IL CANILE LAGER DI CREMONA
CRONACA DEL 14 APRILE 2010
LA PROVINCIA DI CREMONA
14 APRILE 2010
L’indagine – Rosaria Fico, responsabile del Centro di medicina legale forese di Grosseto parla di comportamenti illegali
L’autopsia: cani uccisi col Pentothal
Depositata la perizia del veterinario nominato dal gip. Dodici animali e due gatti “soppressi senza necessità”
Francesca Morandi
Cremona – Uccisi con il Pentothal Sodium, potente analgesico, senza che vi fosse necessità. E’ il risultato choc delle autopsie sulle carcasse di cani e gatti sequestrate un anno fa nella cella frigorifero del Rifugio del cane ed esaminate dal veterinario Rosaria Fico, il periodo nominato lo scorso luglio dal gip Clementina Forleo, perché accertasse se nel canile fossero state eseguite inutili sentenze di morte.Non è un veterinario qualunque Fico. E’ responsabile del Centro di Referenza nazionale per la medicina forense veterinaria con sede a Grosseto, l’unico attualmente in Europa, preceduto nel mondo, solo dai centri ameri cani. Lo chiamano il Ris degli animali. Nella perizia, un tomo pieno di fotografie, raccapriccianti, si racconta che dei 25 cani sottposti all’esame autoptico “almeno 12 sono stati soppressi per inoculazione del tiopentale”, il Pentothal Sodium appunto, un farmaco usato nell’induzione dell’anestesia generale e che in Italia non è registrato come eutanasico. Fico sostiene che nel canile il Pentothal Siodium sia stato al contrario usato con lo scopo di sopprimere non solo 12 cani ma anche due dei sette gatti finiti sul tavolaccio del centro di Grosseto per le autopsie. C’è di più. Si racconta che i 12 cani uccisi non erano malati. O meglio, non “erano affetti da patologie tali da giustificare la loro soppressione, fatta, di conseguenza, in violazione della vigente normativa”. Nel centro di Grosseto è stato anche accertato che gli animali non erano arrivati al canile da oltre città. Lo confermano i microchip e l’anagrafe canine, una indagine che invece non si è potuta svolgere in relazione ai gatti, perché manca un’anagrafe felina. Sono dunque queste le conclusioni a cui è arrivata l’equipe del veterinario Fico, risalita lo scorso settembre al canile per prelevare le carcasse. Un lavoro lungo e complesso, l’autopsia. Intanto “perché ci vuole un giorno intero solo per scongelare dieci chili di carne”, spiegò in quella occasione il perito. E poi perché “la carne prima deve essere scongelata a temperatura ambiente, quindi in frigorifero per non alterare i tessuti.” E infine perché “per ogni autopsia serv ono dalle due alle tre ore”. La perizia sarà adesso esaminata dal sostituto procuratore Cinzia Piccioni, titolare dell’inchiesta decollata il 3 marzo di un anno fa con il sequestro del canile, dove i carabinieri del Nas trovarono le carcasse degli animali. Pentothal Sodium e Tanax in gran quantità. E culminata con l’iscrizione nel registro degli indagati di Maurizio Guerrini e Cheti Nin, rispettivamente ex presidente e vicepresidente dell’Associazione zoofili cremonesi, delle volontarie Elena Caccialanza e Lura grazia Gairdi e di Michela Botturini la veterinaria dell’Asl referenti per il canile. Accusati in concorso “di aver soppresso, in tempi diversi, senza necessità, numerosi esemplari di cani ospitati”. (uccisione di animali), ma anche di aver esercitato abusivamente la professione veterinaria. “effettuando la soppressione degli animali mediante l’iniezione di farmaci quali tanax e Pentothal Sodium&rdq uo;. Anche nell’abitazione di Cheti nin i carabinieri del Nas sequestrarono una ingente quantità di farmaci. Nell’indagine, con ipotesi accusatorie diverse, sono poi entrati i veterinati Aldo Vezzoni di Cremona e Graziano Pengo di Madignano. Secondo la Procura Vezzoni avrebbe firmato ricette per quantitativi ritenuti sproporzionati di Tanax e Pentothal Sodium e non avrebbe verificato il loro utilizzo. Pengo avrebbe invece certificato la morte mai avvenuta di devine di animali.
