LISTA ANTI-VIVISEZIONE

NO ALLA PROPOSTA DI LEGGE 2157 – ex PDL 5442

 

31 gennaio 2007

Cari amici,
la “Petizione popolare” promossa a seguito della “Lettera a Prodi” contenuta nei nostri notiziari a partire dal luglio 2006 sta andando bene. Sono state per ora raccolte centinaia di firme, e continuano ad arrivare molte adesioni ogni giorno.
Il termine previsto per la raccolta era orientativamente la fine di gennaio 2008. Riteniamo tuttavia che – data la situazione politica  – sia inutile ovviamente inviare la petizione all’attuale Governo.
Le firme raccolte sono peraltro valide come espressione della volontà dei cittadini in merito agli argomenti contenuti nella petizione, indipendentemente dal Governo in carica. Certo, il sollecito al Governo Prodi era motivato da una precisa proposta contenuta nel programma dell’Unione. Peraltro, occorre notare che nel frattempo il nuovo Trattato per l’Unione Europea firmato recentemente a Lisbona ribadisce il concetto che gli animali sono esseri senzienti,e come tali devono essere trattati, che se con molti “se” e “ma”.
Di conseguenza, si è ritenuto opportuno rielaborare il contenuto della petizione, indirizzandola alle predette Istituzioni (ma senza evidenziare i nomi degli incaricati), facendo riferimento sia al nuovo Trattato UE, sia alle proposte precedentemente fatte dal Governo Prodi in ottemperanza agli indirizzi dell’Unione Europea, ed all’orientamento della popolazione in tema di etica interspecifica.
Pare quindi ora ancora più opportuno continuare la raccolta a tempo indeterminato, e presentare la petizione al nuovo Governo non appena esso sarà nominato. Ciò varrà per qualsiasi futuro Governo, almeno  fino a che esisteranno le attuali leggi!
A tale scopo alleghiamo il modulo opportunamente rivisto (a breve disponibile anche sul nostro sito Internet www.antispec.org (v. “Campagne in corso”), pregandovi di eliminare il precedente. Un sentito grazie
Movimento Antispecista
Il Rappresentante
Massimo Terrile


PETIZIONE POPOLARE


 


aggiornamento
“LISTA ANTIVIVISEZIONE: NO ALLA PDL 2157”.


lettera di presentazione aggiornata del Movimento Antispecista contenente il modulo per facilitare l’inserimento dei dati delle adesioni di associazioni o gruppi


Movimento Antispecista 

          
 

 

Proposta di legge 2157



EQUIVITA   24/07/07

Carissimi amici,
 
il documento che qui alleghiamo vuole fornire i chiarimenti più importanti sulla proposta di legge 2157 Della Vedova (FI), ex pdl 5442 Schmidt (FI) della scorsa legislatura.
 
Con tale proposta di legge, che si proponeva di modificare le attuali norme italiane per la regolamentazione della sperimentazione su animali (definite dal dgl 116/92), l’On Schmidt aveva raccolto intorno ad un “tavolo di lavoro” tutti i soggetti interessati (dai rappresentanti degli istituti di ricerca e di Farmindustria alle associazioni antivivisezioniste) per l’elaborazione di un  testo che, secondo le dichiarazioni da lui fatte all’epoca, dovevano andare verso una maggiore tutela degli animali. Fu molto presto chiaro che si andava in senso opposto e che una legge che, pur rispettando la direttiva europea, fosse almeno parzialmente aggiornata ed innovativa, non si sarebbe vista nascere. Quattro su sei delle associazioni antivivisezioniste che parteciparono alle numerose riunioni si ritirarono, esprimendo formalmente il loro dissenso. La prima fu EQUIVITA, insieme a “Movimento Ecologico Nazionale UNA” e “Animalisti Italiani”.

