BRESCIAOGGI
Giovedì 10 Febbraio 2005

PALAZZOLO. L’appello lanciato dai volontari
«L’illegalità si vince con un nuovo canile»
Prosegue l’inchiesta sugli animali trasportati in Germania

 

Giancarlo Chiari

Palazzolo (BS) - Un ricovero per animali da gestire a Palazzolo. Lo chiede l’associazione «Gli amici dell’arca». Un appello che giunge nel pieno dell’indagine su un presunto traffico di animali ospitati in canili del bresciano e venduti come cavie a laboratori tedeschi. Un inchiesta che ha gettato pesanti ombre su alcune strutture di Garda, Franciacorta e Bassa. canile da gestire direttamente. Il sodalizio di Palazzolo che si occupa di animali abbandonati è nato nel febbraio del 2004: a un anno di distanza conta già 317 soci. Nel primo anno di attività, l’associazione si è occupata del sostegno di 14 colonie feline del paese accudendo 254 gatti, dieci cani, quattro conigli nani ed alcuni volatili. I suoi volontari si sono curati di mantenere in salute gli animali fornendo un’alimentazione giornaliera pulendo periodicamente i rifugi, controllando le condizioni di salute dei felini. L’associazione ha fatto eseguire 127 sterilizzazioni, 24 curate dall’Asl, il resto fatte eseguire a proprie spese da veterinari privati. L’associazione ha curato 30 gatti abbandonati, riuscendo per molti a trovare un’adozione, ma purtroppo ha dovuto anche denunciare otto casi di avvelenamento. I casi più gravi si sono verificate nelle colonia di via Matteotti sterminata da esche avvelenate sparse a fine anno anche in via Galignani. Impegnati contro i casi di maltrattamento «Gli amici dell’arca» hanno recentemente organizzato nella sede del Wwf un’affollata assemblea per chiedere chiarezza sull’ambiguo fenomeno delle adozioni internazionali dei cani che - è il sospetto dei volontari ma anche della Procura di Brescia - sembrano in alcuni casi essere utilizzate per fornire animali alle aziende tedesche che praticano la vivisezione, consentita in quel Paese solo per animali provenienti dall’estero.
La presidente Mina Tagli e la segretaria Maria Lancini hanno denunciato: «C’è un commercio di cani e gatti che dall’Italia raggiungono altri paesi europei. Purtroppo la piaga ha coinvolto anche la nostra provincia».
Emblematiche a questo proposito le testimonianze raccolte dall’associazione: «A Adro esisteva un rifugio per cani, tollerato e mantenuto in vario modo dai residenti che fornivano cibo e contributi - ha raccontato una volontaria -. A ottobre la responsabile ha presentato il risultato di un viaggio di sei volontari che avevano seguito i cani portati ad un canile tedesco».
Ma proprio mentre la manifestazione era in corso una pattuglia dei Nas fermava due furgoni con a bordo trenta cani in pessime condizioni, privi della documentazione di accompagnamento. La vettura che faceva da staffetta ai due furgoni riusciva a fuggire ma i carabinieri avrebbero già identificato la conducente una donna conosciuta nel mondo dei canili. La documentazione irregolare ha fatto aprire un’inchiesta per capire come si sviluppasse il commercio verso la Germania ammesso dai conducenti dei due furgoni sequestrati. «Quei cani - hanno spiegato i volontari di Palazzolo -, che provenivano dal rifugio di Orzinuovi, sono poi stati portati a Brescia. A questo punto non ci fidiamo più nemmeno delle strutture istituzionali» hanno proseguito gli Amici dell’Arca che hanno chiesto chiarimenti alla Asl. «Ci hanno risposto che, pur comprendendo la nostra preoccupazione, non possono dir nulla fino al termine del procedimento penale». Che a quanto pare potrebbe portare a sviluppi clamorosi nelle prossime settimane.
«Chiediamo maggiori garanzie - spiegano i dirigenti dell’associazione -, anche perché l’Asl non ci ha ancora comunicato gli esiti dell’autopsia sui gatti avvelenati. Per noi è urgente l’istituzione di un canile che si possa controllare a Palazzolo: svolgiamo un servizio utile alla città occupandoci gratuitamente di animali abbandonati ma le istituzioni cui risolviamo questo problema non ci hanno ancora fornito una stanza per la nostra sede».
 

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p.s. il contenuto di questa sezione è molto importante in quanto la piaga dei traffici di animali verso il nord Europa è molto estesa.
Diffondete più che potete e diffidate di chi si si offre di sistemare animali in Germania, Austria Svizzera o chi mentendovi vi promette facili affidi. Controllate sempre lo stato degli animali nel tempo e non allontanateli dal territorio, perchè ricordatevi che la vostra ignoranza, la vostra indifferenza, la vostra complicità, sarà la loro FINE.
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