Messaggi pervenuti in Mailing list di Bairo in data 28/09/2002  - 
Subject:  Al canile di Busteggia virus uccide i cuccioli


Da Enrica da Cremona a Ciusckina da Siracusa:
 

Che storia orrenda Ciuskina. Non si può fare qualcosa? So che non potrà risolvere molto, ma una denucia a questo infame posto non guasterebbe. Magari coinvolgendo i giornali.
Quei cani sono in mano a gente che li usa solo per guadagno. Non gliene frega niente se sono malati o sani. Quanti canili in questa situazione. Quanta melma nella testa di chi gestisce posti del genere. L'omertà che va per la maggiore in questi casi è vergognosa. Tutti sanno, ma nessuno parla.......tanto chi non ha voce non dirà mai niente.
Enrica

Da Ciusckina da Siracusa a Marilena da San Donato M.se (MI):

Cara Marilena, oramai mi resta  solo questa possibilità di sfogarmi  attraverso una mail con persone sensibili  come te. Le mie notti sono insonni, non  credo di poter andare avanti così.
Ieri  andando al canile  ho trovato  in un "loculo"(così chiamo i piccolissimi box riservati ai cuccioli) una cagnetta che  gemeva  distesa, magra,  bagnata  non so  di cosa. Ho subito chiamato la ragazza che si occupa delle terapie e le ho chiesto cosa potevo fare per non farle  sentire dolore. Risposta:Niente! Sta morendo e domani non  ci sarà più.
Avevo cucinato  del riso con omogenizzato di pollo e brodo vegetale per i cuccioli e per quelli un po' + grandetti ed avevo portato del buon miele all'eucalipto per un cucciolo che ha la tosse ed allora ho provato a fare leccare un po' di miele alla cagnetta. Risultato: ha leccato  il miele  ed ha mangiato il riso con l'omogenizzato  e dopo  un oretta aveva più forza e  si è seduta, ha bevuto e rimangiato.
Mi era stato detto che avevano già fatto la terapia ma che per due giorni non l'avrebbero potuta fare perchè l'addetta sarebbe stata assente.
Sentendo ciò, ho chiesto se potevo andare io, chiaramente ricevendo prima  le giuste indicazioni sulle cure da fare specialmente per i  casi gravi.
Con qualche difficoltà da parte di coloro che gestisco il canile (da dietro una scrivania di un ufficio "molto lontano" da  quel lager), mi è stato detto un  "ni".
Oggi andrò a curare i cuccioli ma domani essendo domenica non potrò entrare perchè non essendoci gli inservienti del canile nessuno può aprire e la chiave non viene data a nessuno.
Sono  d'accordo per non dare a chiunque la chiave, ma dopo che un volontario frequenta il canile da tempo e ha dato le referenze che  la Sig.ra notaia richiede,credo che la mancanza di fiducia sia solo mala fede da parte loro, perchè non vogliono far vedere  qualcosa come ad esempio che dal sabato mattina al lunedì nessuno accudisce ai cani che  a loro dire sono 500 ma  non penso che siano più di 300(ci sarebbe tanto da dire sulla gestione ma devo sempre tacere per non perdere la possibilità di entrare e stare con i cuccioli).