Nel documento che alleghiamo troverete una spiegazione più dettagliata di quegli eventi (punto A), una POSIZIONE ufficiale delle associazioni contrarie alla 2157, unitesi nella “LISTA ANTIVIVISEZIONE” (punto B), con le quali si era schierato il “Movimento Antispecista” e alle quali si sono unite successivamente  numerose altre associazioni ed organizzazioni, tra le quali l’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, per non citare i Comitati Scientifici che, alla pari di EQUIVITA, contestano la sperimentazione animale quale metodo scientificamente errato. Ad esempio “Antidote Europe” e “Europeans for Medical Progress”. Troverete le dichiarazioni di importanti scienziati e di personalità del mondo della cultura (punto C), troverete i siti da consultare e troverete soprattutto il modo di aderire quale gruppo o quale associazione (al momento non facciamo una raccolta di firme individuali).
 
Vi preghiamo di sottoscrivere la LISTA ANTIVIVISEZIONE, se condividete le nostre posizioni, per impedire che la pdl 2157, del “Rilancio della vivisezione” possa giungere in porto.
E’ sufficiente seguire le indicazioni contenute nel documento.
 
Siamo certi che aderirete numerosi e vi ringraziamo in anticipo di tutto cuore
 
Fabrizia Pratesi

Fabrizia Pratesi de Ferrariis
Coordinatrice del Comitato Scientifico EQUIVITA
Via P. A. Micheli, 62
00197 Roma
Tel. +39.06.3220720
Fax +39.06.3225370
Cell. +39.335.8444949
emailto: [email protected]
www.equivita.org

 

 

VIVISEZIONE

CONSIDERAZIONI 09/07/07


Prof. On. Gianni Tamino:

 
Prof. On. Gianni Tamino:
 
