GALATEA   european magazine
giugno 2004 
 
LA FINE DEI RANDAGI.
 
Approfondiamo il tema con due interventi: uno della signora Sabrina Piacente del CDA svizzero a proposito di un sospetto traffico di randagi dai canili italiani alle case di ricerca farmaceutica tedesche, svizzere e austriache, e sullo stesso tema un secondo apporto, di Resy De Vecchi, membro del GRUPPO BAIRO di Milano.
 
 Intervista a Sabrina Piacente del CDA (Centro Documentazione Animale in Svizzera)
 
"Esiste un traffico che dura da almeno vent'anni, che persone come me - dice Sabrina Piacente - e come quelle che collaborano con le nostre associazioni, vogliono denunciare. Un traffico di animali clandestino in primo luogo, ma molto ben funzionante e probabilmente ben protetto se in tutti questi anni ha potuto avere luogo.
Sono convinta che parlare e informare le persone sia già un buon lavoro contro ogni commercio illecito, anche se dobbiamo mantenerci cauti, poichè chi è invischiato in questi loschi affari è ben abile a difendersi anche dall'opinione pubblica.
Il nostro sospetto è che ci siano persone private o che si presentano come facenti parte di associazioni in apparenza a favore degli animali, che da un canile all'altro ritirano cani e gatti randagi in grandi quantità. Si affrettano a spedirli, probabilmente anestetizzati, su furgoni diretti in Svizzera, in Germania e in Austria. Abbiamo seguito le tratte dai canili sanitari e privati di tante città d'Italia, ma non solo, la rete, che abbiamo tracciato e stiamo da tempo seguendo, si espande a coinvolgere tanti punti in Europa Meridionale. Il capolinea, invece, sembra essere quello delle nazioni dove maggiormente è sviluppata l'industria cosmetica e quella farmaceutica".
Che fine fanno i cani e i gatti prelevati dai canili?
"Un volta giunti a destinazione - spiega Sabrina Piacente - gli animali hanno, secondo le nostre ipotesi, tre probabilità: i laboratori per gli esperimenti, le industrie che preparano cibo per cani e gatti, i pellicciai. Tengo a precisare che si sta parlando di un numero di randagi piuttosto alto. Le raccolte avvengono ogni settimana, i canili vanno moltiplicati per ogni città e a loro volta per ogni paese: il totale arriva a essere considerevole! Oltre a questo tipo di prelievo, ci sono poi tutta una serie di casi di veri e propri rapimenti. I canili svizzeri e quelli italiani hanno più volte denunciato la scomparsa di numerosi cani e gatti randagi. La risposta non c'è stata o è stata vaga. Nel nostro lavoro spesso ci troviamo di fronte a un muro di gomma, contro il quale è difficile anche solo ottenere risposte. Eppure i sospetti sono tanti e i dati parlano chiaro. Se è vero che è vietato fare sperimentazione su cavie animali randage, perchè non ha valore scientifico, dove spariscono tutti i cani e gatti presi dai canili e dai privati? La nostra ipotesi è che su 100 randagi prelevati ne possiamo stimare 50 che saranno affidati, mentre gli altri 50 finiscono nei laboratori, dove l'accanimento della scienza e l'abuso di sperimentazione penseranno a loro".
 
 Intervista a Resy De Vecchi del GRUPPO BAIRO Onlus - Associazione animalista di Milano
 
A proposito del traffico di randagi, ipotesi che ci ha spiegato Sabrina Piacente, chiediamo a Resy De Vecchi, che da anni è impegnata sulle stesse tracce in Italia, nello specifico a Milano, che cosa si può fare?
"Confido che l'aver sollevato il dubbio di una simile raccolta di randagi, altrimenti ingiustificata, faccia pensare tutti. Dietro alle creme, ai prodotti di bellezza, ai farmaci a volte c'è anche questo. Voglio dare un esempio concreto: un privato che cede il proprio cane a uno di questi trafficanti in cambio può ricevere 5 euro. Ebbene sul mercato iniquo dei laboratori sperimentali lo stesso cane viene pagato circa 400 euro. Si può facilmente immaginare quali cifre di denaro smuovono tanto interesse.
Dunque ci vuole attenzione e bisogna verificare la destinazione dei cani e dei gatti nel momento in cui li si affida a qualcuno, perchè non finiscano a ingrassare un traffico sbagliato. Ci sono pagine e pagine di denunce contro i canili e i gattili sanitari, in seguito alla scomparsa di quantità ingiustificate di cani e gatti randagi. A queste denunce, fino ad ora archiviate, vogliamo dare voce con l'impegno e la civiltà di tutti".

 

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p.s. il contenuto di questa sezione è molto importante in quanto la piaga dei traffici di animali verso il nord Europa è molto estesa.
Diffondete più che potete e diffidate di chi si si offre di sistemare animali in Germania, Austria Svizzera o chi mentendovi vi promette facili affidi. Controllate sempre lo stato degli animali nel tempo e non allontanateli dal territorio, perchè ricordatevi che la vostra ignoranza, la vostra indifferenza, la vostra complicità, sarà la loro FINE.
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