Questa  settimana sono andata al canile,martedì, giovedì ed ieri venerdì e tutte le volte ho fatto notare che è pieno di topi, persino dentro "i loculi dei cuccioli".
Giovedì ho aperto  il cancelletto del loculo di alcuni cuccioli e per miracolo non ho preso il topo per accarezzarlo, era grosso , chiaramente è subito scappato.
Ieri invece  nell'aprire il cancelletto dove c'è la cagnetta in gravi condizioni un topetto mi è caduto  sul petto ed io  ho cominciato a gridare per  rabbia , paura e schifo!!!
Sempre la ragazza che prima da volontaria ed adesso da dipendente pratica le cure ai cuccioli e pulisce le loro gabbie-loculi, mi ha detto che devo abituarmi a vedere morire quasi tutti i cuccioli perchè loro non li vaccinano e  che spesso  troverò cuccioli mangiati dai topi.
MA CHE MONDO è E' QUESTO??!!!!??
Non dormo più e mi sento terribilmente  furiosa, cosa devo fare?
Voglio vaccinare i cuccioli, ma come fare? chi portare per primo dal veterinario? ,scegliendone alcuni condanno altri ad una morte  certa e dopo il vaccino  i cuccioli andrebbero tenuti in posto caldo, pulito e separati dagli altri. Ma dove?
Vengono adottati pochissimi cuccioli perchè si è sparsa voce che dopo  i cuccioli adottati muoiono perchè sono già ammalati ed infatti loro non li danno in adozione dopo averli curati e vaccinati, ma li danno come si potrebbe dare un chilogrammo di patate e spessissimo non registrano le adozione. La gente dopo che porta via un cucciolo spende centinaia di euro e poi il cucciolo gli muore magari prendendosi un grosso dispiacere. 
Farei  volentieri una campagna di adozioni nelle scuole, organizzerei  delle visite di studenti per  fare adottare un cane , se lo permettessero  e poi con  quale   coraggio potrei fare vedere topi e cani insieme nel "canile modello" (così lo chiama la proprietari zarina ).
Oggi andrò lì terrorizzata  di trovare morta la cagnetta e tanti altri cuccioli, ma  devo andare necessariamente. Avrei potuto portare a casa la cagnetta per curarla, ma  ne ho già due  di anni 15 ed 11 ed ho paura che possano contagiarsi e poi oggi ne porto una a casa e  gli altri non hanno lo stesso diritto di essere salvati?
Devo resistere e convincere il medico della ASL e i gestori del canile che E' URGENTE  fare qualcosa.
Adesso che mi sono sfogata  vado a prepararmi per la triste giornata nel lager- canile della mia città.
Considerato  l'esiguo numero di volontari che il martedì (unico giorno concesso per le visite e per i volontari) ho visto nel canile posso intuire che facilmente la gente getta la spugna e rinuncia.
Ma io non rinuncio per il momento e andrò quando il lavoro mi consente di farlo e quando c'è qualcuno che mi apre il cancello del lager.
Sono sul serio disperata!!
Ciuskina