Considerazioni sulla proposta di legge 2157 di Della Vedova
09.07.2007
 
Sinceramente pensavo che non saremmo arrivati a perdere del tempo prezioso in diatribe ormai superate sull’opportunità o meno di essere parte attiva in una proposta di legge che legittima la vivisezione, metodo scientificamente sbagliato (un errore metodologico, come ci ha insegnato Pietro Croce).
Ho espresso questo dubbio fin dall'inizio del tavolo proposto a suo tempo dall'onorevole Schmidt: ho partecipato ad una sola riunione, nella quale era ben chiaro che, per quella strada, avremmo permesso ai vari Garattini e a Farmindustria di continuare ad utilizzare animali col consenso di associazioni animaliste.
Questo è il motivo per cui in quasi dieci anni di attività alla Camera dei Deputati non ho mai presentato una proposta di regolamentazione della sperimentazione animale, ma solo una proposta sulla sperimentazione umana e un'altra sull’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale (ripresentata con successo nella legislatura successiva da Stefano Apuzzo). Avevo invece firmato la proposta Fiandrotti, totalmente abolizionista, corrispondente all'attuale proposta dell'on. Zanella.
Anche al Parlamento Europeo mi sono sempre battuto, sia nell'Intergruppo sugli animali, sia nella Commissione Ambiente, per l'abolizione della vivisezione, a partire dall'attuazione della Direttiva che elimina la sperimentazione sugli animali nella produzione di cosmetici (il fallimento dell'obiettivo finora è stato determinato da governi sensibili alle industrie chimico-farmaceutiche, ma dal 2009, se non vi saranno ulteriori proroghe, il divieto entrerà in vigore anche in assenza di metodi alternativi validati).
La logica della proposta Schmidt, ora Della Vedova, è quella delle 3R, da sempre caldeggiata dai vivisezionisti. Da questo punto di vista condivido quanto affermava Marina Berati nel 2001 (tratto da www.novivisezione.org): “Il concetto di alternativa alla sperimentazione animale risale alla definizione elaborata da Russel e Burch nel 1959 e comunemente definita delle 3R: Refinement (Raffinamento), Reduction (Riduzione) Replacement (Rimpiazzamento).
Con Raffinamento si intende il miglioramento delle tecniche sperimentali, compiute pur sempre su animali, in modo da ridurre la loro sofferenza; in alcuni casi, si cerca di usare animali filogeneticamente meno evoluti; con Riduzione si intende la riduzione del numero di animali usati, o l'aumento di informazioni ottenute con lo stesso numero di animali; con Rimpiazzamento si intende la sostituzione dell'animale con l'utilizzo di metodi alternativi.
Di queste, solo l'ultima "R" è davvero accettabile: da un punto di vista scientifico non ha alcun senso continuare a sperimentare sugli animali, cambiando solo il numero di animali, o la specie, e le modalità dell'esperimento. Quanto ricavato sugli animali non sarà applicabile all'uomo. Potrà esserlo o non esserlo, ma lo si saprà solo DOPO aver provato la sostanza in esame sull'uomo. Ed allora sarà troppo tardi, e l'esperimento sugli animali sarà stato del tutto inutile, perché non avrà fornito alcuna informazione.
In generale, comunque, quando si parla di "metodi alternativi" si continua ad applicare la regola delle 3-R, e quindi non tutti quelli che sono definiti come "alternativi" sono metodi senza l'uso di animali (vivi o morti)”.
Del resto anche la LAV afferma: “Delle 3 R teorizzate da Russell e Burch, la LAV sostiene solo il replacement. Ci sono invece organizzazioni che sostengono anche il refinement ed il reducement”. 
Ma purtroppo caldeggiare la proposta Della Vedova significa appoggiare tutte e tre le R!
Infatti in tutta la
proposta di legge non c'è alcun aspetto che metta in discussione la validità della vivisezione, e per questo ha trovato l’appoggio di chi da sempre sostiene in Italia le 3R, come la dott.sa Flavia Zucco, che nel 2004 affermava:"L'animale, però, è un modello che riproduce al meglio la complessità del nostro organismo. È quindi importante valutare l'attendibilità che può essere attribuita a test su cellule e tessuti, proprio in riferimento alla complessità del corpo umano".
Un simile cedimento alla logica delle 3R avviene proprio mentre la situazione sembra più favorevole del passato per affermare la fallacia della sperimentazione animale e quindi per aprire rilevanti varchi a favore di metodi scientifici senza l'impiego di animali. Basterà citare l'articolo apparso sul British Medical Journal (n.328 del 28 febbraio del 2004) in cui alcuni studiosi, coordinati da Ian Roberts, in una recensione sistematica degli esperimenti sugli animali, concludono che “non si dovrebbero effettuare nuovi esperimenti su animali fino a quando non sarà stata valutata la loro validità”. Oppure le dichiarazioni di Alison Abbott sul numero del 10 novembre 2005 di Nature: “La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo”, e inoltre:”Le pressioni commerciali e politiche spingono l’Europa a mettere fine all’uso della sperimentazione animale in tossicologia. Un cambiamento che porterà ad una scienza migliore”. Ma vanno ricordati anche altri articoli recentemente apparsi in altre prestigiose riviste, come New Scientist, Scientific American, Sapere, ecc.
