della riunione, l’alto magistrato, in riferimento al procedimento penale nei confronti di ignoti per il reato di cui all’art. 439 del codice penale “Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari”, ha interessato il Sostituto Procuratore, Dott. Ezio D. Basso, il quale ha delegato i Carabinieri a procedere ai seguenti atti di indagine: - effettuare verifiche, avvalendosi di organi tecnici per realizzare attività utili ad escludere la sussistenza di eventuali profili di rischio per la salute pubblica; - procedere ad effettuare campionamenti e conseguenti analisi di matrici alimentari e di terra ed acqua nella zona di abbattimento degli animali risultati contaminati. Nei prossimi giorni, i militari dell’Arma – con l’ausilio di tecnici – procederanno ad effettuare i suddetti prelievi, che saranno sottoposti all’esame dell’ISPRA di Roma e di Istituti di referenza nazionale. |
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AGEN PARL ANIMALI: LAV, 10 NUOVE LEGGI PER RICONOSCERE LORO TUTELA E DIRITTI Roma, 14 mar - "Riconoscere e rafforzare la tutela degli animali nella Costituzione, nel Codice Penale e Civile: sono queste le principali richieste della petizione che sarà possibile firmare presso i tavoli della LAV in centinaia di piazze italiane, sabato 16 e domenica 17 marzo, nel fine settimana successivo (23-24 marzo), e on line su www.lav.it. |
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GEA PRESS Cina – 2200 cani salvati dal macello ma, secondo IFAW, ogni anno ne verrebbero rubati 135.000 Sono attualmente distribuiti in quattro rifugi, i 2200 cani provenienti da due diversi sequestri operati in Cina. Si tratta in particolare di un intervento avvenuto nella città di Chong Qing lo scorso 5 marzo e di un sequestro di ben 1300 cani operato nella provincia di Guizhou. In entrambi i casi, ad intervenire, sono stati gruppi di animalisti locali. |
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NEL CUORE.ORG GERMANIA, PETA DENUNCIA LA MORIA DI GIRAFFE NEI GIARDINI ZOOLOGICI Ha suscitato le forti critiche della sezione tedesca di Peta la morte di una giraffa di poche settimane nello zoo di Osnabrück. Secondo gli amministratori, causa del decesso è stata una malattia metabolica. Ma colpisce soprattutto il fatto che solo negli ultimi sei mesi si sono registrati casi di morte di giraffe negli zoo di Augusta, Dortmund e Lipsia. Le ragioni sono varie: endogamia, box troppo stretti, pavimenti scivolosi, il rischio anestesia (lo stesso fattore che ad Imola costò la vita alla giovane giraffa Aleksandre), i sistemi stressanti di trasporto. Nel complesso, metodi incompatibili con le esigenze fisiche ed etologiche di questi grandi ma delicati animali. "Il mantenimento delle giraffe negli zoo – osserva lo zoologo Peter Höffken, esperto di fauna selvatica di Peta – è un assurdo. Con i soldi dei contribuenti che vengono spesi in questo Paesi per torturare le giraffe negli zoo, si potrebbero tutelare efficacemente i loro habitat africani". |
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GREEN STYLE L’uomo che non volle abbandonare gli animali di Fukushima Sono passati due anni dalla terribile catastrofe che ha colpito Fukushima, con conseguenze terribili per l’uomo e per l’ambiente. Ma tra le vittime più colpite troviamo moltissimi animali di affezione, randagi e di allevamento, rimasti soli nelle cittadine sfollate dopo il terremoto. A causa degli alti livelli di radiazioni, le zone accanto a Fukushima sono ancora oggi completamente deserte e solitarie. A prendersi cura degli animali c’è solo Naoto Matsumura, unico a sfidare la sorte e le radiazioni. Figlio di coltivatori di riso era scappato lontano dal pericolo, ma l’idea dei suoi animali rimasti soli e senza cibo lo tormentava. Una vita passata insieme aveva inciso sul suo animo. E l’uomo era ritornato a casa, a Tomioka, violando il divieto di accesso nelle zone contaminate.