Da Marilena da S.Donato Mil.se (MI) a Ciuskina da Siracusa:
 
Cara Ciuskina, so cosa vuol dire guardare negli occhi un cucciolo che sta morendo di gastroenterite o di parvovirosi. Cosi' è morta Cleo, che avevo tentato di salvare il natale dell'anno scorso.E' stato straziante.Un dolore immenso, ho tentato in ogni caso di salvarla, non avrei potuto lasciarla morire da sola, al freddo nel canile in cui viveva. Con la mia Bea invece è finita bene,abbiamo salvato sia lei che il suo fratellino.Ma solo perchè io e mia sorella Tamara siamo intervenute subito,senza indugi.E lo rifarei,guardare Bea, accarezzarla,giocarci insieme mi ripaga almeno un po' dal dolore provato per la morte della piccola Cleo.
Sii forte, sempre. Per loro, che hanno solo noi!
Un saluto
Marilena S.Donato Mil.
 
Ciuskina da Siracusa ha scritto:
 
Ho letto  quello che accade al canile  di Busteggia e posso capire il dispiacere ed il senso di impotenza che si prova nel vedere morire i cuccioli per gastroenterite, una morte lenta  di cucciolotti che vomitano bava in un angolino della cuccia con un senso quasi di pudore e di vergogna: Gli occhi tristi e nessuna voglia di giocare. Così li vedo morire giornalmente nel canile che frequento da qualche mese nella mia città. Il veterinario da noi viene puntualmente ogni settimana e se ci sono urgenze  è sempre disponibile, ma se la disponibilità  non c'è da parte di chi gestisce il canile e da parte degli inservienti che  fanno finta di lavorare( tirano il cibo ai cani nella terra e le ciotole così restano pulite e loro non sono costretti a lavarle), cosa fare?
Appena ho segnalato disservizi , sporcizia e poca cura, sono stata minacciata di non poter entrare più al canile!!!!
Inizialmente, vista la scarsa accoglienza nei confronti di una volontaria avevo pensato che fossero attenti e gelosi di loro cani(a volte i volontari possiamo essere inesperti e potremmo addirittura causare danni), col passare dei giorni ho capito che invece non vogliono volontari tra i piedi perchè potremmo essere testimoni di maltrattamenti , poca cura, superficialità,ed altro che vi risparmio.
La realtà è che da tre mesi circa saranno morti circa trenta cuccioli e non si provveder a vaccinarli  adducendo come scusa che in passato nonostante vaccinati sono morti. Ma da sempre "tentare non nuoce".
Pertanto da oggi a mie spese prenderò dei cuccioli e li farò vaccinare . Vedremo cosa succederà.
Forse moriranno anche loro, ma almeno avrò tentato.
Auguro maggiore fortuna a voi volontari  di Busteggia e buon lavoro!
Ciuskina

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La Provincia di Sondrio

25/9/2002

L’epidemia
Sono già tre i cuccioli portati a Busteggia e infettati dal virus che colpisce stomaco e intestino
Cani uccisi dalla gastroenterite
I volontari: «Servirebbero box nuovi e maggiori risorse finanziarie»
 

Già tre cuccioli morti e quelli in arrivo comunque a rischio. Un’epidemia di gastroenterite quella che ha colpito nei giorni scorsi gli animali custoditi nel canile di Busteggia contro cui i responsabili e i volontari che giornalmente prestano la loro opera poco o nulla possono fare, se non assistere alla morte degli esemplari più giovani. «Bisognerebbe disinfettare tutte le gabbie - dicono Alessandra e Lele, due dei cinque ragazzi che costantemente offrono il loro tempo (almeno due ore ogni pomeriggio) alla cura dei cani -, o tenere i cuccioli in cucce separate, ma stante le condizioni della struttura risulta quantomeno difficile, se non proprio impossibile. Non c’è spazio sufficiente e neppure le risorse economiche bastano». Il virus che ha infettato il canile, colpendo in particolare gli esemplari di pochi mesi non vaccinati e con un sistema immunitario non sufficientemente sviluppato, riporta così di drammatica attualità il problema della costruzione di una nuova struttura di accoglienza per gli amici a quattro zampe, attesa da tempo, ma ancora ferma nelle pastoie burocratiche o, forse meglio, politiche. «Se riusciamo - continuano i due ragazzi - li portiamo a casa noi i cuccioli, proprio per evitare che si ammalino, ma non possiamo farlo con tutti e il tasso di mortalità tra i piccoli è del 90%. La verità - incalzano - è che servirebbe un box, magari piastrellato, più facile da disinfettare e che se ci fosse una struttura adeguata il lavoro di tutti sarebbe migliore». Impegno e volontà a chi quotidianamente si occupa dei cani non manca, quello che manca davvero è l’attenzione degli enti pubblici. «Non abbiamo sufficienti contributi - continuano Alessandra e Lele -, dobbiamo affidarci alla bontà della gente. Quando abbiamo dovuto verniciare le gabbie abbiamo avuto la fortuna che un colorificio ci regalasse il materiale, ma non è sempre così». Un j’accuse anche nei confronti del servizio veterinario: «Il medico - dicono - dovrebbe passare una volta alla settimana e invece spesso arriva soltanto ogni trenta giorni sia per le vaccinazioni che per i tatuaggi». Monica Bortolotti Dati davvero allarmanti: a rischio il 90% dei giovani esemplari portati al canile provinciale Salvi quelli tenuti a casa dagli assistenti

 

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