Credo che l'unica via percorribile dal punto di vista legale sia quella che ci hanno insegnato Ruesch e Croce: mettere al bando un metodo mai validato, che non ha basi scientifiche e che ha favorito non certo la salute dei cittadini ma i profitti delle aziende farmaceutiche. In tal senso occorre operare sia verso il governo italiano che verso le autorità europee. Nel suo programma elettorale questa coalizione di Governo aveva scritto: « ..in linea con la normativa comunitaria e alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, occorre promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all'utilizzo di animali e progressivamente abolire la ricerca e la sperimentazione che ne facciano uso»; si tratta di una proposta, ben più forte della logica delle 3R e della proposta di legge 2157, da cui chiunque abbia a cuore l'abolizione della vivisezione dovrebbe partire, pretendendo il rispetto dell'impegno assunto alle elezioni dall'attuale maggioranza! Ma anche a livello europeo è possibile agire almeno affinché l'ECVAM sia coerente con quanto affermato sulle pagine di Nature dal suo attuale direttore, Thomas Hartung, cioè che la sperimentazione sugli animali non è mai stata validata e che è una «cattiva scienza». Pertanto, considerata la scadenza del 2009 per l'eliminazione della vivisezione a livello dei cosmetici e la necessità di validare metodi scientifici senza uso di animali, vi sono le condizioni per un'azione seria per la messa al bando in ogni settore del metodo vivisezionista.
Questi, a mio avviso, sono argomenti più che sufficienti per non appoggiare una proposta voluta da Farmindustria e basata sulle famigerate 3R, come la PdL Della Vedova. Quest’ultima non sembra avere, neanche nel merito, carattere migliorativo rispetto alla norma vigente.
Condivido infatti pienamente i vari documenti firmati, fin dal 2005, dalle Associazioni Equivita (di cui sono il Presidente), Movimento Ecologico Nazionale UNA, Animalisti Italiani, Movimento Antispecista ed ENPA, ai quali rimando per un'analisi dettagliata del testo e che, in sintesi, affermano che la proposta :
1) peggiora in maniera evidente e in diversi aspetti importanti il precedente D.Leg. 116/92;
2) perde l'opportunità storica di dichiarare la necessità di una severa valutazione dei metodi che utilizzano animali;
3) introduce il gravissimo criterio di silenzio-assenso generalizzato per le autorizzazioni.
Ma in particolare vorrei soffermarmi su alcuni presunti miglioramenti della proposta in questione, cioè la riduzione del numero di animali da sottoporre a sperimentazione, la riduzione della loro sofferenza e la loro riabilitazione in rifugi dopo il trattamento vivisettorio.
Si afferma che bisogna essere realisti, che non si può proporre l’abolizione della vivisezione come “vuota dichiarazione di principio”, che comunque è importante salvare la vita di migliaia di animali. Ma sulla base di calcoli approssimati il Movimento Antispecista ha calcolato che probabilmente il numero di animali che sarebbero utilizzati in più come conseguenza dell’approvazione della proposta supererebbe il numero di quelli salvati dalla stessa (essenzialmente a livello di didattica); in ogni caso il calcolo, a mio avviso, va fatto rispetto a quegli animali che si potrebbero salvare attraverso una adeguata azione per porre al bando la vivisezione o quanto meno rispetto a quelli che non verrebbero impiegati con lo sviluppo di metodi scientifici senza vivisezione.
Per quanto riguarda la riduzione della sofferenza, siamo in un tipico ambito da 3R. Comunque non mi sembra che si riducano le sofferenze prevedendo che: ”Nessun animale può essere impiegato in più di una procedura che ha provocato forte dolore o danni durevoli”, testo simile alla norma in vigore, ma con l’aggiunta peggiorativa: “tranne quando la procedura successiva è praticata sotto anestesia generale da cui l’animale non si risveglia”. In ogni caso mi pare si dimentichi completamente che la vera sofferenza per gli animali da laboratorio è la vita di laboratorio, in condizioni totalmente innaturali e senza vita di relazione, al di fuori delle caratteristiche ecologiche ed etologiche della specie.
L’unico aspetto parzialmente positivo della proposta è forse la maggiore possibilità di affidare gli animali già sottoposti a vivisezione a strutture di accoglienza (o rifugi, come previsto anche dalla legge in vigore), tuttavia è confuso e farraginoso il meccanismo di affidamento (sono coinvolte tre diverse figure: veterinario, responsabile del progetto e responsabile delle procedure).
Condividere una proposta di legge a favore della vivisezione solo perché si riduce il numero di animali impiegati nella didattica (ma possono crescere in altri settori) e perché c’è qualche speranza in più che, se restano vivi, siano affidati a centri di riabilitazione, mi sembra veramente incredibile! Del resto preoccuparsi dei rifugi più che della fallacia del metodo è come, a livello di salute, preoccuparsi delle cure palliative, senza fare nulla per prevenire le malattie.
Non può dunque stupire che la proposta Schmidt, ora Della Vedova, abbia suscitato l’entusiasmo di Farmindustria, che nel documento presentato il 16/10/05 all’audizione alla Camera dichiarò: “È stato cancellato ogni carattere di eccezionalità all’utilizzo degli animali per fini scientifici e tecnologici (…) è previsto il silenzio assenso (…) Farmindustria, pertanto, conferma la condivisione sui contenuti della pdl Schmidt ed auspica che sia rapidamente esaminata ed approvata”. Ed abbia fatto contento il Prof. Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerca Mario Negri, da sempre difensore accanito della sperimentazione animale, che, sul Corriere della Sera del 17/12/05, ha auspicato l’approvazione della proposta di legge 5442, attuale 2157.

