CORRIERE DELL'UMBRIA
12 GIUGNO 2009
 
Allarme per il canile di Ponte Rosso
Interpellanza di Passeri e Travicelli su un’associazione tedesca. Si starebbe facendo avanti un gestore inquisito in Germania
 
Assisi (PG) - L'eventuale futura gestione del canile di Ponte Rosso da parte della Pro Animale viene contestata dall'Enpa nazionale, che diffida il Comune "dal procedere alla stipula di tale convenzione e dall'autorizzarla". Molte le segnalazioni ricevute dall'Enpa (che ha delegato la sezione perugina ad "intervenire con una decisa presa di posizione"): secondo l'Enpa, "la Pro Animale non è iscritta all'Albo Regionale delle associazioni per la protezione degli animali, requisito indispensabile ai sensi di legge. Presente sul territorio con un rifugio privato in località San Rufino Campagna la Pro Animale - sotto la veste dell'adozione da parte di persone fisiche - preleva da anni cani dalla regione e da fuori regione, da canili, da privati e dalla strada, per trasportarli poi in altri canili della Pro Animale stessa in Austria e in Germania". Inoltre, "il rifugio della Pro Animale situato a Hornberg (Repubblica Federale Tedesca), con il quale la Pro Animale di Assisi dichiara collegamenti, è stato chiuso dalle autorità locali e l'associazione è attualmente oggetto di inchiesta da parte delle suddette autorità per maltrattamento di animali, falsificazione di registri e importazione di animali da Europa e Asia a fini di commercio". L'Enpa sottolinea inoltre che "è in corso presso la Procura di Napoli un'inchiesta a carico sia della locale Asl sia della Fondazione Anne Marie Ernst, espressione della Pro Animale recentemente assorbita nella Pro Animale stessa, che le è subentrata nella gestione del canile privato di Panza (Ischia), per esportazione illecita di animali", aggiungendo che "è accertato che nei fatti oggetto dell'inchiesta che il rifugio della Pro Animale di Assisi ha avuto la funzione di luogo di tappa per i carichi di cani diretti da Ischia in Germania, senza considerare che l'associazione "proporrebbe convenzioni con richieste bassissime, facilmente appetibili ma palesemen te incompatibili con un corretto benessere degli animali". Per questo, in "maniera ferma", i consiglieri del Partido democratico Claudio Passeri e Claudia Travicelli chiedono che "se quanto dichiarato dall'Enpa fosse la verità" si receda "con effetto immediato dall'eventuale intenzione di stipula della succitata convenzione e che si rifiuti ogni autorizzazione a tale esportazione in massa di cani ospiti del canile" ma soprattutto "che si emani un'ordinanza, uguale ad altre già adottate in altri comuni, che limiti rigorosamente gli affidi al territorio comunale o regionale"
 
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