Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - 06/07/06
Traffico illegale, animalisti in allarme
« Cani da vivisezione mercato da fermare »
BOLZANO — Gli animalisti intervengono duramente sul commercio illegale di animali per la vivisezione, dopo le ultime rivelazioni del Corriere della Sera . La notizia delle due inchieste aperte dalla magistratura di Brescia e Bolzano sta suscitando vivaci reazioni anche in ambito locale.
Ester Valzolgher della Lega antivivisezione: « Il mercato illegale di animali purtroppo è florido e va fermato.
I controlli sono sufficienti » .
« Penso che la vivisezione debba finire e vada combattuta in tutti i modi — afferma Nietta Dondio, voce storica degli animalisti altoatesini — è stato confermato da tempo e il primo a provarlo fu il dottor Schweitzer, che gli esperimenti di vivisezione sugli animali non ha nessuna corrispondenza sugli uomini. Si tratta soltanto di un grosso interesse delle case farmaceutiche che favoriscono le sperimentazioni per puri interessi economici » .
« Vivisezione illegale, pochi controlli »
Gli animalisti: mercato florido. I trasporti attraverso il Brennero
Individuati alcuni carichi illeciti di cani verso i laboratori della Germania Attiva collaborazione tra le guardie zoofile, l'Enpa e le forze dell'ordine
BOLZANO — Le inchieste sul traffico di animali verso l'estero rivelate ieri dal Corriere della Sera fanno riemergere un problema molto sentito non solo negli ambienti degli animalisti, ma anche a livello di opinione pubblica. La notizia delle due inchieste aperte dalla magistratura di Brescia e Bolzano sta infatti suscitando vivaci reazioni anche in ambito locale. Il traffico illegale di cani, accalappiati in Italia e che finiscono in Germania come cavie di sperimentazioni chirurgiche, è purtroppo una brutale realtà che va combattuta in tutti i modi.
« Penso che la vivisezione debba finire e debba essere combattuta in tutti i modi — afferma Nietta Dondio, voce storica degli animalisti altoatesini — È stato confermato da tempo, e il primo a provarlo fu il dottor Schweitzer, che gli esperimenti di vivisezione sugli animali non ha alcuna corrispondenza sugli uomini. Si tratta soltanto di un grosso interesse delle case farmaceutiche che favoriscono le sperimentazioni sugli animali per puri interessi economici » . La lotta alla vivisezione passa anche attraverso maggiori controlli sui trasporti di animali. Alimentare le verifiche, attraverso il lavoro delle guardie zoofile, l'Enpa e la collaborazione con le forze dell'ordine, è importantissimo per sventare un traffico che ha risvolti tuttida chiarire.
Il sostituto procuratore di Bolzano Markus Mayr conferma che alcuni mesi fa era stato fermato un camion diretto in Germania, nel quale si stavano trasportando cuccioli di cani. In un primo momentosi era ipotizzato che potessero essere destinati a esperimenti di vivisezione, ma dopo attenti accertamenti è stato verificato che il trasporto sarebbe stato regolare. Ma adesso è la magistratura di Brescia a voler fare chiarezza sui traffici lungo l'asse del Brennero. Va chiarito peraltro che non in tutti i casi gli animali portati all'estero finiscono nei laboratori: ci sono anche associazioni che fanno affidamenti reali. Ma i traffici illeciti di animali non riguardano solo cani e gatti. Sono stati individuati alcuni carichi di animali portati in modo non adeguato alle norme italiane e comunitarie: esse prevedono pause nel percorso, acqua per dissetarsi, documenti in regola con vaccinazioni e registrazioni degli animali attraverso l'anagrafe canina.
« Bisogna stare molto all'erta sul fenomeno della vivisezione e, del resto, il caso dei beagle di qualche anno fa ha portato alla ribalta questo tema — spiega Ester Valzolgher della Lega anti vivisezione di Bolzano — Esistono organizzazioni molto abili e bisogna mantenere alta la guardia » . IMPRIGIONATO L'espressione triste di un cucciolo di cane in una gabbia per il trasporto Patrizia Binco
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