 

 

VIVISEZIONE - Comunicato stampa

COMUNICATO 21/06/07


ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali

 
Pdl 2157 Della Vedova sulla sperimentazione animale: un gravissimo doppio errore
 
Un errore politico che si somma all'errore scientifico sul quale da due secoli si basa l'uso dela sperimentazione animale
Si è svolta ieri, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa organizzata da:

EQUIVITA,
ENPA,
Animalisti Italiani,
Movimento UNA
Movimento Antispecista
intitolata "Abolizione della vivisezione: il futuro è adesso".

Scopo della conferenza:
ribadire due importanti rettifiche riguardo alle informazioni diffuse dai promotori della Pdl 2157, far conoscere la proposta di legge sulla sperimentazione animale N° 255, prima firmataria On. Luana Zanella dei Verdi. Ecco le rettifiche:

1. La proposta di legge 2157 non nasce affatto da un accordo tra il mondo della ricerca e quello cosiddetto 'animalista'.
Tutte le organizzazioni che si battono per l'abolizione della sperimentazione animale (tra cui EQUIVITA, ENPA, Animalisti Italiani, Movimento UNA e Movimento Antispecista) che hanno seguito il "Comitato per la revisione della 116/92" si sono, al contrario, ufficialmente dimesse dal Comitato poco prima o poco dopo l'elaborazione della proposta definitiva.
Hanno sottoscritto la pdl 2157 soltanto la LAV e il "Progetto riabilitazione animali da laboratorio". I nomi delle nostre associazioni sono stati arbitrariamente cancellati (forse perché si sono dissociate) e non figurano più nell'elenco dei componenti del Comitato.
 
2. La 2157 non solo difficilmente ridurrà il numero di animali usati ma, come dice Farmindustria (con soddisfazione) "toglie ogni carattere di eccezionalità alla sperimentazione animale". Infatti essa:
-a) Introduce il silenzio assenso per tutti gli esperimenti, anche cani, gatti, primati, prove senza anestesia e con forte dolore, che oggi richiedono autorizzazione scritta.
-b) Ufficializza la creazione di animali transgenici.
-c)  Ne estende i campi applicativi includendovi anche la formazione degli operatori.
-d) Delega la valutazione degli esperimenti a dei comitati interni.
-e) Non impone la sostituzione con i metodi "alternativi" neppure ove essi siano stati autorizzati dalle strutture competenti.
Ma soprattutto,: non facendo alcun riferimento al nuovo pensiero scientifico che si sta rapidamente diffondendo e che condanna la sperimentazione animale quale metodo assai poco affidabile (vedi Nature, 10/11/05 e tante altre riviste importanti):
 
La 2157 ridà vigore e credibilità alla vivisezione e non avvia l'Italia verso quel rinnovamento che ci consentono le molte nuove conquiste della scienza - in particolare nella genetica e nella biologia molecolare - fornendoci metodi di gran lunga più affidabili, standardizzabili, veloci ed anche economici.
 
La 2157 non aiuta il progetto europeo REACh, a tutela della salute umana e dell'ambiente, ad essere, come auspicato da Thomas Hartung, direttore del Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi, l'"occasione unica" per rendere infine, abbandonando i vecchi metodi di ricerca tossicologica, la tossicologia "scienza rispettabile" (Nature,10/11/05).

Oltre ai rappresentanti delle 5 Associazioni:
Fabrizia Pratesi per Equivita
Ilaria Ferri per Animlisti Italiani,
Michele Gualano per ENPA
Anna Rita Catelani per Movimento UNA
Bruno Fedi per Movimento Antispecista

hanno partecipato alla Conferenza Stampa:
On. Angelo Bonelli, capogruppo Verdi,
On. Tommaso Pellegrino, Verdi, Commissione Affari Sociali
On Grazia Francescato, Verdi, Commissione Ambiente
On, Bruno Mellano: Rosa nel pugno, Commissione Agricoltura
On Anna Maria Procacci, Verdi.
 
L'On Luana Zanella dei Verdi, vicecapogruppo alla Camera e anch'essa
presente, ha illustrato, con la sua proposta di legge, N° 255, sulla
sperimentazione animale - che ne propone la totale abolizione - una voluta
azione di rottura con il vecchio e superato pensiero scientifico
ispiratore della 2157.

