BRESCIAOGGI
 
Venerdì 19 Novembre 2004

SIRMIONE  (BS)

  Misterioso sequestro Un «carico» di cani diretto in Germania

Quindici cani stipati su un furgone e un’auto e, stando al trasportatore, destinati alla Germania per essere ceduti a un canile della zona. Spiegazione poco credibile, dietro la quale spunta lo spettro della vivisezione. Il «carico», partito dal Bresciano, è stato bloccato a Sirmione dai carabinieri del Nas.

BRESCIAOGGI

Venerdì 19 Novembre 2004

IL CASO. Indagine top secret in alcune strutture della provincia. L’Asl: «Nessun dubbio sulla legittimità delle convenzioni»

  Canili al setaccio, 15 meticci sequestrati

Due furgoni fermati a Sirmione: andavano in Germania. Erano diretti in un laboratorio?

Erano stipati in un Traffic Renault e in un’auto furgonata, sistemati uno a fianco all’altro, senza le giuste condizioni per un viaggio lungo. I quindici cani intercettati e sequestrati a Sirmione nei giorni scorsi erano diretti in Germania. Il furgone e la vettura sono stati bloccati dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Brescia. A insospettire i carabinieri pare che sia stata la fuga dell’auto staffetta che precedeva il furgone: una mossa che ha fatto scattare il controllo. I carabinieri hanno dato l’alt al furgone, il conducente si è fermato subito. Nel vano erano stipati 13 meticci con età compresa fra i 3 e i 5 anni, nell’auto c’erano altri due esemplari. È stato lo stesso conducente del furgone a spiegare ai carabinieri che il carico era diretto in Germania. Quale fosse il destino dei quindici cani è un mistero. I cani potevano essere portati in Germania per essere ceduti dietro compenso a un canile della zona (pare poco credibile trattandosi di cane privi di valore commerciale), oppure potevano essere utilizzati nei laboratori per la ricerca farmacologica o cosmetica. Ma per ora si tratta solo di supposizioni, perchè l’indagine, coordinata dalla Procura di Brescia, è ancora in corso e gli sviluppi sono assolutamente top secret.
I quindici cani provenivano tutti dallo stesso canile convenzionato con l’Asl, ma pare che gli animali fossero stati presi in carico dal titolare di un altro canile che non ha alcuna convenzione con l’azienda sanitaria locale. Pare che a far scattare il sequestro sia stata l’assenza della certificazione sanitaria necessaria per un trasporto di questo tipo. Ad aggravare la situazione anche il tentativo di eliminazione di due tatuaggi e la presenza di due certificati per una coppia di cani del canile non convenzionati «passati» su due cani del canile convenzionato. Cani che peraltro non erano in buona forma, tanto che uno dei due - sofferente di diabete - è morto poco dopo, mentre si trovava al canile sanitario dell’Asl di Brescia. I quindici cani, infatti, dopo il sequestro sono stati portati nel canile di via Orzinuovi e nei giorni scorsi, dopo il provvedimento di dissequestro emesso dall’autorità giudiziaria sarebbero rientrati nel canile da cui erano partiti per la Germania.
Oltre che sul canile in questione, gli accertamenti sarebbero scattati anche in altre strutture. Gli inquirenti vogliono verificare la regolare applicazione delle norme ed escludere, senza ombra di dubbio, che si possa verificare una truffa a carico dell’Asl che per ogni affido versa al canile convenzionato un compenso di 40 euro.
L’Asl è avvisata dell’indagine in corso. «Non è mai risultato nulla - spiega Annamaria Indelicato, direttore sanitario dell’azienda - che ponga dubbi sulla legittimità della convenzione con il canile in questione, convenzionato da anni con l’Asl. Se dalla vicenda giudiziaria emergerà qualche irregolarità prenderemo provvedimenti». Le convenzioni con i canili sono state rinnovate da poco: l’Asl ha firmato con cinque strutture (Orzinuovi, Pontevico, Provaglio, Gottolengo e Castelcovati). w.p.
 

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