http://pets.greenstyle.it/luomo-che-non-volle-abbandonare-gli-animali-di-fukushima-9942.html
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CORRIERE DEL TICINO Gli animali non si vendono più Randagismo. Un problema che esiste ovunque nel mondo. Micio e Fido possono essere molto amati o abbandonati. Così hanno deciso gli umani. Sempre gli umani, per combattere il randagismo, in alcuni Paesi hanno deciso di puntare sulla sterilizzazione o la castrazione. Una soluzione che ha i suoi pro e i suoi contro, ma che - e i dati lo dimostrano - aiuta a migliorare la convivenza. Un'altra soluzione è quella adottata in alcune città degli Stati Uniti d'America. |
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VIRGILIO NOTIZIE Neuroni da pelle scimmie trapiantati nel loro cervello (ANSA) - ROMA, 14 MAR - Per la prima volta trapiantati con successo nel cervello di scimmie neuroni creati in provetta a partire da cellule di pelle delle stesse scimmie. Riportato sulla rivista Cell Reports, il risultato mostra che in principio e' possibile creare nuovi neuroni e impiantarli nel cervello adulto per curare malattie come il Parkinson. ''Le cellule che sono state riprogrammate - ha spiegato all'ANSA Su-Chun Zhang della University of Wisconsin-Madison - sono state prese dalla pelle di scimmie con il morbo di Parkinson e trapiantate nelle stesse scimmie''. E' il primo risultato di questo tipo: le cellule si sono perfettamente integrate nel cervello degli animali formando vari tipi di cellule nervose, neuroni ed oligodendrociti (cellule di supporto del cervello). Gli esper ti hanno preso cellule di pelle da scimmie con Parkinson e le hanno prima riprogrammate trasformandole in provetta in cellule staminali pluripotenti. Poi hanno trasformato queste ultime in progenitori neurali, trapiantati infine con un metodo di neurochirurgia usando la risonanza magnetica come guida. Una volta nel cervello i progenitori sono maturati formando neuroni e oligodendrociti del tutto indistinguibili da quelli della scimmia. Gli esperti hanno potuto riconoscere le cellule trapiantate perche' prima del trapianto le avevano ''taggate'' con una proteina fluorescente. In sei mesi di osservazione le cellule hanno mostrato di comportarsi normalmente, non dar luogo a tumori ne' a reazioni di rigetto. ''Spero che questo metodo possa essere usato per curare malattie del cervello come Alzheimer o Parkinson - spiega Zhang. L'esperimento aveva lo scopo di fornire una dimostrazione di principio che progenitori neurali ottenuti riprogrammando cellule cutanee possono sopravvivere e integrarsi nell'ospite senza essere rigettate. Adesso - conclude - vedremo che succede a piu' lungo termine per determinare efficacia e sicurezza di un simile approccio''. |
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AGI Ricerca: scienziati italiani hanno creato muscoli in laboratorio (AGI) - Roma, 14 mar. - E' nato in laboratorio, si chiama X-MET (eX-vivo Muscle Engineered Tissue: tessuto muscolare ingegnerizzato ex-vivo) e gia' promette bene: non solo rappresenta un modello ideale per studiare la biologia muscolare limitando l'utilizzo di modelli animali, ma si dimostra essere un buon "pezzo di ricambio" per rimpiazzare il muscolo danneggiato a causa di traumi o di malattia. X-MET e' il frutto di una ricerca tutta made in Italy, condotta da Antonio Musaro' (Istituto Pasteur e Sapienza Universita' di Roma) in collaborazione con Zaccaria Del Prete (dipartimento di ingegneria meccanica presso i laboratori dell'Universita' romana). Il lavoro e' pubblicato su Scientific Reports. Uno dei piu' ambiziosi obiettivi della scienza medica di oggi e' quello di sfruttare la "malleabilita'" delle cellule staminali per rigenerare tessuti persi o malfunzionanti.Nonostante i notevoli passi avanti fatti in questo campo, l'utilizzo delle cellule staminali per ricostruire il tessuto muscolare deteriorato incontra ancora molteplici difficolta' - principalmente a causa delle ridotte chances di sopravvivenza che queste