ENPA   Ente Nazionale Protezione Animali (Onlus)
sezione di Roma
Via Terni 42 00182 Roma
Tel. 0670307099  Fax.0670307091
 

 

VIVISEZIONE - Comunicato stampa

COMUNICATO 14/06/07

Comitato Scientifico EQUIVITA
ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali
Movimento Ecologico Nazionale UNA
Animalisti Italiani
Movimento Antispecista
LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia

                                            

dichiarano che:            
                                                            
La proposta di legge 2157 di Benedetto Della Vedova rappresenta
per la difesa della salute umana, degli animali e dell’ambiente:

Un gravissimo doppio errore
L’errore politico si aggiunge all’errore scientifico
sul quale da due secoli si basa l’uso della sperimentazione animale.

 
- Mentre sta crollando la credibilità scientifica della sperimentazione animale, con editoriali ed articoli su: Nature, British Medical Journal, New Scientist, Scientific American, Sapere, Biologi Italiani, Corriere Salute, l’Espresso, ed altri importanti organi di informazione;
- mentre in tutta Europa si avvia il progetto REACH che – per tutelare la salute e l’ambiente – prevede che sia valutata la tossicità di migliaia di sostanze chimiche diffuse intorno a noi;
- mentre Thomas Hartung, direttore dell’ECVAM (Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi) si lascia sfuggire, in una intervista su “Nature” (10/11/06), che “la sperimentazione su animali è cattiva scienza” e che REACH è un’”occasione unica per rendere la tossicologia una scienza rispettabile” promuovendo i metodi sostitutivi;
- mentre i nuovi metodi d’indagine della scienza moderna (come la tossicogenomica, la proteomica e l’epigenetica) danno risultati di gran lunga più affidabili, più dettagliati, più rapidi ed economici della sperimentazione animale;
- mentre al Parlamento Europeo si discute sulla modifica della direttiva europea 86/609 sull’utilizzo degli animali per la sperimentazione, che la nostra legislazione dovrà recepire,
 
in una logica del tutto incomprensibile, l’On. Della Vedova di Forza Italia, con la LAV, Lega Anti Vivisezione, presenta una proposta di legge, la 2157 (ex 5442), fortemente promossa anche da Farmindustria (e perfino dall’istituto di ricerca Mario Negri), che dovrebbe sostituire l’attuale decreto legislativo 116/92 sulla sperimentazione animale, sostenendo che essa rappresenti:
 
 
  • il risultato di un accordo tra i rappresentanti del mondo dell’industria e della ricerca, e quelli delle organizzazioni animaliste e di difesa della salute già facenti parte del “Comitato per la revisione del decreto legislativo 116/92”;
  • un miglioramento nella tutela della salute umana e del benessere degli animali “da laboratorio”.
     
Circa il presunto “ACCORDO”:
non è vero che tutte le organizzazioni facenti parte del Comitato hanno condiviso il testo della proposta di legge 5442 (ora 2157): quelle che sono state invitate a partecipare alla sua stesura si sono tutte al contrario, con l’eccezione inspiegabile della LAV, Lega Anti Vivisezione e del “Progetto riabilitazione animali da laboratorio”, ufficialmente dimesse dal Comitato, o dissociate successivamente dalla proposta definitiva. Si tratta di:

ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali
Comitato Scientifico
Equivita,
Animalisti italiani,
Movimento Ecologico UNA,
LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia
Movimento Antispecista
.
 
Altre hanno ritirato la delega data al “Progetto riabilitazione animali da laboratorio” dopo la presentazione della proposta di legge, esprimendo il loro dissenso (Oltre la specie e Gruppo Bairo).

