Dall'inserto del "Giorno"
05/10/2000

cani Noha

FIDO SENZA VOCE

Dopo la scoperta del "Giorno" e le immagini tv nel programma di Paolo Limiti
Nei guai i proprietari del canile-lager e undici sindaci, e' caccia a un veterinario

CANI MUTILATI, TERRIBILE CONFERMA CHI LI HA OPERATI ORA RISCHIA GROSSO

di E.N.

GALATINA (Lecce) Dopo tre settimane di indagini a tutto campo i Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Gallipoli hanno concluso linchiesta. E gli esami dei veterinari avrebbero confermato i sospetti, denunciati dal Giorno: a quei cani sono state tagliate le corde vocali per non farli abbaiare.
In questi ultimi giorni sono stati ascoltati anche quei testimoni che, per paura di pesanti ritorsioni, avevano lasciato il piccolo comune di Galatina (Lecce). Tassello dopo tassello e stato cosi completato quel complesso puzzle fatto anche di tanti "non ricordo" e di lunghi silenzi. Passo dopo passo la squadra del Capitano Depetitto e del Tenente Di Pinto dellArma dei Carabinieri hanno cosi ricostruito lintera vicenda nelle quali loro malgrado erano diventati protagonisti gli& ospiti
del canile-lager di Noha.
Da oggi sara il Magistrato Dr. Gagliotta a valutare il voluminoso dossier che gli e stato consegnato.
La triste storia e venuta alla luce alcune settimane fa quando una volontaria del canile aveva segnalato ad alcune associazioni, fra le quali la Nuova ARCA (Associazione Rifugio Cani Abbandonati) quello che accadeva, lontano da occhi indiscreti, fra le mura del canile di Noha.
Le immagini dei cani&senza voce trasmesse nel corso della trasmissione di Paolo Limiti, che ne riparlera nella puntata odierna, hanno suscitato profonda indignazione nei telespettatori.
Da tutta Italia si sono levate,
unanime, le critiche contro chi aveva commesso questo ignobile reato. Centinaia le telefonate giunte in redazione per offrire la propria disponibilita.
Per risolvere il problema dellinquinamento acustico provocato dallabbaiare dei cani (riscontrato dai tecnici della Asl) il proprietario del canile anziche insonorizzare le pareti del grosso complesso in cemento armato aveva pensato bene di&far zittire i cani.
Con la complicita di un veterinario senza scrupoli, circa 200 cani erano stati cosi sottoposti al taglio delle corde vocali mediante una operazione con lelettrobisturi di pochi minuti, in anestesia.
Ma M.C., questo il nome di fantasia della volontaria, era rimasta sconvolta nellosservare questa serie di operazioni compiute come in una catena di montaggio.
Gli stessi responsabili del canile avevano cercato di tranquillizzarla spiegandole che lanimale non subiva alcun maltrattamento!
Ma per lei la sera quando rientrava a casa cominciavano gli incubi e i rimorsi.
Cosi, una mattina M.C. non si e piu presentata al canile: aveva confidato questo suo segreto ad una amica e immediatamente aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
Una analoga denuncia era stata sottoscritta anche dallEnpa di Campi Salentino e di Galatina, dallAssociazione per i cani abbandonati, dallassociazione Nuova Arca di Galatone e di Lecce e dallAssociazione "Nuova Lara" di Lecce. Nel frattempo, a causa delle pesanti minacce ricevute, la testimone chiave aveva dovuto lasciare il piccolo centro pugliese.
Grazie al supporto di alcuni volontari, siamo riusciti anche noi a rintracciare un dipendente del canile che, fra le lacrime , ci aveva raccontato con dovizia di particolari, come veniva eseguito lintervento, il tipo di iniezione di anestetico che veniva somministrato allanimale, e il numero dei pazienti sottoposti allamputazione delle corde vocali.
Insieme ai carabinieri ora era scesa in campo anche la Asl di Lecce. I veterinari avevano prelevato a campione quattro cani tra i 230 ospiti del canile e trasferiti presso la clinica veterinaria dellUniversita di Bari per gli accertamenti.