cellule hanno una volta introdotte nell'organismo da curare. L'ingegneria dei tessuti, nata anche per aggirare queste limitazioni, si occupa di costruire tessuti ex-vivo a partire da biomateriali e cellule sia staminali sia non staminali. Grazie ai progressi fatti in questo campo sono stati avviati i primi studi clinici per riparare danni alla pelle, alla cartilagine, ai vasi sanguigni e ai tessuti epatico e renale. In campo internazionale si lavora per ingegnerizzare anche un tessuto, estremamente complesso, come quello muscolare e, oggi, importanti risultati giungono dai ricercatori di Roma. "Con il nostro lavoro - ha spiegato Antonio Mus aro' - abbiamo generato in vitro un tessuto muscolare vascolarizzato, che abbiamo chiamato X-MET, in grado di ricapitolare la complessita' morfologica, funzionale e molecolare del muscolo in vivo". Per costruire il muscolo in provetta i ricercatori hanno fatto ricorso a diversi "mattoni". Durante lo sviluppo, infatti, per poter generare in maniera corretta i tessuti, le cellule staminali hanno bisogno di istruzioni ben precise che vengono fornite dall'ambiente circostante, formato dall'insieme delle cellule vicine. Per fare il muscolo, gli studiosi hanno percio' utilizzato, insieme alle staminali, un "cocktail" di cellule proprie del muscolo scheletrico. E' nato coso' X-MET, un tessuto che, contraendosi in seguito a impulsi elettrici, si comporta come il muscolo dell'adulto; inoltre, e' dotato di propri vasi sanguigni - essenziali per l'apporto di nutrienti necessari alla sopravvivenza delle cellule che lo compongono. |
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GEA PRESS Palermo – i gatti bersaglio della pistola sparachiodi Una storia incredibile che vede protagonisti, già da qualche tempo, i gatti randagi nei pressi del carcere minorile di Palermo. Gatti divenuti bersaglio di chiodi e aghi di siringhe. L’ultima gattina è stata trovata all’incirca un mese addietro da una signora intenta a passeggiare con il proprio cane. Una gatta bianca e nera nei pressi di via Molinari. |
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ALTRA RIMINI Animali maltrattati e bocconi avvelenati: bilancio attivita' Corpo Forestale Prov. Di Rimini Cavalli senza cibo e acqua, tre cani rinchiusi in un box prigione. E' già nota la vicenda di quella che è stata definita la fattoria lager, di proprietà di due allevatori di Santarcangelo, denunciati per maltrattamento e uccisione di animali. La decina di esemplari salvati cerca ora una sistemazione: e' l'appello di Clara Corbelli, presidente dell'associazione ANPANA (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente). L'indagine sul maneggio di Santarcangelo è solo l'ultima in ordine di tempo di una serie di attività svolte dal Personale del Corpo Forestale dello stato. |
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LA NAZIONE Norcia (PG), cani antiveleno per indagare sulla moria di lupi e volpi di Andrea Fabbri Norcia, 15 marzo 2013 - A Norcia scatta la caccia agli avvelenatori di lupi e volpi che negli ultimi giorni sembrano aver dichiarato guerra a queste specie selvatiche protette piazzando trappole chimiche sotto forma di ghiotti bocconi di carne. Il Corpo Forestale dello Stato indaga già da due settimane dopo il ritrovamento di un lupo, un cane, una volpe e una quindicina di cornacchie morte per avvelenamento, ma ieri mattina è scattato un vero e proprio blitz in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato in servizio presso il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e con il Nucleo cinofilo antiveleno di quello stesso parco nazionale. Cinque unità cinofile con due istruttori-conduttori hanno battuto palmo a palmo le zone della Piana di Santa Scolastica di Norcia dove sono stati ritrovati gli animali morti, alla ricerca di possibili trappole residue. La ricerca ha dato esito infruttuoso per quel che riguarda i bocconi avvelenati, ma in compenso ha permesso al Corpo Forestale dello Stato di trovare il cadavere di una volpe, la seconda in poco tempo, anche questa apparentemente uccisa da sostanze chimiche ingerite. Una prima ricognizione dell’animale da parte di un veterinario, infatti, ha escluso categoricamente la causa della morte violenta. |
