Il cane "stupido" non ha diritto di vivere. Questo hanno deciso le maestranze della benemerita Associazione Zoofila Cremonese. Come se il diritto a respirare dipendesse da una qualsiasi forma di intelligenza.
Il cane "aggressivo" idem. Facile gestire solo cani "stupidi" da eliminare successivamente senza cercare di porre rimedio al suo stato.
Il cane "anziano" è troppo avanti nell'età da meritarsi di non vivere più un altro giorno su questo "schifo" di terra.
Lasciamo perdere quelli eliminati per malattie "ritenute incurabili" dato che per fornire un giudizio dovremmo avere in mano risultati di analisi e ricerche varie e verificare se siano state apportate cure appropriate, condizione impropria il solo pensarlo.
E passiamo adesso ad analizzare la parola "zoofila":
zoofilo
[zo-o-fi-lo]
A agg.
1 Che ama, cura, protegge gli animali
2 Società zoofila, società per la protezione degli animali
3 CON. zoofobo
Ecco dunque la finalità che avrebbe dovuto assumere quella associazione che gestiva al contrario, impunemente, senza rispetto alcuno per la vita degli esseri ospitati, un canile andandosi a cercare gli animali addirittura fuori Regione. E poi continuiamo a dire che i trasferimenti dei cani dal centro sud al Nord favoriscono il benessere animale. Qualcuno si ricorda quando su alcuni appelli si legge: "il cane è stato portato al nord , in attesa di una adozione definitiva, e locato in uno stallo, in una pensione o in un canile?
E che dire mai della cifra (spropositata) trovata al servizio dell'associazione? Solo lasciti, regalie e doni rilasciati da privati amanti degli animali? Ai posteri l'ardua sentenza e putroppo anche giudizi poco edificanti che potrebbero nascere attorno al mondo del volontariato animale.
Giorgia, Civitanova M.