Nei prossimi giorni sarà sarà fissata un’udienza in cui Fico illustrerà i risultati della perizia non più davanti al gip Forleo (assente dal 4 dicembre scorso). Non è escluso che “del caso canile” in fase di indagini preliminari se ne occupi il gip Pierpaolo Bernuzzi, che due anni fa quando l’inchiesta partì in seguito alla denuncia della Lega nazionale per la Difesa del cane, rigettò la richiesta di archiviazione e ordinò alla procura nuove indagini. L’avvocato Gianluca Scagliotti è pronto a costituirsi parte civile nell’eventuale processo in rappresentanza della Lega nazionale per la difesa del cane. E con la lega sono pronte numerose altre associazioni.
LA PROVINCIA DI CREMONA
14 APRILE 2010
Un anno fa il gip scrisse "Quadro grave e allarmante"
Cremona - Di "quadro indiziario grave e allarmante parò il gip Clementina Forleo nelle tre pagine di ordinanza con cui, un anno fa, convalidò il sequestro preventivo del canile. Nell'ordinanza il gip Forleo ripercorse la vicenda culminata, il 3 marzo scorso, nella perquisizione e nel sequestro del canile dopo " la serie di denunce circa la sparizione di cani" e in seguito " le dichiarazioni rese agli inquirenti, da dipendenti ed ex dipendenti i quali, è riportato in una nota a piè pagina, concordemente dichiaravano che sistematicamente molti cani - persino cuccioli - anche nella imminenza del loro ricovero, venivano soppressi dalla Nin con delle iniezioni, le quali spesso provocavano all'animale sofferenze atroci." Il gip Forleo ricordò "l'atto che portava ad appurare quanto denunciato da più soggetti rinvenendosi nei locali e nelle pertinenze del posto, nonchè presso l'abitazione di Nin Chetti, un considerevole quantitativo di farmaci veterinari tipo Tanax e Pentothal Sodium, contrassegnati da effetto letale, nonchè all'interno della cella frigo di 32 carcasse di animali". Circa le soppressioni "non si appalesavano e non si appalesano dovute a malattia, come affermato dai menzionati dipendenti ed ex dipendenti del canile in questione, ragioni che peraltro, qualora sussistenti, avrebbero dovuto necessitare dell'intervento di persona veterinario." Ancora "le soppressioni non risultavano peraltro annotate sugli appositi registri Asl, dal momento che per l'anno 2009 risultavano in essi annotati solo 18 decessi."
LA PROVINCIA DI CREMONA
14 APRILE 2010
Il futuro
La struttura a norma Nuovo in arrivo
Cremona - Sul fronte strutturale, intanto, il Rifugio migliora. Sono stati tanti gli interventi di ristrutturazione e messa a norma eseguiti negli ultimi tempi, in collaborazione tra amministrazione comunale e Associazione Zoofili. Di quei cambiamenti ha preso atto la scorsa settimana, nella sua ispezione anche l'ispettore funzionario del Ministero della Sanità Rosalba Matassa. Erano state esaminate anche alcune zone all'esterno del presidio di via Casello, in particolare quelle che danno sulla tangenziale e alcuni contenitori che si trovano nei pressi dell'ingresso.- Voglio sottolineare - aveva dichiarato l'assessore alla partita Francesco Bordi, alla fine del sopralluogo - come ora tutti i cani sono microchippati, hanno una loro scheda, tutto viene annotato. E poi è stata garantita la separazione tra la zona prettamente sanitaria e quella adibita a mero rifugio. Con i prossimi adeguamenti arriveremo a una struttura di livello decisamente elevato.- Ma l'intenzione de Comune come confermato anche dal sindaco Oreste Perri, rimane quella di costruire un canile ex novo. Probabilmente in zona Po.
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