Circa il presunto “MIGLIORAMENTO”:
L’analisi della proposta di legge 2157 rivela che, rispetto al decreto legislativo 116/92 essa è, sia per la difesa della salute umana, sia per quella degli animali e dell’ambiente:

in termini quantitativi
: SOLO APPARENTEMENTE MIGLIORATIVA in minimi punti. Infatti alla riduzione del numero di animali dovuta al divieto di utilizzarli per la didattica scolastica e universitaria e la cosmesi (il divieto per la cosmesi è già stato previsto entro il 2009 dalla UE) vanno infatti aggiunti gli animali (molti di più) che verranno usati per l’enorme incremento dato alla formazione ed a nuovi campi applicativi quali le tesi di laurea, i dottorati di ricerca, gli usi “tecnologici”, i saggi biologici per le piante, ecc...

in termini qualitativi:
DECISAMENTE PEGGIORATIVA, in molti punti.
Ecco solo alcuni di questi punti
:
1)   Introduce il silenzio-assenso, per l’autorizzazione a tutti gli esperimenti, anche quelli che attualmente richiedono la risposta scritta (cani, gatti, primati, prove senza anestesia e con forte dolore), imponendo termini brevi per il rifiuto e “togliendo – come dice trionfalmente Farmindustria nel documento di elogio alla 5442 presentato all’audizione alla Camera del 19/10/05 – ogni carattere di eccezionalità alla sperimentazione animale”.
2)   Riconosce e ufficializza la creazione di animali transgenici, permettendone la soppressione ove sofferenti o eccedentari (quelli “mal riusciti”).
3)   Estende i campi applicativi alla “formazione” degli operatori, trasformandola quindi da “mezzo” a “fine”, per creare un mercato di specialisti da utilizzare per il progetto REACH, là dove sarebbe ben più utile potenziare e incentivare la formazione solo per i metodi sostitutivi.
4)   Delega in pratica la valutazione degli esperimenti ai Comitati interni agli istituti di ricerca, ed elimina l’obbligo di una valida documentazione per  dimostrare la necessità dell’esperimento.

Inoltre, la proposta di legge 2157:
 
* Non tiene conto del dilagare del movimento antivivisezionista, sia scientifico (le ultime ricerche consultabili su Pubmed, indicano che la risposta dell’animale è sovrapponibile a quella umana solo nel 18% dei casi), che etico, e pertanto:
* Non introduce alcun incentivo per i nuovi metodi sostitutivi, in grande espansione anche negli USA, e non rende obbligatori quelli validati da ECVAM e/o OCSE.
* Ritarda il rinnovamento scientifico che è alle porte e in tal modo posiziona l’Italia nella retroguardia del progresso scientifico (ma all’avanguardia dello spreco di risorse economiche) ridando vigore e credibilità alla sperimentazione animale come metodo di ricerca riconosciuto.
* Spinge l’Italia a perdere l’occasione di avere nella tossicologia “una scienza rispettabile”, che ci tuteli dai disastri ambientali e farmacologici oggi così frequenti (e che non lasci le malattie iatrogene al 4° posto nelle cause di morte)

PROMUOVERE LA 2157 SIGNIFICA:
 
-  Lasciare nelle mani delle aziende chimiche, insieme alla “formazione” degli operatori nei test di tossicità, il controllo di REACH
. Tali aziende potranno ottenere la risposta desiderata scegliendo la specie animale su cui si farà il test. Ciò è ancor più grave se si mette in evidenza che dopo questi test non vi sarà il secondo vaglio delle prove cliniche (prove effettuate sull’uomo) come avviene per l’autorizzazione dei farmaci, e se si considera inoltre che i test su animali forniscono l’alibi dell’”incertezza della prova” a coloro che causano danni chimici, evitando loro la responsabilità civile.

-  Vanificare l’intento primario del progetto REACH,
in particolare non prevedendo l’utilizzo obbligatorio delle metodologie sostitutive validate dai centri di ricerca internazionali a ciò preposti (ECVAM e/o OCSE); impedire, in tal modo, la riduzione delle malattie, in spaventosa crescita, dovute all’inquinamento chimico: cancro, soprattutto nei bambini, ma anche malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, oltre a sterilità, disordini del sistema endocrino, asma, allergie, ecc. ecc.); impedire, infine, che venga risparmiata la vita di milioni di animali.

Comitato Scientifico EQUIVITA

 


| pdl2157 | comunicati stampa | commenti in mailing list e forum |
 

pagina iniziale [email protected]