Gli esami effettuati avrebbero confermato che le lesioni riscontrate non sarebbero da addebitare a problemi di afonia o di faringiti. Le cicatrici presenti nella cavita orale sarebbero il risultato di interventi chirurgici mirati alla recisione delle corde vocali
Tutti e quattro i soggetti visitati presentavano le stesse patologie.
I carabinieri della compagnia di Gallipoli hanno denunciato i responsabili del canile con laccusa di maltrattamento agli animali (art. 727 del codice di procedura penale). Il provvedimento riguarda Silvio Giorgio Ferramosca 54 anni, farmacista di Maglie (Lecce) e gestore del canile "Parco Rifugio" ed il figlio Francesco di 24 anni.
Ma azioni piu pesanti potrebbero essere prese nei confronti del veterinario che ha operato i numerosi "pazienti".
A parlare, oggi, e il dottor DAddario, presidente dellOrdine Veterinario di Brindisi e presidente dellOrdine nazionale dei Veterinari.
"Nel caso in cui dovessimo riscontrare gli estremi dei maltrattamenti spiega il dottore a parte le responsabilita penali, al colpevole verrebbero comminate delle sanzioni disciplinari. Ci auguriamo che lautore del grave fatto sia smascherato".
Ma alla luce di quanto emerso dalle indagini, potrebbero essere denunciati per abuso dufficio anche i sindaci di ben undici comuni dellhinterland leccese. Per gli inquirenti, i primi cittadini avrebbero affidato al Parco Rifugio i cani nonostante avessero lobbligo di allestire un canile comunale. Fra questi sindaci, spicca senza dubbio quello di Vernole che, secondo le forze dellordine, avrebbe firmato la convenzione con il canile di Noha nonostante avesse lobbligo di organizzare un servizio sanitario gratuito.
Circa un anno fa lo stesso sindaco aveva emesso unordinanza nella quale dava mandato al Ferramosca di recuperare ed accogliere cani randagi del territorio comunale nel suo canile.
I prezzi pattuiti per tale servizio erano di 500 mila lire forfait (Iva compresa) per laccalappiamento, 20 mila piu Iva per lidentificazione mediante microchips e una diaria giornaliera di 4mila lire piu Iva.
E sabato scorso, in Piazza San Pietro a Galatina, la Lega nazionale per la difesa del Cane ha organizzato una manifestazione pubblica.
Intorno al gazebo montato in piazza, numerosi ragazzi con i loro cani, hanno manifestato pacificamente per sollecitare le autorita ad andare sino in fondo nellindividuazione dei responsabili.
Simbolicamente, alcuni splendidi cucciolotti, fra le braccia dei loro padroni, avevano sul tartufo (il muso del cane ndr) una fascetta bianca a ricordare il silenzio di quei cani innocenti che ancora sono tenuti nel canile lager.

cani noha


cani noha

Noha

LE BESTIOLE TRASFERITE

Galatina - Ho visto e non sentito l'abbaiare di questi cani. Alcuni di loro sono stati trasferiti presso un canile di Castri' un piccolo centro a pochi chilometri da Lecce. Aggirarsi fra i box di questo piccolo, ma pulito canile, scopri immediatamente quali sono quegli ospiti che sono stati prelevati dal canile lager di Noha.
A prima vista li vedi subito: impauriti e tremanti si ammassano gli uni sugli altri.
Cercano di rincuorarsi, di farsi forza, ma alla presenza di un uomo indietreggiano spaventati come se associassero la sua figura con quella di una...punizione.
I loro occhi sono sbarrati e si muovono costantemente ora di qua ora di la. Ma lo shock che ti prende e' ascoltare i loro...versi.
Alcuni aprono la bocca senza che nessun suono esca dalla bocca, altri pur impegnandosi lanciano solo piccoli versetti.
Niente fragorosi o sonori concerti alla luna, ma rochi e deboli suoni che a due metri di distanza nessuno riesce a percepire.

E.N.


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