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NEL CUORE.ORG MODENA, BABY GANG PICCHIA LE ANATRE E FERISCE UN GERMANO REALE Ragazzini senza cuore. Una baby gang ha picchiato e maltrattato le anatre del parco della Repubblica, nella zona dei laghetti, ma ha anche ferito un esemplare di germano reale con una balestra. E' successo ieri pomeriggio a Modena. Ora l'animale, soccorso dalla polizia municipale, è stato affidato alle cure del Centro fauna selvatica "Il Pettirosso", dove gli è stata ricucita la ferita. |
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LA GAZZETTA DI REGGIO Uccide il cane del suo vicino, patteggia QUATTRO CASTELLA (RE) - Ha ucciso il cane del vicino a bastonate perché abbaiava. Per questo, è finito a processo. E ieri mattina, davanti al gup Giovanni Ghini, ha patteggiato quattro mesi e 15 giorni di reclusione, convertiti in una multa pari a 22mila e 500 euro (ma la pena è sospesa). Ma la controparte, che era pronta a costituirsi parte civile, non si ferma. «Siamo pronti ad andare avanti con una causa civile», dichiara l’avvocato Nino Ruffini. Siamo a Montecavolo di Quattro Castella. Ed è l’agosto del 2011. Il proprietario di Moretta – un segugio italiano utilizzato per la caccia e nell’addestramento degli altri cani – è in vacanza all’estero. Ha incaricato un amico di prendersi cura del suo animale, durante la sua assenza. Ma in quei giorni, probabilmente innervosito dalla situazione, Moretta abbaia molto. Troppo. E il vicino, Marco Boni, all’epoca 49 anni, si infastidisce. Al punto che decide di andare nella proprietà del vicino per cercare di far tacere Moretta. Solo che a un certo punto prende in mano una scopa e lo picchia. «Una sola volta» si è difeso ieri in aula, rappresentato dall’avvocato Enrico Della Capanna, davanti al sostituto procuratore Maria Rita Pantani. E così dice quando, spontaneamente, telefona al vicino scusandosi di quanto accaduto: perché per Moretta quel colpo è mortale. Il proprietario, allora, manda subito l’amico a controllare. Il quale trova il povero animale privo di vita nella sua cuccia. Quando l’uomo torna a casa dalla vacanza, l’animale è già stato seppellito. Ma lo fa riesumare per fargli fare l’autopsia. Il veterinario stabilisce che il cranio è fracassato, la milza spappolata e due zampe rotte. E allora, il padrone di Moretta non perdona e denuncia l’accaduto. E Boni finisce alla sbarra, con l’accusa di maltrattamenti sugli animali. Per il momento, se l’è cavata con un patteggiamento. Ma la controparte sembra del tutto determinata ad andare avanti. |
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SANREMO NEWS Taggia: due gatti smarriti la settimana scorsa in via Borghi, l'appello della proprietaria Taggia (IM) - La nostra lettrice Giulia ci ha scritto perchè, venerdì scorso ha smarrito i suoi due gatti, un maschio ed una femmina in via Borghi a Taggia. Sono fratelli e hanno due anni, sterilizzati e vaccinati buoni di carattere. |
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GEA PRESS Rimini – il cimitero dei cavalli I resti dei sei cavalli sono stati rinvenuti dal Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Rimini, durante le operazioni di scavo effettuate l’altro ieri nei pressi di un maneggio in provincia di Rimini. A quanto pare, una buona segnalazione, aveva subito indirizzato gli inquirenti nel luogo del ritrovamento. |
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ASCA Rimini: forestale scopre cimitero di cavalli, sotto sequestro 6 carcasse Roma - Scoperto cimitero di cavalli nel riminese. Il corpo Forestale dello Stato ha posto sotto sequestro le carcasse di 6 cavalli, rivenute in seguito alle operazioni di scavo effettuate nei pressi di un maneggio a Santarcangelo di Romagna in provincia di Rimini. |