CITY
26 OTTOBRE 2010
Puglia, bambini usati come esca per traffico cani
Bambini usati per raccogliere i cuccioli di cane da inviare nei canili e nei laboratori in Germania e nei paesi dell`Est Europa, dove la pratica della sperimentazione animale per i cosmetici è ancora utilizzata. Succede, secondo quanto denuncia l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), in Puglia. Secondo l’Aidaa gli organizzatori di questo traffico clandestino di cani, dopo aver assoldato alcuni ragazzini ed averli ben istruiti li mandano nelle campagne in compagnia di finti genitori a chiedere di poter adottare un cucciolo di cane. I cuccioli vengono individuati tra quelli delle razze più richieste sia per il mercato clandestino delle adozioni in Germania sia per quanto riguarda l’uso di questi cani per le sperimentazioni. Inoltre i bambini segnalano anche le cucciolate dei cani di strada che vengono raccolte da i trafficanti.
Questi cuccioli una volta raccolti vengono avviati in strutture clandestine dove vengono selezionati e dopo essere stati intestati in maniera fittizia a persone complici vengono avviati stipati in pulmini senza alcuno stallo veterinario verso il nord Italia dove vengono fatti sostare di solito una notte per poi essere inviati il giorno successivo all’estero muniti di regolari permessi di acquisto da parte delle strutture a cui sono destinati. Stando alle segnalazioni raccolte dall’Aidaa in questi due mesi sarebbero stati inviati all`estero almeno 300 cuccioli di cani e cani in giovane età raccolti con l’ausilio dei bambini e poi ammassati in furgoncini ed inviati verso destinazione ignota.Il servizio legale di Aidaa sta ora valutando le segnalazioni per individuare i reati eventualmente commessi nel corso di queste operazioni per poi presentare formali denuncie: “Vale la pena ricordare che ogni cucciolo viene pagato dagli acquirenti oltre frontiera mediamente dai 40 euro ai 60 euro, e da quanto siamo riusciti a scoprire ai bambini viene riconosciuto un compenso di tre euro per ogni cucciolo recuperato. Appare evidente - dice l’Associazione - che si tratta di una tratta dei cani che sotto apparenza di legalità nasconde un business molto redditizio, infatti per ogni viaggio in questi furgoni vengono ammassati oltre 100 cani per un valore che si aggira sui 4-6 mila euro a viaggio e da quanto trapela pare che ogni mese i viaggi siano circa cinque, il che equivale a 60 viaggi l`anno per un giro di affari di oltre 350.000 euro”. Le prime segnalazioni all’Aidaa di questo traffico di cani risalgono al mese di agosto. “Ora le segnalazioni si stanno moltiplicando ed anche se apparentemente tutto pare essere in regola in realtà questo è un vero e proprio traffico di cani verso l’estero”, dice Lorenzo Croce, presidente dell’Aidaa. |
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