CORRIERE DEL GIORNO
26/03/04
Manduria (TA): Traffico di cani sventato telefonando alla polizia
Cuccioli destinati alla Germania salvati dall'associazione "Gaia"
Manduria (TA) - L'associazione animalista di Manduria "Gaia" sventa un traffico di cani diretti in Germania e destinati presumibilmente alla vivisezione. L'episodio è accaduto ieri pomeriggio, quando al presidente dell'associazione manduriana (che gestisce il canile sanitario di Manduria), Walter tarantini, giunge una telefonata dall'associazione per la Difesa del cane di Nardò, la quale avverte che a Galatone in provincia di Lecce era posto un furgone che sarebbe stato caricato di cuccioli, diretto a Stoccarda in Germania. L'associazione, impegnata da sempre nella difesa degli amici a quattrozampe, ha allertato la questura di Taranto, intervenuta poi sul posto. Gli agenti di polizia si sono appostati nei pressi del canile "Nuova Arca" di Galatone e hanno atteso che i cuccioli fossero caricati sul furgone all'interno del quale vi erano numerose gabbie. Gli autori del traffico di animali sono stati colti in flagranza e fermati. Il furgone che conteneva ben venti animali è stato posto sotto sequestro. - Sono molto soddisfatto per come si è conclusa questa vicenda - spiega Walter Tarantini: una delle tante considerato gli ultimi episodi analoghi verificatasi nelle province pugliesi ai danni di questi animali. Il presidente della Gaia, ringrazia poi il questore di Taranto:- Tutta la questura è stata efficientissima e celere nello svolgere questa operazione - ha detto tarantini - Ringrazio il Questore di Taranto che si sta impegnando nella lotta contro il traffico dei cani destinati alla vivisezione e allo sfruttamento delle pelli.- Tarantini si riferisce all'ultimo episodio verificatosi in terra ionica a Leporino, dove alcune settimane fa fu sequestrato un altro furgone in partenza, carico di quaranticinque cani diretti a Monaco. S. Sc.
Galatone
Un furgone pronto a trasportare 18 cani da Galatone in Svizzera e in germania è stato bloccato ieri pomeriggio verso le tre dai poliziotti del Commissariato di Nardò. Stavano per caricare i randagi custoditi nel canile gestito dalla “Nuova Arca”, ma dagli accertamenti fatti dai poliziotti è emerso che il mezzo non era attrezzato per trasportare gli animali per oltre 1000 chilometri. Per questo gli occupanti, tre tedeschi e una svizzera, sono stati denunciati per maltrattamento di animali. Il mezzo è stato sequestrato anche per accertare altre ipotesi che il vicequestore aggiunto Sandro Meo sta valutando con la Procura. Gli inquirenti vogliono in sostanza capire a chi fossero destinati quei cani: ufficialmente a famiglie tedesche pronte per adottarli, ma non ci sarebbero prove certe. L’organizzazione che si occupa di questi trasferimenti è la stessa che invia gratuitamente alla “Nuova Arca” cibo per cani e che assisterebbe l’associazione anche nell’affidamento degli stessi a famiglie amanti degli animali. Cinque cani erano destinati in Svizzera e 13 in Germania. Ma la polizia vuol vederci chiaro.
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vigilanzaambientale
Nas bloccano 30 cani destinati a laboratorio svizzero
Operazione in provincia di Lecce - traffico via internet
Trenta cani meticci destinati molto probabilmente ad un laboratorio per la vivisezione sono stati sequestrati questa mattina in provincia di Lecce, prima che venissero inviati in Svizzera. A bloccare il trasferimento degli animali i carabinieri dei nas di Lecce allertati da varie associazioni animaliste della provincia che, dopo aver saputo della partenza delle 30 bestie, hanno bloccato i furgoni pronti a partire. I cani tutti quanti già sequestrati dai Nas nel luglio del 2001, erano ospiti di un canile il cui gestore tramite un'organizzazione che opera soprattutto su internet, avrebbe organizzato parte del traffico. Del sequestro è stato immediatamente avvertito il ministro della Salute Girolamo Sirchia affinchè in conformità con la legge 281 che vieta la vivisezione dei randagi, provveda a mobilitare maggiori controlli alle frontiere per evitare che venga comunque organizzato un carico di randagi in sostituzione di quello sequestrato. Al momento i carabinieri e le associazioni Oipa Italia, Lav e Lega per la difesa del cane di Taranto e Lecce stanno collaborando per fare luce su tutta la faccenda.
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