La prima volta che ti ho visto mi hanno messo subito in guardia : cane mordace e pazzo fai attenzione !!!
Eri pazzo è vero, pazzo per le coccole e per le coperte.
Mordevi tutto ciò che si metteva tra te e la tua cuccia: il cancello di ferro, la scopa , i nostri piedi.
Mi hai morso anche quando ho tentato di farti giocare, ma il tuo morso era un dolce ricordo quando sono tornata a casa e non ero più con te.
Non so cosa mi abbia colpito di te, forse proprio questa tua diversità o quel tuo sguardo di cane stranito.
Eri dolce, mi coccolavi, ma non sono mai riuscita a prenderti in braccio, quando ci provavo mi mostravi i denti...perché? Forse era per il tuo vissuto che io non conoscevo.
Quando pulivo il tuo box tu non uscivi con gli altri, restavi a controllare che facessi le cose per bene, e sopratutto che non ti rubassi gli stracci.
Cosi io stavo li e ti guardavo, pensavo che avrei voluto adottarti, pensavo che forse un giorno qualcuno lo avrebbe
fatto, forse qualcuno che non temeva la tua pazzia. Tu leggevi i miei pensieri vero? e sapevi che egoisticamente in fondo in fondo ero contenta di ritrovarti ogni giorno li.
Ma quella mattina quando si sono ripresentate le crisi non immaginavo fosse stato l'ultimo giorno.
Quando inerme nella tua cuccia tutti ti attaccavano e attorno a te sentivi solo ringhi e abbai io ti proteggevo, ma per quanto avrei potuto farlo ancora?
Non avevi più la forza di mordere quel giorno, non avevi la forza di difendere le tue coperte. Sentivi solo il tuo dolore e nient'altro.
Una mano esperta ti ha iniettato un calmante e la crisi si è attenuata.
Forse hai tirato un sospiro di sollievo...poi un'altra siringa...un' anestesia.
Ti ho portato in braccio verso il tuo ultimo viaggio.
Sono contenta di averlo fatto io, ti ho potuto stringere tra le braccia finalmente, ti ho sussurrato parole d'amore,
ti ho parlato di un Ponte, di verdi prati, dove avresti potuto volare felice.
Ti ho promesso che avresti avuto coperte solo per te ora.
Ti ho chiesto di cercare Dingo e di giocare con lui, ti ho affidato un messaggio..."
digli che gli ho voluto bene".
Ti ho baciato per l'ultima volta prima di abbandonarti definitivamente al tuo lungo sonno.
Tu sei felice dove sei, libero di giocare e di volare lontano dal dolore, quel dolore che è solo mio ora dettato dal tuo silenzio e dalla tua assenza.
Sono contenta di averti conosciuto e amato.
Non guardare la mia tristezza ma libera i tuoi sogni che prima non andavano oltre le sbarre, ora volano con te.
Ciao tesoro gioca felice e divertiti dove sei.
Cristina TB
partito per il Ponte il 22 aprile 2002
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